Anticipazioni e tendenze da Euroluce 2015 Tra i grandi temi che muovono la discussione culturale in questo 2015 la LUCE occupa un posto particolare. Il 2015 è stato infatti promosso dall’Unesco “A Anno Internazionale della Luce Luce”. uce Luce come fenomeno fisico, ancora oggi di complessa lettura (se ne occupa Attilio Stocchi nell’istallazione “FAVILLA. Ogni luce una voce”), luce come fenomeno metafisico di ancor più complessa lettura (ne scrivono, proprio in questi giorni, filosofi e teologi, ricordandoci un fondamentale grido che sta all’origine della storia dell’uomo: “Fiat Lux”). Il 2015 è anche l’anno di Euroluce. Quali quindi le principali tendenze nel mondo dell’illuminazione? Quali le similitudini e quali le differenze con il parallelo mondo dell’arredo? Innanzitutto una premessa, assai evidente nei padiglioni di Euroluce 2015, a differenza del mobile, la luce combatte in questi ultimi tempi una battaglia figurativamente complessa. Si tratta, niente di meno, che del rapporto tra materiale e immateriale. immateriale Il rapido sviluppo delle sorgenti a led, dopo un primo periodo caratterizzato, sia per i produttori che per i designer, dal “prendere le misure” del fenomeno, ha infatti “svuotato” di significato il tradizionale apparecchio illuminante. Il led, sorgente a lunga durata e sovente non sostituibile durante la vita dell’apparecchio, ha reso inutili molte giustificazioni funzionali e dimensionali alla forma dell’oggetto. Insomma il modo di progettare la luce è profondamente cambiato e, sintetizzando, l’attuale stato dell’arte presenta due ipotesi alternative. La prima porta alla MASSIMA RIDUZIONE dell’oggetto lampada e, in prospettiva, alla sua assimilazione nell’involucro architettonico. La seconda porta invece alla RISCOPERTA DELLA FORMA, FORMA al di là della funzione stessa, come disegno di un affascinante simulacro. Rispetto al primo indirizzo potremmo citare “Edgelighting” di Ernesto Gismondi per Artemide, foglio sottilissimo (1,5 cm) di PMMA, oppure “Fosbury” di Davide Groppi per Artemide Davide Groppi, Groppi silenziosa linea di luce, e infine “Orb”, disegnata da Büro Famos per Modoluce Modoluce, doluce essenziale sfera svuotata. Rispetto al secondo indirizzo, è paradigmatico l’approccio del maestro Ingo Maurer che propone addirittura un ironico monumento alla lampadina a incandescenza (“Monument for a bulb”) oppure possiamo ricordare “Stochastic” del giovane norvegese Daniel Rybakken per Luceplan: Luceplan una “nuvola” di sfere di borosilicato argentato, tra cui, quasi per caso, risiede la luce. Altri approcci “giustificativi della forma” possono poi essere rinvenuti nella tendenza NARRATIVA, vedi ad esempio l’apparecchio da tavolo, a braccio, “Astolfo” di Amedeo G. NARRATIVA Cavalchini per Lumencenter (il braccio diventa la lancia di un cavaliere), oppure la “casettina per uccelli” (“June Bird” di Arik Levy per Danese) Danese con “un uovo d’oro – ovvero la lampadina – che brilla al suo interno”. Sicuramente presente anche una certa NOSTALGIA per l’abitare borghese dell’inizio del secolo scorso come espresso da J.T. Kalmar con la lampada da terra, a paralume plissettato, “Fliegenbein” disegnata da Garth Roberts, Roberts o da Barovier&Toso nel grande lampadario “Lincoln” ove sfere in vetro soffiato lavorate con l’antica tecnica del balotòn sono sostenute da una struttura finita oro rosa. Sempre con una punta di nostalgico romanticismo, ma interpretato in chiave futuribile si muove anche Ross Lovegrove per Artemide, Artemide con l’apparecchio a sospensione “Chlorophilia”, mettendo in gioco leggerissime foglie aeree che fanno luce, ma soprattutto proiettano magiche ombre. E un po’ magica, in chiave tecnologica, è anche la lampada operativa “Volée” di Odo Fioravanti per FontanaArte FontanaArte, Arte che si accende con un colpo tennistico di volée e da sola si spegne (“time out”) dopo 8 ore di funzionamento. Insomma, concludendo, anche a Euroluce 2015 così come al Salone del Mobile, la più importante tendenza sembra consistere nel saper RACCONTARE DELLE STORIE: i designer contemporanei si sono dunque trasformati in storyteller. Milano, 14 aprile 2015 Press info: Raffaella Pollini
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