Da scaricare - Ente Turistico Lago Maggiore

LOCARNO
Corriere del Ticino
MARTEDÌ 8 APRILE 2014
Candidatura
L’Ente turistico
punta sul relax
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE
Obiettivo: ottenere il marchio wellness
Il label permetterà di profilarsi d’inverno
zxy Locarnese regione del wellness.
Una realtà di fatto che potrebbe essere ufficializzata grazie al prestigioso
marchio attribuito da Svizzera Turismo a tutte quelle località che possiedono una serie di requisiti specifici
relativi all’offerta nel settore del benessere (attualmente sono soltanto
sette, tra cui Leukerbad, Gstaad e
Scuol). L’Ente turistico Lago Maggiore (ETLM) ha infatti comunicato ieri
– come anticipato dal CdT all’inizio
del mese di marzo – di aver inoltrato
candidatura per ottenere il marchio
«Wellness destination», garanzia per i
potenziali visitatori di un’elevata
qualità dell’offerta. A fine anno quindi, se la richiesta dovesse essere accolta, l’ETLM potrebbe presentarsi
come la prima (e unica) destinazione
turistica a sud delle Alpi a possedere
il marchio specifico. Così come successo, a fine 2012, con il marchio
«Famiglie benvenute». «Si tratta di un
riconoscimento che andrebbe a premiare gli sforzi profusi in questa direzione ormai da diversi anni» ha commentato il direttore dell’Ente, Fabio
Bonetti; «quello del benessere, come
dimostrano iniziative come «AbbracciaTi» dell’Ente regionale di sviluppo,
è un settore particolarmente importante per la nuova politica regionale».
A riprova di ciò sta la grande varietà
di proposte che vanno in questa direzione, a partire dallo stesso territorio
(che permette di offrire percorsi di
walking, percorsi vita e via dicendo),
passando per la lunga serie di eventi
sostenuti dall’ETLM (slowUp, Triathlon Locarno, Walking Ticino), fino ad
arrivare all’ampia offerta di alberghi
con strutture proprie. Tra questi, sono gli hotel già in possesso del marchio wellness di Hotelleriesuisse (Villa Orselina, Eden Roc, Esplanade e
Castello del Sole), insieme ai Comuni
di Locarno e Minusio, al Lido di Locarno con i Termali Salini & Spa e al
Centro sportivo Minusio, a comparire nella lista di partner che hanno
permesso all’ETLM di inoltrare la
candidatura ufficiale a Svizzera Turismo. Da fine anno poi, in caso di assegnazione del marchio, l’elenco di
strutture che vi aderiscono sarà ampliato, naturalmente seguendo criteri
di qualità specifici. «Importante da
notare» ha concluso il vice direttore
dell’Ente turistico Benjamin Frizzi «è
che questo marchio aiuterà la regione a profilarsi anche nella stagione
invernale. Il periodo più difficile per
la destinazione, quello tra novembre
e febbraio, ne trarrà sicuramente beneficio».
L.Z.
In aumento il fascino delle camelie
zxy Si è conclusa con successo, domenica, la 17. edizione di Locarno Camelie. La
rassegna, fra le principali in Europa, ha attirato in cinque giorni un folto pubblico Secondo gli incassi, infatti, si è valutato un aumento del 10% delle entrate
rispetto all’anno scorso. Grazie anche al meteo favorevole, soprattutto domenica si è sfiorata l’affluenza record del 2011. Molto bene, poi, la parte espositiva,
curata dal direttore artistico Nicolas Pythoud e dal comitato della Società svizzera della camelia, presieduta da Daniele Marcacci (capo giardiniere della città). Da notare che il parco delle camelie rimane aperto anche nei prossimi
giorni. Mentre la mostra tornerà dal 25 al 29 marzo 2015.
(Foto Crinari)
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INCHIESTA
Rapina di Ascona:
le nubi sull’hotel
si sono dissolte
zxy Sembra destinata a sgonfiarsi la pista
investigativa relativa a un presunto coinvolgimento – diretto o indiretto – di una
dipendente della reception di un hotel
locarnese nel colpo milionario alla gioielleria Tettamanti di Ascona. La tesi, ipotizzata domenica, non trova infatti conferme
e non sono emerse negligenze colpevoli a
carico di chi era tenuto a registrare gli
ospiti della struttura turistica. Stando a
nostre verifiche, non vi sono in pratica,
allo stato attuale delle indagini, procedimenti aperti contro dei dipendenti dell’albergo. Questi, al contrario, sono stati sentiti dagli inquirenti e stanno collaborando.
Obiettivo: ricostruire eventuali passaggi
ed ogni possibile movimento sospetto dei
membri di quella che è stata definita la
«banda della bicicletta».
L’inchiesta, condotta dal commissariato
di Locarno della polizia cantonale e coordinata dalla procuratrice Marisa Alfier,
prosegue dunque a pieno regime. Certo è
che l’incursione è stata messa a segno da
professionisti, provenienti con ogni probabilità dal Nord Europa (l’ipotesi è quella di un gruppo dei Paesi baltici, legati alla
criminalità dell’Est). Un gruppo con compiti e gerarchie ben definiti, in grado di
muoversi rapidamente e di piazzare la refurtiva sul mercato «parallelo» dei ricettatori. Al contempo emerge poi che le due
persone con passaporto lituano, intercettate dalla polizia per un normale controllo
di identità una settimana prima della rapina, non figurano tra coloro che sono
stati immortalati dal sistema di videosorveglianza di Ascona. I due, bloccati dopo
aver acquistato a Losone un cacciavite e
del nastro adesivo, non avrebbero di conseguenza avuto un vero e proprio ruolo
esecutivo.
GI.M