Eco giugno 2014 - Lista dei Cittadini

ALLESTIMENTI VEICOLI INDUSTRIALI
41057 Spilamberto
Via dei Fabbri,80
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L’ E C O
DEL PANARO
Edizione di Savignano
L’Eco del Panaro - Anno 18°, n. 47 giugno 2014 - Autorizzazione del Tribunale di Modena n. 1391 del 1° Luglio 1997 - Direttore responsabile Pier Luigi Garagnani, Capo Redattore Luigi Barozzi
E … CI RIPROVANO A VIGNOLA!
di Pier Luigi Garagnani
La clamorosa sconfitta di Vignola ha
mandato “in tilt” la dirigenza del PD
che, sconsideratamente, sta tentando
di “fare le pulci” alla squadra messa in
piedi da Smeraldi.
Perché diciamo sconsideratamente?
Perché stanno ripetendo lo stesso
errore commesso a Savignano cinque
anni fa. “Non si possono dare deleghe
ai consiglieri, all’infuori di quelle date
agli assessori!”, fu il ritornello di allora,
al quale veniva aggiunta una perentoria
certezza: “Non arriverete a mangiare il
panettone di Natale!”. Ebbene, la lista
dei Cittadini di Savignano, capitanata
da Germano Caroli, di panettoni ne
ha già mangiati 5 e si è assicurata la
possibilità di gustarne altrettanti.
Questa sterile polemica è apparsa,
con grande rilievo, ma senza la firma
dell’articolista (a mo’ di comunicato
stampa), sul quotidiano locale Prima
Pagina di domenica 15 giugno ed ha
ottenuto una secca e composta replica
sullo stesso giornale il giorno dopo.
Non ce la saremmo mai aspettata una
“uscita” di questo tipo da un partito che
dispone di illustri tecnici della legge,
che dovevano sapere in partenza che,
andando contro un Notaio sul piano
legale, si esce certamente con le ossa
rotte. A Savignano avevano davanti
un bravo Ingegnere, che la spuntò
egregiamente e il ricorso al TAR non
fu fatto, mentre il Consiglio apportò
una modesta modifica allo Statuto del
Comune.
Certamente il PD di Vignola è incorso
in un errore determinato da alcune
motivazioni, che cerchiamo di scoprire:
La principale motivazione è insita nella
pregiudiziale di non accettabilità della
sconfitta da pare del PD, che ne risulta
essere un “ferito grave”, solo in grado
di attaccarsi a cavilli procedurali, cosa
della quale erano i migliori esperti.
Accusando la Giunta Smeraldi di “non
essere il nuovo che avanza”, e contestando la nomina di Consiglieri Delegati
in aggiunta agli assessori, non si sono
nemmeno accorti che il loro statuto
prevedeva già le figure contestate.
Quindi anche il minacciato ricorso al
TAR resterà nel cassetto delle buone
(male) intenzioni. Sindaci PD della zona
(vedi Fiorano) hanno già distribuito
deleghe ai Consiglieri Comunali senza
che venissero fatte delle eccezioni.
A parer nostro, un altro pregiudizio ha
influito sulla “battaglia sbagliata “ dei
PD vignolesi. E’ la scarsa considerazione che a Vignola godono i cittadini
di Savignano, che spesso vengono
nominati come “quelli che stanno di là
SINISTRA E IMPRESA
di Luigi Barozzi
dall’acqua”. Se la Minoranza di Savignano aveva fatto “cilecca”, nelle sue
contestazioni alla Giunta di Caroli, era
stato solo per incapacità dei suoi membri, al punto che l’infortunio era stato
rimosso dalla memoria della dirigenza
vignolese. Quando si tratta di errori,
il vecchio proverbio: “repetita iuvant”
non serve e si dovrebbe più giustamente adottare l’antico adagio: ”Errare
humanum est, perseverare diabolicum”.
Mannaggia ….. alla memoria fallace!!
Ma la vittoria del Notaio Smeraldi a
Vignola apre nuovi scenari in sede
Unione dei Castelli, dove il primo
cittadino della cittadina, anche se con
L’impresa è il frutto dell’organizzazione dei
fattori di produzione al fine di produrre o
scambiare beni o servizi.
Per il codice civile non è obbligatorio che il
risultato economico sia positivo: potrebbe
anche essere in pareggio ma, generalmente, un’impresa viene creata per produrre
un utile.
L’impresa svolge un’importante funzione
sociale, perché produce ricchezza non
solo per sé e i propri eventuali soci, ma
spande ricchezza sulla società attraverso
la creazione di posti di lavoro, le commesse ai fornitori, il pagamento delle imposte
dirette e indirette.
La nostra sinistra ha sempre avuto, con
l’impresa, un rapporto difficile, perché non
Dopo il “flop” fatto dalle troppo celebrate varietà Vignolesi, prodotto non più all’altezza dei
tempi, costoso da produrre, da raccogliere e da impaccare, degradato a “prodotto di nicchia”
vendibile solo “ a chilometro 0”, la diffusione delle varietà straniere e Pugliesi sta riportando
Vignola nell’Olimpo mondiale dei produttori cerasicoli.
Articoli di Pier Luigi Garagnani in ultima pagina
qualche turno, era stato indicato come
il Presidente.
Noi, che allora eravamo nella Minoranza a Savignano, ben ricordiamo come
uno dei motivi che avevano portato alla
costituzione delle Unioni, assieme alla
razionalizzazione, alle economie di scala e quant’altro, era la convinzione degli
alti dirigenti del PD che, tramite questo
organismo, si sarebbero potuti meglio
controllare eventuali tentativi di fuga di
qualche Comune che avesse cambiato
bandiera. Questa ultima considerazione è certamente compromessa dalla
perdita di Vignola da Parte del PD.
E’ sicuramente prematuro disegnare
nuovi scenari in materia, ma si stanno
aprendo nuove possibilità che, pur non
prevedendo sconvolgimenti apocalittici,
attenueranno l’unicità dei comportamenti delle Amministrazioni Locali,
avvicinandole sempre più alle necessità
e ai desideri dei cittadini.
è mai riuscita a scindere la figura dell’impresa da quella dell’imprenditore, parola
usata pochissimo, che la sinistra in questione semplificò in “Padrone”, parola che
porta in sé una connotazione dispregiativa
e una diffidenza atavica che i compagni,
ancora oggi, non sono riusciti a scrollarsi di
dosso completamente.
Insieme a questo aspetto vi era il concetto
manicheo che il “padrone” è sempre cattivo
e chi presta la sua opera è sempre buono,
e non ci si rende conto che l’epopea del
“Quarto Stato” appartiene ormai al passato.
Questo modo di vedere le cose ha complicato notevolmente i rapporti fra lavoratori
e “padronato”, mentre lo “Statuto dei Lavoratori” ha ingessato il mercato del lavoro,
tutelando, è vero, chi lavora, ma rendendo
sempre più difficile trovare un lavoro per
chi non l’ha.
L’articolo 18, stabilendo che gli obblighi derivanti dal suddetto statuto siano applicati
alle imprese con più di 15 dipendenti, ha
costituito e costituisce tuttora una specie
di “tappo” alle assunzioni: infatti molte im-
prese medio piccole, per non superare i 15
dipendenti, hanno scelto di non svilupparsi,
oppure di creare altre imprese consorelle
sempre scrupolosamente al di sotto dei 15
dipendenti.
Io credo che alcuni concetti semplici,
ma importanti, stentino a farsi strada nel
mondo della sinistra.
Eccoli.
- L’imprenditore, creando un’impresa,
soddisfa, o spera di soddisfare, le proprie
aspirazioni professionali ed economiche.
Tuttavia egli svolge, anche se involontariamente, un’importante funzione pubblica,
ma non è necessario che sia un benefattore, è sufficiente che il suo operato abbia un
effetto benefico sulla collettività;
- se l’impresa funziona bene, l’imprenditore si arricchirà, e buon per lui: se è stato
bravo, o fortunato o le due cose insieme,
meglio per lui. Il principio della libertà
d’impresa non può avere condizionamenti
diversi dal rispetto delle leggi esistenti;
- un imprenditore non è obbligato a intraprendere in un determinato luogo: il luogo
più adatto lo sceglierà tenendo conto
di tanti fattori, come le infrastrutture, il
costo della mano d’opera, la distanza dai
mercati di approvigionamento e vendita
dei beni o dei servizi;
- chi ha responsabilità pubbliche dovrebbe cercare di attirare nuove imprese, e
dovrebbe fare l’impossibile per evitare
che le imprese chiudano o vadano altrove. Come? Creando le condizioni in base
ai fattori di scelta citati al punto precedente: rivolgersi a un giudice perché imponga
a un’impresa di restare dov’è, cosa che è
successa in Italia, è un esercizio di puro
infantilismo.
Riconoscere l’utilità della libera impresa,
come veicolo di creazione di ricchezza,
significa riconoscere anche il primato del
liberalismo, perchè nei sistemi autoritari
l’impresa non crea ricchezza.
Ovviamente, difendere l’impresa significa
difendere il capitalismo e, di conseguenza,
anche i capitalisti.
Un grande giornalista liberale diceva che,
per difendere bene i valori del capitalismo,
è meglio non frequentare i capitalisti: sono
d’accordo con lui, tuttavia i princìpi vanno
giudicati dai risultati che ottengono, più
che dagli attori sulla scena che cambiano
continuamente.
L’impostazione ideologica che ho descritto
trapela anche dalla cronaca politica odierna, che ci regala un’immagine dell’impresa
più simile a un pollo da spennare che a un
patrimonio da difendere.
Pagina a cura di Pier Luigi Garagnani
CASA SAVIGNANO
BELLO IL PROGRAMMA del SINDACO CAROLI !
Condensato in 4 pagine su “Lista dei Cittadini Informa”
di Maggio 2014, il programma elettorale del Sindaco
Caroli esprime, anzi tutto, la volontà di continuare l’opera di RISANAMENTO e di riconduzione alla
normalità di gestione un paese sconvolto dalla “follia
cavallina” dell’ultimo quinquennio di gestione PD.
L’essenza del Sistema Savignano si riassume in
poche parole: “Tener fuori dalla Casa Comunale
la politica dei Partiti Nazionali” e in particolare evitare petizioni e ordini del giorno, che non siano riferibili specificamente al Comune di Savignano.
LA DIFESA DEL TERRITORIO ha impegnato il
Sindaco Caroli in un duro confronto con gli amministratori degli altri Comuni dell’Unione Terre di Castelli, che nel PSC pretendevano venisse messo a
disposizione ulteriore terreno agricolo alle costruzioni abitative. La parola d’ordine per Savignano è:
“Stop al consumo di suolo non compromesso, ristrutturazione e riqualificazione dei fabbricati obsoleti,
abbattimento di strutture industriali dismesse, possibilità di ampliamento delle attività esistenti e valorizzazione delle aree già destinate alla edificazione”.
PER LA VIABILITA’ il programma prevede l’eliminazione dell’anacronistico cavalcavia con svincoli cervellotici della via Magazzino sulla Pedemontana. Provincia
e Amministrazione Comunale avevano pasticciato, nonostante il Capo Gruppo dell’opposizione Davide Nini
avesse sino da allora sostenuto che si realizzasse una
rotatoria. Gli stretti svincoli attuali sono mal utilizzabili, in
particolare da parte dei mezzi pesanti e pericolosi, non essendo dotati di corsie di accelerazione.
AUMENTO SIGNIFICATIVO DELLA RACCOLTA
DIFFERENZIATA
è un tema al quale la squadra di Caroli guarda con
interesse. Dopo il successo del Progetto Dea Minerva,
la prossima tappa prevista nel settore dei rifiuti si chiama: “Centro del riuso”, con il quale si otterranno tre
interessanti vantaggi. Il primo sarà quello di impedire
lo sciacallaggio alla rifiuteria, il secondo quello di poter
disporre di oggetti utili da riciclare e il terzo sarà costituito da un buon risparmio nello smaltimento della RSU.
PER IL RISPARMIO DI ENERGIA il programma prevede un interessante coinvolgimento delle scuole:
verrà indetto un giocoso concorso fra gli edifici scolastici del Comune, con lo scopo di arrivare a risparmiare almeno il 10% dell’energia oggi consumata.
LA TUTELA DELL’AMBIENTE resta un cavallo di battaglia della squadra Caroli, che annovera fra i suoi membri molti convinti ecologisti.
Abbandonata la vecchia idea: “che la difesa dell’ambiente sia un ostacolo alla crescita e alla modernità”, ci si deve orientare verso
politiche di sviluppo economico
ecosostenibili.
L’ASSISTENZA DOMICILIARE gratuita dovrà usufruire
dell’attività di chi opera nel terzo settore, senza contrapposizione di modelli di assistenza. La grande risorsa del volontariato dovrà essere coordinata e messa a
disposizione delle reali necessità. Ora c’è a disposizione anche il mezzo di trasporto per disabili. La nuova
Amministrazione dovrà anche impegnarsi per il mantenimento della funzionalità dell’Ospedale di Vignola
DELLE ATTIVITA’ ESTRATTIVE abbiamo ampiamente trattato alcuni giorni fa, ma è importante mettere in
evidenza che il programma impegna la nuova Amministrazione a rafforzare le garanzie per i cittadini, in
particolare contro l’inquinamento della falda acquifera.
STRUTTURA COMUNALE E TERRE DI CASTELLI
Si tratta di valorizzare al massimo le professionalità dei dipendenti, ascoltando anche le loro idee
e tenendo un buon rapporto con i loro rappresentanti. I servizi delegati all’Unione dovranno migliorare il rapporto qualità/prezzo ed essere adatCONTINUARE IL RAFFORZAMENTO della Polizia Lo- tati alle specificità territoriali dei singoli Comuni.
cale, che ha, in particolar modo, la funzione di prevenire gli eventi delittuosi. Bene ha fatto l’Amministrazione IL DIFENSORE CIVICO TERRITORIALE ha una
di Savignano e distaccarsi dall’associazione con le al- funzione molto importante, che è stata trascurata in
tre Polizie Locali: ogni territorio ha caratteristiche spe- questi ultimi anni. Il programma della Lista dei Cittacifiche, che richiedono specifiche competenze. La re- dini prevede una riattivazione del servizio, attuanpressione dei delitti è compito delle varie polizie statali. do una Convenzione con la Provincia di Modena.
LE CONSULTE DI FRAZIONE saranno rese più efficaci, in modo da rafforzare l’ascolto delle istanze dei
cittadini. Nei 5 anni passati si sono avuti dei problemi
a causa della litigiosità, che si era inserita in alcune
consulte, ma l’esperienza acquisita sarà certamente
utile al miglioramento. Il programma di Caroli prevede
anche la costituzione di una Consulta dei Giovani
SU CULTURA, STORIA, AMBIENTE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO
il programma abbonda di
indicazioni, che si basano su alcune realtà consolidate nel quinquennio:
Magnalonga,
Prato
d’Erbe, Venere, Borgo
Medioevale, Pavimento
Romano e la cospicua
attività della Casa della
Cultura. Nel testo si parla anche di Decoro Urbano, che non vuol dire
sperpero di denaro, ma
interventi in un attivo rapporto pubblico-privato.
Gli svincoli
angusti vengono
distrutti dagli
autoarticolati
ANCHE GLI ANIMALI VANNO TUTELATI
Mentre il nuovo canile intercomunale è in dirittura d’arrivo, vista la situazione sul territorio comunale, la nuova
Giunta dovrà interessarsi anche dei felini. Notevoli colonie di gatti randagi vengono nutriti da persone “caritatevoli” in situazioni igieniche precarie, mentre non esiste un servizio sanitario gratuito da parte della AUSL.
Buone notizie per il MULINO
La preoccupazione per la situazione di stallo perdurante
al Mulino a seguito del fallimento dell’impresa che stava
realizzando il comparto di via Marchi, ha indotto il Sindaco
a convocare una riunione straordinaria ieri sera 19 maggio
alla sala civica della scuola Puglisi. Era urgente, non solo
ai fini elettorali, rassicurare gli abitanti della zona sulle
concrete prospettive che si sono aperte in questi giorni per
la zona di Mulino.
SCIACALLAGGIO - Caroli ha esordito giustificando la
convocazione improvvisa della riunione, in quanto era in atto
un’azione di sciacallaggio sulle difficoltà di completamento
del comparto. Si tentava di addossare all’attuale amministrazione la responsabilità dello stallo, mentre il Sindaco
ha potuto dimostrare che la prudenza nel non escutere la
fideiussione sul completamento delle opere di urbanizzazione, sta dando i suoi frutti, in temine di ripresa dei lavori.
LA NOTIZIA - Premesso che i comparti bloccati dalla crisi
e dalla situazione dell’ICEA sono due a Savignano (Mulino
e Formica), per quello di Mulino si è aperta una possibilità
di parziale completamento tramite un’impresa di Milano,
appoggiata da una Banca Locale, che si è impegnata a
rilevare la situazione e di procedere in questi termini:
A partire da settembre 2014 si procederà al completamento
di due palazzi, in modo da ren-dere vendibili gli appartamenti, con speciali agevolazioni per gli acquirenti.
Di seguito verrà completato il “grezzo” degli altri due fabbricati, in modo che, appena possibile, si possano completare
gli appartamenti quando si presenti un compratore. Importante fermare l’attuale degrado.
La realizzazione del rifacimento del Fabbricone sarà
sospesa in attesa di tempi migliori, ma l’area, che è già stata
parzialmente ripulita in questi giorni, sarà “pro tempore”
attrezzata e messa a disposizione dei cittadini di Mulino.
Verranno completate le opere di urbanizzazione primaria,
compreso il piazzale della stazione Ferroviaria e l’accesso,
con la eliminazione delle barriere provvisorie del cantiere.
“Mica male, diciamo noi!”
INDUSTRIE - Una cosa della quale abbiamo già scritto, ma
che vale la pene di ripetere, è quella di dare la possibilità
alle poche industrie esistenti a Savignano di ampliare la
loro attività. A causa dell’assurda decisione della Amministrazioni PCI – PD di non favorire gli insediamenti industriali
nel nostro paese, le poche attività produttive sussistono in
zona agricola e quindi non hanno la possibilità di realizzare
ampliamenti. Sappiamo che il PSC della zona è stato non
accettato e rinviato dalla Provincia, in quanto prevede un
eccessivo utilizzo di terreno agricolo per l’edilizia abitativa.
E’ stata apprezzata e salvata solo la parte che consente alle
industrie di potersi ampliare anche se sono in terreno agricolo. Una bella soddisfazione per Caroli che l’ha sostenuta!
Questa è una delle poche azioni che una amministrazione
comunale può compiere per consentire agli imprenditori di
assumere altri dipendenti.
I PROGETTI FUTURI - Caroli guarda avanti e ha in mente
un progetto per riqualificare completamente la frazione Mulino e, a questo scopo, ha iniziato contatti con im-prenditori
interessati a modernizzare le situazioni abitative esistenti.
Sapevamo già che, anche nella redazione del PSC Caroli si
è opposto alla utilizzazione di ulteriore territorio agricolo per
l’edilizia civile. Meglio operare sulla edilizia esistente, sulle
strutture fatiscenti da recuperare.
In materia la regione aveva fatto un bando per la realizzazione di progetti di riqualificazione edilizia, al quale bando
Savignano aveva concorso, risultando il primo fra gli esclusi:
ora si parla che esistano dei fondi residui, che ci potrebbero
essere assegno.
La vecchia centrale elettrica
(foto accanto) potrebbe
rientrare nel progetto di
riqualificazione edilizia
finanziato dalla Regione.
Nei sotterranei esistono
ancora le turbine per la
generazione della corrente
elettrica, che potrebbero
ancora produrre ed essere
una attrazione, come a
Marano.
SAVIGNANO SUL PANARO
SAVIGNANO OK
A Savignano il Sindaco uscente Germano Caroli è stato riconfermato con
lo stesso scarto di voti del 2009, nonostante il PD abbia ottenuto alla consultazione europea oltre il 56% dei voti.
Questa situazione invita il giornalista
curioso ad una analisi, fondata essenzialmente su supposi-zioni e congetture varie, ma anche confortata da interviste casuali e non. ANALIZZIAMO!
VOTO EUROPEO: Con il 56,18 % al
PD e il 21,54 % a 5 Stelle, lunedì mattina si aveva la sen-sazione che Caroli non ce l’avrebbe fatta ad ottenere
la conferma. Alle 4 del pomeriggio,
terminato lo spoglio delle comunali,
i dati sono stati i seguenti: 53,60%
alla lista dei Cittadini e 46,39% alla
lista del PD, con un travaso di oltre 500 voti dal PD delle Europee.
Si tratta di percentuali molto simili a
quelle del 2009, ma la differenza fra
il risultato delle Europee e delle Comunali dice alcune cose importanti:
1 - I voti dati al PD risentono
dell’EFFETTO RENZI che ha portato il PD in Italia a superare il 40%
2 - Abbiamo potuto appurare che
la straordinaria vittoria di Renzi sia stata anche frutto della
paura, innescata dai sondaggi,
che Grillo lo potesse superare.
3 - Gli oltre 500 voti passati dagli elettori dalle Europee a Caroli sono il frutto
dell’ottima amministrazione fatta dalla
Lista dei Cittadini nei 5 anni passati e
della splendida campagna elettorale.
4 - Ha contribuito alla sconfitta
del PD anche la debolezza della lista dei nomi, ed in particolare
di quello del candidato Sindaco.
Ma le castagne da cavare dal fuoco
sono ancora tante e i cittadini di Savignano non si sono fidati di coloro
che avevano combinato tanti guai,
anche se ora avevano promesso
di porvi rimedio, accettando l’impostazione di coloro che hanno governato Savignano dal 2009 al 2014.
Non sarà “una passeggiata” la conduzione della cosa pubblica, con i
pochi mezzi a disposizione, ma la
quadra è ringiovanita e attrezzata.
INSEDIATO IL NUOVO CONSIGLIO
La sera di mercoledì 11 giugno si è riunito per la prima volta il Consiglio
Comunale di Savignano, comprendente anche i 4 assessori nominati dal
Sindaco.
Germano Caroli ha presentato la sua squadra, molto rinnovata rispetto alla
precedente.
Dopo vari tentativi di fotografare tutto il Consiglio, ci siamo accontentati di
immortalarne una parte. Questa foto riguarda il settore della maggioranza. Da
sinistra in piedi troviamo Maurizio Tedeschi, Patrizia Piccinini, Angelo Balestri,
Jennifer Muzioli, Andrea Govoni, Erio Linari, Carmen Montaguti e Ana Maria
Tabilio. Carmen e Ana Maria hanno avuto anche deleghe come assessori,
mentre a completare la Giunta sono stati chiamati Giuseppe Marchioni e il
geologo Alessandro Corsini, che si vedono in primo piano nella foto.
Al centro, in piedi, il riconfermato Sindaco Germano Caroli.
L’esultanza per la vittoria, poco
prima della proclamazione al seggio
numero uno.
Elenco per la maggioranza 8 consiglieri + il Sindaco
Erio Linari
Preferenze 200
Ana Maria Tabilio Preferenze 188
Angelo Balestri Preferenze 153
Andrea Govoni
Preferenze 122
Carmen Montaguti Preferenze 93
Jennifer Muzioli Preferenze 82
Patrizia Piccinini Preferenze 78
Maurizio Tedeschi Preferenze 76
Eletti dall’opposizione - 4 consiglieri
Walter Venturelli
Davide Pisciotta Preferenze 219
Cristina Quartieri Preferenze 197
Matteo Bonasoni Preferenze 138
Candidati non eletti della lista dei Cittadini
Nicoletta Migliore Preferenze 56
Riccardo Verzoni Preferenze 56
Giuseppe Marchioni Preferenze 55
Salvina Cernalbi Preferenze 40
I quattro consiglieri dell’opposizione: da sinistra Davide Pisciotta
(tecnico comunale a Modena), Cristina Quartieri (impiegata comunale a Spilamberto), Walter Venturelli (candidato Sindaco) e Matteo
Bonasoni, tecnico nel campo delle protesi.
L’eco del Panaro fa voti, ma è già certo che, ai 4 candidati che non sono
entrati in Consiglio, verranno affidati incarichi nell’Amministrazione (commissioni, consulta, ecc.).
A Marchioni il Sindaco ha già affidato un assessorato.
Ana Tabilio è il nuovo VICESINDACO.
E’ TORNATO IL CILIEGIO
Ricordi e riflessioni di un vecchio addetto ai lavori
Ai miei tempi, anni ’60 e ’70, Vignola era
conosciuta in tutto il mondo per essere la
sede della migliore e importante cerasicultura europea.
Agli albori
Sin dagli inizi del XX secolo nelle BASSE
di Vignola, Marano, Spilamberto e Savignano esisteva una agricoltura intensiva
che alcuni avevano battezzato “A TRE
PIANI”. Infatti sui terreni alluvionali
delle Basse, da ambo i lati del Panaro,
venivano coltivati ortaggi da smerciare sui
mercati al consumo di Modena, Reggio,
Parma e di altre vicine città, e questo
era il primo piano, mentre, ad un altezza
massima di un paio di metri il paesaggio
era dominato dalle “bindane” di uva da
vino e da alberi da frutta tenuti molto
bassi. Il tutto era completato dal piano
superiore, realizzato con piante di ciliegio
ad alto fusto che raggiungevano altezze
vertiginose (20/25 metri).
Alla metà del secolo
La situazione era abbastanza cambiata:
erano spariti gli ortaggi o ridotti al minimo,
le “bindane” erano state distrutte dalla
Filossera e restavano splendidi alberi di
ciliegio, che venivano raccolti con lunghissime scale e con pericolo per l’incolumità
dei lavoratori.
Eravamo nel pieno della produzione che
veniva stimata in alcune centinaia di
migliaia di quintali, destinata in gran parte
all’esportazione. Concentrato nel Mercato
Ortofrutticolo di Vignola, dove operavano
alcune decine di “Commissionari” e dove
attingevano un prodotto alla rinfusa i
Commercianti esportatori della zona.
Le ciliege, trasportate nei magazzini,
venivano impaccate, refrigerate e spedite
per ferrovia in tutta Europa. Il flusso
giornaliero era di parecchie decine di
vagoni con carichi di circa 10 tonnellate di
prodotto ciascuna.
In quegli anni, nei quali si disponeva di
una grande quantità di ciliege, sia “tenerine” come la famosa Mora di Vignola, che
“duracine” (Anello, Nero 1° e 2°, della
marca, ecc.), l’unica preoccupazione era
quella di salvare la fama di Vignola e di
difendersi dalla concorrenza di altre zone,
come Verona e non ancora la Puglia. Fu
così che nacque il CONSORZIO DELLA
CILIEGIA TIPICA DI VIGNOLA con tanto
di marchio, imballi speciali, controlli,
pubblicità e tante belle altre cose, fra le
quali l’impegno a ridurre la chioma degli
alberi per facilitare la raccolta, che stava
diventando troppo costosa.
Verso la fine del secolo
Vignola si è trovata quasi senza ciliegie,
le aziende commerciali avevano chiuso,
il Mercato tolto dal centro della città,
era stato riorganizzato con i sistema
dell’ASTA AL RIBASSO, sistema male
accettato dai commissionari e che ha poi
fatto una brutta fine. Era stato un tentativo
mal riuscito di un rilancio di un prodotto,
che era diventato troppo costoso.
L’errore che ha distrutto la nostra produzione di ciliegie era nato negli anni ’60,
quando, invece di andare alla ricerca di
nuove varietà più produttive, di maggior
pezzatura, con produzione più concentrata su di alberi di piccola taglia, già molto
diffuse negli Stati Uniti e … in Puglia, ci
siamo intestarditi a voler nanizzare gli alberi delle vecchie varietà vignolesi, senza
riuscirci. Abbiamo così perduto 30/40 anni
ed ora, che abbiamo messo in produzione
varietà fantastiche, ci troviamo a subire la
concorrenza di altre zone di produzione,
come la Puglia e la lontana Turchia, che
si sono mosse prime di noi.
La situazione attuale
Recitato il “mea culpa” sul passato, oggi
possiamo disporre di una produzione
competitiva, di ottima pezzatura, su
alberi di piccola taglia, che si raccoglie a
mazzetti con un costo più che dimezzato
rispetto alla classiche varietà vignolesi: si
è salvato solo il Bigarreau.
Al punto al quale siamo arrivati, in tutta
la zona si produce una quantità di alcune
decine di migliaia di quintali, che solo
quest’anno hanno superato il limite
quantitativo del PICCOLO MERCATO
DI NICCHIA e che potrebbero riaprire la
strada dell’esportazione. Oggi il marchio
della Ciliegia Tipica è sparito e la nuova
produzione è difesa dal fantasioso nuovo
marchio “TENTARICI”, ma non ci sono
idee chiare sul futuro della cerasicultura
vignolese al punto che il riconoscimento
IGP è stato ottenuto dalle antiche varietà,
che non esistono più, da una superstite
come il Bigarreau e poche “new entery”
come la Ferrovia.
Ora che IL CILIEGIO E’ TORNATO, saranno in grado i nostri ”eroi” di rimediare
alle fesserie del passato e inserirsi nella
filiera del commercio nazionale e internazionale con coraggio e dignità? Noi,
purtroppo, abbiamo già dato!! (*)
Pier Luigi Garagnani
(*) Le generazione che ha goduto della
Una veduta parziale del mercato alla produzione di Vignola a metà giugno 2014.
Nonostante l’aiuto fornito da albicocche e susine precoci, con una strana partecipazione anche di pere, l’Ortomercato, abbandonato anche l’astruso sistema di vendita
all’asta, resta vivo per la tenacia di alcuni COMMISSIONARI, in una situazione di
“nicchia di alta qualità”. Anche le cooperative fra produttori hanno fatto cilecca in
materia cerasicola ed ora, per mantenere la clientela, sono costrette a procurarsi le
ciliegie in altre zone di produzione.
SISTEMA SAVIGNANO
ottima fase che abbiamo definito di metà secolo è oramai estinta o fuori combattimento.
Una veduta dei nuovi ceraseti entrati in produzione nella valle del Panaro. Sono stati risolti i vecchi problemi,
per troppo tempo tollerati dagli agricoltori vignolesi, come l’eccessivo sviluppo degli alberi, l’alternanza di
produzione, la scarsa pezzatura di alcune varietà, ma è rimasto quello dei danni provocati dalla piogge
primaverili, ai quali si rimedia coprendo gli impianti che oggi non superano l’altezza di 4/5 metri. (Non tutti
ricordano le difficoltà incontrate dal professor Barbiroli, nella zona di Sant’Anna di San Cesario, che aveva
tentato di coprire alberi di ciliegio dell’altezza di oltre 10 metri.). In questa foto, a ridosso dell’abitato di Mulino
di Savignano, si notano le ampie coperture del ceraseto dell’azienda Quartieri. In secondo piano, oltre il fiume
Panaro, altre coperture di protezione in territorio vignolese.
Con la riconferma della Lista dei Cittadini alla guida del Comune di Savignano si consolida quello che abbiamo definito SISTEMA SAVIGNANO.
La squadra di Caroli è, come tutti già
sanno, costituita da cittadini che hanno
rinunciato, nella funzione di amministratori del Comune, alle loro idee politiche di
partito. Fanno capo ad una Asso-ciazione
con tanto di statuto ed organi direttivi,
che detta le linee per la gestione della “Cosa Pubblica” garantendo solo ed
esclusivamente l’interesse degli abitanti
del paese. Il sistema è appli-cabile nei
Comuni inferiori a 15 mila abitanti ed è
molto comune nei paesi anglosassoni.
I competitori non si sono mai fatta una
ragione del fatto che ecologisti, conservatori e progressisti potessero andare
d’accordo nell’amministrazione della
“cosa pubblica”, ma quando si tratta di
gestire situazioni locali, con la buona volontà ed anche l’amicizia che si crea fra
“vicini di casa”, abbiamo dimostrato che
è possibile e che i cittadini approvano.
Il SISTEMA SAVIGNANO era stato
studiato con speciale riferimento al Comuni con meno di 15 mila abitanti, ma
si è dimostrato utile anche in città come
Vignola, dove una lista civica, che ha le
stesse caratteristiche di quella di Savignano, è prima andata al ballottaggio e
poi ha vinto, sconfiggendo un prestigioso candidato messo in campo dal PD.
Il caso di Vignola - Anche nel 2009 era
stata una lista civica a portare al ballottaggio Graziano Fiorini, che non era
diventato Sindaco per un pugno di voti.
Insistere paga, e questa volta a Vignola
le liste civiche si sono messe in gioco in
prima persona e sono arrivate al ballottaggio, che hanno vinto. Certamente il
neo Sindaco di Vignola è una figura eminente della città e i cittadini che si sono
messi in gioco per sostenerlo sono di
tutto rispetto, ma osiamo modestamente
consigliare, se non l’hanno già fatto, di costituire una solida organizzazione a supporto dell’Amministrazione, come quella
di Savignano (accidenti alla modestia).
Crediamo che le gerarchie del P D
ci siano rimaste male per la sconfitta e che metteranno in atto tutta la
loro organizzazione per infilare i bastoni frale ruote al nuovo Sindaco.
Assemblee permanenti dei cittadini a
vari livelli, un vertice ben determinato
composto da “garanti” imparziali e uno
statuto da rispettare in ogni situazione.
Questo è quello che di siamo permessi di definire Sistema Savignano.