PROVA canna rigata Savage 11 Long range hunter calibro .308 Winchester Abito scuro... DA CACCIA È destinata alla caccia di selezione a distanze “importanti” e riesce molto bene allo scopo grazie al bedding in lega leggera AccuStock, all’appoggiaguancia regolabile e alla canna semi-pesante con freno di bocca, che può essere escluso senza doverlo rimuovere Testo di Matteo Cagossi, foto di Matteo Galuzzi D opo l’acquisizione da parte del gruppo Atk corporation, la Savage arms di Westfield, Massachusetts, ha rivisto i propri accordi commerciali internazionali, affidando la distribuzione dei propri prodotti, alle aziende che già da anni operano con le controllate dall’Atk Sporting group (che incorpora anche marchi come Federal Premium, Cci, Alliant powder, Rcbs, Bushnell, Weaver Optics, Unkle Mike’s e altri rinomati brand). Non stupisce, quindi, che all’ultima edizione del Bignami day, la Bignami di Ora (Bz) abbia presentato l’intera gamma Savage, che comprendono armi lunghe camerate dal piccolo .17 Hmr fino al “tattico” .338 Lapua magnum. In tale occasione, ci è stata offerta la possibilità di testare, in anteprima, la carabina venatoria Savage modello 11 calibro .308 Winchester nel particolare allestimento denominato Long range hunter. Destinata alla caccia di selezione anche alle lunghe distanze (sopra i 250-300 metri), le peculiarità di questa interessante carabina sono la canna con profilo hunter pesante e con freno di bocca adattabile, Picatinny rail apicale, calcio sintetico AccuStock e pacchetto di scatto regolabile AccuTrigger. La dotazione è pertanto completa e consente al cacciatore di approcciarsi all’esercizio dell’attività venatoria con un prodotto performante già out of box e, quindi, senza dover ricorrere a operazioni di accuratizzazione che, spesso, sono necessarie con altri prodotti di serie. Peccato per la pragmatica estetica tipicamente yankee, non propriamente in linea con gli standard europei o con i raffinati gusti italiani, ma, in definitiva, la carabina da caccia è uno strumento di lavoro e, pertanto, deve “soltanto” essere robusta, affidabile, sicura e precisa. Per il proprio modello Long range hunter, Savage è 70 ARMI E TIRO 06/2014 partita dalla consolidata azione modello 11/111, progettata per poter essere prodotta a livello industriale con successivo assemblaggio senza l’intervento di aggiustaggio manuale, pur offrendo una precisione finale di alto profilo. A tal proposito, il movimento classicamente a due ponti, è ricavato da una barra d’acciaio a sezione circolare che assume un diametro finale pari a 34,4 mm, entro cui sono ricavate le guide di scorrimento dell’otturatore, le sedi di chiusura dei tenoni e gli scassi della finestra d’espulsione, finestra d’alimentazione e la sede per il pacchetto di scatto. Strutturalmente, la meccanica è molto razionale e, proprio grazie alla semplicità, si sono potuti garantire elevati standard qualitativi pur mantenendo prezzi competitivi. All’interno dell’azione scorre il consueto otturatore modulare Savage, composto da cinque componenti principali assemblati per incastro. Nell’ordine, dalla porzione anteriore a quella posteriore troviamo la testina otturatrice, l’inserto rotate con propria molla, il corpo cilindrico con manetta d’armamento, il noce a testa di vite e il complesso di percussione. La testina con due tenoni contrapposti, ha la faccia ribassata per accogliere e supportare l’intero fondello del bossolo, mentre quest’ultimo è trattenuto dall’estrattore a ghigliottina posto sull’aletta di chiusura destra e spinto dall’espulsore a pistoncino situato a “ore 4”. La testina è assemblata al corpo otturatore tramite un solido perno passante tenuto in sede dal percussore e il leggero gioco esistente serve a garantire sempre il perfetto contatto tra le alette di chiusura e le sedi, in modo tale da adattarsi all’azione senza torsioni o forzature di sorta. Tra testina e corpo, è inserito un elemento rotante che duplica le quote generali delle sedi di scorrimento, sigillando la testina per inibire ai gas derivanti dalla perforazione dell’innesco di raggiungere il volto del tiratore. 1:10” la canna (mm) 610 1.600 La Savage 11 Long range hunter è a suo agio nella caccia di selezione, ma può dare ottime soddisfazioni anche nel Tiro a segno. 06/2014 ARMI E TIRO 71 PROVA canna rigata Savage 11 Long range hunter calibro .308 Winchester In tale circostanza, le due alette dell’inserto servono a convogliare i gas incandescenti e ad alta pressione verso due fori di sfiato laterali (uno per lato), preservando il tiratore da eventuali traumi. Savage ha voluto, così, garantire al cacciatore l’incolumità anche in caso rotture del bossolo magari dovute alla così non improbabile evenienza di uno sparo con canna parzialmente ostruita da terra, fango o neve. Altra funzione dell’inserto, è quella di guidare con precisione la corsa dell’otturatore in quanto sull’aletta destra, è stata ricavata una piccola guida che si inserisce in un recesso all’uopo realizzato all’interno dell’azione anche per garantire la massima fluidità d’armamento in condizioni limite. La corsa dell’otturatore, pari a 97 mm, in effetti è risultata particolarmente fluida con tolleranze a otturatore chiuso ridotte, mentre a otturatore aperto si può contare su giochi adeguati per operare in sicurezza anche con arma sporca. La finitura lucida a bastoncino del corpo cilindrico, inoltre, agevola la scorrevolezza dell’insieme diminuendo gli attriti. Anche la fase di rotazione per l’apertura e contestuale armamento del percussore è piuttosto fluida. Ciò è garantito dall’angolo d’apertura pari a 90° che, in concomitanza della modesta inclinazione della camma d’armamento, permettono una ripetizione del colpo veloce e istintiva. A tal proposito, la manetta d’armamento adeguatamente sagomata e giustamente sporgente dal profilo di calciatura, fornisce una presa salda anche con mani guantate. Dietro la manetta d’armamento si trova il noce che però, avendo sembianze di una testa di vite, dal punto di vista meramente estetico, non convince. Infine, il percussore con relativa molla sono trattenuti stabilmente dal noce non permettendo, pertanto, lo smontaggio da campo se non con particolari attrezzi. Come accennato, l’otturatore chiude sull’azione a cui è, ovviamente, ancorata la canna. L’aspetto peculiare dell’arma, infatti, risiede proprio nel profilo di canna adottato che è stato ottimizzato per coniugare pesi ben gestibili con una precisione media superiore. A tal fine, si è deciso di ricorrere a un profilo di canna hunter, ma con diametri leggermente sovradimensionati. In volata, ovvero nella porzione di canna a ridosso del freno di bocca, il diametro rilevato è stato pari a ben 18,6 mm quindi, circa 2 mm in più rispet- 1 3 1. L’appoggiaguancia “calza” sopra il calcio vero e proprio ed è regolabile in altezza grazie alle due ghiere laterali. 2. Il freno di bocca ha una serie di fori radiali, ma ruotando la ghiera zigrinata, il fodero esterno può ruotare di 15 gradi, occludendo i fori nel caso in cui la proiezione di gas sia sconsigliabile (per esempio sparando da terra su terreno sabbioso). 3. La sicura è sulla coda dell’azione, in posizione centrale, e ha tre posizioni. 4. La testina dell’otturatore ha due alette contrapposte con espulsore elastico ed estrattore a ghigliottina. Tra la testina e il corpo otturatore c’è l’inserto rotante di tenuta ai gas. 2 4 La finitura lucida a bastoncino del corpo dell’otturatore rende particolarmente agevole la scorrevolezza 72 ARMI E TIRO 06/2014 2 1 1. Il cuore del sistema AccuStock è uno chassis in lega leggera vincolato stabilmente alla calciatura. 2. Il fondello del serbatoio è incernierato per lo svuotamento rapido. 3. Il recoil lug è costituito da un anello inserito intorno alla canna e appoggiato all’azione. È tenuto in sede grazie al grosso dado anteriore, che impedisce anche lo svitamento della canna. to alle canna delle carabine strettamente venatorie. Tale incremento di diametro, al lato pratico, si è rivelato estremamente prezioso in quanto, pur non appesantendo troppo l’arma, è riuscito a rendere la modello 11 estremamente costante e piacevole al tiro. Anche il bilanciamento generale, contraddistinto da un garbato appruamento mi ha trasmesso una naturale sensazione di controllo e solidità d’insieme senza, però, risultare eccessivo durante il maneggio o trasporto della carabina. La canna è solcata da 6 principi di rigatura a passo destrorso pari a un giro in 254 mm (10”) ed è lunga 610 mm a cui vanno aggiunti altri quattro centimetri di freno di bocca. Questo particolare è risultato piuttosto insolito in quanto è adattabile, poiché si può regolare su due posizioni: “aperto” con fori di sfiato attivi o, viceversa, “chiuso” per il tiro da posizione prona su terreni aridi o sabbiosi. Per commutare la posizione del freno è sufficiente agire sulla porzione esterna del freno stesso, applicando una rotazione di 15 gradi per sfalsare i fori presenti sul corpo esterno rispetto a quelli presenti sull’anima, stabilmente ancorata alla volata. In ogni caso il freno di bocca ha una struttura piuttosto tradizionale poiché è composto da dodici file radiali di tre fori di 3,3 mm. L’efficacia del freno di bocca è palpabile, tanto che sparando con i fori aperti, si avverte una sensibile diminuzione del rinculo rispetto all’impiego dell’arma con fori chiusi. La canna, in virtù della destinazione d’impiego della carabina, è di tipo flottante e quindi non presenta punti di contatto con la calciatura. CALCIATURA E SCATTO Il calcio adottato, è prodotto in materiale polimerico ad alta resistenza con pala dritta, appoggiaguancia regolabile in elevazione, calciolo elastico antirinculo e superfici di presa zigrinate che, però, a fronte di un aspetto esteriore piuttosto tradizionale, in realtà custodisce un prezioso segreto. All’interno, infatti, troviamo il famoso sistema di interfaccia azione-calciatura esclusivo, denominato AccuStock. Tale sistema si compone di uno spesso e robusto chassis in lega leggera che superiormente duplica le 3 quote della meccanica mentre, inferiormente, trattiene stabilmente il materiale polimerico. In tal modo, lo chassis si interfaccia all’azione con estrema precisione anche senza bedding polimerico, analogamente alle calciature per impiego tattico come quelle utilizzate sulle Sako Trg o Accuracy International. Ciò comporta che la carabina appoggia interamente su una “base” metallica che, pertanto, è scevra da qualsiasi fenomeno di deformazioni dovuta a dilatazioni termiche del polimero o flessioni cagionate da posizioni di tiro forzate, tipiche di chi trattiene l’arma con mano debole appoggiata sull’ottica. La calciatura integra il caricatore che, nello specifico, è fisso, bifilare ma a presentazione singola. Grazie alle alette di tenuta elastiche, il caricamento può avvenire naturalmente dall’alto mentre, qualora si abbia la necessità di operare lo scarico dell’arma, si può agire sul ritegno dello sportellino posto inferiormente. Tra lo sportellino del caricatore e il ponticello, celata dal pulsante di svincolo dell’otturatore, è posta la vite posteriore di fissaggio della calciatura che essendo situata in zona leggermente avanzata rispetto ad altre armi, concorre, assieme al calcio AccuStock, alla diminuzione delle vibrazioni e torsioni a carico dell’azione. Come accennato, il pulsante deputato allo svincolo dell’otturatore è posto inferiormente all’azione e, agendo sul pacchetto di scatto, permette la rimozione dell’otturatore solo a grilletto premuto. Il sistema di smontaggio è risultato un poco macchinoso, poiché si deve premere con forza il grilletto per sbloccare il citato pulsante che, contemporaneamente deve essere premuto mentre con la “terza” mano, o agevolandosi con la tenuta dell’arma in verticale, si dovrà contestualmente sfilare l’otturatore. Anche per il successivo riposizionamento del “catenaccio” si dovrà agire sul pulsante e il tutto non è certamente intuitivo. Per quanto riguarda lo scatto, viceversa, acquisire il feeling con lo stesso è piuttosto facile. Il sistema AccuTrigger è uno scatto diretto a rottura di cristallo con possibilità della regolazione del peso di sgancio. La presenza della leva della sicura automatica che protrude dal centro del grilletto, però, consente di pre06/2014 ARMI E TIRO 73 PROVA canna rigata Savage 11 Long range hunter calibro .308 Winchester Per chi vuole comprarla A chi è indirizzata cacciatori di selezione Cosa richiede un breve periodo di affiatamento per via dello scatto AccuTrigger con sicura al grilletto e del sistema di rimozione dell’otturatore 1 Perché comprarla pararsi allo sparo, in quanto fornisce una resistenza adeguata e tale da essere percepita come una sorta di primo tempo o precorsa. Nell’esemplare provato, lo scatto ha fatto rilevare un carico di 1.250 grammi, valore che può essere facilmente variato avvitando o svitando la molla di contrasto. Non sono presenti viti di regolazione, in quanto la molla stessa è trattenuta da una specifica filettatura in cui è avvitata la base della molla stessa. Al pacchetto di scatto è fissato il sistema di sicura a tre posizioni il cui cursore protrude nella porzione superiore dell’impugnatura immediatamente dietro al noce dell’otturatore. Il posizionamento centrale del comando, unito, alla specularità della calciatura consentono, in certa misura, l’impiego della Long range hunter anche da tiratori mancini. A ogni buon conto, l’ergonomia generale offerta dalla calciatura è particolarmente indovinata, soprattutto nella zona dietro al grilletto dove si può fare affidamento sull’impugnatura correttamente dimensionata e alla pala di lunghezza non eccessiva che, in ordine alla possibilità di regolazione dell’altezza dell’appoggiaguancia, permette di trovare facilmente un’impostazione adeguata alle singole necessità. LA NOSTRA PROVA Prima di metter mano alle cartucce, ho provveduto ad adattare, con precisione, l’altezza dell’appoggiaguancia agendo direttamente sulle due manopole laterali di ritegno. Trovata la regolazione a me più 2 74 ARMI E TIRO 06/2014 congegnale, ho iniziato il “riscaldamento” con qualche scatto in bianco per prendere confidenza con la postura di tiro e lo scatto. Per le prove a fuoco ci siamo avvalsi del balipedio in galleria della Bignami ove, alla distanza di cento metri, abbiamo messo alla frusta la Savage con varie munizioni venatorie commerciali e una ricarica match. L’ottica impiegata è stata una valida Weaver Super Slam Euro 4-20x50 mm con tubo di 30 mm fissato alla rail Picatinny di serie. Sparando con solo appoggio anteriore dal bancone sono riuscito, senza affanno, a realizzare immediatamente varie rosate di tre colpi costantemente entro il minuto d’angolo, sia con munizioni ricaricate, sia con le commerciali. Come è lecito attendersi, però, durante le prove si sono avuti comportamenti dissimili in relazione alla tipologia di proiettile utilizzato. Le Hornady Superformance con palla Sst di 150 grs hanno consentito di duplicare agevolmente le prestazioni delle munizioni match ricaricate, raggruppando in circa 20 mm, così come si sono egregiamente comportate anche le Hornady Z-Max 168 grs, ottime per gli ungulati anche se originariamente dedicate alla caccia di “zombie”. Pessimo, se confrontato ai risultati precedentemente ottenuti, è stato il comportamento con le Hornady Gmx 150 grs che, pur essendo generalmente palle monolitiche molto accurate, nell’occasione non hanno trovato il giusto feeling con la canna del Savage. Probabilmente le Gmx hanno risentito della precedente ramatura della canna con altri prodotti oppure arma robusta, affidabile, precisa e dotata di un sistema di sicure a “prova d’imbecille”. Freno di bocca adattabile e soluzioni tecniche della calciatura avanzate Con chi si confronta Sako A7, Weatherby Vanguard series 2 Range Certified, Sauer S101 Xt, Remington 700 Xcr II. 1. Il serbatoio è fisso, bifilare, ma a presentazione singola. L’elasticità dei labbri consente l’alimentazione comoda dalla finestra di espulsione, semplicemente premendo le cartucce verso il basso fino all’aggancio. 2. La canna è lunga 610 mm e ha profilo semi-pesante con volata (cioè la porzione di canna immediatamente dietro al freno) di 18,8 mm. SCHEDA TECNICA Produttore: Savage arms, www.savagearms.com Distributore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471.80.30.00, fax 0471.81.08.99, www.bignami.it Tipo: carabina a ripetizione ordinaria Modello: 11 Long range hunter Calibro: .308 Winchester Impiego specifico: caccia di selezione, tiro a segno Alimentazione: caricatore fisso bifilare a presentazione singola con caricamento dall’alto. Presenza di sportello inferiore per lo scaricamento rapido Numero colpi: 4 Scatto: AccuTrigger a un tempo, regolabile. Peso di scatto rilevato pari a 1.250 grammi Percussione: percussore lanciato Sicura: automatica al grilletto; manuale a tre posizioni con comando a cursore posto al centro del dorso dell’impugnatura Canna: profilo semi-pesante lunga 610 mm, rigatura a passo destrorso di 1:10” (250 mm), con rompifiamma integrale a fori chiudibili Organi di mira: metallici assenti. Presenza di rotaia a passo Picatinny/Weaver per l’attacco dell’ottica Peso: 3.800 g, scarica Materiali: azione e canna in acciaio brunito con finitura antiriflesso, calciatura in tecnopolimero e lega leggera, caricatore in acciaio Qualifica: arma da caccia Prezzo: 1.600 euro, circa, Iva inclusa TABELLA BALISTICA Munizioni commerciali Marca Hornady Hornady Hornady Tipo palla Gmx Superformance Sst Superformance Z-Max Peso palla (grs) 150 150 168 V0 (m/sec) 865 857 805 E0 (joule) 3.636 3.569 3.527 E0 (kgm) 370,7 363,9 359,6 Munizioni ricaricate Ricarica 1. Tipo palla Sierra Match King Peso palla (grs) 168 Polvere Vihtavuoti N140 Dose (grs) 41 V0 (m/sec) 789 E0 (joule) 3.389 E0 (kgm) 345,4 Rosata di tre colpi in 18 mm ottenuta a 100 metri con il freno di bocca “acceso” e le munizioni ricaricate. Rosata di tre colpi in 18 mm ottenuta a 100 metri con il freno di bocca chiuso e le munizioni ricaricate. Tre colpi in 30 mm con le Hornady Gmx di 150 grs. Tre colpi in 18 mm con cartucce Hormady Zombie max 168 grs. il passo di 1:10” è risultato troppo corto, in ogni caso, anche se di ottima qualità, non è stato possibile ottenere rosate sotto i 30 mm di diametro a 100 metri. In seguito sono state usate anche altre cartucce, come le Rws Ks 150 grs e 165 grs nonché le Dk 165 grs, con le quali abbiamo facilmente duplicato i risultati ottenuti con le munizioni Hornady avendo, pertanto, conferma del fatto che la Savage è di “bocca buona” offrendo prestazioni di rilievo con una vasta gamma di prodotti commerciali. Durante la prova, è stata testata l’influenza del freno di bocca sulla balistica della carabina e, sia con freno “aperto”, sia “chiuso”, non si sono manifestati scostamenti velocitari del proiettile degni di nota, né si sono palesate migrazioni di rosata. In compenso, abbiamo avuto la possibilità di renderci effettivamente conto del “lavoro” del freno stesso, che è apparso in grado di ridurre apprezzabilmente il rinculo della Savage senza disturbare il tiratore con sbuffi verso il viso o eccessivo rumore. Le rosate, inoltre, sono rimaste costanti sia sparando a canna fredda sia a canna surriscaldata da una decina di colpi. Anche l’alimentazione è stata del tutto convincente, offrendo la massima affidabilità con tutti i profili di palla impiegati. In ordine alla corretta esecuzione della camera di scoppio, i bossoli di risulta non hanno mostrato dilatazioni rilevanti e l’affumicatura del colletto si è rivelata congrua con la cameratura venatoria dell’arma. Come anticipato, la movimentazione dell’otturatore è sempre apparsa fluida e il limitato sforzo richiesto per la rotazione dell’apertura ha consentito di rimanere in mira durante le fasi di riarmo. Non siamo certamente al cospetto di un’arma artigianale e l’estetica propone linee di gusto squisitamente americano, ma ciò che conta, è che la Savage abbia dato buona prova di sé, dimostrandosi pienamente affidabile e capace di esprimere prestazioni balistiche elevate. Si consideri, infine, che prima della prova a fuoco per effettuare le fotografie che illustrano questo articolo, la Savage è stata completamente messa a “nudo”, ovvero è stata smontata rimuovendo anche il calcio. Il rimontaggio, con contestuale serraggio delle viti di tenuta, è avvenuto senza l’ausilio di chiavi dinamometriche e ciò non ha comunque influito sulle prestazioni balistiche della carabina, in quanto la calciatura AccuStock si è riposizionata perfettamente in sede offrendo, fin da subito, raggruppamenti di rilievo. In ogni caso, qualora si rimuova il calcio, consiglio sempre di sparare qualche colpo di “assestamento” prima di battere il terreno di caccia. In definitiva, l’impressione che mi ha dato la Savage testata, a parte la macchinosità del sistema di smontaggio dell’otturatore, è stata piuttosto positiva, soprattutto in relazione al congruo rapporto qualità/prezzo. Pertanto, qualora un cacciatore mi chiedesse se la Long range hunter possa essere una valida scelta per la caccia di selezione, con i dovuti distinguo, non avrei difficoltà a consigliarne l’impiego. 06/2014 ARMI E TIRO 75
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