Allegato - Liceo Scientifico Statale "E. Fermi"

LICEO SCIENTIFICO STATALE
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Bologna, 8 aprile 2015
COMUNICATO DEL DIRIGENTE AL RIENTRO A SCUOLA
A tutta la Comunità del FERMI e, in modo particolare, alle ragazze ed ai ragazzi.
Sicuramente stamattina molti di voi ancor prima di entrare rimpiangevano le vacanze appena
trascorse. Eppure oggi, 8 aprile 2015 dobbiamo ancora riconoscere che poter frequentare la
Scuola è un privilegio. Quando avevo la vostra età non avrei mai pensato che il mondo nel nuovo
secolo avrebbe avuto ancora tutti i mali di quello precedente ma sono ancora nei nostri occhi le
terribili immagini di corpi (tanti) caduti sul pavimento con sedie e tavoli e gli arredi tipici di una
Scuola come la nostra ma in Kenya. A Scuola sono stati uccisi da fanatici terroristi che hanno
voluto colpire persone di diversa religione. Non è la prima volta che ci sono massacri a Scuola,
non possiamo dimenticare le bombe sulle Scuole dell’ONU a Gaza, il rapimento delle “nostre"
ragazze da parte di terroristi in Nigeria, terroristi che si definiscono Boko Haram (parole
che letteralmente significano «l'istruzione occidentale è proibita»). Più lontano nel tempo, ma
non nel ricordo, il massacro della Scuola di Beslan (2004 Ossezia del Nord, Federazione russa). Il
terrore si accanisce contro la Scuola non a caso.
Cosa possiamo fare? Quello che dobbiamo: studiare per conoscere e per capire, aiutare altri a
capire, evitare i pregiudizi e le semplificazioni.
In una chiesa del Ruanda, nel 1994 teatro di uccisioni di un terribile genocidio, una vittima con il
suo sangue aveva scritto : “se io ti avessi conosciuto, se tu mi avessi conosciuto, tu non mi avresti
ucciso.”
Ha detto Nelson Mandela L'istruzione è l'arma più potente che può cambiare il mondo.
Questa abbiamo e questa dobbiamo usare, pur con il cuore gonfio di dolore dobbiamo continuare
il nostro lavoro sorretti non da una speranza astratta e di consuetudine in questi casi, ma dalla
consapevolezza che il mondo è nelle nostre mani tutti i giorni e che adempiere ai nostri compiti
ed alle nostre responsabilità è la rivoluzione più forte che possiamo compiere, una rivoluzione
che parte da quando qualcuno qualcuno ha voluto scrivere qualcosa che rappresenta un punto
ancora di partenza, parole che dobbiamo non solo diffondere ma praticare con la nostra
testimonianza quotidiana:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali.
E’ l’art. 3 della Costituzione della nostra Repubblica, la nostra migliore risposta ai terroristi e agli
assassini.
Spero avrete l’occasione di riflettere con i vostri insegnanti. Buon lavoro.
Il VOSTRO preside
Maurizio Lazzarini