C@lendario Parrocchiale Anno Liturgico «B»

Il Cireneo, uomo d’Africa: dal rifiuto al servizio
L’ingresso nella Settimana Santa, è segnata quest’anno dal racconto della
passione e morte di Cristo, narrata dall’evangelista Marco. Quella Passio non è
solo storia del passato: gli stessi avvenimenti si ripetono oggi.
I personaggi di allora (Caifa, Erode, Pilato, farisei, sacerdoti, Pietro, Giuda...) sono
emblematici di quanto succede anche oggi nei riguardi di Cristo e dei sofferenti,
con i quali Egli si identifica (cf Mt 25,35s). Ogni persona può trovarsi ad essere, nel
bene o nel male, l’uno o l’altro dei personaggi; può essere, ad esempio, come il
Cireneo, personaggio del quale Marco ne presenta l’incontro con quello strano
condannato: “Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo
Simone di Cirene”. Il Cireneo diviene, in questo modo, fratello del Buon
Samaritano, della Veronica e dei loro seguaci, che, sugli infiniti cammini del dolore
umano, si prodigano accanto alle vittime delle ingiustizie di ogni tempo.
Due voci autorevoli e coincidenti giungono dall’Africa, ambedue dal Camerun, a
commentare il personaggio del Cireneo: sono P. Mveng e Benedetto XVI.
■ La voce di P. Engelbert Mveng, gesuita camerunese, assassinato nel 1995, è
raccolta nella sua Via Crucis dove alla V stazione presenta con passione e fraterna
ammirazione il Cireneo, “un uomo d’Africa”:
«Un povero uomo stanco; ritorna dai campi; è un uomo d'Africa!
E dentro la sua testa, la stanchezza e l'oppressione del giorno
pesa sui suoi passi vacillanti, sulle sue labbra che si agitano,
sull'affanno del suo cuore che non ne può più...
È un povero uomo d'Africa, il cui passo è timido,
uno di quegli uomini che nessuno capisce,
che si portano addosso un groppo di silenzio
dove Dio canta melodie sconosciute agli altri uomini...
Ed ecco che gli mettono le mani addosso, che lo scuotono, lo trascinano,
ecco che l'obbligano a portare la Croce del Condannato...
E Gesù, in piedi, l'aspettava come un fratello...
Questo povero uomo d'Africa che non capiva troppo bene,
che era stanco e non voleva saperne della Croce di un condannato...
Gesù l'aspettava come un fratello, all'incrocio delle loro due vite...
All'orizzonte dello sguardo di Simone, uomo di Cirene, uomo d'Africa,
saliva l'alba della redenzione del mondo.
Gesù, Tu attendi anche me: con Simone, l'uomo di Cirene, eccomi qui».
■ Benedetto XVI, nel suo viaggio in Africa, ha incontrato il 19 marzo 2009, a
Yaoundé (Camerun), il mondo della sofferenza, davanti al quale si è ampiamente
ispirato all’icona del Cireneo:
«La storia ricorda che un africano, un figlio del vostro continente, ha partecipato,
con la sua stessa sofferenza, alla pena infinita di Colui che ha redento tutti gli
uomini compresi i suoi persecutori. Simone di Cirene non poteva sapere che egli
aveva il suo Salvatore davanti agli occhi. Egli è stato “requisito” per aiutarlo; egli fu
costretto, forzato a farlo. È difficile accettare di portare la croce di un altro. È solo
dopo la risurrezione che egli ha potuto comprendere quello che aveva fatto... Solo
la vittoria finale del Signore ci svelerà il senso definitivo delle nostre prove. Non si
può forse dire che ogni Africano è in qualche modo membro della famiglia di
Simone di Cirene? Ogni Africano e ogni sofferente aiutano Cristo a portare la sua
Croce e salgono con Lui al Golgota per risuscitare un giorno con Lui».
COMUNITÀ PARROCCHIALE
S. Maria Maddalena – Castion
SS. Filippo e Giacomo – Marciaga
045-7200019
www.parrocchiadicastion.it
[email protected]
SETTIMANA SANTA – TRIDUO PASQUALE
29 MARZO -5 APRILE 2015
Chi è Gesù?
MC 14,1-15,47 Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. Il
centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse:
«Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!».
Gesù inizia la sua avventura terrena suscitando una domanda che percorre
la Galilea, provocando stupore e meraviglia: “Che è mai questo?”; “E tutti si
meravigliarono e lodavano Dio dicendo: Non abbiamo mai visto nulla di
simile!”. Poi, ben presto, l’entusiastica accoglienza iniziale si trasforma in
opposizione durissima da parte degli scribi e dei farisei che cercavano di
metterlo in difficoltà, per fargli perdere la stima della gente. Però questa
opposizione accanita non faceva altro che aumentare gli interrogativi: “Chi è
costui che ha il coraggio di scacciare i mercanti dal tempio?”.
La risposta a questi interrogativi arriva sotto la croce per bocca del
centurione romano: “Davvero quest’uomo era Figlio di Dio”. Questo “era”,
sembra riferirsi non soltanto a quello che il soldato ha sotto gli occhi, ma
anche a esperienze passate. Dal contesto dell’ammissione si può pensare
che l’ufficiale romano avesse altre volte incontrato Gesù, forse proprio
perché incaricato dal potere romano di tenerlo sotto stretta osservazione
appena il nuovo maestro aveva cominciato a fare rumore, e a suscitare
l’interesse e il “Che è mai questo?” della gente. Così, sotto la croce,
vedendo quest’uomo accettare il supplizio senza rabbia e odio – chissà a
quante crocifissioni aveva presenziato – ma perdonando i suoi crocifissori;
senza ricorrere ai poteri con i quali lo aveva visto guarire lebbrosi, ciechi,
storpi, sordi, e addirittura richiamare in vita i morti; trae finalmente le sue
conclusioni:“Davvero quest’uomo era Figlio di Dio”.
Riascoltare la lettura della passione del Signore non deve servirci per
sprecare parole che non aggiungono niente a quelle del vangelo, ma per far
scattare dentro di noi il percorso del centurione.
La tradizione cristiana racconta che il centurione, abbandonata la milizia,
viene istruito nella fede dagli apostoli e se ne va a Cesarea di Cappadocia
(Turchia) prodigandosi per la conversione dei pagani, ed infine subisce il
martirio morendo decapitato. Anche se non abbiano conferme storiche,
quest’uomo non si è certo limitato a una professione di fede teorica, senza
conseguenze profonde e concrete nella sua vita.
Buona e Santa Settimana!
CALENDARIO LITURGICO SETTIMANALE
Settimana Santa e Seconda settimana della Liturgia delle Ore - Triduo Pasquale e Liturgia delle Ore propria
DOMENICA DELLE PALME: PASSIONE DEL SIGNORE
(Mc 11,1-10 - Gv 12,12-16) Is 50,4-7; Sal 21 (22); Fil 2,6-11;
Mc 14,1−15,47
La passione del Signore.
R Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
29
DOMENICA
LO 2ª set
09.30 MARC COMMEMORAZIONE DELL'INGRESSO DI GESÙ IN GERUSALEMME
SUL SAGRATO DELLA CHIESA
S. Messa suff. Peretti Ettore e Pret Maria
Pret Guerrino e Fam.ri Def. – Padre Natale (Carmelitano)
11.00 CAST COMMEMORAZIONE DELL'INGRESSO DI GESÙ IN GERUSALEMME
PROCESSIONE DALLA SCUOLA MATERNA ALLA CHIESA
S. Messa suff. Zanetti Irma
Zanetti Luigi e Lorenzini Giovanna
Righetti Arturo e Degani Aldina
.
Is 42,1-7; Sal 26 (27); Gv 12,1-11
Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia
sepoltura.
R Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Is 49,1-6; Sal 70 (71); Gv 13,21-33.36-38
Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non
m’abbia rinnegato tre volte.
R La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.
Is 50,4-9a; Sal 68 (69); Mt 26,14-25.
Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a
quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito!
R O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi.
CENA DEL SIGNORE
Es 12,1-8.11-14; Sal 115 (116); 1 Cor 11,23-26; Gv 13,1-15
Li amò sino alla fine.
R Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.
PASSIONE DEL SIGNORE
Is 52,13–53,12; Sal 30 (31); Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1–19,42
Passione del Signore.
R Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.
VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA
Gn 1,1–2,2; Sal 103 (104) Gn 22,1-18; Sal 15 (16); Es 14,15–15,1;
C Es 15,1-18; Is 54,5-14; Sal 29 (30); Is 55,1-11; C Is 12,2-6; Bar
3,9-15.32–4,4; Sal 18 (19); Ez 36,6-17a.18-28; Sal 41–42 (42–43);
Rm 6,3-11; Sal 117 (118); Mc 16,1-7
Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto.
PASQUA: RISURREZIONE DEL SIGNORE (s)
At 10,34a.37-43; Sal 117 (118); Col 3,1-4; Gv 20,1-9
(Lc 24,13-35)
Egli doveva risuscitare dai morti.
R Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci
ed esultiamo.
30
LUNEDÌ
LO 2ª set
31
MARTEDÌ
LO 2ª set
1
MERCOLEDÌ
LO 2ª set
2
Lampada al Santissimo
CAST: per Francesca Benvenuto
MARC:
08.00 CAST S. Messa
09.30 MARC Comunione Pasquale
agli ammalati e anziani
08.00 CAST S. Messa
09.30 CAST Comunione Pasquale
agli ammalati e anziani
20.45 CAST CORETTO: prove di canto
20.00 CAST
S. MESSA “IN COENA DOMINI”
GIOVEDÌ
LO Prop
LAVANDA DEI PIEDI
3
● ASTINENZA E DIGIUNO
08.00 CAST Celebrazione comunitaria delle Lodi mattutine
15.00 MARC VIA CRUCIS E “ADORAZIONE DELLA CROCE”
15.45 MARC CONFESSIONI
20.00 CAST PASSIONE DEL SIGNORE - PROCESSIONE IN VIA LONGA
VENERDÌ
LO Prop
4
ADORAZIONE LIBERA
SABATO
08.00 CAST Celebrazione comunitaria delle Lodi mattutine
15.00 CAST CONFESSIONI
LO Prop
21.00 CAST “VEGLIA PASQUALE” nella NOTTE SANTA
5
DOMENICA
LO Prop
09.45 MARC S. MESSA DEL GIORNO
11.00 CAST S. MESSA DEL GIORNO