“Come è buono il Signore” diceva con innamorata meraviglia suor Gabriella alle sue compagne: beato chi vive con questo sentimento nel cuore. Riconoscere la bontà di Dio non è come una dimostrazione matematica, non si basa su dati scientifici; nonostante questo, chi ama il Signore lo afferma presentando dei fatti concreti, fonda la propria vita su “prove” acquisite e verificate nell’esperienza. E’ il mistero della vocazione: mistero luminoso per chi lo ha accolto, tanto lampante nella sua origine quanto impegnativo nella quotidianità; mistero affascinante, che attrae come il contatto con la persona amata e nello stesso tempo spaventa come l’affacciarsi verso l’ignoto; mistero glorioso, che trasforma la vita in un dono e la morte in vittoria. Siamo chiamati: non una volta soltanto, come se Colui che pronunciò allora il nostro nome ci avesse dimenticati o desse per scontato la nostra fedeltà; siamo chiamati sempre, perché Gesù sa che abbiamo fame e sete di sentire il nostro nome pronunciato con amore, come Maria Maddalena alla tomba, perché la vita è un pianto se nessuno ci consola, perché la morte cancella tutto ma non può nulla contro Colui che ha scritto il nostro nome nel libro della vita, perché il tempo riduce al silenzio tutte le voci della storia ma verrà il giorno in cui un’ultima volta il nostro nome sarà pronunciato da Colui che ci chiamerà al regno dei cieli. Davvero è buono il Signore che non guarda ai nostri peccati ma al cuore sincero, che sa perdonare mille “no” in forza di un umile “sì”, che pazientemente intesse con noi una trama invisibile dalla quale uscirà un mirabile disegno: la nostra salvezza e il bene della sua Chiesa. Questo sapeva suor Gabriella quando ripeteva ogni giorno il suo “eccomi” presentando al Signore il suo corpo malato e la sua anima semplice: umile offerente ma innamorata ardente, chiusa nel suo Monastero ma aperta alla vita della Chiesa, pacifica combattente per l’unità in un mondo ormai schierato per la guerra. Siamo chiamati nella Chiesa e per la Chiesa: dal Battesimo siamo stati costituiti figli di Dio e consacrati al Vangelo, dall’Eucaristia abbiamo ricevuto nutrimento e orientamento, dalla Parola abbiamo imparato a imitare il Signore, dal servizio generoso dei nostri educatori siamo stati sostenuti e guidati; “che cosa posso rendere al Signore per tutto il bene chi mi ha fatto?” Posso amare la Chiesa: renderla bella con la mia fede, animarla con l’entusiasmo, costruirla con il servizio e santificarla con la carità; non sono necessari grandi mezzi o capacità eccelse: basta fare ogni giorno la volontà di Dio, mentre il cuore ripete: “Come è buono il Signore”. PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA IN CIELO - VITORCHIANO 0761-370787 - Settimana dal 19 al 26 aprile 2015 Sacrificio quaresimale La raccolta effettuata in Quaresima a favore delle vedove di guerra in Etiopia, per l’acquisto di un piccolo gregge così che ciascuna di esse possa mantenersi autonomamente, è stata vissuta particolarmente da parte di alcune classi di catechismo: i bambini/e e i ragazzi/e hanno raccolto la somma di 115 euro, i giovani della Cresima con una lotteria hanno guadagnato 317 euro; aggiungendo le offerte di qualche persona generosa abbiamo potuto spedire alla Caritas diocesana la somma di 525 euro. Il Campo da gioco Sono passati sette mesi da quando il campo da gioco della Parrocchia è stato aperto alla scuola perché lo utilizzasse come palestra, basandosi sulla promessa che presto sarebbero stati fatti i passi necessari affinché anche la Parrocchia nei pomeriggi e nelle festività potesse fare delle attività per bambini, ragazzi e giovani. Non si è fatto nulla, anzi il Comune ha illegittimamente accatastato a sé l’intero immobile come se gli appartenesse: non è giusto e non è più sopportabile. Nella prossima settimana mi recherò dal Sindaco e dagli amministratori per verificare una possibilità di accordo e di rispetto: se questo non avverrà non potrà che decadere la Convenzione stipulata con il Comune e si complicherà maledettamente una situazione che richiedeva da parte loro solo un po’ di buona volontà e di sincerità. Giornata per il Seminario Domenica prossima, quarta domenica di Pasqua, domenica del “Buon Pastore”, la nostra Chiesa diocesana invita tutte le Parrocchie a pregare per le vocazioni sacerdotali e ad effettuare una raccolta a favore del Seminario; come certo sapete il Seminario non solo accoglie chi si sente chiamato dal Signore ma è strumento e voce della chiamata a coloro che non l’hanno ancora sentita o sono indecisi. Il nostro sostegno aiuterà il Seminario a realizzare iniziative vocazionali per i nostri ragazzi e giovani. Una preghiera Chiedo a tutti voi di pregare per i trenta giovani che tra quindici giorni riceveranno il sacramento della Cresima: sono meravigliosi ma tanto confusi, vorrebbero essere cristiani ma non sanno bene perché né come farlo, capiscono che cosa è giusto ma sono attratti da ciò che piace. Non lasciamoli soli: manca qualcuno che si prenda cura di loro, animatori o animatrici che possano guidarli, manca da parte nostra una testimonianza attraente, manca nella Parrocchia un luogo accogliente. Preghiamo insieme perché lo Spirito Santo ci indichi le strade possibili e ci infiammi il cuore perché nessuno di questi giovani vada perduto (Leggi il salmo 28) “Se Tu non mi parli, sono come chi scende nella fossa!” Sarebbe bello se noi cristiani avvertissimo lo stesso desiderio e smarrimento quando preghiamo: se anziché parlare molto come se Dio non capisse, limitassimo le parole e restassimo in ascolto trepidanti in attesa della risposta; se, invece di sentirci a posto per aver “detto” le preghiere, non ci dessimo pace finché non sia giunta la risposta di Dio. “Se non mi parli sono morto” pensano gli innamorati, così ragiona chi ha un disperato bisogno di aiuto; non è sufficiente all’amore il solo pensiero: esso pretende il dialogo; non basta a chi è in difficoltà spedire nel vuoto il proprio grido di aiuto: egli attende la risposta puntuale e opportuna da qualcuno che è certamente in ascolto. Attendere la risposta di Dio non è mai inutile: Dio risponde; la sua Parola cercata, ricevuta e scrutata con amore contiene sempre il messaggio che Dio manda per aiutarci; solo chi è sicuro di questo e non dubita dell’amore di Dio custodisce e ricorda e medita la sua Parola, sapendo che essa è certamente venuta direttamente dal Signore per il proprio bene. In questo modo, ad esempio, faceva Maria, modello e stimolo per tutti i cristiani: ella è la Donna in ascolto, in Lei si fa carne la risposta di Dio a tutte le domande dell’umanità. Al contrario, “Chi non ama rimane nella morte”, chi prega come per informare Dio di ciò che Lui dovrebbe fare, attende invano ciò che presuntuosamente ritiene gli sia dovuto. Il nostro salmista dunque, circondato dal persone false che parlano bene e razzolano male, dopo aver atteso con fiducia, vede finalmente realizzarsi l’intervento di Dio: arriva l’aiuto ed egli subito ringrazia “Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia supplica”. L’ultima parte del salmo ci fa comprendere poi che il salmista parla non soltanto a nome proprio ma per tutto il popolo e che i nemici maliziosi e ingannatori sono i potenti vicini di Israele: ecco allora l’annuncio a tutti: “ Forza è il Signore per il suo popolo, rifugio di salvezza per il suo consacrato”. Quando il re ascolta Dio, tutto il popolo è al sicuro; quando Dio risponde al suo consacrato lo fa per il bene di tutto Israele ; così è avvenuto per noi quando Gesù pregò per noi e la risposta di Dio fu una salvezza meravigliosa attraverso la sua morte e risurrezione; così avviene anche oggi quando andiamo all’Eucaristia con l’atteggiamento di chi desidera amorosamente una Parola: la Chiesa risplende e cresce mediante quelli che obbediscono a Dio con amore. Facciamo nostra la preghiera che chiude il salmo: “Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità, sii loro pastore e sostegno per sempre”: a noi spetta ascoltare come pecorelle la voce del “buon pastore”, che è Gesù. (Rileggi il sal- mo 28) CALENDARIO LITURGICO SETTIMANALE Terza settimana di Pasqua e del Salterio Domenica 19 aprile III DOMENICA DI PASQUA Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno. 9.00 (s. Maria) CIANCHI VANDA 10.00 (Trappiste) Celebrazione in ricordo della Beata Gabriella 11.30 (s. Maria) ERINA E BIAGIO 50° di Matrimonio di Salvatore e Elena Lunedì 20 aprile Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna. 18.00 BERNARDINO E MARIO Martedì 21 aprile Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo. 18.00 MICHELE Mercoledì 22 aprile Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna. Giovedì 23 aprile Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. 18.00 COLONNA MARIO 18.00 STACCIOLI IRMA Adorazione Eucaristica Venerdì 24 aprile La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Sabato 25 aprile S. Marco Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. Domenica 26 aprile IV DOMENICA DI PASQUA 18.00 IPPOLITO 18.00 DEF. FAM. CIANCHI 9.00 (s. Maria) PER LA PARROCCHIA 10.15 (Monastero) Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 11.30 DEF. FAM. SARGENI
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