Quando faccio i crunch mi fa male la parte bassa

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Quando faccio i crunch
mi fa male la parte bassa
della schiena. È perché
commetto un errore?
fitness domande&risposte
A cura di Simona Lualdi e Gerardo Antonelli
Francesco Munna
personal trainer
a Milano
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Ho sempre
poco tempo
per allenarmi.
C’è un metodo che
mi permette di tenermi
in forma risparmiando
i minuti in palestra?
iStock
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R
Roberto Romano
personal trainer
www.mamete.net
ISPONDE L’ESPERTO
Probabilmente sì, durante la fase di
“sollevamento” del busto. Spesso, quando si
eseguono i crunch, si tende a cominciare l’esercizio
con un piccolo slancio, una specie di “strappo”
con il core che aiuta a “bypassare” il punto critico
(quello di massimo sforzo, per intenderci). Questo
trucchetto però fa commettere un errore doppio:
non fa lavorare l’addome e mette alla prova i muscoli
paravertebrali e lombari (quelli della parte bassa della
schiena), che con il tempo si irrigidiscono e causano
il classico blocco della schiena.
l Per un’esecuzione perfetta, bisogna contrarre
l’addome prima d’iniziare la fase di sollevamento
delle spalle, in modo da escludere l’intervento
della parte bassa della schiena. Quindi, è sempre
consigliabile eseguire i crunch lentamente.
l In palestra, soprattutto durante le prime lezioni,
verifico un eccesso di velocità nell’esecuzione di molti
esercizi, ma è un errore clamoroso, perché in questo
modo la contrazione muscolare (in questo caso
dell’addome) dura poco, e così non garantisce risultati,
né per la postura, né per l’estetica. Per osservare
il ritmo giusto, quando eseguiamo i crunch ripetiamo
la frase “lento e controllato”. Scandiamo la parola
“lento” durante la fase di sollevamento, e “controllato”
mentre riportiamo la schiena al pavimento.
Invia le tue domande a [email protected]
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risponde il 7 maggio
dalle 9 alle 10
allo 02-70300159
ISPONDE L’ESPERTO
Sì, si chiama Urban Fitness.
È un training che arriva dal nordeuropa e
si basa sull’accoppiata fra elettrostimolazione
ed esercizi isometrici. In pratica, ti alleni
con indosso un gilet dotato di elettrodi che
trasmettono degli impulsi ai principali gruppi
muscolari (gambe, glutei, addome, schiena
e braccia), tramite una console.
l Le correnti di stimolazione variano
in base ai differenti tipi di allenamento
(tonificazione, cardiovascolare, eliminazione
di tossine, anticellulite o rilassamento)
e in una sola seduta puoi bruciare fino
a 800 kcal, un effetto dovuto all’aumento
all’aumento del metabolismo basale.
l L’allenamento standard prevede
una sessione a settimana e promette un
miglioramento del tono muscolare nel giro
di tre mesi. Quello intensivo, invece, suppone
due sedute settimanali, e stimola anche lo
sviluppo della forza e della massa muscolare.
l Questo training non è valido solo per
l’estetica: l’elettrostimolazione a basso
voltaggio, infatti, può rallentare la perdita
della densità ossea causata dall’osteoporosi.
Inoltre, il mix di impulsi di stimolazione
elettrica e movimenti eseguiti con la
supervisione del personal trainer possono
contrastare il mal di schiena e i dolori
muscolari. Ogni seduta dura dai 15 ai 20
minuti e costa 39 euro, se sottoscrivi un
abbonamento trimestrale, che diventano
33 euro se scegli un abbonamento
semestrale o 25 euro per quello annuale.
Info: www.urbanfitness.it
STARBENE
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