materie prime, specificità di prodotto e certificazioni, relatore Ezio

IL LEGNO
NELLA FINESTRA
MEDITERRANEA
02 aprile 2014
Ezio Facchini
MISSION
Concorrere al miglioramento della qualità e dell'affidabilità dei
prodotti, a vantaggio degli utilizzatori e dell'ambiente, effettuando
prove con alto livello di competenza, contribuendo all'innovazione
e promuovendo la formazione delle aziende per le quali CATAS
opera.
Direttiva del Consiglio
89/106/EEC
Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee
Documento interpretativo
GUCE N. C 62/23 del 28.021994
UNI EN 14351-1: 2006 Finestre e porte
Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali.
UNI EN 14220: 2007 Legno e materiali a base di legno
in finestre esterne e in ante e telai di porte esterne.
CEN/TS 13307-2: 2009 Lamellari, legno giuntato a dita
e profili semilavorati per impieghi non strutturali controllo produttivo.
UNI EN 14351-1:2006 Finestre e porte
Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali
Paragrafo 7.3.3 Materie prime e componenti
Devono essere documentate le specifiche di tutte le materie
prime e dei componenti in entrata, così come il programma di
ispezione per garantire la conformità.
ELEMENTI PER LA SCELTA DELLA SPECIE
LEGNOSA
GLI ARGOMENTI IN PROGRAMMA:
1.  Il legno
2.  La nomenclatura dei legnami per finestre
3.  La struttura del legno e le sue peculiarità
4.  Legno e umidità
5. Le proprietà del legno
6. Il legno modificato
7. Le norme
8. La scheda tecnica di un semilavorato
1- IL LEGNO una risorsa sostenibile
Amare il legno
Significa anzitutto rispettare
l albero e l ambiente che
lo circonda
LE FORESTE
nel mondo
Nel mondo, le foreste sono una ricchezza inestimabile e rappresentano il
29,6% della superficie terrestre.
LE FORESTE
europee
Sebbene le foreste europee, esclusa la Russia, rappresentino solo il 5% di
tutte le foreste mondiali, esse sono le più intensamente utilizzate per la
produzione di legname.
Dalle foreste europee proviene il 12% del tondame mondiale e il 23% del
legno per usi industriali
LA CERTIFICAZIONE FORESTALE
Il Forest Stewardship Council (FSC) fu
fondato nel 1993 ed è una organizzazione
internazionale no-profit, creata per
incoraggiare e supportare la gestione delle
foreste , tropicali e temperate, secondo
regole di protezione ambientale.
Il sitema noto come Programme for
Endorsement of Forest Certification
schemes (PEFC), è nato su iniziativa dei
proprietari forestali privati europei, e il
sostegno di alcune organizzazioni
industriali per garantire la provenienza del
legno da boschi gestiti in modo sostenibile.
LATIFOGLIE “hardwood”
Faggio, castagno, quercia e
pioppo
CONIFERE “softwood”
Abeti, pini, larici
IL LEGNO è suddiviso, in base alla sua origine
botanica, in due tipi:
Le CONIFERE sono più leggere e semplici nella
struttura, mentre le LATIFOGLIE sono
generalmente più pesanti e più complesse.
L’intervallo di densità delle conifere
varia da 350 kg/m3 a 700 kg/m3 .
L intervallo di densità delle latifoglie
da 450 kg/m³ a 1250 kg/m³.
Entrambe a circa il 12% di umidità (Desch e Dinwoodie, 1996).
IL LEGNO
per origine geografica
•  Conifere Europee
•  Conifere Nord America
• Latifoglie Europee
• Latifoglie Africane
• Latifoglie Asiatiche
• Latifoglie Nord America
• Latifoglie Sud America
2 - NOMENCLATURA DEI LEGNAMI
UTILIZZATI IN EUROPA UNI EN 13556:04
nome commerciale italiano specie botanica
codice origine
abete rosso
larice
pino silvestre
Picea abies (L.) Karst
Larix decidua Mill
Pinus sylvestris L.
PCAB
LADC
PNSY
EU
EU
EU
castagno
rovere farnia
Castanea sativa Mill.
Quercus petraea (matt) Liebl,Q robur L.
CTST
QCXE
EU
EU
quercia bianca americana
Quercus spp, incluse Q.alba L. e altre specie.
QCXA
AM(N)
quercia rossa americana
Quercus spp, incluse Q.rubra L. e altre specie
QCXR
AM(N)
frassino bianco americano
Fraxinus americana L, F.nigra Marsh,
F.pennsylvanica Marsh
FXXX
AM(N)
sapeli
Entandrophragma cylindricum (Sprague)
ENCY
AF
iroko
Milicia excelsa(Welw.)C.C.Berg,M.regia(A.Chev)
MIXX
AF
okoumé
Aucoumea Klaineana Pierre
AUKL
AF
meranti rosso chiaro
Shorea spp.
SHLR
AS
Come viene utilizzato un albero
SEGATO: Prodotto ottenuto a partire
da tronchi o pezzi di legno massiccio di
maggiori dimensioni mediante segagione
3 - LA STRUTTURA DEL LEGNO
Legno tondo e segati - Terminologia EN 844-7/95
ALBURNO: parte funzionale del del legno come lo
scorrimento della linfa verso l alto e di deposito delle
sostanze nutritive.
DURAME: strato centrale, non più vitale, che serve per
assicurare sostegno meccanico.
ANELLO DI ACCRESCIMENTO: strato di legno
prodotto durante una stagione vegetativa (nelle zone
temperate corrisponde all anello annuale).
FIBRA: Cellula allungata e stretta (o gruppo di cellule)
di cui il legno è in gran parte composto
PORO: sezione trasversale di una cellula conduttrice
d acqua, visibile sulle estremità di un elemento di
legno.
Il taglio del tronco
TRE SEZIONI DI TAGLIO
Segato tangenziale: con faccia
perpendicolare od approssimativamente
tangenziale rispetto agli anelli di
accrescimento
Segato radiale: con faccia
perpendicolare od approssimativamente
perpendicolare rispetto agli anelli di
accrescimento
Legno tondo e segati - Terminologia
EN 844-3/95
Il disegno della fibra
Fessurazioni
Legno tondo e segati - Terminologia
EN 844-3/5
Quando all’interno del segato è presente il cuore del tronco (midollo)
la differenza fra ritiro tangenziale e radiale provoca inevitabilmente
delle fessure.
Taglio di cuore
Instabilità
dimensionali
(deformazioni e
svergolamento) è
rischio di fessurazioni
molto alti.
Taglio di cuore
spaccato
Instabilità dimensionali
(deformazioni e
svergolamento) è rischio
di fessurazioni alti.
Da Corso di Progetto di Strutture di dott. Ing. Isaia Clemente
Taglio fuori cuore
Instabilità dimensionali
(deformazioni e
svergolamento) è rischio di
fessurazioni limitati.
Discontinuità dei tessuti
Tasche di resina cipollatura inclusioni di corteccia
Legno di tensione
NODO:
porzione di ramo inclusa nel legno
Nodo a chiave: nodo sezionato in
modo tale che il rapporto tra la
dimensione massima e la minima è
superiore a 4.
.
Nodo a baffo: coppia di nodi visibile sulla
stessa faccia ed aventi origine
approssimativamente in uno stesso punto
Nodo
cadente:
nodo non
aderente,
che non è
collegato
solidamente
al legno
circostante.
Nodo aderente (legato) : nodo che sulla
superficie considerata, è collegato al
legno circostante per più di 3/4 del
perimetro della propria sezione.
LE PECULIARITA
Una serie di fattori esterni può influenzare in maniera più o meno significativa
sulla variabilità e sulle caratteristiche proprie di una determinata specie, come
ad esempio il luogo di provenienza, le tecniche di abbattimento, segagione ,
essicazione.
Nonostante tutte queste variabili il legno come materiale ha comunque degli
aspetti peculiari che possono essere così riassunti:
Pesi specifici ridotti, fra i più bassi tra i materiali con possibilità strutturali.
Anisotropia, ovvero le sue proprietà dipendono strettamente dalla sezione presa in
esame (longitudinale o trasversale).
Porosità, data la sua struttura, è fatto come una spugna, in quanto le sue cellule
hanno il lume, e il legno non è altro che le pareti cellulari con una ridottissima
percentuale d acqua.
Eterogeneità,ovvero cellule orientate in modo differente nella struttura che
contribuiscono alla variabilità dei caratteri estetici e tecnologici (lavorabilità) del
materiale. (essendo formato da durame e alburno, da anelli con contenuto
diverso di lignina e cellulosa, da nodi, ecc.)
Biodegradabilità, ovvero la facilità con cui può essere deteriorato da funghi e insetti.
Composizione chimica di base uguale, due polimeri principali: lignina e cellulosa che
hanno proprietà complementari .
4 - LEGNO ED UMIDITA
Legno tondo e segati – Terminologia – Termini relativi all umidità UNI EN 844-4/99
Umidità: Massa dell acqua contenuta
nel legno, espressa come
percentuale della sua massa
anidra.
Umidità di equilibrio: Valore di
umidità al quale il legno non
assume o perde umidità in un dato
ambiente.
Legno fresco: Legno che non è stato
essiccato o al disopra del punto di
saturazione delle fibre.
Punto di saturazione delle fibre:
Stato di un pezzo di legno nel
quale le pareti cellulari sono sature
di umidità, ma non vi è acqua nelle
cavità cellulari. (circa il 30%)
Legno anidro: Legno privo di umidità.
L acqua nel legno: come si misura
• 
• 
Doppia pesata
–  è la più precisa, anche se sono considerati come acqua gli estrattivi che
evaporano al suo riscaldamento
–  Fornisce una umidità media
Strumenti portatili
–  Le misure sono influenzate da specie legnosa, massa volumica,
temperatura, presenza di elettroliti solubili, distribuzione non omogenea
della umidità, direzione della fibra
•  Resistenza elettrica
–  Disponibilità di dati di taratura
–  Circuito elettrico semplice
–  Richiede la penetrazione di due punte nel legno
–  Valida per umidità maggiori di 6÷8% e minori di 20÷25%
•  Costante dielettrica e fattore di perdita
–  Misura per contatto
–  Pochi dati di taratura
–  Non si misurano correttamente spessori inferiori a 25÷32 mm
Contenuto di umidità di un pezzo di legno segato
Determinazione tramite il metodo per pesata EN 13183-1/02
• 
Apparecchiature:
–  Bilancia con accuratezza 0,1 g / 0,01 g se
la massa del campione sarà maggiore/
minore di 100 g allo stato anidro
–  Stufa a circolazione d aria in grado di
mantenere la temperatura di (103 ± 2)°C.
• 
• 
Procedimento: campione di sezione
trasversale massima e dimensioni minime di
20 mm da almeno 300 mm dalle testate o a
metà se il pezzo è inferiore a 600 mm.
Campione privo di nodi, corteccia e sacche di
resina. Pesare subito il provino, m1. Essiccare
il provino a (103 ± 2)° fino a che la differenza
di massa tra due pesate intervallate di 2 ore
sia minore dello 0,1%. Pesare il provino
immediatamente dopo estrazione dalla stufa,
m 0.
Espressione e calcolo dei risultati con
approssimazione allo 0,1%
m1 # m0
"=
$100
m0
BREVE SINTESI
Il legno è un materiale poroso-capillare,ha quindi una grande superficie
interna. Questo sistema costituito prevalentemente da cavità, come tutti i
materiali porosi, assorbe vapore acqueo dall aria circostante e può
imbeversi, per capillarità, di acqua o di altri liquidi (ad es. soluzioni di
sostanze protettive del legno, adesivi).
La stabilità dimensionale assume un ruolo rilevante e può essere garantita
se, in fase di lavorazione, il legno possiede un umidità che manterrà anche
nel successivo impiego.
I parassiti del legno, insetti e funghi, necessitano, per la sopravvivenza di un
determinato contenuto minimo di umidità; è quindi possibile ottenere una
buona protezione del legno semplicemente mantenendo sufficientemente
bassa la sua umidità.
L umidità del legno (detta anche tenore di umidità o contenuto di umidità)
ne influenza praticamente tutte le caratteristiche fisiche, meccaniche e
tecnologiche.
5 - LE PROPRIETA DEL LEGNO
I legnami variano a seconda del tipo di albero da cui provengono.
Un legno può essere chiaro come il pioppo o scuro come l ebano; tenero o
duro, elastico o più rigido, legni che si lasciano tagliare facilmente altri meno.
La preferenza per un legno è quasi sempre determinata da una sua specifica
proprietà, che però può escluderne altre, richiedendo in genere una scelta di
compromesso.
Agli effetti pratici si possono distinguere proprietà di natura fisico-chimica,
meccanica e tecnologica.
LE PROPRIETA FISICO-CHIMICHE sono dovute alla
natura specifica degli elementi chimici costitutivi dei materiali; le
principali sono il colore, l odore, il disegno, la massa volumica, ritiro
e dilatazione, la condutibilità termica ed elettrica, capacità di
aggressione ai metalli, ecc..
Lignina (25%)
Cellulosa (65%)
ODORE: ogni legno ha un odore caratteristico che dipende dai compositori
volatili dei succhi, degli olii, delle resine.
DISEGNO: è condizionato da vari elementi: lucentezza, grana e venatura, che
dipendono dal taglio, longitudinale , radiale, tangenziale.
COLORE
- Il legno esposto all esterno e spesso anche non
esposto tende a variare il suo colore in tempi più
o meno rapidi.
- Variabilità naturale del colore del legno
- Ciascuna specie ha colore e aspetto tipico
- Variazione di colore dallo stato fresco allo stato esicato.
IL COLORE del legno
Va notato che le variazioni di colore si
verificano all'interno della stessa specie, come
pure tra alburno e durame.
Variazioni di colore per azione della luce:
Ingrigimento superficiale, con tendenza al nero
se bagnato.
Macchie e aloni nerastri dovuti a contatto con
metalli, spesso causati dalla reazione di
sostanze chimiche (tannini) con elementi
metallici in condizioni umide.
LE SPECIE PER TONALITA
RITIRO
Legno tondo e segati – Terminologia – Termini relativi all umidità UNI EN 844-4/99
Round and sawn timber Terminology – Terms relating to moisure content
Ritiro: Diminuzione delle dimensioni di un elemento di legno a causa della riduzione di
umidità.
DURABILITA
Durabilità biologica: resistenza propria del legno agli attacchi
degli organismi lignivori
Classe di durabilità: grado di resistenza del legno ai diversi
agenti di degrado biologico (EN 350, sue parti)
classe di durabilità
descrizione
X= perdita di massa provini
perdita di massa controlli
1
molto durabile
x ≤ 0,15
2
durabile
0,15< x ≤0,30
3
moderatamente durabile
0,30< x ≤0,60
4
poco durabile
0,60< x ≤0,90
5
non durabile
> 0,90
Deformazioni dovute a umidità non uniformi
MASSA VOLUMICA
10000
8000
6000
4000
2000
0
900
nome commerciale italiano
massa volumica
(12%) kg/m3
800
700
minimo massimo medio
600
abete rosso
300
620
450
larice
380
930
650
500
pino silvestre
380
660
550
400
castagno
370
700
580
rovere farnia
500
970
820
200
quercia bianca americana
680
820
750
100
quercia rossa americana
680
820
750
frassino bianco americano
520
870
720
0
okoumè
450
meranti rosso chiaro
400
640
520
sapeli
650
750
690
iroko
560
750
660
300
LE PROPRIETA MECCANICHE DEL LEGNO
Il principio fondamentale è che il legno
è anisotropo nei confronti di tutte le
proprietà meccaniche, che quindi
variano con la direzione anatomica
considerata.
Inoltre non è lecito attribuire ad un
materiale non omogeneo quale il legno
caratteristiche costanti o quasi; pertanto
i valori di resistenza forniti devono
essere intesi come dati medi
largamente indicativi.
Un ulteriore punto da sottolineare è che
le proprietà meccaniche di uno stesso
provino di legno variano in funzione
della temperatura e soprattutto della
sua umidità, mentre provini diversi di
uno stesso campione avranno proprietà
meccaniche molto diverse tra loro in
funzione soprattutto della difettosità e
della massa volumica
PROPRIETA ELASTICHE
Resistenza a flessione UNI ISO
3133 : considera il carico massimo sopportabile
da un provino soggetto a flessione ed è
proporzionale al massimo momento sopportato
dal campione in esame.
In statica si definisce tensione "la forza
che si trasmette attraverso una
superficie unitaria". Nel legno vengono
espresse in Megapascal (MPa):
1 MPa = 1 N/mm2 = 1 MN/m2 circa 10
kp/cm2
14000
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
abete rosso quercia rossa
americana
frassino
Il modulo di elasticità o modulo di Young UNI
ISO 3349 : (nella letteratura anglosassone si trova spesso la
sigla MOE, acronimo di "modulus of elasticity").Geometricamente
esprime la pendenza (cioè il coefficiente angolare) del tratto
rettilineo della curva tensioni-deformazioni.
L'interpretazione intuitiva del
modulo di elasticità è semplice:
quanto più E è elevato,tanto più
la retta iniziale si avvicinerà alla
verticale e tanto più rigido sarà
il legno (per ottenere la stessa
deformazione relativa occorrerà
sollecitare il provino con una
forza maggiore).
Viene espresso in N/mm².
Durezza statica (Yanka) UNI ISO 3350
Si esegue una penetrazione di un punzone sferico di 11,28 mm ad una
profondità 5,64 oppure se la provetta tende a rompersi ad una profondità di
2,82. Raggiunta la profondità si effettua la lettura del carico.
Yanka
5000
4500
4000
3500
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
faggio
rovere
wenge
iroko
doussie
Rottura a taglio
La spiccata anisotropia del legno fa si che in tale materiale le rotture per taglio
possano avvenire soltanto secondo superfici parallele alla fibratura (taglio
longitudinale)
Forza di estrazione della vite UNI EN 320
LE PROPRIETA TECNOLOGICHE si riferiscono alle
caratteristiche dei materiali più strettamente connesse con la
lavorazione meccanica cioè alla loro attitudine a farsi modellare.
A causa della sua natura biologica, il legno presenta una elevata variabilità di tutte le sue
caratteristiche; queste dipendono essenzialmente da:
Specie legnosa
(ad es, la quercia è più resistente di un abete)
Provenienza
(ad es, l’abete finlandese è più resistente di uno italiano)
Difettosità (categoria) (ad es. un abete con pochi nodi è più resistente di uno con molti)
6 - IL LEGNO MODIFICATO
Il legno vaporizzato
E opinione diffusa che il legno di
faggio vaporizzato di sia meno
nervoso . E dimostrato che un
legno vaporizzato raggiunge, nelle
stesse condizioni ambientali una
umidità di equilibrio inferiore a quella
di un legno non trattato. Lo scarto può
variare dallo 0.5 al 2% in valore
assoluto.
Altra considerazione che ancora non
ha riscontri scientifici è quella di porre
l attenzione non sui movimenti che
il legno ha in seguito alle variazioni
d umidità, ma sulla pressione (forza
unitaria) che il legno esercita come
conseguenza di questi movimenti.
LEGNO TERMOTRATTATO
essiccazione
(100°C)
trattamento termico
(190-220°C)
riscaldamento
(60°C)
stabilizzazione
e raffredamento
45-60 ore
Maggiore stabilità dimensionale
Migliore durabilità naturale
(resistenza a funghi)
Importante cambiamento di colore (uniformità)
Diminuzione della massa volumica e maggiore uniformità
Diminuzione delle caratteristiche meccaniche
Caratteristiche meccaniche a confronto
Brown ash
12% (20/65)
Brown ash Brown
190°
ash 210°
Umidità di equilibrio a 20/65 (%)
9,6
5,5
5,2
Classe di durabilità biologica EN 350
5
3
1
Massa volumica UNI ISO 3131 (kg/m3)
602 (720)
645
556
Conduttività UNI EN ISO 10456 (W/mK)
0,19
0,16
0,14
Rituro volumetrico ISO 4858 (%)
9,2
11,1
5,6
Durezza Janka UNI ISO 3350 (N)
5485
6076
4520
Durezza indentazione (Brinell) EN 1534 (kg/mm2)
/
3,4
2,6
Estrazione vite EN 320 (N)
3662
3707
2592
Resistenza a flessione UNI ISO 3133 (MPa)
104
98
58
Modulo a flessione UNI ISO 3349 (MPa)
10908
14150
10814
Compressione assiale UNI ISO 3787 (MPa)
50
65
53
Spacco assiale UNI 4143 (MPa)
/
0,50
0,38
Come varia la massa volumica e la dispersione del dato in relazione al
trattamento (12% - 160° - 210)
900
900
Densità BROWN ASH
Densità RED OAK
800
800
700
700
801
677
720
645
600
600
604
556
500
500
400
400
300
300
300
400
500
600
300
700
400
800
500 900
600
700
800
900
Grafico comparativo di variazione dimensionale (in direz. tangenziale) di
specie legnose in funzione del tempo di permanenza in clima umido (23±2°C
e 90±5 %u.r.))
LEGNO ACETILATO
Stabilità dimensionale e idrorepellenza
(riduzione dei fenomeni di ritiro/rigonfiamento)
Migliore durabilità naturale (resistenza a funghi e insetti)
Maggiore resistenza ai raggi UV
Caratteristiche meccaniche inalterate
Odore persistente
LEGNO trattato superficialmente
con sostanze idrorepellenti e
autopulenti
Alta tensione superficiale, tendendo a far rimanere
l’acqua sotto forma di gocciolina minimizzando la
superficie di contatto e la forza di adesione alla
superficie.
Con doppia azione sulla superfice: autopulente e
idrorepellente.
L uomo difficilmente e solo
parzialmente, può modificare le
proprietà del legno; quindi in base alle
caratteristiche del prodotto finale dovrà
individuare il tipo di legno più idoneo e
adattare le sue tecnologie al fine di
ottenere il migliore prodotto possibile.
7 – LE NORME
EN 844-3 Legno tondo e segato terminologia
EN 13307-1 Requisiti di profili e legno per uso
non strutturale
CEN/TS 13307-2 Profili e legno per uso non
strutturale - controllo di produzione
EN 942 Legno in falegnameria
EN 204 Classificazione adesivi per legno non
strutturale
EN 335-2 Durabilità del legno
EN 14220
LEGNO E MATERIALI A BASE DI LEGNO IN
FINESTRE ESTERNE E IN ANTE E TELAI DI
PORTE ESTERNE
Requisiti e specifiche
LAMELLARE
INCOLLATO
(glued laminated product):
Segato a misura o profilo semifinito costituito da due o più
lamelle di legno massiccio
giuntate di testa o a dita
incollate sulle facce lungovena
(EN 13307-1)
EN 844-3 Legno tondo e segato terminologia
EN 13307-1 Requisiti di profili e legno per uso
non strutturale
CEN/TS 13307-2 Profili e legno per uso non
strutturale - Controllo di produzione
EN 942 Legno in falegnameria
EN 204 Classificazione adesivi per legno non
strutturale
EN 335-2 Durabilità del legno
EN 14220
LEGNO E MATERIALI A BASE DI LEGNO IN
FINESTRE ESTERNE E IN ANTE E TELAI DI
PORTE ESTERNE
Requisiti e specifiche
EN 13307-1 Requisiti di profili e
legno per uso non strutturale
SCOPO:
Questa norma indica i requisiti dimensionali e contenuto di umidità per
segati a misura e profili semilavorati per usi non strutturali, inclusi profili
lamellari incollati e giuntati. Vale sia per latifoglie che conifere.
REQUISITI
Specie
Dimensioni
Tolleranze dimensionali
Deformazioni
Caratteristiche delle giunzioni a dita
Contenuto di umidità
Anelli di accrescimento
Incollaggio
Marchiatura
EN 844-3 Legno tondo e segato terminologia
EN 13307-1 Requisiti di profili e legno per uso
non strutturale
CEN/TS 13307-2 Profili e legno per uso non
strutturale - Controlli di produzione
EN 942 Legno in falegnameria
EN 204 Classificazione adesivi per legno non
strutturale
EN 335-2 Durabilità del legno
EN 14220
LEGNO E MATERIALI A BASE DI LEGNO IN
FINESTRE ESTERNE E IN ANTE E TELAI DI
PORTE ESTERNE
Requisiti e specifiche
CEN/TS 13307-2 Profili e legno per uso non
strutturale - Controlli di produzione
Scopo:
Questa norma europea specifica i metodi di controllo e le prove per la
verifica della qualità degli incollaggi di profili lamellari e di giunzioni a
dita impiegati nella produzione di legname e profili per utilizzi in
falegnameria.
I metodi di controllo devono assicurare la tenuta della linea collante in
base alla classe di servizio.
REQUISITI DEI MATERIALI:
Legno: requisiti generali vedi EN 13307-1
adesivi: l'adesivo deve essere scelto in modo da garantire una
giunzione forte e durevole che si mantenga per tutta la durata del
prodotto. Le caratteristiche minime dell adesivo per ogni classe di
servizio sono:
Classe di
servizio
Classe
d uso
EN 335-1
Umidità del legno e temperature in servizio
Requisito
1
Uso interno. La media delle umidità del legno non
supera 12%.
Classe D2, EN 204 o
Classe C2, EN 12765
1
Uso interno. La media delle umidità del legno non
supera 20%.
1
2
3
2
3
4
La temperatura in superficie può superare i 50°
solo per poche settimane all'anno. Esterno protetto
dall acqua, interno con rischio di condense o
elevate umidità.
La media delle umidità del legno non supera 20%.
La temperatura in superficie può superare i 50° per
lunghi periodi.
Esterno protetto dall acqua.
Condizioni climatiche che comportano un maggiore
contenuto di umidità media a quella dell'uso in
classe 3.
La temperatura in superficie può superare i 50° per
lunghi periodi. Esterno non protetto
Classe D3, EN 204 o
Classe C3, EN 12765
Classe D4, EN 204 o
Classe C4, EN 12765
Resistenza minima a
trazione 7 N/mm2 nella
prova EN 14257 (Watt91)
Tipo 1, EN 301
EN 844-3 Legno tondo e segato terminologia
EN 13307-1 Requisiti di profili e legno per uso
non strutturale
CEN/TC 13307-2 Profili e legno per uso non
strutturale - Controlli di produzione
EN 942 Legno in falegnameria
EN 204 Classificazione adesivi per legno non
strutturale
EN 335-2 Durabilità del legno
EN 14220
LEGNO E MATERIALI A BASE DI LEGNO IN
FINESTRE ESTERNE E IN ANTE E TELAI DI
PORTE ESTERNE
Requisiti e specifiche
EN 942 Legno in falegnameria
Questa norma è destinata ad essere utilizzata al momento della fabbricazione
di un prodotto.
Questo è uno standard europeo che fissa dei requisiti del legno da rispettare, in
caso di requisiti migliorativi essi devono essere forniti secondo uno specifico
schema riportato nella norma.
Fornisce requisiti generali per la classificazione
e la qualità visiva del legno in falegnameria.
Classe di appartenenza da J2 a J50 – specie – densità
anelli di accrescimento - umidità del legno.
CONTENUTO DI UMIDITÀ
La misura dell umidità in un prodotto di falegnameria deve essere eseguita
alla fine delle lavorazioni e prima di qualsiasi tipo di rivestimento. La
percentuale di umidità deve essere conforme alle relative norme di prodotto
o requisiti nazionali.
Quando non esiste una specifica si raccomandano i valori in tabella.
Categoria
Sotto categoria o
temperature ambientali
Falegnameria per
esterno
Falegnameria per interno
Contenuto di umidità %
12 a 19
Edifici non riscaldati
Edifici riscaldati tra 12 e
21°C
12 a 16
9 a 13
Edifici riscaldati a temp.
maggiori a 21°C
6 a 10
Classe
Requisito
J2
J5
J10
J20
J30
J40
J50
A
B
C
D
E
F
G
1 Fibra contorta
Non
permesso
Non
permesso
≤10 mm/m
≤10 mm/m
≤10mm/m
≤10 mm/m
≤10 mm/m
2 Fibra deviata
≤20 mm/m
≤20
≤50
≤50
≤50
≤100
≤100
mm/m
mm/m
mm/m
mm/m
mm/m
mm/m
Nodi
3 Max % sulla faccia
Max diametro
4 Sacche di resina,
inclusioni di corteccia
10
20
30
30
30
40
50
2 mm
5 mm
10mm
20 mm
30 mm
40 mm
50 mm
≤3 mm x
30 mm per
2 m lungh.
≤3 mm x 75
mm per 2 m
lungh.
≤3 mm x 30
mm per 2 m
lungh.
≤3 mm in
larghezza,
nessuno in
lunghez.
0,5 mm
0,5 mm
1,5 mm
1,5 mm
1,5 mm
50 mm
100 mm
200 mm
300 mm
300 mm
10%
10%
25%
50%
50%
Non
permesso
≤3 mm in
larghezza,
nessuno in
lunghez.
≤3 mm in
larghezza,
nessuno in
lunghez.
Fessure e fenditure
Max larghezza
5 Max lunghezza
Non
permesso
Non
permesso
Max lunghezza
cumolativa rispetto la
faccia
6 Midollo a vista
Non
permesso
Non
permesso
Non
permesso
Non
permesso
Permesso
Permesso
Permesso
7 Alburno
Non
permesso
Non
permesso
Non
permesso
Non
permesso
Permesso
se riparato
Permesso
se riparato
Permesso
se riparato
8 Danni da ambrosina
Non
permesso
Non
permesso
Permesso
se riparato
Permesso
se riparato
Permesso
se riparato
Permesso
se riparato
Permesso
se riparato
CLASSIFICAZIONE E REQUISITI
L appartenenza ad una classe è indipendente dalla specie.
I limiti per ogni requisito stabilito nelle singole classi non devono essere superati.
La tabella indica dove e in quale misura devono essere rispettati i requisiti al
momento della consegna, per le varie categorie di legname.
Consegna si riferisce al momento in cui il legname è fornito dal produttore al primo
acquirente.
Le classi della tabella si riferiscono generalmente alla faccia a vista.
Salvo non diversamente specificato, facce seminascoste nello stesso prodotto
possono essere classificate fino a due classi inferiori e, quelle nascoste, possono
essere di qualsiasi classe inferiore.
Pannelli di legno massiccio UNI EN 12775
Pannello che consiste
di pezzi di legno
incollati bordo contro
bordo e , in caso di
pannelli multistrato,
faccia contro faccia.
EN 844-3 Legno tondo e segato terminologia
EN 13307-1 Requisiti di profili e legno per uso
non strutturale
CEN/TS 13307-2 Profili e legno per uso non
strutturale - Controlli di produzione
EN 942 Legno in falegnameria
EN 204 Classificazione adesivi per legno non
strutturale
EN 335-2 Durabilità del legno
EN 14220
LEGNO E MATERIALI A BASE DI LEGNO IN
FINESTRE ESTERNE E IN ANTE E TELAI DI
PORTE ESTERNE
Requisiti e specifiche
Classificazione degli adesivi termoplastici per legno per applicazioni
non strutturali UNI EN 204.
Classi di
durabilità
Esempi di condizioni climatiche e campi di applicazione
1
Interni in cui il contenuto di umidità del legno non è
maggiore del 15%
2
Interni con occasionale esposizione a breve termine
all acqua corrente o condensata e/o occasionale
umidità elevata a condizione che il contenuto di umidità
del legno non sia maggiore del 18%
3
Interni con frequente esposizione a breve termine
all acqua corrente o condensata e/o notevole
esposizione all umidità elevata. Esterni non esposti
alle intemperie
4
Interni con frequente esposizione a lungo termine
all acqua corrente o condensata. Esterni esposti alle
intemperie ma protetti mediante adeguato rivestimento
superficiale
ADESIVI
Termoindurenti
(adesivo ad indurimento
chimico)
Colla Caseinica
Resine Ureiche (UF)
Resine melaminiche (MF)
Resine Fenol-resorciniche (PRF)
Adesivi Poliuretanici (PU)
Termoplastici
(adesivo ad indurimento fisico)
Adesivi vinilici (PVAc)
Termofondenti (HM)
Adesivi a contatto
(adesivi ad indurimento chimico fisico)
Adesivi EPI
EN 844-3 Legno tondo e segato terminologia
EN 13307-1 Requisiti di profili e legno per uso
non strutturale
CEN/TS 13307-2 Profili e legno per uso non
strutturale - Controlli di produzione
EN 942 Legno in falegnameria
EN 204 Classificazione adesivi per legno non
strutturale
EN 335-2 Durabilità del legno
EN 14220
LEGNO E MATERIALI A BASE DI LEGNO IN
FINESTRE ESTERNE E IN ANTE E TELAI DI
PORTE ESTERNE
Requisiti e specifiche
Legno e materiali a base di legno in finestre
esterne e in ante e telai di porte esterne - Requisiti
e specifiche. - UNI EN 14220:2007
Termini e definizioni: Queste definizioni prendono in considerazione il prodotto dopo
l installazione.
Profilo - Faccia a vista - Faccia semi-nascosta - Faccia nascosta
Faccia esposta all acqua:faccia di una parte di prodotto che è direttamente esposta alla
pioggia, acqua corrente, permanente o intermittente condensa.
REQUISITI GENERALI
I requisiti per le caratteristiche del legno e materiali a base di legno usati nelle finestre e
porte esterne in relazione alla Qualità visiva, Durabilità biologica e Proprietà fisiche devono
essere soddisfatti.
CONTENUTO DI UMIDITÁ
Il contenuto di umidità è generalmente soggetto a requisiti nazionali e alle condizioni d uso.
Quando non è specificato l umidità non deve superare il 16%. Viene misurata con la EN
13183-2, EN 13183-1 in caso di contestazioni.
DENSITÁ
Salvo diversamente indicato nelle specifiche esigenze nazionali, le densità minime del
legno, misurate a 20°C e 65% r.h. (generalmente ad una umidità di equilibrio del 12%)
devono essere:
Conifere (softwood): 350 kg/m3 e latifoglie (hardwood): 450 kg/m3
Requisiti minimi per elementi di finestre, porte e porte
finestre in Germania
Elemento
Classe EN 942
Faccia a vista
Verniciatura
opaca
Faccia seminascosta
Verniciatura
semilucida
Verniciatura
opaca
Faccia nascosta
Verniciatura
semilucida
Telai di finestre e porte
J10 (J30)
J10
J30
J10 (J30)
J30
Anta e battenti
J10 (J30)
J10
J30
J10 (J30)
J30
Montanti e traversi di
porte
J10 (J30)
J10
J30
J10 (J30)
J30
Listelli
J10 (J30)
J10
J10
J10 (J30)
J10
Fasce
J2
J2
J2
J2
J2
Soglia e davanzale
J10 (J30)
J10
J30
J10 (J30)
J30
Pannellature e
specchietto
J10 (J30)
J10
J30
J10 (J30)
J30
7- SCHEDA TECNICA - Profili lamellari
La presente scheda, pur non essendo obbligatoria ai sensi del Codice al Consumo (D.Lgs. 6
settembre 2005, N° 206), in quanto i nostri prodotti non sono destinati al consumatore finale,
viene rilasciata per richiesta del cliente al fine di fornire indicazioni tecnico-commerciali e di
informare sui materiali impiegati nella realizzazione dei semilavorati. La scheda può essere
utilizzata come dichiarazione del fornitore. Questo prodotto in quanto semilavorato non è
soggetto alla marcatura CE
Denominazione merceologica del prodotto: Legno lamellare incollato per impiego in finestre
esterne e in ante e telai di porte esterne
Denominazione commerciale del prodotto:_________________________________________
Nome del produttore:__________________________________________________________
Stabilimento di produzione:_____________________________________________________
Specie legnosa/ Provenienza: (esprimere secondo la UNI 13556 - legno tondo e segati nomenclatura dei segati usati in Europa) rovere - Quercus petraea(matt) Liebl, Q. Robur l.
codice QCXE origine EU.
Composizione del profilo: (lamella centrale giuntata, lamella centrale a lista intera,.. Spessori
delle lamelle)
Sezione del profilo - tolleranze e deformazioni: rettangolare 90 x 72 mm in conformità al
paragrafo 4.2 della EN 13307-1
Certificazioni ( forestali, di sistema di prodotto):
Stato della superficie: piallata o non piallata
Umidità del legno: < a 16 %
Giunzioni a dita: presenti solo nella lamella interna e conforme al paragrafo 5.2.2 della EN 14200
Qualità del legname: tutte le facce in classe J10 secondo EN 942 Tabella 1
Durabilità biologica: conforme all uso in classe 1-2-3 senza trattamenti preservanti (Es. riferito al
rovere)
Densità del legno: (vedi EN 350-2)
Conduttività termica:
In assenza di altri dati, fare riferimento a questo estratto della tabella 3 della UNI EN
ISO 10456:2008 (utilizzare l interpolazione per il calcolo con densità diverse da
quelle tabulate)
Densità kg/m3
Conduttività termica W/(mK)
450
0,12
500
0,13
700
0,18
Adesivi: gli adesivi impiegati sono conformi alla classe di durabilità D4 della EN 204 e
hanno un valore medio di resistenza al taglio per trazione ad elevate temperature (EN
14257) > 7,0N/mm2
Informazioni tossicologiche: Soddisfa i requisiti della classe E1 secondo quanto previsto
dal D.Lgs. 10/10/2008
Qualità dell incollaggio e controlli in produzione: La qualità dell incollaggio viene verificata
giornalmente con prove di spacco a secco e a campione con prova tipo D4 (PTP CATAS)
presso il CATAS (solo se la prova viene effettivamente affidata al CATAS). I valori rilevati
sono conformi alle prescrizioni del regolamento tecnico del CQA.
Stoccaggio: Dopo l incollaggio e la pressatura e prima della spedizione il lamellare è
immagazzinato per almeno 48 ore, in ambiente protetto a temperatura non inferiore a
15°C, il prodotto semilavorato è protetto dagli agenti atmosferici e dall irraggiamento
solare diretto.
Precauzioni d uso: Il prodotto deve essere stoccato al riparo dalle intemperie
Smaltimento sfridi: Da effettuarsi secondo le direttive del Decreto Ronchi del 5 febbraio
1997, n°22 per rifiuti non pericolosi
Grazie per l attenzione
Ezio Facchini
Tel. 0432 - 747229
[email protected]
Progetto
Finestra in legno
Finestra in PVC
Finestra in alluminio
UNI EN 12412‐2:2004 Prestazione termica di finestre, porte e
chiusure ‐ Determinazione della trasmittanza termica con il
metodo della camera calda. Telai.
Le prove
1. Permeabilità all’aria
2. Tenuta all’acqua;
3. Resistenza al vento;
4. Torsione, svergolamento,
resistenza ai carichi accidentali;
5. Stabilità ai climi diversi;
6. Cicli di apertura/chiusura;
Altri aspetti
1. Durabilità
2. Estetica
3. Sostenibilità, Analisi del ciclo di vita (LCA)
4. Ecc..
LIFE CYCLE ASSESSMENT: CHE COS’È Life Cycle Assessment (in italiano "analisi del ciclo di vita", LCA) analizza le interazioni di un
prodotto /servizio con l'ambiente, considerando il suo intero ciclo di vita, inclusi:
Pre-produzione (quindi anche estrazione e produzione dei materiali)
Produzione
Distribuzione
Uso (quindi anche riuso e manutenzione)
Riciclo
Dismissione finale
Elementi del sistema
•  Sono state considera= tre serramen= di dimensione 123x148 cm, materiali legno, alluminio, PVC; •  La trasmiLanza pari a 1,8 W/m2 °K (determinata con la serie delle norme UNI EN ISO 10077); •  La valutazione è effeLuata con la Valutazione del Ciclo di Vita (LCA) regolata dalle norme ISO 14040; •  La valutazione è stata effeLuata con la raccolta da= c/o le aziende con una chek-­‐list creata ad hoc, u=lizzando banca da= Ecoinvent V.2, calcoli con so^ware Sima –Pro 7.3.2; Del ciclo di vita del prodoLo sono state analizzate le seguen= fasi •  Produzione materiali e componen= del infisso •  Trasporto materiali e componen= nello stabilimento produevo •  Assemblaggio dell infisso •  U=lizzo infisso (potenza termica) •  Fine vita del telaio Indicatori della ricerca •  GWP100 – è un indicatore (Global Warming Poten=al) che comprende in primo luogo le emissioni di anidride carbonica prodoLe lungo l intero ciclo di vita del prodoLo, principale gas serra, oltre ad altri gas con minore grado di assorbimento dei raggi infrarossi, quali il metano (CH4), protossido di azoto (N2O), clorofluorocarburi (CFC). L indicatore viene espresso in funzione del grado di assorbimento della CO2 (kg di CO2 equivalente). •  Cumula>ve Energy Demand -­‐ è un indicatore che si focalizza sull analisi dell impiego delle risorse energe=che dis=nte in cinque categorie d impaLo: risorse non rinnovabili fossili e nucleari, risorse rinnovabili dis=nte in biomasse, acqua, fon= energe=che derivate dal vento, dal sole o dalla terra. Tramite questo indicatore è possibile calcolare sia l energia direLa, impiegata in un processo produevo, che quella indireLa, che permeLe di avere la quota di energia direLa pronta per essere consumata. L indicatore è misurato in MJ di energia consuma= dal prodoLo. •  Life Cycle Inventory – Dall inventario del ciclo di vita del prodoLo è stato estrapolato il consumo di acqua dalle diverse operazioni e fasi al fine di valutare l impronta del prodoLo legata al consumo idrico. L indicatore è misurato in litri di acqua consuma=. Comparazione
metodo IPPC GWP 100 metodo Cumula1ve Energy Demand metodo Selected LCI Results Osservazioni Comparazione
Aumentando o diminuendo la durata della ricerca (ad esempio diminuendo i 30 anni)? Si va a favore del legno.