richiesta incontro con oliverio bis

C.V.S.I.
COMITATO VITTIME SANGUE INFETTO CALABRIA
Al Presidente Regione Calabria
Gerardo Mario Oliverio
Catanzaro
Trasmissione a mezzo pec a:
[email protected]
[email protected]
Oggetto: richiesta incontro per discussione problematica pagamenti spettanze titolari benefici legge 210/92 a
seguito di mancata previsione delle somme necessarie nel bilancio 2015.
La sottoscritta Adriana Broccolo, nata S. Marco Argentano il 08.09.1955 e residente in Bisignano, in qualità di
rappresentante regionale dell’Associazione Vittime Sangue Infetto, portatore di interessi diffusi, chiede alla S.V. un
incontro al fine di avere necessari chiarimenti relativi a:
1.
Mancata previsione nel bilancio regionale anno 2015 delle somme necessarie per il pagamento delle
spettanze dovute ai titolari dei benefici economici di cui alla legge 210/1992;
2. Assegnazione somme alla Regione Calabria ai sensi dell’art. 1, comma 186, della legge 23 dicembre 2014, n.
190 in difetto di anticipazione dei fondi e non beneficiaria della percentuale di risors e riservate alle regioni
che hanno anticipato le somme come deciso in sede di Conferenza Stato Regioni nelle riunioni del 25
febbraio e 26 marzo c.a.
3. Eventuale autorizzazione del Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti LEA ( ex tavolo Massicci) ad
utilizzo di somme per pagamenti ratei legge 210/92 come da lei comunicato a questa Associazione nella
riunione tenutasi il 25 febbraio 2015 presso gli uffici di presidenza.
4. Mancato riscontro alle richieste consegnate, in sede di riunione dello stesso 25 febbraio, al capo di gabinetto
Dott. Gaetano Pignanelli con apposita nota e che si allega alla presente istanza.
Si ricorda che questa Associazione, ai sensi dell’art. 9 della legge 241/90, ha facoltà di intervenire nel procedimento
di adozione del Bilancio 2015 in quanto tale provvedimento risulta pregiudizievole per gli interessi dei cittadini
calabresi titolari dei benefici di cui alle già citata legge 210/92.
Si resta in attesa di un vostro riscontro
Li 14 aprile 2015
f.to Adriana Broccolo
Indirizzo per eventuali comunicazioni : [email protected]
Adriana Broccolo, via Patissa 10-87043 Bisignano
Tel. 3805166433
Allegato 1
C.V.S.I.
COMITATO VITTIME SANGUE INFETTO CALABRIA
Al Presidente della Regione Calabria
CATANZARO
Oggetto: Richieste relative a pagamenti ratei bimestrali titolari benefici legge 210/92.
Premesso che lo Stato Italiano nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione e della
semplificazione amministrativa, con legge n. 59 del 15 marzo 1997 e con decreto legislativo n. 112 del 31
marzo 1998 ha delegato alle Regioni le funzioni relative al pagamento degli indennizzi previsti, agli aventi
diritto, di cui alla legge 210/1992;
Che con DPCM del 26 maggio 2001 è stato disposto il trasferimento delle competenze in materia di
indennizzi legge 210/92 alle Regioni a statuto ordinario mentre per le Regioni a statuto speciale sono
rimaste di competenza statale;
Che in data 8 agosto 2001 in sede di Conferenza Stato-Regioni è stato disposto che al Ministero spetta solo
la gestione degli indennizzi già concessi alla data del trasferimento delle funzioni cioè prima del 01 maggio
2001;
Che la Regione Calabria per l’anno 2014 ha interrotto il pagamento dei ratei bimestrali con grave danno
agli interessati e senza darne alcuna comunicazione, se pur dovuta ai sensi della legge 241/90, né
tantomeno sul sito dedicato della Regione Calabria è stato diramato comunicato ufficiale in merito e ciò ha
costretto gli aventi diritto a tempestare di telefonate gli uffici del Dipartimento interessato ricevendo da
questi varie e disparate giustificazioni;
Che la stessa Regione Calabria, pur essendo tenuta per l’anno 2014 al pagamento di una spesa complessiva
pari ad euro 9.316.401,30 per tutti i soggetti titolari degli indennizzi legge 210/92, ha invece previsto nel
bilancio 2014 solo la somma di euro 108.477,89 sul relativo capitolo di spesa e ciò ha dimostrato
inequivocabilmente la volontà della Regione Calabria di sospendere arbitrariamente un diritto riconosciuto
dalla legge a soggetti ben individuati;
Che, successivamente, e con grande meraviglia , rabbia e frustrazione, si è venuti anche a conoscenza,
mediante lettura di documentazione resa pubblica, che la stessa Regione Calabria, nella riunione congiunta
del tavolo tecnico con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza, tenutasi
presso il ministero della Salute in data 4 dicembre 2013, è stata intimata a ripristinare i fondi legge 210/92
per un importo complessivo di sedicimilioni di euro sul capitolo 4211103 di bilancio regionale in quanto
tali fondi erano stati trasferiti dallo stato alla regione stessa per i pagamenti degli indennizzi legge 210/92 e,
quindi, fondi vincolati. Tale intimazione è stata ribadita e ripetuta anche nelle riunioni successive del
tavolo;
Che nonostante tali ripetuti richiami non risulta che, ad oggi, la Regione Calabria abbia “ restituito”, nelle
forme previste dalla legge, la somma di euro sedicimilioni già trasferiti dallo stato per il pagamento degli
indennizzi legge 210/92, quindi vincolati, agli aventi diritto;
Che, inoltre, la Regione Calabria, pur in presenza di specifiche disposizioni ministeriali e della sentenza
della Corte Costituzionale n. 293/2011 non ha provveduto alla rivalutazione dei ratei degli indennizzi
dovuta per legge continuando ad erogare somme in difformità delle disposizioni ricevute, mettendo in atto
una disparità di trattamento tra soggetti titolari di uno stesso diritto, in quanto la rivalutazione è stata
operata dalle altre regioni d’Italia e dal Ministero della Sanità;
Che i titolari degli indennizzi residenti nelle altre regioni d’Italia e quelli rimasti in carico allo Stato
continuano a percepire regolarmente gli indennizzi tramite ratei bimestrali rivalutati vedendo cosi
riconosciuto e soddisfatto un loro diritto, nel mentre quelli residenti nella Regione Calabria hanno subito
per l’anno 2014 la immotivata interruzione dei medesimi pagamenti e, quindi, hanno subito la interruzione
di un diritto da parte di un organismo a cui lo Stato ne ha affidato invece la tutela, subendo così una
disparità di trattamento rispetto ad altri titolari dello stesso diritto ma che hanno la fortuna di risiedere in
altre regioni d’Italia;
Che per tale disparità di trattamento la Regione Calabria, deliberatamente ed in piena consapevolezza ha
mantenuto nei confronti dei titolari dei benefici di cui alla legge 210/92
un atteggiamento in evidente
contrasto con il principio di uguaglianza stabilito dall’art. 3 della Costituzione;
Considerato, inoltre, che la Regione Calabria con appositi decreti dirigenziali adottati successivamente alla
data del 1 maggio 2001 ha riconosciuto ad oltre mille soggetti il diritto all’indennizzo, da pagare mediante
ratei bimestrali posticipate, previsto dalla legge 210/92 e che nei predetti decreti la Regione Calabria si è
assunta l’impegno puntuale del pagamento dei ratei;
Che tale pagamento ha sempre registrato ritardi negli anni e spesso si è accumulato il pagamento di più
ratei, pagati si successivamente ma sempre con danno agli aventi diritto e che la scadenza dei pagamenti, se
pur non indicata espressamente nei decreti regionali di assegnazione dei benefici della legge in oggetto, non
può certamente intendersi stabilita in modo arbitrario dagli uffici regionali e posticipata per un lasso di
tempo che comporta la maturazione di più ratei nell’arco dell’anno;
Che la norma di riferimento nell’indicare il pagamento in rate bimestrali posticipate ha inteso stabilire la
maturazione del rateo e, pertanto, il suo pagamento deve avvenire in tempi ragionevolmente brevi dopo tale
maturazione;
Che il pagamento dei ratei bimestrali rimasti in carico del Ministero della Salute, nonché quelli pagati dalla
maggior parte delle altre Regioni italiane, avviene entro il 5 del mese successivo a quello della maturazione
del rateo medesimo e che, pertanto, si ravvisa una ennesima disparità di trattamento per soggetti
appartenenti alla stessa categoria di legge non più tollerabile dagli aventi diritto residenti nella Regione
Calabria;
Considerato che l’articolo 33 del regolamento regionale n. 2/2010 stabilisce l’ordinazione delle spese
ricorrenti individuandole esclusivamente negli “stipendi ed oneri del personale”, mentre l’art. 37 stabilisce la
priorità dei pagamenti in caso di carenza di cassa individuando alcune categorie da privilegiare;
Ravvisato che sia l’art. 33 che l’art 37 del predetto regolamento regionale non hanno tenuto conto della
spesa fissa obbligatoria bimestrale che la Regione Calabria è tenuta a liquidare agli aventi diritto dei benefici
della legge 210/92 e che tale spesa costituisce, comunque, per la stessa Regione un obbligo di legge che non
può essere disatteso al pari del pagamento degli stipendi dei dipendenti regionali nonché delle altre spese
previste nell’art. 37 del Regolamento sopra indicato;
Rilevato ancora che la Regione Calabria è l’unica regione d’Italia che, pur in presenza di specifiche
disposizioni ministeriali derivanti da pronunce giurisprudenziali,non ha provveduto alla rivalutazione dei
ratei né alla liquidazione degli arretrati dovuti agli aventi diritto costringendo gli stessi ad adire alle vie
legali con tutti i disagi derivanti dalle stesse azioni legali e la stessa Regione persevera così, un ennesima
volta,a mantenere un atteggiamento “disobbediente” non conformandolo a quello messo in atto dalle altre
regioni italiane e dallo stesso Ministero della Sanità che hanno riconosciuto, con un mero atto
amministrativo, la rivalutazione e la liquidazione degli arretrati agli aventi diritto;
Considerato ancora che nel bilancio provvisorio 2015 approvato dalla Regione Calabria non si rilevano
stanziamenti di fondi che vadano a sanare tutte le pendenze che la stessa Regione registra nei confronti dei
titolari dei benefici della legge 210/92, ravvisando in tale previsione un ennesimo atto di inaudito abuso nei
confronti di una categoria di soggetti malati titolati di un diritto riconosciuto dalla legge;
Che non può trovare giustificazione alcuna la mancata previsione di una spesa di poco meno di 10 milioni
di euro l’anno a fronte di un Bilancio dipartimentale che rileva un cospicua gestione di fondi, né tantomeno
la Regione Calabria può collegare il mancato pagamento dei ratei al mancato trasferimento delle somme da
parte dello Stato centrale in quanto tale mancato trasferimento di somme,operato dallo Stato anche nei
confronti delle Regioni che continuano ad erogare i ratei, si configura come “ conflitto” tra lo Stato
delegante e le Regioni delegate che devono ricorrere ad azioni risarcitorie nei confronti del delegante e non
alla sospensione di un diritto ai cittadini;
Per quanto sopra espresso e rilevato, si chiede alla Regione Calabria:
-
Il ripristino immediato dell’erogazione del diritto dei pagamenti dei ratei ai titolari dei benefici della
legge 210/92 rivalutati come per legge.
-
Il pagamento immediato di tutti gli arretrati, ratei non liquidati e somme spettanti a titolo di arretrati
per la rivalutazione dovuta.
-
La modifica degli articoli 33 e 37 del Regolamento n. 2/2010 di attuazione della legge 4 febbraio
2002 n. 8 ( Ordinamento del Bilancio e della Contabilità della Regione Calabria), con l’inserimento
dell’ordinazione tramite ruolo di spesa fissa, mediante disposizione di nota di liquidazione, del
pagamento, a far data dal giorno successivo a quello della maturazione del bimestre, dei ratei ai
beneficiari della legge 210/92, nonché l’inserimento dei predetti pagamenti in quelli indicati nell’art.
37 del medesimo regolamento subito dopo il pagamento degli stipendi dei dipendenti regionali.
-
Il pagamento, agli aventi diritto, puntuale dei ratei
successivo;
-
L’attivazione di un numero dedicato presso il Dipartimento Salute,Ufficio legge 210/92, per le
informazioni ai titolari dei benefici di che trattasi nonché una apposita area informativa sul sito del
Dipartimento costantemente aggiornata.
bimestrali maturati entro il giorno 5 del mese
Qualora la Regione Calabria non provvederà a quanto sopra in tempi ragionevolmente brevi e strettamente
necessari per le specifiche variazioni di bilancio questa Associazione si riserva la difesa dei diritti dei titolari
dei benefici della legge 210/92 calabresi in tutte le sedi e attraverso ogni azione ritenuta necessaria.
Distinti saluti.
Catanzaro 25 febbraio 2015
C.V.S.I.
COMITATO VITTIME SANGUE INFETTO CALABRIA
f.to Broccolo Adriana- delegato regionaleRecapito:
Broccolo Adriana Via Patissa, 10 – 87043 Bisignano
Cell. 3805166433