Madrugada numero 97. - Associazione Macondo

Introduzione
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Introduzione
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Introduzione
GRUPPO ALTA ITALIA
di OTORINOLARINGOIATRIA
e CHIRUGIA
CERVICO-FACCIALE
Presidente Dott. Domenico Cuda
LX Raduno
Piacenza
29 Novembre 2014
RELAZIONE UFFICIALE
DOPO LA TRACHEOTOMIA
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Introduzione
Introduzione
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INDICE
Introduzionepag. 7
D. Cuda
Ricordo di Giulio Casserio, anatomico chirurgopag. 9
G. Sperati
Ricordo del Prof Mario Staffieripag. 15
D. Felisati
La tracheotomiapag. 19
D. Cuda
Dopo la Tracheotomia: dalle normali evenienze alle complicanzepag. 27
G. Succo, M. Gisolo, G.L. Fadda, N. Vione, E. Crosetti
La “nuova” fisiologia del paziente tracheotomizzatopag. 43
M. Benazzo, M. Garotta, S. Cacciola, G. Bertino
La stenosi tracheostomale (Tracheostomal Stenosis)pag. 51
F. Pia, G. Borello, G Verna, P. Aluffi Valletti
La cannula trachealepag. 55
G. Ferrari
La gestione infermieristica del tracheostoma in ambiente ospedalieropag. 65
G. M. Lentini, R. D’Alogna, F. Garatti, N. Motta
Presa in carico domiciliare del paziente con tracheotomiapag. 77
T. Taggiasco, S. Bruzzi, L. Lampis, M. Raimondi, M.R. Sturaro
Esperienze organizzative ospedale-territoriopag. 85
M. Gamberini, A. Murri
Riabilitazione fonatoriapag. 89
M. Benvenuti
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Introduzione
La riabilitazione della deglutizione dopo la tracheotomiapag. 99
G. Chiarello, S. Savini, R. Merlo, A. Pastore
La riabilitazione respiratoriapag.107
P. Ceriana
Introduzione
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INTRODUZIONE
D. Cuda
Assistenza ventilatoriapag.113
C. Franco
La decannulazione nel paziente ‘chirurgico’ testa e collopag.127
A. Bertolin, M. Lucioni, G. Rizzotto
La decannulazione nel paziente ‘medico’pag.135
R. Antenucci E. Bozzini, M. Orsi, R. Raggi, C. Cardinali,
B. Olizzi, M. Sanseveri, M. P. Gruppi, B. Cerioni, L. Gandini
‘Dopo’ la tracheotomia nel paziente neurologicopag.149
A.G. Dragonetti, G. Mantini, O. Morelli, V Sansone, I. Chiusa
Tracheostomia pediatricapag.157
S. Narne, P. Vlatko, E. Emanuelli
La riabilitazione fonatoria nel paziente con laringectomia totalepag.161
A. Ghidini, M. Menichetti, L. Presutti
LXX Raduno Alta Italia 2014
Assemblea dei Soci
pag. 167
Statuto “Gruppo Alta Italia ORL”
pag. 173
Regolamento “Gruppo Alta Italia ORL”
pag. 175
Elenco dei Soci
pag. 177
La tracheotomia si è modificata profondamente negli ultimi anni sotto molti punti di vista.
Si sono modificate le modalità; un tempo eseguita in regime d’urgenza, oggi è praticata
nella maggior parte dei casi come procedura di elezione. Si sono modificate le indicazioni;
un tempo riservata alle severe stenosi delle prime vie aeree causate dalla difterite o da neoplasie delle prime vie aerodigestive, oggi è eseguita per lo più in pazienti che necessitano di
ventilazione meccanica o di protezione delle basse vie aeree. Si sono modificate, infine, le
tecniche; un tempo di esclusiva pertinenza otorinolaringoiatrica con il ben definito approccio chirurgico ‘aperto’, oggi dominate dalle procedure percutanee dilatative praticate nelle
unità di terapia intensiva.
Il mutato scenario del “prima” ne ha tuttavia condizionato il “dopo”.
I pazienti trattati sono complessi già prima che la tracheotomia sia eseguita; molti hanno
difficoltà di comunicazione e di deglutizione e non sono autosufficienti pur mantenendo una
discreta aspettativa di vita. Gli scenari successivi alla tracheotomia pertanto sono estremamente variegati. Vi sono coloro che accedono a un percorso di decannulazione e di progressivo recupero funzionale. Altri invece richiedono un supporto permanente e non possono
prescindere dalla tracheotomia. Entrambi possono recuperare un’accettabile qualità di vita
con il reintegro nell’ambiente domestico. Tuttavia questo risultato è raggiunto faticosamente e richiede il supporto di un gruppo coordinato di figure che vanno dal medico specialista,
al medico di medicina generale, ai riabilitatori sino ai caregivers.
Dalla consapevolezza di un difetto d’informazione su questi argomenti è nata l’idea di approfondirne i principali temi. ‘Dopo la tracheotomia’ è la Relazione Ufficiale del LX Raduno del Gruppo dell’Alta Italia di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale che
si tiene per la prima volta a Piacenza. Essa vuole rappresentare, tra gli altri, alcuni scenari
d’integrazione e progettazione riabilitativa che si allontanano dal tradizionale quadro ‘medico’ per coinvolgere aspetti più globali della vita di questi pazienti.
Nella parte introduttiva, la Relazione celebra due grandi personaggi che hanno lasciato una
traccia profonda nella storia della tracheotomia. Entrambi sono legati alla città Piacenza. Il
primo, piacentino di nascita, è Giulio Cesare Casserio (Giulio Piacentino), grande anatomista e chirurgo rinascimentale, inventore della cannula tracheale a 3/4. Il secondo è Mario
Staffieri, piacentino d’adozione, pioniere nella riabilitazione fonatoria dei pazienti laringectomizzati grazie all’introduzione della fistola faringo-esofagea.
Nella Relazione sono trattati i principali aspetti chirurgici della tracheotomia nell’adulto e
nel bambino, le complicanze, la gestione della cannula tracheale in ambiente ospedaliero
e domiciliare. Sono discussi i percorsi di svezzamento dalla cannula nei pazienti medici e
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Introduzione
in quelli con tumori della testa e del collo. Sono approfonditi inoltre gli aspetti riabilitativi
della voce, della deglutizione e della respirazione. Un’enfasi particolare è data alla progettazione dei percorsi riabilitativi personalizzati e alle esperienze d’integrazione ospedale-territorio. Infine, sono discusse le principali implicazioni nei pazienti con laringectomia totale
e con deficit neurologici.
Deliberatamente sono stati esclusi dalla Relazione gli aspetti decisionali nel paziente preterminale, probabilmente l’argomento di maggiore impatto psicologico. Nel momento in cui il
paziente o i familiari affrontano la difficile decisione della prosecuzione delle cure, infatti,
essi non sono sostenuti da un quadro etico-normativo chiaro. Il disorientamento coinvolge
peraltro i medici curanti e l’intera equipe riabilitativa nel sostenere i desideri del paziente
o dei familiari. Le implicazioni della fine della vita in termini psicologici, etici, religiosi e
giuridici sono così complesse che da sole richiederebbero una trattazione estensiva, incompatibile con gli scopi della Relazione.
Ringrazio il Direttivo e l’Assemblea del Gruppo dell’Alta Italia di Otorinolaringoiatria e
Chirurgia Cervico-Facciale per avere accettato il tema proposto. Ringrazio tutti i Relatori
che hanno aderito con entusiasmo al progetto con i loro importanti contributi. In particolare, desidero ringraziare il personale Assistenziale e i Riabilitatori dell’Unità Operativa di
ORL e dell’Azienda USL di Piacenza per il prezioso contributo a questa Relazione e per la
professionalità, l’abnegazione e l’empatia con cui quotidianamente alleviano il disagio dei
pazienti che affrontano la dura prova della tracheotomia.