cliccare qui - Federazione Italiana Tennis

Le racchette
delle top-player
Scopri i segreti
delle loro incordature
LA RIVISTA
Anno XI - n.12 - 15 aprile 2015
Pag.22
Fed Cup: sfidiamo la più forte di sempre?
Serena Williams
domina come nella
storia hanno saputo
fare solo Lenglen,
Court, King,
Navratilova e Graf
Pag.5
Si può vincere
con la ciccia
Gli esempi di Ouahab
e di Taylor Townsend
Pag.10
GLI ALTRI CONTENUTI
Il valore di un campione Pag.3 - Circuito mondiale: 7
spunti in 7 giorni Pag.8 Batch-point Pag.9 - I numeri
della settimana Pag.12 - Tennis in tv Pag.14
Il mondo degli under Pag.16 - Circuito FIT-Tpra Pag.18
Tecnica: i 400 millisecondi della volée Pag.20
La regola del gioco: invasioni... barbariche Pag.24
2
prima pagina
Il valore di un campione
di
Enzo Anderloni –
foto
I
Getty Images
l tempo di lottare in finale a Miami contro il n.1 del mondo Novak
Djokovic. E di salire sull’ennesimo
aereo della sua vita di “Fab Four”
del tennis mondiale, tornare a casa e
finire i preparativi. Andy Murray si è
fatto trovare puntuale all’altare con
l’affascinante fidanzata di sempre,
Kim Sears (sono coetanei e stanno
insieme da quando avevano 17 anni). Lo ha fatto alla sua maniera, nella
cattedrale della sua cittadina natale,
Dunblane. Lo ha fatto da fiero scozzese, indossando un kilt. Lo ha fatto
in mezzo alla sua gente (e invitando
poi solo amici e parenti alla successiva festa privata) dicendo di no a più
di un’offerta da oltre un milione di
dollari per l’esclusiva delle immagini
dell’evento.
E’ vero, uno che in carriera ha guadagnato, a oggi, di soli montepremi
DIRETTORE
Angelo Binaghi
COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,
Massimo Verdina
DIRETTORE RESPONSABILE
Enzo Anderloni
36.226.273 dollari non ha certo bisogno di un altro milione. Però quanti
ne vediamo e sentiamo di divi e superstar, dello sport o dello spettacolo,
stramilionari, che quei soldi li prendono? Che monetizzano tranquillamente
(anzi, con soddisfazione…) anche nel
momento in cui dicono sì per la vita
alla persona che amano.
Ecco, quel milione rifiutato da Andy (e
da Kim) vale simbolicamente come un
terzo Slam, dopo gli Us Open 2012 e
Wimbledon 2013. O meglio, aiuta a capire perché Murray è riuscito a vincerli
e potrà in futuro riuscire a compiere
altre grandi imprese: è una persona a
tutto tondo, uno che pensa con la sua
testa, che sa fare scelte importanti.
E’ stato il primo top player a ingaggiare
un coach donna, la ex n.1 del mondo
Amelie Mauresmo. Ne hanno parlato
tutti e molti l’hanno ritenuta una scelta
incomprensibile, altri assurda. Andy,
che dopo il trionfo a Wimbledon (rag-
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
Antonio Costantini (foto editor),
Amanda Lanari, Annamaria Pedani
(grafica)
FOTO
Getty Images, Archivio FIT, Antonio
Costantini, Angelo Tonelli
HANNO COLLABORATO
Giovanni Di Natale, Max Fogazzi,
Andrea Nizzero, Gabriele Riva,
Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,
Piero Valesio
A CURA DI
Sportcast srl
Via Cesena, 58 - 00182 Roma
[email protected]
3
giunto con il supporto di un grande
come Ivan Lendl in panchina) e dopo
l’operazione alla schiena aveva bisogno di trovare nuove motivazioni, è
andato diritto per la sua strada. Bello
sereno come l’altro giorno con la sua
gonna scozzese in mezzo alla gente di
Dunblane.
D’altra parte non si era fatto grandi
scrupoli a dichiararsi fautore dell’indipendenza della Scozia alla vigilia del
referendum del settembre 2014. Attirandosi una valanga di critiche feroci
da quell’opinione pubblica che l’aveva
osannato quando nel 2013 aveva alzato
il trofeo dei Championships, primo britannico 77 anni dopo Fred Perry (1936).
Ma questa è la differenza tra saper
giocare bene a tennis (anche molto,
molto bene) e riuscire a compiere
grandi imprese con la racchetta. Al
momento decisivo è l’uomo che viene
fuori. Anche scegliendo di indossare
una gonna.
PROGETTO GRAFICO
REALIZZAZIONE
Edisport Editoriale Srl
REDAZIONE E SEGRETERIA
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G
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Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004
dell’ 8 gennaio 2004
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pubblicati, non si restituiscono.
La rivista è disponibile
in formato digitale sui siti www.
federtennis.it e www.supertennis.tv
e spedita via newsletter. Per riceverla
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4
fed cup
E’ Serena Williams,
the Greatest Of All Time?
Le azzurre la
affrontano in Fed
Cup a Brindisi. Con la
sorella Venus forma
uno dei tandem più
letali della storia
USA. Ha dei numeri
impressionanti
e se la gioca con
Lenglen, Court, King,
Navratilova e Graf.
Sabato e domenica
sfidiamo la migliore
di sempre?
di
Piero Valesio –
C’
foto
Getty Images
era un giochino, tanto
tempo fa, che accomunava tutti quelli che erano
appassionati di fumetti
Marvel: quelli dei supereroi dal volto
umano, che picchiavano duro i cattivi ma poi, nella solitudine delle loro
case, dovevano fare i conti con angosce di varia natura; proprio come tutti noi. Il giochino constava nel porsi
una domanda e tentare di darsi una
risposta: è più forte Hulk (il dottor
Bruce Banner che diventava verde e
intollerante alle provocazioni quando
innescavano la sua rabbia) o la Cosa,
il bonario Ben Grimm dei Fantastici Quattro, reso un mostro di pietra
dall’esposizione ai raggi cosmici? Una
domanda assurda e senza possibilità
di ottenere una risposta definitiva che
però vale la pena scongelare per trasformarla in un quesito più attuale: è
Serena Williams la più forte di sempre? Di tutte le Hulk e le Cose al femminile che hanno calcato i campi da
tennis nella storia del nostro sport?
Serena Williams ha vinto
19 Slam (6 Australian Open, 2 Roland
Garros, 5 Wimbledon e 6 Us Open).
Ma la striscia potrebbe continuare...
Meglio della Divina?
È ad esempio Serena più forte di Suzanne Lenglen? La divina francese che negli anni ‘20 inventò di fatto un figura
che poi avrebbe dominato lo show business, quella della sportiva donna di
successo? Va da sé che quando si raffrontano due atlete di ere così differenti non si può perdere tempo a discutere
sulla velocità di palla: ma sull’impatto
che quel personaggio ha avuto nell’epoca sua (ha perso una sola partita in
carriera...) e sui riverberi che giungono
fino a noi, questo si. Allora non si può
negare che la Divina abbia inventato un
ruolo anche mediatico che prima non
c’era; e abbia anche scoperto qualche
centimetro di carne in più, fatto allora
assolutamente rivoluzionario.
Più forte di Margaret?
È più forte Serena, che speriamo a
Brindisi abbia anche un po’ di pietà di
noi, di Margaret Court, che fu capace di vincere 24 titoli dello Slam e di
completare l’opera nel ‘70? E che perse una finale di Wimbledon essendo
incinta del suo primo figlio? In effet-
5
Suzanne Lenglen ha vinto
8 Slam (2 Roland Garros e 6 Wimbledon)
fed cup
Billie Jean King
ha vinto 12 Slam (1 Australian Open, 1
Roland Garros, 6 Wimbledon e 4 Us Open)
Margaret Court
ha vinto 24 Slam (11 Australian Open, 5 Roland Garros,3 Wimbledon e 5 Us Open)
ti il suo strapotere fu per certi versi
analogo a quello di Serena ma le due
sono separate da uno sguardo sulla
realtà (oltre che sul campo) profondamente diverso. Il conservatorismo
esistenziale della Court è agli antipodi rispetto alla visione della vita
di Serena. Certo è che Margaret fu un
punto di riferimento per una ampia
fetta di opinione pubblica, forse più
di quanto lo sia Serena oggi.
Superiore a Billie e Martina?
E pure Billie Jean King, profondamente
diversa dalla Court ma a lei accomunata dall’avere affrontato in esibizione
l’ex campione di Wimbledon Bobby
Riggs nello stesso anno, ha cambiato
la sostanza del tennis femminile, in-
ventando la Wta e facendolo diventare
un fenomeno sportivo sovrapponibile
a quello maschile; un impegno manageriale di cui Serena nel tennis non ha
mai pensato di farsi carico. È la Sorellona più forte e politicamente importante di Martina Navratilova? Difficile
a dirsi: Martina è riuscita in un obiettivo sportivo unico, diventare simbolo
e oggetto di imitazione anche per il
pubblico maschile, che ancora oggi si
ritrova nel suo irripetibile gioco d’attacco e nei suoi serve & volley esteticamente perfetti. Oggi nessun giocatore
maschio si riconosce in Serena.
Meglio di Steffi?
E la Graf? Oltre a completare uno
Slam Steffi è stata protagonista di una
Martina Navratilova ha vinto 18 Slam (3 Australian
Open, 2 Roland Garros, 9 Wimbledon e 4 Us Open)
storia umana che ha tenuto banco per
anni: prima il difficile rapporto col padre, poi il matrimonio con Agassi: per
quanto schiva, è stata mediaticamente perfetta. Si può dire lo stesso della
Williams? La provocazione è partita
insomma. Dovendo sintetizzare si
potrebbe azzardare quanto segue: Serena non è la più forte di sempre. Di
certo è quella che tira più forte. Ma
come sempre succede in questi frangenti vi spaccherete in chissà quante
fazioni e nel frattempo il dubbio di
fondo rimane. Del resto se non siamo
riusciti a stabilire in 40 anni se sia
più forte Hulk o la Cosa, mica pretenderete che in quattro e quattr’otto si
scopra chi è stata la regina di tutti i
tempi?
Steffi Graf ha vinto 22 Slam (4 Australian Open, 6 Roland
Garros, 7 Wimbledon e 5 Us Open)
5
7
circuito mondiale
7 spunti in 7 giorni
Cosa ci ha lasciato la settimana? Dalla terza finale di Camila Giorgi
alla prima - challenger - del talentino Donati. In mezzo, le crisi
di Gulbis e Bouchard e il coraggio di Mirza e Mauresmo
di
Andrea Nizzero –
foto
Getty Images
1. Camila in agrodolce
Un’altra settimana agrodolce, un altro anti-climax doloroso. La terza finale in carriera giocata da Camila ha
avuto lo stesso esito delle prime due:
una sconfitta. Ma il suo match contro
Agnieszka Radwanska, a Katowice padrona di casa e numero 1 del seeding,
rimane l’ennesimo spot (sesta vittoria
contro una Top 10) su quello che potrebbe essere. “Aveva una risposta per
qualsiasi cosa”, ha detto Aga dopo essere stata spazzata via dal campo. Il
dilemma con Camila rimane sempre lo
stesso: le manca qualcosa, o si porta
dietro qualcosa di troppo?
Genie rientra nella categoria di coloro che odiano perdere più di quanto
amino vincere. Ego e ambizione, se
non tenuti sotto controllo, diventano
come le spugne trasportate dall’asino di Edipo: carico impercettibile in
situazioni normali, zavorra mortale
quando c’è un guado da superare. Il
suo 2015, fin qui a malapena da Top
30 (ha perso cinque delle ultime sette partite), sarà un fiume difficile da
traversare, ma che ci permetterà di
conoscerla meglio.
3. Sania, dal letame al n.1
Prima che tennista, Sania Mirza è
una ragazza nata e cresciuta in quello che, per le donne, è considerato
il quarto Paese più pericoloso del
mondo. Le statistiche sui crimini e le
discriminazioni contro il sesso femminile sono agghiaccianti anche nel
2015. E come non bastasse, lei stessa racconta: “Quando avevo sei anni,
non c’erano campi in terra, non c’erano campi in cemento. Giocavamo e ci
allenavamo su campi fatti di letame.
Non scherzo. Era tutto quello che c’era”. Con queste premesse, oggi Sania
è Ambasciatrice ONU per le donne e
numero 1 del mondo in doppio, prima tennista indiana a raggiungere la
vetta del ranking. Per combattere i
mostri che l’ignoranza ancora partorisce, il mondo ha bisogno di eroine
come lei.
2. Che succede, Genie?
“Non è una sorpresa. Risultati come
questo me li aspetto”. Sono parole
pronunciate da Eugenie Bouchard lo
scorso luglio, dopo aver raggiunto la
finale di Wimbledon. Nessun sorriso,
nessuna celebrazione. Due semifinali
e una finale Slam ad appena vent’anni, nella prima stagione interamente
dedicata al professionismo? Ordinaria amministrazione, almeno a sentire
lei. Oltre a considerarsi priva di limiti,
8
4. Occhio allo zio Sock
Sono passati quasi dodici anni
dall’ultima vittoria Slam di un tennista statunitense (Roddick, Us Open
2003). Dodici anni durante i quali
quella che era la maggior potenza
mondiale (anche) nel tennis maschile è stata retrocessa a ordinaria pattuglia di tennisti. Jack Sock, fresco
campione sulla terra di Houston, è
il primo a vincere un titolo tra gli
statunitensi nati negli Anni ‘90, una
generazione appesantita e infine
tramortita da enormi responsabilità. Sock, classe 1992, alle spalle ha
un passato di sfottò costruiti sul
suo cognome (“calzino” in inglese),
una recente operazione chirurgica
all’anca e un periodaccio dovuto a
una brutta malattia del fratello Eric,
ora guarito. Difficilmente diventerà
un campione, ma sulla terra rossa europea potrebbe dar fastidio a
molti.
5. Love is in the air
Un uomo che si sposa in gonnella,
una donna lesbica che annuncia una
gravidanza. Nel giro di 48 ore, Andy
Murray e la sua allenatrice Amelie
Mauresmo hanno regalato al mondo la loro personalissima versione
dell’amore. Il primo, raggiante di
fianco alla sua sposa Kim Sears, ha
mantenuto la promessa e si è presentato all’altare della Cattedrale
circuito mondiale
un incubo sportivo simile. Riuscirci di nuovo potrebbe essere ancora
più difficile.
7. Donati è un treno
La prima finale Challenger della nuova generazione azzurra porta la firma del 20enne piemontese, prodotto
di quell’ottima annata 1995 già analizzata su queste pagine. Sotto l’ala
di Massimo Puci, il giovane alessan-
drino sembra pronto a fare il salto
di qualità che fin qui non è ancora
riuscito ai suoi colleghi nati nella
seconda metà degli anni ‘90. La finale raggiunta nel torneo da 125.000
dollari di Napoli gli ha permesso di
guadagnare 108 posizioni in classifica (ha sfondato il muro dei primi 250
giocatori del mondo), oltre ad avergli
fornito una fondamentale iniezione
di fiducia nei propri mezzi.
di Dunblane con il tradizionale kilt
scozzese. Amelie ha invece annunciato il prossimo arrivo di un bebè,
atteso in agosto (nella foto il tweet
in cui svela la gravidanza). Mentre su
Twitter le battutacce figlie dell’odio e
dell’ignoranza si sprecano. Ci uniamo a chi augura ogni bene a entrambi, ringraziandoli del coraggio che da
sempre mettono nelle loro parole e
nelle loro azioni.
6. La falsa partenza di Gulbis
Una vittoria, otto sconfitte. Si riassume così la disastrosa falsa partenza di Ernests Gulbis in questo
2015. L’ultimo Top 50 battuto dal
lettone è Andreas Seppi, a Mosca, lo
scorso ottobre. Siamo a metà aprile
e quella che poteva sembrare una
crisi sta prendendo i contorni di
una tragicommedia. A Monte Carlo
ha racimolato un gioco (uno!) contro Andreas Haider Maurer. Ernests
si è già svegliato un paio di volte da
batch-point
C’era una volta...
Doppio inedito
sull’erba dell’Olimpico
in occasione della
conferenza stampa
degli IBI 2015: da
sinistra, Luigi Abete,
Angelo Binaghi,
Giovanni Malagò
e Nicola Pietrangeli
L’altra settimana c’è stata la conferenza stampa di presentazione degli
Internazionali BNL d’Italia. Batch ha qualche difficoltà a ricostruire
quante ne ha viste e/o fatte dal 1971, quando curò per la prima volta
l’ufficio stampa, agli anni ’80, quando smise di occuparsi di tennis. Però
si ricorda bene che questa era la quindicesima da quando al tennis c’è
tornato, la quindicesima dell’era-Binaghi.
Beh, ragazzi… Che differenza, a metterla a confronto con le prime due
della nuova serie, quando ancora c’era Panatta e non si sapeva neppure
dove farle. Non parlo tanto di qualità dell’organizzazione e di immagine,
ma anche e soprattutto di clima.
Allora il tema principale di dibattito era, ogni volta, “Chi viene?” (il
rischio di assenze importanti fra giocatori e giocatrici era alto) e quello secondario, ante-combined, era “Ma come vi è venuto in mente di
far svolgere prima il torneo maschile e poi quello femminile?” (anche
se Binaghi non c’entrava niente, perché ad accettare soldi per l’iniqua
inversione di settimane era stato Franco Bartoni). Più che degli organizzatori, lo show era dei soliti noti, i contestatori a prescindere. Da
Rino Tommasi - che non dimenticava mai neppure di rimproverare la
FIT perché, abolendo la formula dei tre set su cinque nei campionati di
seconda categoria, aveva fatto perdere ai nostri baldi giovani l’abitudine
a disputare match in formato Slam – a Ubaldo Scanagatta – quasi sempre focalizzato su discorsi di soldi – , più che una platea di giornalisti
sembrava di avere davanti un plotone di esecuzione.
Insomma, tutto è talmente cambiato che persino Binaghi, stavolta, si è
convinto che poteva risparmiare agli invitati la consueta raffica di slide
che documentano come, di balzo in balzo, il tennis italiano abbia raggiunto le stelle proprio mentre il resto del Paese andava a rotoli.
Anche il dubbio che nel 2015 al Foro Italico possa mancare Federer è
stato appena appena sussurrato. Non tanto perché è ormai chiaro che
verrà sciolto solo nell’immediata vigilia del torneo, quanto perché, con
tutto il rispetto per quel Mito vivente che è Roger, gli Internazionali
BNL d’Italia sono ormai talmente belli, grandi e importanti in sé da
prescindere da “Chi viene?”. E’ la cornice a dare valore al quadro, un
po’ come a Wimbledon (lo vedemmo bene nel 1973, quando vi si registrò il record di presenze nonostante il boicottaggio di 92 dei primi
100 giocatori del mondo) e agli altri appuntamenti più classici del
calendario. Con buona pace di Madrid e dei (pochi, per fortuna) irriducibili dell’anti-italianità.
Batch
9
focus
Talento oversize
Lamine Ouahab non
è il classico superatleta. Lui, il suo
quintale (anche se il
sito Atp dice che pesa
83 kg...) di classe lo
esprime tra smorzate
e accelerazioni
di
Alessandro Nizegorodcew
Quante volte avete sentito dire che una
grande preparazione atletica è imprescindibile nel tennis moderno? In quante circostanze avete sentito parlare di
uno sport oggi più che mai legato alla
prestanza fisica, sia essa rappresentata da potenza muscolare, velocità
o resistenza? Ora provate a spiegare
tutto questo a Lamine Ouahab, giocatore marocchino “oversize”, che nelle ultime settimane sta giocando un
tennis ai limiti della fantascienza. La
settimana scorsa Ouahab ha incantato Casablanca, superando Haase (n.88
Atp) e Garcia-Lopez (n.24 Atp) di fronte
all’incredulo e infuocato pubblico di casa. Talento cristallino, alterna smorzate
millimetriche ad accelerazioni al fulmicotone con entrambi i fondamentali.
La scheda “alleggerita”
Fin qui, nulla di strano, se non fosse
che il suo 1.85 di altezza non è accompagnato dagli 83 kg che il sito ufficiale Atp gli assegna (per capirci, se
fosse vero avrebbe altezza e peso di
Rafael Nadal), bensì almeno 20 in più.
Ouahab, la carta d'identità
Nome: Lamine Ouahab - Luogo di nascita: Algeri (Algeria) - Data di nascita: 22 dicembre 1984
Altezza e peso: 185 cm per 83 kg (?!) (dato ufficiale Atp) - Ranking Atp: 232
Best Ranking: 114 (2009) - Coach: Hicham Arazi - Tornei vinti: 24 Futures
Nonostante ciò riesce a essere sufficientemente veloce e la corsa in avanti
potrebbe quasi essere definita “rapida”. La domanda che sorge spontanea
quando lo si osserva è: “Ma come fa?
Come può con quel fisico tenere il ritmo dei super-atleti del circuito Atp?”. A
Casablanca è stato eliminato nei quarti
dallo spagnolo Daniel Gimeno-Traver,
ma gli spettatori del torneo nord-africano sono letteralmente impazziti per
il loro “nuovo” beniamino. Si, perché
Ouahab è nato in Algeria il 22 dicembre
del 1984, ma dopo alcuni screzi con
Magri per forza.
E chi l’ha detto?
Chi l’ha detto che bisogna essere magri per forza? Lamine Ouahab non è l’unico talento in versione XL. Alle
porte delle Top 100, e più precisamente al n.105, c’è
anche Taylor Townsend, promessa americana oversize,
classe 1996 (compie 19 anni giovedì 16 aprile). Un bel
messaggio nell’epoca dei super-fisicati: arrivare in alto,
sognare di fare giocare ai massimi livelli si può anche
con qualche chilo in più. Peccato che il sito ufficiale
della WTA non indichi né altezza né peso, lasciando lo
spazio vuoto negli appositi spazi. Perché mai?
10
la propria federazione ha deciso a fine
2013, sfruttando anche il matrimonio
con una donna marocchina, di cambiare nazionalità.
Sognando i Top 100
A inizio 2015 era partito da numero
587 del mondo, ma dopo un trionfo
challenger, tre titoli futures e i quarti a
Casablanca, il ranking oggi recita 232
con un incremento di 355 posizione in
poco più di tre mesi. La Race, che prende in considerazione i punti conquistati nell’anno solare, lo vede addirittura
al numero 87. L’ultimo dei futures citati, vinto in quel di Safi, rappresenta
il ventiquattresimo alloro Itf della carriera di Ouahab. Solo i romeni Crivoi
e Ionita hanno saputo fare altrettanto.
Visto lo stato di forma (da non confondere con la linea) di Lamine, il record
assoluto sembra davvero a un passo.
Ouahab, che si sta avvalendo della collaborazione tecnica dell’ex campione
marocchino Hicham Arazi, nei Top 100
non è mai entrato (best ranking n.114
raggiunto nel 2009), ma il sogno, mai
come oggi, potrebbe tramutarsi in realtà. A suon di smorzate, amatriciane,
rovesci lungolinea e pizze margherita.
11
i numeri della settimana
Nole da applausi
I primi 25 del ranking Atp
di
Giorgio Spalluto – foto Getty Images
142
Le settimane in vetta al ranking
di Novak Djokovic che supera Rafael Nadal,
diventando il 6° giocatore di sempre per
settimane al n.1. Davanti a lui Roger Federer
(302 settimane), Pete Sampras (286), Ivan
Lendl (270), Jimmy Connors (268) e John
McEnroe (170).
6
le vittorie di Camila Giorgi su una Top 10,
dopo il successo su Agnieszka Radwanska
a Katowice. L’azzurra aveva sconfitto in
precedenza Errani (n.7, a Pechino 2012),
Wozniacki (n.8, agli Us Open 2013),
Sharapova (n. 5, a Indian Wells 2014),
Cibulkova (n.10, a Roma 2014) e Azarenka
(n.8, a Eastbourne 2014).
60
la percentuale di successi della Giorgi
su una Top 10. Tra le attuali prime 36 al
mondo, solo in 5 hanno un bilancio positivo
contro le Top 10 :Sono Serena e Venus
Williams, Sharapova, Azarenka e Camila
Giorgi (6 vittorie, 4 sconfitte).
108
le posizioni guadagnate in classifica
da Matteo Donati (salito al n.247), grazie
alla finale raggiunta a Napoli. È anche
diventato l’azzurro più giovane a raggiungere
una finale challenger dal 2007, quando fu
Fognini ad arrivare in finale a Santiago (a 19
anni e 8 mesi).
110
le settimane al vertice del ranking
di doppio di Roberta Vinci, scavalcata questa
settimana (insieme a Sara Errani, fermatasi
a quota 87) da Sania Mirza. Meglio di Sara e
Roberta, solamente 6 tenniste: Navratilova (237
settimane), Huber (199), Black (163), Raymond
(137), Zvereva (124), Sanchez (111).
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Nome (nazionalità)
Novak Djokovic (SRB)
Roger Federer (SUI)
Andy Murray (GBR)
Kei Nishikori (JPN)
Rafael Nadal (ESP)
Milos Raonic (CAN)
David Ferrer (ESP)
Tomas Berdych (CZE)
Stan Wawrinka (SUI)
Marin Cilic (CRO)
Grigor Dimitrov (BUL)
Feliciano Lopez (ESP)
Gilles Simon (FRA)
Jo-Wilfried Tsonga (FRA)
Kevin Anderson (RSA)
Roberto Bautista Agut (ESP)
Ernests Gulbis (LAT)
Gael Monfils (FRA)
John Isner (USA)
Tommy Robredo (ESP)
David Goffin (BEL)
Ivo Karlovic (CRO)
Pablo Cuevas (URU)
Leonardo Mayer (ARG)
Philipp Kohlschreiber (GER)
I primi 25 italiani del ranking Atp
Punti
13205
8895
6060
5280
5255
5070
4670
4510
4405
3360
3055
2380
2210
2135
1960
1940
1910
1750
1720
1720
1695
1470
1442
1409
1395
Le prime 25 del ranking Wta
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Nome (nazionalità)
Serena Williams (USA)
Maria Sharapova (RUS)
Simona Halep (ROU)
Petra Kvitova (CZE)
Caroline Wozniacki (DEN)
Ana Ivanovic (SRB)
Eugenie Bouchard (CAN)
Ekaterina Makarova (RUS)
Agnieszka Radwanska (POL)
Carla Suarez Navarro (ESP)
Andrea Petkovic (GER)
Karolina Pliskova (CZE)
Lucie Safarova (CZE)
Angelique Kerber (GER)
Sara Errani (ITA)
Venus Williams (USA)
Madison Keys (USA)
Jelena Jankovic (SRB)
Sabine Lisicki (GER)
Garbine Muguruza (ESP)
Shuai Peng (CHN)
Timea Bacsinszky (SUI)
Barbora Strycova (CZE)
Svetlana Kuznetsova (RUS)
Samantha Stosur (AUS)
12
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
28
38
49
83
119
149
177
180
186
208
217
224
243
247
279
320
330
334
371
386
387
400
413
415
418
Nome
Fabio Fognini
Andreas Seppi
Simone Bolelli
Paolo Lorenzi
Luca Vanni
Marco Cecchinato
Andrea Arnaboldi
Roberto Marcora
Potito Starace
Thomas Fabbiano
Filippo Volandri
Matteo Viola
Stefano Travaglia
Matteo Donati
Federico Gaio
Riccardo Bellotti
Gianluca Naso
Gianluigi Quinzi
Flavio Cipolla
Lorenzo Giustino
Erik Crepaldi
Matteo Trevisan
Salvatore Caruso
Stefano Napolitano
Alessandro Giannessi
Punti
1285
1125
931
624
483
357
285
279
260
230
222
216
203
200
172
144
138
136
119
113
113
107
102
101
100
Le prime 25 italiane del ranking Wta
Punti
9981
7890
7571
6060
4675
4200
4122
3420
3385
3335
3260
2880
2870
2865
2805
2591
2325
2295
2127
2125
1985
1971
1945
1870
1835
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
Nome
Punti
15
Sara Errani
2805
26
Flavia Pennetta
1830
36
Camila Giorgi
1350
42
Roberta Vinci
1196
55
Karin Knapp
925
70
Francesca Schiavone
782
187
Alberta Brianti
274
212
Gioia Barbieri
226
245 Giulia Gatto-Monticone 185
336
Gaia Sanesi
104
344
Martina Caregaro
100
353
Jasmine Paolini
97
369
Anastasia Grymalska
91
436
Alice Matteucci
63
445
Alice Savoretti
61
446
Corinna Dentoni
60
447
Maria Elena Camerin
60
461
Claudia Giovine
56
469
Georgia Brescia
54
488 Anna Giulia Remondina
51
538
Martina Trevisan
41
539
Valeria Prosperi
41
540
Alice Balducci
41
573
Martina Spigarelli
36
586
Cristiana Ferrando
35
il tennis in tv
La Fed delle stelle
di
Giovanni Di Natale - foto Getty Images
C’
è Serena Williams, ci sono
Andrea Petkovic e Angelique
Kerber, c’è Petra Kvitova
con Karolina Pliskova e Lucie Safarova, c’è Eugenie Bouchard. È la
Fed Cup delle stelle. Nove delle prime
20 giocatrici del mondo in campo. Tra
semifinali e play off sarà un fine settimana di passione. Il tennis individuale
che diventa sport di squadra. Il coinvolgimento emotivo sarà totale. In campo e
sugli spalti, a casa come nei palazzetti.
Perché quando si gioca per la propria
nazionale tutto cambia. L’atmosfera, le
emozioni, le responsabilità. La Fed Cup,
come la Davis, è un mondo a parte.
Mille storie che si incrociano e che
esaltano. Come quella di Karolina
Pliskova, un anno fa in panchina nel
successo della Repubblica Ceca e
costretta a vivere la premiazione da
bordo campo. Questa settimana è lei
la n.2 del “Dream Team ceco”, davanti
a Lucie Safarova. Lei, che già a inizio anno aveva firmato il successo sul Canada,
ora vuole essere protagonista in patria.
Le ceche sono ampiamente favorite sul
campo di Ostrava, ma guai a sottovalutare la Francia.
Le attenzioni di SuperTennis saranno
anche su Sochi e sulla sfida tra Russia e
Germania. Russia che ha perso in extremis Maria Sharapova per un infortunio al
piede e questo può pesare moltissimo.
La Germania è outsider vera, sa soffrire
e lottare, e oltre alla Petkovic ha anche
una Kerber in gran forma dopo la vittoria di Charleston. Le valchirie possono
sognare il colpo grosso.
Non solo semifinali nella programmazione di SuperTennis. Sarà trasmesso anche il play-off che pone di fronte
l’Italia e gli Stati Uniti (in differita). A
fare da raccordo tra gli eventi ci sarà
uno studio live con Livio D’Alessandro
e Silvia Farina, con servizi esclusivi da
Brindisi per mostrare anche il dietro le
quinte della sfida delle azzurre.
Petra Kvitova,
la n.1 delle ceche
opposte
alla Francia
Week-end di Fed Cup, rivedi le azzurre all’ora di cena
Giovedì 16
00:00 - Torneo Int. City of
Florence 2015, Fin. Femm.
01:00 - S. Errani vs K.
Mladenovic, Fed Cup 2015
02:30 - Ball Boys
03:00 - Fognini vs
Delbonis, ATP 500 Rio de
Janeiro 2015
05:30 - S. Williams vs
Halep, WTA Premier
Miami (replica)
08:00 - La Voce delle
Regioni
09:00 - Torneo Int. City of
Florence 2015, Fin. Masch.
09:00 - Lisicki vs
Pennetta, WTA Indian
Wells 2015
12:00 - ATP 250 Houston
(replica)
14:00 - U. Radwanska vs
M. Sharapova, Fed Cup
2015
16:30 - Tennis Magazine
17.00 - News
17:05 - WTA Charleston
SF (replica)
19:30 - Reloaded Master
1000 Miami
20:30 - Magazine ATP
21:00 - News
21:05 - Ball Boys
21:30 - Challenger Napoli
Finale (replica)
Venerdì 17
00:00 - Torneo Int. City of
Florence 2015, Fin. Masch.
01:00 - C. Giorgi vs C.
Garcia, Fed Cup 2015
02:45 - La Voce delle
Regioni
03:45 - Isner vs Ward,
Coppa Davis 2015
08:00 - Tennis Magazine
08:30 - Fognini vs Nadal,
ATP 500 Rio de Janeiro
2015
11:00 - Reloaded Master
1000 Miami
12:00 - Pennetta vs
Sharapova, WTA Indian
Wells, 2015
14:00 - A. Radwanska vs
M. Sharapova, Fed Cup
2015
16:30 - Magazine ATP
17.00 - News
17:05 - Ball Boys
17:30 - S. Williams vs
Halep, WTA Premier
Miami (replica)
19:45 - Tie-Break
20:00 - Reloaded Fed
Cup 1° turno
21:00 - News
22:00 - WTA Charleston
Finale (replica)
23:00 - Reloaded Master
1000 Miami
Sabato 18
00:00 - Ball Boys
00:30 - Doppio Italia vs
Francia, Fed Cup 2015
02:00 - Magazine ATP
02:30 - ATP 250 Houston
(replica)
04:30 - WTA Charleston
(replica) (replica)
06:30 - ATP 250
Casablanca (replica)
08:45 - Ball Boys
09:15 - Pennetta vs
Sharapova, WTA Indian
Wells
11:15 - Tennis Magazine
11:45 - Studio Live
12:00 - LIVE Fed Cup
Rep. Ceca vs Francia
13:00 - LIVE Fed Cup
Russia vs Germania
17:00 - Fed Cup
Rep. Ceca vs Francia
(differita)
20:00 - Italia vs USA
Spareggio Fed Cup
Differita
Domenica 19
00:00 - Tennis Magazine
00:30 - Fed Cup Russia
Germania 1° singolare
02:15 - Fed Cup Russia
Germania 2° singolare
04:00 - Fed Cup Rep.
Ceca vs Francia 1°
singolare
05:45 - Fed Cup Rep.
Ceca vs Francia 2°
singolare
07:30 - Fed Cup Rep.
Italia vs USA 1° singolare
09:30 - Fed Cup Italia vs
USA 2° singolare
11:15 - Ball Boys
11:45 - Studio Live
12:00 - LIVE Fed Cup
Russia vs Germania
17:00 - Fed Cup
Rep. Ceca vs Francia
(differita)
21:00 - Italia vs USA
Spareggio Fed Cup
Differita
Lunedì 20
01:00 - Fed Cup Russia
Germania 3° singolare
02:45 - Fed Cup Russia
Germania 4° singolare
04:30 - Fed Cup Rep.
Ceca vs Francia 3°
singolare
06:15 - Fed Cup Rep.
Ceca vs Francia 4°
singolare
08:00 - Fed Cup Rep.
Italia vs USA 3° singolare
09:45 - Fed Cup Italia vs
USA 4° singolare
11:45 - Fed Cup Italia vs
USA Doppio
13:30 - Live ATP 500
Barcellona
19:00 - Ball Boys
19:30 - Fed Cup Italia vs
USA (replica)
21:00 - News
21:05 - ATP 500
Barcellona (replica)
23:30 - Ball Boys
Martedì 21
00:00 - ATP 500
Barcellona (replica)
02:00 - ATP 500
Barcellona (replica)
04:00 - Fed Cup Russia
Germania (replica)
06:00 - Fed Cup Rep.
Ceca vs Francia (replica)
08:00 - Fed Cup Rep.
Italia vs USA (replica)
10:00 - Tennis Magazine
10:30 - ATP 500
Barcellona (replica)
13:00 - Ball Boys
13:30 - Live ATP 500
Barcellona
18:30 - Live WTA
Stoccarda
22:00 - La Voce delle
Regioni
23:00 - ATP 500
Barcellona (replica)
Mercoledì 22
01:00 - ATP 500
Barcellona (replica)
03:00 - ATP 500
Barcellona (replica)
04:30 - Fed Cup Rep.
Italia vs USA (replica)
06:00 - Fed Cup Russia
Germania (replica)
08:30 - Ball Boys
09:00 - WTA Stoccarda
(replica)
11:00 - WTA Stoccarda
(replica)
12:30 - La Voce delle
Regioni
13:30 - Live ATP 500
Barcellona
18:30 - Live WTA
Stoccarda
22:00 - Tennis Magazine
23:00 - ATP 500
Barcellona (replica)
Lunedì i Ball Boys alle 19
Occhio al palinsesto, appassionati di Ball Boys, il docu-reality sulla scuola
raccattapalle della FIT in previsione degli Internazionali Bnl d’Italia. Lunedì
prossimo, l’appuntamento con la nuova puntata è per le 19.00, per seguire
la vita e la passione dei ragazzi, sempre più vicini all’evento del Foro Italico.
NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni e in azzurro le differite
14
16
14
giovani
Anche gli Under
hanno il Master
L’ITF ha inaugurato un nuovo evento con in
palio soldi (per coprire le spese) e wild card.
Hanno vinto Rublev e Xu. Inoltre è partito
il circuito internazionale italiano da Firenze
I vincitori del
Master Under 18
di Chengdu (Cina),
la padrona di casa
Shiling Xu e il russo
Andrey Rublev
In campo under 18 si è segnalato il
portacolori del Tc Genova 1893 Luca
Prevosto. Che a Malta ha sconfitto in
finale l’inglese Hussey e in semifinale
Andrea Trapani. A Vinaros, in Spagna,
teatro di un torneo di Grado 2, anche
Lucrezia Stefanini si è segnalata a fino
a spingersi in semifinale. Nel circuito
europeo, mentre continuano a latitare
le vittorie nelle categorie più verdi, gli
italiani sono sempre più protagonisti
nelle gare under 16. Ciò vale anzitutto a proposito dello Junior International di Londra, la cui finale maschile
ha registrato il successo di Gabriele
Bosio su Federico Arnaboldi, mentre
Federica Rossi ha guadagnato la terza
piazza nella competizione femminile. Anche a Rijeka, in Croazia, troviamo in prima fila due azzurri grazie a
Francesco Liucci e Mattia Frinzi, che
hanno rispettivamente centrato il primo e il terzo gradino del podio.
Pur se battuti in finale, sono stati
autori di eccellenti prestazioni il finalista dei campionati italiani under
11 del 2014, Luca Nardi, impegnato
nell’under 12 portoghese di Braga, e
il sorprendente modenese Pietro Marino, proveniente dalle qualificazioni
nell’under 14 greco di Iraklio. Dove,
per altro, Lorenzo Musetti ha raggiunto le semifinali.
L’Italia apre con Firenze
Intanto, nella settimana di Pasqua, è
cominciato anche il circuito dei tornei internazionali in Italia. Il Circolo
Tennis Firenze 1898 ha messo in campo l’edizione n.40 del torneo ‘Città di
Firenze’, capofila di ben 21 tornei ITF
e Tennis Europe tra i quali nel mese
di settembre debutterà anche l’under
18 palermitano del Circolo del Tennis. Alle Cascine, intanto, si sono im-
di
Viviano Vespignani
U
n Master tutto nuovo, pensato dall’ITF per gli Under 18.
È andato in scena a Chengdu,
nella sempre più ospitale
Cina, dove buona parte dei migliori
under 18, almeno secondo le ultime
classifiche mondiali dello scorso anno, si son dati battaglia in tabelloni
da otto posti. Nel rispetto dei pronostici i primi gradini del podio sono
stati appannaggio del russo Andrey
Rublev, già ben in vista anche tra i
grandi, e della cinese Shilin Xu. Rublev ha piegato in finale lo statunitense Taylor Fritz con il punteggio di 6-7
6-3 6-4, mentre la diciottenne cinese
(assente la numero 1 CiCi Bellis) ha
avuto vita più facile nel confronto
con la slovacca Kristina Schmiedlova
(finalista a Firenze nel 2014).
Manco a dirlo, la qualità della partecipazione a questo primo ITF Junior
Masters è stata fortemente agevolata
da due rilevanti iniziative. Gli organizzatori hanno messo in palio bonus per un totale di 160.000 dollari
(15.000 a testa per i vincitori) destinati a sopperire a spese di viaggio e
soggiorno, nonché una marea di wild
cards (87 per la precisione) dirette ai
tabelloni principali dell’intera gamma
dei tornei professionistici.
Record azzurro nel mondo
Le vacanze pasquali hanno ovviamente favorito la presenza degli italiani
in ogni angolo d’Europa, giunta a un
totale di 82 nostri rappresentanti.
16
Il ligure Luca Prevosto, under 18, ha vinto il torneo
internazionale di Malta
giovani
I vincitori del torneo Under 18 Città di Firenze, primo evento internazionale italiano del calendario 2015.
A sinistra, il francese Max Petel; a destra, l’ucraina Katarina Zavatska
posti il diciottenne francese Maxime
Petel e la promettentissima ucraina
Katarina Zavatska, appena quindicenne. Entrambi sono stati autori di due
grosse sorprese se consideriamo il loro ranking, superiore alla 200a posizione, che li aveva esclusi dal novero
delle teste di serie.
In finale Petel ha avuto la meglio,
per 0-6 6-0 6-4, sullo svizzero Marko Osmakcic, 17 anni da compiere in
agosto e n.1 del seeding, che aveva
fermato in semifinale, al termine di
una battaglia conclusa soltanto per
7-6 al set decisivo, il migliore degli
azzurri, Marco Mosciatti. Poi vincitore, quest’ultimo, del titolo di doppio
a fianco di Andrea Pellegrino. Anche
la Zavatska ha concluso un eccellente percorso prevalendo in finale sulla
prima testa di serie, la slovena Nina
Potocnik.
Circuito Giovanile Fit Babolat 2015:
ecco tutti i nomi dei primi in classifica
Siamo alla prima pausa. Quella breve. A tre tornate concluse – l’ultima chiusa l’11 aprile – si
riprenderà, con la quarta in maggio. Il 15, più precisamente, con tutte le macroaree ad aver già
fatto i conti con la tappa osservata (seconda stagionale) appena prima dello stop. Tappa osservata, con gli occhi dei responsabili dei vari settori tecnici fissi sul campo, fa rima con punteggi
maggiorati. Il che ha un grosso impatto sulle classifiche. Proprio in questo momento strategico, vi
proponiamo tutti i leader categoria per categoria e macroarea per macroarea. Perché la rincorsa
al master finale (Canottieri Mincio Mantova, 8 ottobre) si fa sempre più serrata. Anche se, a decidere molto, sarà la quinta e ultima tappa. Che sarà speciale non solo di nome, ma di fatto, perché
garantirà punti doppi in grado di rovesciare molti equilibri.
Cat.
U10
U12
U14
U16
M/F
Tutte le classifiche
dei nostri junior
Classifiche Pro
ATP: 1350° Gian Marco Moroni, 1577°
Giorgio De Rossi, 1630° Julian Ocleppo e Andrea Pellegrino, 1731° Luca Narcisi, 1847°
Federico Bonacia e Marco Mosciatti.
WTA: 639° Bianca Turati, 845° Ludmilla
Samsonova, 885° Federica Bilardo, 966°
Tatiana Pieri, 1001° Jessica Pieri, 1006° Verena Hofer, 1171° Lucrezia Stefanini e Anna
Turati, 1209° Verena Meliss e Costanza Pera.
ITF Under 18 (top 5)
Maschile: 49° Federico Bonacia, 52° Andrea Pellegrino, 67° Marco Mosciatti, 101°
Gianmarco Moroni, 178° Samuele Ramazzotti.
Femminile: 46° Bianca Turati, 74° Ludmilla
Samsonova, 91° Beatrice Torelli, 177° Anna
Turati, 178° Verena Hofer.
Tennis Europe Under 16 (top 5)
Maschile: 51° Samuele Ramazzotti, 55°
Francesco Liucci, 76° Andrea Trapani, 81°
Francesco Forti, 102° Federico Arnaboldi.
Femminile: 63° Rosanna Maffei, 84° Tatiana
Pieri, 105° Federica Bilardo, 129° Elisa Visentin, 138° Elena De Santis.
Tennis Europe Under 14 (top 5)
Maschile: 24° Filippo Moroni, 41° Lorenzo
Rottoli, 49° Fausto Tabacco, 56° Lorenzo
Musetti, 68° Marco Furlanetto.
Femminile: 64° Federica Rossi, 80° Elisabetta Cocciaretto, 98° Emilia Bezzo, 111° Cristina Elena Tiglea, 152° Federica Sacco.
Il romano
Giuseppe
Bonaiuti, in
vetta al ranking
Under 12 del
Centro-Nord
MACROAREE (classifiche aggiornate al 10 aprile)
Centro-Nord
Centro-Sud
Nord-Est
Nord-Ovest
Sud
M
Gabriele Vulpitta
Lorenzo Sciahbasi
Federico Bondioli
Matteo Ceradelli
Mattia Salvatore
F
Benedetta Sensi
Federica Urgesi
Margherita Marcon
Vittoria Gibello
Mariapia Vivenzio
M
Giuseppe Bonaiuti
Riccardo Rotilio
Angelo Rossi
Giulio Perego
Flavio M. Pasquariello
F
Carlotta Mencaglia
Eleonora Alvisi
Arianna Zucchini
Ginevra Parentini V.
Anastasia Abbagnato
M
Marco Metteoli
Jacopo Sottocornola
Giovanni Peruffo
Andrea Fiorentini
Mario Organista
F
Maria Giulia Properzi
Giorgia Di Muzio
Martina Zara
Giorgia Ravera
Morgana Perna
M
Diego Boccafresca
Matteo Contarino
Federico Masetti
Elbi Mjeshtri
Giannicola Misasi
F
Camilla Strippoli
Martina Parissi
Isabella Tcherkes Zade
Debora Ginocchio
Antonella La Cava
17
circuito amatoriale fit-tpra
Sfide veloci,
massimo un’ora
I match, che danno punti per i ranking,
sono studiati per essere iniziati e conclusi
all’interno dei 60 minuti in cui si ha
a disposizione il campo. Ecco come
Gli annunci-sfide?
In bacheca
La bacheca annunci, sul portale www.tpratennis.it, serve per facilitare la ricerca di avversari e trovare sempre nuovi compagni da sfidare
e con cui mettersi in gioco. Postare il proprio
annuncio in bacheca - oppure accettare una
sfida di un giocatore che ha inserito a sua volta un annuncio - è una partita assicurata! Il
che torna molto utile per il ranking. Non perdete l'occasione. Per altre informazioni scrivete a [email protected].
rapidità con l’aspetto agonistico del
match. Ecco come: arrivati sul campo da gioco si scelgono le palline e
si inizia il palleggio di riscaldamento per non più di 5 minuti, poi con
il sorteggio si decide il battitore e
si comincia. Il cambio campo è sempre previsto ai game dispari, come
sempre nel tennis.
di
Max Fogazzi
L
a sfida ufficiale è la pura essenza del ranking Fit-Tpra
(Tennis Player Ranking Amateur) perché consente di ricercare e trovare nuovi compagni
di gioco, con stili diversi e con livelli tecnici differenti. Ma, allo stesso tempo, consente di guadagnare
punti utili e scalare le classifiche.
I match validi per le sfide si giocano solitamente nella classica ora di
noleggio campo, anche se la flessi-
bilità del ranking consente di giocare sfide diverse, scegliendo liberamente la formula di punteggio e
il tempo da impiegare.
La prova del 9
In ogni caso per oltre il 90% dei casi
la formula prescelta dagli amatori
è quella che prevede un match con
un unico set al meglio dei 9 game.
E con il limite di tempo impostato
sull’ora di gioco. I ritmi della vita di
oggi costringono a ottimizzare, bisogna conciliare questa necessità di
Roulette: due sfide in automatico
Tutti i giocatori all’interno dei 90 giorni di prova
successivi alla prima registrazione e tutti i giocatori con licenza premium (25 euro all’anno)
hanno sempre la possibilità di trovarsi due sfide
pronte in automatico ogni mese. Sono sfide proposte direttamente dal sistema all’inizio di ogni
mese. L’assegnazione, che avviene in modalità
‘roulette’ (cioè in maniera casuale) tiene conto
della provincia dei giocatori da accoppiare e dei
rispettivi Power (indice di valutazione della forza di ogni giocatore). Ovviamente queste sfide
non sono obbligatorie, ma hanno due pregi: in
primo luogo danno la possibilità di non perdere
terreno nel ranking, giocando costantemente, e
poi mischiano un po’ le carte e permettono di
rompere il ghiaccio nel migliore dei modi.
Scegli il vantaggio
La sfida ai 9 può essere giocata osservando o non osservando il cosiddetto vantaggio AWT, tipico del
circuito Fit-Tpra: sul 40 pari si gioca un primo turno di vantaggi e se
il risultato torna in parità si effettua il punto secco. E se, nell’arco
di un’ora nessuno arriva ai 9? Può
certamente capitare nel tennis e in
questi casi il match si concluderà
al termine dell’orario stabilito. Al
fine di determinare un vincitore si
prende in considerazione il risultato al momento dell’interruzione. E
quello sarà il risultato da inserire
su www.tpratennis.it a fine match.
L’incontro, tanto per intendersi,
può anche concludersi per 7-4.
5 minuti? 3 scelte
Se i giocatori impegnati si trovano
nella situazione di parità a 5 minuti dal termine dell’ora possono
decidere di accettare il risultato di
pareggio, oppure di giocare un solo
ultimo game, o di disputare un tiebreak decisivo. In ogni caso comunque - avete capito bene - le sfide
ufficiali possono anche concludersi
con un pareggio!
18
18
personal coach
La volée in 400
millisecondi
guita in condizioni di estrema pressione temporale. In base a tale premessa
possiamo asserire che a seguito della
velocità della palla in arrivo e della
posizione assunta rispetto alla rete è
possibile produrre un timing differente
per quanto concerne il grado di arretramento dell’attrezzo. Ciò può portare ad eseguire almeno tre tipologie di
volée:
1. Volée eseguita con la mano
Il tempo di preparazione è fondamentale. Tanto
quanto l’esecuzione, con la mano, il gomito o il
braccio. E poi occhio a non sbagliare l’atterraggio
In tal caso il movimento di preparazione è pressoché assente. Si tratta di una
volèe effettuata in posizione molto ravvicinata alla rete, in una condizione di
estrema pressione temporale.
2. Volée eseguita con il gomito
In tal caso la racchetta arretra fino a
raggiungere l’altezza delle spalle. Solitamente ci si riferisce a una volée di
approccio in cui l’estensione del gomito è una delle principali componenti di
spinta.
3. Volée eseguita con il braccio
In tal caso la racchetta arretra superando l’altezza delle spalle. Si ricorre a tale tecnica quando si esegue una volée
alta e pertanto, la velocità non particolarmente elevata della palla in arrivo
giustifica la possibilità di produrre un
movimento di preparazione piuttosto
ampio.
Gennaro Volturo,
ISF R. Lombardi - foto Getty Images
di
“Q
uando si esegue una
volée è fondamentale ridurre l’ampiezza della preparazione perché non si ha
tempo di arretrare la racchetta”. Tale
indicazione per quanto corretta, non
può prescindere da alcune considerazioni correlate alle capacità percettive
che sottendono l’abilità di modulare al
meglio l’ampiezza della preparazione
dei colpi al volo. Una buona capacità
di anticipazione motoria, ad esempio,
è una condizione fondamentale per ridurre i tempi di reazione consentendo
di programmare risposte motorie adeguate. Mediamente quando un tennista
effettua una volée ha 400 millisecondi
di tempo per completare il movimento di preparazione, ma si ricordi che
non sempre tale abilità tecnica è ese-
20
L’insegnante dovrà essere abile nel proporre una struttura di esercitazioni che
possano stimolare l’esigenza di eseguire le differenti tipologie di volée in base alla situazione tattica. Naturalmente
braccio, avambraccio e mano non sono
le uniche componenti di spinta in quanto tutti i segmenti corporei intervengono in maniera congiunta per favorire un’adeguata esecuzione dei colpi al
volo. In particolare l’azione degli arti
inferiori è di fondamentale importanza
per garantire equilibrio e per favorire il
trasferimento del peso del corpo.
In ultima analisi, si ricordi che uno
degli errori più gravi che si possano commettere nell’esecuzione
della volée consiste nel sincronizzare la fase di impatto con quella
di atterraggio. In tal caso il peso del
corpo si trasferisce verso il basso con
conseguente dispersione di velocità lineare. A seguito di tale errore spesso
la palla può terminare a rete. Al contrario, uno dei segreti per eseguire
una buona volée consiste nell’atterrare soltanto dopo aver colpito
la palla, con conseguenti benefici in
termini di trasferimento del peso del
corpo (importante per la produzione
di velocità lineare) e movimento orizzontale dell’attrezzo (importante per
generare profondità di palla).
W W W. Z U S T E N N I S . I T
16
20
Racchette e dintorni
Le ragazze vogliono
mezzo pollice in più
Che attrezzi scelgono
le top player rispetto
ai colleghi maschi?
Per indagare l’universo
femminile siamo partiti
dalle protagoniste
della Fed Cup di
Brindisi, scoprendo
un alto gradimento
di telai “extralong”
di
Mauro Simoncini -
E’
foto
Getty Images
curioso oltre che interessante andare a scoprire le
differenti abitudini tra giocatori e giocatrici nei circuiti professionistici non solo
riguardo a questioni tecniche e tattiche,
o di allenamento, ma anche per quanto
concerne le scelte degli attrezzi del mestiere. Osservando l’universo femminile attraverso il campione dall’imminente incontro di Fed Cup tra le nostre
azzurre e gli Stati Uniti delle sorelle
Williams, mettiamo subito a fuoco due
concetti fondamentali: 1) la racchetta
“da donna” non esiste (i modelli sono
gli stessi dei top player maschi), 2) la
racchetta è più lunga (di mezzo
pollice, cioè cm 69,85 anzichè cm
68,5) rispetto allo standard. Quest’ultima scelta accomuna Venus e Serena
Williams alle nostre Sara Errani e Karin
Knapp. Una ricerca di maggiore spinta
e allungo che va oltre le caratteristiche
fisiche, considerata la diversa statura e
stazza muscolare delle quattro giocatrici. Ma andiamo a vedere nel dettaglio
le racchette in campo a Brindisi.
SORELLE WILLIAMS – Le due sorellone americane usano lo stesso telaio
Wilson, nello specifico anche loro come Flavia Pennetta, una Blade, ma la
versione più “particolare”, la 104. Una
racchetta più lunga di mezzo pollice
(69,85 cm), con piatto corde più ampio (104 pollici quadrati)
e leggera (289 grammi di
peso). Profilo da 22,5 mm
e pattern fitto con 18 corde verticali e 20 orizzontali. Insomma un’agonistica abbordabile e maneggevole ma comunque seria e
incisiva come dimostrano
le cannonate che partono
(anche grazie al budello)
dalle due “sistah”.
CHRISTINA MCHALE –
La quasi ventitreenne che
l’anno scorso perse al terzo contro Karin Knapp sul
duro di Cleveland ha tra
le mani un telaio Head.
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La nero-arancione Radical Mp (che sta
per Midplus) pesa “solo” 295 grammi
senza le corde e ha un ovale da 98” su
cui si innesta il moderno schema corde
16x19. Il profilo è variabile, dai 21 ai
23/24 millimetri. Un’agonistica versatile e completa, forse la più facile del
lotto, stabile e sicura specialmente per
chi ha bisogno di spinta e potenza.
ALISON RISKE – Usa la stessa racchetta di Flavia Pennetta, Wilson Blade 98
con schema corde 16x19.
Racchette e dintorni
KARIN KNAPP – Anche l’altoatesina è
parte della scuderia Babolat. Curiosamente è la terza azzurra, con il terzo
modello diverso. Karin usa una Babolat Aeropro Drive Plus, in pratica lo
stesso modello di Rafa Nadal ma anche
lei (come Errani) in versione Longbody, cioè con lunghezza da 27,5 pollici.
Anche la sua è una racchetta agonistica accessibile (300g di peso, 100” di
piatto corde) che concede spinta e una
buona presa degli spin.
FLAVIA PENNETTA – La nostra portacolori di casa, brindisina “doc”, si affida da anni alla stessa racchetta, tra le
più utilizzate in ambiente WTA e ATP.
Si tratta della Wilson Blade 98, edizione rinnovata 2015, molto fashion in
nero e verde fluo. 304 grammi di peso
e 98 pollici quadrati di ovale, esiste in
due versioni in base allo schema corde (16x19 o 18x20). Flavia usa quella
con pattern meno fitto per una maggior potenza e presa degli spin mentre, per esempio, il 18x20 è usato da
Milos Raonic.
CAMILA GIORGI – Picchiatrice da fondo per eccellenza, una che colpisce la
palla piatta al 110%. Lo fa con una Ba-
bolat Pure Control 98; un attrezzo con
ovale midplus, profilo sottile da 22
millimetri e schema corde 16x20. Non
pesante perché senza corde sta sotto
i tre etti (295 grammi) ma comunque
selettivo.
SARA ERRANI – La Sarita nazionale
dopo un po’ di stagioni con Wilson da
qualche anno si affida a Babolat Pure
Drive Plus: la versione allungata del
famoso e più venduto modello della
Casa francese. Un attrezzo agonistico
con ovale da 100 e peso senza corde
da 300 grammi, tipica combinazione
moderna, ma associata a una lunghezza di mezzo pollice in più (dunque
69,85 cm). Sicuramente più spinta
grazie a una leva maggiore, che ha
aiutato Sara dal fondo ma soprattutto
al servizio laddove un po’ di potenza
“gratis” le serve.
Corde e tensioni
delle racchette azzurre
di
Enzo Anderloni
Pier Paolo Melis (per gli amici “Jambo”) da Quartu Sant’Elena è il “primo meccanico” ai box delle azzurre, ossia l’incordatore ufficiale della squadra di Fed Cup. E’ uno dei pochi Pro Tour Stringer
italiani, certificato dalla ERSA (European Racket Stringer Association), l’associazione che riunisce tutti i migliori professionisti del settore a livello internazionale. E’ la persona preposta a tarare
alla perfezione gli attrezzi delle azzurre. Ovviamente il segreto professionale non gli permette di
raccontarci proprio tutti i dettagli più personali di queste tarature ma quello che ci può illustrare
delle racchette in campo è già molto dettagliato e interessante.
Sara le vuole incordate il giorno prima e le controlla con l’ERT 300
“Sara usa una Babolat Pure Drive Plus e la fa incordare, a 4 nodi, con sintetico
monofilamento Luxilon Alu Power alla tensione di 19/19,5 Kg. E’ molto attenta ed
esigente: in particolare preferisce che le incordature vengano effettuate il giorno
prima della partita, così la corda perde quel minimo di tensione iniziale e poi si stabilizza. Sara controlla che tutte le racchette che le vengono consegnate abbiano una
tensione dinamica del piatto corde uguale, usando un apparecchietto elettronico che
si chiama ERT 300. Applicato al piatto questo strumento deve fare segnare 32 punti, che è l’indice di deflessione che piace a lei, altrimenti l’incordatura non va bene”.
Camila le preferisce fresche di giornata e sceglie l’ibrido “reverse” come Federer
“Camila Giorgi invece vuole le racchette incordate di fresco, subito prima del match. Per non perdere
tensione. Lei gioca con una Babolat Pure Control e tira talmente forte che di controllo ha senz’altro
bisogno. L’incordatura è un ibrido ”reverse”, come quello di Federer, cioè con il budello (Babolat VS
calibro 1,30) sulle corde verticali e sintetico Luxilon 4G sulle orizzontali. La tensione: 25/24 kg”.
Karin chiede l’incordatura con soli due nodi
“Anche Karin Knapp è molto attenta alla preparazione della sua Babolat AeroPro Drive Plus, il
telaio che usa Rafa Nadal, nella versione “extralong”. L’incordatura è un sintetico monofilamento
Babolat RPM Blast (la stessa corda che usa Fabio Fognini), calibro 1,25. Karin la fa tirare a
23/22 kg ma chiede che sia montata con una tecnica particolare che si chiama ATW (acronimo di
Around The World) e che prevede solo due nodi”.
Flavia ha la racchetta più pesante di tutte
“La racchetta di Flavia Pennetta è una Wilson Blade 98 16x19 ed è una delle più pesanti del
circuito: incordata supera i 350 grammi. Flavia utilizza anche lei un’incordatura ibrida “reverse”:
budello Babolat VS sulle verticali e Luxilon Alu Power sulle orizzontali. La tensione: 24/23 kg”.
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la regola del gioco
Invasioni... barbariche
Se ne discute sempre molto: toccare la rete basta per perdere sempre
il punto? La norma è semplice, ma la sua applicazione fa discutere
La situazione
Giuseppe e Nicholas stanno giocando uno contro l’altro un match di
singolare.
Che cosa succede?
Nel giocare una volée, Giuseppe,
dopo aver colpito la palla, tocca
con la sua racchetta la rete. Ma, importante, lo fa dopo che la palla è
rimbalzata per la seconda volta nel
campo avversario.
Che cosa dice la regola?
Innanzitutto bisogna dire che l’invasione è uno dei casi che normalmente fa più discutere tutti i giocatori e gli ufficiali di gara: la regola
è abbastanza semplice, ma la sua
applicazione fa spesso discutere.
La regola dice che nel caso in cui un
giocatore tocchi la rete o il campo
avversario con la propria racchetta
o con qualunque cosa il giocatore
in quel momento indossi, mentre la
palla è ancora considerata in gioco,
determinerà la perdita del punto
per chi se ne è reso colpevole.
La discriminante, però, è appunto
che la palla si trovi ancora in gioco o meno. Nel caso in cui il punto
sia considerato finito, l’azione del
toccare la rete o il campo avversario non avrà nessuna conseguenza.
Spesso la difficoltà sta proprio nel
determinare se il punto sia già finito o no (cioè se la palla è già rimbalzata per la seconda volta o dopo un
primo rimbalzo ha toccato un arredo permanente).
Come si procede?
Nel nostro caso ovviamente, essendo il punto già finito, non sarà considerata invasione e il punto andrà
a Giuseppe. Non si considera invasione, inoltre, se la racchetta di un
giocatore, dopo aver colpito la palla, nello slancio del colpo, oltrepassi la linea immaginaria determinata
dalla rete che suddivide il campo.
Deve essere chiamata l’invasione,
invece, quando un giocatore colpi-
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sce la pallina con la racchetta prima
che la palla abbia effettivamente oltrepassato la linea immaginaria della
rete che divide il campo.
La regola in TV
Non solo on-line. Anche tv, all’interno del programma Tennis Magazine, in onda in prima visione tutti i mercoledì su SuperTennis, vengono
approfondite e spiegate varie situazioni di gioco
grazie all’ausilio di arbitri internazionali. Perché,
come suggerisce la rubrica, il tennis è divertimento, ma se sai le regole ti diverti di più.
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