Armi e Tiro (06/2014)

PROVA canna rigata Savage 11 Long range hunter calibro .308 Winchester
Abito scuro...
DA CACCIA
È destinata alla caccia di selezione a distanze “importanti” e riesce molto bene
allo scopo grazie al bedding in lega leggera AccuStock,
all’appoggiaguancia regolabile e alla canna semi-pesante con freno di bocca,
che può essere escluso senza doverlo rimuovere
Testo di Matteo Cagossi, foto di Matteo Galuzzi
D
opo l’acquisizione da parte del gruppo Atk
corporation, la Savage arms di Westfield, Massachusetts, ha rivisto i propri accordi commerciali internazionali, affidando la distribuzione
dei propri prodotti, alle aziende che già da anni operano con le controllate dall’Atk Sporting group (che
incorpora anche marchi come Federal Premium, Cci,
Alliant powder, Rcbs, Bushnell, Weaver Optics, Unkle
Mike’s e altri rinomati brand). Non stupisce, quindi,
che all’ultima edizione del Bignami day, la Bignami
di Ora (Bz) abbia presentato l’intera gamma Savage,
che comprendono armi lunghe camerate dal piccolo
.17 Hmr fino al “tattico” .338 Lapua magnum.
In tale occasione, ci è stata offerta la possibilità di
testare, in anteprima, la carabina venatoria Savage
modello 11 calibro .308 Winchester nel particolare
allestimento denominato Long range hunter.
Destinata alla caccia di selezione anche alle lunghe
distanze (sopra i 250-300 metri), le peculiarità di
questa interessante carabina sono la canna con profilo hunter pesante e con freno di bocca adattabile,
Picatinny rail apicale, calcio sintetico AccuStock e
pacchetto di scatto regolabile AccuTrigger. La dotazione è pertanto completa e consente al cacciatore di approcciarsi all’esercizio dell’attività venatoria
con un prodotto performante già out of box e, quindi, senza dover ricorrere a operazioni di accuratizzazione che, spesso, sono necessarie con altri prodotti di serie. Peccato per la pragmatica estetica tipicamente yankee, non propriamente in linea con
gli standard europei o con i raffinati gusti italiani,
ma, in definitiva, la carabina da caccia è uno strumento di lavoro e, pertanto, deve “soltanto” essere
robusta, affidabile, sicura e precisa.
Per il proprio modello Long range hunter, Savage è
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partita dalla consolidata azione modello 11/111,
progettata per poter essere prodotta a livello industriale con successivo assemblaggio senza l’intervento di aggiustaggio manuale, pur offrendo una
precisione finale di alto profilo.
A tal proposito, il movimento classicamente a due
ponti, è ricavato da una barra d’acciaio a sezione
circolare che assume un diametro finale pari a 34,4
mm, entro cui sono ricavate le guide di scorrimento
dell’otturatore, le sedi di chiusura dei tenoni e gli
scassi della finestra d’espulsione, finestra d’alimentazione e la sede per il pacchetto di scatto. Strutturalmente, la meccanica è molto razionale e, proprio
grazie alla semplicità, si sono potuti garantire elevati standard qualitativi pur mantenendo prezzi competitivi. All’interno dell’azione scorre il consueto otturatore modulare Savage, composto da cinque componenti principali assemblati per incastro.
Nell’ordine, dalla porzione anteriore a quella posteriore troviamo la testina otturatrice, l’inserto rotate
con propria molla, il corpo cilindrico con manetta
d’armamento, il noce a testa di vite e il complesso di
percussione. La testina con due tenoni contrapposti,
ha la faccia ribassata per accogliere e supportare l’intero fondello del bossolo, mentre quest’ultimo è trattenuto dall’estrattore a ghigliottina posto sull’aletta
di chiusura destra e spinto dall’espulsore a pistoncino
situato a “ore 4”. La testina è assemblata al corpo
otturatore tramite un solido perno passante tenuto in
sede dal percussore e il leggero gioco esistente serve
a garantire sempre il perfetto contatto tra le alette di
chiusura e le sedi, in modo tale da adattarsi all’azione senza torsioni o forzature di sorta. Tra testina e
corpo, è inserito un elemento rotante che duplica le
quote generali delle sedi di scorrimento, sigillando la
testina per inibire ai gas derivanti dalla perforazione
dell’innesco di raggiungere il volto del tiratore.
1:10”
la canna (mm)
610
1.600
La Savage 11 Long range hunter
è a suo agio nella caccia
di selezione, ma può dare ottime
soddisfazioni anche
nel Tiro a segno.
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PROVA canna rigata Savage 11 Long range hunter calibro .308 Winchester
In tale circostanza, le due alette dell’inserto servono
a convogliare i gas incandescenti e ad alta pressione
verso due fori di sfiato laterali (uno per lato), preservando il tiratore da eventuali traumi. Savage ha voluto, così, garantire al cacciatore l’incolumità anche
in caso rotture del bossolo magari dovute alla così
non improbabile evenienza di uno sparo con canna
parzialmente ostruita da terra, fango o neve.
Altra funzione dell’inserto, è quella di guidare con
precisione la corsa dell’otturatore in quanto sull’aletta destra, è stata ricavata una piccola guida che si
inserisce in un recesso all’uopo realizzato all’interno
dell’azione anche per garantire la massima fluidità
d’armamento in condizioni limite.
La corsa dell’otturatore, pari a 97 mm, in effetti è
risultata particolarmente fluida con tolleranze a otturatore chiuso ridotte, mentre a otturatore aperto si può
contare su giochi adeguati per operare in sicurezza
anche con arma sporca. La finitura lucida a bastoncino del corpo cilindrico, inoltre, agevola la scorrevolezza dell’insieme diminuendo gli attriti.
Anche la fase di rotazione per l’apertura e contestuale armamento del percussore è piuttosto fluida. Ciò
è garantito dall’angolo d’apertura pari a 90° che, in
concomitanza della modesta inclinazione della camma d’armamento, permettono una ripetizione del
colpo veloce e istintiva. A tal proposito, la manetta
d’armamento adeguatamente sagomata e giustamente sporgente dal profilo di calciatura, fornisce una
presa salda anche con mani guantate. Dietro la manetta d’armamento si trova il noce che però, avendo
sembianze di una testa di vite, dal punto di vista meramente estetico, non convince. Infine, il percussore
con relativa molla sono trattenuti stabilmente dal
noce non permettendo, pertanto, lo smontaggio da
campo se non con particolari attrezzi.
Come accennato, l’otturatore chiude sull’azione a cui
è, ovviamente, ancorata la canna. L’aspetto peculiare
dell’arma, infatti, risiede proprio nel profilo di canna
adottato che è stato ottimizzato per coniugare pesi
ben gestibili con una precisione media superiore. A
tal fine, si è deciso di ricorrere a un profilo di canna
hunter, ma con diametri leggermente sovradimensionati. In volata, ovvero nella porzione di canna a ridosso del freno di bocca, il diametro rilevato è stato
pari a ben 18,6 mm quindi, circa 2 mm in più rispet-
1
3
1. L’appoggiaguancia
“calza” sopra il calcio vero
e proprio ed è regolabile
in altezza grazie
alle due ghiere laterali.
2. Il freno di bocca ha una serie
di fori radiali, ma ruotando
la ghiera zigrinata, il fodero
esterno può ruotare
di 15 gradi, occludendo i fori
nel caso in cui la proiezione
di gas sia sconsigliabile
(per esempio sparando
da terra su terreno sabbioso).
3. La sicura è sulla coda
dell’azione, in posizione
centrale, e ha tre posizioni.
4. La testina dell’otturatore
ha due alette contrapposte
con espulsore elastico
ed estrattore a ghigliottina.
Tra la testina e il corpo
otturatore c’è l’inserto rotante
di tenuta ai gas.
2
4
La finitura lucida a bastoncino del corpo dell’otturatore rende
particolarmente agevole la scorrevolezza
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2
1
1. Il cuore del sistema
AccuStock è uno chassis
in lega leggera vincolato
stabilmente alla calciatura.
2. Il fondello del serbatoio
è incernierato
per lo svuotamento rapido.
3. Il recoil lug è costituito
da un anello inserito intorno alla
canna e appoggiato all’azione.
È tenuto in sede grazie al grosso
dado anteriore, che impedisce
anche lo svitamento della canna.
to alle canna delle carabine strettamente venatorie.
Tale incremento di diametro, al lato pratico, si è rivelato estremamente prezioso in quanto, pur non appesantendo troppo l’arma, è riuscito a rendere la modello 11 estremamente costante e piacevole al tiro.
Anche il bilanciamento generale, contraddistinto da
un garbato appruamento mi ha trasmesso una naturale sensazione di controllo e solidità d’insieme senza, però, risultare eccessivo durante il maneggio o
trasporto della carabina. La canna è solcata da 6
principi di rigatura a passo destrorso pari a un giro in
254 mm (10”) ed è lunga 610 mm a cui vanno aggiunti altri quattro centimetri di freno di bocca.
Questo particolare è risultato piuttosto insolito in
quanto è adattabile, poiché si può regolare su due
posizioni: “aperto” con fori di sfiato attivi o, viceversa, “chiuso” per il tiro da posizione prona su
terreni aridi o sabbiosi.
Per commutare la posizione del freno è sufficiente
agire sulla porzione esterna del freno stesso, applicando una rotazione di 15 gradi per sfalsare i fori
presenti sul corpo esterno rispetto a quelli presenti
sull’anima, stabilmente ancorata alla volata. In ogni
caso il freno di bocca ha una struttura piuttosto tradizionale poiché è composto da dodici file radiali di
tre fori di 3,3 mm. L’efficacia del freno di bocca è
palpabile, tanto che sparando con i fori aperti, si avverte una sensibile diminuzione del rinculo rispetto
all’impiego dell’arma con fori chiusi. La canna, in
virtù della destinazione d’impiego della carabina, è
di tipo flottante e quindi non presenta punti di contatto con la calciatura.
CALCIATURA E SCATTO
Il calcio adottato, è prodotto in materiale polimerico
ad alta resistenza con pala dritta, appoggiaguancia
regolabile in elevazione, calciolo elastico antirinculo
e superfici di presa zigrinate che, però, a fronte di un
aspetto esteriore piuttosto tradizionale, in realtà custodisce un prezioso segreto. All’interno, infatti, troviamo il famoso sistema di interfaccia azione-calciatura esclusivo, denominato AccuStock.
Tale sistema si compone di uno spesso e robusto
chassis in lega leggera che superiormente duplica le
3
quote della meccanica mentre, inferiormente, trattiene stabilmente il materiale polimerico.
In tal modo, lo chassis si interfaccia all’azione con
estrema precisione anche senza bedding polimerico,
analogamente alle calciature per impiego tattico come
quelle utilizzate sulle Sako Trg o Accuracy International. Ciò comporta che la carabina appoggia interamente su una “base” metallica che, pertanto, è
scevra da qualsiasi fenomeno di deformazioni dovuta a dilatazioni termiche del polimero o flessioni
cagionate da posizioni di tiro forzate, tipiche di chi
trattiene l’arma con mano debole appoggiata sull’ottica. La calciatura integra il caricatore che, nello specifico, è fisso, bifilare ma a presentazione singola.
Grazie alle alette di tenuta elastiche, il caricamento
può avvenire naturalmente dall’alto mentre, qualora
si abbia la necessità di operare lo scarico dell’arma,
si può agire sul ritegno dello sportellino posto inferiormente. Tra lo sportellino del caricatore e il ponticello, celata dal pulsante di svincolo dell’otturatore,
è posta la vite posteriore di fissaggio della calciatura
che essendo situata in zona leggermente avanzata
rispetto ad altre armi, concorre, assieme al calcio
AccuStock, alla diminuzione delle vibrazioni e torsioni a carico dell’azione.
Come accennato, il pulsante deputato allo svincolo
dell’otturatore è posto inferiormente all’azione e,
agendo sul pacchetto di scatto, permette la rimozione
dell’otturatore solo a grilletto premuto.
Il sistema di smontaggio è risultato un poco macchinoso, poiché si deve premere con forza il grilletto per
sbloccare il citato pulsante che, contemporaneamente deve essere premuto mentre con la “terza” mano,
o agevolandosi con la tenuta dell’arma in verticale,
si dovrà contestualmente sfilare l’otturatore.
Anche per il successivo riposizionamento del “catenaccio” si dovrà agire sul pulsante e il tutto non è
certamente intuitivo.
Per quanto riguarda lo scatto, viceversa, acquisire il
feeling con lo stesso è piuttosto facile. Il sistema AccuTrigger è uno scatto diretto a rottura di cristallo con
possibilità della regolazione del peso di sgancio. La
presenza della leva della sicura automatica che protrude dal centro del grilletto, però, consente di pre06/2014 ARMI E TIRO
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PROVA canna rigata Savage 11 Long range hunter calibro .308 Winchester
Per chi vuole
comprarla
A chi è indirizzata
cacciatori di selezione
Cosa richiede
un breve periodo
di affiatamento per via
dello scatto AccuTrigger
con sicura al grilletto
e del sistema di
rimozione dell’otturatore
1
Perché comprarla
pararsi allo sparo, in quanto fornisce una resistenza
adeguata e tale da essere percepita come una sorta di
primo tempo o precorsa. Nell’esemplare provato, lo
scatto ha fatto rilevare un carico di 1.250 grammi,
valore che può essere facilmente variato avvitando o
svitando la molla di contrasto. Non sono presenti
viti di regolazione, in quanto la molla stessa è trattenuta da una specifica filettatura in cui è avvitata la
base della molla stessa.
Al pacchetto di scatto è fissato il sistema di sicura a
tre posizioni il cui cursore protrude nella porzione
superiore dell’impugnatura immediatamente dietro
al noce dell’otturatore.
Il posizionamento centrale del comando, unito, alla
specularità della calciatura consentono, in certa misura, l’impiego della Long range hunter anche da
tiratori mancini. A ogni buon conto, l’ergonomia
generale offerta dalla calciatura è particolarmente
indovinata, soprattutto nella zona dietro al grilletto
dove si può fare affidamento sull’impugnatura correttamente dimensionata e alla pala di lunghezza non
eccessiva che, in ordine alla possibilità di regolazione dell’altezza dell’appoggiaguancia, permette di
trovare facilmente un’impostazione adeguata alle
singole necessità.
LA NOSTRA PROVA
Prima di metter mano alle cartucce, ho provveduto
ad adattare, con precisione, l’altezza dell’appoggiaguancia agendo direttamente sulle due manopole
laterali di ritegno. Trovata la regolazione a me più
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congegnale, ho iniziato il “riscaldamento” con qualche scatto in bianco per prendere confidenza con la
postura di tiro e lo scatto. Per le prove a fuoco ci
siamo avvalsi del balipedio in galleria della Bignami
ove, alla distanza di cento metri, abbiamo messo alla
frusta la Savage con varie munizioni venatorie commerciali e una ricarica match.
L’ottica impiegata è stata una valida Weaver Super
Slam Euro 4-20x50 mm con tubo di 30 mm fissato
alla rail Picatinny di serie.
Sparando con solo appoggio anteriore dal bancone
sono riuscito, senza affanno, a realizzare immediatamente varie rosate di tre colpi costantemente entro il
minuto d’angolo, sia con munizioni ricaricate, sia con
le commerciali. Come è lecito attendersi, però, durante le prove si sono avuti comportamenti dissimili
in relazione alla tipologia di proiettile utilizzato. Le
Hornady Superformance con palla Sst di 150 grs
hanno consentito di duplicare agevolmente le prestazioni delle munizioni match ricaricate, raggruppando
in circa 20 mm, così come si sono egregiamente
comportate anche le Hornady Z-Max 168 grs, ottime
per gli ungulati anche se originariamente dedicate
alla caccia di “zombie”.
Pessimo, se confrontato ai risultati precedentemente
ottenuti, è stato il comportamento con le Hornady
Gmx 150 grs che, pur essendo generalmente palle
monolitiche molto accurate, nell’occasione non hanno trovato il giusto feeling con la canna del Savage.
Probabilmente le Gmx hanno risentito della precedente ramatura della canna con altri prodotti oppure
arma robusta, affidabile,
precisa e dotata
di un sistema di sicure
a “prova d’imbecille”.
Freno di bocca
adattabile e soluzioni
tecniche della calciatura
avanzate
Con chi si confronta
Sako A7, Weatherby
Vanguard series 2
Range Certified, Sauer
S101 Xt, Remington
700 Xcr II.
1. Il serbatoio è fisso, bifilare,
ma a presentazione singola.
L’elasticità dei labbri consente
l’alimentazione comoda
dalla finestra di espulsione,
semplicemente premendo
le cartucce verso
il basso fino all’aggancio.
2. La canna è lunga 610 mm
e ha profilo semi-pesante
con volata (cioè la porzione
di canna immediatamente
dietro al freno) di 18,8 mm.
SCHEDA TECNICA
Produttore: Savage arms,
www.savagearms.com
Distributore: Bignami spa,
via Lahn 1, 39040 Ora (Bz),
tel. 0471.80.30.00,
fax 0471.81.08.99,
www.bignami.it
Tipo: carabina a ripetizione
ordinaria
Modello: 11 Long range
hunter
Calibro: .308 Winchester
Impiego specifico: caccia
di selezione, tiro a segno
Alimentazione: caricatore
fisso bifilare a presentazione
singola con caricamento
dall’alto. Presenza
di sportello inferiore
per lo scaricamento rapido
Numero colpi: 4
Scatto: AccuTrigger
a un tempo, regolabile.
Peso di scatto rilevato pari
a 1.250 grammi
Percussione: percussore
lanciato
Sicura: automatica
al grilletto; manuale a tre
posizioni con comando
a cursore posto al centro
del dorso dell’impugnatura
Canna: profilo semi-pesante
lunga 610 mm, rigatura
a passo destrorso di 1:10”
(250 mm), con rompifiamma
integrale a fori chiudibili
Organi di mira: metallici
assenti. Presenza di rotaia
a passo Picatinny/Weaver
per l’attacco dell’ottica
Peso: 3.800 g, scarica
Materiali: azione e canna
in acciaio brunito con finitura
antiriflesso, calciatura
in tecnopolimero e lega
leggera, caricatore in acciaio
Qualifica: arma da caccia
Prezzo: 1.600 euro, circa,
Iva inclusa
TABELLA BALISTICA
Munizioni commerciali
Marca
Hornady
Hornady
Hornady
Tipo palla
Gmx Superformance
Sst Superformance
Z-Max
Peso palla (grs)
150
150
168
V0 (m/sec)
865
857
805
E0 (joule)
3.636
3.569
3.527
E0 (kgm)
370,7
363,9
359,6
Munizioni ricaricate
Ricarica
1.
Tipo palla
Sierra Match King
Peso palla (grs)
168
Polvere
Vihtavuoti N140
Dose (grs)
41
V0 (m/sec)
789
E0 (joule)
3.389
E0 (kgm)
345,4
Rosata di tre colpi
in 18 mm ottenuta
a 100 metri
con il freno di bocca
“acceso”
e le munizioni
ricaricate.
Rosata di tre colpi
in 18 mm ottenuta
a 100 metri
con il freno di bocca
chiuso
e le munizioni
ricaricate.
Tre colpi in 30 mm
con le Hornady
Gmx di 150 grs.
Tre colpi in 18 mm
con cartucce
Hormady Zombie
max 168 grs.
il passo di 1:10” è risultato troppo corto, in ogni caso,
anche se di ottima qualità, non è stato possibile ottenere rosate sotto i 30 mm di diametro a 100 metri.
In seguito sono state usate anche altre cartucce, come
le Rws Ks 150 grs e 165 grs nonché le Dk 165 grs,
con le quali abbiamo facilmente duplicato i risultati
ottenuti con le munizioni Hornady avendo, pertanto,
conferma del fatto che la Savage è di “bocca buona”
offrendo prestazioni di rilievo con una vasta gamma
di prodotti commerciali.
Durante la prova, è stata testata l’influenza del freno
di bocca sulla balistica della carabina e, sia con freno
“aperto”, sia “chiuso”, non si sono manifestati scostamenti velocitari del proiettile degni di nota, né si
sono palesate migrazioni di rosata.
In compenso, abbiamo avuto la possibilità di renderci effettivamente conto del “lavoro” del freno stesso,
che è apparso in grado di ridurre apprezzabilmente il
rinculo della Savage senza disturbare il tiratore con
sbuffi verso il viso o eccessivo rumore.
Le rosate, inoltre, sono rimaste costanti sia sparando
a canna fredda sia a canna surriscaldata da una decina di colpi. Anche l’alimentazione è stata del tutto
convincente, offrendo la massima affidabilità con
tutti i profili di palla impiegati. In ordine alla corretta esecuzione della camera di scoppio, i bossoli di
risulta non hanno mostrato dilatazioni rilevanti e
l’affumicatura del colletto si è rivelata congrua con
la cameratura venatoria dell’arma.
Come anticipato, la movimentazione dell’otturatore
è sempre apparsa fluida e il limitato sforzo richiesto
per la rotazione dell’apertura ha consentito di rimanere in mira durante le fasi di riarmo.
Non siamo certamente al cospetto di un’arma artigianale e l’estetica propone linee di gusto squisitamente americano, ma ciò che conta, è che la Savage
abbia dato buona prova di sé, dimostrandosi pienamente affidabile e capace di esprimere prestazioni
balistiche elevate.
Si consideri, infine, che prima della prova a fuoco per
effettuare le fotografie che illustrano questo articolo,
la Savage è stata completamente messa a “nudo”,
ovvero è stata smontata rimuovendo anche il calcio.
Il rimontaggio, con contestuale serraggio delle viti di
tenuta, è avvenuto senza l’ausilio di chiavi dinamometriche e ciò non ha comunque influito sulle prestazioni balistiche della carabina, in quanto la calciatura AccuStock si è riposizionata perfettamente in
sede offrendo, fin da subito, raggruppamenti di rilievo. In ogni caso, qualora si rimuova il calcio, consiglio
sempre di sparare qualche colpo di “assestamento”
prima di battere il terreno di caccia. In definitiva,
l’impressione che mi ha dato la Savage testata, a parte la macchinosità del sistema di smontaggio dell’otturatore, è stata piuttosto positiva, soprattutto in relazione al congruo rapporto qualità/prezzo. Pertanto,
qualora un cacciatore mi chiedesse se la Long range
hunter possa essere una valida scelta per la caccia di
selezione, con i dovuti distinguo, non avrei difficoltà
a consigliarne l’impiego.
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