Le racchette delle top-player Scopri i segreti delle loro incordature LA RIVISTA Anno XI - n.12 - 15 aprile 2015 Pag.22 Fed Cup: sfidiamo la più forte di sempre? Serena Williams domina come nella storia hanno saputo fare solo Lenglen, Court, King, Navratilova e Graf Pag.5 Si può vincere con la ciccia Gli esempi di Ouahab e di Taylor Townsend Pag.10 GLI ALTRI CONTENUTI Il valore di un campione Pag.3 - Circuito mondiale: 7 spunti in 7 giorni Pag.8 Batch-point Pag.9 - I numeri della settimana Pag.12 - Tennis in tv Pag.14 Il mondo degli under Pag.16 - Circuito FIT-Tpra Pag.18 Tecnica: i 400 millisecondi della volée Pag.20 La regola del gioco: invasioni... barbariche Pag.24 2 prima pagina Il valore di un campione di Enzo Anderloni – foto I Getty Images l tempo di lottare in finale a Miami contro il n.1 del mondo Novak Djokovic. E di salire sull’ennesimo aereo della sua vita di “Fab Four” del tennis mondiale, tornare a casa e finire i preparativi. Andy Murray si è fatto trovare puntuale all’altare con l’affascinante fidanzata di sempre, Kim Sears (sono coetanei e stanno insieme da quando avevano 17 anni). Lo ha fatto alla sua maniera, nella cattedrale della sua cittadina natale, Dunblane. Lo ha fatto da fiero scozzese, indossando un kilt. Lo ha fatto in mezzo alla sua gente (e invitando poi solo amici e parenti alla successiva festa privata) dicendo di no a più di un’offerta da oltre un milione di dollari per l’esclusiva delle immagini dell’evento. E’ vero, uno che in carriera ha guadagnato, a oggi, di soli montepremi DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni 36.226.273 dollari non ha certo bisogno di un altro milione. Però quanti ne vediamo e sentiamo di divi e superstar, dello sport o dello spettacolo, stramilionari, che quei soldi li prendono? Che monetizzano tranquillamente (anzi, con soddisfazione…) anche nel momento in cui dicono sì per la vita alla persona che amano. Ecco, quel milione rifiutato da Andy (e da Kim) vale simbolicamente come un terzo Slam, dopo gli Us Open 2012 e Wimbledon 2013. O meglio, aiuta a capire perché Murray è riuscito a vincerli e potrà in futuro riuscire a compiere altre grandi imprese: è una persona a tutto tondo, uno che pensa con la sua testa, che sa fare scelte importanti. E’ stato il primo top player a ingaggiare un coach donna, la ex n.1 del mondo Amelie Mauresmo. Ne hanno parlato tutti e molti l’hanno ritenuta una scelta incomprensibile, altri assurda. Andy, che dopo il trionfo a Wimbledon (rag- COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) FOTO Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio A CURA DI Sportcast srl Via Cesena, 58 - 00182 Roma [email protected] 3 giunto con il supporto di un grande come Ivan Lendl in panchina) e dopo l’operazione alla schiena aveva bisogno di trovare nuove motivazioni, è andato diritto per la sua strada. Bello sereno come l’altro giorno con la sua gonna scozzese in mezzo alla gente di Dunblane. D’altra parte non si era fatto grandi scrupoli a dichiararsi fautore dell’indipendenza della Scozia alla vigilia del referendum del settembre 2014. Attirandosi una valanga di critiche feroci da quell’opinione pubblica che l’aveva osannato quando nel 2013 aveva alzato il trofeo dei Championships, primo britannico 77 anni dopo Fred Perry (1936). Ma questa è la differenza tra saper giocare bene a tennis (anche molto, molto bene) e riuscire a compiere grandi imprese con la racchetta. Al momento decisivo è l’uomo che viene fuori. Anche scegliendo di indossare una gonna. PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE Edisport Editoriale Srl REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G 00135 Roma Info: [email protected] Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell’ 8 gennaio 2004 Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e www.supertennis.tv e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected] 4 fed cup E’ Serena Williams, the Greatest Of All Time? Le azzurre la affrontano in Fed Cup a Brindisi. Con la sorella Venus forma uno dei tandem più letali della storia USA. Ha dei numeri impressionanti e se la gioca con Lenglen, Court, King, Navratilova e Graf. Sabato e domenica sfidiamo la migliore di sempre? di Piero Valesio – C’ foto Getty Images era un giochino, tanto tempo fa, che accomunava tutti quelli che erano appassionati di fumetti Marvel: quelli dei supereroi dal volto umano, che picchiavano duro i cattivi ma poi, nella solitudine delle loro case, dovevano fare i conti con angosce di varia natura; proprio come tutti noi. Il giochino constava nel porsi una domanda e tentare di darsi una risposta: è più forte Hulk (il dottor Bruce Banner che diventava verde e intollerante alle provocazioni quando innescavano la sua rabbia) o la Cosa, il bonario Ben Grimm dei Fantastici Quattro, reso un mostro di pietra dall’esposizione ai raggi cosmici? Una domanda assurda e senza possibilità di ottenere una risposta definitiva che però vale la pena scongelare per trasformarla in un quesito più attuale: è Serena Williams la più forte di sempre? Di tutte le Hulk e le Cose al femminile che hanno calcato i campi da tennis nella storia del nostro sport? Serena Williams ha vinto 19 Slam (6 Australian Open, 2 Roland Garros, 5 Wimbledon e 6 Us Open). Ma la striscia potrebbe continuare... Meglio della Divina? È ad esempio Serena più forte di Suzanne Lenglen? La divina francese che negli anni ‘20 inventò di fatto un figura che poi avrebbe dominato lo show business, quella della sportiva donna di successo? Va da sé che quando si raffrontano due atlete di ere così differenti non si può perdere tempo a discutere sulla velocità di palla: ma sull’impatto che quel personaggio ha avuto nell’epoca sua (ha perso una sola partita in carriera...) e sui riverberi che giungono fino a noi, questo si. Allora non si può negare che la Divina abbia inventato un ruolo anche mediatico che prima non c’era; e abbia anche scoperto qualche centimetro di carne in più, fatto allora assolutamente rivoluzionario. Più forte di Margaret? È più forte Serena, che speriamo a Brindisi abbia anche un po’ di pietà di noi, di Margaret Court, che fu capace di vincere 24 titoli dello Slam e di completare l’opera nel ‘70? E che perse una finale di Wimbledon essendo incinta del suo primo figlio? In effet- 5 Suzanne Lenglen ha vinto 8 Slam (2 Roland Garros e 6 Wimbledon) fed cup Billie Jean King ha vinto 12 Slam (1 Australian Open, 1 Roland Garros, 6 Wimbledon e 4 Us Open) Margaret Court ha vinto 24 Slam (11 Australian Open, 5 Roland Garros,3 Wimbledon e 5 Us Open) ti il suo strapotere fu per certi versi analogo a quello di Serena ma le due sono separate da uno sguardo sulla realtà (oltre che sul campo) profondamente diverso. Il conservatorismo esistenziale della Court è agli antipodi rispetto alla visione della vita di Serena. Certo è che Margaret fu un punto di riferimento per una ampia fetta di opinione pubblica, forse più di quanto lo sia Serena oggi. Superiore a Billie e Martina? E pure Billie Jean King, profondamente diversa dalla Court ma a lei accomunata dall’avere affrontato in esibizione l’ex campione di Wimbledon Bobby Riggs nello stesso anno, ha cambiato la sostanza del tennis femminile, in- ventando la Wta e facendolo diventare un fenomeno sportivo sovrapponibile a quello maschile; un impegno manageriale di cui Serena nel tennis non ha mai pensato di farsi carico. È la Sorellona più forte e politicamente importante di Martina Navratilova? Difficile a dirsi: Martina è riuscita in un obiettivo sportivo unico, diventare simbolo e oggetto di imitazione anche per il pubblico maschile, che ancora oggi si ritrova nel suo irripetibile gioco d’attacco e nei suoi serve & volley esteticamente perfetti. Oggi nessun giocatore maschio si riconosce in Serena. Meglio di Steffi? E la Graf? Oltre a completare uno Slam Steffi è stata protagonista di una Martina Navratilova ha vinto 18 Slam (3 Australian Open, 2 Roland Garros, 9 Wimbledon e 4 Us Open) storia umana che ha tenuto banco per anni: prima il difficile rapporto col padre, poi il matrimonio con Agassi: per quanto schiva, è stata mediaticamente perfetta. Si può dire lo stesso della Williams? La provocazione è partita insomma. Dovendo sintetizzare si potrebbe azzardare quanto segue: Serena non è la più forte di sempre. Di certo è quella che tira più forte. Ma come sempre succede in questi frangenti vi spaccherete in chissà quante fazioni e nel frattempo il dubbio di fondo rimane. Del resto se non siamo riusciti a stabilire in 40 anni se sia più forte Hulk o la Cosa, mica pretenderete che in quattro e quattr’otto si scopra chi è stata la regina di tutti i tempi? Steffi Graf ha vinto 22 Slam (4 Australian Open, 6 Roland Garros, 7 Wimbledon e 5 Us Open) 5 7 circuito mondiale 7 spunti in 7 giorni Cosa ci ha lasciato la settimana? Dalla terza finale di Camila Giorgi alla prima - challenger - del talentino Donati. In mezzo, le crisi di Gulbis e Bouchard e il coraggio di Mirza e Mauresmo di Andrea Nizzero – foto Getty Images 1. Camila in agrodolce Un’altra settimana agrodolce, un altro anti-climax doloroso. La terza finale in carriera giocata da Camila ha avuto lo stesso esito delle prime due: una sconfitta. Ma il suo match contro Agnieszka Radwanska, a Katowice padrona di casa e numero 1 del seeding, rimane l’ennesimo spot (sesta vittoria contro una Top 10) su quello che potrebbe essere. “Aveva una risposta per qualsiasi cosa”, ha detto Aga dopo essere stata spazzata via dal campo. Il dilemma con Camila rimane sempre lo stesso: le manca qualcosa, o si porta dietro qualcosa di troppo? Genie rientra nella categoria di coloro che odiano perdere più di quanto amino vincere. Ego e ambizione, se non tenuti sotto controllo, diventano come le spugne trasportate dall’asino di Edipo: carico impercettibile in situazioni normali, zavorra mortale quando c’è un guado da superare. Il suo 2015, fin qui a malapena da Top 30 (ha perso cinque delle ultime sette partite), sarà un fiume difficile da traversare, ma che ci permetterà di conoscerla meglio. 3. Sania, dal letame al n.1 Prima che tennista, Sania Mirza è una ragazza nata e cresciuta in quello che, per le donne, è considerato il quarto Paese più pericoloso del mondo. Le statistiche sui crimini e le discriminazioni contro il sesso femminile sono agghiaccianti anche nel 2015. E come non bastasse, lei stessa racconta: “Quando avevo sei anni, non c’erano campi in terra, non c’erano campi in cemento. Giocavamo e ci allenavamo su campi fatti di letame. Non scherzo. Era tutto quello che c’era”. Con queste premesse, oggi Sania è Ambasciatrice ONU per le donne e numero 1 del mondo in doppio, prima tennista indiana a raggiungere la vetta del ranking. Per combattere i mostri che l’ignoranza ancora partorisce, il mondo ha bisogno di eroine come lei. 2. Che succede, Genie? “Non è una sorpresa. Risultati come questo me li aspetto”. Sono parole pronunciate da Eugenie Bouchard lo scorso luglio, dopo aver raggiunto la finale di Wimbledon. Nessun sorriso, nessuna celebrazione. Due semifinali e una finale Slam ad appena vent’anni, nella prima stagione interamente dedicata al professionismo? Ordinaria amministrazione, almeno a sentire lei. Oltre a considerarsi priva di limiti, 8 4. Occhio allo zio Sock Sono passati quasi dodici anni dall’ultima vittoria Slam di un tennista statunitense (Roddick, Us Open 2003). Dodici anni durante i quali quella che era la maggior potenza mondiale (anche) nel tennis maschile è stata retrocessa a ordinaria pattuglia di tennisti. Jack Sock, fresco campione sulla terra di Houston, è il primo a vincere un titolo tra gli statunitensi nati negli Anni ‘90, una generazione appesantita e infine tramortita da enormi responsabilità. Sock, classe 1992, alle spalle ha un passato di sfottò costruiti sul suo cognome (“calzino” in inglese), una recente operazione chirurgica all’anca e un periodaccio dovuto a una brutta malattia del fratello Eric, ora guarito. Difficilmente diventerà un campione, ma sulla terra rossa europea potrebbe dar fastidio a molti. 5. Love is in the air Un uomo che si sposa in gonnella, una donna lesbica che annuncia una gravidanza. Nel giro di 48 ore, Andy Murray e la sua allenatrice Amelie Mauresmo hanno regalato al mondo la loro personalissima versione dell’amore. Il primo, raggiante di fianco alla sua sposa Kim Sears, ha mantenuto la promessa e si è presentato all’altare della Cattedrale circuito mondiale un incubo sportivo simile. Riuscirci di nuovo potrebbe essere ancora più difficile. 7. Donati è un treno La prima finale Challenger della nuova generazione azzurra porta la firma del 20enne piemontese, prodotto di quell’ottima annata 1995 già analizzata su queste pagine. Sotto l’ala di Massimo Puci, il giovane alessan- drino sembra pronto a fare il salto di qualità che fin qui non è ancora riuscito ai suoi colleghi nati nella seconda metà degli anni ‘90. La finale raggiunta nel torneo da 125.000 dollari di Napoli gli ha permesso di guadagnare 108 posizioni in classifica (ha sfondato il muro dei primi 250 giocatori del mondo), oltre ad avergli fornito una fondamentale iniezione di fiducia nei propri mezzi. di Dunblane con il tradizionale kilt scozzese. Amelie ha invece annunciato il prossimo arrivo di un bebè, atteso in agosto (nella foto il tweet in cui svela la gravidanza). Mentre su Twitter le battutacce figlie dell’odio e dell’ignoranza si sprecano. Ci uniamo a chi augura ogni bene a entrambi, ringraziandoli del coraggio che da sempre mettono nelle loro parole e nelle loro azioni. 6. La falsa partenza di Gulbis Una vittoria, otto sconfitte. Si riassume così la disastrosa falsa partenza di Ernests Gulbis in questo 2015. L’ultimo Top 50 battuto dal lettone è Andreas Seppi, a Mosca, lo scorso ottobre. Siamo a metà aprile e quella che poteva sembrare una crisi sta prendendo i contorni di una tragicommedia. A Monte Carlo ha racimolato un gioco (uno!) contro Andreas Haider Maurer. Ernests si è già svegliato un paio di volte da batch-point C’era una volta... Doppio inedito sull’erba dell’Olimpico in occasione della conferenza stampa degli IBI 2015: da sinistra, Luigi Abete, Angelo Binaghi, Giovanni Malagò e Nicola Pietrangeli L’altra settimana c’è stata la conferenza stampa di presentazione degli Internazionali BNL d’Italia. Batch ha qualche difficoltà a ricostruire quante ne ha viste e/o fatte dal 1971, quando curò per la prima volta l’ufficio stampa, agli anni ’80, quando smise di occuparsi di tennis. Però si ricorda bene che questa era la quindicesima da quando al tennis c’è tornato, la quindicesima dell’era-Binaghi. Beh, ragazzi… Che differenza, a metterla a confronto con le prime due della nuova serie, quando ancora c’era Panatta e non si sapeva neppure dove farle. Non parlo tanto di qualità dell’organizzazione e di immagine, ma anche e soprattutto di clima. Allora il tema principale di dibattito era, ogni volta, “Chi viene?” (il rischio di assenze importanti fra giocatori e giocatrici era alto) e quello secondario, ante-combined, era “Ma come vi è venuto in mente di far svolgere prima il torneo maschile e poi quello femminile?” (anche se Binaghi non c’entrava niente, perché ad accettare soldi per l’iniqua inversione di settimane era stato Franco Bartoni). Più che degli organizzatori, lo show era dei soliti noti, i contestatori a prescindere. Da Rino Tommasi - che non dimenticava mai neppure di rimproverare la FIT perché, abolendo la formula dei tre set su cinque nei campionati di seconda categoria, aveva fatto perdere ai nostri baldi giovani l’abitudine a disputare match in formato Slam – a Ubaldo Scanagatta – quasi sempre focalizzato su discorsi di soldi – , più che una platea di giornalisti sembrava di avere davanti un plotone di esecuzione. Insomma, tutto è talmente cambiato che persino Binaghi, stavolta, si è convinto che poteva risparmiare agli invitati la consueta raffica di slide che documentano come, di balzo in balzo, il tennis italiano abbia raggiunto le stelle proprio mentre il resto del Paese andava a rotoli. Anche il dubbio che nel 2015 al Foro Italico possa mancare Federer è stato appena appena sussurrato. Non tanto perché è ormai chiaro che verrà sciolto solo nell’immediata vigilia del torneo, quanto perché, con tutto il rispetto per quel Mito vivente che è Roger, gli Internazionali BNL d’Italia sono ormai talmente belli, grandi e importanti in sé da prescindere da “Chi viene?”. E’ la cornice a dare valore al quadro, un po’ come a Wimbledon (lo vedemmo bene nel 1973, quando vi si registrò il record di presenze nonostante il boicottaggio di 92 dei primi 100 giocatori del mondo) e agli altri appuntamenti più classici del calendario. Con buona pace di Madrid e dei (pochi, per fortuna) irriducibili dell’anti-italianità. Batch 9 focus Talento oversize Lamine Ouahab non è il classico superatleta. Lui, il suo quintale (anche se il sito Atp dice che pesa 83 kg...) di classe lo esprime tra smorzate e accelerazioni di Alessandro Nizegorodcew Quante volte avete sentito dire che una grande preparazione atletica è imprescindibile nel tennis moderno? In quante circostanze avete sentito parlare di uno sport oggi più che mai legato alla prestanza fisica, sia essa rappresentata da potenza muscolare, velocità o resistenza? Ora provate a spiegare tutto questo a Lamine Ouahab, giocatore marocchino “oversize”, che nelle ultime settimane sta giocando un tennis ai limiti della fantascienza. La settimana scorsa Ouahab ha incantato Casablanca, superando Haase (n.88 Atp) e Garcia-Lopez (n.24 Atp) di fronte all’incredulo e infuocato pubblico di casa. Talento cristallino, alterna smorzate millimetriche ad accelerazioni al fulmicotone con entrambi i fondamentali. La scheda “alleggerita” Fin qui, nulla di strano, se non fosse che il suo 1.85 di altezza non è accompagnato dagli 83 kg che il sito ufficiale Atp gli assegna (per capirci, se fosse vero avrebbe altezza e peso di Rafael Nadal), bensì almeno 20 in più. Ouahab, la carta d'identità Nome: Lamine Ouahab - Luogo di nascita: Algeri (Algeria) - Data di nascita: 22 dicembre 1984 Altezza e peso: 185 cm per 83 kg (?!) (dato ufficiale Atp) - Ranking Atp: 232 Best Ranking: 114 (2009) - Coach: Hicham Arazi - Tornei vinti: 24 Futures Nonostante ciò riesce a essere sufficientemente veloce e la corsa in avanti potrebbe quasi essere definita “rapida”. La domanda che sorge spontanea quando lo si osserva è: “Ma come fa? Come può con quel fisico tenere il ritmo dei super-atleti del circuito Atp?”. A Casablanca è stato eliminato nei quarti dallo spagnolo Daniel Gimeno-Traver, ma gli spettatori del torneo nord-africano sono letteralmente impazziti per il loro “nuovo” beniamino. Si, perché Ouahab è nato in Algeria il 22 dicembre del 1984, ma dopo alcuni screzi con Magri per forza. E chi l’ha detto? Chi l’ha detto che bisogna essere magri per forza? Lamine Ouahab non è l’unico talento in versione XL. Alle porte delle Top 100, e più precisamente al n.105, c’è anche Taylor Townsend, promessa americana oversize, classe 1996 (compie 19 anni giovedì 16 aprile). Un bel messaggio nell’epoca dei super-fisicati: arrivare in alto, sognare di fare giocare ai massimi livelli si può anche con qualche chilo in più. Peccato che il sito ufficiale della WTA non indichi né altezza né peso, lasciando lo spazio vuoto negli appositi spazi. Perché mai? 10 la propria federazione ha deciso a fine 2013, sfruttando anche il matrimonio con una donna marocchina, di cambiare nazionalità. Sognando i Top 100 A inizio 2015 era partito da numero 587 del mondo, ma dopo un trionfo challenger, tre titoli futures e i quarti a Casablanca, il ranking oggi recita 232 con un incremento di 355 posizione in poco più di tre mesi. La Race, che prende in considerazione i punti conquistati nell’anno solare, lo vede addirittura al numero 87. L’ultimo dei futures citati, vinto in quel di Safi, rappresenta il ventiquattresimo alloro Itf della carriera di Ouahab. Solo i romeni Crivoi e Ionita hanno saputo fare altrettanto. Visto lo stato di forma (da non confondere con la linea) di Lamine, il record assoluto sembra davvero a un passo. Ouahab, che si sta avvalendo della collaborazione tecnica dell’ex campione marocchino Hicham Arazi, nei Top 100 non è mai entrato (best ranking n.114 raggiunto nel 2009), ma il sogno, mai come oggi, potrebbe tramutarsi in realtà. A suon di smorzate, amatriciane, rovesci lungolinea e pizze margherita. 11 i numeri della settimana Nole da applausi I primi 25 del ranking Atp di Giorgio Spalluto – foto Getty Images 142 Le settimane in vetta al ranking di Novak Djokovic che supera Rafael Nadal, diventando il 6° giocatore di sempre per settimane al n.1. Davanti a lui Roger Federer (302 settimane), Pete Sampras (286), Ivan Lendl (270), Jimmy Connors (268) e John McEnroe (170). 6 le vittorie di Camila Giorgi su una Top 10, dopo il successo su Agnieszka Radwanska a Katowice. L’azzurra aveva sconfitto in precedenza Errani (n.7, a Pechino 2012), Wozniacki (n.8, agli Us Open 2013), Sharapova (n. 5, a Indian Wells 2014), Cibulkova (n.10, a Roma 2014) e Azarenka (n.8, a Eastbourne 2014). 60 la percentuale di successi della Giorgi su una Top 10. Tra le attuali prime 36 al mondo, solo in 5 hanno un bilancio positivo contro le Top 10 :Sono Serena e Venus Williams, Sharapova, Azarenka e Camila Giorgi (6 vittorie, 4 sconfitte). 108 le posizioni guadagnate in classifica da Matteo Donati (salito al n.247), grazie alla finale raggiunta a Napoli. È anche diventato l’azzurro più giovane a raggiungere una finale challenger dal 2007, quando fu Fognini ad arrivare in finale a Santiago (a 19 anni e 8 mesi). 110 le settimane al vertice del ranking di doppio di Roberta Vinci, scavalcata questa settimana (insieme a Sara Errani, fermatasi a quota 87) da Sania Mirza. Meglio di Sara e Roberta, solamente 6 tenniste: Navratilova (237 settimane), Huber (199), Black (163), Raymond (137), Zvereva (124), Sanchez (111). Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Nome (nazionalità) Novak Djokovic (SRB) Roger Federer (SUI) Andy Murray (GBR) Kei Nishikori (JPN) Rafael Nadal (ESP) Milos Raonic (CAN) David Ferrer (ESP) Tomas Berdych (CZE) Stan Wawrinka (SUI) Marin Cilic (CRO) Grigor Dimitrov (BUL) Feliciano Lopez (ESP) Gilles Simon (FRA) Jo-Wilfried Tsonga (FRA) Kevin Anderson (RSA) Roberto Bautista Agut (ESP) Ernests Gulbis (LAT) Gael Monfils (FRA) John Isner (USA) Tommy Robredo (ESP) David Goffin (BEL) Ivo Karlovic (CRO) Pablo Cuevas (URU) Leonardo Mayer (ARG) Philipp Kohlschreiber (GER) I primi 25 italiani del ranking Atp Punti 13205 8895 6060 5280 5255 5070 4670 4510 4405 3360 3055 2380 2210 2135 1960 1940 1910 1750 1720 1720 1695 1470 1442 1409 1395 Le prime 25 del ranking Wta Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Nome (nazionalità) Serena Williams (USA) Maria Sharapova (RUS) Simona Halep (ROU) Petra Kvitova (CZE) Caroline Wozniacki (DEN) Ana Ivanovic (SRB) Eugenie Bouchard (CAN) Ekaterina Makarova (RUS) Agnieszka Radwanska (POL) Carla Suarez Navarro (ESP) Andrea Petkovic (GER) Karolina Pliskova (CZE) Lucie Safarova (CZE) Angelique Kerber (GER) Sara Errani (ITA) Venus Williams (USA) Madison Keys (USA) Jelena Jankovic (SRB) Sabine Lisicki (GER) Garbine Muguruza (ESP) Shuai Peng (CHN) Timea Bacsinszky (SUI) Barbora Strycova (CZE) Svetlana Kuznetsova (RUS) Samantha Stosur (AUS) 12 Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Rank. 28 38 49 83 119 149 177 180 186 208 217 224 243 247 279 320 330 334 371 386 387 400 413 415 418 Nome Fabio Fognini Andreas Seppi Simone Bolelli Paolo Lorenzi Luca Vanni Marco Cecchinato Andrea Arnaboldi Roberto Marcora Potito Starace Thomas Fabbiano Filippo Volandri Matteo Viola Stefano Travaglia Matteo Donati Federico Gaio Riccardo Bellotti Gianluca Naso Gianluigi Quinzi Flavio Cipolla Lorenzo Giustino Erik Crepaldi Matteo Trevisan Salvatore Caruso Stefano Napolitano Alessandro Giannessi Punti 1285 1125 931 624 483 357 285 279 260 230 222 216 203 200 172 144 138 136 119 113 113 107 102 101 100 Le prime 25 italiane del ranking Wta Punti 9981 7890 7571 6060 4675 4200 4122 3420 3385 3335 3260 2880 2870 2865 2805 2591 2325 2295 2127 2125 1985 1971 1945 1870 1835 Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Rank. Nome Punti 15 Sara Errani 2805 26 Flavia Pennetta 1830 36 Camila Giorgi 1350 42 Roberta Vinci 1196 55 Karin Knapp 925 70 Francesca Schiavone 782 187 Alberta Brianti 274 212 Gioia Barbieri 226 245 Giulia Gatto-Monticone 185 336 Gaia Sanesi 104 344 Martina Caregaro 100 353 Jasmine Paolini 97 369 Anastasia Grymalska 91 436 Alice Matteucci 63 445 Alice Savoretti 61 446 Corinna Dentoni 60 447 Maria Elena Camerin 60 461 Claudia Giovine 56 469 Georgia Brescia 54 488 Anna Giulia Remondina 51 538 Martina Trevisan 41 539 Valeria Prosperi 41 540 Alice Balducci 41 573 Martina Spigarelli 36 586 Cristiana Ferrando 35 il tennis in tv La Fed delle stelle di Giovanni Di Natale - foto Getty Images C’ è Serena Williams, ci sono Andrea Petkovic e Angelique Kerber, c’è Petra Kvitova con Karolina Pliskova e Lucie Safarova, c’è Eugenie Bouchard. È la Fed Cup delle stelle. Nove delle prime 20 giocatrici del mondo in campo. Tra semifinali e play off sarà un fine settimana di passione. Il tennis individuale che diventa sport di squadra. Il coinvolgimento emotivo sarà totale. In campo e sugli spalti, a casa come nei palazzetti. Perché quando si gioca per la propria nazionale tutto cambia. L’atmosfera, le emozioni, le responsabilità. La Fed Cup, come la Davis, è un mondo a parte. Mille storie che si incrociano e che esaltano. Come quella di Karolina Pliskova, un anno fa in panchina nel successo della Repubblica Ceca e costretta a vivere la premiazione da bordo campo. Questa settimana è lei la n.2 del “Dream Team ceco”, davanti a Lucie Safarova. Lei, che già a inizio anno aveva firmato il successo sul Canada, ora vuole essere protagonista in patria. Le ceche sono ampiamente favorite sul campo di Ostrava, ma guai a sottovalutare la Francia. Le attenzioni di SuperTennis saranno anche su Sochi e sulla sfida tra Russia e Germania. Russia che ha perso in extremis Maria Sharapova per un infortunio al piede e questo può pesare moltissimo. La Germania è outsider vera, sa soffrire e lottare, e oltre alla Petkovic ha anche una Kerber in gran forma dopo la vittoria di Charleston. Le valchirie possono sognare il colpo grosso. Non solo semifinali nella programmazione di SuperTennis. Sarà trasmesso anche il play-off che pone di fronte l’Italia e gli Stati Uniti (in differita). A fare da raccordo tra gli eventi ci sarà uno studio live con Livio D’Alessandro e Silvia Farina, con servizi esclusivi da Brindisi per mostrare anche il dietro le quinte della sfida delle azzurre. Petra Kvitova, la n.1 delle ceche opposte alla Francia Week-end di Fed Cup, rivedi le azzurre all’ora di cena Giovedì 16 00:00 - Torneo Int. City of Florence 2015, Fin. Femm. 01:00 - S. Errani vs K. Mladenovic, Fed Cup 2015 02:30 - Ball Boys 03:00 - Fognini vs Delbonis, ATP 500 Rio de Janeiro 2015 05:30 - S. Williams vs Halep, WTA Premier Miami (replica) 08:00 - La Voce delle Regioni 09:00 - Torneo Int. City of Florence 2015, Fin. Masch. 09:00 - Lisicki vs Pennetta, WTA Indian Wells 2015 12:00 - ATP 250 Houston (replica) 14:00 - U. Radwanska vs M. Sharapova, Fed Cup 2015 16:30 - Tennis Magazine 17.00 - News 17:05 - WTA Charleston SF (replica) 19:30 - Reloaded Master 1000 Miami 20:30 - Magazine ATP 21:00 - News 21:05 - Ball Boys 21:30 - Challenger Napoli Finale (replica) Venerdì 17 00:00 - Torneo Int. City of Florence 2015, Fin. Masch. 01:00 - C. Giorgi vs C. Garcia, Fed Cup 2015 02:45 - La Voce delle Regioni 03:45 - Isner vs Ward, Coppa Davis 2015 08:00 - Tennis Magazine 08:30 - Fognini vs Nadal, ATP 500 Rio de Janeiro 2015 11:00 - Reloaded Master 1000 Miami 12:00 - Pennetta vs Sharapova, WTA Indian Wells, 2015 14:00 - A. Radwanska vs M. Sharapova, Fed Cup 2015 16:30 - Magazine ATP 17.00 - News 17:05 - Ball Boys 17:30 - S. Williams vs Halep, WTA Premier Miami (replica) 19:45 - Tie-Break 20:00 - Reloaded Fed Cup 1° turno 21:00 - News 22:00 - WTA Charleston Finale (replica) 23:00 - Reloaded Master 1000 Miami Sabato 18 00:00 - Ball Boys 00:30 - Doppio Italia vs Francia, Fed Cup 2015 02:00 - Magazine ATP 02:30 - ATP 250 Houston (replica) 04:30 - WTA Charleston (replica) (replica) 06:30 - ATP 250 Casablanca (replica) 08:45 - Ball Boys 09:15 - Pennetta vs Sharapova, WTA Indian Wells 11:15 - Tennis Magazine 11:45 - Studio Live 12:00 - LIVE Fed Cup Rep. Ceca vs Francia 13:00 - LIVE Fed Cup Russia vs Germania 17:00 - Fed Cup Rep. Ceca vs Francia (differita) 20:00 - Italia vs USA Spareggio Fed Cup Differita Domenica 19 00:00 - Tennis Magazine 00:30 - Fed Cup Russia Germania 1° singolare 02:15 - Fed Cup Russia Germania 2° singolare 04:00 - Fed Cup Rep. Ceca vs Francia 1° singolare 05:45 - Fed Cup Rep. Ceca vs Francia 2° singolare 07:30 - Fed Cup Rep. Italia vs USA 1° singolare 09:30 - Fed Cup Italia vs USA 2° singolare 11:15 - Ball Boys 11:45 - Studio Live 12:00 - LIVE Fed Cup Russia vs Germania 17:00 - Fed Cup Rep. Ceca vs Francia (differita) 21:00 - Italia vs USA Spareggio Fed Cup Differita Lunedì 20 01:00 - Fed Cup Russia Germania 3° singolare 02:45 - Fed Cup Russia Germania 4° singolare 04:30 - Fed Cup Rep. Ceca vs Francia 3° singolare 06:15 - Fed Cup Rep. Ceca vs Francia 4° singolare 08:00 - Fed Cup Rep. Italia vs USA 3° singolare 09:45 - Fed Cup Italia vs USA 4° singolare 11:45 - Fed Cup Italia vs USA Doppio 13:30 - Live ATP 500 Barcellona 19:00 - Ball Boys 19:30 - Fed Cup Italia vs USA (replica) 21:00 - News 21:05 - ATP 500 Barcellona (replica) 23:30 - Ball Boys Martedì 21 00:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 02:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 04:00 - Fed Cup Russia Germania (replica) 06:00 - Fed Cup Rep. Ceca vs Francia (replica) 08:00 - Fed Cup Rep. Italia vs USA (replica) 10:00 - Tennis Magazine 10:30 - ATP 500 Barcellona (replica) 13:00 - Ball Boys 13:30 - Live ATP 500 Barcellona 18:30 - Live WTA Stoccarda 22:00 - La Voce delle Regioni 23:00 - ATP 500 Barcellona (replica) Mercoledì 22 01:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 03:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 04:30 - Fed Cup Rep. Italia vs USA (replica) 06:00 - Fed Cup Russia Germania (replica) 08:30 - Ball Boys 09:00 - WTA Stoccarda (replica) 11:00 - WTA Stoccarda (replica) 12:30 - La Voce delle Regioni 13:30 - Live ATP 500 Barcellona 18:30 - Live WTA Stoccarda 22:00 - Tennis Magazine 23:00 - ATP 500 Barcellona (replica) Lunedì i Ball Boys alle 19 Occhio al palinsesto, appassionati di Ball Boys, il docu-reality sulla scuola raccattapalle della FIT in previsione degli Internazionali Bnl d’Italia. Lunedì prossimo, l’appuntamento con la nuova puntata è per le 19.00, per seguire la vita e la passione dei ragazzi, sempre più vicini all’evento del Foro Italico. NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni e in azzurro le differite 14 16 14 giovani Anche gli Under hanno il Master L’ITF ha inaugurato un nuovo evento con in palio soldi (per coprire le spese) e wild card. Hanno vinto Rublev e Xu. Inoltre è partito il circuito internazionale italiano da Firenze I vincitori del Master Under 18 di Chengdu (Cina), la padrona di casa Shiling Xu e il russo Andrey Rublev In campo under 18 si è segnalato il portacolori del Tc Genova 1893 Luca Prevosto. Che a Malta ha sconfitto in finale l’inglese Hussey e in semifinale Andrea Trapani. A Vinaros, in Spagna, teatro di un torneo di Grado 2, anche Lucrezia Stefanini si è segnalata a fino a spingersi in semifinale. Nel circuito europeo, mentre continuano a latitare le vittorie nelle categorie più verdi, gli italiani sono sempre più protagonisti nelle gare under 16. Ciò vale anzitutto a proposito dello Junior International di Londra, la cui finale maschile ha registrato il successo di Gabriele Bosio su Federico Arnaboldi, mentre Federica Rossi ha guadagnato la terza piazza nella competizione femminile. Anche a Rijeka, in Croazia, troviamo in prima fila due azzurri grazie a Francesco Liucci e Mattia Frinzi, che hanno rispettivamente centrato il primo e il terzo gradino del podio. Pur se battuti in finale, sono stati autori di eccellenti prestazioni il finalista dei campionati italiani under 11 del 2014, Luca Nardi, impegnato nell’under 12 portoghese di Braga, e il sorprendente modenese Pietro Marino, proveniente dalle qualificazioni nell’under 14 greco di Iraklio. Dove, per altro, Lorenzo Musetti ha raggiunto le semifinali. L’Italia apre con Firenze Intanto, nella settimana di Pasqua, è cominciato anche il circuito dei tornei internazionali in Italia. Il Circolo Tennis Firenze 1898 ha messo in campo l’edizione n.40 del torneo ‘Città di Firenze’, capofila di ben 21 tornei ITF e Tennis Europe tra i quali nel mese di settembre debutterà anche l’under 18 palermitano del Circolo del Tennis. Alle Cascine, intanto, si sono im- di Viviano Vespignani U n Master tutto nuovo, pensato dall’ITF per gli Under 18. È andato in scena a Chengdu, nella sempre più ospitale Cina, dove buona parte dei migliori under 18, almeno secondo le ultime classifiche mondiali dello scorso anno, si son dati battaglia in tabelloni da otto posti. Nel rispetto dei pronostici i primi gradini del podio sono stati appannaggio del russo Andrey Rublev, già ben in vista anche tra i grandi, e della cinese Shilin Xu. Rublev ha piegato in finale lo statunitense Taylor Fritz con il punteggio di 6-7 6-3 6-4, mentre la diciottenne cinese (assente la numero 1 CiCi Bellis) ha avuto vita più facile nel confronto con la slovacca Kristina Schmiedlova (finalista a Firenze nel 2014). Manco a dirlo, la qualità della partecipazione a questo primo ITF Junior Masters è stata fortemente agevolata da due rilevanti iniziative. Gli organizzatori hanno messo in palio bonus per un totale di 160.000 dollari (15.000 a testa per i vincitori) destinati a sopperire a spese di viaggio e soggiorno, nonché una marea di wild cards (87 per la precisione) dirette ai tabelloni principali dell’intera gamma dei tornei professionistici. Record azzurro nel mondo Le vacanze pasquali hanno ovviamente favorito la presenza degli italiani in ogni angolo d’Europa, giunta a un totale di 82 nostri rappresentanti. 16 Il ligure Luca Prevosto, under 18, ha vinto il torneo internazionale di Malta giovani I vincitori del torneo Under 18 Città di Firenze, primo evento internazionale italiano del calendario 2015. A sinistra, il francese Max Petel; a destra, l’ucraina Katarina Zavatska posti il diciottenne francese Maxime Petel e la promettentissima ucraina Katarina Zavatska, appena quindicenne. Entrambi sono stati autori di due grosse sorprese se consideriamo il loro ranking, superiore alla 200a posizione, che li aveva esclusi dal novero delle teste di serie. In finale Petel ha avuto la meglio, per 0-6 6-0 6-4, sullo svizzero Marko Osmakcic, 17 anni da compiere in agosto e n.1 del seeding, che aveva fermato in semifinale, al termine di una battaglia conclusa soltanto per 7-6 al set decisivo, il migliore degli azzurri, Marco Mosciatti. Poi vincitore, quest’ultimo, del titolo di doppio a fianco di Andrea Pellegrino. Anche la Zavatska ha concluso un eccellente percorso prevalendo in finale sulla prima testa di serie, la slovena Nina Potocnik. Circuito Giovanile Fit Babolat 2015: ecco tutti i nomi dei primi in classifica Siamo alla prima pausa. Quella breve. A tre tornate concluse – l’ultima chiusa l’11 aprile – si riprenderà, con la quarta in maggio. Il 15, più precisamente, con tutte le macroaree ad aver già fatto i conti con la tappa osservata (seconda stagionale) appena prima dello stop. Tappa osservata, con gli occhi dei responsabili dei vari settori tecnici fissi sul campo, fa rima con punteggi maggiorati. Il che ha un grosso impatto sulle classifiche. Proprio in questo momento strategico, vi proponiamo tutti i leader categoria per categoria e macroarea per macroarea. Perché la rincorsa al master finale (Canottieri Mincio Mantova, 8 ottobre) si fa sempre più serrata. Anche se, a decidere molto, sarà la quinta e ultima tappa. Che sarà speciale non solo di nome, ma di fatto, perché garantirà punti doppi in grado di rovesciare molti equilibri. Cat. U10 U12 U14 U16 M/F Tutte le classifiche dei nostri junior Classifiche Pro ATP: 1350° Gian Marco Moroni, 1577° Giorgio De Rossi, 1630° Julian Ocleppo e Andrea Pellegrino, 1731° Luca Narcisi, 1847° Federico Bonacia e Marco Mosciatti. WTA: 639° Bianca Turati, 845° Ludmilla Samsonova, 885° Federica Bilardo, 966° Tatiana Pieri, 1001° Jessica Pieri, 1006° Verena Hofer, 1171° Lucrezia Stefanini e Anna Turati, 1209° Verena Meliss e Costanza Pera. ITF Under 18 (top 5) Maschile: 49° Federico Bonacia, 52° Andrea Pellegrino, 67° Marco Mosciatti, 101° Gianmarco Moroni, 178° Samuele Ramazzotti. Femminile: 46° Bianca Turati, 74° Ludmilla Samsonova, 91° Beatrice Torelli, 177° Anna Turati, 178° Verena Hofer. Tennis Europe Under 16 (top 5) Maschile: 51° Samuele Ramazzotti, 55° Francesco Liucci, 76° Andrea Trapani, 81° Francesco Forti, 102° Federico Arnaboldi. Femminile: 63° Rosanna Maffei, 84° Tatiana Pieri, 105° Federica Bilardo, 129° Elisa Visentin, 138° Elena De Santis. Tennis Europe Under 14 (top 5) Maschile: 24° Filippo Moroni, 41° Lorenzo Rottoli, 49° Fausto Tabacco, 56° Lorenzo Musetti, 68° Marco Furlanetto. Femminile: 64° Federica Rossi, 80° Elisabetta Cocciaretto, 98° Emilia Bezzo, 111° Cristina Elena Tiglea, 152° Federica Sacco. Il romano Giuseppe Bonaiuti, in vetta al ranking Under 12 del Centro-Nord MACROAREE (classifiche aggiornate al 10 aprile) Centro-Nord Centro-Sud Nord-Est Nord-Ovest Sud M Gabriele Vulpitta Lorenzo Sciahbasi Federico Bondioli Matteo Ceradelli Mattia Salvatore F Benedetta Sensi Federica Urgesi Margherita Marcon Vittoria Gibello Mariapia Vivenzio M Giuseppe Bonaiuti Riccardo Rotilio Angelo Rossi Giulio Perego Flavio M. Pasquariello F Carlotta Mencaglia Eleonora Alvisi Arianna Zucchini Ginevra Parentini V. Anastasia Abbagnato M Marco Metteoli Jacopo Sottocornola Giovanni Peruffo Andrea Fiorentini Mario Organista F Maria Giulia Properzi Giorgia Di Muzio Martina Zara Giorgia Ravera Morgana Perna M Diego Boccafresca Matteo Contarino Federico Masetti Elbi Mjeshtri Giannicola Misasi F Camilla Strippoli Martina Parissi Isabella Tcherkes Zade Debora Ginocchio Antonella La Cava 17 circuito amatoriale fit-tpra Sfide veloci, massimo un’ora I match, che danno punti per i ranking, sono studiati per essere iniziati e conclusi all’interno dei 60 minuti in cui si ha a disposizione il campo. Ecco come Gli annunci-sfide? In bacheca La bacheca annunci, sul portale www.tpratennis.it, serve per facilitare la ricerca di avversari e trovare sempre nuovi compagni da sfidare e con cui mettersi in gioco. Postare il proprio annuncio in bacheca - oppure accettare una sfida di un giocatore che ha inserito a sua volta un annuncio - è una partita assicurata! Il che torna molto utile per il ranking. Non perdete l'occasione. Per altre informazioni scrivete a [email protected]. rapidità con l’aspetto agonistico del match. Ecco come: arrivati sul campo da gioco si scelgono le palline e si inizia il palleggio di riscaldamento per non più di 5 minuti, poi con il sorteggio si decide il battitore e si comincia. Il cambio campo è sempre previsto ai game dispari, come sempre nel tennis. di Max Fogazzi L a sfida ufficiale è la pura essenza del ranking Fit-Tpra (Tennis Player Ranking Amateur) perché consente di ricercare e trovare nuovi compagni di gioco, con stili diversi e con livelli tecnici differenti. Ma, allo stesso tempo, consente di guadagnare punti utili e scalare le classifiche. I match validi per le sfide si giocano solitamente nella classica ora di noleggio campo, anche se la flessi- bilità del ranking consente di giocare sfide diverse, scegliendo liberamente la formula di punteggio e il tempo da impiegare. La prova del 9 In ogni caso per oltre il 90% dei casi la formula prescelta dagli amatori è quella che prevede un match con un unico set al meglio dei 9 game. E con il limite di tempo impostato sull’ora di gioco. I ritmi della vita di oggi costringono a ottimizzare, bisogna conciliare questa necessità di Roulette: due sfide in automatico Tutti i giocatori all’interno dei 90 giorni di prova successivi alla prima registrazione e tutti i giocatori con licenza premium (25 euro all’anno) hanno sempre la possibilità di trovarsi due sfide pronte in automatico ogni mese. Sono sfide proposte direttamente dal sistema all’inizio di ogni mese. L’assegnazione, che avviene in modalità ‘roulette’ (cioè in maniera casuale) tiene conto della provincia dei giocatori da accoppiare e dei rispettivi Power (indice di valutazione della forza di ogni giocatore). Ovviamente queste sfide non sono obbligatorie, ma hanno due pregi: in primo luogo danno la possibilità di non perdere terreno nel ranking, giocando costantemente, e poi mischiano un po’ le carte e permettono di rompere il ghiaccio nel migliore dei modi. Scegli il vantaggio La sfida ai 9 può essere giocata osservando o non osservando il cosiddetto vantaggio AWT, tipico del circuito Fit-Tpra: sul 40 pari si gioca un primo turno di vantaggi e se il risultato torna in parità si effettua il punto secco. E se, nell’arco di un’ora nessuno arriva ai 9? Può certamente capitare nel tennis e in questi casi il match si concluderà al termine dell’orario stabilito. Al fine di determinare un vincitore si prende in considerazione il risultato al momento dell’interruzione. E quello sarà il risultato da inserire su www.tpratennis.it a fine match. L’incontro, tanto per intendersi, può anche concludersi per 7-4. 5 minuti? 3 scelte Se i giocatori impegnati si trovano nella situazione di parità a 5 minuti dal termine dell’ora possono decidere di accettare il risultato di pareggio, oppure di giocare un solo ultimo game, o di disputare un tiebreak decisivo. In ogni caso comunque - avete capito bene - le sfide ufficiali possono anche concludersi con un pareggio! 18 18 personal coach La volée in 400 millisecondi guita in condizioni di estrema pressione temporale. In base a tale premessa possiamo asserire che a seguito della velocità della palla in arrivo e della posizione assunta rispetto alla rete è possibile produrre un timing differente per quanto concerne il grado di arretramento dell’attrezzo. Ciò può portare ad eseguire almeno tre tipologie di volée: 1. Volée eseguita con la mano Il tempo di preparazione è fondamentale. Tanto quanto l’esecuzione, con la mano, il gomito o il braccio. E poi occhio a non sbagliare l’atterraggio In tal caso il movimento di preparazione è pressoché assente. Si tratta di una volèe effettuata in posizione molto ravvicinata alla rete, in una condizione di estrema pressione temporale. 2. Volée eseguita con il gomito In tal caso la racchetta arretra fino a raggiungere l’altezza delle spalle. Solitamente ci si riferisce a una volée di approccio in cui l’estensione del gomito è una delle principali componenti di spinta. 3. Volée eseguita con il braccio In tal caso la racchetta arretra superando l’altezza delle spalle. Si ricorre a tale tecnica quando si esegue una volée alta e pertanto, la velocità non particolarmente elevata della palla in arrivo giustifica la possibilità di produrre un movimento di preparazione piuttosto ampio. Gennaro Volturo, ISF R. Lombardi - foto Getty Images di “Q uando si esegue una volée è fondamentale ridurre l’ampiezza della preparazione perché non si ha tempo di arretrare la racchetta”. Tale indicazione per quanto corretta, non può prescindere da alcune considerazioni correlate alle capacità percettive che sottendono l’abilità di modulare al meglio l’ampiezza della preparazione dei colpi al volo. Una buona capacità di anticipazione motoria, ad esempio, è una condizione fondamentale per ridurre i tempi di reazione consentendo di programmare risposte motorie adeguate. Mediamente quando un tennista effettua una volée ha 400 millisecondi di tempo per completare il movimento di preparazione, ma si ricordi che non sempre tale abilità tecnica è ese- 20 L’insegnante dovrà essere abile nel proporre una struttura di esercitazioni che possano stimolare l’esigenza di eseguire le differenti tipologie di volée in base alla situazione tattica. Naturalmente braccio, avambraccio e mano non sono le uniche componenti di spinta in quanto tutti i segmenti corporei intervengono in maniera congiunta per favorire un’adeguata esecuzione dei colpi al volo. In particolare l’azione degli arti inferiori è di fondamentale importanza per garantire equilibrio e per favorire il trasferimento del peso del corpo. In ultima analisi, si ricordi che uno degli errori più gravi che si possano commettere nell’esecuzione della volée consiste nel sincronizzare la fase di impatto con quella di atterraggio. In tal caso il peso del corpo si trasferisce verso il basso con conseguente dispersione di velocità lineare. A seguito di tale errore spesso la palla può terminare a rete. Al contrario, uno dei segreti per eseguire una buona volée consiste nell’atterrare soltanto dopo aver colpito la palla, con conseguenti benefici in termini di trasferimento del peso del corpo (importante per la produzione di velocità lineare) e movimento orizzontale dell’attrezzo (importante per generare profondità di palla). W W W. Z U S T E N N I S . I T 16 20 Racchette e dintorni Le ragazze vogliono mezzo pollice in più Che attrezzi scelgono le top player rispetto ai colleghi maschi? Per indagare l’universo femminile siamo partiti dalle protagoniste della Fed Cup di Brindisi, scoprendo un alto gradimento di telai “extralong” di Mauro Simoncini - E’ foto Getty Images curioso oltre che interessante andare a scoprire le differenti abitudini tra giocatori e giocatrici nei circuiti professionistici non solo riguardo a questioni tecniche e tattiche, o di allenamento, ma anche per quanto concerne le scelte degli attrezzi del mestiere. Osservando l’universo femminile attraverso il campione dall’imminente incontro di Fed Cup tra le nostre azzurre e gli Stati Uniti delle sorelle Williams, mettiamo subito a fuoco due concetti fondamentali: 1) la racchetta “da donna” non esiste (i modelli sono gli stessi dei top player maschi), 2) la racchetta è più lunga (di mezzo pollice, cioè cm 69,85 anzichè cm 68,5) rispetto allo standard. Quest’ultima scelta accomuna Venus e Serena Williams alle nostre Sara Errani e Karin Knapp. Una ricerca di maggiore spinta e allungo che va oltre le caratteristiche fisiche, considerata la diversa statura e stazza muscolare delle quattro giocatrici. Ma andiamo a vedere nel dettaglio le racchette in campo a Brindisi. SORELLE WILLIAMS – Le due sorellone americane usano lo stesso telaio Wilson, nello specifico anche loro come Flavia Pennetta, una Blade, ma la versione più “particolare”, la 104. Una racchetta più lunga di mezzo pollice (69,85 cm), con piatto corde più ampio (104 pollici quadrati) e leggera (289 grammi di peso). Profilo da 22,5 mm e pattern fitto con 18 corde verticali e 20 orizzontali. Insomma un’agonistica abbordabile e maneggevole ma comunque seria e incisiva come dimostrano le cannonate che partono (anche grazie al budello) dalle due “sistah”. CHRISTINA MCHALE – La quasi ventitreenne che l’anno scorso perse al terzo contro Karin Knapp sul duro di Cleveland ha tra le mani un telaio Head. 22 La nero-arancione Radical Mp (che sta per Midplus) pesa “solo” 295 grammi senza le corde e ha un ovale da 98” su cui si innesta il moderno schema corde 16x19. Il profilo è variabile, dai 21 ai 23/24 millimetri. Un’agonistica versatile e completa, forse la più facile del lotto, stabile e sicura specialmente per chi ha bisogno di spinta e potenza. ALISON RISKE – Usa la stessa racchetta di Flavia Pennetta, Wilson Blade 98 con schema corde 16x19. Racchette e dintorni KARIN KNAPP – Anche l’altoatesina è parte della scuderia Babolat. Curiosamente è la terza azzurra, con il terzo modello diverso. Karin usa una Babolat Aeropro Drive Plus, in pratica lo stesso modello di Rafa Nadal ma anche lei (come Errani) in versione Longbody, cioè con lunghezza da 27,5 pollici. Anche la sua è una racchetta agonistica accessibile (300g di peso, 100” di piatto corde) che concede spinta e una buona presa degli spin. FLAVIA PENNETTA – La nostra portacolori di casa, brindisina “doc”, si affida da anni alla stessa racchetta, tra le più utilizzate in ambiente WTA e ATP. Si tratta della Wilson Blade 98, edizione rinnovata 2015, molto fashion in nero e verde fluo. 304 grammi di peso e 98 pollici quadrati di ovale, esiste in due versioni in base allo schema corde (16x19 o 18x20). Flavia usa quella con pattern meno fitto per una maggior potenza e presa degli spin mentre, per esempio, il 18x20 è usato da Milos Raonic. CAMILA GIORGI – Picchiatrice da fondo per eccellenza, una che colpisce la palla piatta al 110%. Lo fa con una Ba- bolat Pure Control 98; un attrezzo con ovale midplus, profilo sottile da 22 millimetri e schema corde 16x20. Non pesante perché senza corde sta sotto i tre etti (295 grammi) ma comunque selettivo. SARA ERRANI – La Sarita nazionale dopo un po’ di stagioni con Wilson da qualche anno si affida a Babolat Pure Drive Plus: la versione allungata del famoso e più venduto modello della Casa francese. Un attrezzo agonistico con ovale da 100 e peso senza corde da 300 grammi, tipica combinazione moderna, ma associata a una lunghezza di mezzo pollice in più (dunque 69,85 cm). Sicuramente più spinta grazie a una leva maggiore, che ha aiutato Sara dal fondo ma soprattutto al servizio laddove un po’ di potenza “gratis” le serve. Corde e tensioni delle racchette azzurre di Enzo Anderloni Pier Paolo Melis (per gli amici “Jambo”) da Quartu Sant’Elena è il “primo meccanico” ai box delle azzurre, ossia l’incordatore ufficiale della squadra di Fed Cup. E’ uno dei pochi Pro Tour Stringer italiani, certificato dalla ERSA (European Racket Stringer Association), l’associazione che riunisce tutti i migliori professionisti del settore a livello internazionale. E’ la persona preposta a tarare alla perfezione gli attrezzi delle azzurre. Ovviamente il segreto professionale non gli permette di raccontarci proprio tutti i dettagli più personali di queste tarature ma quello che ci può illustrare delle racchette in campo è già molto dettagliato e interessante. Sara le vuole incordate il giorno prima e le controlla con l’ERT 300 “Sara usa una Babolat Pure Drive Plus e la fa incordare, a 4 nodi, con sintetico monofilamento Luxilon Alu Power alla tensione di 19/19,5 Kg. E’ molto attenta ed esigente: in particolare preferisce che le incordature vengano effettuate il giorno prima della partita, così la corda perde quel minimo di tensione iniziale e poi si stabilizza. Sara controlla che tutte le racchette che le vengono consegnate abbiano una tensione dinamica del piatto corde uguale, usando un apparecchietto elettronico che si chiama ERT 300. Applicato al piatto questo strumento deve fare segnare 32 punti, che è l’indice di deflessione che piace a lei, altrimenti l’incordatura non va bene”. Camila le preferisce fresche di giornata e sceglie l’ibrido “reverse” come Federer “Camila Giorgi invece vuole le racchette incordate di fresco, subito prima del match. Per non perdere tensione. Lei gioca con una Babolat Pure Control e tira talmente forte che di controllo ha senz’altro bisogno. L’incordatura è un ibrido ”reverse”, come quello di Federer, cioè con il budello (Babolat VS calibro 1,30) sulle corde verticali e sintetico Luxilon 4G sulle orizzontali. La tensione: 25/24 kg”. Karin chiede l’incordatura con soli due nodi “Anche Karin Knapp è molto attenta alla preparazione della sua Babolat AeroPro Drive Plus, il telaio che usa Rafa Nadal, nella versione “extralong”. L’incordatura è un sintetico monofilamento Babolat RPM Blast (la stessa corda che usa Fabio Fognini), calibro 1,25. Karin la fa tirare a 23/22 kg ma chiede che sia montata con una tecnica particolare che si chiama ATW (acronimo di Around The World) e che prevede solo due nodi”. Flavia ha la racchetta più pesante di tutte “La racchetta di Flavia Pennetta è una Wilson Blade 98 16x19 ed è una delle più pesanti del circuito: incordata supera i 350 grammi. Flavia utilizza anche lei un’incordatura ibrida “reverse”: budello Babolat VS sulle verticali e Luxilon Alu Power sulle orizzontali. La tensione: 24/23 kg”. 23 la regola del gioco Invasioni... barbariche Se ne discute sempre molto: toccare la rete basta per perdere sempre il punto? La norma è semplice, ma la sua applicazione fa discutere La situazione Giuseppe e Nicholas stanno giocando uno contro l’altro un match di singolare. Che cosa succede? Nel giocare una volée, Giuseppe, dopo aver colpito la palla, tocca con la sua racchetta la rete. Ma, importante, lo fa dopo che la palla è rimbalzata per la seconda volta nel campo avversario. Che cosa dice la regola? Innanzitutto bisogna dire che l’invasione è uno dei casi che normalmente fa più discutere tutti i giocatori e gli ufficiali di gara: la regola è abbastanza semplice, ma la sua applicazione fa spesso discutere. La regola dice che nel caso in cui un giocatore tocchi la rete o il campo avversario con la propria racchetta o con qualunque cosa il giocatore in quel momento indossi, mentre la palla è ancora considerata in gioco, determinerà la perdita del punto per chi se ne è reso colpevole. La discriminante, però, è appunto che la palla si trovi ancora in gioco o meno. Nel caso in cui il punto sia considerato finito, l’azione del toccare la rete o il campo avversario non avrà nessuna conseguenza. Spesso la difficoltà sta proprio nel determinare se il punto sia già finito o no (cioè se la palla è già rimbalzata per la seconda volta o dopo un primo rimbalzo ha toccato un arredo permanente). Come si procede? Nel nostro caso ovviamente, essendo il punto già finito, non sarà considerata invasione e il punto andrà a Giuseppe. Non si considera invasione, inoltre, se la racchetta di un giocatore, dopo aver colpito la palla, nello slancio del colpo, oltrepassi la linea immaginaria determinata dalla rete che suddivide il campo. Deve essere chiamata l’invasione, invece, quando un giocatore colpi- 24 22 sce la pallina con la racchetta prima che la palla abbia effettivamente oltrepassato la linea immaginaria della rete che divide il campo. La regola in TV Non solo on-line. Anche tv, all’interno del programma Tennis Magazine, in onda in prima visione tutti i mercoledì su SuperTennis, vengono approfondite e spiegate varie situazioni di gioco grazie all’ausilio di arbitri internazionali. Perché, come suggerisce la rubrica, il tennis è divertimento, ma se sai le regole ti diverti di più. SuperTennis TV. È sempre l’ora del grande tennis. 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