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VENERDÌ 4 APRILE 2014
SPECIALE CAVACURTA
il Cittadino
LA FIERA n UNA GIORNATA DEDICATA ALLE TRECCE DI CASTAGNE
Nel dolce gusto dei filsòn
il sapore della tradizione
Ad arricchire la giornata di festa ci saranno
la fanfara degli Alpini, le bancarelle di ambulanti
e hobbisti, una mostra, il museo e il luna park
SPECIALITÀ I banchi dei filsunè riempiranno le vie al centro del paese
n Il suono della fanfara degli Alpini caratterizzerà quest’anno la
“Fiera dei Filson” a Cavacurta che
domenica prossima, 6 aprile, animerà il piccolo centro ai confini
del Lodigiano. Non è facile trovare
in giro le tradizionali castagne cotte e affumicate dai maestri “filsunè” che le mettono a bagno così
da renderle non soltanto dolcissime ma anche morbide e più facili
da infilzare in lunghe trecce. Un
lavoro che tiene impegnati i filsunè mesi interi e che in pochi
sanno ancora fare.
A cucire le castagne insieme sono
per lo più le donne e le loro mani
dolgono dopo ore e ore passate a
infilarle una a una. Nel Lodigiano
le principali famiglie rimaste a
portare avanti la tradizione sono
tutte di Sant’Angelo e arrivano
proprio da lì quelle che porteranno
i filson a Cavacurta. Molti anziani
sono dei veri aficionados e non
mancano mai all’appuntamento,
qualcuno si fa accompagnare dai
figli ormai grandi, mentre altri
portano con sé i nipotini cui raccontano storie infinite sugli anni in
cui gustare le castagne dolci era
una concessione alle ristrettezze
di sempre. Quanto ai giovani, tanti
nemmeno sanno cosa siano i “filson” e la sagra di Cavacurta ha il
significato di far riscoprire e tene-
re vivi gli antichi sapori.
Perché l’interesse non venga mai
meno, poi, l’amministrazione comunale cerca ogni anno di farcire
l’appuntamento con qualche novità, rappresentata in quest’edizione dall’arrivo della banda degli
Alpini, che alle 11.30 sfilerà dalla
cappella “Regina Pacis” in via San
Rocco lungo il centro fino al Monumento dei Caduti. Il fermento in
paese comincerà però già il mattino alle 8 quando i venditori ambulanti di bigiotteria, abbigliamento
e molto altro, le bancarelle enogastronomiche e gli hobbisti prenderanno posto in via IV Novembre, via Roma e via San Rocco. Resteranno fino alle 19 e saranno a
fianco dei giostrai che come sempre arricchiscono l’evento con il
loro spettacolo viaggiante amatissimo dai bambini.
Dal mattino fino a sera sarà aperta
anche la pesca di beneficenza, allestita e organizzata dalla parrocchia nella sala polivalente. A partire dalle 14.30 si potrà inoltre visitare la chiesa parrocchiale di San
Bartolomeo, una piccola mostra
fotografica del cavacurtese Giuseppe Rocca nelle sale dell’oratorio e il museo agricolo “Bonum
Comedere” che è stato inaugurato
domenica 30 marzo riscuotendo
un grande successo di pubblico.
DOMENICA MATTINA
UNA INVASIONE
IN MUSICA GRAZIE
ALLE “PENNE NERE”
n A fare da gancio sono stati il Gruppo Alpini della Bassa
e Luca Gennari, ristoratore de
“La Vecchia Corte” a Cavacurta nonché musicista, che ha
svolto il servizio militare negli
Alpini a Merano e fatto parte
del coro della Brigata Tridentina. Così domenica mattina
un esercito di “penne nere” invaderà Cavacurta e scompaginerà il solito tran tran della
festa sfilando per il centro,
dalla cappella “Regina Pacis”
in via San Rocco fino al Monumento dei Caduti.
Quaranta elementi della Fanfara provenienti dal comasco
si uniranno a una trentina di
commilitoni in arrivo dalle
province vicine e insieme intoneranno il loro inno e quello
d’Italia, seguitando con “Il Silenzio”, “Il Piave” e altri canti
storici. «Quando è nata quest’idea con il coordinatore del
Gruppo Alpini della Bassa Luigi Ferrari l’abbiamo colta al
volo – osserva il sindaco Daniele Saltarelli -. È un’occasione che non capita tutti i giorni
poter ospitare la Fanfara degli Alpini e anche loro sono
stati contenti di partecipare
alla fiera, perché c’è più confusione e gente». Per ringraziarli, l’amministrazione comunale offrirà agli Alpini un rinfresco.