commissariato san ferdinando… quando la

Sindacato Italiano Lavoratori Polizia C.G.I.L.
Segreteria Provinciale di Napoli
Sede Enzo D’ANNA - via Medina 1 Napoli - Tel. e Fax.081/5524660
web www.silpnapoli.it - email [email protected]
Al Signor Questore di
NAPOLI
“ COMMISSARIATO SAN FERDINANDO… QUANDO LA SUPERFICIALITA’
PREVALE SULL’ORGANIZZAZIONE DELL’ UFFICIO”
^^^^^
Signor Questore,
ancora una volta il SILP CGIL si vede costretto a tornare su situazioni al limite dell’assurdo,
già segnalate in passato ed va cui non è ancora stato posto rimedio, come quelle che
affliggono il Commissariato San Ferdinando, nel quale alle carenze strutturali e logistiche
che tormentano uno strategico presidio di Polizia di questa città, ledendo immancabilmente
l’immagine della Polizia di Stato ed influenzando, in modo negativo, l’attività di servizio, si
somma un’organizzazione interna lasciata all’approssimazione ed alla superficialità, con
mansioni degli addetti non riportate chiaramente sull’ordine di servizio, nelle quali si
evidenzia un servizio ma in realtà si viene comandati per un altro, con una palese mancanza
di chiarezza nelle attribuzioni.
Si segnala che, dall’esame degli atti richiesti da questa O.S. e relativi ai servizi
giornalieri, appare evidente che, differentemente da come il dirigente di quell’Ufficio, dr.
ANNUNZIATA, ha precisato direttamente al SILP CGIL, non corrisponde al vero che
ciascun dipendente sia assegnato ad una postazione e che i carichi di lavoro sono eguali per
tutto il personale.
Iniziando dall’Ufficio Gestione Risorse, ove risultano assegnati 4 dipendenti per due
sole postazioni lavorative e proseguendo per il settore Polizia Amministrativa, al quale
recentemente è stato assegnato un ulteriore dipendente, rinforzando una sezione prettamente
burocratica e che da tempo non esegue più alcun controllo amministrativo. Qualcuno tra i
poliziotti di quartiere, che non svolge ormai più da tempo tale mansione, risulta sull’ordine
di servizio con la dicitura “disposizione Ufficio”, ma in realtà svolge ben altri specifici
compiti, non risultanti da alcuna disposizione.
Altri dipendenti risultano quotidianamente comandati, invece, al settore SDI, di fatto
abolito in qualsiasi altro Commissariato, in ragione dell’interrogazione degli archivi
elettronici lasciata a ciascun dipendente e non ricadente in capo ad un settore specifico,
mentre nel solo Commissariato “San Ferdinando” continua a sopravvivere.
Il settore Polizia Anticrimine, con due Ispettori addetti in origine, non è stato più
rinforzato dall’andata in pensione di uno dei due, lasciando inalterato il carico lavorativo,
mentre tra Sezione Informativa ed Anticrimine Esterna risultano assegnati ai settori due
squadroni per un totale di ben 20 (venti) dipendenti.
Per l’U.R.P. - ricezione Denunce, agli addetti del ruolo Sovrintendenti ed Assistenti,
nonché all’Ispettore, oltre alle normali e quotidiane attribuzioni di settore, vengono
decretate dal Dirigente numerosissime deleghe dell’A.G., con “supporto ed iniezione” di
straordinario emergente, mentre la logica assegnerebbe naturalmente tali attribuzioni
operative ad altri specifici settori.
Non vorremmo poi, mancare di attenzionare, nel merito, la ripartizione dello
straordinario, spesso elargito a settori “improduttivi”, a scapito di altri che, con carichi di
lavoro elevati, non riescono a soddisfare le esigenze quotidiane di attività delegate dall’A.G.
Appare in tutta la sua evidenza sempre la “solita storia”: distribuire lo straordinario
più per l’appartenenza che per la valenza, creando situazioni di disparità e disuguaglianze
evidenti, che generano disaffezione e creano malumore tra il personale.
Infine, risulta evidente che, dall’esame degli atti, appare di una gravità enorme l’aver
trasferito internamente da un settore all’altro un dipendente, senza darne alcuna
comunicazione alla Questura e, di rimando, a tutte le OO.SS. Qualcuno adombra trattarsi di
trasferimento richiesto da un ben noto sindacato, al quale il Dirigente ha ceduto senza tenere
in debito conto che i trasferimenti, anche interni allo stesso Commissariato, debbano essere
liberi e trasparenti, dettati unicamente da esigenze organizzative e non da appartenenza a
sigle sindacali, così come sembra sia accaduto a San Ferdinando. La prova evidente è
l’averlo tenuto celato, senza darne la dovuta ed opportuna comunicazione.
Il SILP Le chiede, quindi, di far cessare questo stato di degrado e di
disorganizzazione del Commissariato San Ferdinando, al fine di riportare la serenità tra tutto
il personale che, con immensi e quotidiani sacrifici, si occupa della tutela e della sicurezza
dei cittadini in una zona nevralgica del centro cittadino.
Augurandoci che non prosegua l’immobilismo che da tempo perdura sulle questioni
segnalateLe, restiamo in attesa di determinazioni in merito; in caso contrario ci vedremo
costretti a denunciare pubblicamente le condizioni di vita e di lavoro dei colleghi in servizio
al Commissariato San Ferdinando, non essendo mai stata mai risolta l’incongruenza di un
Commissariato che convive in uno stabile sede di uffici, case di cura per anziani e civili
abitazioni, per non parlare dell’assenza delle più elementari norme di sicurezza generale per
il personale e per i cittadini che si rivolgono quotidianamente a quell’ufficio di Polizia.
L’occasione è gradita per porgerLe distinti saluti.
Napoli, 25 marzo 2015