FINANZA 11 CIS, GIRO il VALZER CAMBIO AL VERTICE DELLA COMPAGNIA INVESTIMENTI E SVILUPPO DI VILLAFRANCA. A BRUNO T OSONI SUCCEDE STEFANO BOLLA CON AD LUCA FANTIN . RINNOVATO ANCHE IL CDA Grande giro di valzer ai vertici della holding villafranchese Cis, Compagnia di Investimenti e Sviluppo. Società che conta oltre 150 azionisti tra imprenditori, banche, finanziarie pubbliche e vede nella sua compagine azionaria anche la controllata regionale Veneto Sviluppo. Alla presidenza della società è stato nominato Stefano Bolla, socio storico, ad di Eurogasmet e presidente nazionale di Assogas. Figlio di Bruno e fratello di Andrea, entrambi già presidenti degli industriali scaligeri. Succede a Bruno Tosoni , dominus e fondatore del Cis. Insieme a Stefano Bolla è stato nominato amministratore delegato Luca Fantin , giovane promessa con curriculum di tutto rispetto e amministratore di Rilke Sri, controllata al 70% da Sgr Serenissima e al 30% Rizzani De Eccher Spa, colosso nazionale delle costruzioni con sede centrale ad Udine. Non sono però solo questi i nomi degli uomini che dovranno, insieme al cda, attuare l'accordo Si parla di noi Bolla, Fantin, Maccagnani, Franceschi, Fiorini e Serpelloni siglato oltre un anno fa per il piano di ristrutturazione del debito della capogruppo e della controllata l'immobiliare Recis. Il nuovo cda è composto infatti da Patrizia Rota Biasetti , insieme a Giovanni Maccagnani, Angelo Cordioli , Fortunato Serpelloni . Tutti veronesi. Insieme a loro sono stati nominati le rappresentanze dei soci del Trentino Alto Adige, Giorgio Franceschi (Isa), Antonello Briosi (Metalsistem Spa), Stefano Rubner (Rubner Case ), Michele Pizzarotti (Pizzarotti Spa di Parma) Riccardo Paolini (Iniziative Bresciane Spa). Rinnovato anche il collegio sindacale con presidente Nicola Fiorini , già presidente di Agsm Verona, insieme a Roberto Arduini e Dario Ghidoni . Il compito a cui sono chiamati, scrivevamo prima, è quello di sistemare una situazione debitoria già in parte concordata secondo la 182bis, che prevede appunto una moratoria di quattro anni e termina nel 2016. Mario Verini Pagina 1
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