32 VENERDÌ 4 APRILE 2014 SPECIALE CAVACURTA il Cittadino LA FIERA n UNA GIORNATA DEDICATA ALLE TRECCE DI CASTAGNE Nel dolce gusto dei filsòn il sapore della tradizione Ad arricchire la giornata di festa ci saranno la fanfara degli Alpini, le bancarelle di ambulanti e hobbisti, una mostra, il museo e il luna park SPECIALITÀ I banchi dei filsunè riempiranno le vie al centro del paese n Il suono della fanfara degli Alpini caratterizzerà quest’anno la “Fiera dei Filson” a Cavacurta che domenica prossima, 6 aprile, animerà il piccolo centro ai confini del Lodigiano. Non è facile trovare in giro le tradizionali castagne cotte e affumicate dai maestri “filsunè” che le mettono a bagno così da renderle non soltanto dolcissime ma anche morbide e più facili da infilzare in lunghe trecce. Un lavoro che tiene impegnati i filsunè mesi interi e che in pochi sanno ancora fare. A cucire le castagne insieme sono per lo più le donne e le loro mani dolgono dopo ore e ore passate a infilarle una a una. Nel Lodigiano le principali famiglie rimaste a portare avanti la tradizione sono tutte di Sant’Angelo e arrivano proprio da lì quelle che porteranno i filson a Cavacurta. Molti anziani sono dei veri aficionados e non mancano mai all’appuntamento, qualcuno si fa accompagnare dai figli ormai grandi, mentre altri portano con sé i nipotini cui raccontano storie infinite sugli anni in cui gustare le castagne dolci era una concessione alle ristrettezze di sempre. Quanto ai giovani, tanti nemmeno sanno cosa siano i “filson” e la sagra di Cavacurta ha il significato di far riscoprire e tene- re vivi gli antichi sapori. Perché l’interesse non venga mai meno, poi, l’amministrazione comunale cerca ogni anno di farcire l’appuntamento con qualche novità, rappresentata in quest’edizione dall’arrivo della banda degli Alpini, che alle 11.30 sfilerà dalla cappella “Regina Pacis” in via San Rocco lungo il centro fino al Monumento dei Caduti. Il fermento in paese comincerà però già il mattino alle 8 quando i venditori ambulanti di bigiotteria, abbigliamento e molto altro, le bancarelle enogastronomiche e gli hobbisti prenderanno posto in via IV Novembre, via Roma e via San Rocco. Resteranno fino alle 19 e saranno a fianco dei giostrai che come sempre arricchiscono l’evento con il loro spettacolo viaggiante amatissimo dai bambini. Dal mattino fino a sera sarà aperta anche la pesca di beneficenza, allestita e organizzata dalla parrocchia nella sala polivalente. A partire dalle 14.30 si potrà inoltre visitare la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, una piccola mostra fotografica del cavacurtese Giuseppe Rocca nelle sale dell’oratorio e il museo agricolo “Bonum Comedere” che è stato inaugurato domenica 30 marzo riscuotendo un grande successo di pubblico. DOMENICA MATTINA UNA INVASIONE IN MUSICA GRAZIE ALLE “PENNE NERE” n A fare da gancio sono stati il Gruppo Alpini della Bassa e Luca Gennari, ristoratore de “La Vecchia Corte” a Cavacurta nonché musicista, che ha svolto il servizio militare negli Alpini a Merano e fatto parte del coro della Brigata Tridentina. Così domenica mattina un esercito di “penne nere” invaderà Cavacurta e scompaginerà il solito tran tran della festa sfilando per il centro, dalla cappella “Regina Pacis” in via San Rocco fino al Monumento dei Caduti. Quaranta elementi della Fanfara provenienti dal comasco si uniranno a una trentina di commilitoni in arrivo dalle province vicine e insieme intoneranno il loro inno e quello d’Italia, seguitando con “Il Silenzio”, “Il Piave” e altri canti storici. «Quando è nata quest’idea con il coordinatore del Gruppo Alpini della Bassa Luigi Ferrari l’abbiamo colta al volo – osserva il sindaco Daniele Saltarelli -. È un’occasione che non capita tutti i giorni poter ospitare la Fanfara degli Alpini e anche loro sono stati contenti di partecipare alla fiera, perché c’è più confusione e gente». Per ringraziarli, l’amministrazione comunale offrirà agli Alpini un rinfresco.
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