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Voce
Amica
marzo APRILE 2015
Anno lxXXVII nº 2
Bollettino BIMESTRALe
della Parrocchia
di San Leonardo
www.parrsanleonardo.altervista.org
Salvezza privatizzata
Carissimi,
con la Quaresima, ci siamo avviati
alla celebrazione della Pasqua annuale,
centro di identità della fede del cristiano.
Riprendo con voi, alla luce di alcune parole
pronunciate da Papa Francesco (Omelia
mattutina del Giovedì, 29/1/2015),
quanto già detto l’ultimo dell’anno,
durante le messa di ringraziamento.
Il soggettivismo limita anche la vita
ecclesiale.
“Perché la Chiesa sia missionaria
– scrivevo allora – occorre che ogni
cristiano capisca che è un missionario.
Il Signore ti chiama al matrimonio:
sappi che sei testimone del Vangelo,
evangelizzatore. Il Signore ti chiama
ad una professione…: sappi che resti
responsabile della Chiesa… . Il Signore
ti chiama alla Consacrazione, alla vita
religiosa, alla vita presbiterale, ad un
ministero… Segui la sua voce! Il mondo
non ne può fare a meno. Ma Dio stesso
non vuole fare a meno di te!
Cosa ha prodotto il soggettivismo
nella Chiesa? … L’idea che uno solo
al comando supplisce tutti e che ,…
il mio contributo personale, … non è
essenziale. Inoltre è emerso un cristiano
preoccupato del proprio “curriculum
vitae”. Ossia, una persona che vive la
parrocchia e i sacramenti come una
delle tante esperienze più o meno belle
della vita ma non si abilita ad una vita
di servizio dove l’altro diventa appello
ad uscire da sé: l’uomo e la donna che
incontro restano l’autentica matrice
di ogni vocazione”. Tutto ciò ha una
ricaduta molto concreta sulla vita di una
parrocchia: “Un cristiano che vive per
raccogliere esperienze … antepone: lo
studio,… lo sport, / gioco, le relazioni
appaganti e piacevoli, il divertimento, la
carriera, il prestigio, i mezzi economici
a Cristo adducendo il fatto che non fa
niente di male e… Cristo, in fondo, lo
capisce anche Lui (come un marito, una
moglie, una mamma e un papà pazienti
che si accontentano: eppure, oggi ce ne
accorgiamo, quanti legami famigliari
si allentano e si perdono così pensando
che ci si debba accontentare perché
l’individuo ha i suoi diritti). Antepone
tutto a Cristo e non fa di Cristo il senso di
tutto” (“Voce Amica” Gennaio-Febbraio
2015).
Dio ci conosce personalmente e ci
inserisce in un popolo.
Dio ci salva «personalmente», ci
salva «con nome e cognome» ma sempre
inseriti in un «popolo», ha detto il Papa.
E ha aggiunto: «Ci sono forme, ci sono
condotte che sono sbagliate e modelli
sbagliati di condurre la vita cristiana». E
un modello sbagliato è proprio quello di
chi tende a «privatizzare la salvezza».
Gesù infatti, «ci ha salvati tutti, ma
non genericamente. Tutti, ognuno, con
nome e cognome. E questa è la salvezza
personale»: ognuno di noi può dire «per
me», perché «il Signore mi ha guardato,
ha dato la sua vita per me». C’è tuttavia
il «pericolo di dimenticare che lui ci ha
salvato singolarmente, ma in un popolo»,
perché «sempre il Signore salva nel
popolo». Quando il Signore «chiama
Abramo, gli promette di fare un popolo».
E per questo nella Lettera agli Ebrei (10,
19-25) si legge: «Prestiamo attenzione gli
uni agli altri». Se io interpreto la salvezza
come «salvezza soltanto per me» allora
«sbaglio strada: la privatizzazione della
salvezza è una strada sbagliata».
Sacramenti e missione: cosa significa
prestare attenzione agli altri.
Una parrocchia può vivere solo se
tutti capiscono che i sacramenti rendono
corresponsabili delle relazioni nella
comunità. Un esempio concreto, ha
detto il Papa, può venire dalla vita in una
parrocchia o in una comunità: quando «io
sono lì, io posso privatizzare la salvezza»
ed «essere lì un po’ socialmente soltanto».
Ecco l’errore: «Ognuno cerca la sua
propria salvezza, non la salvezza di tutti,
la salvezza del popolo». Eppure «Gesù
ha salvato ognuno, ma in un popolo, in
una Chiesa». A quel punto accade che
«tu sei salvo, ma non come il Signore ti
ha salvato».
Non possiamo vivere la vita della
Chiesa e della parrocchia come spettatori
più o meno interessati all’evento o allo
spettacolo. A un certo punto della vita, la
(continua in quarta pagina)
Mercoledì 18 Aprile
STAZIONE QUARESIMALE
presso la Chiesa di San Leonardo
per le Parrocchie di San Leonardo, San
Bernardo,
Cristo Risorto, Beato Andrea Ferrari.
Ore 7,30: Lodi mattutine;
Ore 9-12: Confessioni individuali (saranno presenti i
parroci dell’interparrocchia)
Ore 16,45: Via Crucis
Ore 17,30: Rosario meditato,
Ore 18,00: Vespri
Ore 18,30: Santa Messa concelebrata dai Presbiteri
della Zona.
La stazione quaresimale è un modo per radunare la
comunità: ascoltare la Parola, chiedere il dono della
conversione e il perdono del Signore, prepararsi alla
Pasqua insieme. Stazione da statio, sosta: l'immagine
della comunità che si raduna attorno al vescovo, o
al celebrante. Dunque rappresentano un segno di
comunione e di unità di Chiesa. È un modo anche di
far capire come sia sempre attuale la necessità di
vigilanza, di attenzione per una conversione interiore
profonda.
Diversi posso essere i gesti simbolici che accompagnano
questa esperienza. Certo il culmine è l’Eucarestia:
è anche l'occasione per riscoprire il senso di
appartenenza all'unica comunità dei credenti nel Cristo,
presente sull'altare. Ciò ha un significato singolare
proprio in questi anni in cui le nostre parrocchie vivono
l’esperienza del cammino della Nuova Parrocchia.
VOCE AMICA
PAG. 2
CALENDARIO LITURGICO
• Orari delle messe:
feriale: ore 18,00
festivo e vigilia: ore 8,00; 10,00; 11,15; 18,30
• Orari delle Lodi e dei Vespri: ore 7,30 e 18,00
• Recita del Rosario: tutti i giorni alle ore 17,30
• Orari delle Confessioni individuali:
Sabato: dalle 9,30 alle 12,00; dalle 15,00 alle 18,00, oppure ogni volta che se ne fa richiesta
• Il digiuno e l’astinenza dalle carni.
Si ricorda la preziosa pratica dell’astinenza dalle carni tutti i Venerdì di Quaresima, e il
digiuno il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. Sono tenuti all’astinenza coloro che
hanno compiuto i 14 anni; sono tenuti al digiuno tutti i maggiorenni fino al 60° anno di
età. Tutti i fedeli, poi, vivano il Venerdì di Quaresima accompagnandolo con un gesto
significativo di penitenza.
Partecipare all’astinenza e al digiuno da parte del singolo credente cristiano è un segno di
comunione con l’intero corpo ecclesiale e un modo per andare al senso essenziale della
vita.
MARZO - APRILE
6 La Comunità ricorda nella preghiera
l’anniversario dell’Ordinazione
Episcopale di Mons. Enrico Solmi,
Vescovo di Parma.
Primo Venerdì del mese.
Ore 17,00: Via Crucis.
Ore 17,30: Rosario.
Ore 18,00: Santa Messa.
8 Domenica III di Quaresima
“Distruggete questo tempio e in tre
giorni lo farò risorgere”
Sante Messe secondo l’orario festivo.
13 ore 17,00: Via Crucis.
Ore 17,30: Rosario.
ore 18,00: Santa Messa.
15Domenica IV di Quaresima
“Dio ha mandato suo figlio perché il
mondo si salvi per mezzo di lui”
Sante Messe secondo l’orario festivo.
18Mercoledì, STAZIONE QUARESIMALE
Al mattino: ore 7,30: Lodi
Confessioni (si alternano i parroci del
quartiere).
Ore 17.00: Via Crucis
Ore 17,30: Rosario
Ore 18,00: Vespri.
Ore 18,30: Santa Messa concelebrata.
19 Solennità di san Giuseppe, Sposo
della Beata Vergine Maria
“Il Signore è fedele per sempre”
Festa del papà. Santa Messa alle ore
18,00.
20 ore 17,00: Via Crucis.
Ore 17,30: Rosario.
Ore 18,00: Santa Messa.
22Domenica V di Quaresima
“Se il chicco di grano, caduto in terra,
muore, produce molto frutto”
Sante Messe secondo l’orario festivo.
23Si ricorda l’anniversario della
dedicazione
dell’Oratorio di Santa Maria Assunta,
nella Casa della Comunità.
24XXII Giornata di Preghiera in memoria
dei missionari martiri.
Ore 18,00 Messa in Parrocchia.
25Annunciazione del Signore
Ore 18,00: Santa Messa
27 ore 17,00: Via Crucis.
Ore 17,30: Rosario.
Ore 18,00: Santa Messa.
ORARI DELLA SETTIMANA SANTA
29 Marzo
Domenica delle Palme o della Passione
del Signore
“Mio Dio, mio Dio, perché mi hai
abbandonato”
ore 10,00: Commemorazione
dell’ingresso
in Gerusalemme e benedizione dei
rami; Santa Messa.
la messa successiva è alle 11,30
(i rami vengono benedetti e distribuiti
ad ogni messa; durante la celebrazione
della messa si eviti di venire in Chiesa
solo per prendere il ramo di ulivo;
per chi lo desidera ed è seriamente
impossibilitato a partecipare alla
messa ci sarà la possibilità di averlo
anche nei tre giorni successivi)
30, 31 Marzo, 1 Aprile, i “giorni della
amarezza” di Gesù:
alle ore 18,00: Santa Messa
marzo-APRILe 2015
2 Aprile,
Giovedì della Settimana Santa
ore 9,30 in Cattedrale, Santa Messa
del Crisma.
TRIDUO PASQUALE
2 Aprile, Giovedì Santo
ore 21: messa vespertina nella Cena
del Signore
3 Aprile, Venerdì Santo
ore 7,30 (in Chiesa): Ufficio di Lettura
e Lodi mattutine
Dalle ore 10 alle ore 15: Digiuno e
Preghiera animato dai ragazzi, dai
gruppi giovanili e dagli adulti.
ore 21: Celebrazione della Passione
del Signore e Via Crucis per le vie del
Quartiere (Micheli, Paradigna, Corini,
Salsi, Imperia; le famiglie che abitano
prospicienti al tragitto sono pregate di
ornare le finestre in segno di omaggio)
4 Aprile, Sabato Santo
ore 7,30: Ufficio di Lettura e Lodi
mattutine
Notte Santa,
ore 21: Veglia pasquale e Santa Messa
nella Resurrezione del Signore.
“Cristo risuscitato dai morti non muore
più”
5 Aprile: Domenica di Pasqua
“Questo è il giorno di Cristo Signore:
alleluia, alleluia!”
Sante Messe secondo l’orario festivo
ore 18,00: Vespri Battesimali
Chiusura del Triduo Pasquale
6 Aprile: Lunedì nell’Ottava di Pasqua
Sante Messe alle 10 e alle 18,30.
Alla messa delle 10, celebrazione dei
Battesimi.
10 Aprile, ore 16,30: catechesi adulti
Ore 18,00: Santa Messa.
12Domenica II di Pasqua
“Otto giorni dopo venne Gesù”
Sante Messe secondo l’orario festivo.
Alla messa delle 11,15: rinnovo degli
impegni di matrimonio.
19Domenica III di Pasqua.
“Così sta scritto: il Cristo patirà e
risorgerà dai morti il terzo giorno”
Sante Messe secondo l’orario festivo.
24 ore 16,30: Catechesi Adulti.
ore 18,00: Santa Messa.
25San Marco Evangelista.
26Domenica IV di Pasqua
“Il Buon Pastore da la vita per le
pecore”
Sante Messe secondo l’orario festivo.
29Santa Caterina da Siena, Compatrona
d’Italia e d’Europa.
Ore 18,00: Santa Messa.
marzo-APRILE 2015
Festa degli Anniversari di
Matrimonio
Tutte le coppie che ricordano il 10°, 20°, 25°, 40°,
50°, ecc. di matrimonio sono invitate a presenziare
alla Messa di
DOMENICA 12 APRILE
ALLE ORE 11,15
Rinnoveranno gli impegni del matrimonio e faremo
festa insieme.
Per questioni organizzative le coppie che vivono
questi preziosi anniversari sono pregate di
prenotarsi in Parrocchia (tel. 781618).
Tutte le altre coppie presenti alla celebrazione
potranno rinnovare gli impegni espressi nel giorno
del loro matrimonio, partecipando alla Messa come
famiglia e chiedere nuova grazia sul loro cammino
di famiglia cristiana.
ATTENZIONE
Per comunicare in Parrocchia sono a
disposizione due numeri:
Canonica (ore pasti): 0521 781618
Casa della Comunità “Santa Maria Assunta”
(messe, comunicazioni varie, prenotazioni
sempre in orari di ufficio): 0521 272668.
Per evitare disguidi per prenotare la Messa
secondo la propria intenzione è bene
chiamare in orari di ufficio la Segreteria
Parrocchiale presso la Casa della Comunità:
Tel 0521 272668. Il Parroco ringrazia della
collaborazione dato che la sua memoria non è
infallibile!
Si ricorda inoltre che, in caso di concomitanza
di defunti, la preghiera vigiliare del
Rosario, viene celebrata insieme, nello stesso
orario, per più defunti, in Chiesa.
VOCE AMICA
PAG. 3
La morte di Mons. Umberto Tavernari
Mons. Umberto Tavernari è
stato vice parroco nella Parrocchia
di San Leonardo da giovane
sacerdote. Vulcanico, intraprendete
e immaginifico, come testimoniano
quelli che lo hanno conosciuto sapeva
essere un trascinatore. Pubblichiamo
volentieri il ricordo dei giovani di
allora, redatto da Luciano Ponghellini.
Come parrocchia abbiamo ricordato
con riconoscenza don Umberto con
una messa sabato 21 Febbraio.
“Nei giorni scorsi è mancato don
Umberto Tavernari e noi, che siamo
alcuni dei suoi ragazzi e ragazze
di allora, siamo qui riuniti per
ricordarlo e pregare per lui.
Negli anni dell’immediato
dopo-guerra, don Umberto è stato
cappellano nella Parrocchia di San
Leonardo succedendo in tale servizio
a don Giacomo Pedretti e don Mario
Poli.
Don Umberto ha lasciato un segno
indelebile nel cuore di chi lo ha
conosciuto e frequentato.
Ordinato sacerdote nel giugno del
1951, era amatissimo dai giovani.
Persona estroversa, dotato di
particolare carisma: le sue parole
chiare e incisive, le sue omelie
della messa domenicale sempre più
coinvolgenti.
La sua presenza a San Leonardo fu
determinante per la storia della “San
Leo”, lavorando in sintonia con Egisto
Rinaldi, il maestro Antonio Frigeri ed
il Tecnico Italo Maccanelli.
Con la collaborazione di tanti
altri fu realizzato il campo sportivo
“Baratta” che divenne un centro
di attrazione non solo per i giovani
del quartiere. La San Leo ottenne
grandi risultati sportivi disputando
e vincendo tornei del C.S.I.
Non va dimenticata la sezione della
Pallavolo sia maschile che femminile,
partecipando a tornei provinciali e
regionali.
Terminato l’impegno a San
Leonardo, fu nominato parroco
della Parrocchia di San Bartolomeo
in Città, dove attorno a tanti giovani
creò una sede scout che presto
divenne un centro di formazione dello
scoutismo giovanile di Parma.
Per quindici anni, Don Umberto,
fu direttore del Settimanale “Vita
Nuova”, mentre nel 1986 era
stato nominato Cappellano di Sua
Santità.
Una volta trasferitosi a Roma
si occupò del turismo del Vaticano
e di altri servizi di fiducia. Don
Umberto era abilissimo nello scrivere
e organizzare spettacoli teatrali, gite,
soggiorni e vacanze estive.
Quando alcune settimane fa gli
abbiamo reso visita a Corniglio (dove
si era ritirato dopo la permanenza a
Roma), lo abbiamo trovato sempre
pieno di entusiasmo per il suo lavoro
al servizio degli altri.
La notizia della sua morte ha
provocato una forte emozione in tutti
noi. Ma noi vogliamo pensarlo ai
margini di un campo sportivo dare
ai suoi ragazzi l’incitamento decisivo
per la più grande delle vittorie.
Grazie, Don Umberto! Grazie,
Monsignore!”
Luciano Ponghellini.
Nella famiglia parrocchiale
Hanno ricevuto il sacramento del Battesimo:
il 4 Gennaio 2015:
Daka Aurora, di Ervin e Gatti Carlotta;
Scalise Francesco, di Leonardo e Cianciaruso Luigina;
il 1 Febbraio 2015:
Ponticelli Chiara, di Francesco e Sghedoni Anna;
Porcari Diego, di Matteo e Bui Eleonora;
Simonini Tony Mattia, di Palmiro e Bolsi Luigina;
Crescano amici di Gesù!
Il Signore ha chiamato a sé:
Castagnetti Claudio, di anni 63;
Ghillani Bianca Terzi, di anni 91;
Romaniello Domenico, di anni 75;
Sommariva Maria Zucchi, di anni 97;
Grassi Sergio, di anni 84;
Gardella Lidia Girometti, di anni 86;
Pisi Quinzio, di anni 86;
Critelli Saverio, di anni 71;
Veneri Alfredo, di anni 82;
Paladini Pietro, di anni 89;
Viappiani Renzo, di anni 86;
Ai familiari, le più sincere condoglianze.
PER IL PAGAMENTO DELLE
PANCHE DEL PRESBITERIO
Si ricorda che restano e si possono
nominare altre panche fisse nel
presbiterio.
Sempre alla cifra di 200 Euro l’una.
Grazie!
PAG. 4
(segue dalla prima pagina)
Chiesa va scelta e gli va dato spazio nella
nostra giornata, altrimenti non siamo
testimoni ed evangelizzatori. Altrimenti il
bene ricevuto nei sacramenti si avvilisce,
si spegne, non dea frutto.
Cominciamo col capire il valore di
essere presenti.
Al riguardo, continua il Papa, l’autore
della Lettera agli Ebrei «dà un consiglio
tanto importante: non disertiamo le
nostre riunioni». Un consiglio «pratico»:
succede infatti che «quando noi siamo
in una riunione — nella parrocchia,
nel gruppo — e giudichiamo gli altri»
dicendo: «Questo non mi piace... io
vengo perché devo venire, ma non mi
piace...», finisce che «disertiamo».
Emerge cioè «una sorta di disprezzo
verso gli altri. E questa non è la porta,
la via nuova e vivente che il Signore ha
aperto, ha inaugurato».
In pratica «hanno privatizzato la
salvezza» pensando: «la salvezza è per
me e per il mio gruppetto, ma non per
tutto il popolo di Dio».
Questo «è uno sbaglio molto grande».
Accade quando «nel popolo di Dio si
creano questi gruppetti» che «pensano
di essere buoni cristiani» personalmente
e forse hanno anche «buona volontà, ma
sono gruppetti che hanno privatizzato la
salvezza». Perciò i criteri per riconoscere
«se io sono nella mia parrocchia, nel mio
gruppo, nella mia famiglia, se sono un
vero figlio della Chiesa, figlio di Dio,
salvato da Gesù, nel suo popolo sono: se
parlo della fede, se parlo della speranza,
se parlo della carità». Ma attenzione:
quando in un gruppo si parla di tante
cose e non ci si dà forza reciprocamente,
ci si giudica alle spalle, «si finisce per
disertare dal gruppo grande per fare dei
piccoli gruppetti di elite». Invece Dio
«ci salva in un popolo, non nelle elite,
che noi con le nostre filosofie o il nostro
modo di capire la fede abbiamo fatto».
Noi siamo responsabili delle attività:
anche da battezzati, pur senza avere un
ruolo preciso. La vita della parrocchia,
con le sue iniziative e riflessioni dipende
da ciascuno di noi. Se io accetto di
esserci, allora le attività si fanno … Devo
capire che anche io evangelizzo con
la presenza, con le parole, l’assiduità,
l’accoglienza.
L’auspicio del Papa.
Dobbiamo perciò chiederci: «Ho la
tendenza a privatizzare la salvezza per
me, per il mio gruppetto, per la mia elite
o non diserto da tutto il popolo di Dio,
non mi allontano dal popolo di Dio e
sempre sono in comunità, in famiglia,
con il linguaggio della fede, della
speranza e il linguaggio delle opere di
carità?». «Che il Signore ci dia la grazia
di sentirci sempre popolo di Dio, salvati
VOCE AMICA
personalmente». Perché la verità è che
«lui ci salva con nome e cognome», ma
«in un popolo, non nel gruppetto che io
faccio per me».
Dal 29 Marzo al 5 Aprile: la
settimana santa.
Nella Settimana Santa ritroviamo
la nostra identità cristiana. Non in
una idea, non un valore, ma in una
Persona: Gesù di Nazareth. “Gesù entra
in Gerusalemme per compiere l’ultimo
passo, in cui riassume tutta la sua
esistenza: si dona totalmente, non tiene
nulla per sé, neppure la vita. Nell’Ultima
Cena, con i suoi amici, condivide il pane
e distribuisce il calice “per noi”. Il Figlio
di Dio si offre a noi, consegna nelle
nostre mani il suo Corpo e il suo Sangue
per essere sempre con noi, per abitare
in mezzo a noi. E nell’Orto degli Ulivi,
come nel processo davanti a Pilato, non
oppone resistenza, si dona; è il Servo
sofferente preannunciato da Isaia che
spoglia se stesso fino alla morte (cfr Is
53,12).
(…) Ciascuno di noi può dire: Mi ha
amato e ha consegnato se stesso per me.
Ciascuno può dire questo “per me”.
Che cosa significa tutto questo per
noi? Significa che questa è anche la
mia, la tua, la nostra strada. … Vivere
la Settimana Santa seguendo Gesù vuol
dire imparare ad uscire da noi stessi per
andare incontro agli altri … C’è tanto
bisogno di portare la presenza viva di
Gesù misericordioso e ricco di amore!
Vivere la Settimana Santa è entrare
sempre più nella logica di Dio, nella
logica della Croce, che non è prima di
tutto quella del dolore e della morte, ma
quella dell’amore e del dono di sé che
porta vita. E’ entrare nella logica del
Vangelo. (…)
Qualcuno potrebbe dirmi: “Ma,
padre, non ho tempo”, “ho tante cose
da fare”…? Spesso ci accontentiamo
di qualche preghiera, di una Messa
domenicale distratta e non costante, di
qualche gesto di carità, ma non abbiamo
questo coraggio di “uscire” per portare
Cristo. (…) “Uscire” incontro agli altri,
farci noi vicini per portare la luce e la
gioia della nostra fede. Uscire sempre!
E questo con amore e con la tenerezza
di Dio, nel rispetto e nella pazienza,
sapendo che noi mettiamo le nostre mani,
i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è
Dio che li guida e rende feconda ogni
nostra azione” (Papa Francesco, Udienza
generale del 27.3.2013).
Seguiamo questa esortazione del Papa:
viviamo tutti insieme la Settimana Santa,
per intero, in tutti suoi riti celebrando,
come comunità parrocchiale, la Pasqua
del Signore.
Auguri vivissimi a tutti.
Don Mauro
marzo-APRILe 2015
Cari amici,
siamo già a marzo e se è vero che
una rondine non fa primavera, anche
un solo donatore non è sufficiente
a far sbocciare la salvezza dei più
bisognosi.
Purtroppo il “lavoro” dei già tanti
donatori e volontari non è sempre
sufficiente a colmare le esigenze
sanitarie degli ultimi periodi e
rischiamo, talvolta, di essere in seria
difficoltà.
I nuovi donatori scarseggiano
e così vale anche per i nuovi
collaboratori per cui anche stavolta
ci vediamo costretti a farvi un appello
per avvicinarvi alla nostra realtà,
tutti consapevoli che l’unione fa la
forza.
Proprio per avvicinarvi a noi
dalla seconda metà di marzo e fino
a giugno saremo in tournee per la
città, in diverse vie, piazze, centri
commerciali, ecc. per riproporvi la
tradizionale lotteria AVIS Parma che
per l’ennesima volta con un biglietto
da 1 euro mette come primo premio
un’automobile. Il nostro obiettivo
primario è però quello di farci notare
e attirare tra le nostre fila quanti più
nuovi donatori possibile.
Un’idea inedita che stiamo
portando avanti insieme ad AVIS
Parma è una gita ad EXPO’ Milano;
per questa gita stiamo ancora
vagliando diverse possibilità e date
ma se siete interessati non esitate a
contattarci.
Vi aspettiamo numerosi, buona
primavera e a presto.
Voce Amica
della Parrocchia di San Leonardo
Via S.Leonardo, 5 (PR)- Tel 0521.781618
www.parrsanleonardo.altervista.org
[email protected]
Autorizzazione Tribunale di Parma n. 9/2002
Responsabile: Bruno Pescetti
Direttore: Don Mauro Pongolini
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:
Don Mauro Pongolini e il Consiglio AVIS S.Leonardo.
Stampa: Tipolito Toriazzi, Parma