Sana e giusta, l`agricoltura di qualità laziale in

Latina, 16 marzo 2015
Comunicato stampa
Sana e giusta, l’agricoltura di qualità laziale in viaggio verso Expo
A bordo del Treno Verde gli Ambasciatori del territorio
Ecco i prodotti scelti per rappresentare il meglio della regione alla fiera universale di Milano
L’assessore Sonia Ricci firma il Manifesto della Nuova Agricoltura
Legambiente: “Ripartire dalla qualità dei territori. La Regione Lazio promuova ancora la Banca della Terra e
istituisca finalmente il Parco dei Monti Lepini per rilanciare con forza una nuova idea di economia”
Sono prodotti sani, per l’ambiente e per il consumatore. Gustosi e soprattutto giusti che ora
rappresenteranno la regione Lazio nel viaggio verso Expo Milano del Treno Verde. Dalla lenticchia di
Rescino al carciofo romanesco, dal latte di qualità, dal vino all’olio, ma anche frutta e ortaggi: tutto
coltivato e prodotto con metodi biologici e da aziende che hanno scelto di innovare il loro processo di
produzione e trasformazione rispettando la biodiversità dei luoghi, l’ambiente, la qualità delle materie
prime e fare della legalità il punto di forza della produzione. Per valorizzare queste e altre esperienze
presenti sul territorio, tutelare della biodiversità e promuovere il presidio e il lavoro delle imprese agricole
di qualità Legambiente chiede alla Regione Lazio di procedere all’istituzione del Parco dei Monti Lepini e
rilanciare con forza una nuova idea di economia verde che possa offrire non solo garanzie ai consumatori,
ma anche importanti opportunità per lo sviluppo economico delle aree interne.
Le eccellenze dell’agricoltura di qualità laziali sono state consegnate al Treno Verde dagli
Ambasciatori del Territorio che questa mattina hanno inaugurato la tappa di Latina del convoglio
ambientalista (in sosta oggi e domani al binario 1 tronco della stazione di Latina Scalo). Prodotti ed
esperienze che accompagneranno il viaggio 2015 della storica campagna nazionale di Legambiente e
Gruppo Ferrovie dello Stato dedicato quest’anno all’agricoltura e all’alimentazione in vista di Expo
Milano, l’esposizione universale su alimentazione e nutrizione in programma dal primo maggio nel
capoluogo lombardo.
L’iniziativa “Ambasciatori del Territorio”, promossa da Legambiente e Alce Nero, ha avuto per
protagonisti i primi agricoltori e realtà agricole che producono nel rispetto del patrimonio ambientale,
sociale e culturale dei loro territori. Insieme a loro Legambiente ha presentato il suo Manifesto della Nuova
Agricoltura, sottoscritto a bordo del Treno anche da Sonia Ricci, assessore all’agricoltura, caccia e pesca
della Regione Lazio; Rosa Giancola, Enrico Forte e Cristiana Avenali consiglieri regionali; Maurizio
Gubbiotti commissario Roma Natura e coordinatore regionale Federparchi. All’incontro erano presenti tra
gli altri rappresentanti delle amministrazioni provinciali della provincia. Con loro Legambiente ha, inoltre,
lanciato il “Progetto Conversione”, una sfida che si pone come obiettivo quello di aumentare le produzioni
biologiche in Italia nei prossimi 6 anni, estendendole dal dieci al venti per cento della superficie agricola
entro il 2020.
“Gli Ambasciatori del Territorio che questa mattina abbiamo voluto a bordo del Treno Verde
rappresentano quella nuova agricoltura in grado di produrre cibo sano e concepito nel pieno rispetto del
lavoro e della legalità – dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente –. Una rivoluzione
rispetto al modello che ha dominato nel Novecento che è già all’opera e praticata da molti agricoltori;
un’agricoltura che richiede professionalità e cultura adeguata all’altezza delle sfide: qualità che si possono
sviluppare solo là dove c’è rispetto delle regole, dei diritti del lavoro, capacità di accogliere la presenza sul
nostro territorio di lavoratori stranieri come un’opportunità di civiltà e di crescita, rigettando qualunque
infiltrazione dell’illegalità e delle forme di sfruttamento schiavistico. Una nuova agricoltura che può destare
impegno professionale e passione nei giovani, riportandoli a questo antico mestiere. È su questo fronte che
la Regione Lazio deve attivarsi rilanciando con forza la Banca dati della Terra, per l’affidamento del terreno
demaniale e incoraggiare così l’accesso alla terra ai giovani imprenditori agricoli”.
“Il biologico, la filiera corta, la sostenibilità ambientale dei territori, la riscoperta dei prodotti tipici
vanno sempre più affermandosi come elementi di una spinta propulsiva di una nuova economia verde afferma Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio -. La crescente domanda dei consumatori verso
prodotti di qualità, sani, tracciabili, biologici deve trovare risposta innanzitutto nelle istituzioni, affinché
questa richiesta diventi appetibile per le stesse aziende che già lavorano o vogliono investire nella terra,
trasformandosi in motore propulsivo per la crescita dei nostri territori. Un primo passo è rappresentato
dalla proposta di legge sulla filiera corta, recentemente passata al vaglio della commissione agricoltura
della Regione Lazio, che promuoviamo in pieno. Ora però è necessario procedere finalmente, e con la
stessa solerzia, alla realizzazione del Parco Regionale dei Monti Lepini. Il ruolo dei parchi nel Lazio deve
essere rilanciato anche proprio con l’istituzione di nuove aree protette che siano capaci di coniugare la
protezione della biodiversità con il corretto sviluppo del territorio”.
Il programma della tappa del Treno Verde a Latina prevede per oggi, alle ore 17.00, un convegno sul
tema “Agromafia e illegalità: analisi del fenomeno in provincia di Latina”, al quale parteciperanno Antonio
Pergolizzi, coordinatore osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente; Roberto Iovino CGIL; Fabrizio
Marras, Libera Latina e Roberto Lessio, editorialista.
Domani, invece, alle ore 11 seminario su “Apicoltura, orti e agricoltura in contesti urbani”.
Parteciperanno: Alessandro Loreti, Legambiente Latina; Daniela Sciarra, Legambiente; Francesca Giarè,
INEA; Serena Rocchi, ALPA; Claudio Porrini, università di Bologna, docente agraria.
Ecco gli Ambasciatori del Territorio laziali saliti a bordo del Treno Verde

Pietro Calderini, lenticchie di Rascino – Si tratta di una varietà di Lens culinaris diffusa nei comuni di
Fiamignano e Petrella Salto, in provincia di Rieti. La coltura, da sempre, viene condotta esclusivamente nei
campi montani della piana di Rascino, a circa 1200 m s.l.m. Non vengono mai utilizzati i terreni di fondovalle
(più profondi e con ristagno d'acqua) ma sono preferiti quelli piuttosto acclivi, poveri di sostanza organica e
ricchi di scheletro calcareo. Oggi solo dieci produttori vendono la lenticchia sul mercato.

Azienda Agricola Palombini, Nepi - Conduce 140 ha di terreno con un allevamento di 500 bovini da latte in
una zona di pregio del Viterbese. Già dal 2009 nell'azienda è installato un impianto di biogas da 500 kW
alimentato da sottoprodotti aziendali e scarti dell'industria agroalimentare della zona. Il calore prodotto
viene interamente recuperato e destinato alle utenze aziendali. Grazie all'integrazione col fotovoltaico in
sostituzione di tetti in eternit l'azienda si propone come autosufficiente per energia elettrica e termica e
Carbon neutral.

Azienda Bruni, Nepi - L'azienda Bruni conduce da decenni un allevamento bovino ai piedi dei Monti Cimini
con un caseificio aziendale che produce latte di alta qualità col marchio "latte di Nepi", panna e yogurt. Già
dal 2009 ha realizzato un impianto a biogas che costituisce, insieme al suo gemello della vicina Azienda
Palombini, le prime realizzazioni nel Lazio di filiera biogas in ambito prettamente agrozootecnico. E' stato
premiato al Bioenergy 2015 come impianto virtuoso con utilizzo prevalente di prodotti aziendali in una logica
di ciclo chiuso, integrazione con sottoprodotti locali, uso efficiente del calore per le attività del caseificio
aziendale.

Cooperativa Agricoltura Nuova, Roma - Nasce nel 1977 per iniziativa di un gruppo di giovani disoccupati,
braccianti e contadini con due obiettivi principali: creare occupazione in agricoltura e impedire, anche
attraverso l'occupazione dell'area, la edificazione di un vasto comprensorio di elevato pregio ambientale. La
battaglia per salvare le Tre Decime dal cemento ha conquistato il ritorno agricolo dell'area attraverso
l'inserimento nella variante di "salvaguardia" e la perimetrazione del parco regionale di Decima Malafede
(circa 6.000 ettari).

Oleificio Michele Costantini, Sezze - un olivicoltore e tecnico esperto di olii d'oliva extra vergine, titolare di
una piccola impresa finalizzata alla produzione e commercializzazione prodotti certificati alta qualità. In
particolare olio certificato da Organismo di Controllo Nazionale (MIPAAF) come classificazione merceologica
massima (o Colline Pontine DOP o alta qualità). Questo olio è un blend di olive prevalentemente di cultivar
Itrana, ed estratto a freddo. Le olive provengono esclusivamente da piante mediamente secolari del suo
terreno posizionato a circa 320 mt slm, caratterizzato da terrazzamenti a secco, roccioso e soleggiato fattori
che rendono l'olio di altissima qualità; inoltre è coltivato senza l'utilizzo di alcun tipo di diserbante.

Ciardi “dolci bontà”, Cori - Realtà storica a conduzione familiare, produce dolci della tradizione corese. In
particolare la ciambella scottolata, realizzata a mano con uova fresche, zucchero e farina. Viene fatta riposare
tutta la notte e lavorata a mano al mattino con olio extravergine d’oliva.

Azienda vinicola Marco Carpineti, Cori - Azienda con produzione totalmente biologica; è stata introdotta da
qualche anno la vendemmia senza mezzi agricoli meccanici, scegliendo invece di utilizzare cavalli.

Zamperlin, Aprilia - Produzione di angurie e kiwi con agricoltura biodinamica; la tecnica utilizzata garantisce
eccellenti proprietà organolettiche ai prodotti e un’alta digeribilità.

Azienda Agricola Ricci Giovanni, Sezze - Da oltre novant'anni ha radici nel territorio del comune di Sezze. La
filosofia aziendale è di far apprezzare sul mercato dei prodotti sicuri e genuini, legati al territorio, alla cultura
e alle tradizioni locali. L' azienda produce frutta e ortaggi freschi di stagione in pieno campo e in serra ma, il
prodotto che per eccellenza la contraddistingue è il carciofo romanesco.

Agricoltura Capodarco, Grottaferrata (RM) - una cooperativa sociale di tipo B che si è insediata nel territorio
di Grottaferrata più di 30 anni fa. Vino bio (Frascati, San Nilo), ortaggi, olio, miele.

Emanuele Longo - Giovane apicoltore locale che sta avviando la sua azienda (start-up) incentrando la sua
attività sui principi della sostenibilità. Impegnato nella difesa delle api attraverso il suo blog “Apicoltura
sostenibile”.
Treno Verde 2015 è una campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane
Con il patrocinio di Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali; Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare; Padiglione della Società Civile - Cascina Triulza
Con la partecipazione di Regione Toscana e Parco nazionale dell’Alta Murgia
Main partner: Alce Nero
Partner: Mielizia, Romagnoli, Weber Saint-Gobain, Sabox-Forma Aperta
A bordo: Aiab, Apab, Donne in Campo, Federbio, Libera Terra, Navdanya International, Slow Food Italia, Unaapi
Media partner: La Nuova Ecologia, Caterpillar Rai Radio2
Ufficio stampa Treno Verde
Luigi Colombo 347 4126421 – [email protected]