Soverato. Unico colpevole: Gerardo Mancuso

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Mercoledì 4 giugno 2014
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SOVERATO
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SANITÀ A RISCHIO Il manager dell’Asp propone il distaccamento di 2 medici del Sumai
Unico colpevole: Gerardo Mancuso
Levata di scudi dei sindaci a favore del reparto di Ortopedia dell’ospedale
FI-AN
di EDOARDO CORASANITI
PER i sindaci, il depotenziamento del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Soverato ha
un colpevole. Con un nome e cognome: Gerardo Mancuso, il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.
Nella sala consiliare di palazzo di città, ieri
mattina, gli amministratori del comprensorio hanno alzato gli scudi in difesa della
struttura sanitaria che da tre giorni è priva
della sala operatoria di ortopedia a causa di
mancanza di personale. Primo fra tutti, il
neo eletto Ernesto Alecci, che poche ore prima ha incontrato Mancuso per studiare un
piano di emergenza, una serie di soluzioni
tampone da adottare nell’immediato. Il direttore generale ha fatto sapere al primo cittadino di Soverato che «interpellerà i medici
del Sumai che lavorano in convenzione con
la Regione all’interno di cliniche private per
ottenere il distaccamento di almeno due di
loro, in modo da distaccarne almeno due nel
nosocomio soveratese». Alecci ha promesso
che chiederà al presidente provinciale del
Cal (conferenza autonomie locali), Sergio
Abramo, un incontro
per discutere dell’urgenza.
Ma è come mettere
una pezza ad una barca
che fa acqua da tutte le
parti. Per il resto dei sindaci, il problema è macroscopico. In ballo c’è
l’intero passato e futuro
della struttura. Pino Pitaro di Torre Ruggiero
attacca a testa bassa e
punta il dito contro
Mancuso. «Questa gestione dell’Asp di Catanzaro è la più scellerata, e
la soluzione tampone
prospettata conferma
che c’è una gestione sbagliata. Noi non ne facciamo una questione
partitica - ha continuato
Pitaro - ma c’è al primo
posto la situazione del
territorio, perché si sta
Alcuni dei presenti in sala verificando lentamente
a Soverato ciò che è già
successo all’ospedale di Chiaravalle. Lui è
un dirigente nominato dalla politica che
non si relaziona con i sindaci del territorio
per me è un nemico della sanità di Soverato». Pitaro è il primo a lanciare il j’accuse
contro Mancuso. A lui si accodano il sindaco
di Stalettì Concetta Stanizzi, quello di Santa
Caterina Giuseppe Leto, il primo cittadino
di Guardavalle Pino Ussia (presenti anche
gli amministratori di Sant’Andrea, San Sostene, Centrache, Gagliato, Montauro). Per
loro, è ormai palese la forza trazione lametina che il direttore sta portando avanti. Per
Francesco Fusto, di Borgia, Antonio Corasaniti di Davoli, Francesco Aloisi di Palermiti e Michele Drosi di Satriano, bisogna superare gli steccati ideologici- partitici e mettersi in testa che la sfida in difesa dell’ospedale di Soverato non ha colore politico. Deve
essere affrontata da tutti. Nella discussione
irrompe Renato Barone, anestesista e coordinatore regionale Cgu-Cisal, che lavora
nella struttura della città. Parla con il cuore
in mano e con i numeri: «A Soverato si è partiti da una riduzione graduale di posti letto,
ma nessuno dice che si chiude al 31-12-13
con oltre 2.000 interventi effettuati nell’intera struttura. La rivista “Focus Salute
2013”testimonia la buona sanità in Ortopedia, attestando lo stesso al primo posto in
Calabria nel settore pubblico per interventi
in artroscopia e ricostruzione del crociato e
chirurgia traumatologica per fratture del
femore entro i primi 3 giorni dell’evento
traumatico. Noi medici siamo rimasti a difendere questa struttura in trincea».
Il sindaco
Alecci
si appella
al presidente
Cal, Abramo
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Intrerrogazione
ai ministri
UN'INTERROGAZIONE parlamentare al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e alla collega agli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta. Un’assemblea pubblica ed un sit-in di protesta. Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale sezione di Soverato punta i piedi sul
reparto di Ortopedia, promettendo
una battaglia senza sconti per nessuno. E, soprattutto, nei confronti dell’Asp di Catanzaro.
«Ci opponiamo in maniera risoluta e
determinata alle azioni dirigenziali
dell’Azienda sanitaria di Catanzaro in
merito al blocco dei ricoveri del reparto Ortopedia dell’ospedale di Soverato», scrivono. Perché la chiusura ai ricoveri del reparto di Ortopedia è
«un’offesa alla città». Inizia la protesta, per impedire «questo cannibalismo ai danni dell’ospedale di Soverato
e dei cittadini del comprensorio».
L’assemblea dei sindaci sulle problematiche che investono l’ospedale di Soverato
L’APPELLO Gagliardi chiama i sindaci del territorio
Ospedale, «una battaglia
da condurre insieme»
di AMALIA FEROLETO
“SEMPLICEMENTE Soverato”, con il
consigliere di minoranza neo eletto Antonello Gagliardi , scende in campo a difesa del diritto alla salute, ancora una
volta calpestato. E si fa portavoce delle
forti preoccupazioni che serpeggiano
tra i cittadini, dopo l’ulteriore deopotenziamento dell’ospedale di Soverato
con la chiusura della sala di operatoria
di Ortopedia per mancanza di personale. E prima ancora della Pediatria
“Semplicemente Soverato” fa un appello a tutti i sindaci del Soveratese, al di là
degli steccati politici, a mobilitarsi per
individuare una idonea soluzione . Una
battaglia da condurre insieme, con l’invito agli amministratori a voler chiede-
re un incontro urgente al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il ministro dovrò farsi garante secondo “Semplicemente Soverato, del buon funzionamento dell’ospedale di Soverato,
«anche in previsione della stagione
estiva che vedrà sul nostro territorio la
presenza di 60/70 mila persone, occorre un pronto soccorso di eccellenza dotato di anestesia/chirurgia, elisoccorso
e camera iperbarica». Il movimento di
Gagliardi, inoltre sferra un duro attacco al direttore generale dell’Asp Gerardo Mancuso che, in tutta questa vicenda, avrebbe gravose responsabilità.
Critiche pesante vengono rivolte anche
all’ex presidente della Giunta regionale calabrese, Giuseppe Scopelliti, commissario della Sanità in Calabria. Ai
sindaci , dunque, il
dovere di farsi garanti tutti insieme
della difesa del diritto alla salute sul
territorio.
«A pagare il conto più doloroso per le
scelte politico-amministrative scellerate delle giunte regionali di questi ultimi anni è la nostra Soverato con il nostro ospedale - si legge nella nota di
“Semplicemente Soverato “ - Un problema su cui il nostro movimento sente il
dovere e l'obbligo di dire la sua per individuare una soluzione a questa crisi
che attanaglia il nostro territorio da
molti anni, e che vede coinvolte tutte le
forza politiche».
Il consigliere
di
minoranza
neoeletto
Antonello
Gagliardi
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POLITICA Presentati dal segretario provinciale, Bruno, e dal leader Severino
Il Pd si rinnova: ecco direttivo e segreteria
SI riparte dai numeri e dalle persone: le
cifre, che consacrano il partito democratico come il primo partito della città,
e le persone, che negli ultimi anni sono
tornate a frequentare la sezione. Di
fronte al segretario provinciale, Enzo
Bruno, e al vice segretario
vicario,
Michele Drosi, il
leader democratico
cittadino, Francesco Severino, ha
presentato la nuova
segreteria del Pd.
Che sarà composta
da: Giuseppe Pipicelli, Bepi Grande,
Vincenzo Giorla,
Giuseppe Santoro, Beniamino Lagani ,
Antonio Pellegrino e Irma Petrella. Riformulato anche il direttivo: Domenico
Caruso, Giuseppe Gidari, Giuseppe
Macrina, Francesco Pezzaniti, Fabio
Tirinato, Giorolamo Tucci, Maria Caristo, Antonio Tirabosco, Luciano Pittelli, Mariarosa Scicchitano, Sergio Mercurio, Saverio Calabretta, Tiziana Alvaro, Nicola Caponio, Marcello Pasceri,
Cristina Sanzo, Giuseppe Staglianò.,
Maurizio Di Giorgio, Vincenzo Criniti.
Dall’elenco dei nomi, spiccano quelli
di Pipicelli, Giorla e Grande. Il primo,
candidato alle primarie per diventare
sindaco. Gli ultimi due, per qualche ora
leader della coalizione ma poi messi da
parte per riuscire a saltare l’ostacolo e
Il segretario del Pd, Francesco Severino
tirare fuori dal cilindro un altro nome.
Che coincide con quello di Ernesto
Alecci, il neo sindaco di Soverato di fede
democratica. E per tanti che entrano c’è
chi esce: Francesco Rotondo, ormai ex
vice segretario cittadino che in campagna elettorale è diventato Euforico.
Sulla vittoria del 25 maggio, il partito
di Renzi ci mette il cappello. Così come
ha ricordato in assemblea Enzo Bruno,
sottolineando l’impatto del Pd per il
successo. Tanto violento da far eleggere nessun consigliere. «Ci siamo concentrati di più sulla promozione della
lista che sulle preferenze», ha commentato Severino.
ed. cor.
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