priorità politiche orizzontali

PARTENARIATI STRATEGICI NEL SETTORE DELL'ISTRUZIONE, DELLA
FORMAZIONE E DELLA GIOVENTÙ
QUALI SONO GLI OBIETTIVI E LE PRIORITÀ DI UN PARTENARIATO STRATEGICO?
I Partenariati strategici mirano a sostenere lo sviluppo, il trasferimento e/o l'attuazione di pratiche innovative,
nonché l'attuazione di iniziative congiunte e la promozione dell'apprendimento tra pari e gli scambi di esperienze a
livello europeo.
I Partenariati strategici sono aperti a qualsiasi tipo di organizzazione attiva in qualsiasi settore dell'istruzione, della
formazione e della gioventù o in altri settori socio-economici, nonché a organizzazioni che svolgono attività
trasversali ai diversi settori (ad esempio, enti locali e regionali, centri di riconoscimento e certificazione, camere di
commercio, organizzazioni professionali, centri di orientamento, organizzazioni culturali). A seconda dell'obiettivo
del progetto, i Partenariati strategici dovrebbero coinvolgere partner diversificati e più adatti al fine di trarre
vantaggio dalle loro diverse esperienze, profili e competenze specifiche e di produrre risultati pertinenti e di alta
qualità.
Per essere finanziati i Partenariati strategici devono riguardare a) almeno una priorità orizzontale, o b) almeno
una priorità specifica pertinente all'ambito dell'istruzione, della formazione e dalla gioventù su cui vi è stato
l'impatto più rilevante.
Priorità orizzontali
73

sviluppare competenze di base e trasversali, come l'imprenditorialità, le abilità digitali e il multilinguismo,
in tutti i settori dell'istruzione, della formazione e della gioventù, utilizzando approcci pedagogici innovativi
e incentrati sui discenti e sviluppando metodi di valutazione e certificazione appropriati. In particolare,
sostenere azioni innovative tese a favorire la valutazione delle abilità trasversali e promuovere l'utilizzo
dell'Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuto (Content and language integrated learning, CLIL)73
o dell'apprendimento reciproco per accrescere le competenze linguistiche tra i discenti di ogni età di
diversi ambiti dell'istruzione, della formazione e della gioventù, compresi quelli provenienti da un contesto
migratorio;

sviluppare nuovi approcci per rafforzare i percorsi di istruzione e formazione di educatori/animatori
giovanili attuali e futuri; fornire loro tutte le competenze e le abilità necessarie a fornire servizi di elevata
qualità e a far fronte a esigenze sempre più varie, ad esempio le esigenze espresse dalle società
multiculturali. In particolare, verrà data priorità ad attività volte a stabilire partenariati efficaci tra
erogatori e istituti educativi (ad esempio, IIS/istituti e scuole per la formazione degli insegnanti/istituti di
IFP); coordinare approcci tra gli erogatori e attraverso la collaborazione e il dialogo con le parti
interessate chiave e i partner, in particolare con le organizzazioni giovanili;

accrescere l'integrazione digitale delle attività di apprendimento, insegnamento, formazione e
animazione socioeducativa a vari livelli: promuovere l'accesso alle risorse educative aperte (OER);
sostenere le attività di insegnamento, formazione e animazione socioeducativa basate sulle TIC, nonché
le pratiche di valutazione basate sulle TIC. In particolare, sostenere insegnanti, formatori, personale
educativo e animatori giovanili nell'acquisizione e nel miglioramento dell'uso delle TIC ai fini
dell'apprendimento e delle competenze digitali correlate; sostenere le organizzazioni attive nel settore
dell'istruzione, della formazione e della gioventù nella revisione dei propri modelli aziendali; promuovere
le risorse educative aperte in diverse lingue e prodotte in Europa; sostenere l'integrazione digitale
nell'ambito dell'apprendimento per raggiungere destinatari provenienti da contesti svantaggiati;
esplorare il potenziale dell'analisi dell'apprendimento e la valutazione incrociata per aumentare la qualità
dell'apprendimento;

contribuire allo sviluppo di uno spazio europeo delle abilità e delle qualifiche: promuovere una maggiore
coerenza tra i diversi strumenti di trasparenza e riconoscimento dell'UE e nazionali, sostenere progetti
volti a facilitare il riconoscimento e la convalida dell'apprendimento non formale e informale e la sua
permeabilità con percorsi educativi formali, nonché la permeabilità tra ambiti diversi. In particolare,
promuovere l'utilizzo dei risultati di apprendimento nell'elaborazione, nella realizzazione e nella
valutazione di programmi di studio, programmi educativi e attività a favore di studenti, tirocinanti, alunni,
discenti adulti e giovani;

sostenere progetti innovativi tesi a ridurre le disparità nei risultati di apprendimento che incidono sui
L'insegnamento di materie, quali scienze, storia o geografia in lingua straniera.
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Guida al
programma
discenti provenienti da contesti svantaggiati/con minori opportunità – compresi i discenti con disabilità.
In particolare, favorire l'accesso e la partecipazione, nonché la riuscita in attività di istruzione e
formazione (formali/non formali), a prevenire l'abbandono scolastico, preparare il personale educativo e
gli animatori giovanili alle sfide della parità di trattamento, della diversità e dell'inclusione; monitorare i
vari tipi di diversità, combattere la segregazione e la discriminazione delle comunità emarginate, quali
migranti e Rom; facilitare le forme di transizione dal settore dell'istruzione al mondo del lavoro per i
discenti svantaggiati;

stimolare lo sviluppo e l'utilizzo di approcci e strumenti innovativi per valutare l'efficienza della spesa
pubblica e gli investimenti in istruzione, formazione e gioventù, comprendendo nuovi modelli di
finanziamento, quali partenariati pubblico-privati, condivisione dei costi, ecc.
Priorità specifiche di settore
Nell'ambito dell'istruzione superiore:

sostenere gli istituti d'istruzione superiore per attuare le necessarie riforme in linea con l'agenda di
modernizzazione UE del 2011 e i suoi ambiti prioritari: aumentare il livello dei risultati; migliorare la
qualità e la pertinenza dell'istruzione superiore; rafforzare la qualità attraverso la mobilità e la
cooperazione transfrontaliera; far funzionare il triangolo della conoscenza, migliorare la governance e i
finanziamenti. Particolare attenzione sarà posta sui progetti volti a conseguire i seguenti risultati:
o sostenere attività che contribuiscono ad armonizzare i programmi con le esigenze del mercato del
lavoro attuali ed emergenti e forniscano ai giovani competenze trasversali, quali l'imprenditorialità,
sviluppando una cooperazione attiva tra IIS e partner esterni al mondo accademico: imprese,
organizzazioni professionali, camere di commercio, parti sociali, enti locali/regionali, ecc.;
o sostenere attività volte a sviluppare strategie innovative per accrescere la mobilità o favorire modi
per rimuovere gli ostacoli alla mobilità nell'ambito dell'istruzione superiore, offrendo maggiori
opportunità agli studenti di acquisire abilità ulteriori attraverso lo studio o la formazione all'estero; i
progetti possono altresì sostenere la mobilità virtuale nell'ambito di una strategia globale tesa a
realizzare la reale integrazione delle TIC negli IIS partecipanti;
o rafforzare i legami tra istruzione, ricerca e imprese per promuovere l'eccellenza e lo sviluppo
regionale;
o mirare ad accrescere il numero di laureati, ampliare la partecipazione e aumentare i tassi di
completamento degli studi relativi a gruppi sottorappresentati e discenti non tradizionali, favorire
l'apprendimento permanente tramite la creazione di percorsi di apprendimento flessibili, sviluppare
modi per aumentare la responsabilità sociale degli istituti d'istruzione superiore;

sostenere l'attuazione della comunicazione "Aprire l'istruzione" del 2013: promuovere lo sviluppo di
nuove modalità di erogazione, in particolare l'integrazione di una più ampia serie di modalità di studio
(apprendimento a distanza, part-time, a moduli) attraverso nuove forme di apprendimento
personalizzato, l'uso strategico delle risorse educative aperte, la mobilità virtuale, la mobilità combinata e
le piattaforme di apprendimento virtuale; nonché stimolare l'internazionalizzazione dei sistemi
d'istruzione superiore europei in Europa e oltre.
Nell'ambito dell'IFP:
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
sostenere lo sviluppo di un sistema di IFP di qualità elevata attraverso una forte componente di
apprendimento basata sul lavoro (compresi i tirocini e i modelli di apprendimento duale), che preveda
forti collaborazioni tra istruzione e occupazione (in particolare aziende e parti sociali);

aumentare l'importanza, sul mercato del lavoro, dell'IFP e ridurre divari e lacune in termini di competenze
nei settori economici attraverso un tempestivo adeguamento dei programmi e dei profili delle qualifiche
e la costituzione di collaborazioni stabili tra soggetti erogatori di IFP e attori economici, comprese parti
sociali, agenzie di sviluppo, enti coinvolti nei sistemi di innovazione, camere di commercio. Tali
collaborazioni dovrebbero basarsi sui dati provenienti dai sistemi di monitoraggio dei risultati dell'IFP
(tassi di occupabilità, percentuali di collocamento) e dai sistemi di previsione delle esigenze in termini
di competenze, nonché di uno stretto allineamento dei servizi IFP erogati alle strategie di sviluppo
economico a livello regionale e locale. Ciò può comprendere altresì lo sviluppo di IFP a livelli più elevati
rispetto all'istruzione secondaria superiore/a livelli EQF più elevati;

aumentare la trasparenza e la fiducia reciproca tra i sistemi IFP attraverso un'attuazione più snella e
coerente delle raccomandazioni ECVET ed EQAVET a livello nazionale;

favorire la promozione di un sistema di IFP continua facilmente accessibile e orientato alla sviluppo
professionale, che offra ai soggetti più svantaggiati la possibilità di accedere a tali opportunità di
Parte B – Partenariati strategici nel settore dell'istruzione, della formazione
apprendimento;

promuovere lo sviluppo di abilità e competenze da parte di insegnanti e formatori, con attenzione
particolare all'apprendimento basato sul lavoro, ai partenariati tra personale docente delle scuole e
formatori all'interno delle imprese e alla formazione di detti formatori.
Nell'ambito dell'istruzione scolastica:
rafforzare il profilo dei professionisti dell'insegnamento attraendo i migliori candidati allo svolgimento
della professione e aiutando gli insegnanti e i dirigenti a realizzare attività di insegnamento di qualità,
gestire realtà complesse all'interno delle classi e adottare metodi e strumenti nuovi. In particolare,
migliorare l'istruzione iniziale degli insegnanti e sostenere i nuovi insegnanti affinché dispongano sin
dall'inizio di tutte le necessarie competenze, comprese le competenze necessarie a gestire gruppi
diversificati di discenti (come la categoria dei migranti); adottare pratiche collaborative e innovative per
rafforzare i ruoli di guida nel settore dell'istruzione, compresa la leadership distribuita, al fine di
elaborare i cambiamenti e miglioramenti necessari a livello istituzionale;

far fronte ai risultati poco soddisfacenti nell'ambito delle abilità di base mediante metodi di
insegnamento più efficaci. In particolare, attraverso progetti che mirano a: promuovere approcci
multidisciplinari e interdisciplinari; integrare l'insegnamento delle competenze di base (matematica,
scienze e alfabetizzazione); promuovere un apprendimento basato sui problemi reali; ovvero promuovere
approcci innovativi all'insegnamento di contesti ad alto contenuto tecnologico, con enfasi particolare sulla
matematica in ambienti ad alto contenuto tecnologico;

sostenere le scuole affinché affrontino il problema dell'abbandono scolastico e le condizioni di svantaggio
e si rivolgano a tutti gli studenti dal livello più alto a quello più basso dello spettro accademico, in
particolare sostenendo progetti tesi a: migliorare la collaborazione internamente, nonché con i genitori e
altri soggetti interessati esterni; promuovere l'attività in rete delle scuole e approcci olistici collaborativi
all'insegnamento; sviluppare metodi e creare le condizioni per modalità personalizzate di insegnamento e
apprendimento degli alunni;

accrescere la qualità dei servizi educativi e di assistenza della prima infanzia (ECEC) per conseguire
risultati di apprendimento migliori attraverso una migliore qualità dei servizi e garantire a tutti un buon
inizio nel settore dell'istruzione, in particolare attraverso progetti tesi a: sviluppare un contesto pedagogico
olistico e adeguato all'età nell'ambito dei servizi educativi e di assistenza della prima infanzia;
garantire che i benefici dei servizi educativi della prima infanzia siano trasmessi ad altri livelli educativi
all'interno della scuola; e sviluppare nuovi modelli di attuazione, governance e finanziamento per i servizi
ECEC.
Nell'ambito dell'istruzione per adulti:

ideare e attuare strategie efficaci per accrescere le competenze di base (leggere, scrivere, far di conto e
competenze digitali) per gruppi di destinatari adulti specifici, aumentando gli incentivi alla formazione
degli adulti;

fornire informazioni sull'accesso ai servizi di apprendimento rivolti agli adulti, ad esempio informazioni
sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale e sull'orientamento professionale ed
educativo;

migliorare e ampliare l'offerta di opportunità di apprendimento di qualità personalizzate in base alle
esigenze dei discenti adulti, compresi nuovi modi innovativi di coinvolgimento e realizzazione;

sviluppare le competenze degli educatori che si rivolgono a discenti adulti nel far fronte a gruppi
diversificati di discenti, ricorrere alle nuove tecnologie per conseguire risultati migliori in termini di
estensione e realizzazione;

valutare l'efficacia delle politiche educative rivolte agli adulti a livello nazionale, regionale e locale.
Nell'ambito della gioventù:

promuovere attività socioeducative di elevata qualità; Sarà attribuita priorità ai progetti volti a:
promuovere l'inclusione e l'occupabilità di giovani con minori opportunità (compresi i NEET, ovvero i
giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione); internazionalizzare le attività
giovanili e aprirle alla cooperazione tra settori; professionalizzare gli animatori giovanili, sviluppare le loro
competenze, stabilire standard qualitativi e codici etici e professionali; rafforzare i legami tra politica,
ricerca e pratica; promuovere migliori livelli di conoscenza, riconoscimento e convalida delle attività di
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Guida al programma
animazione giovanile e dell'apprendimento non formale a livello europeo, nazionale, regionale e locale;

promuovere l'emancipazione, la partecipazione e la cittadinanza attiva dei giovani, attraverso progetti volti
a: ampliare e approfondire la partecipazione politica e sociale dei giovani a livello locale, regionale, nazionale,
europeo o globale; consentire ai giovani di entrare in contatto con responsabili politici eletti, amministrazioni
pubbliche, gruppi di interesse, organizzazioni della società civile o singoli cittadini nell'ambito di ciascuno
dei processi politici e sociali che impattano sule loro vite, nonché esprimere loro le proprie opinioni ed
influenzarli;

promuovere l'educazione all'imprenditorialità e l'imprenditorialità sociale tra i giovani. Sarà attribuita priorità
ai progetti che consentono a gruppi di giovani di tradurre le loro idee imprenditoriali nella pratica al fine di
affrontare le sfide e i problemi individuati all'interno delle loro comunità.