ANNO LXXXIII . N. 15 . 10 AGOSTO 1959

ANNO LXXXIII . N. 15 . 1 0 AGOSTO 1959
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ASSO L\XXI' - NUMERO 15 - TORINO, I° AGOSTO 1939
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Per il 144° genetliaco di Don Bosco , r6 agosto
riportiamo alcuni pensieri della robusta sintesi di Igino Giordani,
comparsa su Città Nuova lo scorso maggio
in occasione dei trionfi romani di San Pio X e di San Giovanni Bosco
L MONDO CATTOLICO attorno al Papa
ha fatto festa a San Giovanni Bosco
in Roma, per la consacrazione del suo
tempio in un nuovo quartiere popolare . S'è
visto come Don Bosco sia sempre vivo al pari
di Papa Sarto .
Don Bosco fu il prete che dalla strada riportò l'infanzia in chiesa . Si fece ragazzo
per dare Cristo ai ragazzi . Dei fanciulli è il
Regno dei Cieli, ma se non s'impedisce loro
di andare a Gesù . E nel secolo XIX l'infanzia,
in discreta misura, rimaneva fuori di chiesa,
per strada, sia per la scarsa educazione ricevuta in famiglia di lavoratori miserabili, sia
per la sufficienza puritanica di preti imbevuti
di giansenismo, ai quali il mescolarsi con la
ragazzaglia rissosa e sudicia sarebbe apparso
un profanare la maestà del Dio inaccessibile .
Don Bosco veniva dalla classe più povera
dei contadini piemontesi, da cui era nato
nel i8I5, e conosceva la desolazione di quei
ragazzi non mai sufficientemente sfamati di
pane e di amore . Rimasto, a due anni di
età, orfano di padre, dovette subire le prepotenze morali e le mortificazioni di un fratello
superiore di età . 1\-ia per sua ventura, aveva
una madre, che ricorda per tanti versi (e anche
per il nome) la mamma di quell'altro contadinello che fu Giuseppe Sarto .
Stando tra- ragazzi che, per deficienza di
una casa decente, vivevano in istrada rissando
e bighellonando, violenti e ineducati, patì
della loro miseria e, generoso d'animo e aperto
alla chiamata di Dio, sognò di raccoglierli in
una casa ; di dare loro un'occupazione e un'educazione, con un cuore e un fuoco . Per loro si
fece giocoliere, acrobata, lettore, e li divertì
per radunarli e li radunò per farli pregare .
Finchè giocavano con lui non bestemmiavano :
perchè pregavano, si educavano .
Voleva farsi prete : per essere Gesù per
loro ; e per salutarli quando l'incontrava ; e
per accoglierli come Gesù li aveva accolti .
Ma la madre era povera, il fratellastro andava
in bestia ; e allora afi'rontò una vicenda di
lavori estenuanti per poter avere qualche lezione di latino da don Calosso, un vecchio
ottimo prete che lo aveva compreso . E fece,
anche lui, come il futuro Pio X, chilometri a
piedi scalzi, con le scarpe in spalla per recarsi
a prendere lezioni . Camminava sempre alla
presenza di Dio . « Dio ti vede», soleva ripetergli mamma Margherita ; ed egli era lieto di
quell-, . vista .
VENTI ANNI stava per farsi francescano,
al fine di non essere di peso a nessuno
p- r i, suoi studi, quando gli fu data
una mano protettiva da un altro Santo,
un sacerdote compaesano : Don Cafasso, sul
cui consiglio e aiuto entrò nel seminario di
Chieri . Come Giuseppe Sarto, quel contadino si rivelò primo negli studi : la vivida intelligenza gli serviva per penetrare più profondamente nei misteri della carità divina . Aveva
salute, forza muscolare di atleta, temperamento
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gioviale ; e s'incontrò, lui proletario, col temperamento di un aristocratico, San Francesco
di Sales, per avviarsi a una santità cordiale,
sorridente e magnanima.
Con tale spirito, fu naturalmente alieno e
distante dal rigorismo giansenista e dalla solitudine in cui quel rigorismo abbandonava le
vittime.
Preparandosi al sacerdozio, nel 1841, annotò : « Il prete non va mai solo in paradiso
o all'inferno . Se resta fedele alla sua voca-
S . S . GIOVANNI XXIII ricevendo i partecipanti alla tea Assemblea della Federazione
Istituti dipendenti dall'Autorità Ecclesiastica
(FIDA[;) ricordò i Santi, eroi dell'apostolato nel
campo dell'educazione e dell'istruzione dei
popolo, specialmente San Giovanni Battista
de la Sane e San Giovanni Bosco, e altri che
hanno avviato una consolante fioritura di
vita cristiana, curata ora dai loro figli spirituali.
Parimenti il Santo Padre, ricevendo il personate del Circo « Orfei », che si esibì dinanzi
a Lui in alcuni numeri, esortò i 25o convenuti
a far sì che gli spettacoli ricreativi che offrono
al pubblico siano sempre morali, e ricordò
l'esempio di San Giovanni Bosco che, giovanetto, si servì del divertimento per il suo
apostolato .
Anche parlando agli alunni del Collegio Pio
Latino Americano e del Collegio Pio Brasiliano, invitandoli a pensare alla moltitudine
di anime che attendono la salvezza dalloro
ministero, il Santo Padre affermava che tra
i ricordi della Sua infanzia c'era la lettura
di quanto Don Bosco aveva visto con spirito profetico appunto sull'America Latina :
le vaste distese, le dense foreste, gli sconfinati orizzonti : campo immenso per un apostolato fecondo .
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zione, va in cielo con le anime che il suo
buon esempio ha salvato . . . » .
Ordinato prete, tornò dalla madre, nella
casetta natìa . Felice, Margherita accese una
lucerna e recitò, in ginocchio, come sempre,
le preghiere della sera con lui inginocchiato ;
e poi gli disse : « Eccoti sacerdote, Giovanni :
ormai ogni giorno dirai la S . Messa. Ricorda
bene questo : cominciare a dir la flessa vuol
dire cominciare a patire» .
Quella donna possedeva la scienza del Crocifisso. E aveva indovinato : ché tutto l'apostolato, tutto il bene che quel sacerdote doveva
compiere, sarebbe scaturito dalla sua immolazione .
Appena prete, si circondò di ragazzi . E li
portò a divertirsi ora in un posto ora nell'altro,
cacciato via dalla gente perbene, clero e laicato che fosse, la quale considerava una sconvenienza quel concentramento di strilli attorno
a una tonaca nera .
Lo presero per pazzo e tentarono persino
d'inviarlo in un manicomio ; ma, con una presenza di spirito mirabile, fu lui a chiudere
nella vettura dei pazzi i due venuti con insidia
a catturarlo .
Costruì cortili, laboratori,
scuole per ragazzi, a cui sua madre
fece da madre, lavorando, cucinando,
rammendando tutto il giorno, sin che si .
spense, cara copia di Maria . Morta lei, nel
1856, egli si prese per madre sua e dei suoi
figliuoli la Madre di Gesù, e fu Maria Ausiliatrice, del cui amore riscaldò le camerate e
i laboratori e i teatri e le chiese, che prese a
costruire. Per Gesù nei fanciulli si fece oratore, scrittore, tipografo e sopra tutto confessore . Come quell'altro prete bonario, il Curato d'Ars, che con Don Bosco e Pio X forma
una terna di santi indulgenti sotto la semplicità
agreste, riformò i cuori soprattutto nel confessionale, fatto per lui un distributore di grazia
inesauribile.
L'opera crebbe : i ragazzi crebbero . Divennero alcuni ottimi operai e probi cittadini,
altri divennero sacerdoti e coadiuvarono il
fondatore ; altri si associarono, laici, al suo
apostolato come coadiutori .
Per le figlie del popolo, su incoraggiamento
di Pio IX, istituì anche un Istituto religioso
femminile ; sì che accanto ai Salesiani si ebbero le Salesiane ; gli uni e le altre fiancheggiati
dell'Unione dei Cooperatori, la cui presenza
• azione sfondarono gli ultimi diaframmi
tra ceto religioso e ceto laicale . Come aveva
insegnato Francesco di Sales, da cui il nome
dei Salesiani derivava, la santità non era appannaggio di caste e minoranze ; era diritto e
dovere di tutti indistintamente i cristiani a
qualunque stato legati .
E difatti sbocciarono fiori di santità in tutti
• tre i rami dell'unica pianta .
INSE LUI .
riferisce
ASPETTO
' del Santo : quello t che
alla
politica.
Don Bosco si tenne fuori dalla polemica politica . « In politica sono di nessuno »,
diceva ; «la mia politica è quella del Pater
Noster », spiegava ; e per attuare il Regno di
Dio non stette a guardare alle tessere di
partito e ai colori politici : vide le anime ;
• trattò con Crispi e Ricasoli quanto con la
marchesa di Barolo, Antonelli e Leone Harmel . Tutti servivano alla causa di Dio ; ed
egli, come sacerdote di tutti, serviva tutti .
Quando s'imbatteva con un personaggio, fosse
Rattazzi o Victor Hugo, si preoccupava della
sua anima ; e la sua politica era di salvarlo .
si o
« Se fra me e un'anima da salvare - diceva Don Bosco, conscio di quel che faceva si mettesse di mezzo il demonio in persona
aspettando da me una scappellata per lasciarmi
passare, io non esiterei un solo istante».
E così potè fare, più di una volta, da intermediario ufficioso tra la Santa Sede e il governo
italiano, per ridonare i Vescovi alle diocesi .
OME GESÙ si fece tutto a tutti . Se la
mattina saliva le scale d'un ministero,
10 il pomeriggio giocava a palla e a
corsa o al salto coi ragazzi : uno fra essi ;
uno con essi . Si faceva amare da loro, perchè
fosse amato il Signore . Era per loro il padre :
un padre che non li umiliava, non li puniva,
ma li emendava e perfezionava con l'amore .
Il suo segreto - il segreto del successo
immenso, per cui dalla miseria nera aveva
tratto fuori palazzi e chiese, scuole e officine,
teatri e palestre - era la sua unione indistruttibile con Dio : la sua perenne contemplazione .
Uomo attivissimo, che non dormì forse mai
più di cinque ore e lavorò sin sul letto di morte,
era intimamente un mistico, il suo cuore rimase
un tempio dove dimoravano Gesù e Maria .
Ala una tale ricchezza era tutta interiore ;
fuori non appariva che un modesto prete . Lo
chiamarono un nuovo Vincenzo de' Paoli,
ne citarono i miracoli e le profezie, facevano
ressa a Roma e a Parigi per confessarsi da lui,
ma esternamente non mostrava nulla di singolare . « Più lo studio e meno lo comprendo»,
diceva di lui San Giuseppe Cafasso . Era semplice e straordinario, umile e grande insieme .
Realizzò l'irrealizzabile . Fu uno dei più
potenti costruttori della Chiesa . Un divinatore
di tempi ; un realizzatore per l'eternità . Aperse
strade all'avvenire . Non stette a piangere
sulle rovine, costrusse edifici nuovi coi rottami del passato . Figlio del popolo, senza un
soldo, costrusse, in vita sua, 250 case e vi raccolse 130 .000 ragazzi .
Quando, il 2 giugno 1929, fu elevato alla
gloria degli altari, l'enorme folla in San Pietro,
di circa 5o mila persone, era composta in
gran parte di salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, cooperatori, ex allievi e allievi . La
loro calca aumentò il 1 - aprile 1934, allorchè
si vide la canonizzazione dell'umile pastorello
dei Becchi . E oggi, come ha detto Giovanni XXIII, tutto il mondo lo ammira, tutto
il mondo lo ama .
IGINO GIORDANI
Nella festa di San Giovanni Bosco, celebrata solennemente nella Cattedrale di GUALDO TADINO
(Perugia), una rappresentanza degli Apprendisti della città, dopo la S . Messa, hanno ricevuto
un quadro del loro santo Patrono, che hanno portato nelle dodici fabbriche di ceramica, attuando una iniziativa degna di imitazione .
303
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Il i6 luglio 1859 Don Bosco fu ricevuto
in udienza da Luigi Farini, ministro degli
Interni del Regno di Sardegna . L'udienza
l'aveva richiesta lui stesso allo scopo di illuminare il Ministro sull'odiosità delle perquisizioni a cui l'avevano sottoposto le autorità
dello Stato .
Il colloquio si presentò subito tempestoso .
Il Ministro, irritato e sospettoso per false denunzie, si mostrava oltremodo duro : anzi ad
un certo momento uscì in questa minaccia :
Lei non vede che dipende da una sola mia
parola farlo tradurre su due piedi in prigione ?
Don Bosco non era persona da impaurirsi
per così poco : calmo, fissando negli occhi il
suo interlocutore, replicò :
- Penso che lei non commettera simile
infamia .
- 7' se io lo facessi ? - incalzò il Farini .
- Se ciò avvenisse, - rispose dignitosainente Don Bosco - ho dei mezzi per far
valere le mie ragioni .
In che modo?
Imitando il suo esempio . Vostra Eccellenza ha scritto di storia, e segnò alla pubblica riprovazione certi personaggi che giudicava colpevoli . Io pure ho scritto la Storia
d'Italia : non avrei che da aggiungervi un capitolo, pubblicando ciò che occorse tra noi due .
- Lei non lo farà! - gridò nervosamente
il l'Iinistro .
- Non lo farò ?- . . - replicò tranquillo
Don Bosco . - Questo dipende da me . . .
Non ci interessa il resto del colloquio .
Basti sapere che il Ministro, avendo trovato
pane per i suoi denti, depose la sua burbanza
minacciosa .
A noi preme ricordare che Don Bosco,
nel 1856, aveva davvero scritto quella Storia
d'Italia a cui accennava come ad arma
di difesa, e che nel giugno del 18 59 -cent'anni fa - ne era pronta la seconda
edizione .
Il suo biografo racconta che, ad un certo
momento, due furono le operette che egli riteneva urgente comporre, ambedue per lui
ugualmente importanti, e non sapeva a quale
per prima dovesse dedicare lo scarso tempo
libero, rubato al sonno .
Si presentò allora, com'era solito nei casi
dubbi, al suo maestro e consigliere Don Cafasso, e gli espose la sua incertezza :
- Devo scrivere una storia d'Italia, oppure
un metodo per confessare la gioventù?
Qualunque altro gli avrebbe suggerito di
puntare sulla seconda, come ad opera più utile
e pratica : Don Bosco stesso propendeva per
questa, ed aveva cominciato ad esporne le
ragioni al suo maestro .
Ala Don Cafasso, dopo poche parole, tagliò
corto :
- Scrivete la storia d'Italia! - disse in
tono di comando, e al fedele discepolo non
restò che obbedire .
E così per merito di un Santo
il Cafasso - un altro Santo scrisse la storia della
WAU (Sudan)
La
nuova Cattedrale dedicata a Maria Ausiliatrice
nel cuore dell'Africa .
ROMA - Le feste cinquantenarie della Parrocchia di S . Maria Li
beratrice si sono chiuse
col solennissimo Pontificale di Sua Em . il
Card . Fernando Cento -con la consacrazione dei
rione alla Madonna . L'illuminazione della chiesa ./
e delle case dissero all'evidenza la gioia comune .
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nel centenario della seconda edizione (1059-1959(
sua Patria, cosa affatto nuova nel giro dei secoli .
E dobbiam dire che Don Bosco se la cavò
egregiamente . La prima -edizione uscì, come
abbiamo detto, nel 1856 in 2500 copie ; tre
anni dopo apparve la seconda edizione di
altri 2500 esemplari . Poi le edizioni si moltiplicarono, cosicchè in trent'anni se ne stamparono oltre io ooo copie .
Gli elogi delle persone assennate non mancarono, primo fra tutti il 'rommaseo . Il Ministro della Pubblica Istruzione le assegnò un
premio di lire mille - quasi un milione in
moneta attuale - e fece anche trattative con
Don Bosco per farla adottare nelle pubbliche
scuole, qualora l'autore avesse tolti alcuni brani,
che stonavano agli anticlericali di allora . Ma
Don bosco preferì sacrificare un guadagno
non indifferente, piuttosto che venir meno
alla verità .
La sua storia si snoda come un racconto
che egli fa ai giovanetti, da lui chiamati col
titolo confidenziale di «cari amici», «buoni
amici » . Il tono è garbatamente familiare, la
narrazione attraente e vivace, resa ancor più
interessante da dialoghi, discorsi, aneddoti,
scelti apposta per tener desta l'attenzione.
Niente che richiami quel tipo di storia-inattone, che spesso sono costretti a digerirsi gli
scolari delle scuole medie, col frutto che tutti
sappiamo .
Questa veste, che chiameremo esterna, non
ne vela le caratteristiche inconfondibili, che
vi fanno la loro bella mostra e invano si cercherebbero in opere dello stesso tipo .
Esse sono : la verità, la educazione morale e
l'amor di patria . A queste, secondo Don Bosco,
deve portare la storia .
Prima fra tutte rifulge la verità .
Se a quel tempo l'Italia stava male, la storia
d'Italia stava ancor peggio, per lo strazio
ignobile che se ne faceva : malattia questa da
cui anche ora si stenta a guarire .
I nostri lettori di una certa età ricorderanno
che razza di affermazioni circolavano nei testi
di storia negli anni di loro giovinezza . Ai tempi
di Don Bosco il malanno era ancor più grave.
Tutto il rigurgito delle passioni politiche, così
accese, si riversava nei testi di storia, dove
travisamenti e falsità menavano facile trionfo .
Don Bosco ebbe il coraggio di andare contro
corrente .
Egli conosceva il consiglio che Orazio dava
a chi si accinge a scrivere di storia recente :
«Attento! - gli dice - cammini su ceneri
ingannatrici che nascondono un fuoco pericoloso » .
Ma egli seppe camminare sui carboni accesi, senza bruciarsi .
Non teme di toccare argomenti scottanti e
di esprimere il suo giudizio in contrasto con
le idee correnti .
Del Papato non esita a dire che era il vanto
d'Italia e spesso ne fu il salvatore . Figure
che certa storia colloca in primo piano, vengono da Don Bosco ridotte alle dovute - talora minime - proporzioni : altre invece vengono riabilitate e presentate all'attenzione dei
lettori ; così pure non vi si risparmiano biasimi garbati anche a personaggi eminenti,
quando l'autore li giudichi utili ai giovinetti,
nt
cui la sua Storia è destinata . E non valsero
nè minacce di avversari, nè promessa di lucro
a farlo deflettere dalla via della verità, l'unica
che egli ritenesse dignitosa per l'autore e per
i lettori .
Altro pregio : una costante preoccupazione
per educare moralmente i suoi piccoli lettori .
La storia dei fatti umani può essere fonte
viva di esempio alla gioventù . Avvenimenti
• detti, contrasti e lotte si prestano sempre
a trarne l'insegnamento morale, ora sottolineato espressamente, ora lasciato intuire nel
giro del racconto .
Don Bosco non si lascia sfuggire l'occasione .
E così di volta in volta egli ricava dalla narrazione e fa presente la necessità della religione,
la giustizia di Dio, la vanità della gloria umana,
la dignità della coscienza . Si potrebbe fare
un lungo elenco di massime educative, nelle
quali Don Bosco concentra il meglio di quanto
ha narrato, invitando così il lettore all'ammirazione e al culto della virtù e all'aborrimento
del male .
Del resto se la storia non reca ai giovinetti
questo frutto, non si capisce perchè la si taccia
studiare . Forse per il gusto di renderla una
serie inutile e noiosa di guerre, di nomi e
di date. ?
3o"
Terzo pregio : un fervido amor di patria,
che rende vivo e palpitante il racconto di
Don Bosco .
Quell'amor di patria che invano cercheremmo
in tanti manuali di storia, nei quali le gioie e
i dolori della Patria vengono narrati con una
freddezza spettrale, quasi fossero del tutto
estranei a chi scrive e a chi legge .
-ella storia di Don Bosco, invece, l'Italia
• gli Italiani sono sempre presenti allo sguardo
• all'affetto dei lettori, motivo di vanto o
di dolore .
A cominciar dalle prime righe, dove si legge
testualmente : « Io credo che non vi sia paese,
del nostro più fecondo di avvenimenti e più
ricco di uomini illustri per coraggio e ingegno »
• si accenna ai « molti fatti di cui l'Italia fu
campo glorioso », giù giù, per oltre quattrocento pagine, Don Bosco ci presenta un'Italia
sempre viva e gli Italiani sempre in azione . $
per la bellezza e fertilità di questa terra che
i popoli antichi lasciano le loro regioni, per
venirla ad abitare ; le invasioni straniere vi
son definite un flagello ; le discordie intestine
son « maledette » ; gli Italiani che resistono allo
straniero son forti e coraggiosi, e, viceversa,
stolti e scellerati quelli che lo aiutano a
soggiogare i Comuni fratelli ; l'Italia senza
Pontefice diventa un paese esposto a gravi
sciagure ; e nella descrizione della ritirata
napoleonica da Mosca l'Autore ha questa
precisa affermazione : « Farei piangere, o giovani miei, se vi narrassi le disgrazie di
quella ritirata, le privazioni, i dolori sofferti
dai nostri soldati » .
Quando poi parlerà dell'intervento straniero
per sedare i moti piemontesi del 1822, Don Bosco usa parole che, mentre confermano nel
giovane lettore il desiderio che la Patria diventi una, biasimano pure i moti destinati
soltanto a recare strage e lutti : « Così - egli
scrive - terminò quella sconsigliata impresa,
la quale invece di unificare l'Italia, valse a disunirla sempre più, e in cambio di liberarla
dagli Austriaci, fu causa che questi occupassero per qualche tempo la cittadella di Alessandria » .
Dalle quali parole si comprende che nel
nostro Santo il patriottismo è fervido e sentito, quanto prudente e vigilante .
Don Bosco aveva la sensazione di avere
scritto per la gioventù italiana un libro davvero
utile . Una volta parlando ai suoi figli, disse :
« Un libro che consiglierei a tutti di leggere
è la Storia d'Italia ; e a uno che l'avesse letta
cinque volte, io direi ancora: - Leggila! - Ed
ecco il perchè . In questi tempi tutte le storie
sono falsate: ( . . .) in questo libro, invece, sono
esposti i fatti nella loro integrità storica . . . » .
L'elogio, fatto dallo stesso Autore, corrisponde a verità .
Chi legge questo libro si trova alla fine con
l'animo ammirato per la propria Patria, la
mente piena di belle massime, il cuore infervorato dai più begli esempi : si trova, insomma,
più buono e più attaccato al suo Paese .
Frutto che invano ci si aspetta da parecchi
manuali che hanno via libera nelle scuole,
per i quali la storia d'Italia è un pretesto per
storcere i fatti, menomare la Chiesa, diffondere idee false, vilipendere e infamare degli
italiani innocenti .
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Tra i Successori di Don Bosco
solo il venerabile Don Rua aveva avuto la consolazione
di visitare la Sardegna, ma in quel lontano 1902
i Salesiani nell'Isola avevano una sola casa, mentre oggi vi fioriscono
cinque case salesiane e sei case delle Figlie di Maria Ausiliatrice .
Il nostro venerato Rettor Maggiore, nell'accogliere
gli insistenti inviti dei Salesiani, Cooperatori ed Ex allievi sardi
volle soddisfare un loro vivissimo desiderio,
ma anche un bisogno che il suo cuore di padre
aveva sentito fin dalla sua elezione .
ccompagnato dall'Ispettore Don Fiora e
da altri Salesiani, spiccò il volo per
Cagliari la sera del 16 maggio . All'aeroporto di Elmas venne salutato dal Prefetto, dal Sindaco e da numerose autorità
civili ed ecclesiastiche . Erano presenti i Direttori salesiani e un largo stuolo di allievi, cooperatori ed ex allievi . Un lungo corteo di
macchine scortò il Superiore fino al Collegio
Salesiano, fantasticamente illuminato e pavesato a festa. Gli alunni circondarono esultanti
il Successore di Don Bosco e gli diedero un
caloroso benvenuto, esprimendogli tutta la loro
riconoscenza per non aver dimenticato la Regione Sarda, che ha sempre amato i Salesiani e
offerto loro un numero rilevante di vocazioni .
Il giorno dopo, solennità di Pentecoste, volle
dar principio alla sua missione ai piedi della
Madonna di Bonaria, Patrona della Sardegna .
Accolto con viva cordialità dal Superiore dei
padri Mercedari, custodi del Tempio, celebrò
la santa Messa circondato da numerosa schiera
di allievi e allieve, di cooperatori ed ex allievi,
tutti felici di avere finalmente tra loro il tanto
atteso Successore di Don Bosco .
Più tardi al grande teatro Giardino si svolge
l'omaggio ufficiale della Regione Sarda al
cessore di Don Bosco . Porge il saluto il commendator Tului, Presidente Regionale degli
Ex allievi, e pronuncia il discorso d'occasione
il Sen. Carboni, che esalta il lavoro educativo
compiuto nel primo cinquantennio dell'opera
di Don Bosco in Sardegna . Sono presenti autorità e personalità eminenti, tra cui 5 . E .
l'On . Maxia, il Presidente del Consiglio Regionale On . Cerioni, il Prefetto, il Sindaco
e il Questore . Graziose danze sarde in costume
rallegrano l'assemblea e il Rettor Maggiore
conclude esprimendo la sua viva riconoscenza
per l'affetto che il popolo sardo ha sempre
dimostrato per i figli di Don Bosco .
Nel pomeriggio il sig . Don Ziggiotti benedice la nuova opera salesiana di Cagliari in
Piazza Dante, che comprende la Parrocchia
di Maria Ausiliatrice e l'Oratorio . Si spera
anche di far sorgere presto l'attesa scuola
professionale .
Il 18 maggio inaugura la Colonia Marina di
Rio Solanas, pittoresca località a quaranta
chilometri da Cagliari . L'elegante edificio porta
il nome della nostra insigne benefattrice LayMuscas, presente alla cerimonia d'inaugurazione . Lungo la via il Rettor 1\ìlaggiore aveva
ricevuto l'omaggio del Parroco di Quartu
307
L'istituto Don Bosco di CAGLIARI illuminato per la visita del Successore
di Don Bosco, che vi fu accolto trionfalmente .
S . Elena, che col suo popolo aveva accolto il
Successore di Don Bosco nell'ampia chiesa
della popolosa borgata .
Il giorno seguente è dedicato alle Figlie di
Maria Ausiliatrice di Monserrato, altro grosso
borgo alla periferia di Cagliari . I due parroci
e l'ottima popolazione vanno a gara per onorare-il venerato Ospite .
_í)a Cagliari, il mattino del 2o maggio, si
inoltra nella verdeggiante pianura del Campidano per raggiungere la cittadina di Sanluri,
i che ospita un Asilo delle Figlie di Maria Ausiliatrice . T ;i popolazione attende in massa il
i Rettor Maggiore e lo scorta fino alla chiesa
parrocchiale, dove ascolta la sua Messa e la
sua parola esortatrice .
Da Sanlugi si porta a Guspini, graziosa cittadina alle falde dei monti metalliferi . Anche
qui le Figlie di Maria Ausiliatrice si prodigaso 'nel1'aducazione delle giovanette e nell'aiutare il clero a mantenere tra i fedeli lo
spirito religioso, gravemente minacciato dal
comunismo . Di questo lavoro ben si accorge
il Rettor Maggiore, che viene accolto con
grande entusiasmo lungo le vie, nella chiesa
parrocchiale e nel cortile dell'asilo, gremitissituo di gente .
aoa
Proseguendo il viaggio, eccolo a Oristano, vetusta città, ricca di ricordi storici. S . E, l'Arcivescovo, con un gruppo di affezionati Ex allievi
lo riceve cordialmente e si compiace del lavoro
compiuto dai Salesiani nella sua archidiocesi .
Fatta un'altra tappa nel villaggio di Bonàrcado, accolto trionfalmente dal parroco e dalla
popolazione, si dirige in corteo di macchine a
Santulussurgiu, sede d'un rinomato collegio
salesiano e di un'istituto delle Figlie di Maria
Ausiliatrice . La cittadina è disposta ad anfiteatro nel cavo di un antico cratere spento .
Le vie, per la venuta del Rettor Maggiore,
sono adorne di bandierine e di archi luminosi .
Nell'ampio cortile stipato di gente il Sindaco
porge un cordiale benvenuto e la banda eleva
al cielo le sue note di letizia .
Giovedì, 21 maggio, Santulussurgiu celebra
la festa di San Giovanni Bosco, resa più solenne dalla presenza del suo N' Successore .
Nell'ampia cappella è tutto un susseguirsi di
fedeli che ascoltano la santa Messa e si accostano ai santi Sacramenti .
11 giorno seguente visita la vicina Cúglieri
per un saluto alle Figlie di Maria Ausiliatrice
che vi hanno un grazioso asilo . La popolazione si addensa dinanzi al Seminario Regio-
CAGLIARI - il Rettor Maggiore ringrazia le Autorità e la popolazione della
cordialissima accoglienza fattagli .
nale, dal cui balcone il Sindaco porge il benvenuto al venerato Visitatore, che parla più
tardi nella chiesa parrocchiale, dove imparte
la Benedizione Eucaristica . Quindi riceve
l'omaggio delle Autorità e dei Cooperatori,
fra cui vari Onorevoli .
Il 23 maggio ritorna a Santulussurgiu e celebra la S . Messa nella chiesa parrocchiale,
dopo aver ricevuto un vibrante saluto dal Parroco . Una devota cappella del tempio è dedicata a Maria Ausiliatrice, che vi conta numerosi devoti . Santulussurgiu ha dato alla
Famiglia Salesiana e alle Figlie di Maria Ausiliatrice molte vocazioni . Il Rettor Maggiore
mette in rilievo questa benemerenza e invita
a conservare le belle tradizioni di fede e di
vita cristiana .
Presso l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice le Cooperatrici e le Zelatrici gli rendono omaggio e gli offrono un artistico tappeto da esse confezionato .
Tornato a Cagliari, riparte alla volta_ di Lanusei . Questa graziosa cittadina dell'Ogliastra
fu la prima ad accogliere i Salesiani e vanta
una schiera di ex allievi che onorano la società
e la religione . Lanusei dista i5o chilometri
da Cagliari . Per raggiungerla si percorre una
strada assai pittoresca attraverso i monti e
lungo la costa orientale dell'isola . A Muravera riceve il saluto delle autorità e di numerosi ex allievi . Si ferma pure a Villaputzu e
a Barì Sardo . In quest'ultima cittadina lo zelante Parroco ha organizzato un incontro solenne con la sua popolazione . Intanto si fori
og
un corteo di macchine, che s'inerpica su amènr
poggi, coltivati a oliveti e vigneti, fino a Lanusei . La mole del collegio salesiano con accanto la chiesa rinnovata, attira l'attenzione
dei turisti che numerosi salgono questa suggestiva zona dell'Ogliastra .
L'accoglienza di Lanusei al Rettor Maggiore
si può definire trionfale . Salito sopra un palco
accanto alla chiesa cattedrale, viene circondato dalle autorità, mentre una folla strabocchevole ondeggia al di sotto e acclama entusiasticamente . Porgono il benvenuto il Sindaco, un allievo e S . E . Mons . Lorenzo Ba=
soli, Vescovo dell'Ogliastra . Quest'ultimo tesse
le lodi dei Salesiani, cui attribuisce la fama
di Lanusei quale ambiente di cultura noto
in tutta l'Isola . Ma ciò che più conta è la
soda formazione cristiana delle migliaia di
ex allievi che in Sardegna e nel Continente
fanno onore a Don Bosco .
311
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dopo
~ .\ \\ .
~~\\\\< \\\\\~ \\ \\\\~, :: .~\<
ARBOREA - Il Rettor Maggiore,
\\
la festosa accoglàenza della popolaziane, s'intrattiene affabilmente con un gruppo di ex allievi salesiani .
\
\
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312
Subito dopo la folla accompagna il Successore di Don Bosco fino al nostro Istituto,
dove, nel grande tempio, si conclude la storica giornata .
Il 24 maggio tutta la cittadina di Lanusei,
collegata spiritualmente con Torino, festeggia
trionfalmente Maria Ausiliatrice . Prima della
Messa il Rettor Maggiore impone una preziosa corona d'oro e di gemme alla statua
dell'Ausiliatrice . Nel cortile benedice una lapide ricordo della visita del Ven . Don Rua
e del passaggio del V Successore di Don Bosco .
Tiene la commemorazione l'avv. Giua, ex allievo e fratello di tre sacerdoti salesiani . Segue
il convegno degli Ex allievi nel salone teatro :
sul palco prendono posto accanto al Rettor
Maggiore l'Ispettore salesiano Don Fiora e
Don Laconi, sardo, Ispettore nel Medio
Oriente, i Sottosegretari di Stato Onorevole
Maxia e Mannironi, il Presidente degli Ex allievi ed altre personalità.
A sera si snoda una lunghissima processione con le statue dell'Ausiliatrice e di Don Fosco, che attraversa in tutta la sua lunghezza
la città, mentre dalle finestre e dai balconi
piovono fiori sui due venerati simulacri .
Al ritorno il Rettor Maggiore canta, in un
fervido discorso, le lodi dell'Ausiliatrice ; quindi
S . E . il Vescovo imparte la Benedizione Eucaristica .
11 giorno seguente tiene la Conferenza annuale ai Cooperatori di Lanusei e distribuisce
numerosi diplomi d'iscrizione alla Pia Unione .
I Cooperatori alla loro volta offrono al Successore di Don Bosco un prezioso calice .
Il mattino del 26 maggio si dirige verso
Ussassai, borgata dell'Ogliastra, che ha dato a
Don Bosco un numero rilevante di vocazioni .
L'accoglienza al Rettor Maggiore è tra le
più festose avute in Sardegna . Molte donne
indossano i caratteristici costumi sardi . Il Sindaco viene incontro all'illustre Ospite e porge
a nome di tutti un cordialissimo benvenuto .
Più tardi, nella sala del Municipio, lo proclama cittadino onorario . La folla si addensa
nella piccola chiesa parrocchiale per assistere
alla Messa ed ascoltare la parola del Successore di Don Bosco .
Proseguendo il viaggio, attraverso monti e
valli, arriva a Senorbi, cittadina del Campidano, nella quale le Figlie di Maria Ausiliatrice dirigono una scuola materna e un • oratorio . Anche qui il Rettor Maggiore viene accolto con entusiasmo dalle autorità e dalla
popolazione, che lo accompagna alla chiesa
parrocchiale e alla sede dell'asilo . I1' giorno
\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\~\~~~~~w~~\\\~~~~~\\~~ :~~~\:.~~~~~~~~~\\\\ '
\
Finalmente, sembrano dire i giovani aspiranti salesiani di ARBOREA,
anche noi possiamo goderci il nostro buon Padre per qualche ora!
\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\~\
dopo attraversa in macchina tutta la Sardegna,
diretto a Sassari. I Salesiani vi sono da lungo
tempo desideratissimi, ma finora non fu possibile piantarvi le tende con un'opera . Il Rettor
Maggiore s'incontra con numerosi Ex allievi
e Cooperatori, per i quali celebra la S . Messa
nella chiesa di San Donato e rivolge loro la
parola nel salone della parrocchia . Visita pure
S . E . l'Arcivescovo infermo e S . E . l'Amministratore . Siede a mensa con un gruppo di
Cooperatori ed Ex allievi a Platamona, lungo
la marina . Ritornato in città, ammira una chiesetta dedicata a Maria Ausiliatrice, eretta dall'attuale Arciprete del Duomo, nostro carissimo Cooperatore .
Ritorna quindi ad Oristano e si dirige ad
Arborea, ultima tappa delle sue visite . Un
lungo corteo motorizzato lo accompagna alla
graziosa chiesa parrocchiale di Maria Ausiliatrice . La popolazione si riunisce nell'ampio
piazzale e il Rettor Maggiore sale sul palco
preparato dinanzi al palazzo municipale . Di
fronte risplende la chiesa illuminata da migliaia di lampadine . L'On . Covacivich prende
la parola ed ha accenti di riconoscenza per
l'opera svolta dai Figli di Don Bosco nell'Isola e specialmente ad Arborea, già squallida palude ed ora ridente ed ubertoso centro
agricolo . La popolazione proviene in gran parte
dal Veneto e conserva la sua fede tradizionale .
Dopo il ricevimento in Municipio, il signor Don Ziggiotti visita gli Aspiranti salesiani e poi accetta di partecipare ad una cena
intima in casa del Presidente dell'Ente Bonifiche Sarde, prof. Enzo Pampaloni, ottimo
cristiano e grande nostro amico .
La domenica 28 maggio Arborea celebra
la solennità esterna del Corpus Domini. Il Rettor
Maggiore ha la gioia di distribuire numerose
prime Comunioni . Durante l'agape fraterna il
venerando Don Perino, Direttore salesiano di
Arborea e pioniere della nostra opera in Sardegna, ringrazia commosso il sig . Don Ziggiotti .
A sera si svolge la solenne processione eucaristica, che si conclude con la benedizione impartita dal balcone del Municipio, dopo la commossa parola del Rettor Maggiore alla popolazione raccolta devotamente nell'ampio piazzale .
Nella notte riparte per Cagliari e il giorno
seguente spicca il volo per Roma, in compagnia del Presidente della Regione Sarda .
Le mie previsioni erano rosee - ha confidato il Rettor Maggiore - ma la realtà le ha
superate : il popolo sardo ha per Don Bosco
u a straordinaria simpatia e ne circonda i
figli di un affetto che commuove .
313
.
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TORINO
'rORINO
BORGO SAN PAOLO
Uno scorcio del nuovo
palazzo delle Scuole, con
la facciata del tempio
di Gesù Adolescente .
(sotto) il Sindaco avv .
Peyron e il Rettor Maggíore all'inaugurazione .
314
Inaugurati i nuovi locali
della Scuola salesiana
in Borgo San Paolo
Il 31 maggio scorso a Torino - Porgo
San Paolo - si è svolta la festosa manifestazione dell'inaugurazione Ilei nuovi locali della
Scuola inedia . L'imponente edificio a tre piani
si eleva accanto alla chiesa parrocchiale di
Gesù Adolescente .
l'cr la cerimonia erano convenuti il Sindaco di Torino, avv . Pevron, il nostro venerato Rettor Maggiore e altre personalità, a cui
facevano vivace corona i circa 2000 oratoriani,
i 400 alunni della, scuola e molto popolo .
Il sig . Don Ziggiotti rievocò la storia dell'opera, sorta 40 anni fa a ricordo del cinquantenario della consacrazione della basilica di blaria, ausiliatrice . La località fu scelta
per fronteggiare la propaganda sovversiva e
anticlericale che imperversava, in quel dopoguerra in Borgo San Paolo . La festa dell' m iInacolata del 1918, giorno dell'inaugurazioue,
segnò una vittoria . La gente del luogo incominciò a, capire non essere il prete la bestia
nera che si voleva dare a intendere . E ce
n'era bisogno . A Torino il nominare San Paolo
faceva, subito pensare al borgo più rosso immaginabile . Episodi tristissimi gli avevano
creato quella tanta . Lo stesso servo di Dio
Don Rinaldi, che vi si era recato con Don Ricaldone per studiare l'ubicazione del nuovo
Oratorio, era stato ricevuto (la alcuni monelli col grido della cornacchia qua! . . . qua! . . .,
solito a lanciarsi in quei tempi in cui per
molti era bravura essere anticlericali . E
Don Rinalcli aveva risposto : « Sì, verremo,
verranno proprio qua! » .
Quali e quanti benefici abbia, portato l'opera
salesiana in Borgo San Paolo in questi quarant'anni di vita, è stato brillantenmente
detto dal Sindaco avv . Pevron, che prese
laa parola dopo Don Ziggiotti, dicendosi molto
lieto di poter partecipare a questa manifestazione che indica un potenziamento dell'attivitl, apostolica per l'educazione della gioventù .
Tra gli applausi scroscianti, nella più schietta
allegria : di tutti, aumentata dal suono della
banda musicale dell'oratorio, vennero inaugurati i nuovi locali . Durante la giornata si
svolsero entusiasmanti gare sportive ed
sera
vi fu un grandioso spettacolo pirotecnico .
Questa opera di benefcenza ha come sfondo
l'intera organizzazione Lituana nel mondo libero, dove vivono più di un milione di Lituani,
sparsi in tutto il mondo, organizzati religiosamente in circa 130 parrocchie nazionali e in
parecchie Delegazioni autonome secondo la
Costituzione Apostolica E,al Familia per l'assistenza religiosa (lei profughi . Questa: assistenza si svolge sotto l'alta vigilanza dei tre
Vescovi litnani, profughi essi pure, che risiedono a Zams (Austria) . a Porna e a Cbica,go .
Per
Cooperatore fedelissimo,
Al salesiano lituano Don Zeliausl : :- che nel
anche in Siberia
1952 avanzava al Rettor Maggiore la timida
proposta di aprire in Italia un Istituto per i
Ecco ciò che scrive il cooperatore lituano N.N.,
più bisognosi dei giovani lituani profughi dalla
tornato dalla Siberia . Invia alla Direzione
Opere Don Bosco, secondo l'antico indirizzo
loro Patria, il Rev .mo Don Ziggiotti rispondeva :
Via Cottolengo 32, come era indicato nel BolPenso ehe sia stato proprio Domenico savio
lettino Salesiano lituano, che dovette essere
a suggerirti l'idea . Fate, e il Signore benedit',i
sospeso nel 1940 . Egli certamente non sa che
l'opera vostra come la benedicono di cuore i
a Castelnnovo Don Bosco, nella patria dello
stesso santo Fondatore, fiorisce un Istituto
Superiori s . E 1'8 maggio di quell'anno si apriva
per giovani profughi lituani e che vi si stampa
per i giovani lituani la Casa di Castehmovo
di nuovo il Balletti no . E coree farglielo saDon Bosco per accogliere i primi sei allievi
pere, se la stampa lituana ritorna dalla
provenienti dall'Inghilterra . 'Negli anni sucfrontiera con l'avviso ben chiaro : interdit .`
cessivi il numero si mantenne sulla media dei
« Vog liate scusarmi se non vi scrivo pia da
45 . Due terzi di essi provengono dalla vicina
14 anni . Si è che in questo tempo mi sono trovalo in una vastissima regione, tra .sportaiori
Germania e gli altri dagli Stati Uniti, Canada,
con biglietto gratuito . . . Questo ri scriva perchè,
Venezuela . Brasile, Italia, Francia, Belgio,
emme Cooperatore salesiano, sento urt forte attacAustria: .
camento alle nostre opere . Giammai tù ho diNei sei anni di vita l'Istituto ha . visto pasmenticati : per le opere salesiane rrmt ho cessato
di pret'are, anche in mezzo a tenne soferenze .
sare quasi 200 giovani . Di essi 4 sono già saPurtroppo solo con. questi mezzi ho potuto Coolesiani, 1 novizio, 3 sono entrati nel seminario
perare, stando nella gelida Siberia . 1,12 anche
di Roma, un buon numero continuano i loro
ora che sono tornato in patria, non posso fare
studi in scuole superiori nei paesi dove didi più . M a la preghiera nessuno me la può
impedire! Mi piace sfogliare le pagine inmorano ; altri hanno appreso un mesi iere . A
giallite del recchio Bollettino Salesiano . Coree
quanto ci è dato sapere, tutti mantengono il
sarebbe bello sapere qualcosa del Centro Safrutto dell'educazione ricevuta e con la loro
lesiana e delle loro opere` . . . » vita confermano una volta di più la, bontà ciel
metodo educativo di Don Bosco .
Nell'Istituto, oltre le Scuole medie e ginnasiali, funziona anche una piccola stamperia
con i reparti fotolito, fotografico, stampa offset :, ed è tatua da numeroso clero secolare aliaitlega.toria . Vi si stampa anche la rivista Sale- calo da. Ordini e Congregazioni religiose .
zieriic Balsas : «Voce Salesiana» .
Mezzo d'unione e di propaganda, sono 53 tra
La generosità dei benefattori ha pure pergiornali e riviste di vario genere . Oltre le scnot messo l'allestimento di una incantevole casa primarie e secondarie, sono aperti tre seminari .
di villeggiatura estiva capace di circa 100 gioTutto questo per dare un'idea della, coinvani . In essa, oltre gli allievi dell'Istituto,
plessa vitalità dell'Organizzazione Lituana nel
trovano ospitalità altri giovani lituani provemondo . Il nostro Istituto di Casielioiovo Doli
nienti dalla Germania, Francia, Italia . P difliBosco collabora con tutte queste organizzacile (lire il bene che ne ricevono questi ospiti
zionì a formare cristianamente la classe dine le loro famiglie .
gente della Lituania di domani .
Onori e suppliche
al Patrono degli Apprendisti
A San Cataldo, industre cittadina di oltre
20.000 abitanti, il Centro Cooperatori Salesiani che fiorisce presso l'Istituto delle Figlie
di Maria Ausiliatrice, ha organizzato una giornata in onore di Don Bosco Patrono degli
Apprendisti .
Il mattino una schiera di circa 700 giovani,
rappresentanti gl'Istituti di Avviamento tecnico professionale, la Scuola Edile, il Centro
invece, pietra sii pietra, prepara la edificazione
del nuovo stato democratico, del nuovo stato
cristiano . L'uno non crede all'uomo, l'altro
crede all'uomo ; l'uno maledice all'uomo, l'altro
benedico all'uomo ; l'uno si serve dei lavoratori, l'altro serve i lavoratori ; l'uno guarda al
lavoro soltanto come ad un fenomeno economico che può portare all'ambizione, persino
al fanatismo, ma è un fatto umano, l'altro invece guarda al lavoro come benedizione di
Dio, come mezzo di espiazione, elevazione,
redenzione .
MESSICO - In preparazione alla solenne consacrazione della Famiglia Salesiana al Cuore Immacolato di Mari .,, varie
migliaia di alunni e alunne, di Cooperatori ed Ex allievi, il g maggio scorso, sfilando con le loro fanfare e bandiere per la città di Mexico, si recarono in pellegrinaggio al celebre Santuario nazionale della Vergine di Guadalupe .
316
di Rieducazione, la Scuola del Bianco e numerosi apprendisti privati ascoltarono la Messa
nella Chiesa Madre . Quindi l'Oratorio salesiano S . Luigi li accolse per la colazione e la
proiezione di un film ricreativo e di documentari salesiani .
Nel pomeriggio parlò di Don Bosco Patrono
degli Apprendisti il Presidente dell'Assemblea
Siciliana ora . G . Alessi, presenti anche numerosi professionisti, capi d'arte, imprenditori e
datori di lavoro . L'Oratore con la naturale
facondia, resa più calda dal suo ardore salesiano, incatenò - per circa un'ora l'attenzione
dei presenti . Particolare interesse suscitò il
raffronto tra Carlo Marx e Don Bosco : mentre
il primo crea l'internazionale dell'odio, il secondo fonda l'internazionale del lavoro ; l'uno
crea l'assalto distruttore della società, l'altro
Al termine dell'applauditissima conferenza
il Direttore dell'Oratorio benedisse venti quadri
di Don Bosco, Patrono degli Apprendisti, che
vennero distribuiti dall'on . Alessi ai più importanti centri di lavoro e alle Scuole di Avviamento Professionale e di Arte .
Anche nella graziosa cittadina sicula di Scrradifalco, un gruppo di Cooperatori ha dedicato un pomeriggio a Don Bosco Patrono
degli Apprendisti . Il concorso fu tale che la
conferenza, anzichè nel salone, si dovette tenere in chiesa . Il Delegato Ispettoriale dei Cooperatori illustrò il nuovo titolo di Don Bosco
e benedisse alcuni quadri del Santo Patrono
per gli ambienti di lavoro .
A Castellammare, per interessamento del
cooperatore Coppola Catello si tenne un triduo
ai 500 giovani apprendisti della Scuola « Pon-
tificia Opera Assistenza» della città . La festa
dell'apprendistato si celebrò nella Cattedrale.
A tutti venne distribuita l'immagine di Don
Bosco con la preghiera _,dell'apprendista . La
Cooperatrice Amelia Luongo organizzò la festa
per le apprendiste sarte e la Cooperatrice Carmela De Simone per le apprendiste ricamatrici .
A Faenza la festa fu preceduta da una serata di preparazione nel teatro salesiano, dove
parlarono il Direttore e il prof . Coppari, preside dei corsi (li addestramento professionale .
Il giorno dopo gli apprendisti ascoltarono la
Una statua dell'Ausiliatrice
a ricordo di Lepanto
«L'ultimo giorno dei festeggiamenti in onore
di Maria Ausiliatrice e di San Giovanni Bosco
per il trentesimo anniversario della fondazione
dell'Opera salesiana a Gaeta è stato un vero
trionfo del cattolicissimo popolo gaetano . Unaa
di quelle giornate difficili a dimenticarsi non
solo per la presenza di eminenti autorità della
Chiesa, del Parlamento e della Provincia, ma
soprattutto per la profonda prova di fede of-
GAETA - La nuova grande statua di Maria Ausiliatrice
domina il golfo dal quale un giorno la flotta cristiana salpò per sgominare a Lepanto
le armate turche nel nome di Maria, « Auxilium Christianorum » .
S . Messa, a cui seguì un ricevimento nelle sale
dell'Oratorio e la consegna del quadro da
esporre nelle fabbriche e officine di lavoro .
Una partita di calcio completò la soddisfazione
dei giovani intervenuti .
A Chioggia la Presidenza mandamentale
delle ACLI e la Direzione dell'Oratorio salesiano organizzarono una serata cittadina sull'apprendistato, onorata dalle autorità e allietata dalle esecuzioni della banda e della filodrammatica dell'Oratorio, che eseguì il bozzetto
«Voci dell'officina» di E . Renoglio .
A San Giovanni di Fassa il Decano
Don Fortunato Rossi, cooperatore salesiano,
ha preso l'iniziativa di commemorare Don
Bosco Patrono degli Apprendisti alla «Scuola
d'Arte» statale . Parlò a docenti e allievi il
Delegato Ispettoriale dei Cooperatori .
ferta da tutto il popolo» . Così un quotidiano
di Roma il 26 maggio .
Le celebrazioni del trentennio ebbero il loro
epilogo grandioso nell'inaugurazione di una
monumentale statua di Maria Ausiliatrice sul
monte Orlando, che domina il Golfo di Gaeta .
L'erezione di questo monumento ricorda la
grande vittoria riportata a Lepanto nel nome
di Maria, «Aiuto dei Cristiani» . Fu infatti
proprio dal Golfo di Gaeta che la flotta cristiana salpò per combattere contro le armate
turche, organizzata dal grande Papa S . Pio V,
che la inviò nel nome della Vergine, Auxiliurn
Christianoruni .
La bella statua aveva già avuto trionfali
accoglienze la domenica precedente a Sperlonga e a Terracina, dove le massime Autorità
con a capo il Vescovo S . E . Mons . Pizzoni e
317
tutto il popolo avevano (lato all'Ausiliatrice
straordinarie prove di simpatia e devozione .
li 24 maggio nella maestosa chiesa (li S . Francesco Sua Em . il Card. Castaldo, Arcivescovo
di Napoli, assistette al solenne pontificale dell'Arcivescovo Coadiutore di Gaeta -Mores . Gargiulo, presenti anche il venerando Arcivescovo
Casaroli e il Vescovo di Terracina .
Al' termine tutti i presenti si dirigevano sul
Monte Orlando per assistere allo scoprimento
della statua di -Maria Ausiliatrice . All'arrivo
dell'Em .mo Porporato e delle Autorità, la
banda della Marina intonò l'Inno Pontificio .
Quindi fru letta la. lei I era nella - quale Sua San-
ESERCIZI SPIRITUALI
Nel numero di maggio abbiamo pubblicato
l'elenco dei corsi di Esercizi Spirituali per
Cooperatori e Cooperatrici . Ora rendiamo note
alcune modifiche di luogo o di data :
per Cooperatrici :
ARENZANO (Genova) - Istituto Pietrine : 1923 settembre .
LECCE - Suore Martelline : z8 agosto-i settembre .
PAVIA - Un nuovo altare
consacrato a Don Bosco
In tutte le chiese, di Pavia - città e diocesi - si coltivaa una grande devozione a
Don Bosco e se ne venera l'immagine .
L'importante chiesa del Carmine però si distingue in modo particolare per il culto verso
l'Apostolo della gioventù . Nel 1929 al Carmine si tenne il solenne triduo cittadino per
la Beatificazione di Don Bosco . Fu una vera
apoteosi del Santo dei giovani e d'allora si
ebbe un ascensionale aumento di devozione .
La Sua immagine fin da quell'anno fu esposta
alla venerazione in quella monumentale chiesa,
e ogni anno, il 31 gennaio, è un rinnovarsi di
fervore e di pietà .
Quest'anno poi, per iniziativa dello zelante
Prevosto Don Luigi Gandini, si volle trasformare quell'altare provvisorio in nn altro più
maestoso e più artistico e si provvide ad una
muova, pala, dovutaa al pittore pavese Testa .
L'altare venne consacrato da S . E . -[ons . Carlo
Allorio, assistito (la numeroso pubblico .
per Cooperatori :
CAPACCIO (Salerno) - Getsemani Poestum :
ib-zo agosto.
CISTERNINO (Brindisi) - Salesiani : 31 agosto4 settembre .
Nn . - Il corso di Capaccio sostituisce quello di
Castellammare ; il corso di Lecce quello di AMartina
Franca ; i corsi di Arenzano e di Cisternino furono spostati di data.
31!1
tifi, dopo aver espresso « ai diletti figli di Sani
Giovanni Bosco il fico più vivo compiacimento
per il bene che è (lato loro di compiere in così
larga misura», proseguiva : « Noi pertanto, come
partecipammo di persona, al devoto tripudio
con cui Borea accolse le sacre spoglie dell'Apostolo della gioventù, così saremo egualmente
presenti con i nostri voti e le nostre preghiere
tra questi benemeriti religiosi salesiani, tra le
schiere vivaci dei loro ragazzi, tra i gruppi
degli ex allievi e dei cooperatori, tra l'intera
cittadinanza di Gaeta, che conserva incancellabili ricordi della sua pietà mariana e della
manifesta protezione di Sali Giovanni Bosco» .
Dopo i discorsi del Sindaco prof . Corbo e
dell'on . Vittorio Cervone, parlò l'Em .mo Card .
Castaldo, che fece dell'avvenimento una felice
inquadratura storica e impartì la benedizione
alla statua e ai presenti .
Un monumento a padre Juan
l'apostolo dei poveri
_Nella Parrocchia di Gesù Bambino di Bogotà è sempre vivo il ricordo del salesiano
Don Giovanni Del Rizzo, il notissimo « Padre
Juan », l'apostolo (lei poveri, alla cui morte,
avvenuta due anni fa, migliaia e migliaia di
persone hanno pianto e sfilato in preghiera
davanti alla sua salma .
Padre Juan vive nei cuori, ma soprattutto
nelle molte opere sociali e di carità sgorgate
dal suo gran cuore non solo a favore (lei fanciulli poveri, ma di tutta la popolazione . Fa
l'apostolo che trasformò materialmente e spimiiualmente uno (lei sobborghi più abbandonati della città fino a farne una parrocchia
modello divisa in 14 quartieri bene organizzati e arricchita di liti Sani nano delicato al
Bambino Gesù, mela di pellegrinaggi non solo
(la. Bogotl ma da tutta la nazione .
Le opere sociali e assistenziali da lui create,
a due anni dallaa sua morte, sono più fiorenti
elle mai . Cn elenco numerico, per quanto arido,
può dare un'idea dei miracoli operati dallo
zelo di questo (legno figlio di Don Bosco . 1
numeri che seguono si riferiscono al 19,5S .
Consultorio medico quotidiano gratuito : 9056
visite : clinica odontoialrica : 4575 pazienti ; farmacia per i poveri ; barbieria.: 2 barbieri che
servono 4500 bambini e 150 famiglie povere ;
cooperativa di consumo : per 750 famiglie povere; caffè : ogni giorno distribuisce 1500 tazze
(li caffè-latte e panino ad altrettanti fanciulli
noveri e 2000 tazze di latte a. 150 famiglie
povere; panetteria : 6000 pani al giorno ; sartoria : confeziona 5000 vestiti all'anno per i
poveri ; giardino d'infanzia per 215 bambini
poveri di operai, mantenuti gratis ; collegio per
ragazzi e un altro per ragazze : con più di
100 alunni e alunne . Inoltre ogni giorno si distribuiscono oltre 5000 pezzi di cioccolato e
3000 pani a tutti i poveri, piccoli e grandi,
che si presentano mattino e sera al Santuario
del Bambino Gesù, della cui devozione Padre
Juan fu il grande apostolo .
11 1o maggio u. s ., alla presenza delle Autorità
religiose e civili fu inaugurato nn monumento a
questo santo Sacerdote, a cui ogni fedele aveva
già eretto un monumento nel proprio cuore .
L'Ausiliatrice salva suore e alunne
dalle fiamme di un incendio notturno
Nella notte dal 13 al 14 aprile u . s ., durante
un grave incendio sviluppatosi nella Casa di
L'1 Retiro (Antioquia), si affermò la sensibile
protezione di Diaria ausiliatrice, che preservò
in modo prodigioso (la disgrazie personali .
Appena avvertitane da una fanciulla, che sola
non si sa come -- se n'era accorta, la, Direttrice corse a svegliare suore e alunne e a mettere
in salvo il piccolo tabernacolo coli le Sacre Specie .
Guai se si fosse ritardato ali pochi minuti!
I1 fuoco, propagandosi rapidamente, fece crollare il tetto, subito dopo che alunne e suore
si erano precipitate fuori del dormitorio .
La gente del paese, svegliata dall'allarme dato
dal Parroco col suono delle campane, accorse
in aiuto, ma tutti gli sforzi riuscirono inefficaci,
finchè non giunsero i pompieri (la Medellin .
Nel frattempo, l'internato, la guardaroba,
la cucina, la sacrestia e buona parte della
cappella furono ridotte a un mucchio di rovine, poichè si trattava di un edificio di un
solo piano con soffitto di legno . Anche il resto,
salvato dalle fiamme, fu ridotto in condizioni
inabitabili, per cui le suore dovettero trovare
ospitalità in altra- casa, offerta provvisoriamente da una buona Signora . Si cercò poi di
allogare alla, meglio anche le alunne, che furono provviste di abiti dalla carità dei buoni .
amato e venerato in ogni Continente
Il colto di San Domenico Savio va estendendosi
e- universali=arulosi sempre più . Lo divono le
feste in suo onore celebrate ovunque con .straordinario entusiasmo da masse di giovani di ogni
lingua e nazione ; lo dice il moltiplicarsi delle
organi7'sr ioni giovanili che lo prendono (4
modello e il sorgere di umori altari, cappelle
e templi dedicati al Giasone santo .
Qualche dato di fatto .
I clubs Domenico Savio negli Stati Uniti
I clubs Domenico Sm-io, sparsi in tutti gli stati
dell'ILSa, Canada e Alasea . .sono giù 1500 . Pia
di 3000 giovani rappresentanti di essi . acconr.pagnati dai loro insegrurnti, .si rodurun•o rua netta
('osa salesiana di llarnseg per cornrnenrorare il
loro Patrono, la domenica 8 marzo . e gremirono
la palestra della scuola per ascoltare la parola
e ntusiasto (lei coadiutore salesiano Jlichele
Franzette, fondatore del rnovimento Cbrbs . e
quella del revnno Ispettore Don Felice Penna,
che li invitò all'imitazione del Santo . I giovani
stessi onorarono il loro Patrono Con nnsiche .
carati e bozzetti . La grandiosa a.ssenm .blea giovanile si chiuse con la lJenedizione En •a ristica .
Lo sviluppo dei elubs Domenico Savio liti del
prodigioso . Solo quest'anno circa 100 .000 mauri
alunni si sorto ufjicialrnente iscritti ai clubs,
Domenico Savio è davvero ansato e imitato
dalla gioventù cattolica .statunitense .
Il primo tempio a S . D . Savio nel Portogallo
Lo stesso giorno, nella cittadina portoghese di
VEVD_IS V'OVAS veniva solennemente benedetto da S . E, José loaquin Itibeiro, Vescovo
Ausiliare di Evora, il primo tempio dedicato (t
San Domenico Savio nel Portogallo. Il giorno
(logo, durante il solenne pontificale, S . E . .llons .
Trindade Salgueiro, Arcivescovo di Erora e
grande amico dell'Opera salesiana. tenne il
panegirico deiIlagasao santo, tadditandolo coree
modello della gioventù portoghese .
Il tempio, bello, raccolto . armonioso nelle sue
l inee. s i deve alla carità dei nostri Cooperatori e all'operosità instancabile dei Direttore
Don Alves. Ora accoglierà per la preghiera
la comunità Zia rv'oeehiate, gli oratoriani e gli
cellieri (teli'anne .sso istituto Sai# Domenico Savio,
Nuovo Oratorio intitolato a San Domenico Savio
VILLADOSSOLA (~ovara), alla presenza di
.S . E . Mons. Gilla Vincenzo Grernigni e delle
massime autorità religiose e civili della provincia, lati inaugurato nell'aprile scorso uve rrrodernee e grandioso Oratorio parrocchiale intitolandolo aa Son Domenico Savio . Il nuoro Oratorio si compone di 2.3 locali, tra cui spicca la
bellissima cappella dedicata al santo G io retti etto
e un magnifico salone teatro .
319
Un Oratorio festivo per i copti
320
L'Oratorio festivo per i copti, che fiorisce
in Alessandria d'Egitto da una decina d'anni,
è in fase di particolare sviluppo . Lo frequentano da 600 a 700 giovani, dei quali il 90%
sono copti ortodossi e il 10% copti cattolici .
La cifra rispecchia bene la proporzione dei
copti ortodossi e dei copti cattolici in Egitto :
i primi sono circa 3 milioni, mentre i secondi
toccano solo gli 80 .000 .
I1 «Slassa.lla Don Bosco» - così gli Arabi
chiamano l'Oratorio salesiano
è una parola magica, per centinaia e centinaia di ragazzi dai 6 ai 18 anni che, pur appartenendo
alle scuole più disparate della vastissima città,
per la maggior parte governative e quindi
musulmane, tuttavia vi accorrono ogni domenica come al luogo più bello e più attraente .
Ve ne sono persino molti i quali, costretti
ad andare a scuola alla domenica, che per il
governo musulmano è giorno di lavoro, nel
pomeriggio, appena liberi, prendono di corsa
la via dell'Oratorio, dove arrivano ansimanti
con la speranza, di godersi almeno le ultime
ore della bella giornata .
Ogni domenica mattina ascoltano la S . Messa
ed è cosa commovente vedere con quanta
devozione cantano le lodi del Signore, della
'vergine, (li Don Bosco e di S . Domenico
Savio . Nella loro mente non c'è distinzione
tra preghiere copte e preghiere cattoliche e,
se fosse loro permesso, molti si accosterebbero anche ai Sacramenti . Ci si limita, a invitarli a riceverli nelle loro chiese ortodosse.
C'è anche la Compagnia del Piccolo Clero,
composta di cattolici e di ortodossi, che gareggiano nel servire all'altare, considerandolo
un premio ambitissimo . Loro presidente è un ottimo copto cattolico alla soglia dell'Università .
Nei pomeriggi domenicali i vasti cortili
dell'Istituto sono totalmente riservati agli
oratoriani . Ogni angolo dell'Oratorio palpita
di vita intensissima : giochi di ogni specie
sono sorvegliati e diretti, oltreché dai Salesiani, da tanti bravi giovani della Legione
di Maria, che spontaneamente accorrono a
prestare il loro aiuto in cortile, nella chiesa,
al cinema . Le grida di gioia in quelle ore pomeridiane salgono alle stelle . E si tratta sovente di ore caldissime e spossanti ; ma gli
oratoriani sono abituati a questi climi .
La chiesa, dedicata a Don Bosco, è ampia
e spaziosa, eppure è appena sufficiente a contenere tutti questi giovani per l'istruzione e
la Benedizione Eucaristica . II vasto teatro li
accoglie poi tutti per il divertimento .
Lina volta all'anno ha luogo la distribuziono
dei doni agli oratoriani più assidui : è quella,
per loro una grande festa perché sanno che,
oltre i giocattoli, possono ricevere qualche
indumento (la indossare, che è quanto maggiormente desiderano, essendo molto poveri e alcuni anche in miseria . Quest'anno i premiati
sono stati ben 550 . 11 buon Dio voglia largamente benedire i benefattori di questi cari giovani copti, così amanti dell'Oratorio di Don Bosco
e tanto devoti di San Domenico Savio .
BOSTON - Associazione S. Domenico
Savio tra i giovani emigrati italiani
Alla parrocchia del Sacro Cuore di BostonNoth End, abitata per più del 90°,/ o da emigrati
italiani, è stata creata da circa un anno una
Associazione giovanile San Domenico Savio .
Ideatore ne è stato il dinamico Padre Piero
Oddi, scalabriniano, che ha raccolto in un
club ottimamente organizzato più di 100 giovanotti italiani, di recente emigrati nella zona :
di Boston . Le attività sportive, teatrali, culturali e religiose della Associazione interessano
vivamente i giovani, i quali così - sotto laa
protezione di San Domenico Savio e guidati
dal loro ottimo Assistente - possono compiere,
senza scosse pericolose, il difficile passaggio
alla nuova vita americana .
Un nostro professore dell'Ateneo Salesiano
di Roma, Don Pier Giovanni Grasso, che si
trova a Boston con una borsa, di studio Fulbright, per un corso speciale di studi alla
Harvard University, ha preso contatto con
l'Associazione. Egli sta conducendo- una ricerca sugli emigrati italiani negli Stati Uniti,
con l'interessamento del Ministero degli Esteri
Italiano ; e i giovani dell'Associazione gli hanno
offerto generosamente la loro collaborazione
per la buona riuscita della ricerca, che ha
anche un interesse sociale ed educativo .
Nello stesso Stato del Massachusetts, e precisamente a East Boston, i Salesiani hanno
aperto una nuova High School, intitolandola
a San Domenico Savio .
//////////// j
i
Sua Eminenza il CARO . MAURILIO
FOSSATI ha benedetto a GIAVENO
(Torino) la nuova artistica cappella dell'Aspirantato delle Figlie
di M. Ausiliatrice e ne ha consacrato l'altare, sul quale volle celebrare il primo santo Sacrificio . Al
termine espresse la sua gioia ed
esortò a offrire preghiere e sacrifici
per l'aumento e la perseveranza
delle vocazioni sacerdotali é religiose . Nel pomeriggio, all'inaugurazione dei nuovi locali scolastici,
parlarono l'on . Savio e il Sindaco .
Sua
il CARD . CARLO
accompagnato dall'Ecc .mo Arciv . Mons . Fares e dalle
autorità, ha visitato l'Istituto Salesiano di SOVERATO . Salutato dal
Direttore Don Marruccelli e dai
mille giovani che gremivano il
teatro, l'Em .mo Porporato espresse
la sua gioia di trovarsi in mezzo
a tanta gioventù, che cresce sotto
Io sguardo del Santo dei giovani,
la cui opera, diffusa ormai dovunque, testimonia «la santa invadenza» dei Salesiani, benedetta
da Dio perchè mossa dal grande
ideale del Fondatore: Da mi rr
animasi Si diceva pure lieto di
portare il paterno saluto e la benedizione dei Papa .
A VARAZZE, per iniziativa di
Cooperatori ed Ex allievi, è stata
intitolata a Don Bosco una delle
più lunghe gallerie della nuova autostrada . Erano presenti alla cerimonia, oltre al nuovo ispettore
Don Ciccarelli, il Sottosegretario
Russo, che aveva appoggiato la
pratica, e un folto gruppo di amici.
L'On . Russo ebbe parole veramente
lusinghiere per l'opera educativa dei
Salesiani . All'entrata della galleria,
da ambo le parti, è stato posto un
medaglione di Don Bosco in mosaico, opera dei giovani artisti
oratoriani di Pietrasanta .
Eminenza
CONFALONIERI,
Con decreto di S . E . Mons . Carlo
Stoppa, Vescovo di ALBA, si sono
aperti i processi diocesani informativi per la causa di beatificazione
del Can . Francesco Chiesa (18741946), Parroco di S . Damiano in
Alba, apostolo della stampa e collaboratore dell'insigne Primo Maestro Teol . Giacomo Alberione . fondatore della Società San Paolo . La
notizia è tornata particolarmente
gradita alla Famiglia Salesiana, che
onora la memoria del Can . Chiesa
quale zelantissimo Direttore Diocesano dei Cooperatori Salesiani .
Una nuova parrocchia di SAN NICOLAS è stata affidata ai Salesiani,
che lavorano nella città fin dal
loro primo giungere in Argentina .
S. E . Mons . Martinez, Vescovo
diocesano, assistette personalmente
alla presa di possesso del -nuovo
parroco ed espresse tutta la sua
fiducia nell'apostolato salesiano . La
parrocchia è intitolata a Maria
Ausiliatrice .
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W111
Durante il suo breve soggiorno in
SAN SALVADOR . Sua Era. fI Cardinale Spellman ha onorato di una
sua visita lo Studentato Filosofico
Salesiano Internazionale « Don
Rua » . Era accompagnato dall'Arcivescovo di San Salvador e da
quattro altri Vescovi . Sua Eminenza disse di conoscere i Salesiani
da New York ai Giappone . da
Hong Kong a Roma ; e dopo avere
espressa la sua compiacenza di
trovarsi in una Casa Salesiana,
aggiunse - bontà sua! : « La gloria più grande dopo quella di essere Cardinale - che è toccata a
me - è quella di essere figlio di
Don Bosco, ed è toccata a voi! ».
Le Figlie di Maria Ausiliatrice
hanno effettuato una quarta fondazione nella Repubblica - a poco
omù di quattro anni dalla prima con l'apertura della Casa di SOLOMA. Si tratta di una vera Missione, dove quasi tutti gli alunni
sono indigeni, battezzati, ma pressochè ancora pagani, perchè la popolazione rimase per quattro secoli
del tutto abbandonata dal punto
di vista religioso . Solo da una decina di anni vi lavorano i Padri di
Maryknoll, che hanno dissodato il
terreno . Le Missiònarie sono entusiaste del loro nuovo campo di lavoro .
L'Ispettoria Portoghese ha celebrato con viva esultanza le Nozze
di Diamante del venerando Don
Erminio Rossetti, già allievo dell'Oratorio di Torino, vivente il
Santo Fondatore. Questo benemerito salesiano ha prodigato le ricchezze del suo cuore sacerdotale a
vantaggio della gioventù di varie nazioni e continenti, avendo lavorato
successivamente in Italia, Svizzera .
Australia, Timor e Portogallo
Il 24 maggio u . s. nella Parroec_ua
del Rosario di TUNISI il sacerdote
salesiano Don Paolo Napione ha
celebrato le sue Nozze di Diamante . Animatore e guida per
40 anni della gioventù tunisina . è
stato oggetto di commoventi prove
di stima e affetto da parte dei
molti Ex allievi, i quali si sono
stretti attorno al caro vegliardo
che ebbe la fortuna, giovinetto, di
baciare la mano a Don Bosco .
///oi///
Dallo scorso maggio anche l'Uruguay ha l'edizione propria del .
Bollettino
Salesiano .
All'Uruguay
Don Bosco mandò i suoi Figli
nel 1877 . La sua Opera è oggi fiorente : infatti vi sono 22 Case salesiane (4 licei, 4 scuole professionali e agricole, 12 collegi . 2 parrocchie e 19 oratori), e' 22 sono
pure le Opere delle Figlie di Maria
Ausiliatrice . Con l'edizione uruguayana il Bollettino Salesiano esce
oggi in 33 edizioni .
321
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E/
di DON ALBINO FEDR[GOTTI
Prefetto Generale dei Salesiani
Lungo la ciminiera di un piccolo battello
ancorato all'entrata del porto di Macao ho
visto una colonna di caratteri cubitali cinesi,
che per me erano incomprensibili, come tanti
altri che osservavo tutti i giorni per la città
di Hong Kong . Me li feci tradurre da chi sa
la lingua ; quei caratteri sulla ciminiera del
battello, che portava la bandiera rossa della
Cina comunista, dicevano : Il. Comunismo è
il paradiso del popolo e i Comuni sono la via
che vi' conduce . Dev'essere un paradiso benn
322
curioso, se si deve giudicare da quello che
si vede e si sente .
Macao è una piccola colonia portoghese, dì
pochi chilometri di superficie, confinante col
colosso cinese, che la tiene prigioniera e la
sta invadendo . Davanti a questo nostro collegio, da dove scrivo, vi è un collegio comunista di ragazzi e ragazze ; evidentemente si
svolge in pieno il programma di educazione
cormurista, e il governo non ci può far nulla :
deve semplicemente far 1e viste di non vedere .
Don Bosco ha fatto tutto quello che ha
potuto per la gioventù della colonia . Piccola
com'è, la città di Macao ha tre collegi s~ lesiani, il primo dei quali, in ordine di tempo,
ha iniziato la sua missione nel 1906 . Quasi
tutta la gioventù maschile di Macao è passata per il - collegio salesiano o almeno per
l'oratorio . La banda della Polizia, per esempio,
è formata quasi esclusivamente di ex-allievi, e
il maestro istruttore è un sacerdote salesiano .
Molto di questo lavoro andrà a male per
la propaganda marxista che promette il paradiso in terra a tanta povera gente, che
pensa di non aver nulla da perdere, quando
tutti saranno uguali .
Chi ne ha fatto l'esperienza però sa che
le cose non corrispondono alla propaganda .
Alcuni si lasciarono adescare da promesse,
ed entrarono per una porta su cui Dante
avrebbe scritto : Lasciate ogni speranza, voi
che entrate! Non ci volle molto per aprire gli
occhi ; ma era troppo tardi ; e non poterono
più tornare indietro . I comunisti lasciano
uscire dalla cortina di bambù le donne e i
bambini e i vecchi inutili ; ma gli uomini validi sono troppo preziosi per lasciarli partire .
Una giovane aspirante alla vita religiosa
riuscì a raggiungere la libertà di Hong Kong ..
dando come motivazione del viaggio l'intenzione di raggiungere il suo promesso sposo :
i comunisti non compresero di che Sposo si
trattasse! Un particolare interessante . Il servo
cinese che mi ha servito la colazione questa
mattina, è fuggito solo qualche giorno fa
dalla vicina Cina comunista, a nuoto . Ne
fuggono tutti i giorni ; molti trovano la morte
nel loro tentativo, perché vengono falciati
senza misericordia .
Tutta Hong Kong è come un immenso
campo di rifugiati ; questa colonia inglese è
per la povera gente un asilo di salvezza . Il
governo, per quanto sollecitato, non riesce
a tener dietro alla fiumana di gente che si
riversa al confine della colonia, portando con
sè quel poco che ha potuto sottrarre alla vigilanza della polizia . Si stanno fabbricando
continuamente nuovi edifici per abitazioni .
m a la maggior parte dei rifugiati vive ancora
in baracche miserabili, fatte con pezzi di
casse e latte di petrolio, nelle condizioni più
primitive che si possano immaginare . Gli
uomini intanto vanno a cercare lavoro, qualsiasi lavoro, pur di vivere . Alla miseria non
fanno caso ; vogliono sentirsi liberi dall'incubo di un comunismo spietato, che è già
costato alla Cina oltre 30 milioni di vittime :
orribile Moloch che ingoia i suoi figli! La
vita per i comunisti non ha valore ; la persona umana non ha più nessun diritto : lo
Stato è tutto e tutti i cittadini sono schiavi .
Uno non ha nemmeno più il diritto di pensare in proprio : deve pensare anche lui come
il Padrone, che è lo Stato . Deve perciò essere « educato », deve lasciarsi « lavare il cer-
I1
Notiziario delle
A Hong-Kong si
Figlie di Diaria Ausiliatrice
era pregato
molto la nostra santa Madre Mazzarello per poter avere notizie
- dopo il prolungato silenzio -delle Suore cinesi rimaste oltre
cortina . Ed ecco, proprio alla vigilia della sua festa, giungere in
modo impensato chi poteva darle,
brevi, ma sicure.
Dopo sei mesi di ininterrotto
dello scorso giugno comunica
indottrinaniento, non avendo acconsentito a i lasciarsi lavare il
cervello », quelle nostre care sorelle,
nel settembre scorso vennero inviate ai lavori forzati, sotto severa vigilanza .
Nessuna possibilità di conforti spirituali, nè permessi di uscita ; assai
scarso il vitto, e dopo il pesante lavoro, altre ore non meno
vello », fino a che sappia pensare come vuole
il Padrone . Guai a chi resiste! Chi poi emerge
anche solo un poco tra gli altri è difficile
che si sottometta; con questi i comunisti
usano l'eliminazione . Chi non vuol essere eliminato, deve fuggire, come ha fatto un professore del nostro collegio Yuet «'ah, che
aveva studiato nella famosa . Accademia Militare di West Point, negli Stati Uniti, ed era
stato per molti anni nel servizio diplomatico .
Questo è il « paradiso » di oltre cortina .
Un Missionario della Società del Verbo
Divino, già Rettore della Università Cattolica di Pelino, intitolò il suo libro di vita
ed esperienza coi comunisti : Quattro anni nell'Inferno Rosso . La maggioranza dei nostri
missionari ha potuto fuggire prima che le
frontiere si chiudessero ; eppure tutti poterono vedere coi loro occhi cose incredibili,
quando ancora il sistema spietato non era
applicato nella sua interezza : ne portano
nella mente un ricordo allucinante .
Ho davanti a me il catalogo (lei Salesiani
della Cina : alla fine della lista leggo questa
indicazione : « Fuori Comunità » (dispersi, prigionieri ecc .) . Seguono 18 nomi di confratelli
cinesi (gli Europei furono cacciati) i quali
furono trattenuti ed ora si trovano dispersi
chi a Shanghai, chi a Pckino e chi a Cantora ;
alcuni in prigione ; altri in libertà provvisoria,
ma legati al servizio dello Stato . Alcuni sono
già morti di stenti o di malattia in prigione
o sul lavoro . Di tanto in tanto riceviamo
qualche notizia dall'uno o dall'altro .
Nell'inferno non vi è amore, una nell'inferno comunista può ancora fiorire la fede
e l'amore, perchè, per quanto inferno, non è,
come l'altro, eterno . La lettera che segue è di
un padre di famiglia, fratello di un salesiano :
« Carissimo fratello :
da moltissimo tempo sono impossibilitato a corrispondere con voi, miei diletti parenti, dispersi ai quattro venti della nostra
gravose di indottrinamento . . . Ma
ciò che conforta è il loro persistente attaccamento alla ,rande
Famiglia, e l'assicurazione che
e nessuna aveva fatto o firmato
cosa alcuna che avrebbe potuto
dar pena a Gesù » . Chiedono solo
che si preghi per loro, per ottenere
la grazia di rimanere unite e
,fedeli . . .
grande Cina . Vi ricordo sempre e vi auguro che
Dio vi conceda pace, salute, allegria e fortuna .
Il 23 ottobre dello scorso anno fui trasportato da Shanghai alla provincia del . . . . città
di . . . Qui sono circondato da un'immensa
prateria coronata da centinaia di chilometri
di montagne : tutto è brullo e spopolato .
La nostra vita di lavoratori e coltivatori
della terra, è durissima e primitiva quanto
mai ; tuttavia, in così tristi circostanze, ho
fatto grande progresso nella virtù, cioè nel
campo dello spirito . Ora ringrazio Iddio che
finalmente mi ha fatto sentire in cuore il bisogno di disprezzare onori e ambizioni, che
prima tanto bramavo, e quelle ricchezze che
un tempo occupavano tanto i miei pensieri .
Ora ho capito che cosa sia lo spirito di lotta
per un più alto ideale! Io ero solito cercare
e ambire tante cose ; ma ora che sono rimasto
con una semplice valigetta di indumenti, assecondando l'ispirazione di Dio sento clic
anche questa valigetta mi è di troppo . Sia
benedetta la volontà di Dio, che stacca il
mio cuore da tutto!
Vedo attorno a une cadaveri di gente che
soccombe al duro lavoro ininterrotto . e altri
cadaveri ambulanti di gente trattata alla
stregua di animali abbandonati . Prima vivevo per il mondo e per ideali di benessere
materiale ; oggi capisco che devo intraprendere una vita di sacrificio rassegnato, per
trascorrere il resto della mia vita in corsa
verso la luce del divino e sforzarmi di praticare il bene . Caro fratello, favorisci pregare
per questo tuo fratello, perchè possa, nonostante la sua grande debolezza, avere la forza
di pregare e attuare il suo desiderio di fervore e di vita nuova . Prega che anch'io non
abbia a ruzzolare nel fango che mi attornia .
Voglio seguire la vostra strada : guidami tu!
In mezzo a questa mia vita materiale ho
iniparato più che se avessi letto e meditato
libri ascetici . Ogni mattino, quando rati alzo
323
BANGKOK
(Thailandia)
Tra
ragazzi ciechi
cattolici della scuola
diretta dalle Figliee di
Maria Ausiliatrice. Il
Rev.mo Prefetto Generale Don Albino Fedrigotti presenta una
statuetta ad un fanciullo cieco, che la
palpa ed esclama :
,. È Don Bosco! . . .
324
e vedo splendere il sole sii di noi, poveri
schiavi, capisco la mia nullità . Quando vedo
i raggi del sole diffondersi sopra l'universo,
capisco tutto il mio egoismo! Capisco che
non amo altri che me stesso, e me ne vergogno profondamente . Quando ammiro il
firmamento, con la sua gamma infinita di
astri che brillano e nel loro linguaggio muto
e veritiero lodano il Creatore, sento tutto il
peso della mia superbia, che ancora bolle
nel mio cuore . Ogni giorno aro i campi sterminati, e constato che questa gleba . dopo
tutto, è docile e risponde alla nostra opera,
mentre io invece sono più duro assai di essa!
Quando mi obbligano a prendere con le
mani i rifiuti del bue, e ne sento il tanfo,
sento pure il fetore della mia vita passata,
lontana dal fervore! Sì, sento che questi rifiuti d'animale sono ancora cosa amabile in
paragone del peccato!
Quando sono stanco e sfinito, e invano
cerco riposo, allora penso a Gesù . Lui è il
fratello maggiore che porta una croce più
pesante della mia!
Ancora poco tempo, e poi che cosa diventerò io? Ossa secche come queste che trovo
nei campi . Allora tutto il bene e tutto il
male verranno alla luce ; ma sarebbe troppo
tardi per fare il bene . Riconosco che il mio
passato è stato deplorevole ; il buon Dio mi
dona questo tempo per riparare e sperare .
Non dubito che alla fine saremo di nuovo
insieme con tutti i nostri familiari .
Ti ringrazio della tua fraterna e affettuosa
comprensione, e della sollecitudine che di-
/\--\
t
•
r05
i~
prime penetrazioni missionarie
Nell'agosto scorso si compirono 25 anni
di lavoro missionario da parte dei Salesiani
nella regione dell'Alto Orinoco in Venezuela .
Prima del 1925 nessun sacerdote risiedeva
nel territorio dell'Amazzonia ; raramente capitava che qualcuno passasse per battezzare .
Nel 1928 Mons . De Ferrari e Don Engel,
salesiani, con l'aiuto del Governo e l'autorizzazione della Santa Sede, fecero una visita di ispezione provenendo dal Brasile .
Durante quella esplorazione amministrarono
numerosi battesimi . Il 29 agosto del 1933,
con il vaporetto San Juan giunse a Ciudad
Bolivar il primo drappello di sette missionari
incaricati di quella zona : erano Mons . De
Ferrari, don Bierold, don Bonvecchio, don
Burk e i coadiutori Bush, Oduber e Ceron .
I primi giorni di permanenza furono difWcili
perchè i nuovi inquilini dovettero vivere
accampati all'aperto, con i conseguenti pericoli . Nel giro di sei mesi riuscirono a costruire, oltre alla residenza missionaria, una
cappella e rudimentali laboratori di falegnameria e calzoleria per il centinaio di persone
che formavano la popolazione del luogo .
L'anno dopo, venne posta la prima pietra
dell'incipiente Collegio salesiano . In luglio
mostri per il mio bene spirituale . lo, tanto
nel corpo come nell'anima, sono in pace ; non
stare a preoccuparti troppo di me .
Tuo a ff.m o fratello . . . » .
La sapienza del Signore sa trarre il bene
anche dal male . Due ufficiali che erano stati
insieme in un campo di concentramento, in
condizioni assai dolorose, dopo aver ricordato alcune loro avventure e sventure, concludevano dicendosi a vicenda : « Ma allora
eravamo più buoni! » .
Diceva bene Gesù : « Non temete coloro che
uccidono il corpo, ma non possono uccidere
l'anima ; temete piuttosto Colui che può far
perdere nell'inferno e anima e corpo! » .
SAC . ALBINO FEDRIGOTTI
nella vasta selva venezuelana
Mons . De Ferrari e Don Bovecchio iniziarono una seconda esplorazione del territorio
della selva spingendosi fino al confine del
Brasile . Lo scopo di quel viaggio, durato
due mesi, era di rendersi conto delle necessità del territorio soprattutto dal punto di
vista dell'evangelizzazione missionaria . Le
tribù della selva furono classificate in due
gruppi :
- semtciuili : sono le tribù dei Baré, dei
Banibas, dei Curipacos . dei Guariquenas, che
avevano avuto contatto con i francescani
spagnoli, prima che il Venezuela e le altre
repubbliche viciniori si dichiarassero indipendenti dalla corona di Spagna . Con lo
staccarsi delle colonie dalla madre patria .
le tribù, abbandonate, erano ripiombate nelle
superstizioni e avevano conservato solo alcune
poche pratiche cristiane .
- selvagge : sono le tribù che non ebbero
mai alcun contatto con i bianchi . Vi appartengono i Piaroas, i Guhajivos, i Maquitares,
i Macù, i Guajarivos, i Guaicas e altre sconosciute, di cui si sospetta l'esistenza .
.1 missionari dedicarono i loro primi sforzi
a restaurare il cristianesimo nelle tribù seinicivili . Così si formarono i centri missionari
di San Carlos del Rio Negro con scuola e
internato, di San Fernando de Atabapo con
un collegio, e di Maroa con internato e refettorio scolastico .
In Puerto Ayacucho, centro della missione, sorsero due collegi, uno per i ragazzi,
diretto dai Salesiani, e l'altro per le ragazze,
diretto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice . Con
l'avvio di queste scuole l'analfabetismo fu
ridotto dal 90 al 10 per cento .
Per la civilizzazione delle tribù selvagge si
fondò la colonia indigena « Nostra Signora
di Coromoto », a 30 chilometri da Puerto
Avacucho . La missione da Prefettura Apostolica venne elevata a Vicariato Apostolico,
con Mons . Secondo García, primo Vicario
Apostolico .
A questo Vescovo così zelante si deve la
costruzione della magnifica cattedrale e dell'episcopio di Puerto Avacucho, il collegio
San Fernando, la residenza delle Suore, il
collegio e la stazione missionaria di San
Carlos del Rio Negro e la residenza di Maroa .
Ultimamente Don Luigi Cocco iniziò il
vero lavoro di penetrazione missionaria fra
le tribù della selva con l'intenzione di toccare, nella rete di azione apostolica, fin le
sorgenti del fiume Orinoco . Intanto Mons .
García affretta la costruzione di un gran
Collegio e Scuola professionale in Puerto
Ayacucho, centro del Vicariato .
Riportiamo ora il resoconto redatto da S . E . Mons . Garda
dopo un suo recente giro di ispezione nelle selve : areca fàtto
150 ore di navigazione su di una piccola imbarcazione a
motore, e percorso 2550 km .
« Giovedì 10 aprile, preso commiato con
una breve visita a Gesù, in compagnia di
un coadiutore salesiano m'imbarcai su di una
piccola lancia . il primo scalo fu all'Isla del
Ratòn (che spero presto di battezzare « Isola
Don Bosco ») dove vive Don Luigi Algeri,
un vecchio missionario pieno di energia e
di entusiasmo apostolico . Recitammo le preghiere della sera in compagnia dei cari indictti
e poi ci ritirammo sulle amache (o (-hinchorros,
come le chiamano) per dormire .
L'indomani, seconda sosta a San Fernando
de Atabapo ; accoglienze festose da parte
del Direttore Don Giovanni Vernet . Poi di
nuovo rotta sulle acque del Manapiare per
arrivare tra le tribù Maquiritares .
Dopo otto ore di navigazione sbarcammo
al porticciuolo « Las Carmelitas » . Il giorno
.tm:i
dopo, 14 ore di viaggio ; alle sei di sera la
navigazione si fa rischiosa : poca acqua nel
fiume, pericolo di sbattere contro qualche
secca . Con l'aiuto di Maria Ausiliatrice arriviamo al centro missionario « San Juan de
Manapiare » . Ci ricevono gli indietti _del
luogo, capeggiati da Don Jesús Gonzàlez .
Durante la notte sentimmo lo scroscio di
una pioggia torrenziale; poi riuscimmo a
dormire, ma al mattino per tempo fummo
svegliati dal chiacchierio di un centinaio di
indigeni che si erano dati convegno per salutare il Vescovo nella sua prima visita
pastorale .
La loro sorpresa fu grande : mi toccavano
la fascia, la croce pettorale, l'anello, ma ciò
che più di tutto suscitò la loro meraviglia fu
lo zucchetto . Dopo la celebrazione della
Messa . feci distribuzione di un po' di roba
in regalo . Il loro imbarazzo fu divertente
nel dover scegliere i pezzi di stoffa che più
li interessavano .
In pochi mesi i missionari qui ban fatto
miracoli : Iran costruito una cappella e una
residenza, ora stanno dividendo in lotti il
terreno e costruendo casette per gli indi, in
snodo da far sorgere un villaggio elegante .
Gli indi si dimostrano assai- docili e ubbidienti ; imparano volentieri il catechismo e
fra poco si potranno amministrare. i primi
battesimi e benedire i matrimoni .
326
Il giorno dopo ripercorremmo il tragitto
a rovescio ; trovammo su una canoa alla
deriva un pover'uomo febbricitante e in
condizioni pietose . Lo accogliemmo sulla
nostra lancia per portarlo a Las Carmelitas e
prestargli le cure del caso .
Alle quattro del mattino celebrai la Messa ;
tutta la popolazione era in chiesa . E poi,
via sul fiume : 24 ore di acqua per arrivare
in piena zona missionaria, tra gli indi Guaicas di Don Cocco e di Don Bonvecchio .
Ma verso le sei di sera ecco che il cielo
si fa bruscamente -corrucciato : temporale in
vista . Il motorista rifiuta di avanzare ; una
battuta d'arresto e poi decidiamo di proseguire per il Rio Orinoco fino alla confluenza
col Rio Padarno . Poco appresso ci accorgiamo
di aver sbagliato . Pazienza! Cerchiamo un
angoletto di spiaggia, sbarchiamo : un po'
di cena, le preghiere della sera e poi a dormire sulla sabbia sotto un cielo punteggiato
di stelle, di una limpidezza inimmaginabile,
ma rotto poco dopo da scrosci di pioggia .
Alle 4 del mattino di nuovo in piedi . Tutto
il giorno a navigare . Solo verso le otto di sera
potemmo sbarcare a Santa Maria de los
Guaicas, dove ci aspettava Don Bonvecchio .
Al rombo del motore accorsero gli indi Guaicas
con fiaccole e lanterne : accoglienza festosa!
Ed ecco le prime impressioni sii questi
indi che da pochi mesi i nostri missionari
hanno , potuto avvicinare . Hanno un fisico
robusto, un volto dai lineamenti aggraziati
e un carattere docile . Ho l'impressione che
non stenteranno a diventare buoni cristiani .
I fanciulli poi mi hanno entusiasmato : non
sembrano nemmeno selvaggi, tanto sono intelligenti e graziosi . Gli indi vogliono bene ai
missionari ; li rispettano e li amano come
padri . A me poi han fatto festa come al
Gran Capitan de los Misioneros . Il loro saluto, appena mi accostavano, era il seguente :
Ciori, ciori?, che significa : « Conte sta, signor
capitano? » .
Feci visita alle loro capanne ; mi accolsero
con tanta- premura e si fecero scrupolo di
offrirmi, ognuno . banane arrostite, che è il
più alto segno di ospitalità .
Gli indi Guaicas vivono di caccia, di pesca
e di coltivazione dei loro piccoli poderi : coltivano banano, vuca e il cambur, che è una
varietà di banano . Al mattino lavorano la
terra, nel pomeriggio riposano o vanno a
caccia e a pesca . Vivono in comune, in un
gran capannone coperto da ogni lato, per difendersi dalle zanzare .
Ogni famiglia tiene nella capanna un piccolo angolino riservato per l'amaca ; per ripararsi dal freddo mantengono tutta la notte
il fuoco acceso .
C'è bisogno di molta pazienza per portar
queste anime della selva a un livello di vita
civile e cristiana. Ma son sicuro che i nostri
eroici missionari ci riusciranno, con l'espediente classico insegnato dalla Maestra, la
Madonna, a Giovarmino Bosco : cambiare i
piccoli e irrequieti capretti (che sono i fanciulli) in agnelli.
Questa fu l'esplorazione più avanzata nel
mio giro pastorale alle stazioni missionarie .
Quando ritornai a Puerto Avacucho, portavo nel cuore una soave impressione di bene
e nell'anima un grazie speciale alla Vergine
Ausiliatrice, per la cui intercessione, piano
piano, il regno di Dio e la luce di Gesù penetrano nelle inesplorate selve del Rio Orinoco .
MONS . SECONDO GARCIA
Vicario Apostolico
e allievi delle Scuole
Professionali intenti al
non facile lavoro di
composizione in caratteri cinesi .
astra :
oasi Sécò,do': Garia, lo zelante Vicario Apo
Sto1ico di-Puerto ílyacucho'
Amazonas Venezt ela) .
o
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h " orma famache) . '
des a) Giovanetto della
ibù Gu'aicas con l suoi
enti al . .-'naso, .alla
e alle' orecchie.
Il Primario disse : « Avete ricevuto un vero
miracolo »
In occasione della nascita del terzo bambino
la nostra figlia ebbe la tangibile protezione di Maria Ausiliatrice, che tanto avevamo
pregato . Tutto pareva procedere bene, ma
dopo alcuni giorni un'occlusione intestinale la
portò sull'orlo della tomba . Non vi era più
speranza di salvezza poichè nessuna cura giovava ; e d'altra parte tentare un'operazione voleva dire affrettarne la fine . Il professore ci
disse di prepararci al peggio, perchè solo un
miracolo poteva salvarla . La figlia, quando i
dolori diventavano insopportabili, senza un lamento stringeva la corona del Rosario e diceva : « Madonnina, salvami ! » . E Maria Ausiliatrice ascoltò le nostre preghiere . Quando
capimmo che per lei non vi era più speranza,
il marito corse in parrocchia a pregare, e proprio in quel frattempo si notò un visibile miglioramento, che progredì fino alla guarigione .
Il Primario stesso ci disse : « Avete ricevuto
un vero miracolo » .
Rirarolo Canavese (Torino)
FAMIGLIA DROGIIETTI
M. A. lo guarisce nell'anima
Si era ammalata una persona che io stimavo
molto, ma che per disgrazia si era allontanata
dalla pratica religiosa . L'affidai a Maria Ausiliatrice, le feci visita e, offrendole una medaglia, la
invitai a chiedere la salute . Due giorni dopo
spontaneamente chiedeva un sacerdote, al quale
si confessò . Morì dopo alcuni mesi, nei quali
più volte ricevette i santi Sacramenti .
Buenos Aires (Argentina)
I . PAN'rOLINI
« Un caso veramente straordinario »
Il mio caro nipotino Nino di q anni, mentre
si provava a saltare da un muro all'altro, batteva con violenza la testa . I medici locali lo
dichiararono spacciato . Pur disperando, si provvide a ricoverarlo d'urgenza all'ospedale di
Catania, dove i sanitari riscontrarono la frattura della base cranica con la conseguente
congestione cerebrale . Il caso era gravissimo .
In un impeto di fede lo affidai a Maria Ausi-
liatrice e a S . G . Bosco, sicura che avrebbero
salvato il povero orfanello . La stessa notte eccolo infatti migliorare, con grande meraviglia
di tutti . L'indomani riacquistava la conoscenza
e in poco tempo guariva . Tengo a dire che
anche i professori curanti, quando c'incontrano, affermano senza reticenze che si tratta
di un caso veramente straordinario .
Biancaz•i lla (Catania)
ANTONIETTA INGIULLA CUSCUNÀ
Non era più necessaria alcuna operazione
Poichè i miei figli frequentano il Collegio
salesiano, sono venuta a conoscere e amare
Maria Ausiliatrice, la quale recentemente mi
ha concesso una grazia che per me è un miracolo. Lo scorso mese dovevo subire una
operazione . Munita delle radiografie, mi presentai al chirurgo, che mi fissò il giorno . Nel
frattempo supplicai Maria Ausiliatrice e S . Giovanni Bosco che non permettessero che io dovessi abbandonare i miei bambini . Giunta all'ospedale, . quale non fu la mia sorpresa nel
sentirmi dire dallo specialista che non era
necessaria nessuna operazione poichè ero perfettamente sana ! Profondamente grata, pubblico questa grazia per ravvivare in quanti
leggeranno, la fede e la confidenza in sì potenti intercessori .
.Mexico D . F.
ANNA MARIA MENDEZ DE HERNANDEz
Bimbo salvato da S . Giovanni Bosco
11 nostro bambino di soli 18 giorni fu dichiarato dal nostro medico e da uno specialista pediatra affetto da una forma di emorragia cerebrale . Poichè il caso era disperato,
fu portato d'urgenza all'ospedale . Per due giorni
ebbe continue convulsioni che facevano prevedere la paralisi . Ricevuta da un nostro conoscente una reliquia di S . Giovanni Bosco,
gliela ponemmo sotto il cuscino . Da quel momento si notarono segni di miglioramento e
due giorni dopo lo riportavamo a casa sano
e salvo .
Coinar-e<lo (Milano)
GIUSEPPINA E ANGELO GRASSI
329
La radiografia conferma la guarigione
Il nostro piccino era caduto gravemente
malato di polmoni . La radiografia aveva confermato la gravità del male ed avevamo deciso
di ricoverarlo in clinica a Milano . Temporeggiammo però tre giorni, durante i quali fummo
molto consolati da una persona a noi cara che
ci diede una reliquia di S . Giovanni Bosco .
La collocammo sotto il cuscino del malato e
al quarto giorno la febbre era scomparsa . Lo
portammo tuttavia in clinica . Una nuova radiografia e schermografia fatte ivi confermarono la guarigione completa . Al professore
che si meravigliava che avessimo portato in
clinica un bimbo sano, svelammo il mistero .
In casa nostra, oltre la grazia della guarigione del bambino, è entrata, anche la grazia
spirituale, perchè alla novena è seguita la
S . Comunione, che è la prima di tante altre
che vogliamo fare .
h'ornaredo. Cascina Torrette (Milano)
FELICE COLOMBO E ELDA LAZZARONI
Riconoscenza
Sono una vecchia abbonata, molto devota
di Maria Ausiliatrice e di S . Giovanni Bosco,
a cui ricorro con grande fiducia in ogni necessità . E quante grazie ho già ricevuto ! Da
quanti pericoli fummo scampati! Ultimamente
io ho ottenuto un miglioramento di salute da
grave nefrite cronica e mio figlio fu salvo per
,,ero miracolo dalla caduta di un pezzo di
(erro del peso di tre quintali sul piede destro .
C4Ltai
330
cuci
Pia Spagnoli ved . Ciccone (Monticchio Aquila) è riconoscente al S .
Cuore di Gesù e ai Santi Salesiani
per la pace ridonata alla sua famiglia .
Zelia Stragliotto (Torino) ringrazia
M. A. e offre una catenina d'oro alla
Vergine, perchè, da lei invocata con
fede, le evitò un intervento chirurgico .
Maria Torrero (Rivarolo Can .-Torino) rivoltasi a M . A. in una situazione delicata e difficile, ottenne
quanto aveva chiesto con fiducia .
Maria Gonella (Torino) rende pubblica la sua riconoscenza a S . G . B,
per guarigione conseguita dopo una
terza ricaduta nell'influenza con minaccia di complicazioni polmonari .
Bonomo Camozzi (Camerata Cornello-Bergamo) avendo la moglie,
ammalata di colica epatica e paucreatite acuta, per cinquanta giorni
Se la cavò con qualche ammaccatura e senza
complicazioni . Invio offerta anche a nome
delle mie figliuole per la protezione delle loro
famiglie .
SERAFINA SARCHETTI
Sanzeno (Trento)
Maria Ausiliatrice lo ha rifatto
Mio marito fu colto da spasmo cerebrale e
ridotto in uno stato lagrimevole . Perduta ogni
intelligenza, era incapace di comprendere il
più semplice ragionamento, incapace di connettere le idee . Era quindi cessata per lui
ogni attività ed ogni fonte di guadagno : era
un uomo finito . I medici consultati furono
concordi nelritenere il caso inguaribile . Nella
mia disperazione, avendo perduta ogni speranza nei mezzi della scienza, mi rivolsi piangente a Maria Ausiliatrice . Feci celebrare una
Santa Messa al suo altare, promisi una Borsa
Missionaria e iniziai una fervorosa novena seguita da una seconda . Non vedendo nessun
segno di grazia, ne feci una terza, al termine
della quale avvenne un cambiamento nell'aspetto del malato, seguito da un miglioramento che in pochi giorni lo portò alla guarigione . Ora ha ripreso la sua attività professionale : è un uomo rifatto, a detta dei medici
e di quelli che lo rivedono .
Come ringraziare la Vergine benedetta ? Se
passassi tutto il resto della mia vita ai suoi
piedi in preghiera di ringraziamento, non sarebbe troppo !
Aquilo
CHIANA ALBA
aieeueoeeuti
in lotta fra la vita e la morte, la
raccomandò caldamente a M . . A .
e a S . G . B . e, con meraviglia di
tutti, la riebbe guarita .
Ernesto Dott . Ugazio (Gassino-Torino), ex allievo dell'Oratorio, imparò ivi a ricorrere a M . A. nelle
necessità, e attribuisce a Lei la conveniente sistemazione raggiunta .
Serafina Bassano (G avi-Alessandria)
esprime profonda gratitudine a M . A.
e a S . G . B . per la guarigione del
marito da esaurimento nervoso e
per l'ottimo impiego conseguito
dal figlio.
G . Gullino (Acqui-Aless .) invia segno di riconoscenza a 1\'1 . A. e a
S . G . B . per il netto miglioramento
della sua salute e per la protezione
cella famiglia in numerose difficoltà .
N . M . (S . Germano di Casale-Aless .)
ringrazia 1V1 . A . per una grazia ottenuta con la Novena .
Anna Vittoni (Villadossola-Novara)
invia offerta promessa a S . G . B .,
per grazie ottenute durante una recente infermità .
Ch . Giovanni Alibrandi, Salesiano
(Messina) vivamente ringrazia M . A .
per una grande grazia concessagli
l'anno passato .
Ermanna Patera (Cetraro-Cosenza)
invia offerta per guarigione ad un
occhio, e ne aggiunge una seconda
pro Missioni chiedendo preghiere
per un'altra guarigione .
Fanny Scipionì (Genova) sente un
dovere e un bisogno del cuore di
inviare offerta a S . G. B. perchè
il figlio, dopo tante preghiere, ha
potuto ottenere la desiderata occupazione.
Viola Santoni (Drò-Trento) invia due
offerte per grazie ricevute : una da
lei e una dal nipotino ridotto in fin
di vita da infortunio .
Tullia Borgareili (Milano) attesta che
suo marito, già in fin di vita, fu
strappato alla morte da S . G . B .,
che lei ringrazia vivamente inviando
offerta per i suoi giovanetti più
bisognosi.
Teresa Maiolo (Gallo-Grinzane, Cuneo) scampata da grave operazione .
fonda una Borsa Missionaria intestata a M . A ., S . G . B . e S . D . S .
per la ricuperata salute .
Lidia Medoro (Pinerolo-Torino) unitamente alla figlia ringrazia M . A .
per riacquistata salute dopo tanti
anni di sofferenza .
Giuseppina
Vercelloni
(Varese)
esprime riconoscenza a M . A . e a
S . G . Bosco per il marito risanato
perfettamente dopo grave infermità .
Salvina Mazzone (Vizzini-Catania)
ringrazia M . A ., S . G . B ., S . D . S .
per la guarigione ottenuta dalla figlia
portando l'abitino di S . D . Savio .
Enrichetta Schiavoncini (Baldissero
Torinese), colpita da choc post-operatorio, non riusciva più a prendere
.sonno perchè ogni rumore le irritava
i nervi . Ma pregando M . A. e
S. G . B ., si . senti rinvigorire di
giorno in giorno .
Tina Catella (Cantello-Varese) ringrazia M . A . e S . G . B . per una
figliuola guarita da un grave malore
su cui i dottori non poterono pronunciarsi, e assicura che sarebbe
felice se qualcuno dei suoi figliuoli
avesse la grazia di sentirsi chiamato
alla vita religiosa salesiana .
Rosangela Martini (Novara) invia
offerta per miglioramento del suo
piccolo Filippo .
Domenico Vigliocco (Barone-Torino) ringrazia ancora PI . A . e
S . G . B . per l'ottenuta guarigione
e sistemazione definitiva di lavoro
e invia offerta .
Ada e Antonio Rostirolla, coniugi
(Fietta di Paderno Gr .-Treviso) ebbero una bambina a cui si dovette
rompere una gamba per rettificarla .
Più volte fu ripetuta l'operazione,
ma alla fine la gamba risultò più
lunga dell'altra. I genitori raccomandarono incessantemente la bambina a M . A ., finche fu ottenuta
perfetta guarigione .
Susanna Tacca in Dho (Fontaneto
d'Agogna-Novara) ebbe due figliuoli
ammalati . La bambina andava sensibilmente peggiorando, ma, applicata una reliquia di S . G . B . ed
elevate preghiere, si riebbe completamente .
Maria Pia Lavoratti(Pontedera-Pisa)
pregò M . A . e S. G . B . perchèè
il fratello operato non subisse le
temute complicazioni e fu esaudita .
Elda Galfetti (Luciano Tic .-Svizzera) dovendo subire un atto operatorio, fece elevare preghiere, disposta però a compiere la volonti,
di Dio . Riuscita bene ogni cosa,
ella potè tornare ristabilita alle sue
occupazioni .
Angelina Salzani (Gargagnago-Verona), ammalata gravissimamente e
perduta ogni umana speranza, con
l'intercessione di M . A . e S . G . B .
riottenne la salute .
ottenute per l'intercessione di Maria Ausiliatrice e di S . Giovane' Bosco, di S. Maria Mazzarello, di S . Domenico
Savio e di altri Servi di Dio -- alcuni hanno anche inringrazia- i
s ,iato offerte ed elemosine per sante Messe di
:
seguenti
Vbeni Rosv - Acuto Rita - Airale Maddalena - Alamia
Elvira - Albini Maria - Alboreggia Marino - Alinaena Teresa Bellina - Allora Cristina - Allah Leonilde - Allegranti A. _Maria - Alossa Filippo - Altimiar Costacurta
Noemi - Amaducci Giuseppina - Ambrosi Maria Luisa
- Angelini Pierina - Ansaldi Giorgina - Antonielli Stella
:Antonietti Biondi Catino - Antoniotti Giuseppina Arisei Giovanni - Arnione Francesca - Attori Maria Rita
- Audisio Caterina - Aviggi Armida - Acmonod Emilia Badellino famiglia - Bagnatti Anna - Bagnatti Maria Baiano Albertino - Baldi Anna - Baldinelli Quintilio Baldino Maria - Baldoni Ciani Giuseppina - Baleera Aurelio - Balma Verona Ada - Barale Piera - Barbero Elvira - Barbieri Dott. Nicola - Barilaro Divizia Minima Barusso Giovanna - Basile Lina - Battochio Caterina Bechelli Resina - Beffa Gioconda - Bellis Michele - Beltramo Giacomo - Beltramo Paolina - Beltritto famiglia Benso Lodovica - I3ergadano Giovanni - Bergandi Carolina - Bernardi Giovanni - Bernocco Caterina - .:ertola
famiglia - Bertene Giuseppe - Bessi Mirella - Bettineschi
Cristina - Bettiol prof. Rodolfo - Bianchi Angelina - Bianco
\tfonsina - Bianco Elvira - Bianco Giuseppina - liiancotti
Giovanna - Billia Rina - Blancini Rossetti Piera - Boano
:Antonietta - Boerno Angelina - Boetti Maria - Boffino
Antonietta - Bordo Alessandra - Bonaccia Luciano - Bonazzi Pietro - Bondonno Teresina e Luigi - Bonino famiglia - Boniolo Giovanni - Borgarello Vincenzo - Borghi
Cristina - Borzese Solari Delia - Bossi Matilde - Bossotti
Francesca - Bosticco S. Virginia - Bovetti Ponzo :Maria
- Ere- Maria - Bria Primo - Eriata Bianca - Briccarcllo
Eliana Massa (Montoggio-Genoval
ringrazia S . G . B . e S . D . S . per aver
avuto la bambina due volte guarita .
Carmela Garau (Lanusei-Nuoro) si
raccomandò a S . G . 13 . per la sistemazione di un interesse e fu
esaudita .
Francesco Festi (Fiavè-Trento) attribuisce a S . G . B . e S . D . S . la
guarigione di una nipotina da grave
poliomielite .
Rosa Celso (Finocchito-Salerno) ottenne da M . A . la guarigione de!
nipote ammalato di ciste polmonare .
Maria Milano, insegnante (MangoCuneo) invia offerta pro Missioni
per l'ottenuta guarigione di una ni
pote dopo pericolosa operazione .
Antonietta Sozio (Canosa-Bari) ringrazia M . A . e S . D . S . per diverse
grazie ottenute, di cui una in un
caso che pareva disperato .
Scipione Conte (Monselice-Padova)
attribuisce a S . G . B . la sua valida
resistenza al lavoro a ottantadue
anni, e il ritorno in famiglia di
persona cara.
L . C . (Cuorgnè-Torino) ringrazia
M . A. e S . G . 13 . per la protezione
accordata a sun nipote nel lavoro .
Elsa Moioli (Varese) prega notificare la stia riconoscenza a S . G . B .
per la sistemazione al lavoro di un
suo familiare di età un po' avanzata .
Antonietta Chiappero (S . BernardoBagnolo Piemonte) rende grazie
a S . G . B . e a M . A. per la guarigione da grave infermità_
famiglia - Brizio Barbero Angela - Bruno Emilia - Brusisco Marianna - Brusatti Lidia - Buffa Andrea - Buonsenso Aunziata - Burzi Andrea - Butto Rina - Caffa Piera
- Callian-, famiglia - Calvo Teresa - Calza Giuseppina Cambursano Angelo - Campailla Renato - Campailla Vittorio - C'ampia coniugi - Canalis Sauna Giov . Maria Canessa Maddalena - Capello famiglia - Capitani Evelina - Capoverde Gina - Capra Merolfe - Carcetto Scolastico - Careonato Nivea - Carosso Ottavia - Casaricco
famiglia - Caso Rina - Castagnone Candida - Castelli Teresa - Castellini Teresa - Castelnuovo Maria e Luigia Catoni n'laria - Cavalera Carmela - Cavallo Clementina
- Cazzaniga Rita - Cecchini Valeria - Celano Gentile Vincenza - Ceravolo Bettina - Cerrone Oliano - Cerotti Carlo
- Cesaroni Anna - Chiabotto Giovanna - Chiambretto
famiglia - Cicconi Giovannina - Cigna Giuseppe - Cioni
Marianna - Cirio Nella - Cocchi Luigia - Coggiola Silvia
- Colombo Riccardo - Colossi Romana - Concialdi Concetta - Conti Fede - Corno Bambina - Corona Marino
Ida - Cortasso Rosa - Cortese Mario - Costa coniugi Costabloz Augustina - Costabloz Ires - Cozzi Maria Teresa e Alda - Cremonini Gilda - Crisante doti . Felice Dalpiaz Giulio - Dal Sasso famiglia - De Angelis Testa
Liberata - De Falco famiglia - Della Libera Giuliana De Luigi Maria - De Marchis Agostino - Demartini 1,ucorti Pierina - Demetri famiglia - Demo Rosa - De Nicola Teresa - Depaoli Domenica - Destri Melgari Maria
- De Vecchi Antonietta - De Virgilio Michele - Dezzani
Clara - Di Gior'gi Gemma - Di Marco Corona Anna Di Marzio Elena - Dini Berti Maria Laura - Di Stefano
La Rosa Maria - Dominoni Maria Giovanna - Donato
Rita - Donatoni Berti Albina - brezza Attilia - Drusian
Giuseppa - Duca Randazzo Angela - Elia Maria - Falco
'l'ca - Falivene Beatrice - Fanetta Tosca Pini - Farina
famiglia - Fatighetto famiglia - Fattore Elisa e Mario Fava Maria - Fazio Maria - Fedeli Ersilia - Ferrari Lucia
- Ferrari Maria - Ferrario Francesco - Ferrero :Arteo Lucia
Ferrero Mariangela - Figliuzzi Bruno - Follia Giuseppe
Forneris Caterina - Fortina IAM . Pia - Fossati sorelle Friuli Teresa - Frua Palmira - Fumagalli _Anna Maria Furlan famiglia - Fusar Imperatore Noemi - Fosco Maria
- Fustinoni Maria - Gabbi Amedea - Galeota Mario Gallaverna Rachele - Gallenea Domenica - Gallina Gianna .
:131
Finalmente si è aperta una culla
Due giovani sposi, mio fratello e la cognata,
da alcuni anni attendevano con trepidazione
che la loro casa fosse allietata dalla nascita di
un figlio . Ma inutilmente, perchè per ben tre
volte i bimbi erano morti prematuramente .
Addolorati, ma pieni di fiducia nell'intercessione di S . Domenico Savio, mi supplicarono di
procurar loro un abitino del Santo . Dopo un
anno ho avuto la grande gioia di trovare in famiglia una nuova creaturina, frutto della potente
intercessione del Santo delle mamme e delle
culle, a cui saremo eternamente riconoscenti.
Bollengo (Torino)
DON INNOCENTI LEONARDO S . D . B .
« Vedi, nonna, come parlo bene! »
Il mio nipotino Vincenzo Omodei Zorini,
scolaro della II Media, non proferiva bene
le parole e a scuola i compagni lo deridevano .
Il ragazzo non faceva che piangere ; io ne ero
molto addolorata . Consigliati da un sacerdote,
suo papà ed io lo portammo a Torino a pregare davanti all'Urna del Santo dei fanciulli .
La grazia sospirata non si fece attendere . Già
nel viaggio di ritorno il fanciullo parlava speditamente e ogni tanto ci toccava il cuore
sentirlo esclamare : « Vedi, nonna, papà, come
parlo bene! » . Ci ha commossi una sì bella e
grande grazia . San Domenico Savio ce lo conservi sarto, buono e studioso .
Vercelli, via I, . Ariosto, 22
MARIA SPALTINI VED . OMODEI ZORINI
Esperienze fatte in campo professionale
332
Nella mia professione di ostetrica ho sperimentato i primi favori di San Domenico
Savio . Una nascita diagnosticata difficile si
svolse nel migliore dei modi dopo aver appeso
al collo della mamma l'abitino . Ad un neonato di pochi giorni affetto di bronchiolite
ho messo l'abitino del Santo e la guarigione
giunse quasi immediata . Io stessa, caduta dalla
moto, mentre mi recavo da una paziente, ho
avuto la sorpresa di rialzarmi da terra senza
una scalfittura, grazie all'abitino che portavo
al collo . Nella mia famiglia ad ogni evenienza
ci si contende la reliquia e la grazia desiderata giunge sempre .
Ringrazio di cuore San Domenico e gli prometto che ne divulgherò la devozione .
Uggiate (Corno)
GIOVANNA GANDOLA VED . PAPIS
Rosanna Zardini (\ ega di Pescantina-Verona) colpita
da intossicazione intestinale, guari con la preghiera a
'.ì . D . Savio .
Rosina Caranzano (Chieti-Torino) invocando S . D . S .
al passaggio delle sue reliquie in viaggio, fu tosto graziata .
Maria Cerato (Cuneo) recita ogni giorno la preghiera a
S . D . S . perchè pio volte fu esaudita e guarita da palpitazione di cuore.
Anna Sbordoni (Ronfa) in apprensione per la sua prima
uraternità, invocando S . D . S . e tenendone l'abitino fu
pienamente esaudita .
Piera Emiliani (Roma) guarita per intercessione di S . 1) . S .,
invia doppia offerta, per se e per un'amica pure graziata .
Maria Vittoria Nieolanti (Terni) attribuisce a S . D . S .
la salvezza della figlia in una caduta e nel pericolo di
poliomielite .
Elvira De Luca Pepe (Palermo) afflitta da grave scompenso cardiaco in corcostanza pericolosa, potè superare
il male ed avere un figlioletto con Í'invocazione e la reliquia di S . D . Savio .
Lina Verzeroli (Ardesio-Bergamo), avendo la sua piccola
ammalata di meningite e complicazioni varie, la raccomandò a S . D . S . e in breve la riebbe sana .
Ida Montemarani (Roma) per 1a nascita di un bimbo fu
soggetta ad operazione chirurgica e a diverse conseguenze ; ma tutto superò indossando l'abitino di S . D . S .
e invocandone la protezione .
Leonilde Novati (Verano Brianza-Milano) è riconoscente
a S . 1) . S . per il felice esito avuto da una nipote, giovane
sposa, indossando l'abitino del Santo .
Emma Tiberi (Tolentino- _Macerata) presenta i ringraziamenti di un'amica a S . D . S . per la promozione conséguita dal figlio .
Lucia Venco in Nodari (Roveredo di Guà-Verona) invocando S . D . S . di cui portava l'abitino, ebbe un felice
evento mentre si disponeva a entrare in clinica .
9
Non c'era pìù medicina valida per il cuore
della mamma . . .
mando offerta e invito quanti si trovano in
difficoltà a rivolgersi con fiducia a Don Rinaldi .
e Per il cuore di sua mamma non c'è più
medicina che valga», disse il valente radiologo, dopo accurate e ripetute visite . Che la
conservazione della vita della nostra mamma
sia un miracolo continuato della bontà di Dio,
di Maria Ausiliatrice e dei Santi della Famiglia
Salesiana, l'abbiamo esperimentato ancora una
volta . Difatti le cure mediche, ma soprattutto
l'intercessione del Servo di Dio Don Filippo
Rinaldi, particolarmente invocato, le hanno ottenuto un notevole miglioramento e un parziale ritorno alle cure della numerosa famiglia .
Rendiamo, anche a nome della mamma, il
dovuto grazie e preghiamo i nostri validi Protettori perchè ci ottengano gli aiuti spirituali
e temporali di cui abbisognano le nostre famiglie .
S. Antonino di
'1 ,0)
ino
Susa
(Torino)
CLELIA BELLONE IN PERINO FONTANA
Due giorni tra la vita e la morte
Un mio fratello era intento a smontare una
gomma da un pullman, quando il pneumatico
improvvisamente scoppiò . Il cerchione di ferro,
lanciato con violenza, lo colpì alla fronte producendo una grave ferita . Ricoverato all'ospedale con prognosi riservata, stette due giorni
tra la vita e la morte, mentre dottori e professori non davano speranza . Appena lo seppi,
ricorsi subito con grande fiducia al Servo di
Dio Don Rinaldi, - supplicandolo di intercedere
presso l'Ausiliatrice . Fui esaudita, ringrazio
e invio offerta .
dionle Cremasco (Cremona)
ROSA FRANZONI
SAC . CARLO BOFFA E FRATELLI
Guarito da grave peritonite
Il 4 gennaio u . s . mio figlio Giorgio di
anni i6 veniva assalito improvvisamente da
atroci dolori addominali . Il medico, vista la
gravità del caso, consigliava l'immediato ricovero in ospedale . Colà un valente chirurgo
ne convalidava la diagnosi : peritonite! E sottoponeva il ragazzo a pronto intervento . Venne
però a trovarsi di fronte ad una situazione
assai più grave di quanto avesse previsto : il
peritoneo era invaso da pus. L'esito era quindi
una terribile incognita . In quelle ore di angoscia rivolsi la mia invocazione accorata a
Don Rinaldi e collocai sul cuore del ragazzo
una reliquia del Servo di Dio . Si unirono alla
preghiera mia e dei miei familiari i Salesiani
di Lombriasco, dei quali mio figlio è allievo,
e quelli di altre Case . La nostra preghiera
fu esaudita . Il figlio, completamente ristabilito, è rientrato a Lombriasco per proseguire
gli studi . In segno di profonda riconoscenza
Luigia Campana Borghi (Cogliate-l\Milano) raccomandandosi a D . F . R . potè avere, in difficili condizioni, una
bambina sana e robusta .
Giuseppina Buratti (Genova-Rivarolo), invocato D . F . R .
con tanta fede, ebbe il marito prontamente ristabilito
dopo una difficile operazione .
Bianca Ghezzi ved . Borsa (Torino), afflitta da malanno
che si presentava grave per la sua cui, potè l'al-Io scorar
parire pregando D . F . Rinaldi.
Rita Bianco (Cavagnolo-Torino) pregando I) . F. R . ottenne la liberazione da prolungati dolori di capo e di
stomaco . Chiede ancora la sua protezione sulla famiglia .
Edvige Andorno (\loncrivello-Vercelli) ringrazia D . F . R .
per aver ricuperato la salute dopo una !grate malattia,
e manda l'offerta promessa .
Concetta Paolino (Alodica-Ragusa) espone una duplice
grazia importante ottenuta dal Servo di Dio D . F . R .
Suo marito ammalato di ulcera duodenale non fu riconosciuto e curato se non a perforazione avvenuta . Guarito temporaneamente, ricadde e gli si dovette asportare
il duodeno e cambiare l'apparato digerente . Dopo tutto,
potè ancora ristabilirsi .
Suor Giuseppina Burruano (Palermo) ringrazia 1) . F . R .
per assistenza negli esami di concorso : Alfonsina Lauricella Burruano è riconoscente per grazia ricevuta . Ambedue inviano offerta .
Angela Morigi Emiliani (Faenza-Ravenna) invia un segno
di riconoscenza a D . F. R . per l'aiuto concesso a suo
marito in un difficile intervento operatorio .
Anna Maria Rovera (Fossano-Cuneo) invocando D . R .
guarì da un dolore che dava sintomi al lannanti .
a:l :I
Salesiani defunti
Sac. Felice Mussa, t a Torino-Valdocco a 82 anni .
Salesiano modello, nei suoi 67 anni di vita religiosa, diede
sempre l'esempio di una fedeltà assoluta allo spirito e
alla regola del santo Fondatore, meritando di essere paragonato, per la sua osservanza che talora potè sembrare
rigida, al primo successore di Don Bosco, il ven . Don Rua .
Il nostro venerato Rettor Maggiore, che lo ebbe insegnante,
direttore e guida saggia e illuminata della sua vocazione
a Este, volle amministrargli personalmente l'Estrema Unzione e confortargli gli ultimi giorni con paterne frequenti
visite . E il giorno della morte tenne alla comunità un commosso elogio del defunto presentandolo quale salesiano modello, educatore sapiente, sacerdote zelantissimo del bene delle anime . Il suo nome resterà in benedizione nella Famiglia
salesiana, alla quale si donò, nonostante la stia gracile salute,
con la generosità dei primi e più grandi figli di Don Bosco .
Sac. Pietro Curino, t a Torino a 82 anni .
Dal i9o8, quando fu ordinato sacerdote nella Basilica di
Maria Ausiliatrice, presente il io Successore di Don Bosco,
il ven . Don Rua, fino alla stia santa morte, avvenuta il
maggio o . s ., primo giorno della novena di Maria Ausiliatrice, Don Curino visse e lavorò nella terra benedetta
di Valdocco, circondato dall'affetto dei confratelli, degli
ex allievi e delle numerose generazioni di allievi che passarono nella Casa Madre nel giro di mezzo secolo . Salesiano d'antico stile, bonario, sereno, accogliente, ebbe un
sorriso e una parola buona per tutti, lieto di cooperare a
mantenere all'Oratorio di Valdocco quell'impronta di famiglia che fu sempre una delle sue più belle caratteristiche .
Sac. 1-lernandez Filippo, t a Madrid (Spagna) a 33 anni .
Sac. Benaglia Angelo, t a Piossasco a 42 anni .
Sac. Champclaux Benigno,
a Bahia Blanca (Argentina) a 75 anni .
Sac . Loga Francesco, t a Naguanagua (Venezuela) a 75 anni .
Sac . Dell'Occhio Tommaso, t a Comodoro Riv . (Argentina) a 6o anni .
Sac . Molina Giuseppe, t a Madrid (Spagna) a 56 anni .
Sac . Duda Stefano, t a Lione (Francia) a 47 anni .
Sac . Conte Grand Benedetto, t a Montevideo (Uruguay),
a 77 anni .
Coad . Binner Michele, t a Ensdorf (Germania) a 7z anni .
Coad . García Secondo, t a Siviglia (Spagna) a z8 anni .
Coad . Qualità Primo, t a Bahia Bianca (Argent .) a 49 anni .
Coad .Markiewicz Ludovico, t a Poznan(Polonia) a7 r anni .
Coad . Kren Giuseppe, t a Beitgemal (Palestina) a 64 anni .
Coad . Barucco Melchiorre, t a Cape Tosvn (Sud Africa)
a 76 anni .
Coad . Bussi Cesare, t a Montevideo (Uruguay) a 65 anni .
rs
Cooperatori defunti
334
S . E . MONS. ANGELO FICARRA, Arcivescovo tit . di
Leontopoli, ") a Canicattì il ro giugno 1959 .
La sua morte improvvisa destò largo, profondo rimpianto
per il Prelato dotto e santo, per il Pastore zelante e ricco
di benemerenze nel campo della cultura e dell'apostolato .
Professore nel Liceo pubblico e nel Seminario, Arciprete
di Canicattì, Vicario Generale ad Agrigento, Vescovo di
Patti, nella sua molteplice attività, prese a modello San Giovanni Bosco .
Canicatti che gli diede i natali, che gli rese in morte grandiose, commosse onoranze, per merito suo, è divenuta uno
dei centri salesiani più fecondi di vocazioni della Sicilia .
La cappella di Maria Ausiliatrice nella chiesa madre, con
bella statua fiancheggiata dai Santi salesiani, e l'altare di
San Giovanni Bosco nella Parrocchia del Redentore richiamano imponenti manifestazioni dello spirito salesiano :
memorande feste della Madonna di Don Bosco e dei
Santi salesiani ; ricevimento trionfale del Servo di Dio
Don Filippo Rinaldi, che benedisse nella chiesa madre la
statua di Maria Ausiliatrice ; riuscitissimi convegni interdiocesani di Parroci e di sacerdoti Decurioni salesiani .
Frutto consolante e prova eloquente di questo movimento
promosso dall'allora arciprete Ficarra è la numerosa schiera
di Salesiani nativi di Canicattì - più di quaranta - fra
i quali il missionario caduto vittima dei comunisti in Cina,
Don Vincenzo Munda .
Fervido, zelante Decurione, Condirettore e Direttore diocesano dei Cooperatori salesiani, diede lustro, coll'intervento e con la parola, a numerosi convegni salesiani tenuti in varie cittàà di Sicilia .
Mons . Emanuele Raffetto, Parroco di S . Maria della
Cella a San Pier d'Arena, t a 84 anni .
Il suo lungo apostolato sacerdotale fu caratterizzato da
imponenti costruzioni - tra cui il grande Santuario della
Madonna della Guardia in S . Giorgio di Bavari - che
possono simboleggiare bene le belle costruzioni spirituali
compiute dal suo zelo pastorale . Allievo della nostra Casa
di San Pier d'Arena, conobbe personalmente San Giovanni Bosco e rimase per tutta la vita affezionatissimo al
Santo ee alla sua Opera .
Sac . Vittorio Mattíoní, Decurione Salesiano, Parroco
di Valle (Reana-Udine), t a no anni .
Nutrì una particolarissima divozione a Maria Ausiliatrice
e a San Giovanni Bosco . Non lasciò passare circostanza
lieta o triste della vita, non visitò malato senza ricordare
Don Bosco e Maria Ausiliatrice, a cui volle intitolare una
sala parrocchiale . Ogni qualvolta chiedeva a Dio una
grazia importante, inviava un'offerta a Don Bosco e, a
grazia ottenuta, ripeteva il gesto generoso . Tenne in grande
onore la reliquia del Santo e le attribuì grazie straordinarie, tra le quali la guarigione quasi istantanea da embolia
cerebrale che lo condusse prima a perdere la favella per
un mese e poi in istato comatoso ; guarigione che gli permise di riprendere a celebrare entro tre giorni . E aveva
già la bell'età di 82 anni .
Carlo Cesaretti, t a Civitavecchia a 70 anni .
Zelatore dei Cooperatori Salesiani pieno di entusiasmo
per le Opere di Don Bosco, ha prodigato le sue forze per
propagare la Pia Unione e per incrementare l'Opera salesiana di Civitavecchia .
Giulia Vignolo in Allocco, t a Torino a 79 anni .
Donna di esemplari virtù, si dedicò tutta all'educazione
dei figli prima, dei nipoti dopo, che trovarono in lei la
mamma perduta . Visse cristianamente e si spense soffusa
di più vivida luce di fede . Amò teneramente Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco, lieta di aver consacrato
alla loro gloria il figlio Don Cesare e la figlia Suor Ausilia .
Altri Cooperatori defunti
Alfieri Gianotti Rosa - Arciero Filomena - Balladini Nina
- Bassino Lorenzo - Basteris Battistno - Redini Venini
Palmira - Belcastro Don Pasquale - Beitrame M .a Anna Bertoldo Antonietta - Bionda Maria - Bisio Luigia - Bonasegale Maria - Borghesi Angela - Bruni Eugenia - CaGiuseppinafassi
Fausta - Camplani Maddalena - Canedi
Caprioglio Felicita - Castellani Renato - Centine, Angela - Cherchi Antonietta - Chiasso Giacomo - Ciancia
Ester - Collura Corino - Colombo Castagna Bambina Comba Sargiotto M . Paola - De Martini prof . Fabiano Dones Maria - Fazio Bianchi Maria - Ferrari Anna Fiorilla D . Salvatore - Forganini Biagini Luigia - Gado
Geminiano - Galli Lodini Leonilde - Gatti Giuseppe Gedda Melchiorina - Gentile Antonietta - Giussani Teodolinda - Gregorio Carlo Giovanni - Guarino Francesco
- Lazzaroni Nina - Lombardo Paolo - Maccarone Don Rosario - Mandini Cav. Luigi - Martelli Brocajoli Giulietta
- Mattioni Don Vittorio - Milazzo Francesco - Mistretta
Mirabile Teresa - Molinari Bernardo - Morone Carlo Musso Edgardo - Naccarella Giovanni - Novetti Teresa Pasquali Luigi - Picciotto Concettina - Pierucci Penelope
- Portaluppi Teresa - Pugno Carlotta - Pugno Maria Ragazzoni Angela - Raumer Dal Maso Maria Maddalena Rio Don Giov . Battista - Romello Giacomo - Rosso Francesco
- Scah'edi Emma - Secchi Alessandro - Sossi Elisabetta Trinca Battista - Uguzzoni Ida - Valniotti Dolza Anna.
L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI
ccn sede in TORINO, eretto in Ente Morale con
Decreto 12 gennaio 1924, n. 22, può legalmente
ricevere Legati ed Eredità . Ad evitare possibili
contestazioni si consigliano le seguenti formule:
Se trattasi d'un Legato : a .. . lascio all'Istituto
lesiano per le Missioni con sede in Torino a titolo
di legato la somma di Lire . . . (oppure) l'immobile sito in
Sa-
Se trattasi, invece, di nominare erede di ogni so- stanza l'Istituto, la formula potrebbe esser questa :
. . Annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria . Nomino mio erede universale l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino,
lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi
titolo ' .
(firma per esteso)
(luogo e data)
L,11OCiÀIA/I/IWFÙ
l1,~>
TOTALE MINIMO PER BORSA L . 50 .000
Borse da completare
Borsa Fontana Mendes (z°), a cura di F . L . (Pesaro)
Tot . 30.200 .
Borsa Fontana Antonio, a cura di Fontana Giusto (Pesaro) - Tot. 42 .900 .
Borsa Gesù, Maria, Giuseppe, a cura di C . E. B . (Catania) - Tot . 20 .000 .
Borsa Gesù, Maria, Stella del mare, e Santi salesiani,
proteggete mio figlio, a cura di Bindi Maria Alberighi
(Siena) - Briguglio Concetta Elena 5000 - Tot . 41 .000 .
-
Borsa Anime del Purgatorio, a cura di N . N. (Feletto)
- Tersilla Codarini 6369 ; Rocchi Giorgio iooo - Totale 35 .169 .
Borsa A Maria Ausiliatrice, S . G . Bosco e S . D . Savio,
in suffragio dei genitori, per la salvezza mia e dei miei
cari, a cura di pia persona, tramite Don Fiorertino
Valle (Cuneo) - Tot . 35 .000.
Borsa Attendo la grazia completa, Don Bosco, ottienila
dall'Ausiliatrice, a cura di C . P. (7°) (Milano) - Rinaldi R . rooo - Tot . 25 .000.
Borsa Astori sac . prof . Mario (2°) - Rinaldi R . 2000 ;
A . C . 2000 ; Aldo Tallandini 2000 - Tot. 46.750 .
Borsa Beasi Rinaldo, a cura del figlio Giuseppe (Pesaro)
- Pia Donato 3000 - Tot . 21 .000 .
Borsa Anime del Purgatorio, pregate per me e per tutti
miei cari, a cura di Minelli Gabriella (Torino) - Totale 4o .zoo .
Borsa Berruti Don Pietro (5a), a cura di Gino comm .
Bernocco - i° vers . L . io .ooo .
Borsa Boccadoro Sofia e Sandro (Torino), a cura di Gai
Maria - 1 o vers . 20 .000 .
Borsa Beltrami Don Andrea, Servo di Dio, e tutti i
Santi salesiani, p . g. r., a cura di Luigina Gallo (Asti)
- Tot . 10 .000 .
Borsa Cuore di Gesù, Maria SS ., aiuto dei Cristiani, e
Santi salesiani, aiutateci, secondo le intenzioni di R . G .
(Parma) - 1 ° v ers . i o .ooo .
Borsa Costa Federico e Pia, in suffragio, a cura di Gonella Giuseppe (Genova) - Giovanni Costa zooo - Totale 22 .500.
Borsa Calogero Maria Savia, a cura di S . C . G . (Agrigento) - Grazia Sferrazza 2000 ; Carazzo Carlotta 12 .500
- Tot. 34 .500 .
Borsa Crivelli famiglia, a cura di Crivelli Lucia - 1° versamento 20 .000 .
Borsa Cuori di Gesù e di Maria, per una guarigione e una
conversione, a cura di Alba Carpana (Aquila) - i ° versamento 10 .000 .
Borsa Contreras Plutarco, canonico, a cura di Maria Aldana (Messico) - io vers . 5000 .
Borsa Cuore di Gesù, Maria Ausiliatrice e Don Bosco,
pregate per me, a cura di Bice Bruno (Verona) - io versamento 20 .000 .
Borsa Congiu Don Francesco (2°) in suffragio e ricordo,
a cura dei nipoti (Cagliari) - lo vers . 12 .000 .
Borsa Don Bosco e Don Michele Rua, proteggetemi,
a cura di Albano Maria (Torino) - Io vers . 25 .000 .
Borsa Di Salvo Salvatore (Catania) - i" vers . 40 .000 .
Borsa Divina Provvidenza (,Sa) a cura di Boglione Francesco (Torino)
-
Tot .
19 .000.
Borsa Don Bosco di S . Dona di Piave (Treviso) - Lanfranco Luigi rooo ; Gerbaldo Domenico 6ooo ; Piquocco
Gabriele iooo - Tot . 32 .701 .
Borsa Dio nel nostro prossimo, a cura degli alunni del
prof . Vevev Abele (Torino) - Tot . 37 .020 .
Borsa Don Bosco per un novello sacerdote e secondo le
intenzioni dell'ing . Igino d'Ippolito (Firenze) - Tot . 30 .000 .
Borsa Divina Provvidenza, aiutateci, a cura di Testa
Re Maria (Bergamo) - 1o vers. 5000 ; Torri Giuseppina
5000 - Tot. 10 .000 .
(continua)
Borse complete
Borsa Amadei Don Angelo (4°), a cura di Zucca Italo
(Ancona) - Rizzoglio Guido 2000 - Tot. 5o .8oo .
Borsa A onore di Maria SS . Ausiliatrice e di S . G . Bosco,
a suffragio dei miei cari per il bene spirituale e materiale
dei miei figli, a cura di C . C . (Messina) - Tot. 50 .000 .
Borsa N. S . della Neve, a suffragio dei defunti della famiglia Luongo e Bonanni, a cura di Rina Luongo L . 50 .000 .
Borsa Maria Ausiliatrice Immacolata, S . G . Bosco, aiutateci tutti, a cura di Carino Matilde ('Forino) - L . 50 .000 .
Borsa Don Bosco, Padre degli orfani, a cura di Carlo
Prandi (Cuneo) - L . 5o .ooo .
.
Borsa Missioni satesiane . a cura di N . N . (Lugano) L . 50 .000 .
Borsa Don Bosco, Don Rua, Don Rinaldi, Padre Leopoldo e Fratel Meirado (Svizzera) - Tot . 50.000 .
Borsa Maria Ausiliatrice e S . Giovanni Bosco, per la
formazione oli un santo sacerdote - L . 100 .000 .
Borsa S . G . Bosco, S . D . Savio e Don Filippo Rinaldi,
secondo le intenzioni della famiglia Nicolini Carlo (Novara) - 'L. 50 .000 .
Borsa M . Ausiliatrice, S . Giuseppe e S . G . Bosco, salvatemi in zita e in morte coi miei cari vivi e defunti, a cura
di N . N . (Pesaro) .
Borsa Maria Ausiliatrice, in suffragio dei genitori, a cura
di V . L . (Cdine) - L . 70 .000 .
Borsa M . Ausiliatrice, a cura di Antonietta Razeto vedova Majolo, insegnante (Cuneo), per disposizione testamentaria - L, 50 .000 .
Borsa S . G . Bosco, a cura di A . R . ved . Majolo (Cuneo),
per disposizione testamentaria - L . 50 .000 .
Borsa Versiglia Mons . Luigi e Caravario Don Callisto,
a cura di Antonio Xuereb (Malta) - L . 50 .000 .
Borsa Maria Ausiliatrice, per la formazione di un missionario, a cura di Carlo e Bice Guelfi (Como) - L . 50 .000.
Borsa Per riconoscenza a S . G. Bosco, a cura di un suo
umile devoto - N . N . (Roma) - L. 150 .000 .
Borsa S . Cuore di Gesù, Maria Ausiliatrice, S . Giuseppe,
S . G . Bosco, S . Anna e Anime del Purgatorio, prote,ggetenni (Torino), a cura di Bourgeois Giacinta - L . 50 .000 .
Borsa Santi salesiani, proteggetemi, a cura di Maria
Ferrero ved . Gatti - L . 50 .000 .
Borsa S. Cuore di Gesù, M. Ausiliatrice e S . G. Bosco,
a cura di A . D . (Roma) - L. 50 .000 .
Borsa Spriano Don Evasio, a cura del nipote Spiano
Amilcare - L. 50 .000 .
Borsa Rinaldi Don Filippo, grazie! . a cura di Elena
Rossi (Savona) - L. 50 .000 .
(continaa)
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI TORINO 1N nArA 16 FEBBRAIO 1949, NUMERO 5.03 . - CON APPROVAZIONE ECCLESIASTICA
DIRETTORE RESPONSABILE : SAC . DOTT . PIETRO ZERBINO, VIA MARIA AUSILIATRICE 32, 'FORINO (714) - OFFICINE GRAFICHE SEI
i
335
PER LE VOSTRE VACANZE SCEGLIETE UN LIBRO TRA QUESTI :
Letteratura narrativa regionale
Opere narrative
di interesse storico
ALLODOLA E,
RACCONTI DI VALLOMBROSA (Toscana) .
L . 5oo
Vol . in-16, pagg . 276
ANISRONTCO O .
TIPI E MACCHIETTE DEL MIO PAESE
(Sicilia) . l'agg . 156, con illustrazioni L . 6oo
CIACERI 13 .
RACCONTI DI SICILIA . Pagg. I91, con ilL. 5oo
lustrazioni di E. Tonelli
FANCIULLI G .
RACCONTI DI TOSCANA . Vol . in-16,
L . .450
pagg . 228, illustrato
FARCI F .
RACCONTI DI SARDEGNA . Vol . in-16,
L . oo
pagg . 274, illustrato
CARRO E .
RACCONTI DEL GOLFO (Campania) . Volume in-8, pagg . 218, illustrato
L . 6oo
GIGLI L .
RACCONTI DI LOMBARDIA . Pagg. 279,
L . 700
con illustrazioni di E. Tonelli
GIUNTA N .
ARIA NATIVA (Calabria).
gine zo8, illustrato
Vol .
n-8, paL . 500
FANCIULLI G .
LE GLORIE D'ITALIA. Vol . in-8, pagg . 307,
illustrato
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GIOVANNA D'ARCO . Vol . in-8, pagg . Tv-z68,
con illustrazioni
L . 1200
FICO G . C .
I MARTIRI DI BELFIORE. Pagg . 93, con
illustrazioni fotografiche di documenti e ritratti
L . 250
SIENRIEWICZ E .
« QUO VADIS? » . Vol . in-8, pagg .
illustrazioni
414, con
L.
1200
TIIAGLIA G .
IL PAPA PRIGIONIERO! Vol . in-8, pagg . Tv234, illustrato
L . 6oo
FGOLINI L .
I'AOLLERI F .
NOVELLE TOSCANE . Vol . in-i6, pagg . vHL. 6 ;o
z56, illustrato
IL ROMANZO DI ANNIBALE. Vol . in-8,
pagg . 387, con illustrazioni . Legatura cartonata
L . 1200
PERSI F .
LGCCCIONT R .
RACCONTI DI ASPROMONTE (Calabria) .
L . 700
Vol, in-I6, pagg . 306, illustrato
L'AURORA DEGLI ASTRI (La giovinezza
dei Santi) . Voi . in-8, pagg . XII-248, illustrato
L . 800
RIVO D'ARGENTO (Vite di Santi) . Vol .
in-8, pagg . 272, illustrato
L . Iooo
PROSPERI C .
RACCONTI DEL PIEMONTE . Pagg . i6o,
con illustrazioni di P . Ferraris
L . 6oo
TREVISANI P .
VALORI
FLOC, RE TARANTINO (Puglie) . Vol . in-8,
pagg . 224, illustrato
L . 8 ;o
I CONDOTTIERI DELLA FEDE . Vol . in-8,
pagg . IV-232, illustrato
L . 700
ZAMRONI A .
VISENTINI 0 .
VITA SULL'APPENNINO (Emilia) . Volume
in-16, pagg . Iv-z24, illustrato
L . 400
BELFIORE . Vol . in-8, pagg. Iv-272, illustrato
I, . 850
ZOPPI G .
WISEIIAN N .
LEGGENDE DEL TICINO . Vol . in-16, pagine 236
L . 350
FABIOLA. Vol . in-8, pagg . XVI-454, con illustrazioni e profilo dell'Autore
L . 900
ORSO REGINA -MARGHERITA, 176
39"
F.
TORINO (714) - CONTO CORRENTE 'POSTALE ; NUMERO 21171
UDONTANI
(Thailandia)
Paese che vai,
usanza che trovi .
Nella passeggiata
degli alunni interni
verso la
frontiera dei Laos
gli elefanti
sostituiscono
i nostri comodi
pullman .
TRIESTE
Commemorazione
centenaria della
morte di
Michele Magone .
La graziosa scena
dell'incontro
del monello con
Don Bosco
alla stazione di
Carmagnola.
COMODORO
RIVADAVIA
(Argentina)
Un padiglione della
mostra dei lavori
eseguiti
dagli allievi delle
Scuole Professionali
Salesiane
« Dean Funes ».
FELICE
M. ROSSETTI
4€€a í
S. E ancesco U -
ftk di
o1 t.
a7 ,
pagine 264, con fotografie L . 1000
per ordinazioni
rivolgersi alla
SOCIETÀ
EDITRICE
INTERNAZIONALE
TORINO
CORSO REGINA MARGHERITA ì 76
C. C . P . 21171
La letteratura francescana non aveva ancora pagine così vive, sincere,
così umane come queste che padre Rossetti dedica con devoto amore
alla tomba di San Francesco . Con questo libro, oltre al valore intrinseco in fatto di pensiero, di gusto e di stile, l'Autore, attraverso
capitoli interessantissimi dedicati al ricordo di re, governanti, statisti,
principesse, artisti, scienziati inginocchiati dinanzi alla tomba di
San Francesco, dimostra la necessità urgente di tornare a rivivere
ed amare lo spirito di San Francesco per un rinnovamento delle
coscienze, per un più deciso avvio dei popoli verso pacifiche mète
di benessere spirituale e morale e di prosperità economica e civile .
Di qui l'importanza di questo nuovo libro dalla cui lettura, oltre
a un godimento intellettuale ed alla commozione che ridestano
memorabili avvenimenti palpitanti di fede e d'amore patrio, possono trarre fiducia e conforto le ansie e le attese del nostro tempo .
BOLLETTINO SALESIANO
PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI SAN GIOVANNI BOSCO
Direzione : via Maria Ausiliatrice, 32 - Torino - Telefono 22-117
Al 1 ° del mese : per i Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane
Al 15 del mese : per i Dirigenti della Pia Unione
Si invia gratuitamente . Spedizione in abbonamento postale . Gruppo 20
Facciamo noto ai benemeriti Cooperatori e alle benemerite Cooperatrici
che le Opere Salesiane hanno il Conto Corrente Postale con il numero 2-1355 (Torino)
sotto la denominazione: Direzione Generale Opere di Don Bosco - Torino 714
Ognuno può valersene con risparmio di spesa, nell'inviare le proprie offerte,
ricorrendo all'ufficio postale locale per il modulo relativo
IMPORTANTE Per correzioni d'indirizzo si prega d'inviare anche l'indirizzo vecchio .
Si ringraziano i Sig . Agenti postali che respingono, con le notificazioni d'uso, i Bollettini non recapitati .