SERVIZIO CIVILE 2015-2016 Si ricorda che: - LA DOMANDA DI SERVIZIO CIVILE VA INVIATA A : VIS c.a. Valentina Barbieri Via Appia Antica 126 00179 Roma Per maggiori informazioni: [email protected] - LE DOMANDE DEVONO ARRIVARE ALL’ENTE ENTRO LE ORE 14:00 DEL 16/4/2015 (NON FA FEDE IL TIMBRO POSTALE) - L’INVIO DELLA DOMANDA A PIÚ DI UN ENTE PROVOCA L’ESCLUSIONE DEL CANDIDATO/A. PROGETTO COSTRUIRE IL FUTURO Il progetto presentato dai Salesiani per il Sociale - Federazione SCS/CNOS, in collaborazione con il VIS, prevede l’inserimento di 6 volontari (due per ogni paese) nei seguenti paesi: Palestina, Madagascar, Burundi. Si tratta di un progetto il cui focus è la formazione professionale dei giovani e il collegamento tra formazione professionale e inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Il progetto ha la durata di 12 mesi così strutturati: formazione, partenza per il paese di destinazione, rientro in Italia dopo 3 mesi per una sessione di valutazione e di definizione del progetto individuale. Rientro nel paese di servizio e attuazione del progetto individuale per i mesi restanti. L’impegno richiesto ai volontari è su 6 giorni settimanali per 6 ore al giorno. Si riporta qui di seguito una descrizione del contesto relativo ad ogni singolo paese e delle attività previste nei vari paesi. Ogni volontario si inserirà, secondo le proprie esperienze e competenze, in una o più attività. Per maggiori informazioni contattare Valentina Barbieri [email protected] PALESTINA Sede di attuazione: Opera Salesiana Gesù Bambino Via Paolo VI 130, Betlemme, West Bank Codice identificativo sede: 103619 Lingua richiesta: inglese La comunità salesiana e il VIS collaborano in Palestina dal 1986, occupandosi principalmente di educazione a beneficio dei giovani palestinesi. In questi anni grazie a progetti finanziati da donors quali il MAE, CEI e enti di cooperazione decentrata, il VIS ha portato avanti diversi progetti che ruotano attorno al potenziamento di tre strutture delle controparti locali: L’opera Salesiana di Betlemme. Attorno a questa opera fanno capo diverse iniziative del VIS, come il supporto economico al Forno Salesiano che garantisce distribuzioni alimentari gratuite quotidiane, finanziate attraverso la campagna “Pane per Betlemme”, e la Scuola Tecnica Salesiana: centro di formazione professionale per giovani e per lavoratori che vogliono specializzarsi. Per la Scuola Tecnica il VIS negli anni 90 ha promosso, con il sostegno della Cooperazione Italiana, il rinnovo dell’equipaggiamento e delle metodologie didattiche ed ha attuato programmi di aggiornamento per i docenti tecnici palestinesi di tutta la Cisgiordania. Con il contributo della Cooperazione Italiana negli anni 2001-2005 il VIS ha avviato il Centro Artistico Salesiano di Betlemme, il primo centro di formazione professionale esistente in Palestina nel settore dell’artigianato artistico, il quale fornisce corsi di legno d’olivo, ceramica e madreperla. Grazie ai successivi finanziamenti, tutt’ora in corso, della CEI e della regione Sardegna il centro è divenuto uno strumento di placement, job creation e income generation offrendo agli studenti ed ex studenti periodi di praticantato, possibilità di accedere alla donazione di macchinari e a programmi di avviamento alla creazione di piccole aziende attraverso il microcredito. Connesso al Centro Artistico Salesiano è il Museo Internazionale della Natività, nato con lo scopo di contribuire al sostegno economico dell’intera opera e di costituire una fonte di ispirazione per i giovani artisti, artigiani e studenti palestinesi che hanno libero accesso alla esposizione di opere d’arte provenienti da 60 paesi. Convento Salesiano di Cremisan. Nel 2008 è stato lanciato il progetto di rilancio della azienda vitivinicola di Cremisan, obiettivo del progetto, oltre a quello di creare un reddito che viene reinvestito nelle opere educative Salesiane in Palestina, è quello di creare posti di lavoro e know how a vantaggio della popolazione locale. Il progetto porta avanti, tra l’altro, una attività di ricerca sui vitigni autoctoni palestinesi in collaborazione con l’Università di Trento e l’Università di Hebron. Accanto alla ricerca e alle attività produttive il progetto ha riguardato in passato interventi nel settore dell’emergenza in collaborazione con la Cooperazione Italiana, interventi che hanno portato a riabilitare terreni e impiantare vitigni autoctoni selezionati per la produzione di uve di alta qualità permettendo ai proprietari palestinesi dei terreni siti nelle immediate vicinanze delle colonie israeliane di Gush Etzion di evitare l’esproprio dei terreni. L’intervento è stato accompagnato da corsi di formazione mirati a diffondere pratiche agronomiche aventi per riferimento modelli di viticoltura sostenibile. Anche dopo la chiusura ufficiale del progetto, i beneficiari continuano ad essere seguiti nella produzione e hanno la possibilità di vendere le proprie uve alla Cantina. Il progetto Cremisan è attualmente sostenuto da finanziamenti della CEI e della Regione Sardegna e prevede formazione del personale in forza all’azienda, fornitura di supporto tecnico qualificato ai conferitori di uve, ristrutturazione degli ambienti di produzione, rinnovamento di macchinari e attrezzature, ampliamento della superficie vitata con ulteriore coinvolgimento degli agricoltori locali, valorizzazione delle varietà autoctone palestinesi, formazione del personale locale responsabile della commercializzazione dei vini Cremisan in loco ed all’estero. Università di Betlemme. Nei Territori Palestinesi il VIS ha un altro partner storico: la Bethlehem University. Dopo diversi anni di studi, dal 2005, infatti, il VIS promuove presso l’Università di Betlemme, in collaborazione con l’Università di Pavia, il Master in Cooperazione Internazionale allo Sviluppo (MICAD), avviato con i contributi della CEI e dell’Unione Europea (linea Tempus). Il programma è finalizzato alla formazione della classe amministrativa e operativa già attiva nelle ONG internazionali e locali; è tenuto interamente in lingua inglese e prevede la partecipazione di docenti internazionali e locali. Inoltre, per quanto riguarda l’impatto socio-economico della costruzione del Muro di separazione, il VIS ha avuto modo di approfondire il tema grazie all’allestimento della campagna di informazione itinerante “Un Muro non Basta” che ha toccato 31 città italiane. Attività Ruolo previsto per i volontari I Volontari in Servizio Civile assisteranno il capo progetto Realizzazione di una ricerca che analizzi le necessità del nell’organizzazione e mercato del lavoro focalizzata sul Governatorato di monitoraggio dello staff della Betlemme ricerca. Attività 1.1 All’interno del progetto si affiderà al responsabile Ai volontari sarà richiesto di dell’ufficio formazione lavoro l’incarico di realizzare una lavorare a stretto contatto ricerca aggiornata sulle esigenze del mercato del lavoro. con il responsabile dell’Ufficio Formazione Lavoro, Obiettivo della ricerca sarà analizzare le esigenze occupandosi congiuntamente formative, l’entità della domanda di personale e le abilità della registrazione degli richieste ai tecnici nel settore tecnico e artistico. La ricerca incontri avvenuti con le indagherà sia i settori che sono già oggetto della imprese e con partner formazione professionale che si svolge all’interno delle strategici nel settore, scuole salesiane sia i settori trainanti che ne fossero partecipando alla esclusi, con l’obiettivo di creare una serie di strutturazione della raccomandazioni per la scuola salesiana e le altre scuole presentazione formale dei professionali del territorio che volessero ammodernare la risultati e proponendo propria offerta formativa. attivamente argomenti e Target della ricerca saranno le circa 150 PMI del metodologie per la ricerca. Governatorato di Betlemme, che saranno contattate per via telefonica o con un incontro personale per la somministrazione di un questionario. L’obiettivo principale sarà quello di individuare argomenti di studio, tecniche di lavorazione e materiali richiesti dalle imprese che non sono parte dell’offerta formativa della scuola tecnica. I Volontari saranno coinvolti nella fase di assessment e di Allargamento della rete di contatti tra la scuola e le ricerca degli attori chiave da imprese locali contattare. Prenderanno Attività 1.2 Con le aziende più rilevanti e che si mostreranno più interessate alla collaborazione nella fase di ricerca si procederà ad impostare rapporti di cooperazione finalizzati all’assunzione degli ex studenti della scuola. La STS è già in contatto con alcune imprese locali di medie dimensioni: la locale società elettrica, Palestinian Electric Company of Jerusalem, la Electomeccanical Engineering Company of Bethlehem, concessionario responsabile della riparazione della Mercedes, e la Ghargur Company, impresa privata dedicata alla lavorazione del marmo. anche parte alla redazione del materiale promozionale del Centro, da utilizzare durante la presentazione delle richieste di partenariato. Questi partenariati negli anni hanno portato a molte assunzioni di studenti ed hanno reso i settori di riferimento più all’avanguardia rispetto ai settori formativi per i quali non sono stati attivati partenariati con imprese locali. Obiettivo di questa attività sarà la creazione di un database delle imprese locali e delle offerte di impiego. Attività 1.3 Aggiornamento dei curricula formativi esistenti. Al termine della ricerca il responsabile dell’Ufficio Formazione Lavoro effettuerà delle sedute insieme ad una commissione del Centro di Formazione professionale composta dal Direttore della Scuola Tecnica, il Capo progetto, e i responsabili dei 9 settori professionali inclusi nella scuola tecnica. La commissione si occuperà di recepire le raccomandazioni espresse dalla ricerca e di applicarle attraverso un aggiornamento graduale dell’offerta formativa della scuola. Oltre ai Curricula formativi sarà aggiornato di conseguenza il materiale didattico. Si procederà inoltre a definire in maniera più rigorosa: I Volontari assisteranno il responsabile dell’Ufficio Formazione lavoro nella fase di recepimento delle raccomandazioni emerse nella ricerca e nel conseguente adattamento dei curricula formativi. In particolare i volontari si occuperanno di verificare la rispondenza dei curricula con l’andamento del mercato nazionale. Criteri di ammissione e iscrizione ai diversi programmi • Criteri di selezione dei formatori • Criteri di selezione dei partecipanti • Criteri di valutazione La Commissione si occuperà inoltre di valutare l’opportunità di sostituire alcuni corsi datati che raccolgono sempre meno iscrizioni con corsi che siano più aggiornati con le richieste del mercato. • In questa attività i Volontari affiancheranno il capo Rafforzamento dell’Ufficio di Formazione-Lavoro presso la progetto nella Scuola tecnica di Betlemme in Palestina. riorganizzazione e sistemazione delle attività Si procederà ad una sistematizzazione e ristrutturazione dell’Ufficio Formazione Attività 3.1 dell’ufficio formazione lavoro. L'Ufficio fornirà un servizio Lavoro. Il loro compito sarà di accompagnamento nel mondo lavorativo per i giovani soprattutto quello di aiutare ad impostare il lavoro in formati dalla STS, attraverso: maniera razionale e • una ricerca approfondita sulla evoluzione del programmata, proporre mercato del lavoro locale; l’inserimento di strumenti di • la creazione di un database degli studenti controllo di gestione e di diplomati presso il centro nelle diverse discipline monitoraggio del lavoro • la creazione di un database delle imprese locali e svolto. delle offerte di impiego • la facilitazione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro anche attraverso l'organizzazione di stage per gli studenti del centro professionale presso le imprese contattate • la consulenza, l’accompagnamento e l’inserimento lavorativo degli ex-allievi. Questo ufficio, che avrà un’attenzione particolare al mercato e alle sue evoluzioni, manterrà contatti costanti con i responsabili economici della città, con altri centri professionali e con le Amministrazioni Pubbliche, per rispondere alle esigenze dei beneficiari e alle istituzioni socio-economiche della regione di riferimento. Beneficeranno delle attività dell’Ufficio di FormazioneLavoro tutti gli studenti della scuola, sia della STS che del CAS che dei corsi post-diploma. L’Ufficio sarà gestito a tempo pieno, anche dopo la fine del progetto, da un addetto locale, preferibilmente ex-allievo della scuola, che insieme ai cooperanti si occuperà, in aggiunta ai compiti elencati, anche di: Promuovere i curricula dei diplomati presso aziende palestinesi e internazionali • Accompagnamento al lavoro e alle iscrizioni universitarie (contatti con le università, orientamento alla scelta della facoltà) • Sostegno nella redazione dei Curriculum Vitae a alla preparazione ai colloqui professionali Sostegno all’orientamento delle proprie scelte professionali. • MADAGASCAR Sede di attuazione: Volontariato Internazionale per lo sviluppo 10 Ankofafa - Fianarantsoa, indirizzo postale: BP 1100 Codice identificativo sede: 119341 Lingua richiesta: francese La sede di attuazione del progetto gestita dal VIS si trova all’interno del complesso dell’Opera Salesiana di Fianarantsoa gestita dall’OMDB l'organizzazione malgascia dei Salesiani di Don Bosco, che lavora in Madagascar dal 1981. Il VIS e l’OMDB lavorano in partenariato dal 1991, implementando progetti finalizzati al rafforzamento della formazione professionale con l’obiettivo di aumentare le possibilità di autosostentamento per i giovani più vulnerabili dell’area. Le attività dell’OMDB sono rivolte all’educazione e alla formazione dei bambini e dei giovani in difficoltà, provenienti da famiglie svantaggiate, in età compresa tra i 6 e i 18 anni, cui forniscono una formazione completa di base e una qualifica professionale in modo da garantire maggiori opportunità di impiego e un livello di vita migliore. L’oratorio Don Bosco è un centro di animazione per i giovani creato nel 1993 dai Salesiani e situato nel quartiere di Ankofafa, presso gli ex-stabilimenti delle officine SIFA. L’oratorio accoglie settimanalmente 800 bambini e ragazzi di entrambi i sessi (fino a 1300 in estate), senza distinzione sociale o religiosa. All’interno del quartiere l’Oratorio è la sola istituzione che offre la possibilità di distrarsi, di praticare sport, di stare insieme in amicizia e partecipare a gruppi e associazioni con diversi interessi. A Fianarantsoa i salesiani, attraverso l’oratorio – centro giovanile Don Bosco, organizzano 3 tipi di servizi rivolti ai giovani 1) Centro di animazione del tempo libero (sabato e domenica) per i bambini, adolescenti e giovani del quartiere 2) Il Centro di aiuto ai giovani in situazioni di difficoltà – o TAIZA (Progetto per la promozione dei diritti del bambino) 3) 4) Centro di formazione professionale (sede del presente progetto) Attività Ruolo I Volontari in Servizio Civile assisteranno il capo Realizzazione di una ricerca che analizzi le necessità del mercato del lavoro progetto focalizzata nell’area di Fianarantsoa nell’organizzazione e monitoraggio dello staff La prima attività da realizzare prevede una ricerca sull’attuale sistema di della ricerca. formazione e sull’identificazione dei bisogni del mercato del lavoro, al fine di produrre indicazioni utili ad aggiornare il percorso didattico-formativo, Ai volontari sarà richiesto elaborare possibili proposte alternative, sviluppare un sistema più rigoroso di lavorare a stretto di monitoraggio dell’efficacia dei corsi e migliorare la percentuale di contatto con lo staff che inserimento degli allievi nel mercato del lavoro. si occuperà di realizzare Attività 1.1 la ricerca, effettuando in Nello svolgimento di questa ricerca è coinvolto l’Ufficio Formazione-Lavoro prima persona incontri del Centro di Fianarantsoa che si occupa dell’ analisi, della revisione e del con le imprese e con monitoraggio dei diversi programmi di apprendimento. partner strategici nel settore, partecipando alla La ricerca coinvolgerà, oltre alla Scuola tecnica di Fianarantsoa: strutturazione della presentazione formale • gli altri centri di formazione professionale presenti sul territorio dei risultati e proponendo • gli allievi e il personale docente e non-docente delle scuole attivamente argomenti e • gli ex-allievi delle scuole tecniche metodologie per la • le istituzioni pubbliche interessate ricerca. • le imprese presenti sul territorio e nelle immediate vicinanze (circa 40 imprese nell’area) La ricerca verterà: sullo studio e sull’analisi dei settori economici in espansione presenti sul territorio, • sulle micro-attività imprenditoriali in cui gli studenti possono eventualmente iniziare una propria attività autonoma • sulle richieste delle aziende • sulle percentuali di successo degli ex-allievi, • su tutti i possibili sbocchi occupazionali in grado di fornire possibili lavoro agli studenti. Sia i datori di lavoro che gli ex-allievi costituiscono infatti una importantissima fonte di informazione e, in questo contesto, è prevista la presa di contatto con organismi pubblici e studi di ricerca pertinenti. • La ricerca sarà svolta attraverso la raccolta dati, la somministrazione di questionari ad attori chiave, lo studio delle statistiche e della documentazione esistente (sia da parte di enti nazionali che internazionali), gli studi di settore condotti da altri enti di ricerca o da parte di altre organizzazioni/partner presenti nel Paese e sul territorio. I dati raccolti saranno poi inseriti all’interno di una ricerca nazionale, insieme a quelli provenienti dagli altri 3 centri che i salesiani gestiscono in Madagascar,e analizzati dall’Ufficio del lavoro nazionale dei SDB, nell’ottica di produrre un documento che abbia validità nazionale, allineando sinergicamente le formazioni al mercato del lavoro attuale, e che, al contempo, tenga conto delle specificità, in termini di opportunità e problematiche, di ciascun territorio. La ricerca e l’analisi nel contesto locale avrà luogo nei primi tre mesi del progetto e coinvolgerà un team composto dal capo progetto, il responsabile dell’ufficio formazione lavoro, una assistente e 5 Capi di Atelier. I dati di ricerca acquisiti con questa attività saranno condivisi con l’Ufficio per l’impiego nazionale. Attività 1.2 Allargamento della rete di contatti con le imprese locali ed altri attori chiave del territorio L’Ufficio Formazione – Lavoro si propone di moltiplicare e consolidare i contatti con i datori di lavoro e altri attori chiave. In primo luogo tali contatti sono funzionali allo svolgimento dell’attività di ricerca e di analisi per l’aggiornamento dell’offerta formativa, in secondo luogo sono volti ad accrescere la visibilità del centro ampliando le relazioni esterne con organizzazioni, imprese, ONG, la piattaforma per lo sviluppo delle competenze tecniche e professionali e attori privati. I Volontari saranno coinvolti nella fase di assessment e di ricerca degli attori chiave da contattare. Prenderanno inoltre parte alla redazione del materiale promozionale del Centro, da utilizzare durante la presentazione delle richieste di partenariato. Si cercherà di migliorare la gestione dell’informazione e della conoscenza, organizzando in maniera più efficiente i contatti e cercando di renderli più stabili e duraturi. Si cercherà anche di migliorare la collaborazione e il coordinamento con le altre scuole tecniche dei Salesiani. Lo scambio sistematico di informazioni e buone pratiche deve contribuire a migliorare l’efficienza del centro e l’efficacia delle azioni intraprese. L’Ufficio Formazione-Lavoro sarà incaricato della strutturazione, registrazione, gestione e monitoraggio di questi contatti, avviati attraverso visite presso le imprese e incontri organizzati presso il Centro Professionale. Verranno realizzate: mappatura degli attori chiave, l’organizzazione di una giornata di presentazione dei corsi della scuola • l’aggiornamento e il monitoraggio semestrale delle attività delle aziende I contatti saranno stabiliti nei primi tre mesi del progetto, ma le azioni di consolidamento continueranno durante tutta la durata del progetto. • • Le risorse coinvolte saranno il responsabile dell’ufficio formazione lavoro, una assistente e 5 Capi di Atelier. I contatti acquisiti con questa attività saranno condivisi con l’Ufficio per l’impiego nazionale. Attività 1.3 Analisi e adattamento dei curricula formativi esistenti I Volontari assisteranno il responsabile dell’Ufficio Formazione lavoro nella fase di recepimento delle Lo scollamento tra le strutture formative esistenti e la realtà del mondo del lavoro si rispecchia soprattutto nei contenuti formativi proposti, che sono definiti nei curricula e nei programmi di apprendimento nazionale. Spesso non si insiste abbastanza sulle conoscenze, sulle competenze e sulle attitudini che sono ricercate nel mercato del lavoro. Inoltre, nel contesto malgascio, appare estremamente difficile definire quali formazioni offrono realmente delle prospettive per l’avvenire per mancanza di studi di settore. Il centro professionale segue i curricula ufficiali, che sono per la maggior parte si tratta di curricula vecchi, poco pertinenti e non sono in grado di preparare i giovani a confrontarsi realmente con le richieste del mondo del lavoro. Per realizzare l’adattamento e ricalibrare i curricula e i programmi delle diverse formazioni, si costituirà una commissione composta dal capo progetto, il responsabile dell’ufficio formazione lavoro, una assistente, 5 Capi di Atelier ed i professori delle materie coinvolte. La commissione analizzerà la ricerca prodotta, metterà insieme altri dati e formulerà una proposta formativa indicando quali argomenti dovrebbero divenire prioritarie. Occorre però tenere conto che i curricula ufficiali vanno comunque rispettati, soprattutto visto che la scuola è inserita nei meccanismi di certificazione nazionale. raccomandazioni emerse nella ricerca e nel conseguente adattamento dei curricula formativi. In particolare i volontari si occuperanno di verificare la rispondenza dei curricula con l’andamento del mercato nazionale, tramite il confronto con l’Ufficio Formazione lavoro nazionale, ed internazionale, tramite ricerche ad hoc. Il margine di manovra è dunque, in alcuni casi, limitato e si procederà nel seguente modo: identificazione e struttura di nuove formazioni modulari tecniche; introduzione di moduli di breve durata di due tipi: basico e specialistico; • introduzione di moduli di materie complementari (lingua straniera, informatica); • aggiornamento dei moduli curriculari professionali esistenti che permettano di apprendere o di affinare le capacità più richieste nel mercato. L’analisi e l’adattamento devono essere sviluppati e realizzati come punti fondamentali di una politica basata sul gruppo target finale, che sono i giovani allievi della scuola e, in particolare, quelli più vulnerabili poiché quasi totalmente privi di reddito. • • L’adattamento dei Curricula formativi comporterà anche un adattamento del materiale didattico. Saranno coinvolti nell’applicazione dei nuovi curricula formativi circa 100 studenti della scuola. In questa attività i Volontari affiancheranno Sistematizzare e ampliare l’offerta di servizi per l’impiego dell’Ufficio il capo progetto nella Formazione Lavoro riorganizzazione e sistemazione delle attività Negli ultimi due anni l’Ufficio Formazione-Lavoro, lavorando in dell’Ufficio Formazione Attività 3.1 coordinamento con l’Ufficio Nazionale dei Salesiani, ha sperimentato nuove metodologie e strumenti per ampliare l’offerta di sostegno al collocamento degli studenti, quali l’organizzazione di visite presso le imprese per gli allievi all’ultimo anno o brevi formazioni specifiche (per esempio sui diritti e doveri applicabili sul posto di lavoro, gli organismi pertinenti, le opportunità presenti sul mercato del lavoro etc). Nel prossimo anno l’Ufficio FormazioneLavoro investirà nella documentazione e nell’armonizzazione delle pratiche più fruttuose (sia sperimentate al suo interno che presso altre o raccomandate dall’Ufficio Nazionale), in modo da poterle rendere sistematiche e replicabili. Prima si lavorerà sull’identificazione e sulla valutazione delle pratiche esistenti. successivamente, in base al risultato di questa valutazione, si procederà all’elaborazione di moduli di formazione di breve durata (o all’adattamento di moduli esistenti) e l’identificazione di opportunità che permettano di promuovere i contatti tra gli allievi e i datori di lavoro, ad esempio tramite la realizzazione di “giornate a porte aperte” della scuola. Si realizzeranno inoltre, sempre in coordinamento con l’Ufficio Nazionale, campagne promozionali volte a sponsorizzare la formazione e i servizi offerti, aumentando la portata dei servizi stessi e del loro impatto, soprattutto rispetto ai giovani diplomati. Le attività dell’Ufficio saranno quindi: Organizzazione di stage formativi per gli ex allievi all’interno delle imprese partner • Assistenza legale nella redazione di contratti di stage e di lavoro • Visite alle imprese partner, per monitorare l’insorgenza di nuove esigenze formative, l’acquisizione di nuovi macchinari e l’andamento dello stage o del lavoro degli ex studenti eventualmente impiegati • Giornata di formazione per gli studenti dell’ultimo anno sulla redazione di un Curriculum vitae e sulle modalità di svolgimento di un colloquio professionale • Monitoraggio delle percentuali di impiego degli ex studenti negli anni successivi al diploma L’ufficio Formazione Lavoro cercherà di mantenere il più possibile il contatto con le aziende e con gli allievi, in modo di monitorare l’andamento delle assunzioni e di fornire assistenza laddove necessario. • Lavoro. Il loro compito sarà soprattutto quello di aiutare ad impostare il lavoro in maniera razionale e programmata, proporre l’inserimento di strumenti di controllo di gestione e di monitoraggio delle attività del team di lavoro. BURUNDI Sede di attuazione: Volontariato Internazionale per lo sviluppo 1 Cites del Jeunes Don Bosco Avenue de l’Aeroport Codice Identificativo sede: BP2854 Lingua richiesta: francese La sede del VIS di attuazione del presente progetto si trova all’interno della Cité des Jeunes Don Bosco, situata nel quartiere periferico di di Buterere Bujumbura, gestita dai Salesiani di Bujumbura. I Salesiani ed il VIS collaborano dal 2001 alla costruzione e gestione del Centro Educativo e degli atelier di produzione della Cité des Jeunes con l’obiettivo di offrire opportunità educative e di inserimento professionale ai giovani più vulnerabili della periferia di Bujumbura. La Cité ospita un Centro di Formazione Professionale, il più grande del Burundi, che offre corsi di Falegnameria, Saldatura, Meccanica, Sartoria, Elettricità, Idraulica, Scienze alberghiere. La Cité des Jeunes ospita inoltre 3 atelier di produzione di Falegnameria, saldatura e sartoria: imprese sociali fondate da ex studenti dei corsi del Centro Professionale in cui gli utili sono reinvestiti nelle attività del centro. Gli atelier impiegano 30 salariati e 40 lavoratori giornalieri, ex alievi del CFP. E’ stato inoltre creato un Atelier della scuola in cui i ragazzi, dopo i 3 anni di formazione scolastica, effettuano un anno di formazione pratica. Il Centro lavora in collaborazione con il Ministero dell’Educazione – Direzione Generale dell’Amministrazione dell’Insegnamento Tecnico, dell’Insegnamento dei Mestieri e della Formazione Professionale, autorità competente nel sotto-settore in Burundi. I Salesiani hanno all’attivo un ampio partenariato pubblico-privato che contribuisce ad aumentare le possibilità di impiego dei beneficiari. Attività Ruolo I Volontari in Servizio Civile assisteranno il capo Realizzazione di una ricerca che analizzi le necessità del mercato del lavoro progetto e il responsabile focalizzata nell’area di Bujumbura dell’Ufficio Formazione Lavoro nell’impostazione e nelle indagini relative La prima attività da realizzare prevede una ricerca sull’attuale sistema di alla ricerca. formazione e sull’identificazione dei bisogni del mercato del lavoro, al fine di Ai volontari sarà richiesto mettere in evidenza le buone pratiche in materia di formazione contribuire professionale e produrre indicazioni utili ad aggiornare il percorso didatticoall’organizzazione dei formativo. dati, alla preparazione La ricerca sarà condotta dal responsabile dell’Ufficio Formazione Lavoro per dei questionari alla presentazione formale un periodo di tre mesi, secondo le seguenti fasi: dei risultati, proponendo • Identificazione dei target della ricerca: imprese locali da contattare attivamente argomenti e per la cui sottoporre interviste per indagarne i bisogni formativi, strutture metodologie ricerca. internazionali, altri istituti di formazione • Analisi dello stato dell’arte della formazione professionale in Burundi, analizzando nello specifico gli enti che lavorano nel settore (pubblici, privati o misti); analisi dei percorsi professionali riconosciuti a livello statale; tipologie di studenti; percentuale di successo; efficacia dei percorsi formativi in relazione alla percentuale di studenti che entrano nel mercato del lavoro; meccanismi e strumenti di certificazione; analisi delle caratteristiche del tessuto produttivo e dei vantaggi comparati e settoriali; analisi dei legami il settore della formazione professionale e il mercato del lavoro; analisi dei partenariati pubblici e privati esistenti nel settore della formazione professionale; analisi dei progetti di formazione professionale realizzati nel Paese • Preparazione e somministrazione dei questionari • Realizzazione di una analisi dei risultati emersi dai dati: settori di intervento maggiormente diffusi, skills, abilità, utilizzo di nuovi macchinari e nuove tecnologie, buone pratiche e raccomandazioni utili all’aggiornamento dell’offerta formativa Finalizzazione e pubblicazione della ricerca. Attività 1.1 Attività 1.3 Analisi e adattamento dei curricula formativi esistenti Al termine della ricerca il Responsabile dell’Ufficio Formazione Lavoro effettuerà delle sedute insieme ad una commissione del Centro di Formazione professionale composta dal Capo progetto, dal Direttore della scuola e dai responsabili dei settori professionali inclusi nella scuola tecnica. La commissione si occuperà di recepire le raccomandazioni espresse dalla ricerca e di applicarle attraverso un aggiornamento graduale dell’offerta formativa della scuola. Oltre ai Curricula formativi sarà aggiornato di conseguenza il materiale didattico. Si procederà inoltre a definire: I Volontari affiancheranno il team composto dal Capo progetto, il responsabile dell’ufficio formazione lavoro e il direttore del Centro professionale nell’attività di aggiornamento dei Curricula Formativi. I Volontari si occuperanno di organizzare gli incontri, preparare l’ordine del giorno, presentare le • I criteri di ammissione e iscrizione ai diversi programmi • Criteri di selezione dei formatori • Criteri di selezione dei partecipanti • Criteri di valutazione • Il processo da seguire per i corsi di recupero L’organizzazione dei processi di certificazione proposte di modifica ai Curricula sulla base dei risultati della ricerca e prendere parte attiva nella discussione circa le modalità di adattamento che verranno adottate. Attività 2.2 I Volontari in Servizio Civile affiancheranno il capo progetto nell’organizzazione dei corsi di alfabetizzazione per i giovani non scolarizzati, saranno coinvolti in particolare nella logistica dell’organizzazione dei corsi: definizione degli orari, dei turni, fornitura del materiale didattico. Concezione e realizzazione di un programma di alfabetizzazione per giovani non scolarizzati Per i giovani che non hanno mai frequentato la scuola o che la abbiano abbandonata dopo pochi anni è previsto un programma di alfabetizzazione e di acquisizione di competenze di base di calcolo. Infatti, per lo sviluppo di competenze tecniche specifiche e di qualità l’acquisizione di determinate conoscenze di base è un prerequisito necessario. Beneficeranno di questa attività 250 giovani non scolarizzati per la durata di 6 mesi. Il corso sarà strutturato in modo da tener conto delle esigenze specifiche di ogni giovane, prendendo in considerazione le sue attività professionali al fine di migliorare la redditività e la sostenibilità delle attività generatrici di reddito che saranno svolte nelle fasi successive e/o aumentare la loro occupabilità nel mercato del lavoro burundese. I Volontari affiancheranno il Capo Realizzazione di partenariati con UPI (unità di produzione informale) per lo progetto ed il svolgimento di stage formativi per gli ex studenti responsabile dell’Ufficio Formazione Lavoro nella Per facilitare la formazione professionale dei giovani, garantire un periodo di selezione e nella praticantato protetto e proficuo e venire incontro alle esigenze dei ragazzi di definizione di partenariati percepire un reddito anche durante il periodo della loro formazione è stato con le UPI. ideato il sistema basato sulle Unità di Produzione Informale (UPI). Si tratta di Piccole imprese locali, a volte avviate dagli stessi ex studenti dei corsi, che In particolare i volontari si vengono selezionate per essere partner di un programma di formazione e occuperanno di valutare apprendistato. Le UPI, dietro pagamento di un rimborso spese da parte del l’esistenza dei criteri di centro, si impegnano ad accogliere gli studenti inviati dal centro e a selezione, di preparare le coinvolgerli in un periodo di praticantato proficuo dal punto di vista della bozze degli accordi di formazione tecnica. partenariato, di proporre Attività 3.2 agli ex studenti il percorso di apprendistato • Avere delle caratteristiche aziendali necessarie per diventare un presso la UPI più adatta alle loro esigenze. laboratorio di formazione (capacità economica ed organizzativa) • Garantire una definizione precisa del ruolo e dell’inquadramento degli allievi • Garantire il rispetto di norme di sicurezza, igiene e formazione sul lavoro Saranno collocati all’interno delle UPI circa 60 giovani che abbiano terminato i 4 anni di formazione presso il centro. I criteri di selezione delle UPI riguardano: Attività 3.3 Questa sarà l’attività che coinvolgerà Sostegno ai giovani micro-imprenditori e artigiani nella realizzazione della propria UPI Uno dei servizi che sarà offerto dall’Ufficio Formazione Lavoro è quello di sostenere micro-imprenditori e giovani potenziali imprenditori nella creazione o nel rafforzamento della propria UPI. L’ufficio offrirà sostegno nella formulazione dei business plan e moduli formativi incentrati sui bisogni del mercato di riferimento. Ai beneficiari sarà proposto di formare associazioni, al fine di unire i loro sforzi, risorse e capacità e implementare attività economiche più forti, stabili e generatrici di profitti. In particolare, sarà incoraggiata la costituzione di cooperative di artigiani e di produttori con l’obiettivo di migliorare le opportunità di guadagno e rafforzare, anche, il tessuto sociale locale. Per ogni beneficiario sarà individuato un tutor di riferimento, scelto tra i 28 professori della scuola tecnica. maggiormente i volontari in Servizio Civile. I volontari affiancheranno il Capo Progetto ed il Responsabile dell’Ufficio Formazione Lavoro nel counseling individuale che sarà offerto ai ragazzi più validi per aiutarli nello start up della propria UPI. I Volontari parteciperanno ai colloqui personali con i giovani, all’analisi della loro idea progettuale e prenderanno parte alla decisione su quali progetti sostenere ed in che modo. VITTO E ALLOGGIO Ai volontari sarà garantito il vitto e l’alloggio. L’alloggio è stato identificato nelle strutture di seguito indicate, il vitto verrà rimborsato periodicamente dall’Ufficio Nazionale Servizio Civile tramite il VIS. Paese Numero Volontari nel Paese Modalità di Fruizione del Vitto e Alloggio Palestina 2 Palestina: i volontari alloggeranno nella casa dei volontari VIS, indipendente dal centro salesiano. La casa si trova a circa 15 minuti a piedi dalla sede di lavoro ed è dotata di stanze singole con bagno. I pasti potranno essere consumati presso la caso o presso le sedi di attività del progetto. In entrambi i casi le spese dei pasti saranno coperte dal progetto. 2 Madagascar: i volontari alloggeranno nella casa dei volontari VIS, messa a disposizione dal partner estero, che si trova all’interno del Centro Salesiano ma è autonoma. La casa è dotata di stanze singole coni bagno interno. I pasti potranno essere consumati presso la casa dei volontari, o presso la sede di lavoro o presso la comunità salesiana ospitante. In ogni caso le spese dei pasti saranno coperte dal progetto. 2 Burundi: I Volontari alloggeranno presso nella casa dei volontari VIS sita a all’interno dal centro salesiano, dove saranno messe a disposizione stanze singole dotate di bagno interno. I pasti saranno consumati autonomamente presso la propria abitazione. Opera Salesiana Gesù Bambino Via Paolo VI 130, Betlemme, West Bank Codice identificativo sede 103619 Madagascar Volontariato Internazionale per lo Sviluppo 10 Oratorio Don Bosco Ankoafa BP1100 Codice identificativo sede: 119341 Burundi Volontariato Internazionale per lo Sviluppo 1 Cites des Jeunes Don Bosco Avenue de l’aeroport BP2854 Codice identificativo sede: 3136 DISPONIBILITÀ RICHIESTE AI VOLONTARI PER L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO - - - Flessibilità oraria, pur all’interno del totale del monte ore annuo previsto Disponibilità a prendersi impegni anche durante il fine settimana ed i giorni festivi Disponibilità ad effettuare trasferimenti all’interno del paese di attuazione per attività di verifica, confronto, scambio e socializzazione con gli altri volontari allo scopo di migliorare le proprie modalità di servizio Disponibilità ad usufruire di parte dei giorni di permesso in periodi stabiliti (es: durante una eventuale chiusura estiva della sede di attuazione) Disponibilità a distacchi temporanei dalla sede di servizio secondo termini di legge, in particolare per la partecipazione alla valutazione finale che si terrà nella sede del VIS in Italia durante l’ultima settimana di servizio Disponibilità ad effettuare incontri di formazione e verifica sia in Italia che nel paese di attuazione Disponibilità ad effettuare incontri settimanali dell’équipe locale di progetto, Disponibilità a seguire le indicazione dei referenti dei progetti e a mantenere una comunicazione costante con la sede centrale Rispetto delle norme per la sicurezza raccomandate dai partner locali e dalla sede centrale Spirito di adattabilità e attitudine a misurarsi con situazioni complesse Rispetto della cultura locale Disponibilità a rispettare le festività secondo il calendario del paese di accoglienza Rispetto delle regole previste dalle strutture di accoglienza dei volontari Obbligo di condivisione dell’abitazione con gli altri giovani in servizio civile previsti dal progetto Disponibilità al rientro in Italia o al trasferimento temporaneo della sede in caso di richiesta da parte dei propri referenti dell’ente per ragioni di sicurezza o per eventi di formazione e sensibilizzazione.
© Copyright 2024 ExpyDoc