Via Don Lualdi, 4/c Vimercate (MB) - Tel. 039.6085229 E-mail [email protected] DOTT. PAOLO AROSIO ODONTOIATRA Vimercate 6 MARTEDÌ 17 MARZO 2015 Giornale di Vimercate «LINEA 2» Vimercate, Agrate, Concorezzo, Carugate e Brugherio presentano un documento congiunto contro il Piano di mobilità sostenibile di Milano che boccia il prolungamento I sindaci vanno alla guerra per la metropolitana Brambilla, capogruppo del Pd in Regione: «Inammissible che lo studio sia stato fatto senza coinvolgere i Comuni interessati» VIMERCATE (tlo) Un documento Lombardia, la Città metropocongiunto per far sapere a Mi- litana e il Governo. «Ci vuole lano che i sindaci del territorio una regia comune che governi sono compatti, uniti per arri- la questione e cerchi di rimetvare alla meta. E’ quanto hanno tere in moto il progetto prodeciso giovedì scorso i primi spettando anche soluzione alcittadini di Vimercate, Agrate, ternative - ha commentato il Concorezzo, Brugherio e Ca- primo cittadino agratese Corugate che si sono trovati nel- lombo - Anche perché è evil’ufficio del primo cittadino dente che il vecchio progetto agratese Ezio Colombo per de- non verrà mai realizzato. Anche finire la strategia da mettere in il Comune di Milano deve ascampo per contrastate il Piano sumersi le proprie responsabiurbano di mobilità sostenibile lità. La Giunta Pisapia non può che il Comune di Milano si ap- dimenticare che il famoso atto presta ad adottare. Documento integrativo dell’Accordo di pronel quale il progetto di pro- gramma per la costruzione di lungamento fino a Vimercate Teem, che prevedeva appunto il della Linea 2 della metropo- prolungamento fino a Vimerlitana milanese, atteso da anni, cate della Linea 2 come opera viene definito non solo troppo compensativa, fu firmato a suo costoso, ma addirittura inutile tempo anche da Milano». per carenza di potenziali utenti. «Intendiamo muoverci su tre I cinque primi cittadini nella fronti - ha ribadito Paolo Bramriunione di giovedì hanno con- billa - Innanzitutto la formacordato che il sindaco di Agrate lizzazione delle osservazioni al e il collega di Vimercate Paolo Piano presentato dal Comune Brambilla stenderanno in que- di Milano. Nel documento risti giorni le osservazioni al Pia- corderemo anche che esiste già no di Milano al fine di far cam- un progetto preliminare per il biare idea alla Giunta Pisapia o prolungamento della metropoalmeno con l’obiettivo di far litana costato ben sei milioni di sedere le parti attorno ad un euro. E sottolineeremo anche tavolo per trovare una soluzio- che il prolungamento non anne di compromesso che na- drà a servire soltanto l’area dei turalmente dovrà coinvolgere in cinque Comuni direttamente primis anche la Provincia di interessati, ma un bacino molto Monza e Brianza, Regione più ampio e potenzialmente in Giornale di Vimercate - martedì 17 marzo crescita se, come speriamo, comparti importati come quello dell’ex Celestica, torneranno a riempirsi di lavoratori. In secondo luogo c’è la parte più politica. E’ necessario convocare al più presto, attraverso Provincia di Monza, un tavolo a cui siedano anche Comune di Milano, Città metropolitana e, soprattutto, Regione Lombardia. Anche perché i soldi per un’operazione del genere devono arrivare soprattutto dalla regione e naturalmente dal Governo. Terzo fronte, riguarda il tipo di progetto da mettere in campo. Bisogna capire cosa si può fare, cosa non si può fare e quali siano le alternative al tradizionale prolungamento del metrò fino a Vimercate, che resta per me comunque il capolinea naturale». Nella vicenda è intervenuto in maniera molto netta anche il capogruppo in Regione del Pd, Enrico Brambilla, ex sindaco di Vimercate. «Non è ammissibile che lo studio sul Piano di mobilità sostenibile sia stato realizzato dal solo Comune di Milano senza che gli altri Comuni interessati fossero coinvolti - ha dichiarato - E’ mancata peraltro qualsiasi attività di regia da parte della Regione, che non ha mai convocato il tavolo di lavoro che avevamo chiesto. In settimana incontrerò comunque l’assessore Maran del Comune di Milano. Il primo obiettivo è verificare l’attendibilità dei dati presi per le simulazioni secondo le quali non sarebbe conveniente portare il metro fino a Vimercate». Lorenzo Teruzzi ACCORDO Ceduti al fondo «Hines» i palazzi già costruiti, mentre l’area ancora da riqualificare resta agli inglesi «Segro» vende «Energy park» per 118 milioni VIMERCATE (tlo) L’«Energy park» passa di mano per poco meno di 120 milioni di euro. Un annuncio a sorpresa arrivato la scorsa settimana. La cessione non riguarda, però, tutto l’intero comparto, dalla Sp2 alla Tangenziale Est per intendersi, ma solo l’area già riqualificata dove sono stati edificati i nuovi palazzi. Non riguarda, invece, l’area su cui attualmente insiste l’ex sede di «Alcatel Lucent» che resta di proprietà di «Segro» e che «Segro» riqualificherà a partire dai prossimi mesi. Il gruppo inglese, che alcuni anni fa aveva acquistato l’area accanto alle Torri Bianche e aveva avviato la costruzione del nuovo e avveniristico quartiere, dove nel frattempo si sono insediate decine di aziende, ha ceduto parte del comparto a «Hines Italia» per 118 milioni di euro. Una cessione per ora solo annunciata che verrà ufficialmente formalizzata nei prossimi mesi. In particolare «Hines», tra i maggiori fondi di investimento a livello mondiale, conosciuta anche per aver finanziato il progetto del nuovo quartiere Porta Nuova di Milano, ha concluso l’operazione di Vimercate attraverso la creazione di un fondo ad hoc, denominato appunto «Fondo Energy Park», a cui partecipano anche Fondazione Enasarco» e altri fondi. In sostanza «Hines Italia» acquisisce una serie di building già realizzati, che generano ogni anno affitti per più di 9 milioni di euro. «Giovedì prossimo incontrerò l’amministratore delegato di Segro Italia - ha spiegato nel fine settimana il sindaco Paolo Brambilla Immagino che mi verrà illustrata la cessione dell’area già edificata, ma anche il progetto di riqualificazione dei vecchi uffici di Alcatel. Operazione che verrà portata a termine da “Segro” e che probabilmente verrà avviata già entro la fine di quest’anno. Non esistono quindi rischi che il progetto possa interrompersi. Anzi, procede spedito come è avvenuto in questi anni per la parte già edificata». LAVORO Respinta per ora la richiesta dei sindacati di ritirare la procedura di mobilità che porterà al licenziamento NOVITA’ - LA PRIMA INIZIATIVA È UN CONCORSO LETTERARIO «Alcatel»: sui 43 esuberi l’azienda non arretra VIMERCATE (tlo) Fumata nera per ora. L’incontro tenutosi giovedì scorso in «Assolombarda» tra le rappresentanze sindacali e i vertici italiani della multinazionale franco-americana che ha sede nell’«Energy park» non ha dato l’esito sperato. L’azienda ha confermato che i 43 esuberi dichiarati, 37 dei quali nella sede vimercatese, rimangono tali. Nessuno stop quindi alla procedura di mobilità già avviata che porterebbe di fatto entro la primavera al licenziamento. «L’azienda è rimasta sulle sue posizioni - ha spiegato il delegato sindacale Umberto Cignoli Ormai considera i 43 come esuberi che in alcun modo possono rientrare in azienda. E’ disponibile a valutare il ricorso ad ammortizzatori sociali solo nell’ottica di un’uscita dall’azienda». Nel frattempo venerdì scorso al Ministero per lo sviluppo economico le parti si sono incontrate anche per avviare un confronto su un’altra que- stione: l’annuncio di «Alcatel» di voler cedere parte dell’attività a «Sesa Nv», società che si occupa di telecomunicazioni e di informatica in ambito bancario. Cessione che coinvolge anche 29 persone su scala nazionale, 2 delle quali a Vimercate. «Anche su questo fronte vogliamo vederci chiaro - ha aggiunto Cignoli - Anche perché “Sesa” non naviga in buone acque. Ha infatti in corso una cassa integrazione a zero ore per più di 100 persone». Nasce «NeroRosa», un’associazione che vuole stare dalla parte delle donne e valorizzarne l’identità VIMERCATE (ola) Nasce «Nerorosa» un’associazione che vuole stare dalla parte delle donne, che ha come obiettivo quello di valorizzarne l’identità ma anche di aiutarle a superare qualsiasi tipo di trauma, facendole passare dal nero al rosa. Da qui il nome di questa nuova realtà, nata a Ruginello, su iniziativa di Barbara ed Elena, che da tempo volevano mettere al servizio di altre donne le loro espe- rienze passate. «Nerorosa» vuole promuovere e sostenere ogni iniziativa che possa favorire una completa riabilitazione delle donne che hanno subito un trauma o che semplicemente vogliono affermare il loro talento. La prima proposta è quella di un concorso letterario «Raccontaci una storia»: una frase, una poesia, un racconto o una storia, di un momento dal «Nero al Rosa». Per info, pagina Facebook «Nerorosa».
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