Il campione di scherma Andrea Cassarà fa visita ai piccoli pazienti dell’Ospedale Pesenti Fernaroli di Alzano Lombardo: con La Scuola Angelini – Imparare fa bene i grandi atleti supportano i bimbi ricoverati. L’iniziativa promosso da Fondazione Angelini in collaborazione con il CONI e la Società Italiana di Pediatria ha l’obiettivo di supportare le Scuole in Ospedale. Bergamo, 19 marzo 2015 – Oggi i piccoli pazienti dell’Ospedale Pesenti Fernaroli di Alzano Lombardo hanno ricevuto una visita davvero speciale: nel reparto di pediatria si è presentato infatti il campione olimpico di scherma Andrea Cassarà, che ha passato la mattinata in compagnia dei bambini, parlando con loro di sport, di sfide, di sogni e di progetti per il futuro. Questo speciale incontro rientra nell’ambito del progetto La Scuola Angelini – imparare fa bene, fortemente voluto dalla Fondazione Angelini in collaborazione con il CONI e patrocinato dalla Società Italiana di Pediatria. L’iniziativa, supportando le Scuole in Ospedale, ha l’obiettivo di contribuire alla crescita e alla formazione di bambini e ragazzi ospedalizzati. A novembre presso la struttura bergamasca ha avuto luogo la consegna del Mobile delle Scoperte, un contenitore di esperienze, stimoli e attività completamente dedicato agli insegnanti e agli alunni della Scuola Primaria in Ospedale del Bambino Gesù. All’interno del mobile gli studenti hanno avuto a disposizione schede operative e materiali didattici per scoprire il corpo umano divertendosi in maniera interattiva. In più, spunti e curiosità correlati allo stile di vita attivo e alle discipline sportive, a firma del CONI. Inoltre ogni piccolo paziente ha ricevuto il suo Diario delle esplorazioni, un quaderno-diario individuale che trae ispirazione dai principi della medicina narrativa e stimola i bambini a raccontarsi esplorando i propri sogni e i propri desideri. E oggi con Andrea Cassarà, atleta del CONI e oro a squadre alle Olimpiadi di Londra 2012 e di Atene 2004, i bimbi hanno avuto la possibilità di parlare proprio di sogni e di desideri, delle piccoli grandi sfide personali che la vita ci mette davanti e dell’impegno necessario per superarle. Cassarà ha raccontato di come la scherma sia uno sport che richiede costanza, disciplina e concentrazione e di come dietro ogni vittoria – individuale o di gruppo - ci sia un team, una famiglia, un gruppo di persone che supportandolo ha contribuito ai suoi successi. Oltre all’Ospedale bergamasco, sono altre 10 le strutture beneficiarie del progetto a Milano, Roma, Novara, Bologna, Massa Carrara, Ancona, Verona, Napoli, Bari e Palermo. Ognuno di questi ospedali riceverà la visita di un atleta CONI. La Scuola Angelini – Imparare fa bene è un progetto che coinvolge anche 300 scuole elementari situate in prossimità degli Ospedali coinvolti, proponendo materiali didattici, spunti e attività sui temi legati all’educazione alla salute, sempre seguendo il filo conduttore della narrazione. Materiali dedicati sono disponibili anche presso 800 studi pediatrici. Per ulteriori informazioni, interviste o immagini contattare Alessia Benenti – La Fabbrica – [email protected] – 02/485411 LA FONDAZIONE ANGELINI La Fondazione Angelini, voluta dal Cavaliere Francesco Angelini Presidente dell’omonimo gruppo leader nel settore della salute e benessere, ha come obiettivo principale contribuire ad accrescere la felicità delle persone attraverso la definizione di un benessere multidimensionale. In quest’ottica, la missione della Fondazione Angelini è essere parte attiva nella società in modo trasversale sia supportando le categorie più deboli, come i bambini e gli anziani, sia contribuendo a migliorare la qualità di spazi con valenza sociale come ospedali, scuole, università e aziende. L’ azione della Fondazione punta a ricercare e individuare le componenti e le relazioni che concorrono ad accrescere il benessere in tutte le sue forme e, parallelamente, investe concretamente in progetti educativi e formativi per le nuove generazioni. La Fondazione Angelini è mossa dalla profonda e radicata convinzione che solo la ricerca e l’educazione possono oggi essere i motori per un futuro più felice e a misura d’uomo.
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