(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L'IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE l) Ente proponente il progetto: Horizon Service Società Coooerativa Sociale 2) Rl3 - NZ Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: 06153 Albo Regionale degli Enti e delle Organizzazioni di Servizio Civile CARATTERISTICH E PROG ETTO 4) Titolo del progetto; Casa Gaia 5) Settore ed area di intervento del progetto con reldtiva codifica (vedi allegato 3): Settore A: Assisterza 02 Minorr 6) Descrizione dell'area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizzct il progetto con riferimento a situazioni dertnik, rappresentate mediante indicatori misurabili; Fenomeni di emarginazione, devianza e deprivazione, dovuti a molteplici fattori che sono insieme sociali, economici, culturali, politici, caratterizzano ampiamente il nostro territorio. Questi stessi fenomeni riguardano anche i minori e il dovere di intervento assume una rilevanza strategica: dagli anni "novanta" in Italia si susseguono norme volte a ratificare la Convenzione di New York dei Diritti del Fanciullo (1989) e la Convenzione Europea sull'esercizio dei diritti dei fanciulli di Strasburgo (1996). Tuttavia il disagio sociale persiste e i servizi sociali sono chiamati a farsi carico di minori che provengono da gravi situazioni multiproblematiche. In questo contesto generalissimo, i servizi specialistici di accoglienza e di aiuto nei confronti dei bambinì, quali le comunità educative, rappresentano una foma di intervento che si sta dimostrando efficace. La Horizon Senuice da anni realizza intervenîi di tipo socio-educativo-ricreativo a favore dei bambini e dei ragazz:L della Valle Peligna fornendo, contestualmente, alle famiglie sostegno e collaborazione nella gestione dei figli. Nel 2014 ha awiato un servizio di Comunita Educativa residenziale per i bambini che vivono situazioni di disagio e di deprivazione. Nonostante la oresenza sul teritorio di altre due strutture Pacentro). al fine di soddìsfare a nieno il fabbisosno di serwizio simili la Raiano e a il Comune di Cansano ha auforízzato la Horizon Service per il funzionamento della Comunità Educativa per minori "Casa Gaia", struttura diaccoglienza e di sostegno rivolto a minori irnpossibilitati a proseguire il percorso di crescita nella famiglia di origine. Cansano è uno dei 16 comuni che costituiscono la Comunità Montana Peligna EAS 17, porzione di territorio che coincide con una delle principali macroaree della Proyincia dell'Aquila; essa copre una superficie territoriale pari 627,16 Kmq con una popolazione di circa 24.476 abitanti (dati Istat Censimento 2011). il Comune di Sulmona (EAS l8 con circa 24.215 abitanti - dati Istat Censimento 2011), vista la sua collocazione geografica centrale, riveste un ruolo strategico: è, infatti, il Comune ove potersi recare per fruire dei principali servizi amministrativi, sanitari, commerciali e scolastici della zona. In generale il contesto socio-economico del territorio è caîalferizzato da una profonda crisi occupazionale che ha contribuito alla comparsa di nuove forme di fragilità e vulnerabilità sociali. zone della Regione Abruzzo, Sul territorio dell'EAS 17 sono attivi servizi socio-educativi a favore dei minori (0-18 anni) di diversa tipologia (domiciliari, di consulenza, aggregativi..) e con diverse finalità che abbracciano sia I'area della "prevenzione", sia I'area del "contrasto " di fenomeni conclamati (di cui si è riscontrata la presenza e gli effetti). Risultano attualmente attivi sul territorio dell'EAS 17 i servizi di seguito ìndicati: - Servizio di assistenza domiciliare socio-educativa per minori Servizio Sociale Professionale - minori interessati da prowedimenti dell'autorità Giudiziaria Tribunale per i Minorenni Servizio Affido Centro di Aggregazione Giovanile (Corfinio) Centri Ricreativi Centro Gioco (Raiano) A questi servizi afferenti "al settore pubblico" si affianca l'offerta di servizi privati che copre prevalentemente il segmento di età 0-3 anni - prima infanzia (asili nido, centri gioco, ludoteche, baby parking. . . ). Scarse risultano essere le offerte di servizi a favore della fascia di età dei pre-adolescenti (l l-14 anni) e degli adolescenti (15-l?anni). E da segnalare, anche, la presenza di una Comunità Educativa nel Comune di Raiano ("ll girasole") e di una Casa Famiglia a Pacentro (Casa Famiglia "Giovanni XXIII"). Considerando in particolare il fenomeno del maltrattamento e del disagio minorile, dati ed elementi provenienti dal territorio evidenziano crescenti problematiche a carico delle famiglie legate sia alla situazione di precarietà economica, che interessa un numero di nuclei sempre maggiore, sia alle difficoltà educative nella gestione dei figli. Rispetto alle situazioni familiari pirì gravi segnalate dall'Autorità Giudiziaria (Tribunale per i Minorenni) con I'emissione di Decreti di "Affidamento di minori" al Servizio Sociale, si osserya come sul tenitorio di riferimento - EAS 17, il numero di minori presi in carico dal SSP abbia subito nell'ultimo triennio una crescita costante: - 20ll n.21 minori seguiti dal SSp con Decreto del TM TM anno 2013 n.35 minori seguiti dal SSpcon Decreto del TM anno anno 2012 n. 25 minori seguiti dal SSp con Decreto del Contestualmente è aumentato anche il numero di minori del tenitorio "allontanati i Minorenni e collocati presso una struttura dalla famiglia" con Decreto del Tribunale per residenziale: anno 201 I n. 3 minori allontanati e collocatì in struttura anno 2012 n. minori allontanati e collocati in struttura anno 2013 n. I minori allontanati e collocati in struttura 7 I Nonostante le criticità legate alle difficoltà di sensibilizzare ed individuare famiglie idonee e disponibili all'esperienza "dell'affido familiare", nel corso degli ultimi anni sono stati realizzati i seguenti interventi: - anno 20ll n.2 minori in affidamento intra-familiare anno 2012 n.2 minori in affidamento intra-familiare anno 2013 n.2 minori in affidamento intra-familiare - n.2 minori in affi damento extra-familiare L'analisi quali-quantitativa dei dati riportati permette di sottolineare, in estrema sintesi, come il territorio evidenzi significative criticità nell'area della famiglia e dei minori portatori di disagi e fragilità a più livelli. La crescita delle problematiche delle famiglie e del disagio minorile non è dal rafforzamento dei servizi dedicati a causa della scarsezza dei accompagnata finanziamenti pubblici. ConseguentementeJ con sempre più frequenza, viene adottata la soluzione estrema dell'allontanamento del minore dalla famiglia cui si lega la necessitày'urgenza di trovare una struttura di accoglienza in grado di garantire al minore protezione, tutela e la possibilità di un percorso di crescita sano e sereno. L'evidenza deì dati raccolti ed elaborati in proiezione di medio periodo ha supportato la scelta della Horizon Service di "investire" nel progetto "Casa Gaia" prevedendò'un potenziale aumento del bisogno di minori di sperimentare una soluzione altemativa alla vita in famiglia. DESTINATARI La Comunità Educativa "Casa Gaia" ha una capacità ricettiva massima di n. 12 minori di cui 2 posti sono riservati all'ospitalità in regime di pronto intenr'ento (inserimenti ufgentr). La fascia di età cui si rivolge il servizio è quella di minori compresi nel target 0-10 anni, con valutazioni ad hoc circa la possibilità di estensione dell'accoglienza anche a ragazzi di età superiore che vivono particolari situazioni e necessità (es. nel caso di rjchiesta di inserimento di fratelli/sorelìe si potrebbe aprire a tutti I'ospitalita, a prescindere dall'età, al fine di evitare ulteriori disgregazioni del nucleo). Qualora se ne rawisi la necessità, owero dovessero pervenire dal territorio richieste in tal senso, si prevede la possibilità di riservare n. 2/3 posti da destinare a minori da ospitare in regime di semiresidenzialità (affidamento diurno). La Comunità accoglie minori di entrarnbi i sessi inviati dal Servizio Sociale territoriale in esecuzione di Decreto di allontanamento emesso dal Tribunale oer i Minorenni. BENEFICIARI INDIRETTI Beneficiari indiretti del progetto, in generale, saranno le famiglie di provenienza dei bambini, che si avvarranno di un indispensabile supporto sociale, educativo e assistenziale; i Servizi Sociali del territorio avranno a disposizione una ulteriore struttura di rìferimento nel territorio ove collocare i minorr; iComuni della Comunità Montana "Peligna" hanno la possibilità di attuare al meglio le politiche sociali rivolte alla tutela dei diritti dei minori; le Scuole possono perseguire con efficacia il percorso educativo piÌr mirato alle esigenze del minore potendosi avvalere della reciproca collaborazione dei docenti e degli educatori; la Comunità Locale di riferimento e tutti gli stakeholders hanno la possibilìtà di crescere collettivamente e sviluppare atteggiamenti culturali di cittadinanza attiva e solidarietà nei confronti dei diritti dei minori. 7) Obiettivi del progetro:, Nello spirito della Legge 6412001 "lstituzione del Servizio Civile Nazionale", il presente progetto ha la finalità generale di perseguire I'educazione alla solidarietà e alla cooperazione, nell'ambiîo socio-assistenziale . Obiettivo generale del progetto della Comunità Educativa "Casa Gaia" assicurare la protezione e la tutela del minore. è Obiettivi specifici del progetto della Comunità Educativa "Casa Gaia", in coerenza con quanto espresso in precedenza, sono: ospitare 12 bambini in stato di residenzialità; ospitare 3 bambini in regime diurno di semi-residenzìalità; offrire un contesto di vita protetto in grado di soddisfare i bisogni primari del minore (alimentazione - cura della persona - salute) unitamente a quelli di autonomia e realizzazione; garantire un ambiente accogliente che abbia caratteristiche il piìr vicino possibile a quelle di un contesto familiare, con relazioni intense e significative a livello affettivo, educativo, cognitivo e di promozione delle abilità sociali, nonché nell'organ izzazione di tempi e spazìl creare un ambiente emotivo stimolante che promuova la condivisione di esperienze di vita quotidiana; sostenere un processo di sviluppo volto a potenziare le competenze e le abilità specifiche del minore nel rispetto dei tempi di crescita e della storia individuale; agevolare il dialogo e la continuità del rapporto minore-famiglia mirando all'integrazione tra il minore stesso e le figure genitoriali, a condizione, che queste ultime mostrino capacità sufficienti di cambiamento e di riacquisizione delle funzioni protettive compatibilmente alle disposizioni del Tribunale per i Minorenni; prevenire I'isolamento e la marginalitàr del minore favorendo occasioni di socializzazione ed esperienze di gruppo (spofive, culturali, aggregative, vacanzelgite, ecc.); assicurare un progetto individuale cbe preveda I'integrazione e I'interconnessione della rete dei servizi che seguono il minore a vario titolo (Servizi Sociali, Servizi Sanitari, Scuola, Tribunale per i Minorenni, ecc.); realizzare campagne informative sui diritti dei minori. OBIETT]VI SPECIFICI Ospitare l2 bambini in regime di residenzialità Numero di bambini accolti in un aruìo Minimo N. 12 bambini accolti in un anno Ospitare 3 bambini in regime diurno di Soggiomo Numero di bambini accolti in un semi-residenzialità; Minimo N. 3 bambini accolti in un anno iìnno Assicurare la protezione e la tutela del minore Preparazione e Numero dei somministrzzione pastr dei pasti somministrati N. 3 pasti principali giomalieri e merende secondo necessità Cura dell'igiene personale Soddisfare i bisogni primari (cure Protocollo Redazione e personale rispetto Protocollo igiene penonale fisiche) Cura dell'igiene degli ambienti di vtta Protocollo igiene degli ambienti di vita Redazione e rispetto Protocollo igiene degli ambienti di vita Assistenza medica Protocollo Redazione e Asslstenza medica nspeIIo Protocollo Garantire Consulenza N. ore Asslstenza medìca N. 12 ore assistenza psicologica consulenza settimanali di psicologica assistenza psicologica osicologica Garantire un ambiente emotivo Attività Socio stimolante individuali N. ore attivita Minimo N. 12 ore settimanali di EducatiYe e di assistenza sruDDo Sostegno alle Sostenere attività di vita quotidiana Progetto l'autonomia del minore Educativo Individuale Redaz ione Attività N. incontri N. incontri prevlstl su indicazioni rcalizzati su indicazioni decreto giudice PEI extrascolastiche Sostegno alle attività scolastiche Favorire la continuità del rapporto minore- Mediazione famiglia oecreto eiudice Favorire occasìoni di socializzazioni Programmazione del temDo libero Attività N. ore attività ricreative/di settimanali Garantire il lavoro di Rete Realizzare Programmazione eventr campagne informative e N. eventi rcalizzati di sensibilizzazioni sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza 8) Descrizione del progeîto e tipologia dell'intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a auelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.I Comolesso delle attività previste INSERIM ENTO E ACCOGLI ENZA tenrtorio e dei servizi esistenti attmverso documentazione visite n€ll€ sedi attuative del e delle attrvrtà nel quare saranno inseriti i volontari tenendo conto delle caratteristiche persona|l Suppor to nella Preparaz ione e somministrazione dei pasti prepara zione e sommi X X X X X mstfazl one dei oastr ùùppor OPERATI 6 Curadell'igiene to nella cura pefsonale dell'igi VITA' x X X X €n€ person ?\e Curad€ll'igiene degi aribienti di vúa Suppor to nella cuf6 dell'igi x ene X X d€gli ambien \ ti di vita AssisteEa medica 7 Consulenzt psicologica Attività Socio Educative Suppor îo nello svolgi m€nto delle X X X X X X_ aîtività socroassiste nziali Sosiegno a.ll€ attiviti di vita quotidiaria Suppor to nel so6tegn o alle x x attiviA di vita quoridi 8 Aftività al|a Suppor extfÈscolestich€ to nello svolgi meDto delle x x X X x X x X x X X X x x anività exùasc olasío he Sost€gno Suppor alfattivitÀ to nello scolastiche svolgr menÎo delle altività scolasti che 9 Mediazion€ l0 Prognmmazione del îemDo libero Cestione dei rapporti con gli stakeholdeN del teIritorio X x Programmazione eventi progra mm2\zt one degli FASE IV VERIFICA Valulaz ione delìe acqulslte, allravgrso le relazioni di se.vlzlo, report degli OLP e prove specifiche di verifica 8.2 Risorse umane complessive necessarie per I'espletamento delle attività previste, con la specilìca delle prolessionalità imt)es redette attività n. I Coordinatore Educativo Svolge all'interno della comunità il ruolo di coordinamento del personale e delle varie attività organizzate verifica l'andamento dei progetti sui mìnori. Le sue principali funzioni possono essere così sintetizzate: - e è garante del progetto di struttura della Comunità; è garante della qualità del servizio: mantiene un ruolo di riferimento con i servizi estemi: mantiene irapporti con gli Enti Gestori e Istituzionali che hanno chiesto l'inserimento del mrnore. N. 6 Educatori Professionali Hanno il compito di sostenere e prendersi cura del minore: ciò significa elaborare un progetto educativo individualizzato che contempli la sfera psico-fisica, aîfefiiva e relazionale. Agli educatori spettano inoltre i compiti di conseguire obiettivi complessi quali I'autonomia e la socializzazione del minore attraverso un interú€rlto flessibile e dinamico. N. 4 Operatori Socio-Assistenziali Si tratta di personale di supporto che si occupa della gestione della casa e della cucina. Detti operatori partecipano alla quotidianità della vita in Comunità pertanto è importante che siano allineati rispetto agli indirizzi e alle rnodalità educative perseguite dall'equipe. I Consulenti La struttura si awale della consulenza stabile di alcuni professionisti quali: n. I Assistente Sociale (per n. I Psicologo (per un tot. di l2 ore settimanali) n.l Supervisore un tot. di 12 ore settimanali) (per un tot. di circa 20 ore mensili) N. I Assistente Sociale L'Assistente Sociale presente in Comunità svolge prevalentemente attività di : Servizio sociale interno (raccolta e aggiornamento documentazione minore, redazione anamnesi soclo- - familiare...); - Segretariato sociale (informazioni, accoglienza...) Connessione tra la Comunità Educativa e la Rete Territoriale dei Servizi: Gestione rapporti con le famiglie di origine; Gestione rapporti con osoiti. il Tribunale dei Minorenni e/o altra Autorità Giudiziaria interessata ai casi dei minori N. I Psicologo Lo psicologo della Comunità si occupa della: - Attivazione del counselling individuale dei minori ospitT Attivazione interventi di supporto diretto al bambino, alla sua esperienza di vita in comunità, alle sue relazioni con le figure genitoriali e con la scuola. - Costruzione di uno spazio terapeutico, in cui i bambini, i ragazzi e gli adolescenti possano sentirsi accolti e avé?e un'opportunità di crescita equilibrata - Sostegno degli educatori nell'analisi delle dinamiche connesse alla relazione educativa e nella definizione ed attuazione del progetto educativo individualizzato. N.1 Supervisore E' la figura professionale che garantisce la supervisione delle dinamiche presenti all'interno del gruppo di lavoro, tra il gruppo di lavoro ed il gruppo di utenti, singolo operatore e singolo utente. ll supervisore lavora sul gruppo nella sua inîerezza. La supervisione è realizzata da una figura completamente estranea al contesto che deve supervisionare. Lo psicologo/supervisore assicura per quanto di sua competenza, l'adeguafezza in termini psicologici delle risposte educative tpotizzate. Questi, inoltie, ove mai ce ne foise bisogno, siìccupa di conÌèhèlb il rischio di bum-out degli operatori, anche con colloqui individuaìi. ..Ìì N. I Pediatra Al fine di garantire un'adeguata assistenza sanitaria ai minori accolti e per raccogliere tutti gli elementi utili ai fini di una valutazione medica accurata, la Comunità definisce una collaborazione stabile con un Pediatra operante nella zona che programma eventuali interventi sanitari, anche specialistici, awalendosi in via principale dei Servìzi presenti sul territorio. ll 8.3 Ruolo ed attività previste per i volonîari nell'ambito del progetto \c I volontari svolgeranno le proprie attività di Servizio Civile presso la sede operativa della Horizon Service (situ ! in Via San Polo, n.46 - Sulmona (AQ), ove saranno conservati tutti i registri di competenza e ove parteciperanno alle attività di coordinamento per la distribuzione dei compiti insieme all'OLP e agli altri operatori; tutte le altre la struttura di ienza "Casa Gaia" attività di nel saranno invece svolte situata in Cansano (AQ) ,Via Roma, LocaliLà Vicenne. Dette attività da svolgersi in struttura saranno: - Supporlo Supporto Supporto Supporto Supporto Supporto Supporto Supporto Supporto nella fase del soggiorno: nella preparazione e somministrazione dei pasti; nella cura dell'igiene personale; nella cura dell'igiene degli ambienti di vita; nello svolgimento delle attività socio-assistenziali; nel sostegno alle attività di vita quotidiana; nello svolgimento delle attività extrascolastiche, nello svolgimento delle attività scolastiche; nello svolgimento delle attività di programmazione degli eventi. Sarà cura diretta, ma non esclusiva, del volontario redigere: - Relazioni di servizio; Report per gli OLP; Questionari di verifica delle competenze acquisite. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: Ì0) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e E_-] E E alloggio: r 12) Numero posti con solo viîto: l3) Numero ore di seryizio settimanali dei volontari, owero monte ore annuo: 14) Giorni I 5) di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : E E Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Rispetto della privacy delle persone assistite e riseryatezza delle informazioni assunte nello svolgimento del servizio; Rispetto delle indicazioni operative ricevute dai responsabili dei progetti individualizzati di intervento, e raccordo con gli stessi; Disponibilita alla flessibilità oraria nell'arco dei sei giomi lavorativi e, limitatamente a particolari situazioni, disponibilita al pernottamento e ai tumi nei - Disponibilità a svolgere la propria attìvità anche in sedi diverse da quelle usuali in occasione di manifestazioni, gite all'intemo del territorio Regionale. È a .È t! ò U GÈ EÈ os) ÈB a<\ ÈÈ È à iÈ a-^ ì ;r 0O 7f- \ì =oo v(.l hù ^*A"^ lpù È s'È Àt F!! \o f- È " bn;: z aì c.l l'- + (-. Ò N 'È (l a) cú (6 o U a 6 ()5 'o6 aB \ \Ò N oo o\ (..l \o c\ oo Ì7) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale; l. Conferenza Stampa di inizio e fine progetto; Durata: I giorno; Tempistica: inizio e fine del progetto. 2. Presentazione del libro di favole scritte dai bambini di Casa Gaia e dai volontari del servizio civile: Durata: I giorno; Tempistica: fine del progetto. 3. Diffusione presso gli Sportelli dell'ambito sociale I 7. Durata: l2 mesi; di Segretariato sociale attivi in ogni comune Tempistica: fine del progetto. 4. Pubblicazione dello stesso progetto sul Sito lstituzionale della Horizon Service e sui social network. Durafa: 12 mesi e oltre; Tempistica: da inizio progetto 5. Inserimento nella Carta dei Servizi della Horizon Service. Durata: 12 mesi e oltre; Tempistica: da inizio progetto. Le attivita di promozione e sensibilizzazione supereranno oltremodo le 30 ore. l8) Criteri e modalità di selezione dei volontqri: Saranno adottati i criteri previsti nella determinazione del Direttore Generale del 11 giugno 2009. n. 173. l9) Ricorso a sistemi di selezîone verificati in sede di accrediîamento (ewntuale indicazione dell'Ente dî I^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell'andamento delle attiyità del progeno; La verifica sulle azioni svolte per valutare I'andamento delle attività del progetto (cosa funziona e cosa non funziona) awerrà a cadenza trimestrale. ll disegno di valutazione prevede una verifica di processo ed una di risultato. La valutazione di processo fomisce informazioni per orientare la programmazione delle attività. Gli strumenti principali saranno i Report dggli QLP e i Repat dgl!ala!t4t!. Gli indicatori di tipo quantitativo misureranno: - No ore di servizio personale volontario,4.io ore previste. - No ore di formazione erogate/No ore di formazione previste; - Il livello d,i organizzazione delle attività dei volontari (presenza di piani operativi individuali per ciascun volontario). Gli indicatori di tipo qualitativo misureranno - livello di apprendimento; lirello di interesse e panecipazione: Lo strumento utilizzato sarà I questionario di autopercezione e di valutazione dell'apprendimento che considereranno le seguenti dimensioni: a. Motivazione; b. Conoscenza dei principi di base del lavoro sociale; c. ResponsabilitàL; d. Capacità di autonomia e di iniziativa1, e. Affidabilità; f. Capacità di lavoro di gruppo e di integrazione; g. Condivisione degli obiettivi del progetto; h. Livello di soddisfazione rispetto all'attività svolta e all'esperienza îealizzafa. 2l) monitoraggio yerirtcaîi in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell'Ente di ln classe dal quale è stato acquisito íl servizio); Ricorso a sistemi di 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64; Sarà valutato positivamente la motivazione e I'interesse a svolgere esperienze in campo socio-assistenziale dei i che hanno abbandonato sli studi e non hanno occunazi 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto nrOAetIO : rr Non sono previste risorse finanziarie aggiuntive. 21) Si prevede la collaborazione con i seguenti partners: 1) 2) 3) 4) 5) Comune di Cansano, per la collaborazione in tutte le attività del progetto (es: il trasporto scolastico ed extrascolastico; manutenzione ordinaria della struttura; attività di sensibilizzazione presso la comunità, etc.); Associazione Scuola Popolare di Musica di Sulmona. per ìa realizzazionè di attività extrascolastiche e laboratoriali specifiche e per la musicoterapia; Associazione Voci e Scrittura, per la consulenza nella redazione del libro di favole da pubblicare e presentare a fine progetto; Associazione Operazione Buonurnore Onlus, per la realizzazione di laboratori didattici e iniziative di ludoterapia; Associazione di Promozione Sociale Qualeterra, per la realizzazione di laboratori didattici e di attività di educazione alimen 6) 25) Primevie Edizioni, quale Ente Profit per l'impaginazione e I'illustrazione del libro di favole da pubblicare e presentare a fine progetto. Risorse tecniche e strumentali necessarie per I'attuazione del progelto; La Horizon Service metterà a disposizione deì volontari I autovettura per gli spostamenti sul tenitorio e per garantire l'accompagnamento dei bambini presso le strutture di riferimento e del territorio. Per le attività organizzative e di suppofto interno venà garantita la presenza di: - personal computer; fax; stampanti; scanner fotocopiatrici; telefono fisso e mobile; alîÍezzature didattiche; CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali credíti formatiyi riconosciuti; 27) Eventuali tirocini riconosciuti : La Horizon Service Società Cooperativa Sociale si è impegnata ad accogliere presso le proprie strutture soggetti in tirocinio di formazione e orientamento ai sensi dell'art. 18 della Legge 24 giugno 1997, n. 196.lnfatti ha stipulato convenzioni ancora in essere con le seguenti università: - - Università Università Università Università degli degli degli degli Studi dell'Aquila Studi dell'Aquila Studi dell'Aquila Studi dell'Aquila - Facoltà di Scienze della Formazione; Facoltà di Medicina e Chirurgia; Dipartimento di Scienze Umane; Facoltà di Psicologia; Università degli Studi "G. D'Annunzio" Chieti-Pescara Psicologia; Università degli Studi "G. D'Annunzio" Chieti-Pescara Scienze Sociali; Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" - Facoltà di - Facoltà di - Facoltà di Scienze della Formazione. In base alle suddette convenzioni, i volontari selezionati per partecipare al Progetto "Casa Gaia", se ne faranno richiesta e ne avranno irequisiti, potranno vedere riconosciuto il periodo di svolgimento del progetto di Servizio Civile quale tirocinio (stage) ai sensi della citata 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante I'espletamento del senizio, certificabili e validi ai lini del curriculum vitae: L'esperienza maturata dai volontari nell'ambito del progetto di servizio civile proposto sarà valida e spendibile in termini di curriculum vitae nell'ambito dei servizi socio-educativi. Le competenze e le professionalità saranno certificate dall'ente proponente il progetto. I ragazzi svilupperanno le capacità assertive, comunicative, socializzàzíone, empatia e tutti i valori legati alla solidarietà sociale e alla cittadinanza attiva. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione; Sede operativa Horizon Service Società. Cooperativa Sociale, via San Polo, 46 Sulmona 30) lA - 67039 Modalila di attuazione; La formazione generale verrà attuata in proprio presso I'Ente con formatori dell'ente, ovvero presso la Sede operativa della Horizon Service SocieLà Cooperativa Sociale, avvalendosi di personale a contratto con titolo di istruzione superìore, con esperienza professionale in ambito formativo di almeno tre anni e con esperienza specifica di formazione del servizio civile. Il responsabile della formazione avrà un' esperienza triennale nella formazione e soprattutto nel campo specifico del servizio civile. 31) a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell'Ente di ln classe dal quale è stato acouisito il servizio: Ricorso 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione generale sarà erogata con I'utilizzo di tre metodologie: - lezione frontale; - lezione attiva; - lavoro di gruppo con discussione guidata; - role play; - proiezioni video; - lesllmonlanze; - fornitura di materiale didattico. Il 50% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale verrà impiegato in lezioni flontali e il restante 50olo con dinamiche non formali. Verrà utilizzato adeguato materiale didattico e dispense. In occasione della prima lezione la prima parte sarà dedicata alla presentazione del corso e alla conoscenza reciproca dei volontari e di questi con tutti i referenti. La pluralità degli argomenti che verranno trattati richiede I'uso di una varietà di metodi formativi. Durante la formazione sarà garantita la presenza di un tutor d'aula con gli specifici compiti di: - organlzzazlone loglstlca - cîeazione gruppo e facilitazione relazioni interpersonali - valutazione e verifica delì'efficienza e dell'efficacia dei moduli - mediazione e gestione dei conflitti all'interno del gruppo 33) Contcnuti della formazionc; La formazione generale dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all'art. I della legge 6412001: "il concorrere. . . .alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari" e il "favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale". Essa intende: - fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente 1'esperienza del servizio civile; sviluppare all'intemo degli enti la cultura del servizio civile; assicurare il carattere unitario, nazionale del servizio sociale. Moduli formativi . o o . o . o . o o . . . Il formatore VALORI E IDENTITA' DEL SERVIZIO CNILE NAZIONALE: I'identità del gruppo in formazione e patto formativo; dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: il dovere di difesa della Patria e difesa civile non armata e nonviolenta; la normativa vigente e la Carta di impegno etico. LA CITTADINANZA ATTIVA: la formazione c ivica; le forme di cittadinanza; la protezione civile; la rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile. GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTf,MA DEL SERVIZIO CIVILE: presentazionedell'ente; il lavoro per progetti; l'organizzazione del Servizio Civile e delle sue figure; disciplina dei rapporti traenti e volontari del Servizio Civile Nazionale; TL comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti. è indivìduato nella persona di Lorena Di Cristofaro, di cui si allega curriculum vitae. 34) Durata: La formazione generale avrà la seguente durata: 9 giomate di 5 ore ciascun4 per un totale di 45 ore. I volontari saranno obbligati uentare le ore di formazione qenerale e non possono awalersi di permessr. a Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione; Sede operativa Horizon Service Società Cooperativa Sociale, via San Polo, 46 Sulmona lA - 6'1039 36) Modalità di attuazione: La formazione specifica verrà attuata in proprio presso I'Ente con formatori dell'ente, ovvero presso la Sede operativa della Horizon Service Società Cooperativa Sociale. 37) Nominatîvo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Cognome nome città data Dott.ssa Di Cristofaro Lorena - Pratola Peligna (AQ) 141061ir967 Dott. Settevendemie Gennarino - Sulmona (AQ) 0911111975 Dott.ssa Marino Simona - Castel Di Sangro (AQ) 28/0211972 Dott.ssa Di Lìsio Antonella - Sulmona (AQ) 24104/1968 Dott.ssa Del Signore Alessandra- Sulmona (AQ) 2910311972 Dott.ssa Russo Francesca - Sulmona (AQ) 27105/1976 Dott.ssa Carusi Cesidia L'Aquila (AQ) \1 I l0/ 1972 Dott.ssa Romagnoli Gina Popoli (PE) 1210611917 Dott. Cristiano GiuseDne - Sulmona (AO) 1510711980 3B) Competenze specifiche del/i formatore/i: Per la formazione specifica verranno coinvolti gli operatori sociali della cooperativa Sociale Horizon Service. I suddetti operatori hanno un'esperienza pluriennale e lauree attinenti negli interventi previsti nel progetto. Si allesano curricula. 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La pluralità degli argomenti che venanno trattati richiede I'uso di una varietà di metodi formativi. Pertanto si impiegheranno: 1. lezioni frontali su tematiche inerenti il lavoro socio-assistenziale. le neculiarità della relazione di cura e le varie tipologie di disagio; 2. lavoro di gruppo guidato su tematiche specifiche; 3. 4. 5. 6. 7. 8. giochi di ruolo finalizzati a facilitare il confronto e l'integrazione tra i partecipanti simulate per suscitare riflessioni sulla gestione degli interventi assistenziali; formazìone di gruppo; tutoring specifico rispetto ai bisogni formativi; testimonianze; proiezioni di video. Durante la formazione sarà garantita la presenza di un di: - organizzazione logistica - creazione srupDo e facilitazione relazioni tutor d'aula con gli specifici compiti - valutazione e verifica dell'efficienza e dell'efficacia dei moduli - mediazione e gestione dei conflitti all'intemo del gruppo 40) Contenuti della formazione: La formazione specifica sarà erogata entro, e non progetto stesso. oltre,90 giorni dall'awio del La formazione specifica dei volontari ha come obiettivo il raggiungimento delle finalità di progetto e riguarda l'apprendimento di nozioni e di conoscenze teorico-pratiche relative al settore socio-assistenziale ed educativo rivolto ai minori in cui il volontario sarà impegnato durante l'anno di Servizio Civile. Moduli formativi MODULOFORMATIVO Formazione e informazione sui rischr connessi all'impieso dei volontari nel pleggtEejli sgllizie Informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui si opera, misure di prevenzrone e misure di ursenza. Le norme sulla Dal Piano Sociale Regionale al contesto sociale del territorio di riferimento: analisi delle caratteristiche socio-demografiche e dei bisogni della comunità locale Management e imprenditorialità delle imprese sociali e nozioni generali sulle società cooperative sociali: Antonella Di Lisio Lorena Di Cristofaro Mappatua ed organizzazione dei servizi socio-sanitari locali La tutela del minore e i diritti dell'infanzia Finalità e organizzazione della Comunità Educativa Casa Gaia Dall'anatomia agli interyenti di primo soccorso di base Le storie di vita dei casi 1l) Durata: La formazione specifica avrà una durata complessiva di 75 ore. Si articolerà in di 5 ore ciascuna. l5 giornate Altri elementi della formazione 12) Modalità di moniîoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Per la formazione è stato approntato un piano La di rilevazione interno. del percorso formativo predisposto, la verifica sull'apprendimento di nuove conoscenze e competenze nonché la verifica sulla crescita individuale dei volontari, avverrà a cadenza trimestrale. valutazione sull'andamento La valutazione sull'andamento fornisce informazioni per supportare ed incentivare il volontario durante la sua esperienza. - Gli strumenti principali saranno: registro di formazione generale e specifica; registro presenze dei volontari partecipanti al corso; scheda di registrazione delle tematiche trattate con metodologie utilizzate. test semi-strutturato sul percorso svolto per il bilancio delle competenze; colloqui individuali e di gruppo sul percorso svolto; questionario di gradimento sul percorso svolto; questionario di autopercezione e di valutazione dell'apprendimento con le quali saranno valutate le seguenti dimensioni: a. Motivazione; b. Conoscenza dei principi di base del lavoro sociale; c. Responsabilità; d. Capacità di autonomia e di iniziativa; e. Affidabilità; f. Capacità di lavoro di gruppo e di integrazione; g. Condivisione degli obiettivi del progetto; h. Livello di soddisfazione rispetto all'attività svolta e all'esperienza realizzata. Gli indicatori di tipo qualitativo misureranno il livello di apprendimento; il livello di inleresse e partecipazione. Una particolare metodologia applicata sarà quella della discussion-group con i al raggiungimento del 50% delle attivita previste per verificare efficacia e congruenza delle modalita formative proposte partecipanti A conclusione del periodo di volontariato sarà redatta una relazione conclusiva sull'attività svolta. / onu ti. 4,3 "A-e"?úe ,blq Il Responsabile lega]e.dell'ente /
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