Voce Amica marzo APRILE 2015 Anno lxXXVII nº 2 Bollettino BIMESTRALe della Parrocchia di San Leonardo www.parrsanleonardo.altervista.org Salvezza privatizzata Carissimi, con la Quaresima, ci siamo avviati alla celebrazione della Pasqua annuale, centro di identità della fede del cristiano. Riprendo con voi, alla luce di alcune parole pronunciate da Papa Francesco (Omelia mattutina del Giovedì, 29/1/2015), quanto già detto l’ultimo dell’anno, durante le messa di ringraziamento. Il soggettivismo limita anche la vita ecclesiale. “Perché la Chiesa sia missionaria – scrivevo allora – occorre che ogni cristiano capisca che è un missionario. Il Signore ti chiama al matrimonio: sappi che sei testimone del Vangelo, evangelizzatore. Il Signore ti chiama ad una professione…: sappi che resti responsabile della Chiesa… . Il Signore ti chiama alla Consacrazione, alla vita religiosa, alla vita presbiterale, ad un ministero… Segui la sua voce! Il mondo non ne può fare a meno. Ma Dio stesso non vuole fare a meno di te! Cosa ha prodotto il soggettivismo nella Chiesa? … L’idea che uno solo al comando supplisce tutti e che ,… il mio contributo personale, … non è essenziale. Inoltre è emerso un cristiano preoccupato del proprio “curriculum vitae”. Ossia, una persona che vive la parrocchia e i sacramenti come una delle tante esperienze più o meno belle della vita ma non si abilita ad una vita di servizio dove l’altro diventa appello ad uscire da sé: l’uomo e la donna che incontro restano l’autentica matrice di ogni vocazione”. Tutto ciò ha una ricaduta molto concreta sulla vita di una parrocchia: “Un cristiano che vive per raccogliere esperienze … antepone: lo studio,… lo sport, / gioco, le relazioni appaganti e piacevoli, il divertimento, la carriera, il prestigio, i mezzi economici a Cristo adducendo il fatto che non fa niente di male e… Cristo, in fondo, lo capisce anche Lui (come un marito, una moglie, una mamma e un papà pazienti che si accontentano: eppure, oggi ce ne accorgiamo, quanti legami famigliari si allentano e si perdono così pensando che ci si debba accontentare perché l’individuo ha i suoi diritti). Antepone tutto a Cristo e non fa di Cristo il senso di tutto” (“Voce Amica” Gennaio-Febbraio 2015). Dio ci conosce personalmente e ci inserisce in un popolo. Dio ci salva «personalmente», ci salva «con nome e cognome» ma sempre inseriti in un «popolo», ha detto il Papa. E ha aggiunto: «Ci sono forme, ci sono condotte che sono sbagliate e modelli sbagliati di condurre la vita cristiana». E un modello sbagliato è proprio quello di chi tende a «privatizzare la salvezza». Gesù infatti, «ci ha salvati tutti, ma non genericamente. Tutti, ognuno, con nome e cognome. E questa è la salvezza personale»: ognuno di noi può dire «per me», perché «il Signore mi ha guardato, ha dato la sua vita per me». C’è tuttavia il «pericolo di dimenticare che lui ci ha salvato singolarmente, ma in un popolo», perché «sempre il Signore salva nel popolo». Quando il Signore «chiama Abramo, gli promette di fare un popolo». E per questo nella Lettera agli Ebrei (10, 19-25) si legge: «Prestiamo attenzione gli uni agli altri». Se io interpreto la salvezza come «salvezza soltanto per me» allora «sbaglio strada: la privatizzazione della salvezza è una strada sbagliata». Sacramenti e missione: cosa significa prestare attenzione agli altri. Una parrocchia può vivere solo se tutti capiscono che i sacramenti rendono corresponsabili delle relazioni nella comunità. Un esempio concreto, ha detto il Papa, può venire dalla vita in una parrocchia o in una comunità: quando «io sono lì, io posso privatizzare la salvezza» ed «essere lì un po’ socialmente soltanto». Ecco l’errore: «Ognuno cerca la sua propria salvezza, non la salvezza di tutti, la salvezza del popolo». Eppure «Gesù ha salvato ognuno, ma in un popolo, in una Chiesa». A quel punto accade che «tu sei salvo, ma non come il Signore ti ha salvato». Non possiamo vivere la vita della Chiesa e della parrocchia come spettatori più o meno interessati all’evento o allo spettacolo. A un certo punto della vita, la (continua in quarta pagina) Mercoledì 18 Aprile STAZIONE QUARESIMALE presso la Chiesa di San Leonardo per le Parrocchie di San Leonardo, San Bernardo, Cristo Risorto, Beato Andrea Ferrari. Ore 7,30: Lodi mattutine; Ore 9-12: Confessioni individuali (saranno presenti i parroci dell’interparrocchia) Ore 16,45: Via Crucis Ore 17,30: Rosario meditato, Ore 18,00: Vespri Ore 18,30: Santa Messa concelebrata dai Presbiteri della Zona. La stazione quaresimale è un modo per radunare la comunità: ascoltare la Parola, chiedere il dono della conversione e il perdono del Signore, prepararsi alla Pasqua insieme. Stazione da statio, sosta: l'immagine della comunità che si raduna attorno al vescovo, o al celebrante. Dunque rappresentano un segno di comunione e di unità di Chiesa. È un modo anche di far capire come sia sempre attuale la necessità di vigilanza, di attenzione per una conversione interiore profonda. Diversi posso essere i gesti simbolici che accompagnano questa esperienza. Certo il culmine è l’Eucarestia: è anche l'occasione per riscoprire il senso di appartenenza all'unica comunità dei credenti nel Cristo, presente sull'altare. Ciò ha un significato singolare proprio in questi anni in cui le nostre parrocchie vivono l’esperienza del cammino della Nuova Parrocchia. VOCE AMICA PAG. 2 CALENDARIO LITURGICO • Orari delle messe: feriale: ore 18,00 festivo e vigilia: ore 8,00; 10,00; 11,15; 18,30 • Orari delle Lodi e dei Vespri: ore 7,30 e 18,00 • Recita del Rosario: tutti i giorni alle ore 17,30 • Orari delle Confessioni individuali: Sabato: dalle 9,30 alle 12,00; dalle 15,00 alle 18,00, oppure ogni volta che se ne fa richiesta • Il digiuno e l’astinenza dalle carni. Si ricorda la preziosa pratica dell’astinenza dalle carni tutti i Venerdì di Quaresima, e il digiuno il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. Sono tenuti all’astinenza coloro che hanno compiuto i 14 anni; sono tenuti al digiuno tutti i maggiorenni fino al 60° anno di età. Tutti i fedeli, poi, vivano il Venerdì di Quaresima accompagnandolo con un gesto significativo di penitenza. Partecipare all’astinenza e al digiuno da parte del singolo credente cristiano è un segno di comunione con l’intero corpo ecclesiale e un modo per andare al senso essenziale della vita. MARZO - APRILE 6 La Comunità ricorda nella preghiera l’anniversario dell’Ordinazione Episcopale di Mons. Enrico Solmi, Vescovo di Parma. Primo Venerdì del mese. Ore 17,00: Via Crucis. Ore 17,30: Rosario. Ore 18,00: Santa Messa. 8 Domenica III di Quaresima “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere” Sante Messe secondo l’orario festivo. 13 ore 17,00: Via Crucis. Ore 17,30: Rosario. ore 18,00: Santa Messa. 15Domenica IV di Quaresima “Dio ha mandato suo figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui” Sante Messe secondo l’orario festivo. 18Mercoledì, STAZIONE QUARESIMALE Al mattino: ore 7,30: Lodi Confessioni (si alternano i parroci del quartiere). Ore 17.00: Via Crucis Ore 17,30: Rosario Ore 18,00: Vespri. Ore 18,30: Santa Messa concelebrata. 19 Solennità di san Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria “Il Signore è fedele per sempre” Festa del papà. Santa Messa alle ore 18,00. 20 ore 17,00: Via Crucis. Ore 17,30: Rosario. Ore 18,00: Santa Messa. 22Domenica V di Quaresima “Se il chicco di grano, caduto in terra, muore, produce molto frutto” Sante Messe secondo l’orario festivo. 23Si ricorda l’anniversario della dedicazione dell’Oratorio di Santa Maria Assunta, nella Casa della Comunità. 24XXII Giornata di Preghiera in memoria dei missionari martiri. Ore 18,00 Messa in Parrocchia. 25Annunciazione del Signore Ore 18,00: Santa Messa 27 ore 17,00: Via Crucis. Ore 17,30: Rosario. Ore 18,00: Santa Messa. ORARI DELLA SETTIMANA SANTA 29 Marzo Domenica delle Palme o della Passione del Signore “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato” ore 10,00: Commemorazione dell’ingresso in Gerusalemme e benedizione dei rami; Santa Messa. la messa successiva è alle 11,30 (i rami vengono benedetti e distribuiti ad ogni messa; durante la celebrazione della messa si eviti di venire in Chiesa solo per prendere il ramo di ulivo; per chi lo desidera ed è seriamente impossibilitato a partecipare alla messa ci sarà la possibilità di averlo anche nei tre giorni successivi) 30, 31 Marzo, 1 Aprile, i “giorni della amarezza” di Gesù: alle ore 18,00: Santa Messa marzo-APRILe 2015 2 Aprile, Giovedì della Settimana Santa ore 9,30 in Cattedrale, Santa Messa del Crisma. TRIDUO PASQUALE 2 Aprile, Giovedì Santo ore 21: messa vespertina nella Cena del Signore 3 Aprile, Venerdì Santo ore 7,30 (in Chiesa): Ufficio di Lettura e Lodi mattutine Dalle ore 10 alle ore 15: Digiuno e Preghiera animato dai ragazzi, dai gruppi giovanili e dagli adulti. ore 21: Celebrazione della Passione del Signore e Via Crucis per le vie del Quartiere (Micheli, Paradigna, Corini, Salsi, Imperia; le famiglie che abitano prospicienti al tragitto sono pregate di ornare le finestre in segno di omaggio) 4 Aprile, Sabato Santo ore 7,30: Ufficio di Lettura e Lodi mattutine Notte Santa, ore 21: Veglia pasquale e Santa Messa nella Resurrezione del Signore. “Cristo risuscitato dai morti non muore più” 5 Aprile: Domenica di Pasqua “Questo è il giorno di Cristo Signore: alleluia, alleluia!” Sante Messe secondo l’orario festivo ore 18,00: Vespri Battesimali Chiusura del Triduo Pasquale 6 Aprile: Lunedì nell’Ottava di Pasqua Sante Messe alle 10 e alle 18,30. Alla messa delle 10, celebrazione dei Battesimi. 10 Aprile, ore 16,30: catechesi adulti Ore 18,00: Santa Messa. 12Domenica II di Pasqua “Otto giorni dopo venne Gesù” Sante Messe secondo l’orario festivo. Alla messa delle 11,15: rinnovo degli impegni di matrimonio. 19Domenica III di Pasqua. “Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno” Sante Messe secondo l’orario festivo. 24 ore 16,30: Catechesi Adulti. ore 18,00: Santa Messa. 25San Marco Evangelista. 26Domenica IV di Pasqua “Il Buon Pastore da la vita per le pecore” Sante Messe secondo l’orario festivo. 29Santa Caterina da Siena, Compatrona d’Italia e d’Europa. Ore 18,00: Santa Messa. marzo-APRILE 2015 Festa degli Anniversari di Matrimonio Tutte le coppie che ricordano il 10°, 20°, 25°, 40°, 50°, ecc. di matrimonio sono invitate a presenziare alla Messa di DOMENICA 12 APRILE ALLE ORE 11,15 Rinnoveranno gli impegni del matrimonio e faremo festa insieme. Per questioni organizzative le coppie che vivono questi preziosi anniversari sono pregate di prenotarsi in Parrocchia (tel. 781618). Tutte le altre coppie presenti alla celebrazione potranno rinnovare gli impegni espressi nel giorno del loro matrimonio, partecipando alla Messa come famiglia e chiedere nuova grazia sul loro cammino di famiglia cristiana. ATTENZIONE Per comunicare in Parrocchia sono a disposizione due numeri: Canonica (ore pasti): 0521 781618 Casa della Comunità “Santa Maria Assunta” (messe, comunicazioni varie, prenotazioni sempre in orari di ufficio): 0521 272668. Per evitare disguidi per prenotare la Messa secondo la propria intenzione è bene chiamare in orari di ufficio la Segreteria Parrocchiale presso la Casa della Comunità: Tel 0521 272668. Il Parroco ringrazia della collaborazione dato che la sua memoria non è infallibile! Si ricorda inoltre che, in caso di concomitanza di defunti, la preghiera vigiliare del Rosario, viene celebrata insieme, nello stesso orario, per più defunti, in Chiesa. VOCE AMICA PAG. 3 La morte di Mons. Umberto Tavernari Mons. Umberto Tavernari è stato vice parroco nella Parrocchia di San Leonardo da giovane sacerdote. Vulcanico, intraprendete e immaginifico, come testimoniano quelli che lo hanno conosciuto sapeva essere un trascinatore. Pubblichiamo volentieri il ricordo dei giovani di allora, redatto da Luciano Ponghellini. Come parrocchia abbiamo ricordato con riconoscenza don Umberto con una messa sabato 21 Febbraio. “Nei giorni scorsi è mancato don Umberto Tavernari e noi, che siamo alcuni dei suoi ragazzi e ragazze di allora, siamo qui riuniti per ricordarlo e pregare per lui. Negli anni dell’immediato dopo-guerra, don Umberto è stato cappellano nella Parrocchia di San Leonardo succedendo in tale servizio a don Giacomo Pedretti e don Mario Poli. Don Umberto ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto e frequentato. Ordinato sacerdote nel giugno del 1951, era amatissimo dai giovani. Persona estroversa, dotato di particolare carisma: le sue parole chiare e incisive, le sue omelie della messa domenicale sempre più coinvolgenti. La sua presenza a San Leonardo fu determinante per la storia della “San Leo”, lavorando in sintonia con Egisto Rinaldi, il maestro Antonio Frigeri ed il Tecnico Italo Maccanelli. Con la collaborazione di tanti altri fu realizzato il campo sportivo “Baratta” che divenne un centro di attrazione non solo per i giovani del quartiere. La San Leo ottenne grandi risultati sportivi disputando e vincendo tornei del C.S.I. Non va dimenticata la sezione della Pallavolo sia maschile che femminile, partecipando a tornei provinciali e regionali. Terminato l’impegno a San Leonardo, fu nominato parroco della Parrocchia di San Bartolomeo in Città, dove attorno a tanti giovani creò una sede scout che presto divenne un centro di formazione dello scoutismo giovanile di Parma. Per quindici anni, Don Umberto, fu direttore del Settimanale “Vita Nuova”, mentre nel 1986 era stato nominato Cappellano di Sua Santità. Una volta trasferitosi a Roma si occupò del turismo del Vaticano e di altri servizi di fiducia. Don Umberto era abilissimo nello scrivere e organizzare spettacoli teatrali, gite, soggiorni e vacanze estive. Quando alcune settimane fa gli abbiamo reso visita a Corniglio (dove si era ritirato dopo la permanenza a Roma), lo abbiamo trovato sempre pieno di entusiasmo per il suo lavoro al servizio degli altri. La notizia della sua morte ha provocato una forte emozione in tutti noi. Ma noi vogliamo pensarlo ai margini di un campo sportivo dare ai suoi ragazzi l’incitamento decisivo per la più grande delle vittorie. Grazie, Don Umberto! Grazie, Monsignore!” Luciano Ponghellini. Nella famiglia parrocchiale Hanno ricevuto il sacramento del Battesimo: il 4 Gennaio 2015: Daka Aurora, di Ervin e Gatti Carlotta; Scalise Francesco, di Leonardo e Cianciaruso Luigina; il 1 Febbraio 2015: Ponticelli Chiara, di Francesco e Sghedoni Anna; Porcari Diego, di Matteo e Bui Eleonora; Simonini Tony Mattia, di Palmiro e Bolsi Luigina; Crescano amici di Gesù! Il Signore ha chiamato a sé: Castagnetti Claudio, di anni 63; Ghillani Bianca Terzi, di anni 91; Romaniello Domenico, di anni 75; Sommariva Maria Zucchi, di anni 97; Grassi Sergio, di anni 84; Gardella Lidia Girometti, di anni 86; Pisi Quinzio, di anni 86; Critelli Saverio, di anni 71; Veneri Alfredo, di anni 82; Paladini Pietro, di anni 89; Viappiani Renzo, di anni 86; Ai familiari, le più sincere condoglianze. PER IL PAGAMENTO DELLE PANCHE DEL PRESBITERIO Si ricorda che restano e si possono nominare altre panche fisse nel presbiterio. Sempre alla cifra di 200 Euro l’una. Grazie! PAG. 4 (segue dalla prima pagina) Chiesa va scelta e gli va dato spazio nella nostra giornata, altrimenti non siamo testimoni ed evangelizzatori. Altrimenti il bene ricevuto nei sacramenti si avvilisce, si spegne, non dea frutto. Cominciamo col capire il valore di essere presenti. Al riguardo, continua il Papa, l’autore della Lettera agli Ebrei «dà un consiglio tanto importante: non disertiamo le nostre riunioni». Un consiglio «pratico»: succede infatti che «quando noi siamo in una riunione — nella parrocchia, nel gruppo — e giudichiamo gli altri» dicendo: «Questo non mi piace... io vengo perché devo venire, ma non mi piace...», finisce che «disertiamo». Emerge cioè «una sorta di disprezzo verso gli altri. E questa non è la porta, la via nuova e vivente che il Signore ha aperto, ha inaugurato». In pratica «hanno privatizzato la salvezza» pensando: «la salvezza è per me e per il mio gruppetto, ma non per tutto il popolo di Dio». Questo «è uno sbaglio molto grande». Accade quando «nel popolo di Dio si creano questi gruppetti» che «pensano di essere buoni cristiani» personalmente e forse hanno anche «buona volontà, ma sono gruppetti che hanno privatizzato la salvezza». Perciò i criteri per riconoscere «se io sono nella mia parrocchia, nel mio gruppo, nella mia famiglia, se sono un vero figlio della Chiesa, figlio di Dio, salvato da Gesù, nel suo popolo sono: se parlo della fede, se parlo della speranza, se parlo della carità». Ma attenzione: quando in un gruppo si parla di tante cose e non ci si dà forza reciprocamente, ci si giudica alle spalle, «si finisce per disertare dal gruppo grande per fare dei piccoli gruppetti di elite». Invece Dio «ci salva in un popolo, non nelle elite, che noi con le nostre filosofie o il nostro modo di capire la fede abbiamo fatto». Noi siamo responsabili delle attività: anche da battezzati, pur senza avere un ruolo preciso. La vita della parrocchia, con le sue iniziative e riflessioni dipende da ciascuno di noi. Se io accetto di esserci, allora le attività si fanno … Devo capire che anche io evangelizzo con la presenza, con le parole, l’assiduità, l’accoglienza. L’auspicio del Papa. Dobbiamo perciò chiederci: «Ho la tendenza a privatizzare la salvezza per me, per il mio gruppetto, per la mia elite o non diserto da tutto il popolo di Dio, non mi allontano dal popolo di Dio e sempre sono in comunità, in famiglia, con il linguaggio della fede, della speranza e il linguaggio delle opere di carità?». «Che il Signore ci dia la grazia di sentirci sempre popolo di Dio, salvati VOCE AMICA personalmente». Perché la verità è che «lui ci salva con nome e cognome», ma «in un popolo, non nel gruppetto che io faccio per me». Dal 29 Marzo al 5 Aprile: la settimana santa. Nella Settimana Santa ritroviamo la nostra identità cristiana. Non in una idea, non un valore, ma in una Persona: Gesù di Nazareth. “Gesù entra in Gerusalemme per compiere l’ultimo passo, in cui riassume tutta la sua esistenza: si dona totalmente, non tiene nulla per sé, neppure la vita. Nell’Ultima Cena, con i suoi amici, condivide il pane e distribuisce il calice “per noi”. Il Figlio di Dio si offre a noi, consegna nelle nostre mani il suo Corpo e il suo Sangue per essere sempre con noi, per abitare in mezzo a noi. E nell’Orto degli Ulivi, come nel processo davanti a Pilato, non oppone resistenza, si dona; è il Servo sofferente preannunciato da Isaia che spoglia se stesso fino alla morte (cfr Is 53,12). (…) Ciascuno di noi può dire: Mi ha amato e ha consegnato se stesso per me. Ciascuno può dire questo “per me”. Che cosa significa tutto questo per noi? Significa che questa è anche la mia, la tua, la nostra strada. … Vivere la Settimana Santa seguendo Gesù vuol dire imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro agli altri … C’è tanto bisogno di portare la presenza viva di Gesù misericordioso e ricco di amore! Vivere la Settimana Santa è entrare sempre più nella logica di Dio, nella logica della Croce, che non è prima di tutto quella del dolore e della morte, ma quella dell’amore e del dono di sé che porta vita. E’ entrare nella logica del Vangelo. (…) Qualcuno potrebbe dirmi: “Ma, padre, non ho tempo”, “ho tante cose da fare”…? Spesso ci accontentiamo di qualche preghiera, di una Messa domenicale distratta e non costante, di qualche gesto di carità, ma non abbiamo questo coraggio di “uscire” per portare Cristo. (…) “Uscire” incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre! E questo con amore e con la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione” (Papa Francesco, Udienza generale del 27.3.2013). Seguiamo questa esortazione del Papa: viviamo tutti insieme la Settimana Santa, per intero, in tutti suoi riti celebrando, come comunità parrocchiale, la Pasqua del Signore. Auguri vivissimi a tutti. Don Mauro marzo-APRILe 2015 Cari amici, siamo già a marzo e se è vero che una rondine non fa primavera, anche un solo donatore non è sufficiente a far sbocciare la salvezza dei più bisognosi. Purtroppo il “lavoro” dei già tanti donatori e volontari non è sempre sufficiente a colmare le esigenze sanitarie degli ultimi periodi e rischiamo, talvolta, di essere in seria difficoltà. I nuovi donatori scarseggiano e così vale anche per i nuovi collaboratori per cui anche stavolta ci vediamo costretti a farvi un appello per avvicinarvi alla nostra realtà, tutti consapevoli che l’unione fa la forza. Proprio per avvicinarvi a noi dalla seconda metà di marzo e fino a giugno saremo in tournee per la città, in diverse vie, piazze, centri commerciali, ecc. per riproporvi la tradizionale lotteria AVIS Parma che per l’ennesima volta con un biglietto da 1 euro mette come primo premio un’automobile. Il nostro obiettivo primario è però quello di farci notare e attirare tra le nostre fila quanti più nuovi donatori possibile. Un’idea inedita che stiamo portando avanti insieme ad AVIS Parma è una gita ad EXPO’ Milano; per questa gita stiamo ancora vagliando diverse possibilità e date ma se siete interessati non esitate a contattarci. Vi aspettiamo numerosi, buona primavera e a presto. Voce Amica della Parrocchia di San Leonardo Via S.Leonardo, 5 (PR)- Tel 0521.781618 www.parrsanleonardo.altervista.org [email protected] Autorizzazione Tribunale di Parma n. 9/2002 Responsabile: Bruno Pescetti Direttore: Don Mauro Pongolini Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Don Mauro Pongolini e il Consiglio AVIS S.Leonardo. Stampa: Tipolito Toriazzi, Parma
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