SOMMARIO ORARI SS. MESSE S. Anna Feriale 18.00 - Sabato 18.00 Domenica 8.00 / 10.15 S. Antonio Feriale 8.30 / 15.00 - Sabato 8.30 / 18.30 Domenica 8.00 / 10.00 / 18.30 S. Giacomo Feriale 8.30 - Sabato 18.00 Domenica 10.00 / 11.15 / 18.00 Monastero Cappuccine Feriale 7.15 - Domenica 9.00 CONTATTI Don Faustino Pari – tel. 030.311071 – cell. 3398246049 – via degli Antegnati, 17 Don Artur Kotowicz – tel. 030315504 – cell. 3386084310 – via Denari, 5 Don Gianluca Mangeri – cell. 339.8834768 – via degli Antegnati, 17 Don Franco Bertanza – tel. 030310553 – cell. 3895889673 – via Bonini, 26 Mons. Giacomo Canobbio – tel. 0302091353 - Seminario BuonA PASQUA 2 &ʋʢɔSʋʢURFɭʕLʋʜɔʏɔ 6$QWʝʜLɛ6$ʜQɈɏ6*LDFʝPɛ ancora in te. Il Padre ti ha creato per qualcosa di grande”. Fortunatamente noi possiamo tirar fuori dal prezioso tesoro della nostra storia cristiana ¿JXUH FKH FL LQVHJQDQR D “pensare in grande”. L’anno montiniano ci sta aiutando a riscoprire il bresciano beato papa Paolo VI con il suo desiderio di dialogo col mondo, i grandi segni di riconciliazione, la fede che deve parlare ad ogni angolo della vita sociale. Il cinquantesimo della morte di padre Giulio Bevilacqua ci riporta al suo amore al Cristo vivo, ad assumere la nostra vita come vero luogo dove poter testimoniare la nostra fede, impegnarci per la giustizia e combattere ogni forma di oppressione ¿VLFDFXOWXUDOHHVSLULWXDOH(SRLOHWDQWH persone oneste che abbiamo conosciuto, con il loro bagaglio di testimonianza. Un poco di coraggio e di voglia di metterci in gioco non guastano. Le nostre parrocchie KDQQRELVRJQRGLSUHVHQ]HVLJQL¿FDWLYH3HU fortuna non ne mancano. L’importante non giocare a delegare o a vivere la fede come affare privato. Anche la nostra città può trarre giovamento da cristiani che hanno il senso civico della partecipazione attiva. E’ appena nato il Consiglio di quartiere e varie presenze sono espressione di una sensibilità sociale cristiana. Un augurio sincero di buon lavoro per il bene comune! la pace del Cristo risorto sia con tutti voi! E’ forse poco o scontato l’augurio che vi abbiamo appena fatto? Pensiamo proprio di no. Prima di tutto è un augurio sincero, che nasce dalla consapevolezza che tutti abbiamo bisogno di pace e Cristo ce la può e vuole donare. Noi desideriamo la pace! Non certo come la intendevano i romani, assenza di guerra, ma qualcosa di più profondo, un dono che ci permette di avere una giusta e serena relazione con noi stessi, con il prossimo e con Dio. Quando una persona è “in pace” noi ce ne accorgiamo perché traspare dal suo parlare, dal suo modo di relazionarsi, dai suoi occhi. Stare con una persona serena aiuta noi stessi a sentirci un po’ più in pace… Ecco perché l’augurio pasquale è un bel augurio. E’ vero o no che stiamo attraversando un periodo di confusione, di crisi, forse anche di paura? Se non ci terrorizzano, le notizie e immagini che continuamente arrivano nelle nostre case non ci lasciano tranquilli, ci insinuano pensieri non sempre positivi. Abbiamo bisogno di pace! La fede non ci regala più questo agognato dono? O piuttosto abbiamo di nuovo bisogno del dono della fede? Ci mostriamo DXWRVXI¿FLHQWL DGGLULWWXUD VXSSRQHQWL H poi, quando siamo sinceri più del solito, ci scopriamo tanto fragili e bisognosi di “una mano”. Cristo risorto ce le tende tutte e due le sue mani per dirci: “Alzati e cammina. Io credo A tutti Buona Pasqua. I sacerdoti dell’Unità pastorale 3 &ʢLVWɛʣȼʑUʋɚ]ɈȪɏԫɈ verso profondità e altezze da vertigine? Pasqua è anche questo rammentarci che non siamo fatti per vivere di terra e pensare orizzontalmente. Perch non ci ricordiamo e ricordiamo al mondo, che continuamente desidera e ricerca invano nelle cose caduche, che la Pasqua, Cristo vivente, è la fonte della speranza? Abbiamo di fronte una speranza certa, sì, certa, perch Dio è fedele e onnipotente, ce lo ha dimostrato. Cosa vogliamo di più? Quanto è differente l’atteggiamento di Dio nei nostri confronti dal nostro o desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi Lc 22,15 . Pasqua è essere consapevoli, anzi, certi di essere amati e desiderati da Dio. È il momento propizio per rinnovare e rinvigorire la speranza, fondandola sulla pietra angolare, Gesù Cristo vivente e regnante in eterno. Gesù risorto è la speranza certa che siamo nelle mani e nel Cuore di Dio, e che tutto quindi è risolvibile, al di là dei nostri sforzi e delle nostre mancanze. Gesù è la speranza certa della vita eterna, della vittoria de nitiva sulla morte. È la speranza certa che un giorno ci ritroveremo davanti a Dio, attorno a Lui, in gioia in nita, riconoscendo i volti dei nostri cari. È la speranza certa della guarigione per chi non riesce o non può guarire, sicamente, psicologicamente e spiritualmente. È la speranza certa della redenzione e del riscatto per chi è fedifrago, ladro, oppresso dalle circostanze e dagli affanni, per chi è vittima. Perch Gesù va oltre la storia e il tempo, ne è Signore. ciò che l’uomo non riesce a compiere, Lui lo può fare, nella storia o fuori di essa. La Pasqua è memoria del sacri cio del Figlio di Dio che a prezzo di sangue, del Nei giorni in cui ho abbozzato questo articolo, ho avuto l’occasione di leggere alcuni testi e alcune testimonianze su padre Bevilacqua. Una sua frase mi ha fatto sorridere e ri ettere cco Cristo vivo Ma quale Cristo è vivo? Il Cristo attuale, il Cristo presente, contemporaneo, il Cristo che interpella il nostro tempo. Non il Cristo oggetto da frigidaire frigorifero, ndr . Aveva ragione Padre Giulio corriamo il pericolo di ridurre Cristo ad un oggetto da freezer. Lo scongeliamo nei giorni stabiliti e secondo comodità, senza permettergli di interpellare il nostro oggi e il nostro io. È arrivato anche quest’anno il tempo della memoria della Pasqua. Gesù, vero Dio e vero uomo, realizza ciò che all’uomo era impossibile risorge dalla morte, apre agli uomini le porte del Cielo, rende accessibili i doni della grazia, rende partecipi della vita divina… Mi domando perch la Pasqua, fondamento della fede cristiana, passa, spesso se non sempre, in sottotono, celere ed indolore ? Perch la Pasqua del Signore, con i suoi doni e le sue promesse, non illumina invece tutti i nostri giorni, le nostre situazioni, la nostra vita, qui ed ora? Perchè non lasciamo che il Cristo risorto ci tiri in alto sia con la mente che con il cuore, aprendoci orizzonti 4 Suo sangue, ci ha affrancati da schiavitù. Pensate dunque che chi ha pagato tale prezzo desideri perdere uno dei suoi? Pasqua è speranza certa di misericordia, che, se chiesta a Gesù, viene concessa. È speranza certa che è possibile la pace, che è possibile ogni desiderio di bene, che, se af dato a Cristo, frutti ca. Il santo mistero di questa notte scon gge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli af itti. Dissipa l’odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la pace. O notte veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo Creatore ultet Pasqua è dunque la speranza certa che Dio non ci abbandona mai. se stiamo con Gesù, tutto il resto e tutto ciò di cui abbiamo bisogno ci verrà donato. Ditelo. Ditelo a tutti Buona Pasqua Luca RESURREZIONE Non più campane mute, non più altari spogli, né silenzio né morte. Oggi, squilli festosi e canti e suoni nelle chiese splendidamente addobbate, rallegrano i cuori. E· 3asqua. E· il giorno della Resurrezione. E· il trionfo della Yita. Anche la natura è in festa. Dai giardini illuminati dal sole e accarezzati dal Yento si diffonde il delicato profumo di mille petali in fiore. Oggi, la gioiosa esortazione a camminare con fede sulle orme del CRISTO RISORTO. Domenica Tisi Tassi BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE A S. ANNA I Sacerdoti ringraziano per la buona accoglienza durante la Benedizione delle famiglie in questo tempo quaresimale. E’ stata una bella esperienza di incontro con famiglie “nuove e vecchie” del quartiere, XQPRPHQWRSUH]LRVRHVLJQL¿FDWLYRQHOODYLWDGHOODQRVWUDFRPXQLWj 5 *Hʣν&ʢLVWɛ ʦɚʋʠSDVʣLʝQDWɛȫɰɸɗʦPʋʜLWΌ Ogni anno con l’avvicinarsi della Settimana Santa si legge e si ri ette sulla Passione di Gesù. Questa parte del Vangelo viene spesso letta e commentata mettendo in rilievo la sofferenza di Cristo, la sua morte in croce, la salvezza dell’umanità che deriva dal Suo sacri cio. Per la Fede Cristiana questo è certamente l’aspetto fondamentale della venuta di Cristo sulla terra. Tuttavia, vorrei provare a rintracciare anche in questi dif cili momenti della vita di Gesù un insegnamento per noi, per la nostra vita nel mondo di oggi. Come vive Gesù i dif cilissimi momenti della sua esistenza umana narrati nella passione? Il giorno prima della sua morte si preoccupa di preparare l’ultima cena per coloro che rappresentano la sua famiglia, i suoi più cari amici; dona loro l’ ucarestia, si consegna per loro e per tutti noi nelle mani di chi lo vuole condannare, di coloro che lo porteranno alla croce. Poi più vole durante il calvario si preoccupa degli uomini e delle donne che gli sono vicini ... Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano ... , “ ... oggi con me sarai nel paradiso ...” , ... «Donna, HFFRWXR¿JOLRª3RLGLVVHDOGLVFHSROR ©(FFR WXD PDGUHª ... e ancora ... «Padre, perdona loro perché non sanno TXHOORFKHIDQQRª . ’ costante nella vita di Gesù e no alla ne l’attenzione per l’uomo, l’amore per l’umanità intera, la sua passione per ogni essere umano che incontra. Ognuno di noi si identi ca spesso in questi uomini e donne che ricevono l’attenzione di Gesù e sono salvati dal suo amore, ma questi ultimi attimi di vita di Gesù ci insegnano anche che ognuno di noi dovrebbe avere questo atteggiamento nei confronti del prossimo; Gesù ci insegna ad amare l’uomo e l’umanità in ogni condizione e situazione la vita ci presenti. Niente è più importante, l’essere umano con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni, la violenza e il male di cui è capace, è sempre degno del perdono e dell’amore di Dio. Nel momento culminante della sua morte in croce, tutti hanno abbandonato Gesù. Pochi dei suoi lo hanno seguito, molti assistono indifferenti o soddisfatti alla sua esecuzione e se ne compiacciono. Mi domando se è davvero diversa l’umanità dei nostri giorni, o se invece il cuore dell’uomo non sia lo stesso di sempre. La gente , spesso così ci riferiamo agli altri quando vogliamo indicare indistintamente le persone che ci circondano e vivono accanto a noi tutti i giorni, non è diversa da allora. ognuno di noi è immerso nella gente , è parte dell’umanità di oggi, come Gesù era parte dell’umanità dei suoi tempi. Il suo messaggio non fu compreso allora e nella sua essenza non è compreso neppure oggi dalla maggior parte della cosiddetta gente . 6 tutti, per ciascuno di noi, per la gente di ogni tempo. Diciamolo con coraggio «Buona Pasqua, Cristo è risorto». Ritroviamo la speranza anche nel cuore dell’uomo di oggi c’è ancora posto per il Dio vivente. Il nostro augurio non andrà sprecato, il nostro seme porterà frutto, “... non abbiate paura ...”. Questo per dire che dobbiamo ritrovare speranza in questi giorni santi, perch non è impossibile essere il sale della vita, portare uno spiraglio di luce alla gente , che mai come oggi ha bisogno di una direzione certa, di speranza nuova, della buona novella. Anche se non ne è consapevole. ’ Pasqua, Gesù è vivo, è qui oggi per Alberto LA SORPRESA DELL’UOVO DI PASQUA Questo il senso del bellissimo simbolo pasquale dell’uovo rompi il tuo guscio, lotta per venire alla luce, apriti alla vita Gli antichi vedevano nel guscio il sepolcro, nel bianco dell’uovo la luce di Dio, l’alba dopo la notte buia, nel giallo la vita nuova la sorpresa . La risurrezione ci fa guardare alla vita come ad una sorpresa, convinti che nulla ci può più spaventare o schiacciare perch la morte ha perso il privilegio di dire l’ultima parola. Siamo noi la sorpresa dell’uovo della vita che oggi Dio ci ridona. la vita è buona ed è tutta da gustare, ci dice Dio, proprio come simboleggiano le uova di cioccolato o quelle benedette. 7 9LWɈFʝQVDʎUDWɈ 3ʑUɭȱΔ" Talvolta mi accade di provare una certa irritazione-disagio, di fronte a provocazioni sulla Vita Consacrata, es non ti permette di fare questo o quello…, ti limita nella tua libertà o nella realizzazione dei tuoi sogni.... , che rivelano come sia pensata soprattutto come una scelta che toglie qualcosa e non che dona qualcosa. Ma pensate davvero che esista qualcuno di così sciocco da scegliere volutamente una forma di vita morti cata e povera, invece che una realizzata e felice? Raramente, invece, mi è accaduto di sentirmi chiedere che cosa mi ha dato e mi dà la Vita di Consacrazione, e non nascondo che sarebbe la domanda più bella che mi si potrebbe fare. Partiamo dal presupposto che tutti desideriamo l’amore, essere amati, sentire che la nostra vita è preziosa per qualcuno; quando questo accade tutto il resto passa in secondo piano, perde valore, perch si ha l’unica cosa necessaria. Credo me lo possano confermare tutte le persone che si sono innamorate, che amano e sono amate nella vita probabilmente non hanno tutto ciò che si potrebbe desiderare, ma hanno ciò che è fondamentale, indispensabile per essere felici. Se poi c’è anche di più, meglio, ma se non c’è, non se ne fa una tragedia, la vita non perde per questo il suo valore, … perch il valore, il senso ce lo dà colui che ci ama. Abbiamo bisogno di un altro che ci dica, proprio attraverso il suo amore, che siamo importanti per lui, che la nostra presenza rende più bello il mondo, il suo mondo. Ci è più facile e naturale pensare che questo accada nella relazione con una creatura fatta di carne, che sta di fronte a noi, che vediamo e ci parla, che possiamo toccare e da cui possiamo essere toccati. Facciamo invece tanta fatica a credere che questo sia possibile nella relazione con Dio. Non è un po’ strano? Di fatto dubitiamo che quel Dio, in cui diciamo di credere e del cui amore dichiariamo di esser sicuri, possa trovare la via e la modalità per far sentire forte e vero la sua presenza e il suo amore dentro la vita concreta di una persona, possa raggiungerla e farla sentire talmente amata e preziosa da suscitare in lei, creatura, il desiderio di rispondere a tale amore con amore. Chi ama desidera stare il più possibile con la persona amata, desidera condividere con lei momenti ed esperienze, piccoli o grandi che siano, ed è proprio attraverso questi momenti che l’amore cresce, si consolida, pian piano rende quei due più simili nei desideri e nei progetti, e fa desiderare di vivere insieme sempre. Questo lo conosciamo benissimo, perch appartiene all’esperienza umana della maggioranza delle persone; conosciamo anche le fatiche e le piccole o grandi rinunce a qualcosa di personale che spesso un rapporto ‘a due’ richiede, ma ci sembra tanto normale che sia così anche se oggi proprio tanto normale pare non essere, vista la fatica di molti ad esser fedeli nel tempo a ciò che pure uno giorno hanno promesso di voler vivere . Perch , invece, ci sembra così strano e impossibile che quando ci si sente tanto amati dal Signore, quando lo stile di vita che lui ha vissuto arriva ad affascinare, si desideri stare con lui, ascoltare la sua parola, quella parola che alimenta dentro di noi l’amore e, di conseguenza, desiderare prolungare nella propria vita ad uno stile che assomigli al suo? tutto questo non certo per spirito di rinuncia o di morti cazione, ma anzi proprio per poter vivere in modo più pieno e bello ’ per questo desiderio forte di vita, di una vita ‘piena’, che si può giungere ad accogliere il 8 dono di Dio che è la Consacrazione ‘Religiosa’ perch ‘consacrati’ con il Battesimo lo siamo già tutti . Volutamente chiamo questo un DONO , perch attraverso la scelta della vita religiosa non siamo noi che ci consacriamo a Dio, come se fossimo più bravi degli altri; su quali forze nostre potremmo fondarci? ’ il Signore che ci consacra a s , cioè ci dichiara sacri , legati alla sua vita in uno modo specialissimo e con una missione specialissima essere segno per gli uomini e le donne di ogni tempo, che cercano l’amore più di ogni altra cosa, tutti, che questo desiderio è legittimo, e si realizza esattamente nella relazione con Dio e in una esistenza con il suo stile amatevi come io vi ho amato . Chi accoglie l’invito a stare con il Signore e a vivere con lui, scegliendo la ‘forma’ della Vita Consacrata, semplicemente ‘anticipa’, dentro l’esperienza terrena, una chiamata alla ‘pienezza della vita’ che viene dalla relazione unica con Dio, che è e sarà per tutti la ‘forma de nitiva’, in quella che noi chiamiamo ‘la vita eterna’ la vita che non nisce mai. C’è però un ultimo aspetto mi preme sottolineare perch è il luogo di molti fraintendimenti la scelta della Vita Consacrata non implica la rinuncia alla dimensione relazionale-umanaaffettiva. ’ vero che la relazione privilegiata d’amore è con il Signore Gesù…, ma anche questa relazione ha bisogno di un luogo concreto in cui esprimersi ed essere sperimentata come una vera relazione interpersonale, che scalda il cuore, motiva il cammino, conferma il senso grande della propria esistenza, entusiasma nel dono di s . Anche chi vive l’esperienza dell’amore umano, di coppia, non si accontenta di dire all’altro che lo ama o di sentirselo dire, ma ha bisogno di esprimere la verità di questo amore in gesti, in atteggiamenti, in uno stile di relazione che dà consistenza alle parole pronunciate; ha bisogno di ‘dare amore’ e di ‘ricevere’ amore. Altrettanto per una persona consacrata se nella relazione con il Signore gusta l’amore, questo non può non generare il desiderio di amare, e di amare secondo lo stile del Signore ‘tutti e senza misura’ e, perch no, anche di sperimentare l’amore attraverso le relazioni con le persone concrete che avvicina, l’affetto, la tenerezza, la cura. In questo papa Francesco ci è ‘maestro autorevole’ come per un laico, coniugato o no, i luoghi concreti per dire l’amore sono la propria famiglia e il contesto lavorativo e/o comunitario in cui vive… così per la persona consacrata i luoghi per eccellenza sono la propria comunità di persone diverse per età e sensibilità, non scelte ma accolte come ‘dono’ e come ‘opportunità’… e la missione speci ca che le è af data, sia essa educativa, caritativa, assistenziale, ecc… Lì ‘si vive l’amore’ e ‘si vive di amore’ quando la vita è così… è bellissima. Non voglio dire che sia senza difetti, senza sbavature, senza cadute… ma è bellissima. Questa è la Vita Consacrata che io ho conosciuto e che provo a vivere. Se ci sto riuscendo non lo so… ma so che ne sono felice e… che questa ‘avventura con il Signore’ è la cosa più bella che mi poteva accadere. Sr M.Cati Pintossi, dorotea di Cemmo 9 &ɪȵʑQGʋʢLɛ/LʤʦUʔLFɛȫɰɸȵɏ)HVɀɏ3DVʡXɪʙɔ Preparazione comune MARZO Venerdì 27 ore 20.30 Via Crucis delle tre parrocchie Ritrovo: chiesa di S. Giacomo Lunedì 31 ore 20.30 S. Messa e preparazione pasquale (Mons. Canobbio) - Chiesa di S. Antonio Martedì 31 ore 20.30 S. Messa e preparazione pasquale (Mons. Canobbio) - Chiesa di S. Antonio APRILE Mercoledì 1 ore 20.30 Preparazione pasquale e confessioni (Mons. Canobbio) - Chiesa di S. Antonio Sant’Anna MARZO Domenica 29 Domenica delle Palme ore 10.15 Raduno dei fedeli in oratorio per dare avvio alla Processione con gli ulivi. S. Messa in Chiesa. APRILE Giovedì 2 - Giornata dell’Eucarestia e del Sacerdozio ore 8.00 Uf cio di Lettura e Lodi in Chiesa ore 9.30 S. Messa crismale in Cattedrale ore 20.30 S. Messa solenne nella Cena del Signore – Lavanda dei piedi Adorazione ucaristica Raccolta cassettine quaresimali Venerdì 3 - Giornata della morte del Signore Giorno di digiuno e astinenza – Tempo per l’adorazione all’ ucarestia ore 8.00 Uf cio di Lettura e Lodi ore 15.00 Via Crucis ore 20.30 Celebrazione della Passione del Signore – Bacio al Croci sso Sabato 4 - Giornata di adorazione alla croce ore 8.00 Uf cio di Lettura e Lodi Possibilità delle confessioni dalle 15.00 alle 18.30 ore 20.30 Solenne Veglia Pasquale – Benedizione del fuoco Proclamazione delle letture – Benedizione dell’acqua – S. Messa di Pasqua Domenica 5 - Pasqua di Risurrezione del Signore ore 8.00 – 10.15 S. Messa solenne – 16.30 in clinica Lunedì 6 - Dell’Angelo ore 8.00 e 10.15 Ss. Messe - Gita di Pasquetta MAGGIO Mese del S. Rosario Nelle sere di lunedì-mercoledì-venerdì in quartiere la recita del S. Rosario ore 20.30 Venerdì 1 - Festa di S. Giuseppe lavoratore Raduno di S. Anna - ore 18.00 S. Messa Domenica 17 ore 16.00 Prima Confessione – Festa del perdono Mercoledì 13 Madonna di Fatima - ore 17.30 S. Rosario. S. Messa. Unzione degli ammalati 10 Sant’Antonio MARZO Domenica 29 Domenica delle Palme ore 17.15 Raduno dei fedeli in oratorio per dare avvio alla Processione con gli ulivi, terminata la quale seguirà la S. Messa. APRILE Giovedì 2 - Giornata dell’Eucarestia e del Sacerdozio ore 8.00 Uf cio di Lettura e Lodi in Chiesa ore 9.30 S. Messa crismale in Cattedrale ore 17.00 S. Messa per ragazzi e anziani – Raccolta delle cassettine ore 21.00 S. Messa solenne nella Cena del Signore – Lavanda dei piedi Adorazione ucaristica Venerdì 3 - Giornata della morte del Signore Giorno di digiuno e astinenza – Tempo per l’adorazione all’ ucarestia ore 8.00 Uf cio di Lettura e Lodi ore 15.00 Via Crucis ore 21.00 Celebrazione della Passione del Signore – Bacio al Croci sso Possibilità delle Confessioni nel pomeriggio Sabato 4 - Giornata di adorazione alla croce ore 8.00 Uf cio di Lettura e Lodi ore 14.45 Preghiera per i ragazzi - Confessioni no alle 19.00 ore 21.30 Solenne Veglia Pasquale - Benedizione del fuoco - Proclamazione delle letture – Benedizione dell’acqua – S. Messa dii P Pasqua asqua Domenica 5 - Pasqua di Risurrezione del Signore ore 10.00 S. Messa solenne - ore 18.00 Vespri solennii Lunedì 6 - Dell’Angelo Gita parrocchiale di Pasquetta ore 8.00 e 10.00 Ss. Messe MAGGIO Mese del S. Rosario Dal lunedì al venerdì alle 20.30 recita del S. Rosario in quartiere Sabato 9 50° solenne anniversario della morte del Cardinale padre Giulio Bevilacqua ore 18.30 S. Messa solenne celebrata dal Vescovo mons. Luciano Monari nella memoria del Cardinale Animerà il canto il Coro Bevilacqua e Sereno Domenica 10 ore 11.00 S. Messa con le Cresime e Prima Comunione Domenica 17 ore 16.00 Prima Confessione – Festa del Perdono 11 S. Giacomo MARZO Domenica 29 Domenica delle Palme ore 10.30 Raduno dei fedeli in oratorio per dare avvio alla Processione con gli ulivi. S. Messa in Chiesa. ore 18.00 S. Messa APRILE Giovedì 2 - Giornata dell’Eucarestia e del Sacerdozio ore 8.00 Uf cio di Lettura e Lodi in Chiesa ore 9.30 S. Messa crismale in Cattedrale ore 20.30 S. Messa solenne nella Cena del Signore – Lavanda dei piedi Adorazione ucaristica Raccolta cassettine quaresimali Venerdì 3 - Giornata della morte del Signore Giorno di digiuno e astinenza – Tempo per l’adorazione all’ ucarestia ore 8.00 Uf cio di Lettura e Lodi ore 15.00 Via Crucis ore 20.30 Celebrazione della Passione del Signore – Bacio al Croci sso Sabato 4 - Giornata di adorazione alla croce ore 8.00 Uf cio di Lettura e Lodi Possibilità delle confessioni dalle 15.00 alle 18.30 ore 22.00 Solenne Veglia Pasquale – Benedizione del fuoco – Proclamazione delle letture – Benedizione dell’acqua – S. Messa di Pasqua Domenica 5 - Pasqua di Risurrezione del Signore ore 10.00 – 11.15 S. Messa solenne – 18.00 Lunedì 6 - Dell’Angelo ore 10.30 S. Messa - Gita di Pasquetta MAGGIO Mese del S. Rosario Nelle sere di lunedì-mercoledì-venerdì in quartiere la recita del S. Rosario ore 20.30 Domenica 17 ore 16.00 Prima Confessione – Festa del perdono Mercoledì 13 - Madonna di Fatima ore 16.00 S. Rosario. S. Messa. Unzione degli ammalati Domenica 24 ore 10.30 S. Messa con le Cresime e Prima Comunione Dal 24 Maggio nuovo orario Messe festive: 10.30 - 18.00 12 6LʋPɛʦQɈ0DʤLWɈȸɰɸȵɏ0ʋʜɔʏɔƧƮ2 L’8 febbraio 2015 ci siamo ritrovati tutti insieme bambini delle elementari, catechisti, sacerdoti, genitori e nonni al Teatro Colonna per concludere la settimana educativa in compagnia di Suor lisabetta e Suor Sabina. Ci hanno intrattenuto con uno spettacolo, molto divertente, dal titolo La matita di Dio . Suor Sabina con l’aiuto della simpaticissima Suor Tontolina ha raccontato una giornata qualunque di una ragazzina che non voleva andare a scuola, perch stanca e annoiata. Per convincerla ad andare ha associato Tontolina ad una MATITA. Una matita che, per poter scrivere la storia della sua vita, deve essere presa nella MANO di Dio, altrimenti servirebbe a poco. Una matita che, per poter scrivere ha bisogno di una mina ben curata, il CUOR . Una matita che può sbagliare, perch gli errori, grandi o piccoli che siano, si possono sempre cancellare con la GOMMA. Una matita che per vivere a pieno la sua vita incontra degli ostacoli o dif coltà che fanno un po’ soffrire, ma grazie al T MP RINO, che sicuramente graf a, la mina può sempre ritornare ad essere bella appuntita. Una matita che per avere senso nella vita deve lasciare un S GNO. Grazie alla simpatia e semplicità delle Suore Operaie i bambini hanno appreso molto bene ciò che Madre Tersa ci ha voluto insegnare dicendo al mondo intero….. io non sono altro che una piccola matita nelle mani di Dio …. Sandra 8ɚFʋPʛʖQɛȼʑɠʔLʝYʋʜɔFʝSʠȲɏ Quando alcuni mesi fa don Gianluca ci chiese di guidare un corso per giovani coppie, abbiamo accettato volentieri, lieti di poter trasmettere ciò che a nostra volta abbiamo avuto la grazia di scoprire e riscoprire. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date . ’ bello mettersi al servizio del Regno di Dio perchè si scopre che l’amore, motore del mondo, ha davvero il suo principio nel Creatore. Lo stile è molto semplice ci troviamo una volta al mese con otto coppie condividendo in allegria la cena; dopodich cominciamo il nostro percorso con l’aiuto di don Faustino o don Gianluca che introducono il tema con uno sguardo biblico, poi entriamo nel vivo dell’argomento e alla ne diamo uno spazio af nch le singole coppie abbiano il tempo di guardarsi negli occhi e di dialogare in base alle provocazioni date, e poi dopo la benedizione tutti a nanna. Non sono serate che si fanno sentire all’esterno, non alziamo il volume delle casse da DJ, non cantiamo cori da stadio, siamo come quel piccolo granellino di senapa che silenziosamente, giorno dopo giorno, cresce e si forti ca no a diventare un grande albero sui quali rami si annidano gli uccelli. I temi? Innamoramento, amore, fedeltà, indissolubilità, sesso, sessualità, educazione dei gli, castità, gioia del donarsi ed accogliersi ecc... Scopriamo che ogni coppia è un dono l’uno per l’altro e la coppia per la Chiesa e la società tutta. Per chi si vuole unire a noi siamo all’oratorio di S.Anna. Possibilità di baby sitter. Valentina e Giorgio 13 N O I S S I M 7ȾɏȷHʣɔɈ0ʝUʢʦɺȩʑȸɏ I Nei tre mesi passati a Morrumbene ho imparato molte cose sui manghi. Prima di tutto, ne esistono tantissime varietà. Solo laggiù ne ho incontrate e mangiate almeno 5, senza contare quelli selvatici Ci sono quelli tondi, quelli oblunghi, quelli gialli, quelli rosa, quelli verdi, quelli variopinti, quelli che maturano presto, quelli che maturano tardi, quelli che marciscono subito, quelli che vanno raccolti duri, quelli buoni solo per far marmellata … Insomma, non ci sono due manghi uguali. Ogni mango è a s . Unico. Come si fa, con tanta diversità, a capire quando il mango è maturo e buono da mangiare? L’unico modo è prenderlo fra le mani e sentire. Sperimentare. Provare col tatto la morbidezza del frutto. Limitarsi a osservare la buccia può trarre in inganno. Mi è capitato mille volte di raccogliere un mango che sembrava pronto e maturo e ritrovarmi con un frutto acerbo Ma sto divagando … Ora è il caso che mi presenti e vi racconti ciò che ho fatto negli ultimi mesi. Sono Paolo Danesi, ho 22 anni e sono cresciuto a Sant’Antonio. Dopo i primi tre anni di università ho sentito che avevo bisogno di staccare la spina , di vivere un’esperienza diversa e di imparare qualcosa di nuovo. Così ho deciso di andarmene per tre mesi in Mozambico, più precisamente a Morrumbene, dove si trova la missione in cui lavora Don Piero. o preso i biglietti e sono partito. Non avevo la più pallida idea di cosa avrei trovato laggiù. All’inizio non è stato facile. Non sapevo neanche una parola di portoghese, non conoscevo nessuno e mi trovavo in un contesto completamente diverso da quello a cui sono abituato. Ripensandoci, credo mi ci sia voluto un mese intero per ambientarmi. Durante questo periodo seguivo Don Nicola Don Piero si trovava ancora in Italia come un anatroccolo per non lasciarmi travolgere dalle novità. Un giorno si stava alla missione, un altro si visitavano le comunità, un altro si faceva un giro a vedere i frutteti, un altro ancora si stava all’ scolinha l’asilo aperto dalla missione … Non ho avuto certo il tempo di annoiarmi Ogni giorno trovavo mille cose nuove da imparare, troppe parole in portoghese da memorizzare e tante, tantissime persone che mi hanno accolto con un calore che non avrei potuto sperare. Nel frattempo, mentre qui iniziava l’inverno, laggiù cominciava l’estate, e con questa i campi estivi, i Campos de feria. rano ormai tre anni che non avevo occasione di partecipare ad un grest, e non vedevo l’ora di mettermi in gioco in con un contesto a me familiare. I giochi, le animazioni … Credevo avrei nalmente potuto dimostrare la mia esperienza Dopo tutti i grest fatti a Sant’Antonio pensavo di poter fare da maestro a Morrumbene Mi sbagliavo di grosso … Il periodo dei campi estivi è stato estenuante. Per circa un mese ho lavorato con i giovani di Morrumbene per animare i bambini, sia nel bel mezzo del paese che nei campi delle comunità più lontane. Posso dire sinceramente di non aver mai visto così tanti ragazzi tutti insieme Gestire no a 1500 bambini e adolescenti dai 4 ai 16 anni e riuscire ad animarli in maniera ef cace si è rivelata una vera impresa È stato un periodo intenso e impegnativo per tutta la missione I sacerdoti, le suore, le maestre dell’asilo, i catechisti e gli animatori hanno lavorato insieme per creare un’esperienza meravigliosa e importante per tutti i partecipanti, sia bambini che animatori. Proprio attraverso i campi estivi ho avuto occasione di scoprire il valore e la forza di una comunità cristiana quella della parrocchia di Morrumbene diversa da quella che conoscevo, che pur essendo molto più giovane di quelle che abbiamo in Italia ha senza dubbio molte 14 N O I S S I M I cose da insegnarci. È suf ciente entrare in chiesa la domenica per notare la differenza. Le celebrazioni sono animate e partecipate attivamente da tutta la comunità, dai bambini agli anziani, e non passa un giorno senza che ci sia un’occasione di ritrovo o un’iniziativa. Certo, il ruolo di una missione in un posto come Morrumbene è ben diverso da quello delle nostre parrocchie nelle periferie di Brescia. Inoltre in Mozambico mancano molte delle occasioni di distrazione proprie delle nostre città, e le missioni forniscono molti servizi che lo Stato non riesce a dare … Ma penso che la fede che anima quella comunità abbia radici molto più profonde rispetto alla semplice mancanza di altre opportunità di associazione Credo che le nostre parrocchie tornerebbero a vita nuova se anche qui si potesse respirare un entusiasmo simile a quello che ho avuto la fortuna di sentire in Africa. Dopo il grest, è iniziata una nuova fatica era arrivato il momento della raccolta e della vendita dei manghi. Quasi ogni giorno, insieme ad alcuni amici, raccoglievamo quintali e quintali di frutta che una volta caricata sulla jeep avremmo venduto nella città vicina. Vedere che la missione non si occupa solo dell’ambito religioso e formativo dunque il catechismo, il campo estivo e la scuola per l’infanzia ma anche di quello lavorativo oltre ai manghi, è presente una falegnameria che lavora a pieno regime e da lavoro e formazione professionale a tanti aiuta a comprendere l’importanza della presenza missionaria nei paesi africani. La missione non è solo bene cienza ed evangelizzazione. Rende il servizio un progetto attivo, che coinvolge ed è sostenuto proprio da coloro che ricevono aiuto da essa. Crea un circolo virtuoso al servizio della comunità che prende energia dalla comunità stessa. Così, se da un lato la missione fornisce lavoro a molti, il guadagno della falegnameria è un’opportunità per la missione di mantenersi o anche avuto l’occasione di esplorare la parrocchia, una volta terminato il lavoro del grest, e di scoprire le tantissime realtà che la compongono 47 comunità raggruppate in 8 zone collegate fra loro quando va bene da sentierini accidentati Insomma, nei mesi passati nella missione ho lavorato, animato, visitato e esplorato il più possibile. o cercato di imparare quanto più potevo le lingue che si parlano a Morrumbene, le abitudini dei suoi abitanti, e ho costruito relazioni importanti con tante persone che pur essendo dall’altra parte del mondo non sento affatto lontane. Credo, in ne, di essere maturato. Come un mango proprio i manghi mi hanno insegnato qualcosa di veramente prezioso. Prima di partire non ero per nulla in grado di immaginare cosa avrei fatto una volta a Morrumbene. Avevo sentito i racconti delle altre persone che erano state laggiù, avevo raccolto numerose informazioni riguardo al Mozambico, ma quello che ho incontrato, le esperienze che ho fatto, le amicizie che ho stretto … non potevano essere anticipate in alcun modo. I pregiudizi e preconcetti che mi ero costruito prima di partire erano esattamente come la buccia di un mango. Da lontano poteva dirmi ben poco. L’unico modo per capire com’è la realtà di Morrumbene è toccarla con mano.. Vorrei potervi raccontare di tutte le persone che ho incontrato, di tutte le esperienze che ho fatto, di tutto quello che grazie a questa esperienza ho imparato, ma nirei per riempire l’intero bollettino con racconti strampalati Spero che altre persone, magari incuriosite dai molti progetti portati avanti dalla missione e gestiti anche grazie all’aiuto della nostra parrocchia, sentano la voglia di vedere com’è , di mettersi in gioco e di sperimentare in prima persona le sorprese di un’esperienza come la mia. Concludo ringraziando Don Piero, Don Nicola e la comunità di Morrumbene, che mi hanno accolto con calore e mi hanno fatto sentire a casa persino dall’altra parte del mondo. Paolo 15 6ʑɔʏɔ6$ʜQɈȿɏ ƺDŽƧǟƴ2'NJ/jƳDŽǍƬƮ2 Il giorno 6 febbraio 2014 mi appare sul monitor l’immagine del grattacielo di S. Anna, immagine inviata da Sergio Trivella, dicendomi che aveva formato il gruppo Sei di S. Anna se… . In quel momento stavo guardando le immagini di una Festacli , ho schiacciato un tasto ed è apparsa la fotogra a della corsa dei sacchi al posto del grattacielo da quel giorno è rimasta come simbolo del gruppo. In seguito Sergio mi ha inserito come amministratore, e da allora mi sono appassionato e sono andato alla ricerca di foto e documenti inerenti al quartiere S. Anna, così come le foto di tutti i personaggi della Zona. Oggi nel gruppo siamo in 707 membri. Non tutti sono di S. Anna, ma hanno partecipato in qualche modo alla vita del quartiere. ’ bello rivedere le fotogra e che vengono inviate, leggere messaggi o commenti dei membri , cogliere le emozioni che da questi traspaiono. L’anno scorso al primo grande raduno del 1° maggio ci aspettavamo circa 500 persone ne sono arrivate circa1000. tantissimi non l’hanno saputo. Pertanto il passaparola è il metodo giusto per farlo sapere. Commoventi gli abbracci tra vecchi amici e conoscenti. Tantissimi mi hanno chiesto di invitare i vecchi curati e suore, e così abbiamo fatto. ’ stata una festa straordinaria. Anche quest’anno nella stessa data riproponiamo questo evento di ritrovo, di festa, di allegria. Ci stiamo già preparando. L’oratorio si sta attrezzando. Leggerete il programma su facebook. Vi aspettiamo ancora più numerosi e orgogliosi di essere di S. Anna . Ettore Marazzoni 16 3ʑUFʝUVɛʠȾɏDGɼȵHVȪʑQʤɔʦQɈɃʑʢɔ£FɈ A distanza di qualche anno del nostro camminare insieme come parrocchie di S. Antonio, S. Anna e S. Giacomo, abbiamo provato a fare un esame di come questo cambiamento abbia in uito sulla capacità di aggregazione dei preadolescenti seguiti da noi Catechisti e da don Gianluca. All’iniziale dif denza palesata dagli adulti sulla buona riuscita di questo ambizioso progetto fortemente voluto dalla Diocesi, ha fatto da contraltare l’entusiastica risposta data dai ragazzi delle scuole medie in termini di partecipazione e condivisione di questo nuovo dimensionamento territoriale. Il fatto che tutti frequentino la medesima scuola non è il solo elemento che ha contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa, tante è vero che, una volta passati alle superiori, hanno richiesto all’unanimità di proseguire il cammino già avviato negli anni precedenti, ciò a riprova che il metodo educativo utilizzato va nella giusta direzione. Secondo noi è anche determinante il fatto che il nostro Parroco, il quale sa benissimo che il futuro della nostra comunità molto dipenderà dal buon esito della pastorale giovanile, abbia riposto in Don Gianluca la sua ducia, garantendo così un’unica regia di coordinamento nel conferire organicità alle tantissime iniziative intraprese. La presenza di una gura sacerdotale di riferimento è infatti importante sia per i ragazzi ma anche per noi catechisti che con don Gianluca abbiamo costituito una vera e propria equipe pastorale dove il confronto e la condivisione ci consentono di andare in un’unica direzione. La direzione che ci siamo pre ssati è quella di accompagnare i nostri ragazzi a essere, vivere e agire da cristiani, facendo leva sui loro valori spirituali al ne di farli innamorare di qualcosa di più grande il senso della vita, della gratuità, del dono, dell’incontro con l’altro, dell’amicizia; brevemente, del senso di Dio. Inoltre stiamo cercando di stimolarli per accrescere il loro senso di appartenenza ad una Comunità che necessita anche del loro, per ora piccolo, contributo per la risoluzione di problemi locali ed universali. In sintesi abbiamo fatto sì che questi ragazzi si sentissero parte viva della comunità, in modo da vivere la loro esistenza in comunione con gli altri in uno spirito di sincera solidarietà, mettendo al bando egoismi e particolarismi. A proposito, vorremmo ricordare ai ragazzi che non hanno potuto aderire per tempo a questo percorso e che sono incuriositi dalla proposta formativa che siamo sempre disponibili ad illustrarvi i nostri programmi, le nostre iniziative, le vacanze insieme. Venite a trovarci, vi aspettiamo a braccia aperte. P.S. Vi ricordiamo i nostri appuntamenti A S. Giacomo con Franco il mercoledì dalle 18,30 alle 19,30 A S. Anna con Sandra il giovedì dalle 18,30 alle 19,30 A S. Antonio con Marco il sabato dalle 14,45 alle 16,00 Tutti insieme circa una volta al mese il sabato dalle 16,30 alle 21,30 17 $QʜʖɃʑUVʋʢɔʏɔPDʤʢʖPʝʜLɛ “Prometto di esserti fedele sempre, nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita” Sono queste le parole che, trenta anni fa, ho pronunciato decisa e che oggi ripeto ancora durante la celebrazione della S.Messa degli Anniversari. Guardo le altre coppie che festeggiano con noi date ancora più signi cative 55, 50, 45…e tutte, in quel momento, mano nella mano, lo fanno a voce bassa guardando negli occhi l’altro e leggendo in quegli occhi tutta la vita coniugale trascorsa. Ma che signi cato hanno, oggi, quelle promesse rinnovate, quelle parole ormai fuori moda fedele, buona e cattiva sorte, onorarti… Cosa hanno signi cato per quelle coppie lì sedute, emozionate, tanti anni fa ? Oggi assistiamo con facilità alle separazioni dovute ai tradimenti di un coniuge; certo, dopo un po’ di anni il miele nisce e la routine prende il sopravvento; è molto facile cercare l’evasione in una persona che, in quel momento, sembra migliore. A volte questa decisione coincide con periodi neri perdita del lavoro, problemi economici… e allora si guarda fuori della porta di casa, invece che negli occhi e nel cuore del coniuge e la promessa fatta davanti a Dio non esiste più. poi quella parola onorarti , ai giorni nostri, che signi cato ha? Il vocabolario recita letteralmente atto di omaggio, dimostrazione e riverenza a persona meritevole . cco, è già qui il signi cato della promessa matrimoniale dire grazie alla persona che abbiamo accanto per la vita trascorsa 18 insieme, i gli da crescere, i problemi quotidiani da affrontare, la salute che comincia a zoppicare… Ma il merito di questa scelta di certo non è solo nostro, noi siano solo una matita nelle mani del Signore cit. Madre Teresa di Calcutta ed è Lui che ci ha mosso facendoci tracciare il disegno della nostra vita a due tutti i giorni della nostra vita . cco perch quegli sguardi e quelle parole, ripetute, mano nella mano, in quel momento dopo 55, 50 e i nostri 30 anni sono pronunciate dal cuore e se qualche lacrima spunta sui visi non più freschi è anche per dire grazie, Signore, di esserci stato accanto e di guidarci ancora sulla tua strada. Lucia Gruppi Missioni-Caritas La Quaresima è stata un tempo propizio per le attività missionarie e caritative. A S. Giacomo DOM NICA 1/3 RACCOLTA OFF RT per il MOZAMBICO SABATO 14/3 OR 19 C NA POV RA. Il tema di quest’anno ero forestiero e mi avete accolto V N RDI’ 20/3 OR 20.30 incontro sul tema Il diritto al cibo relatore Claudio Treccani del Centro Missionario Diocesano. L’incontro è aperto a tutti ma in particolare a giovani e ragazzi delle tre parrocchie. DOM NICA 22/3 dopo le Messe V NDITA D LL UOVA PASQUALI A S. Antonio DOM NICA 1/3 M RCATINO MISSIONARIO per PADR JO N DOM NICA 22/3 dopo le Messe V NDITA UOVA per il MOZAMBICO A S. Anna FIN G NNAIO RACCOLTA G N RI ALIM NTARI DOM NICA 22/3 dopo le Messe V NDITA UOVA per C NTRO DI ASCOLTO In tutte le tre parrocchie sono state distribuite le cassettine quaresimali soprattutto ai ragazzi e i libretti con la preghiera e la ri essione quotidiana. Così si è celebrata la Via Crucis per martiri missionari. 19 A quarant’anni dall’ordinazione sacerdotale ’ bello ricordare i gioiosi momenti vissuti, è bello condividere la letizia di chi conosciamo, è bello celebrare insieme le circostanze che hanno segnato la vita di una persona, di una famiglia e di una parrocchia. ’ quanto vogliamo fare il 7 giugno a S. Anna nella S. Messa delle 10.15 il quarantesimo di ordinazione sacerdotale del nostro amico e comparrocchiano Mons. Francesco Beschi, ora Vescovo di Bergamo. Quando il piccolo Francesco nel 1960 si è trasferito con la famiglia nel nostro quartiere appena sorto aveva circa 10 anni. a frequentato le scuole insieme a noi ragazzi di allora lo ricordiamo come una presenza di stimolo e di aiuto perch era il migliore. a condiviso tante esperienze di gioco e impegno nell’oratorio, aiutandoci a preparare la S. Messa domenicale, introducendo anche la musica e il canto. Infatti tutti lo ricordiamo n da ragazzino con il suo violino, che lo ha accompagnato anche negli anni della sua formazione in seminario. Una fotogra a ce lo ricorda mentre chierichetto in processione accompagna un Vescovo africano in visita alla nuova comunità cristiana di S. Anna. Il parroco allora era don Vinicio Franceschini, impegnato insieme alle famiglie a costruire la chiesa di muratura e di fedeli. ra tempo di pionierismo cristiano Il nostro Francesco è diventato don sacerdote il 7 giugno 1975 nella rotonda del seminario nuovo insieme ai suoi numerosissimi compagni erano più di trenta Una manna per il Vescovo di allora mons. Luigi Morstabilini e per tutta la Diocesi Il giorno dopo, domenica, ha celebrato nella nostra chiesa la sua Prima Messa. ’ stata un’emozione, prima la preparazione e ancor di più la celebrazione. Un nostro amico era diventato prete Anche allora si distingueva per la sua dolcezza nella lettura e nell’omelia. Poterlo riavere tra noi, non può far altro che aiutarci a rinverdire quegli anni stupendi siamo sicuri che tanti vorranno esserci per festeggiare con lui, per rivederlo e salutarlo. Fin d’ora gli rinnoviamo i nostri auguri e la certezza che con il ricordo, l’affetto e la preghiera lo accompagniamo nel suo importante ministero episcopale. Alcuni amici di allora e di sempre 20 CINEMA Cinema Colonna: sì o no? Il Cinema Colonna e il Gruppo di volontari che lo gestisce dal 1985, si appresta a vivere il 30° anno di attività. Il ruolo che la nostra sala ha avuto come punto di riferimento per le realtà culturali e sociali dell’Oltremella e non solo, è sempre stato molto importante. Ricordiamo le innumerevoli iniziative di ogni genere proposte sia dall’Oratorio che da varie associazioni o enti, la storica rassegna teatrale Theatrarius che per 20 edizioni è stato un appuntamento sso per gli appassionati di teatro a Brescia, le rassegne di lm d’essai e la regolare programmazione di lm del sabato e domenica. Con l’avvento dei nuovi sistemi di proiezione digitale, l’attività cinematogra ca del cinema che è dotato di proiettore tradizionale è stata sospesa. Questo perch la disponibilità e reperibilità sul mercato del noleggio dei lm in pellicola, è pressoch esaurita. La possibilità di installazione di un proiettore con tecnologia digitale comporta un costo notevole 45/50.000 euro ed attualmente è oggetto di un’attenta valutazione, considerando soprattutto che, eventualmente, la programmazione sarà ancora penalizzata dal monopolio delle multisala della città. Noi facciamo conto sulla sensibilità degli abitanti del quartiere Chiusure e di tutto l’Oltremella, sul coinvolgimento dell’Amministrazione comunale che non può essere assente a questo problema, sollecitata anche dal neonato Consiglio di quartiere. In questa fase il Cinema Colonna ha organizzato vari eventi prima dell’estate anche con la fattiva collaborazione dell’assoc. culturale la Gerla delle Arti da poco costituitasi nel nostro quartiere. Continuando la nostra attività con passione ed entusiasmo nella consapevolezza che il Cinema Colonna rimane un polo di aggregazione e di crescita delle nostre comunità, ricordiamo i prossimi eventi in programma 11marzo concerto rock-pop - 24 marzo coro Concerto di primavera - 10 aprile commedia per volontari di Lourdes - 18 e 19 aprile spettacolo compagnia i Soliti Ignoti - 2 Maggio Spettacolo di varietà - 9 maggio spettacolo compagnia adolescenti Oratorio - 8-15-22 maggio rassegna teatrale de La gerla delle arti . Abbiamo la fondata speranza che tutto possa ritornare come e meglio di prima. Il “gruppo cinema” 21 )ʋʛLɳʙȲɏʖɚPʝQWDʔQɈ vviva si torna sulla neve Il 2 gennaio con questo augurio alcune famiglie di San Giacomo e di Sant’Antonio sono partite per 4 gioni da trascorrere insieme in Valle Aurina alta Val Pusteria . Quest’anno purtroppo a Gisse la neve non ci ha accolti. Solo prati verdi e fango, invece di neve e ghiaccio. Per gli sciatori le piste erano comunque innevate arti cialmente, mentre per chi voleva fare passeggiate il paesaggio non era proprio invernale, pazienza... Tutte queste attività rappresentano solo una piccola parte di questo tipo di esperienza. Da qualche anno partecipo a questa avventura e ciò che apprezzo di più sono i momenti di vita in comune ci si trova per pregare insieme, ci si aiuta a preparare la cena, si fanno i turni per lavare i piatti. Dallo scorso anno si organizzano anche tornei di carte e da sempre si condividono giochi in scatola o si gioca al mitico Lupus quasi ogni sera. ’ un modo anche questo di vivere la comunità cristiana, per conoscere meglio le persone che incrociamo in varie occasioni quando frequentiamo la parrocchia nei diversi appuntamenti durante l’anno, per concedersi del tempo per stare insieme il tempo che la vita di oggi dif cilmente ci concede. Quest’anno anche il nostro parroco è stato con noi per qualche giorno e ha condiviso il clima di gioia che caratterizza questa esperienza di comunità. Speriamo di poter trovare il modo di organizzare questo momento insieme anche il prossimo anno. Un immenso ringraziamento a chi si è impegnato per rendere possibili le avventure sulla neve degli scorsi anni l’instancabile Mancho, le nostre cuoche stellate, tutti gli organizzatori e aiutanti e i partecipanti tutti senza i quali nessuno dei bellissimi momenti insieme sarebbe stato possibile. Alla prossima neve. Alberto 22 &ʋʢȸʑYɪȵɏEDʔQDWɛ ...ma la festa è stata bella comunque! Ǐ17(Ǜ1(7ƻ,Ƽ, WEB La speranza cristiana non è semplicemente un desiderio, un auspicio, non è ottimismo , ma attesa del compimento ultimo e de nitivo di un mistero, il mistero dell’amore di Dio, nel quale siamo rinati e già viviamo . Così Papa Francesco all’udienza generale in piazza San Pietro lo scorso 15 ottobre 2014. Possiamo trovare tutti i documenti relativa a Papa Francesco, discorsi, encicliche, udienze, lettere, messaggi... cliccando sull’indirizzo http://w2.vatican.va/content/vatican/it.html L’avvento della prossima Pasqua ci induce a momenti di ri essione. Possiamo ripercorrere e visitare virtualmene i luoghi che videro camminare Gesù visitando il sito www.it.custodia.org dei Francescani Minori oppure al famoso sito www.christusrex.org che propone centinaia di temi ed argomenti. Segnaliamo la Via Crucis di Gerusalemme Via Dolorosa , Il Pater Noster, le escursioni bibliche di Terra Santa, la Terra Santa ai tempi delle crociate, il deserto, il Sinai, Santa Caternia. Insomma un percorso che ci può aiutare, anche con le immagini a ri ettere sulla Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù. Nel frattempo va avanti il lavoro per costituire un sito dell’Unità Pastorale ed anche lo sviluppo dei nostri siti parrocchiali. Segnaliamo quello della parrocchia di S.Antonio, al quale pertecipa un buon gruppo di redattori volontari www.parrocchiasantantonio.it e quello di San Giacomo, ormai conosciuto e frequentato www.parrsangiacomo.it. La parrocchia di S.Anna svilupperà anch’essa un sito uf ciale anche se nel frattempo si appoggia al social facebook per distribuire notizie e commenti sulla vita parrocchiale. Buona Navigazione e ... Felice Pasqua di Resurrezione I redattori del Sito www.parrsangiacomo.it 23 GREST 2015 3ȾʑQȫHɀɏ ɏPʋQʔLDɀʑȸɏ Nelle nostre parrocchie si stanno già scaldando i motori per il GR ST 2015 sono già infatti iniziati gli incontri per animatori TUTTI I V N RDI’ A S.ANTONIO ALL 20,45 SARA’ ANIMATOR AL GR ST SOLO C I SI ’ AD GUAT M NT FORMATO PART CIPANDO AGLI INCONTRI PROPOSTI. Le parrocchie dell’unità pastorale propongono i GR ST 2015 nei seguenti periodi S. Antonio e S. Anna dal 8 al 26 giugno dalle 13,30 alle 18,30. Iscrizioni domenica 7 giugno dopo la Messa. S.Giacomo dal 8 al 26 giugno dalle 9,00 alle 17,00 con possibilità di accogliere i bambini di genitori lavoratori dalle 7,45. Pausa pranzo dalle 12,00 alle 14,00. Possibilità per chi lo desidera di fermarsi a pranzo in oratorio. Le preiscrizioni si raccolgono sul sito web della parrocchia www.parrsangiacomo.it sul quale troverete nelle prossime settimane indicazioni più precise. La preiscrizione necessità di conferma nelle date che vi saranno comunicate sul sito della parrocchia. 24 Sport - Tornei Siete tutti invitati all’appuntamento più sportivo dell’anno, più divertente della primavera, più gustoso ogni anno. ’ in preparazione il TORN O di MAGGIO dal 6 al 26 maggio 2015 sia per i nostri agguerriti calciatori, sia per le nostre ragazze della pallavolo. Vi aspettiamo numerosi nel nostro sempre più stellato stand gastronomico Venite alla festa... Sportinsieme Stiamo lavorando per voi… Non è un insegna dell’autostrada, stiamo parlando della ventiquatresima edizione di Sportinsieme . Un evento da non far mancare, un appuntamento da non perdere. Tante sono le squadre che ci hanno chiamato per poter partecipare segno che Sportinsieme piace ai nostri giocatori, ai colleghi calciatori degli altri quartieri e paesi, come agli avventori ormai abituali e speriamo ai tanti nuovi. Tutto inizia venerdì 8 maggio per continuare no alla domenica 24 marzo. Saranno sere cariche di emozioni, di gioia di stare insieme e gustose per l’ormai rinomata cucina di S. Antonio . La faranno da padrone nel calcio i nostri ragazzi che si cimenteranno con squadre di altri oratori della città e della provincia. Ci saranno poi tornei tra squadre libere di ragazzi e adulti dell’oratorio. Non da meno il torneo femminile di calcio che quest’anno si chiamerà 1° memorial Mangerini Agnese una grande collaboratrice della cucina e dell’oratorio . Lo stand gastronomico sfornerà quanto di più gustoso possiamo immaginare per il nostro palato festaiolo. Non mancherà qualche serata musicale, come sicuramente non mancherà la vostra risposta generosa a questa iniziativa. Siete tutti invitati. S. Antonio Il gruppo sportivo S. Anna 25 $ȪʑQɢ ʋQʜɔGɪɸOɈ3ʢʖPɈʔɂʑʢUɈPʝQʏLɪȵɏ Dal diario di guerra di p. Giulio Bevilacqua. Uf ciale degli Alpini dal 1915. Nella Battaglia dell’Ortigara, fu fratello e padre del suo battaglione, sempre pronto a consolare e ad incitare, dimostrando grande sprezzo del pericolo. Due medaglie di bronzo sono il riconoscimento uf ciale. Nel 1917 la sua Compagnia viene accerchiata dagli austriaci e, dopo una lunga resistenza, fatta prigioniera. Dopo undici mesi di prigionia art e orovice , il 6 novembre 1918, p. Bevilacqua torna a casa. 31 maggio 1917. Brescia Scrivo le due lettere in caso di morte alla mia congregazione e alla mia famiglia. Invoco l’aiuto della Madonna nelle funzioni in chiesa. Partecipo alla seduta per la festa di S. Filippo, poi di nascosto vado alla stazione. Il buon p. Caresana viene alla stazione e mi saluta con le lacrime agli occhi. 2 giugno. Parto per Bressanone, nego, Spa. Il cappellano mi ferma e parlo la sera e la mattina seguente ai soldati. Vedo i due cimiteri di guerra. 3 giugno. Arrivo a Busa della Crea ove è il batt. Stelvio. Trovo il col. Faglia. Don Restelli, cappellano mite, buono, amato dai soldati. Resto a pranzo poi vengo assegnato alla compagnia di marcia. 4 giugno. Visito per la prima volta la trincea e nei giorni seg. Sorveglio i lavori sulla strada tra cima Saetta e l’accesso del camminamento alla trincea. Azione dell’Ortigara. Si deve incominciare la grande azione che doveva svolgersi in novembre azione K . Venne anticipata forse di qualche giorno per la diserzione di un aspirante. Preparativi immensi. Art. campagna schierata in seconda linea da Grotta del Lago a m. Nos. Obici pesanti… stessa linea. Medio calibro… erano 1700 bocche da fuoco con le bombarde di prima linea . Vi erano poi tre 270 francesi a Primolano che spararono 2 primi colpi d’aggiustamento sulla Caldiera Il trasporto degli obici pesanti campali e parte dell’art. da montagna ebbe luogo all’ultimo momento dopo aver partecipato ultimi maggio primo giugno all’azione dell’ ermada. Alcune batterie furono in posizione la sera del 9 e spararono senza aver fatto tiri d’aggiustamento una batteria di Campo Filone sparò su monte Palo scambiandolo per il monte Forno … La fanteria si diede subito appena arrivata. Appresi come uf ciale di collegamento che un solo varco era stato aperto per tutto il battaglione. 9 giugno. Chiedo al maggiore che mi permetta di partecipare all’azione, mi risponde di no perch appartenente alla compagnia di marcia. Alla sera scrivo ancora al magg. Dicendogli che mi punisca per l’insistenza ma mi ammetta al combattimento. 26 Funzione del battaglione Star fermi occupando il centro delle truppe avanzanti ed avanzare solo nel caso che precedesse l’ala destra o sinistra. 10 giugno. Ore 5.10 comincia bombard. Piano generale – Avvolgimento da nord 852 divisioni per l’Ortigara e dal centro monte Forno di Campigoletto e monte Chiesa queste ali congiungendosi avrebbero dovuto aggirare con la 29^ divisione che agiva a sud-ovest. Seconda fase da cima 11 investire cima 12 e la testata di val Portula. Il cielo nitido alle cinque si rannuvola per il bombardamento . Alle 8 nebbia folta. Alle 11 accompagno alcuni soldati al camm. Tutta la strada è abbastanza battuta dal fuoco nemico però pochi feriti abbiamo noi. Verso le otto di sera accompagno un’altra cinquantina di soldati - sono terrorizzati parlo a loro nel baraccone - poi vengo al baracchino del zappatore e passo ivi la notte no alle 4 del mattino e ritorno alla cima della Saetta. 11 giugno. Ore 8 il colon. mi chiama in trincea e mi annuncia che starò con lui come uf ciale di collegamento e addetto alla difesa gas. Trovo con lui il cap. Parolari. Nel pomeriggio percorro la trincea a sud per prendere contatto con la Fanteria. Sento le notizie del giorno precedente - Batt. sono arrivati sul monte Forno ma i rinforzi tardarono e furono massacrati. La trincea è in molti punti impraticabile. 12 giugno. Il collegamento generale fu de centissimo. Per due giorni l’artiglieria ignorava se truppe nostre o nemiche erano sull’Ortigara che non si potè occupare. Per quattro giorni prendo collegamenti. 14 giugno. Notte infernale. L’Ortigara in amme. I nostri sono sotto i roccioni. 16 giugno. Pomeriggio, mi si manda a cima Luzzo per guidare le truppe che verranno a prendere il nostro posto. Ritorno verso l’una. 18 giugno. Ore 19 partiamo per l’azione dell’Ortigara. Noi dobbiamo agire a sud. Ordine di battaglia. Ore 5 attacco prima ondata batt. Valtellina. Seconda ondata batt. Maccarello. Terza ond. Batt. Stelvio… Il bombardamento, incominciato al mattino, è andato intensi candosi. Bombarde nostre hanno colpito in pieno il batt. Maccarello. Per arrivare alla caverna ove è il magg. Faglia e Gallini passo sui morti. Ritorniamo ove il batt. aspetta. Passo nella cucina del Valtellina. Tutti silenziosi. Mi confesso da don Restelli. ANAGRAFE PARROCCHIALE S. ANNA Defunti 2014 22. Grisia Francesca ved. D’Amico anni 71 23. Munafò Maria ved. Tolucci anni 77 2015 1. Bresciani Paolina Cinelli anni 77 2. Zenobi Alberto anni 50 3. Fregoni Ezio anni 77 4. Chiappi Andrea anni 94 5. Notaristefano Nunzio anni 76 6. Mangerini Armando anni 64 7. Dusatti Alma ved. Galli anni 92 S. Giacomo 2015 1. Maianti Rosamaria ved. Tameni anni 77 2. Staurenghi Francesco anni 87 3. Gallini Teresa ved. Bonometti anni 99 4. Pezzotti Prospero anni 93 5. Pozzi Enrico anni 68 6. Quaranta Battista anni 86 7. Bianchi Aldo anni 91 8. Mastrapasqua Girolamo anni 95 Battezzati 7. Warnakulasuriya Coonghe Sohan di Fernando e Masewghe Deepti Shanika 7 dicembre 2014 Defunti 2014 30. Nuciforo Bartolo anni 92 S. Antonio 37. Rizzo Angela Guerrina anni 71 38. Cigolini Luigi anni 65 Battezzati 2015 1. Giarin Mario anni 73 2. Gregorelli Maria ved. Tosoni anni 81 3. Chizzoni Edmea ved. Pescaori anni 103 4. Trusgnac Maria ved. Esposito anni 94 5. Beraldin Ferruccio anni 94 6. Massetti Irene anni 77 7. Pozzi Angela ved. Boizza anni 84 8. Prestini Rosina anni 83 9. Gennari Costantina ved. Pasquali anni 89 10. Battistotti Giuseppina ved. Andrighettoni anni 94 1. Angoscini Daniele di Marco e Zanolini Silvia 1 febbraio 2. Tanghetti Alessandro di Pierino e Schmidt Cristina 1 febbraio 3. Telaro Elisa Maria di Andrea e Dotta Stefania 1 febbraio 4. Letinic Lorenzo di Federico e Mangeri Manuela 1 febbraio Defunti 2014 35. Mombelli Alma Soldi anni 80 36. Bertelli Emilia ved. Bonacina anni 86 27
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