Poesie - Dialoghi sulla morale.

Poesie
DAVIDE MARIA TUROLDO
COSÌ, DA SEMPRE
Ma questo è un tempo senza preghiera,
un tempo di solitudine,
un tempo d’infinite paure.
Voi non sapete cosa avete perduto:
il dono più grande è pregare,
saper pregare.
Parlare con lui, o tacere,
fare silenzio
e capire.
Immersi tutti interi
nel suo oceano,
e tornare poi grondanti di luce.
Preghiera, tempo di contemplazione,
tempo del giusto giudizio sulle cose,
e sentire la luce posarsi sulle mani…
Fare silenzio, senza franare nel vuoto,
mettersi in ascolto,
sentire lui che parla in silenzio.
Per questo nessuno ascolta nessuno:
l’aria, il cielo, gli spazi
sono una foresta solo di rumori.
L’anima è puro frastuono,
i cervelli sono tamburi:
nostra civiltà del vuoto e del fracasso.
Questo è tempo senza silenzio,
tempo senza preghiera,
senza gioia e speranza.
Domeniche senza festa,
anche nelle chiese è difficile pregare,
anche le chiese, a volte, sono grancasse.
Ma Dio non è nel rumore,
è nel tuono, nel turbine,
mai nel rumore.
Dio è solo, e tu sei solo:
Cristo, vero orante dentro
l’infinito silenzio dei tabernacoli.
Tu
infinito
che mi avvolgi
e io sempre
a una infinita
distanza.
Tu che incombi
fino a schiacciarmi
e io che non posso
raggiungerti
mai.
(David Maria Turoldo)
(David Maria Turoldo)
Ero perso con lo sguardo verso il mare
Ero perso con lo sguardo nell'orizzonte,
tutto e tutto appariva come uguale...
poi ho scoperto una rosa in un angolo di mondo,
ho scoperto i suoi colori e la sua disperazione
di essere imprigionata fra le spine
non l'ho colta ma l'ho protetta con le mie mani,
non l'ho colta ma con lei ho condiviso il profumo e le
spine tutte quante.
(Hafiz poeta persiano)