E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Mercoledì 4 giugno 2014 www.ilquotidianoweb.it 24 REDAZIONE: piazza Serravalle, 9 88100 Catanzaro Tel. 0961.792164 - Fax 0961.701540 SOVERATO [email protected] SANITÀ A RISCHIO Il manager dell’Asp propone il distaccamento di 2 medici del Sumai Unico colpevole: Gerardo Mancuso Levata di scudi dei sindaci a favore del reparto di Ortopedia dell’ospedale FI-AN di EDOARDO CORASANITI PER i sindaci, il depotenziamento del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Soverato ha un colpevole. Con un nome e cognome: Gerardo Mancuso, il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Nella sala consiliare di palazzo di città, ieri mattina, gli amministratori del comprensorio hanno alzato gli scudi in difesa della struttura sanitaria che da tre giorni è priva della sala operatoria di ortopedia a causa di mancanza di personale. Primo fra tutti, il neo eletto Ernesto Alecci, che poche ore prima ha incontrato Mancuso per studiare un piano di emergenza, una serie di soluzioni tampone da adottare nell’immediato. Il direttore generale ha fatto sapere al primo cittadino di Soverato che «interpellerà i medici del Sumai che lavorano in convenzione con la Regione all’interno di cliniche private per ottenere il distaccamento di almeno due di loro, in modo da distaccarne almeno due nel nosocomio soveratese». Alecci ha promesso che chiederà al presidente provinciale del Cal (conferenza autonomie locali), Sergio Abramo, un incontro per discutere dell’urgenza. Ma è come mettere una pezza ad una barca che fa acqua da tutte le parti. Per il resto dei sindaci, il problema è macroscopico. In ballo c’è l’intero passato e futuro della struttura. Pino Pitaro di Torre Ruggiero attacca a testa bassa e punta il dito contro Mancuso. «Questa gestione dell’Asp di Catanzaro è la più scellerata, e la soluzione tampone prospettata conferma che c’è una gestione sbagliata. Noi non ne facciamo una questione partitica - ha continuato Pitaro - ma c’è al primo posto la situazione del territorio, perché si sta Alcuni dei presenti in sala verificando lentamente a Soverato ciò che è già successo all’ospedale di Chiaravalle. Lui è un dirigente nominato dalla politica che non si relaziona con i sindaci del territorio per me è un nemico della sanità di Soverato». Pitaro è il primo a lanciare il j’accuse contro Mancuso. A lui si accodano il sindaco di Stalettì Concetta Stanizzi, quello di Santa Caterina Giuseppe Leto, il primo cittadino di Guardavalle Pino Ussia (presenti anche gli amministratori di Sant’Andrea, San Sostene, Centrache, Gagliato, Montauro). Per loro, è ormai palese la forza trazione lametina che il direttore sta portando avanti. Per Francesco Fusto, di Borgia, Antonio Corasaniti di Davoli, Francesco Aloisi di Palermiti e Michele Drosi di Satriano, bisogna superare gli steccati ideologici- partitici e mettersi in testa che la sfida in difesa dell’ospedale di Soverato non ha colore politico. Deve essere affrontata da tutti. Nella discussione irrompe Renato Barone, anestesista e coordinatore regionale Cgu-Cisal, che lavora nella struttura della città. Parla con il cuore in mano e con i numeri: «A Soverato si è partiti da una riduzione graduale di posti letto, ma nessuno dice che si chiude al 31-12-13 con oltre 2.000 interventi effettuati nell’intera struttura. La rivista “Focus Salute 2013”testimonia la buona sanità in Ortopedia, attestando lo stesso al primo posto in Calabria nel settore pubblico per interventi in artroscopia e ricostruzione del crociato e chirurgia traumatologica per fratture del femore entro i primi 3 giorni dell’evento traumatico. Noi medici siamo rimasti a difendere questa struttura in trincea». Il sindaco Alecci si appella al presidente Cal, Abramo © RIPRODUZIONE RISERVATA Intrerrogazione ai ministri UN'INTERROGAZIONE parlamentare al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e alla collega agli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta. Un’assemblea pubblica ed un sit-in di protesta. Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale sezione di Soverato punta i piedi sul reparto di Ortopedia, promettendo una battaglia senza sconti per nessuno. E, soprattutto, nei confronti dell’Asp di Catanzaro. «Ci opponiamo in maniera risoluta e determinata alle azioni dirigenziali dell’Azienda sanitaria di Catanzaro in merito al blocco dei ricoveri del reparto Ortopedia dell’ospedale di Soverato», scrivono. Perché la chiusura ai ricoveri del reparto di Ortopedia è «un’offesa alla città». Inizia la protesta, per impedire «questo cannibalismo ai danni dell’ospedale di Soverato e dei cittadini del comprensorio». L’assemblea dei sindaci sulle problematiche che investono l’ospedale di Soverato L’APPELLO Gagliardi chiama i sindaci del territorio Ospedale, «una battaglia da condurre insieme» di AMALIA FEROLETO “SEMPLICEMENTE Soverato”, con il consigliere di minoranza neo eletto Antonello Gagliardi , scende in campo a difesa del diritto alla salute, ancora una volta calpestato. E si fa portavoce delle forti preoccupazioni che serpeggiano tra i cittadini, dopo l’ulteriore deopotenziamento dell’ospedale di Soverato con la chiusura della sala di operatoria di Ortopedia per mancanza di personale. E prima ancora della Pediatria “Semplicemente Soverato” fa un appello a tutti i sindaci del Soveratese, al di là degli steccati politici, a mobilitarsi per individuare una idonea soluzione . Una battaglia da condurre insieme, con l’invito agli amministratori a voler chiede- re un incontro urgente al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il ministro dovrò farsi garante secondo “Semplicemente Soverato, del buon funzionamento dell’ospedale di Soverato, «anche in previsione della stagione estiva che vedrà sul nostro territorio la presenza di 60/70 mila persone, occorre un pronto soccorso di eccellenza dotato di anestesia/chirurgia, elisoccorso e camera iperbarica». Il movimento di Gagliardi, inoltre sferra un duro attacco al direttore generale dell’Asp Gerardo Mancuso che, in tutta questa vicenda, avrebbe gravose responsabilità. Critiche pesante vengono rivolte anche all’ex presidente della Giunta regionale calabrese, Giuseppe Scopelliti, commissario della Sanità in Calabria. Ai sindaci , dunque, il dovere di farsi garanti tutti insieme della difesa del diritto alla salute sul territorio. «A pagare il conto più doloroso per le scelte politico-amministrative scellerate delle giunte regionali di questi ultimi anni è la nostra Soverato con il nostro ospedale - si legge nella nota di “Semplicemente Soverato “ - Un problema su cui il nostro movimento sente il dovere e l'obbligo di dire la sua per individuare una soluzione a questa crisi che attanaglia il nostro territorio da molti anni, e che vede coinvolte tutte le forza politiche». Il consigliere di minoranza neoeletto Antonello Gagliardi © RIPRODUZIONE RISERVATA POLITICA Presentati dal segretario provinciale, Bruno, e dal leader Severino Il Pd si rinnova: ecco direttivo e segreteria SI riparte dai numeri e dalle persone: le cifre, che consacrano il partito democratico come il primo partito della città, e le persone, che negli ultimi anni sono tornate a frequentare la sezione. Di fronte al segretario provinciale, Enzo Bruno, e al vice segretario vicario, Michele Drosi, il leader democratico cittadino, Francesco Severino, ha presentato la nuova segreteria del Pd. Che sarà composta da: Giuseppe Pipicelli, Bepi Grande, Vincenzo Giorla, Giuseppe Santoro, Beniamino Lagani , Antonio Pellegrino e Irma Petrella. Riformulato anche il direttivo: Domenico Caruso, Giuseppe Gidari, Giuseppe Macrina, Francesco Pezzaniti, Fabio Tirinato, Giorolamo Tucci, Maria Caristo, Antonio Tirabosco, Luciano Pittelli, Mariarosa Scicchitano, Sergio Mercurio, Saverio Calabretta, Tiziana Alvaro, Nicola Caponio, Marcello Pasceri, Cristina Sanzo, Giuseppe Staglianò., Maurizio Di Giorgio, Vincenzo Criniti. Dall’elenco dei nomi, spiccano quelli di Pipicelli, Giorla e Grande. Il primo, candidato alle primarie per diventare sindaco. Gli ultimi due, per qualche ora leader della coalizione ma poi messi da parte per riuscire a saltare l’ostacolo e Il segretario del Pd, Francesco Severino tirare fuori dal cilindro un altro nome. Che coincide con quello di Ernesto Alecci, il neo sindaco di Soverato di fede democratica. E per tanti che entrano c’è chi esce: Francesco Rotondo, ormai ex vice segretario cittadino che in campagna elettorale è diventato Euforico. Sulla vittoria del 25 maggio, il partito di Renzi ci mette il cappello. Così come ha ricordato in assemblea Enzo Bruno, sottolineando l’impatto del Pd per il successo. Tanto violento da far eleggere nessun consigliere. «Ci siamo concentrati di più sulla promozione della lista che sulle preferenze», ha commentato Severino. ed. cor. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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