12 LA STAMPA MERCOLEDÌ 8 APRILE 2015 Biella e provincia .37 . GLI UFFICI REGIONALI NELLA PALAZZINA DI VIA CARACCIO, IN VENDITA L’EX MATTATOIO “L’ex ospedale non può restare vuoto” Dal numero due di Chiamparino l’ok al piano del sindaco: via libera a dormitorio e associazioni STEFANO ZAVAGLI BIELLA Nella partita relativa all’ex ospedale il sindaco Marco Cavicchioli sembra aver trovato in Aldo Reschigna, vicepresidente della Regione, un ottimo alleato. «Il progetto di ospitare i detenuti psichiatrici sarà il nostro cavallo di troia», annunciò il sindaco. E ieri le sua parole sono state ascoltate, anzi accolte con favore, dal braccio destro del governatore Chiamparino: «Sin dalla prossima settimana apriremo un confronto con l’amministrazione comunale - annuncia Aldo Reschigna -, che è titolare della politica sul territorio». Ex ospedale L’iter prosegue. In attesa della ristrutturazione di villa Sella a Bioglio, i detenuti psichiatrici saranno ospitati in una Rems provvisoria nell’ex reparto di Psichiatria del Degli Infermi: «Della questione si sta occupando l’assessore Saitta - conferma Reschigna -: a breve delibereremo e Biella ci sarà». Dopo i lavori di adeguamento, la struttura dovrebbe entrare in funzione a settembre. A quel punto potrebbero partire anche i progetti della giunta Cavicchioli: il trasloco del dormitorio pubblico e la nascita di spazi culturali. «Non ha senso lasciare una struttura all’abbandono - puntualizza Reschigna -, quindi saranno valutate le iniziative che contribuiranno a evitare il degrado». Un’apertura importante, che casca a fagiolo con il summit di questa sera: il sindaco Cavicchioli potrà presentarsi al primo ciclo di incontri del Pd di Biella per parlare dell’ex ospedale (salone Arci di strada Fornace, alle 21) con qualche certezza in più. Sulla vendita dell’immobile la Regione resta però irremovibile: «Il piano per l’alienazione farà il suo corso», ribadisce Reschigna. Uffici regionali Il vicepresidente ieri ha visitato gli uffici di via Caraccio, ex sede degli studi medici per le visite private. Reschigna è stato accompagnato da Luigi Squillario, presidente della Fondazione Crb: «Nei prossimi giorni prenderemo la decisione finale. Ci sono due o tre ipotesi, via Caraccio è in vantaggio perché non necessita di grandi interventi». Se l’operazione andrà in porto, per il sindaco Cavicchioli si tratta «di un primo passo per tornare a far rivivere questa zona della città». Immobili in vendita La Regione intende inserire nel suo piano di alienazioni anche l’ex macello pubblico, ricevuto in eredità dalla giunta Gentile che lo aveva «scambiato» per far sua la palazzina di piazza Curiel, dove sta sorgendo la nuova biblioteca. Non solo ex mattatoio: la Regione è in cerca di un partner privato anche per palazzo Cisterna. «Ne discuteremo con il Comune - conclude Reschigna -: è un palazzo di prestigio, dovrà essere ristrutturato ma la Regione non ne ha la forza». Evitare il degrado Provincia Boccatad’ossigeno suivecchimutui Il vice presidente della Regione Aldo Reschigna ha accolto con favore il piano del sindaco per occupare alcuni spazi del vecchio ospedale in modo da evitare il degrado 1 La Provincia incas- FOTO MICHELETTI Un parco da 60 mila metri quadrati intorno al nuovo “Degli Infermi” Non è un piccolo giardino con un fazzoletto d’erba da tagliare quello che nascerà intorno al nuovo ospedale. Si tratta di un parco da 60 mila metri quadrati che, seppure progettato a titolo gratuito dal vivaista Ermanno Pozzi con la collaborazione dell’Associazione biellese floricoltori e vivaisti, avrà costi di realizzazione e di manutenzione. parcheggi (ciliegi da fiore, querce americane, aceri di montagna), sulla collina della pista dell’elisoccorso (piante da fiore basse), sul terrazzo dell’ospedale (aiuole con ghiaia rossa, aceri giapponesi, agrifogli, bambù e camelie), nella rotonda d’ingresso (rose) e nell’accesso all’ospedale (azalee e rododendri). Il settore forestale della Regione donerà un quarto delle piante. Le spese I primi ammontano a 300 mila euro, comprensivi dell’acquisto e della posa del materiale (piante, ghiaia, cordoli): «L’associazione Amici del nuovo ospedale si attiverà per raccogliere fondi», annuncia Franco Piunti, direttore sanitario dell’Asl che ha seguito il progetto del parco e che nei prossimi giorni avrà un primo incontro con il sindaco del Comune di Ponderano, Elena Chiorino, per iniziare a parlare della futura gestione delle Istituto agrario Il nuovo ospedale sarà circondato da un maxi-parco aree verdi. Quella che, insieme alla manutenzione delle altre zone e delle strade (pulizia, sistemazione, sgombero neve) intorno all’ospedale, spetterà al Comune con una spesa annua di circa 400 mila euro da finan- ziare con la percentuale di incassi provenienti dai parcheggi a pagamento versata nelle casse comunali dalla ditta che gestirà i posti auto (gratuiti fino a settembre). 251 alberi e 2500 arbusti saranno piantati nei Nella creazione del parco saranno coinvolti i vivaisti, che realizzeranno gratuitamente la parte di fronte all’ospedale, ma anche gli studenti dell’istituto agrario Vaglio Rubens, che collaboreranno nella preparazione del terreno, nella coltivazione e nella messa a dimora delle piante. La frequentazione del parco da parte dei biellesi sarà garantita anche attraverso collegamenti pedonali con Gaglianico e Ponderano. [F. FOS.] sa l’ok da parte della Cdp (Cassa depositi prestiti) per rinegoziare una partita di mutui da circa 12 milioni. «A Roma, grazie alla collaborazione dei parlamentari Favero e Susta - spiega il presidente Emanuele Ramella Pralungo - abbiamo trovato da parte del presidente Bassanini la disponibilità a rinegoziare, i tecnici valuteranno se saranno spalmati su 26 o 30 anni». Per la Provincia è la prima ma non l’unica boccata d’ossigeno: «A differenza degli scorsi anni - spiega Ramella -, sulle funzioni delegate la finanziaria della Regione ha inserito 40 milioni di euro. Una cifra che non coprirà tutti i costi, ma siamo vicini». Garantendo gli stipendi di quei dipendenti regionali in carico alle Province. Questione cruciale, visti i ritardi accumulati in passato nei trasferimenti. Proprio sulle funzioni, i dipendenti dovrebbero restare a lavorare nelle Province: «A parte il settore agricoltura anticipa il presidente Ramella -, in questo caso dovrebbe passare una politica di quadrante Biella, Vercelli, Verbania e Novara con un unico dirigente». A fine mese la Provincia attende il giudizio del ministero dell’Interno sull’analisi del bilancio: «A metà mese è atteso un decreto sugli enti locali - conclude Ramella -. ci sono margini per salvare Biella. Ora la partita non dipende più da noi». 12 45 67 18 LA STAMPA MERCOLEDÌ 8 APRILE 2015 Grugliasco, il comune spopola su Facebook Il profilo Facebook della Città di Grugliasco, in meno di un mese, ha già guadagnato 2500 «mi piace». Un successo che ha sorpreso visto che Comuni blasonati come Collegno e Rivoli, più grandi e da più tempo su Fb, hanno rispettivamente 500 e 1000 «like». [P. ROM.] Metropoli .45 . ETROPOLI M Per le vostre segnalazioni [email protected] Orbassano Diario Al San Luigi dopo 6 mesi arriva il container per l’ebola Collegno Costo 200 mila euro: “Spesa assurda”. La replica: “Seguite le direttive” MASSIMO MASSENZIO Come se non bastassero le polemiche sul declassamento del pronto soccorso e sul ridimensionamento generale dell’ospedale, adesso al San Luigi spunta anche il «caso ebola». Fortunatamente non si tratta di un paziente contagiato dal virus, ma del nuovo container che verrà presto installato di fronte al Dea per isolare i soggetti che presentano sintomi ricollegabili all’Evd. La direzione ospedaliera ha deciso di noleggiarlo per un anno - ma sarà possibile recedere dopo 6 mesi - al costo di 13 mila euro al mese per una spesa complessiva di circa 200 mila euro per poter garantire attrezzatura e allacciamenti. Gabriele Gallone «Ora mi aspetto dotazioni per colera e peste» «Giù le mani» Ieri mattina all’ingresso dell’ospedale, è stato appeso uno striscione che in poche parole chiarisce l’atmosfera che si respira a a Orbassano: Inseguimento da film tra Collegno e Borgaro. Lunedì di Pasquetta corso Francia e poi la tangenziale Nord sono state protagoniste di un lunghissimo piano sequenza, come in un film, con un furgone tallonato a pochi metri da pattuglie dei carabinieri a sirene spiegate. Tutto inizia verso le 17,30 in via Torino a Collegno. Un’auto del Nucleo radiomobile della compagnia Il furgone e la refurtiva di Rivoli sta perlustrando la zona. Notano 4 uomini su un furgone bianco, Citroën Jumper (rubato a Caselle), che esce sgommando dalla «Camerson spa», ditta di elettronica ed elettromeccanica. Il furgone parte a folle velocità verso Rivoli. Inizia l’inseguimento lungo corso Francia. Il furgone brucia i semafori rossi. Poi a Rivoli il Jumper imbocca la tangenziale Nord poi prende l’uscita di Borgaro e svolta in strada dell’Aeroporto. La via in quel punto fa una curva a gomito e il furgone deve rallentare. Così un maresciallo scende dall’auto, tira fuori l’arma ed esplode quattro colpi, mirando alle gomme. Il Jumper continua la sua corsa e si infila tra le baracche del campo. Quando i militari entrano dei quattro non c’è più traccia. Nel furgone, trovano 500 chili di matasse di rame grezzo e cavi elettrici. [P. ROM.] 1 Rivoli Indicazioni ministeriali La decisione è stata presa a novembre per rispettare le indicazioni ministeriali e dotare il pronto soccorso di una camera di isolamento attualmente mancante. L’enorme scatolone, però, arriverà solo tra un paio di settimane, con tempistiche e costi che stanno suscitando critiche e proteste da parte di operatori e sindacati: «Sei mesi dopo lo scoppio dell’epidemia, in un momento in cui si tagliano servizi essenziali pur di risparmiare, il San Luigi si dota di un container per isolare i malati di ebola» attacca Gabriele Gallone, membro dell’esecutivo nazionale di Anaao. « Mi sembra semplicemente assurdo». Inseguimento da brividi dopo il furto di rame Carlo Picco FOTO MASSENZIO «Bastava non chiudere il reparto Tbc» Gabriele Gallone, membro dell’esecutivo nazionale di Anaao. «Mi sembra semplicemente assurdo. La soluzione? Bastava non chiudere il reparto Tbc» 13.000 euro al mese Il costo del noleggio del container senza contare le spese di manutenzione e allacciamenti «Giù le mani dal San Luigi». Ogni argomento rischia di scatenare una nuova polemica, ma il direttore generale Remo Urani, però, difende la scelta dell’azienda: «Abbiamo rispettatole indicazioni ministeriali. Se ci fossimo trovati ad affrontare anche un solo caso di contagio infettivo saremmo stati in difficoltà». Il noleggio del container faceva parte delle misure previste dal documento di valutazione dei rischi redatto lo scorso autunno: «Fra l’altro alla riunione ha partecipato anche Gallone come medico competente e non ha sollevato particolari obiezioni. Anzi, nei suoi rilievi certifica che il documento di valutazione di rischio riprende le indicazioni del Ministero. È una decisione che prenderei di nuovo domani». Sulla stessa linea anche il direttore sanitario Carlo Picco: «Si tratta di una soluzione temporanea, in atte- «E’ una soluzione temporanea, colma una lacuna» sa del nuovo pronto soccorso, che va a colmare una lacuna strutturale riguardo qualsiasi malattia infettiva. Soprattutto dopo la chiusura del reparto Tbc, anche se le due vicende non sono affatto collegate». La replica Ironica la replica di Gallone, che a gennaio nelle sue osservazioni aveva già sostenuto che la questione del container andava valutata in un’ottica complessiva assieme alla Regione: «Non chiudere il reparto Tbc poteva essere una soluzione. Adesso mi aspetto l’acquisto di nuove indispensabili dotazioni per affrontare il colera e la peste polmonare». Fiamme al liceo Darwin Oggi lezioni sospese Un cortocircuito. Questa la causa più probabile dell’incendio che si è sviluppato ieri pomeriggio nel liceo scientifico Darwin di Rivoli. Le fiamme avrebbero preso origine dalle macchinette delle bibite e del caffè al pianoterra. Ad accorgersene i responsabili del vicino Ostello. «Ho sentito odore di fumo - dice Hermes Delgrosso, il responsabile -. L’interno dopo l’incendio Sono venuto a vedere e ho notato il fumo che usciva dall’ingresso del liceo. Ho chiamato subito il 115». Erano all’incirca le 18,15. Ma ancora alle 19 un denso fumo nero esce dall’ingresso principale e dalle finestre della Sala del Vescovo al primo piano. In un’ora o poco più i pompieri di corso Regina e di Grugliasco domano le fiamme. Sul posto anche i carabinieri di Rivoli. «La scuola oggi sarà chiusa - conferma la preside Maria Luisa Mattiuzzo arrivata di corsa -. Abbiamo già allertato tutti. Poi dovremo valutare per i prossimi giorni cosa fare». Perché i danni non sembrano ingenti, riguarderebbero solo l’impianto elettrico del pianoterra, la controsoffittatura, le plafoniere e soprattutto la fuliggine che ha annerito pareti e pavimento. [P. ROM.] 1 12 45 67 18 36 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MERCOLEDÌ 8 APRILE 2015 VIABILITA’ E SERVIZI Giro di vite Ticketridotti del15percento il caso ALESSANDRO MONDO 16.300 permessi Quelli a Torino, da fine gennaio aboliti e sostituiti dal ticket «Blu A» o «Blu B» via via che raggiungono la data di scadenza prevista 13.800 in futuro È il numero dei permessi di circolazione previsti a regime, una volta che la «stretta» del Comune di Torino sarà completata 100 euro È il costo del nuovo ticket di circolazione Blu, valido due anni: la stessa cifra che si pagava per ottenere il permesso argento D ove finisce la necessità di regolamentare il traffico cittadino e dove comincia l’esigenza di garantire un servizio pubblico? Nuovo permesso Nonostante i toni felpati, la questione contrappone il Comune di Torino e i medici di famiglia, da fine gennaio orfani del prezioso «permesso argento» che consentiva il transito nelle vie della Ztl riservate ai mezzi pubblici: possibilità negata dal ticket «Blu A», rilasciato in sostituzione. Peccato che quello del medico di base sia un servizio di pubblica assistenza, ricordano gli interessati, decisi a chiedere un incontro all’assessore ai Trasporti Claudio Lubatti. E questo, nonostante il loro interlocutore abbia già risposto alla lettera firmata da Guido Giustetto, presidente dell’Ordine: le regole sono uguali per tutti. Obiettivo dell’amministrazione: alleggerire il traffico in entrata nella Zona a traffico limitato e velocizzare le corse di tram e bus lungo le strade loro riservate. Vie precluse Al massimo, gli uffici dei Trasporti concederanno il permesso «Blu B», che permette il transito nelle vie riservate ai mezzi pubblici, «ai medici di base o ai pediatri di libera scelta in grado di comprovare la necessità di raggiungere pazienti o fornitori direttamente affacciati sulle vie XX Settembre, Rossini, Pietro Micca, Milano e Arsenale». Tutti gli altri dovranno aggirare queste direttrici, pensate per agevolare il passaggio dei mezzi pubblici e non come assi di attraversamento veloce della città. Discorso chiuso. La protesta Discorso aperto per il presidente dell’Ordine e per i singoli associati, alcuni dei quali perorano direttamente le loro ragioni. Come Gianni Boella, fiduciario dell’Asl Torino 1: «Per avere il permesso argento avevamo già dovuto battagliare. E anche sul requisito necessario per ottenerlo, ovvero dimostrare di avere almeno trenta assistiti entro i confini della Ztl, ci sarebbe da discutere». Requisito richiesto anche per vedersi riconoscere il «Blu A». «Ora siamo da capo - aggiunge Boella -: eppure in altre città funziona diversamente». Circa 300 i professioni- Ztl blindata Il Comune vuole ridurre il numero delle auto che entrano nella Ztl per alleviare il traffico e velocizzare le corse dei mezzi pubblici: l’obiettivo è aumentare la velocità commerciale dei bus del 30 per cento 1 Un giro di vite che REPORTERS Anche l’Ordine contro i nuovi pass della Ztl Cambia il permesso e i medici non riescono a raggiungere i pazienti Ma il Comune tiene duro: nessun favoritismo 300 dottori Quelli che, in base ad una stima, esercitano la loro attività entro i confini della Zona a traffico limitato sti che hanno un certo numero di assistiti, e talora lo studio, nella Zona a traffico limitato. «Il mio è in via Cernaia, e ho parecchi pazienti nella Ztl - spiega Massimo Mao, medico di famiglia convenzionato con la Torino 1 - . Il per- messo argento scade domani, già so che mi toccherà fare i salti mortali». «L’attività del medico di famiglia è diretta ad assistere persone affette da patologie acute e croniche - rilancia Giustetto nella lettera al Comune, chiedendo il riconoscimento del permesso «Blu B» agli interessati -. Nel caso l’assistito sia impossibilitato a recarsi in studio, il medico provvede alla visita a domicilio anche con forme di assistenza programmata e integrata rivolte a persone fragili, con handicap, anziane affette da gravi patologie e per le quali l’assistenza al proprio domicilio consente di evitare ricoveri». E ancora: «E’ facilmente intuibile individuare nella agevo- le viabilità e nei tempi di trasferimento uno degli aspetti fondamentali per contribuire all’efficienza del servizio del medico». Il Comune non cede I quali, secondo Lubatti, non sono diversi da «forze dell’ordine, magistratura, istituzioni varie che si sono viste diminuire il numero di accessi alla Ztl: siamo arrivati alla conclusione di concedere l’utilizzo di queste vie solo alle categorie che devono raggiungere un punto predeterminato sulla via stessa, andando a concedere “esenzioni a posteriori” a tutti quelli che per casi di comprovata urgenza la impegneranno facendone uso per raggiungere altri punti della città». fa discutere, ma sul quale il Comune non intende tornare indietro. Gli obiettivi sono complementari: tagliare il numero di auto private che ogni giorno entra nella Ztl riducendo del 15% i permessi, eliminare i privilegi e qualche abuso, alleggerire il traffico e aumentare la velocità commerciale dei mezzi pubblici. Compresi quelli «argento», i titolari sono in tutto 2.700 e detengono il «passepartout» per percorrere nei due sensi le vie riservate ai mezzi pubblici attraversando il centro in pochi minuti. Da fine gennaio, via via che scadranno e che gli intestatari si presenteranno per il rinnovo, saranno rimpiazzati dal permesso unico Blu riportato nella foto (100 euro, valido per due anni, come il precedente). Due i sottotipi: il «Blu A» , uguale e identico al vecchio Rosso, verrà consegnato alla quasi totalità dei richiedenti (magistrati, consiglieri, assessori, parlamentari, imprese aventi diritto) e consente di accedere alla Ztl, eccetto le vie riservate ai mezzi pubblici; il «Blu B» (trasporto latte, persone scortate, fornitori di farmacie, trasporti valori, associazioni di volontariato) permette di utilizzare le vie riservate a tram e bus. Invariati orari e perimetro della Ztl. [ALE. MON.]
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