Aprile 2015 ( 1.5 MB - pdf )

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Associazione Italiana per la Donazione
degli Organi, Tessuti e Cellule ONLUS
N. 135 - Aprile 2015
La
V oce
Voce
dellʼAIDO Piemontese
Periodico Trimestrale dʼinformazione del Consiglio Regionale a cura della Sezione Provinciale A.I.D.O. Novara - Anno XXXV°
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1- DCB Novara.
Un nuovo test identifica
precocemente il rigetto dʼorgano
Attualmente si ricorre alla biopsia renale.
Il rigetto acuto colpisce circa
il 20% dei trapianti di rene e necessita di essere rilevato in modo rapido per poterlo trattare con
cicli di potenti farmaci immunosoppressivi al fine di scongiurare il rischio di fallimento del trapianto. Lʼattuale metodo (quantomeno il più utilizzato) per la
rilevazione di rigetto acuto, quando i livelli serici di creatinina cominciano a salire, è la biopsia renale. Tuttavia, diverse condizioni possono modificare i livelli di
creatinina e non è detto che ad
ogni sua modificazione corrisponda un rigetto. Per di più il rigetto acuto può verificarsi anche senza alterazioni dei livelli di
creatinina (rigetto acuto subclinico). Per contro, le biopsie sono approcci diagnostici sempre
invasivi.
Lo sviluppo di saggi molecolari non invasivi per migliorare la
diagnosi delle malattie e il monitoraggio dei pazienti è quindi
una necessità assoluta. Nel trapianto di rene, il rigetto acuto
aumenta decisamente il rischio
di lesioni croniche del trapianto
fino al suo fallimento. In questi
casi, test diagnostici non invasivi per evitare una diagnosi tardiva di rigetto, sono assolutamente necessari e fondamentali per il paziente (SigdelTK, et
al. Protein and peptide biomarkers in organ transplantation.
Biomark Med. 2012). In questo
studio, gli autori presentano un
algoritmo basato sulla graduale
correlazione di espressione genica in 558 campioni di sangue
periferico di 436 pazienti trapiantati di rene in diversi centri (Stati Uniti, Messico e Spagna) per
lʼindividuazione e valutazione
precoce del rigetto acuto.
Allo scopo, i ricercatori hanno
utilizzato il test di reazione a catena della polimerasi quantitativa (qPCR) per misurare lʼespressione di 43 geni in campioni di
sangue raccolti da pazienti che
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avevano avuto un trapianto di rene, i cui livelli di espressione si modificano durante il rigetto acuto
(Li L, et al. A peripheral blood diagnostic test for acute rejection in
renal transplantation. Am J Transplant 2012). Hanno quindi identificato un test non invasivo denominato Kidney Solid Organ Response Test (ksort) basato su una
serie di 17 geni in grado di discriminare i pazienti con e senza rigetto acuto alla biopsia renale.
Tali geni hanno identificato correttamente la presenza di rigetto
acuto in 39 campioni di sangue
prelevati da 47 pazienti con rigetto (83%) e lʼassenza di rigetto in
87 campioni di sangue di 96 pazienti senza rigetto (90,6%).
I ricercatori hanno convalidato
il test utilizzando 124 campioni indipendenti. Quindi, utilizzando 191
campioni seriali, hanno mostrato
che il test è stato in grado di prevedere il rigetto acuto fino a tre
mesi prima della rilevazione dello stesso mediante biopsia. Infine,
i ricercatori hanno utilizzato il test
in 100 campioni di sangue per sviluppare un algoritmo per classificare i pazienti a basso o alto rischio rigetto acuto. Questi risultati descrivono il Kidney Solid Organ
Response Test (ksort) come mezzo diagnostico precoce di rigetto
che potrebbe aiutare i medici a
identificare i pazienti a rischio di
rigetto acuto dopo trapianto di re-
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ne.
Tuttavia il ksort ha bisogno di
essere testato in più pazienti prima di essere utilizzato nella clinica, soprattutto perché la sua capacità predittiva è stata confrontata con la biopsia renale che è
lungi dallʼessere perfetta (Furness
PN, et al. Protocol biopsy of the
stable renal transplant: a multicenter study of methods and complication rates. Transplantation
2003). Il test si è rivelato sicuramente attendibile nella diagnosi
precoce di rigetto ma presenta la
limitazione di non riuscire a diversificare il rigetto acuto cellulo-mediato da quello anticorpo-mediato.
Questi due tipi di rigetto sono
trattati in modo diverso e i clinici
avrebbero idealmente bisogno di
un test che indicasse con esattezza la forma di rigetto immunitario
coinvolta. Per contro la forza del
test ksort è il suo elevato valore
predittivo (93.21%) in grado di rilevare il rigetto acuto in un campione di sangue periferico. Attualmente lʼunico test diagnostico disponibile su sangue periferico per
il rilevamento rigetto nei pazienti
sottoposti a trapianto può documentare lʼassenza di rigetto cellulare moderato o severo nel trapianto cardiaco (ISHLT 3A), ma ha
bassa sensibilità per il rilevamento della presenza di rigetto acuto
(Deng MC, et al. Noninvasive di-
scrimination of rejection in cardiac allograft recipients using gene expression profiling. Am J Transplant. 2006).
Per valutare ulteriormente le
prestazioni diagnostiche di predittività del test, i ricercatori si apprestano ad includere il ksort in
uno studio prospettico, randomizzato, in doppio-cieco. I risultati di
questo studio consentiranno di
valutare se il test ksort può essere utilizzato routinariamente come una misura oggettiva e quantitativa del rischio di rigetto acuto
nel post-trapianto e se può contribuire ad aggiornare le linee guida di pratica clinica che oggi vengono utilizzate per la stratificazione del rischio immunologico del
paziente. Gli autori sono convinti
che la metodica ha il potenziale
per diventare un esame del sangue semplice, robusto, clinicamente applicabile e molto attendibile.
Bibliografia
Roedder S, Sigdel T, Salvatierra O, et al. The kSORT Assay to
detect renal transplant patients at
high risk for acute rejection: results
of the multicenter AART study.
PLoS Med. 2014 Nov. 11.
(Trapianti.net)
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Informazione dai Gruppi
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Informazione dai Gruppi
The Legend
Tributo ai Pooh - Torino - Teatro Alfieri
Sabato 12 Settembre 2015 - Ore 21
800736745
Medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica D.P.R. 15/01/1986
Iscrizione al Registro Regionale del Volontariato N° Prog. 57/28 1 - 28/02/1999
Sabato 12 Settembre 2015 - Ore 21
7HDWUR$OŵHUL
P.zza Solferino, 4 - Torino
Costo biglietto Euro 30
8IŵFLRVWDPSDSHULQIRUPD]LRQLHSUHQRWD]LRQL
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LʼAido Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule Organizzazione non lucrativa di utilità sociale - Onlus, fondata a Bergamo nel 1973, ha sede legale a
Roma.
È unʼassociazione costituita tra i cittadini italiani favorevoli alla donazione volontaria,
post mortem, anonima e gratuita di organi,
tessuti e cellule a scopo di trapianto terapeutico.
LʼAido è apartitica, aconfessionale, interetnica, senza scopo di lucro, fondata sul lavoro volontario.
Essa opera nel settore socio-sanitario ed ha
lʼesclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale. Lʼassociazione è strutturata su tutto il territorio nazionale ed è composta da un consiglio nazionale e da singoli consigli regionali, sezioni provinciali e
gruppi comunali locali.
Le finalità dellʼAido prevedono la promozione, in base al principio della solidarietà
sociale, della cultura della donazione di organi, tessuti e cellule, promuovendo nel
contempo la conoscenza di stili di vita atti
a prevenire lʼinsorgere di patologie che possano richiedere come terapia il trapianto di
organi, provvedendo, per quanto di competenza, alla raccolta di dichiarazioni di volontà favorevoli alla donazione di organi, tessuti e cellule post mortem.
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Informazione dai Gruppi
TORINO (TO)
Note di solidarietà
Pagine a cura di Gabriella Ronco
Responsabile Ufficio Stampa A.I.D.O. Torino e Piemonte
Venerdì sera, 21 novembre 2014, presso il FORO BOARIO di Nizza Monferrato (AT), alla presenza di oltre 150 partecipanti, è stato realizzato un evento musicale "UNFORGETTABLE CONCERT"
a scopo benefico in favore dell'A.I.D.O. - con la partecipazione dell'Orchestra Sinfonica di
Asti, diretta dal maestro Silvano Pasini. Questo progetto è
stato realizzato grazie alla stretta collaborazione tra le sezioni
provinciali di Torino ed Asti , oltre che del gruppo comunale
dell'A.I.D.O. di Canelli.
Di particolare rilevanza ed effetto emotivo sono stati gli interventi sul palco del Direttore artistico del teatro di Nizza Monferrato, Mario Nosengo, oltre
che del nostro Presidente regionale del Piemonte Valter Mione,
del Presidente del gruppo comunale di Canelli e Vice Presidente provinciale di Asti Fabio
Arossa e del Presidente provinciale di Torino Claudia Contenti, che ha proceduto alle premiazioni finali allʼOrchestra intervenuta.
Un ottimo esempio di solidarietà e di senso di appartenenza
allʼA.I.D.O. da parte delle due
sezioni organizzatrici dellʼevento.
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Informazione dai Gruppi
Concerto di Natale Aido Torino
Grande affluenza di pubblico si
è registrata nel pomeriggio di
lunedì 8 dicembre 2014, nella
Basilica Superiore del Colle Don
Bosco in occasione del concer-
zare al massimo questo evento e devo rilevare, con enorme
piacere e soddisfazione, che il
pubblico ha aderito partecipando e contribuendo con gratitu-
t o b e n e fi co a fa vo re
dell'A.I.D.O.- sezione. Comunale, Provinciale di Torino e Regione Piemonte, alla presenza
della Corale SANTA FAMIGLIA
DI NAZARETH di Pessione (frazione del Comune di Chieri TO) e di cui anche io sono orgogliosa ed onorata di farne parte da quando la Corale è stata
fondata nel lontano 1999.
Nella duplice veste di membro
della Corale e addetta all'Ufficio
Stampa dell'A.I.D.O. di Torino,
ho fortemente promosso e sponsorizzato questa collaborazione, adoperandomi a pubbliciz-
dine
all'iniziativa di
solidarietà.
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Il Concerto è
stato intervallato da
due prolusioni da parte del Presidente Regionale dell'A.I.D.O.,
Valter Mione, che ha illustrato e
spiegato le finalità e lo scopo
dell'associazione.
Segnalo inoltre che alcune persone, durante l'esecuzione dei
brani, hanno contattato i Presi-
denti dell'A.I.D.O. per ottenere
maggiori dettagli e chiarimenti,
procedendo poi ad ef fettuare
l'iscrizione al'associazione compilando il relativo form presente all'interno del volantino distribuito sui banchi.
E' stato quindi un momento di
grande sensibilizzazione da parte del pubblico presente.
Durante il discorso di commiato del Presidente Regionale è
stata consegnata, da parte del
Presidente Provinciale, Claudia
Contenti, la targhetta alla corale ospite come segno di ricordo
e ringraziamento del connubio
musicale e benefico intercorso.
Al termine, con l'aiuto dei
valenti 5 "A.I.D.O.
BOYS" si è
proceduto
alla raccolta
delle
offerte
il cui ricavato,
di sensibile valenza
economica, è
stato
dev ol uto
all'A.I.D.O" e già si sono intessute le basi per una futura ed auspichiamo altrettanto fortunata
e proficua collaborazione".
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Informazione dai Gruppi
TROFARELLO (TO)
Nellʼambito di un più ampio progetto di collaborazione tra lʼAido piemontese e torinese ed il Centro Regionale Prelievi del Piemonte, mercoledì
sera 26/11/2014, presso il salone parrocchiale
della Chiesa di Trofarello, nella prima cintura cittadina, si è svolto un importante convegno informativo in tema di prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule, la cui organizzazione è stata magistralmente curata dallʼAido e dallʼA vis
Il Presidente Aido Trofarello, Agostino
locali ed in particolare dal nostro Presidente di
Gaude, con Signora
zona Agostino Gaude: i relatori per lʼoccasione
sono stati il Dott. Pierpaolo Donadio, Direttore del Crp Piemonte ed il nostro Presidente regionale Valter Mione, i cui rispettivi interventi sono stati assolutamente apprezzati dal numeroso pubblico presente in sala.
La riunione si è conclusa con un fattivo dibattito finale, oltre che con alcune significative testimonianze di trapiantati di rene residenti a Trofarello e da un momento di riflessione poetica a cura
dellʼiscritto locale Simone Gaido, che ha letto e commentato, in particolare, una poesia di Piercarlo Maschera, fondatore dellʼAido torinese e deceduto quasi due anni fa.
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Informazione ai Gruppi
Il Comitato Nazionale Libanese per la donazione e il trapianto di organi e tessuti (NOD Libano) e la Com-
missione Episcopale per la Pastorale dei Servizi Sanitari del Patriarcato maronita, hanno sottoscritto mercoledì 4 marzo un accordo di cooperazione volto a
promuovere la prassi della donazione di organi nelle
istituzioni sanitarie e assistenziali legate alla Chiesa maronita. A firmare l'accordo sono stati il Vescovo Maroun
Ammar – in qualità di Presidente della Commissione
episcopale per la sanità – e il dottor Antoine Stephan,
Segretario nazionale del NOD Libano.
L'accordo prevede la creazione di un comitato misto
incaricato di sviluppare programmi di sensibilizzazione a livello nazionale e formare nelle diocesi, nelle
parrocchie e negli ospedali persone in grado di accompagnare i potenziali donatori in un cammino di discernimento che valorizzi la scelta della donazioni d'organi alla luce degli insegnamenti della Chiesa.
L'intento della campagna di sensibilizzazione – ha
spiegato in margine a una conferenza stampa padre Edgar Haïby, segretario della Commissione
episcopale per la sanità – è anche quello di rimuovere i pregiudizi di chi crede che il cristianesimo si opponga alla donazione di organi, mostrando come tale scelta sia, al contrario, espressione di gratuità e di solidarietà verso il prossimo.
La piaga del traffico di organi umani è stata più volte denunciata anche da Papa Francesco come
una delle “nuove schiavitù” condannate nella dichiarazione congiunta sottoscritta dai leader religiosi convocati a Roma dal Successore di Pietro lo scorso 7 dicembre. Come appreso dall'Agenzia Fides, durante la conferenza stampa svoltasi a Beirut per pubblicizzare il progetto libanese, è
stato anche sottolineato che l'Iran, l'Arabia Saudita, il Kuwait e la Turchia registrano attualmente
un tasso di donazioni di organi molto più elevato rispetto a quello del Libano.
(GV, Agenzia Fides)
Poco più di 50 anni fa ha avuto luogo il primo
trapianto renale di successo al mondo.
Ora, solo negli Stati Uniti, vengono eseguiti più di 16.000 trapianti di rene ogni anno, testimoniando in modo inequivocabile il grande sviluppo di questa insostituibile pratica terapeutica. In questo
studio i ricercatori hanno analizzato 25 anni di attività trapiantologica per determinare il numero di
anni di vita che sono stati restituiti grazie al trapianto. Il team di ricerca, guidato dal Abbas Rana
del Baylor College of Medicine di Houston, ha pubblica i risultati su JAMA Surgery.
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Informazione ai Gruppi
Dallo studio si apprende che negli Stati Uniti ogni giorno circa 79 persone ricevono un trapianto
dʼorgano. Per contro, ogni 10 secondi una persona viene inserita in lista di attesa per riceverne
uno. Il trapianto è normalmente lʼunico trattamento efficace per il trattamento dellʼinsufficienza dʼorgano terminale: ciò significa che la vita di migliaia di persone dipende letteralmente da questa procedura.
Le statistiche, fino allʼinizio di dicembre 2012, rivelano che dei pazienti che hanno ricevuto un trapianto di cuore, circa il 70% era in vita a 5 anni dallʼintervento. Per i pazienti che hanno invece ricevuto un trapianto di rene da un donatore vivente, a cinque anni dalla procedura ne erano vivi
più del 92%. “Con risultati come questi non cʼè da stupirsi se i trapianti vengono definiti come la
meraviglia della medicina moderna”, commenta Rana.
Il team di ricerca ha voluto quindi approfondire i benefici di sopravvivenza del trapianto per determinare quanti anni di vita esso ha restituito ai pazienti americani tra il 1987 e il 2012. Per fare questo gli autori si sono serviti del database della United Network for Organ Sharing (UNOS) che ha
la “contabilità” di tutti i trapianti di organi solidi svolti negli Stati Uniti, così come i record di pazienti inseriti in lista per trapianto.
Hanno quindi esaminato le registrazioni di 1.112.835 pazienti con insufficienza terminale dʼorgano. Di questi, 533.329 hanno ricevuto un trapianto e 579.506 sono rimasti in lista dʼattesa. I ricercatori hanno quindi calcolato il numero di anni di vita restituiti tra il 1° settembre 1987 e il 31 dicembre 2012, confrontando la sopravvivenza dei pazienti che hanno avuto il trapianto con quella
di coloro che non lʼhanno ricevuto.
I risultati dello studio hanno rivelato che, in un quarto di secolo, il trapianto di organi ha restituito
complessivamente 2.270.859 anni di vita ai pazienti degli Stati Uniti e che ogni trapianto ha permesso di guadagnare circa 4,3 anni a ciascun paziente. Nel dettaglio, per ciascuna tipologia di
trapianto, gli anni di vita restituiti hai pazienti che ne hanno beneficiato sono stati: per il trapianto
di rene, 1,3 milioni di anni, per il trapianto di fegato, 465.296 anni, per il trapianto di cuore, 269.715
anni, per il trapianto di rene-pancreas, 79.198 anni; trapianto di polmone 64.575 anni, per il trapianto di pancreas, 14.903 anni e per il trapianto dʼ intestino 4.402 anni.
I ricercatori definiscono i circa 2,3 milioni di anni di vita restituiti ai pazienti una “realizzazione stellare”, aggiungendo che tale analisi riporta sinteticamente lʼesperienza collettiva del trapianto di organi solidi negli Stati Uniti, rendendo lo studio la più grande ricerca di questo tipo mai condotta nel
campo del trapianto.
Questi risultati smentiscono qualsiasi percezione del trapianto come un settore di nicchia della medicina con benefici pratici limitati. Inoltre, concentrandosi esclusivamente sul beneficio di sopravvivenza, lo studio non evidenzia i grandi miglioramenti della qualità della vita o delle morbilità drasticamente ridotte dopo un trapianto.
I ricercatori sottolineano ancora una volta che lʼunico ostacolo al progresso della disciplina è rappresentato dalla carenza di donatori. Si noti infatti che dei pazienti in lista dʼattesa nel periodo preso in esame (25 anni), solo il 47,9% ha ricevuto il trapianto. Attualmente risultano in lista 123.258
persone a fronte dei circa 30.000 trapianti effettuati nel 2013. Un divario ancora enorme e insoddisfacente, soprattutto perché ogni giorno circa 18 persone muoiono in attesa dellʼorgano.
Sapere che le conoscenze e il progresso scientifico hanno portato lʼumanità ad avere una procedura in grado di curare migliaia di pazienti ogni anno e avere la consapevolezza di non poterle
soddisfare tutte è veramente drammatico.
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Notizie dai Gruppi
D
ue ce ri
ALESSANDRIA (AL)
Pagine a cura di Clara Irace - Novembre 2014
Davanti ad una cappella,
presto, i grossi restavano più
sempre ricca di fuori perché un a lungo sia in attesa che accedolce viso di Madonna
si.
china gli occhi beCʼera un lumino,
nevoli e sorridenun fondo al lo
ti su chi si sofscomparto,
f e r m a da che
er a
vanti ad
quasi dialzare il
menticaproprio
to, persguarché
d o ,
procʼera
prio ulun
timo in
conun antenitogolo.
re di luCosì
mini,
aveva
da una
avuto
parte i
agio di
piccoli,
farsi un
dallʼaltra
poʼ
di
quelli più
esperiengrossi. Sul
za di vita e
piano in alto lo
di
spazio per
occhieggiare
accenderli votivi.
le mani delle perVia via che si esaurivasone che si protendeno, venivano reintegrati. I
vano a prenderli per accenpiccoli nivano
derli.
Pag. 10
Desiderava essere estratto
ed ardere con gli altri compagni,
ma non gli andava di finire in
unʼora. Avrebbe voluto ardere
tutta la mattina, come quelli più
grossi messi a fanco. Quanti ne
aveva visti scomparire per essere accesi!
Lui restava sul fondo, regolarmente sommerso dai nuovi arrivati.“
Oh essere acceso ed ardere
a lungo, più a lungo possibile!”
Questo era il suo compito ed
anche il suo desiderio.
Ecco una mano tenera di bimbo prendere un suo vicino, una
mano rugosa si allunga sospirando ad estrarne un altro. Quelle dita dalle unghie rosicchiate
di un adolescente nervoso ed incerto ne estraggono un altro.
Un palmo calloso per un duro lavoro materiale si protende a coglierne un altro. Dita sottili ed
agili frugano isolandone un altro da accendere.
Mani sudaticce e grassocce
ne rincorrono un altro che sta
scivolando sul fianco.
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Notizie dai Gruppi
Quante mani diverse che parlano delle diverse invocazioni
che accompagnano il cero: il lavoro, la salute, gli studi, i rapporti famigliari, i commerci.
Ogni cero unʼ invocazione,
una richiesta, una preghiera.
Tutti chiedono qualcosa e la
fiammella porta in alto, più in
alto a quel volto sorridente e
comprensivo, sospiri e richieste.
“Ecco i miei compagni se ne
sono andati se non ne arrivano
di nuovi è il mio turno. Speriamo che arrivi qualcuno presto.
Speriamo di bruciare più a lungo. Anchʼio ho una richiesta da
fare”
Improvvisamente il piccolo
cero si trova a scorrere ed esce
dal contenitore serrato da giovani dita tremanti ed avvolto da
invocazioni pressanti “
Un miracolo ti chiedo! Un rene! Non voglio la morte di nessuno, ma se qualcuno deve
transitare allʼaltra sponda che
abbia la bontà, la generosità di
dare qualcosa che non gli servirà più!”
Il lume si accende, la fiam-
D
ue date
mella porta lʼinvocazione accorata.
Presto la cera si esaurisce
ma il grosso lume da un buco sul
fondo lascia scorrere nuovo nutrimento per la piccola fiammella ed insieme bruciano per tutta la mattina.
Eʼ forse un segno?
Il grosso cero ha aiutato il
piccolo a resistere, a durare più
a lungo, come desiderava. Così qualcuno può aiutare qualcun altro a resistere, a durare
nella vita.
Eʼ questo un giorno “ricordevole” diceva la mia zia del sud. Ma quale? Il primo o il secondo?
Quello della speranza o quello della vita?
La risposta è ovvia. Ma perché dico così? A cosa mi riferisco?
Quel lontano 3 agosto alle 2 di notte suonò il telefono, quel telefono: “V enite subito prima che
potete”.
Pur nella confusione del brusco risveglio non stentai a realizzare che cʼera un rene per me. “Signore ti ringrazio! Dopo tante attese, tante speranze, per non dire sof
ferenze, è arrivato il momento! Grazie mio Dio!”
La valigia da tempo era pronta. Non ci siamo mai lavati e vestiti così in fretta e via…via per lʼospedale. Nel viaggio…quanti pensieri!
“Vuoi vedere che riuscirò finalmente a fare delle vacanze? Potrò staccarmi da quella macchina e andare dove voglio, con moglie e figli! Stavolta accontenterò gli altri. Andremo in montagna.
Là fa fresco. Ma chissà se riuscirò già nel mese di agosto a muovermi, a spostarci? Non so come
sarà la ripresa. Sarà lunga? Comunque con la chiamata la mia, la nostra vita cambierà. Diventerà come la vita di tutti, di tutti quelli che non sanno come la normalità sia una gioia, una grazia
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Notizie dai Gruppi
grande. Bisogna perderlo il “tran tran” quotidiano tanto vilipeso per apprezzarlo. Oh, potrò fare progetti senza guardare il calendario. Le vacanze? Anni che non ce le potevamo permettere. Ogni
avvenimento era subordinato alla data, a quei fili, per altro preziosi, perché lo devo a loro se sono qui in attesa del trapianto. Faremo anche qualche viaggio. Sono anni che non ci muoviamo.
Le uscite limitate al martedì, giovedì, sabato e domenica e pure circoscritte, ammesso che tutto
sia andato bene e che mi sia ripreso. Ora tutti i giorni della settimana saranno liberi. A disposizione. Ci saranno pillole e pillolette, ma non più lʼimmobilità di intere mezze giornate”
Una brusca fermata pose fine ai miei pensieri. “Vai adagio! Cerchiamo di arrivare sani e salvi.
Non ti agitare. Se hanno telefonato a questa ora di notte, vuol dire che cʼè il rene, che è per me.
Eʼ là che ci aspetta… Vediamo di arrivare interi. Quanto abbiamo aspettato questo squillo! Sta calma. Tutto andrà bene … me lo sento”
Finalmente arrivati i medici si impadronirono di me. Mia moglie mi seguì con occhi trepidanti,
speranzosi, incerti tra il riso ed il pianto. Non ci dicemmo nulla. Le parole
non sarebbero bastate. I
nostri occhi parlano sempre il linguaggio profondo
del cuore.
Invece…dopo ancora
esami attese, controlli e
consulti…. “Sarà per unʼaltra volta….La compatibilità lasciava dei dubbi… Cʼè
unʼaltra persona in attesa…più idonea!”
Che viaggio quello di ritorno! Lento, rispettoso di
ogni limite, silenzioso.
Che dire? Addio progetti! Addio sogni! Domani pomeriggio alla dialisi.
Dopo alcuni mesi, il 2 novembre, giorno uggioso come tempo e pieno di ricordi lontani di persone care, vedi caso, sempre di notte,suonò il telefono.
Non osai più fare progetti, neppure pensarli. Ci affannammo per la partenza, riprendemmo la
solita valigia, sempre pronta e via, stavolta per Novara. Mai viaggio fu più silenzioso. Che dire?
Vivevamo la paura di un altro rimando. Non ci guardavamo neanche negli occhi per non vedere
riflessa la paura: “ O speranza che alberghi nei cuori, sii forte. Che sia questa la volta buona? Che
questo sia un giorno di nuova vita?”
Lo fu. Stavolta tutto combaciò compatibilità … tempi …
Sono qui a raccontarlo.
Quel due novembre, che aprì le volte del cielo ad una persona generosa e buona, aprì a me
le strade di una vita normale, consentendomi di vedere a posto i miei figli e di sorridere ai nipotini.
Racconto liberamente tratto della testimonianza di un amico alessandrino
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Notizie dai Gruppi
BAGNOLO PIEMONTE (CN)
Inaugurazione di
tettoia uso turistico
in memoria di Vittorio
Il 23 novembre 2014 il gruppo AIDO Bagnolo
Piemonte, Barge e Valle Po ha partecipato all'inaugurazione della tettoia uso pubblico per chi
sale alla cappella di San Bernardo di Sanfront (
CN) a quota 1125 m. E' stata una domenica par-
ticolarmente significativa sia per lo stupendo panorama che si gode dal luogo ma sopratutto per
il ricordo e la commozione che ha legato tutti i
partecipanti nel rendere omaggio alla memoria
dei giovani Vittorio Para ed Enrico Ferrato. I due
ragazzi: Vittorio di 18 anni ed Enrico di 19, amici e vicini di casa, per un destino assurdo sono
morti il 1 e 3 giugno 2014 a seguito di incidente
dovuto a scontro frontale con le loro moto. Il luogo prescelto dai genitori di Vittorio per costruire
in sua memoria la nuova struttura è proprio la zona dove è avvenuta la tragedia, zona che veniva frequentata sovente da Vittorio molto appassionato della natura incontaminata in montagna.
La nuova opera è stata voluta dai genitori di Vittorio proprio perchè diventi un punto d'incontro
per gli amanti della montagna, in particolare dei
giovani, che soffermandosi a prendere frescura,
riposo e dissetandosi alla fontana sotto la nuo-
va struttura, possano riflettere un attimo sul valore e importanza della vita anche dopo la morte sopratutto quando non è vana ma concede vita ad altri.
Le rispettive famiglie dei due ragazzi hanno consentito la donazione di organi e tessuti e molte
persone sono rinate grazie a questo immenso
senso di generosità e solidarietà.
Cordiali saluti
Per il Gruppo AIDO Bagnolo Piemonte, Barge
e Valle Po
Bruno Vottero
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Notizie dai Gruppi
BORGOMANERO (NO)
Quarantʼanni insieme
Conferenze, concerti, incontri, una messa allʼaperto e tanta, tanta amicizia per parlare a
tutti della gioia della donazione
Carissimi amici, l'aido di Borgomanero quest'anno festeggia i suoi primi "quarant'anni"!
È una data che significa veramente molto: sono quarant'anni che, tra alti e bassi, tra dif ficoltà e momenti felici, la nostra
Associazione c'e' ed è' presente nel nostro territorio.
Io sono presente da soli cinque
anni, ma in questo periodo ho
potuto conoscere ed apprezzaPag. 14
ficoltà. Come spesso
accade,
però, l'Aido
viene nominata in
occasioni
c he pr esentano sia
una facciata felice, sia
un aspetto
drammatico. Noi, in
questi anni,
abbiamo
voluto presentarci come un'Associazione
viva, vitale,
piena di inire persone che, in modo disin- ziative culturali, di prevenzione
teressato e con grande entu- (soprattuto con interventi nelle
siasmo, si prestano ad iniziati- scuole) ma anche con manifeve, incontri, manifestazioni, che stazioni teatrali, concerti in cui
permettono di far conoscere l'ai- fantastici esecutori e Maestri di
do, non solo come nome ma
spicco, hanno voluto accompacome Associazione viva e vo- gnare con deliziosa musica gli
lenterosa di presentare alla gen- interventi , sempre molto partete un motivo di speranza, un
cipati e presentati con coinvolgeneroso segno di solidarietà, gente pathos, come don Pierdauno stare insieme per aiutarci ed vide Guenzi. La nostra attività,
aiutare il nostro prossimo in dif- non sempre pubblicizzata in mo-
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Notizie dai Gruppi
Nelle due foto delle pagine vediamo gli amici dellʼAido di Borgomanero in uno dei tanti
momenti di partecipazione conviviale e, sopra, un momento dedicato alla musica.
do esaustivo, aiuta ad infondere in coloro che ci ascoltano, un
messaggio di grande solidarietà e di rispetto nei confronti del
nostro prossimo soprattutto se
sofferente.
Come detto nella mia introduzione, quest'anno e' un anno
speciale: 40 Anni. Per questo
abbiamo pensato di mantenere
come nostra tradizione, il concerto Annuale, lo spettacolo teatrale (che si terrà il 29 maggio
c/o il Teatro Nuovo), ma di organizzare, aiutati dalla Associazione ciclistica di Borgomanero,
una gara a cronometro, in cui i
concorrenti sono ragazzi appas-
sionati di ciclismo e ciclisti professionisti che hanno subito un
trapianto di reni. I concorrenti
che arriveranno fra i primi saranno premiati alla fine della gara,
il tutto sarà coronato da un fantastico rinfresco per tutti coloro
che vorranno parteciparvi.
I nostri f esteggiamenti comprenderanno la 4ª edizione del
nostro consueto concerto ed
una messa, che condizioni meteo permettendo, vorremmo fosse celebrata all'aperto. Ricordiamo inoltre la nostra terza edizione de "La giornata della
Solidarieta" che si terra' nella
piazza principale di Borgomane-
ro nel periodo autunnal e.Tutti
noi siamo felici di poter condividere con voi e con quanti pensano che la generosità e la solidarietà per coloro che soffrono
sia assolutamente un pezzetto
del nostro tempo speso nel migliore dei modi!
Spero di poter condividere con
voi questo Anno che concretamente ha segnato una prima,
importante tappa del nostro
cammino insieme!
Tantissimi Auguri a tutti voi
Dott.ssa Monica Erbetta
Presidente AIDO Borgomanero
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Notizie dai Gruppi
TRINO VERCELLESE (VC)
A.I.D.O. – F.I.D.A.S e P.A.T insieme
per promuovere il “dono”
Con il patrocinio del
C om une d i Trino,
A.I.D.O. – Associazione
Italiana Donatori di Organi, F.I.D.A.S – donatori di
sangue e P.A.T. . Pubblica Assistenza Trinese sono tornati a Sciola per
proporre unʼinteressante
giornata di sensibilizzazione sulla donazione e
sulla salute agli studenti
dellʼIstituto Alberghiero “
Sergio Ronco“ e dellʼIstituto Artistico “Alciati “ di
Trino. Lʼincontro si è svol-
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to al Teatro Civico di Trino con le classi quinte e
quarta anche di quarta
dellʼArtistico.
Con il forte messaggio
“ QUANDO UN DONO TI
CAMBIA LA VITA “ gli obbiettivi dellʼincontro sono
stati: promuovere la cultura della donazione come scelta consapevole di
arricchimento di se stessi e della comunità; favorire una conoscenza corretta sullʼargomento e mig lio rare
la
consapevolezza del valore e dellʼimportanza per
la vita di queste iniziative.
Per lʼamministrazione
Comunale ha portato il
saluto lʼassessore alla
pubblica istruzione Alessandra Pitaresi che ha
voluto sottolineare il grande lavoro che svolgono
le associazioni citate sul
territorio.
Le referenti allʼedducazione alla salute dellʼAlberghiero Prof.ssa
Giuliana Tedeschi e del-
lʼArtistico Marina Saettone hanno proposto agli
studenti presenti di entrare a far parte delle citate associazioni avendo
gli studenti già compiuto
in gran parte la maggiore età.
Dopo lʼintervento di alcune ragazze che hanno
letto interessanti testimonianze sul tema della
giornata, ha preso la parola Piero Burocco – Presidente Fidas di Trino che
ha sottolineato lʼimpor-
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Notizie dai Gruppi
tanza della donazione del
sangue ed informato che
per poter ef fettuare un
trapianto di organi ci vogliono molte sacche di
sangue disponibile.
Successivamente Mario Buffa – Presidente AIDO Trino ha presentato
lʼintervento della docente
della giornata “ Silvia Nazario “ caposala coordinatrice dipartimento emergenza urgenza dellʼOspedal e Sa n tʼA n d rea d i
Vercelli c h e , a s u a
volta,ha sensibilizzato gli
studenti sul tema della
donazione del sangue,
del midollo osseo e degli
organi, tessuti e cellule.
Cʼè quindi stata una
testimonianza molto interessante: quella del vicepresidente AIDO di Vercelli Piergiuseppe Orlandin – segretario anche
dell ʻA.C.T.I Ass cardiotrapiantati Italiani che ha
raccontato la sua nuova
vita da quando, alcuni anni fa, ha avuto un trapianto di cuore.
Al termine dellʼincontro, molto toccante – cʼè
stata la lettura da parte di
una srudentessa della notizia di una donazione “
senza Confini” di un cuore ebreo che batte nel
petto di una bimba araba.
La giornata si è conclusa con una visita guidata del Presidente P.A.T.
Gian Battista Cottali ai lo-
cali delle Ambulanze di
via Ortigara.
Note di rilievo dellʼincontro sono state le richieste di alcuni giovani
per diventare donatore di
organi e quella di alcune
insegnanti presenti che
si sono iscritte allʼAIDO
Trinese.
PS : a semplice richiesta NEW Photo Lavander Vi invierà le foto della giornata.
Il programma del gruppo comunale
A.I.D.O. di Trino per lʼanno 2015
Nel corso dellʼassemblea annuale del 13 febbraio u. s., tenutasi nei locali della P.A.T., dopo lʼapprovazione del bilancio consuntivo anno 2014, su proposta del consiglio direttivo, lʼassemblea
ha approvato il programma di attività per il corrente anno che prevede:
26 febbraio Giornata di sensibilizzazione sulla donazione dal titolo “QUANDO UN DONO TI CAMBIA LA VITA”. La giornata si terrà, in collaborazione con FIDAS, P
.A.T. ed ACTI (Associazione Cardiotrapiantati Italiani), al Teatro Civico di Trino e vedrà la presenza degli alunni
delle classi 5^ dellʼIst. Alberghiero “S. Ronco” e dellʼIst. Artistico “Alciati” di Trino:
3 marzo Convegno “ALIMENTAZIONE, SALUTE E MALA TTIE ONCOLOGICHE”. Gli
alunni delle classi 4^ dellʼIst. Alberghiero “S. Ronco” di Trino incontreranno lʼoncologa – ricercatrice dott.ssa FEDERICA DI NICOLANTONIO dellʼIstituto per la Ricerca sul Cancro di Candiolo;
2 giugno “PEDALANDO INSIEME” organizzata da Soc. CiclisticaTrino 2000 in collaborazione con AIDO – FIDAS – PAT. Il ricavato della manifestazione questʼanno sarà devoluto alla PAT per contribuire allʼacquisto di una nuova ambulanza;
3 – 4 ottobre “GIORNATE DI SENSIBILIZZAZIONE ED AUTOFINANZIAMENTO” Si conferma lʼofferta delle piantine di Anthurium; il ricavato verrà devoluto allʼAIDO Nazionale.
Inoltre, fin da subito, attivazione presso il Comune di Trino per lʼavviamento del progetto, da
realizzare con il Coordinamento regionale delle donazioni di organi,
“Donare gli organi: una scelta in Comune”.
Lʼiniziativa, già intrapresa, con successo, da alcuni comuni piemontesi, consiste nellʼattuazione del “Decreto Fare”, che allʼart. 43 del Decreto Legge del 21/06/2013 prevede la trasmissione al S.I.T. – Sistema Informativo Trapianti – dei dati relativi ai cittadini consenzienti o contrari
alla donazione di organi, al momento del rilascio o rinnovo della carta di identità.
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Notizie dai Gruppi
VILLATA (VC)
LʼAntico Egitto
sbarca a Villata
Questʼanno è “lʼantico Egitto” il tema del carro allegorico che porta le insegne dei gruppi
comunali AIDO, AVIS e ADMO al Carnevale di Villata. Cleopatra, Tutankhamon, la Sfinge, le
piramidi e lʼimmancabile mummia seguiti da uno stuolo di sudditi, hanno preso parte alle
tre sfilate previste per questo Carnevale 2015 sfidando anche il maltempo della prima giornata. Il messaggio della donazione riesce a passare anche
in una occasione di puro divertimento e chi sa mai che
nel gruppo di più di quaranta bambini (oltre agli adulti) che si sono divertiti tra coriandoli e caramelle, cresca qualche futuro donatore che proprio
grazie a queste occasioni di aggregazione si avvicina al mondo della donazione. Arrivederci
al prossimo anno e al prossimo Carnevale con
il tema…beh questo è un segreto!
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Notizie dai Gruppi
TRINO (VC)
E' stato un anno intenso il 2014 per l'Aido trinese. A febbraio viene presentato l'opuscolo in sette
lingue dal titolo "Il valore della donazione" e maggio si svolge con grande successo il convegno
"La vita è un dono: dialogo tra religioni" con la presenza del rabbino Moise Levy per la religione
ebraica, Raffaele Ya'Ooub Frasson per la religione musulmana, don Pier Davide Guenzi per la religione cristiana. Durante il convegno è stato ricordato il grande gesto di solidarietà dei trinesi Adelmo Mazzucco e Christian Spataro, donatori di cornee, Pier Giorgio Ferraris, donatore di organi.
L'Aido ha poi sostenuto incontri con la Marmar, l'alberghiero, ha collaborato con il Cenacolo Letterario Trinese e gli Amici della Biblioteca Civica, ha organizzato con la Società Ciclistica Trino
2000, la Pat e la Fidas, la "Pedalando Insieme", devolvendo il ricavato agli alluvionati sardi, e ha
sostenuto le giornate nazionali di informazione e autofinanziamento. L'Aido Trino ha anche partecipato a fine novembre alla toccante serata di Camino sulla donazione degli organi. Il responsabile trinese Mario Buffa ha ricordato le figure di Francesco Rolando e Massimo Dellavalle: il primo morì nel 1998 in un incidente stradale e la mamma decise per la donazione degli organi del
figlio, e fu il primo caso dalla fondazione dellʼAido cittadina nel 1982. Dellavalle, familiare di Francesco, morì invece pochi mesi dopo e divenne donatore di cornee. Come segno di gratitudine, Anna Gentile, mamma di Rolando, ha ricevuto una targa da Buffa, che ha anche ringraziato il comune di Camino, dove fu organizzato il primo convegno dellʼAido locale nel 1988.
VILLANOVA - MONDOVI’ (CN)
In data 8 marzo 2015 si è svolto il pranzo sociale del Gruppo AVAS - AIDO di Villanova
Mondovì - Roccaforte Mondovì, con rappresentanti di Mondovì, Vicoforte e Niella Tanaro. Ecco
gli amici aidini ben rappresentati in queste foto.
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Notizie dai Gruppi
CUNEO (CN)
Nella Granda, nellʼultimo anno,
donatori aumentati del 60%
cellente, con una crescita che mette in evidenza la bontà, la disponibilità, la generosità degli abitanti
della nostra bella provincia che, superate
paure e timori, hanno
aderito al gestl altruista della donazione
di organi». E aggiunge: «Questo eccellente risultato è frutto del lavoro concertato dei tanti gruppi
che operano sul territorio: Bagnolo-Barge e Valle Po, Bra,
Busca, Cavallermaggiore, Ceva, Fossano e Piasco sono tra
quelli che hanno avuIl Presidente AIDO Cuneo
to le migliori perforGianfranco Vergnano
mance».Tante iniziativeln questi giorni i
Donatori di organi aumentati del
volontari
della
segreteria stan600/0 nell'ultimo anno nella
no lavorando per gestire a! megranda
Un vero «boom». I donatori glio i vari aspetti del sodalizio.
iscritti all' Aido (Associazione Aggiunge il consigliere provinitaliana donatOli organi), a livel- ciale Sergio Provera, anche lui
lo provinciale, sono passati dai di Bra «Abbiamo ricevuto i com10 mila del 2013 ai 16 mila del- plimenti del presidente regional'anno scorso. Un aumento del le Valter Mione per la grande
60 per cento.ll presidente pro- mole di attività svolta e la crevinciale Aido, il braidese Gian- scita ottenuta. Frutto delle nufranco Vergnano, commenta: merose iniziative che ci hanno
«Il 20 I si è chiuso in modo ec- permesso di informare e far
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comprendere alle persone l'importanza della donazione degli
organi». I volontari del direttivo
provinciale hanno più volte organizzato nelle piazze della
Granda spettacoli musicali e di
cabaret, convegni e la newsletter, che viene inviata ogni quindici giorni ad oltre 1200 contatti. Conclude Provera: «Tutti coloro che fossero interessati a
riceverla, gratuitamente, possono farne richiesta all'indirizzo
[email protected].
Conclude il presidente Vergnano: «L'Aido Cuneo ha firmato
diversi protocolli d'intes a con
singole Amministrazioni comunali sull'onda di un accordo nazionale siglato tra Anci e Aido,
che prevede la disuibuzione del
modulo d'iscrizione alI' associazione da parte degli addcl i agli
sportelli Anagrafe dei municipi.
Bra è stata la prima città italiana ad accogliere questa proposta. Seguono Fossano, Savigliano, Cervere, Cherasco, Piasco. Molte altre sono in lista di
attesa».Registrazione informatica. Quest'anno è prevista la
grande opera di registrazione
su SiA2 (Sistema informatico
Aido2) dei dati di tutti i donatori, fondamentale per chi è in lista d'attesa di trapianto.[V. M.]
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Notizie dai Gruppi
CARPIGNANO SESIA (NO)
Ricordo di Maria Lina
Quando si vuole esprimere ciò che è stata Maria Lina per la nostra comunità si corre il rischio di cadere nell'uso della retorica
più banale.
Nessuno, però, può negare il fatto che lei sia stata la quintessenza della disponibilità, della solidarietà, dell'allegria e dell'attenzione verso gli altri. Era energia pura, un esempio di fede e
carità.
Il contributo che ha dato alla creazione del nostro Gruppo Aido
è stato essenziale e, la sua capacità di coinvolgere gli altri, ha
permesso alla nostra associazione una costante evoluzione,
con un continuo aggiungersi di nuovi volontari.
Ha lasciato un segno nel cuore di chiunque l'abbia conosciuta:
per questo nessuno la dimenticherà.
Il posto migliore per il cuore
"Pronto sono la Maria Rita"....che felicità sentirla!
Maria Rita ci ha fatto stare sulle spine qualche anno. Un susseguirsi di ricoveri, recuperi, ricadute, paure e speranze. Tutti noi che le
vogliamo bene, che la conosciamo da quando era bambina, che la
ricordiamo in abito bianco con il suo Giuseppe, che parliamo di Giacomo e Matteo come se parlassimo dei nostri figli, noi siamo veramente felici di sentire la sua inconfondibile voce: schietta e pimpante. E' come se vedessimo il suo viso (sul quale non manca mai il sorriso) mentre racconta la telefonata di quella sera,la partenza per
Torino,la sala operatoria, l'intervento e il risveglio...con il suo cuore
nuovo. Esprime tanta gratitudine al Dott Centofanti ed allo staff medico del Prof Rinaldi, alle infermiere, al personale e a tutti coloro che
le sono stati vicino. Ci tiene a ringraziare l'AIDO e ci incoraggia a continuare il lavoro di sensibilizzazione sull'importanza della donazione.
Poi la sua voce cambia. Ha un grande dispiacere, ce l'aveva già manifestato prima dell'intervento, quando non sapeva ancora... se, come, quando, chi... Si commuove e soffre per la famiglia di quella persona che perdendo la propria vita ha compiuto il miracolo di ridarla
a tante altre persone. E' un sentimento sincero e genuino.
Per questo anche noi dell'AIDO vogliamo essere vicini ai famigliari di questa persona. Rispettando il
loro grande dolore, il coraggio e l'altruismo dimostrato in un momento così drammatico, vogliamo ringraziarli a nome di tutte le persone che hanno ricevuto un organo e con esso la speranza di vita.
Se può essere di conforto, possiamo dar loro una certezza: che il cuore della persona che hanno perso non poteva trovare posto migliore per tornare a battere.
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Notizie dai Gruppi
GALLIATE (NO)
Un anno di intenso
e proficuo lavoro
Un anno, il 2014, che rimarrà nella memoria degli Aidini galliatesi e
dei numerosi sostenitori che partecipano alle belle iniziative volte
a diffondere i principi che sono alla base dellʼAIDO stessa. Si è iniziato lʼanno rispondendo a un invito delle insegnanti della Scuola
Materna di via della Repubblica: il
21 febbraio, dopo aver illustrato le
finalità dellʼAIDO ad un folto gruppo di genitori, i volontari si sono
improvvisati docenti aiutando i bimbi, pieni di entusiasmo, a preparare, con carta e colla, una rosa spezzata, simbolo della nostra associazione, da donare alla mamma.
Il mese di marzo è stato dedicato
agli studenti delle locali Scuole Medie: il dott. Zamponi e il Presidente della locale sezione AIDO, sig.
Bernardi, supportati dagli insegnanti, hanno guidato gli studenti in un
percorso che, attraverso relazioni
scientifiche, approfondimenti psico-
logici, testimonianze dirette, portava a conoscere lʼuniverso “donazione” e a riflettere sul significato di
solidarietà, gratuità, condivisione.
Il 13 aprile tutti in gita a Saluzzo:
Aidini e simpatizzanti hanno potuto apprezzare le bellezze naturali, storiche e artistiche di questa
zona, non senza aver gustato un
pranzo ricco delle specialità del
luogo.
A maggio, la festa della rosa ha permesso, ancora una volta, di diffondere tra la cittadinanza lʼimportanza della donazione: con la rosa è stato consegnato il periodico
AIDO e sono state raccolte diverse adesioni alla nostra associazione.
Il 5 ottobre, con la gita a Cuneo, è
stata colta unʼaltra occasione per
ribadire il valore del dono ai numerosi amici intervenuti alla lieta ricorrenza.
Il 2015 è appena iniziato e già Presidente e Consiglieri pensano a
numerose iniziative da attuarsi nei
prossimi mesi.
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CONSIGLIO REGIONALE PIEMONTESE
TORINO - Strada Com. S. Vito Revigliasco, 34 Tel.: 011 6961695 Fax: 011 6961695
SEZIONI PROVINCIALI
ALESSANDRIA - Piazza C. Torriani, 20
Tel. 0131-1958249
ASTI - Ospedale Civile
Tel. 0141 39227
BIELLA - Viale Pajetta, 2
Tel. e fax 015 93215
CUNEO - Via Principe di Piemonte, 15 BRA
Tel. 380 2997945
c/o Vergnano Gianfranco
NOVARA E VCO - C.so Cavour, 15
Tel. 0321 640026
Fax 0321 640026
TORINO - S.C. S. Vito Revigliasco, 34
Tel. 011 6961695
Fax 011 6961695
VERCELLI - Corso Libertà, 72
Tel. 338 7404117
La Voce dellʼAIDO Piemontese
0141 971572 (Fenoglio)
Trimestrale dʼinformazione scientifica e notizie dai Gruppi
Direttore Responsabile: Dr. Stefano Rabozzi, Sociologo, Giornalista
Redazione: Dr. Roberto Baraggioli, consulente della comunicazione; Bernascone Maria
Grazia, insegnante; Curino Monica, giornalista; Delpiano Mariavittoria, giornalista; Grippa
Franca, infermiera professionale rianimazione.
Redazione scientifica: Prof. Guenzi Don Pier Davide, docente teologia morale,
Istit. Scienze Religiose di Novara e Univ. Cattolica Sacro Cuore di Milano; Dott.
Edoardo Zamponi, ex Primario Reparto Rianimazione Ospedale di Vercelli;
Prof. Mario Cannas, Ordinario Anatomia Umana; Dr.ssa Mascia Ferri, sociologa;
Università La Sapienza di Roma.
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