venerdì 28 febbraio 2014 RASSEGNA STAMPA EPPI Opportunità dalle rinnovabili Italia Oggi pag. 51 del 28/02/2014 CERTIFICAZIONE Valutatori immobiliari con il bollino blu Italia Oggi pag. 51 del 28/02/2014 TRIBUNALI I consulenti dei Pm scelti per fiducia La Gazzetta del Mezzogiorno pag. II del 28/02/2014 P ERITI INDUSTRIALI Venerdì 28 Febbraio 2014 51 L’Eppi ha siglato un’intesa con il fondo di investimento di settore della società Abraxas Opportunità dalle rinnovabili La valutazione tecnica degli impianti passa dai periti I l fondo Sif (Sustainable investement fund) della compagnia Eos Sicav Plc è geAndrea Bondi è esperto del settore stito dalla società Abraxas. delle energie rinnovabili. Nel 2008 ha Il fondo si pone come obiettivo curato l’avvio della divisione solare di l’investimento in società proSiemens, è stato coo di una delle magprietarie di impianti o infragiori aziende leader di fornitura enerstrutture che abbiano il giusto getica indiana ed è neo consulente del profilo di rischio e rendimento e Fondo di Investimento Eos Sicav Plc. il cui impatto ambientale possa Domanda. Bondi, che cosa significa considerarsi sostenibile. investire nelle energie rinnovabili e in Eppi è interessata a incenparticolare nel fotovoltaico? tivare opportunità di lavoro Risposta. Il punto è semplice: ad oggi per i suoi iscritti, in particolare gli impianti per produrre energia da per i giovani periti industriali fonti rinnovabili hanno bisogno di susliberi professionisti. Avendo firsidi per essere competitivi sul mercato mato un accordo di intesa con dell’energia elettrica. Il fotovoltaico è la Abraxas/Eos, gli iscritti a Eppi forma di energia di più facile tramite www.eppi.it accesso, che però attualmenpossono sia segnate costa circa 140 centesimi lare delle opportudi dollaro a kilowattora, il nità di investimento doppio dei 70 dell’eolico e (fase di «scouting»), dei 50 del carbone o del ciclo che candidarsi alla combinato a gas. Il progresvalutazione tecnica so tecnologico è suscettibile, di impianti già sotto nell’arco del prossimo decenesame o alla verifica nio, di far calare di quasi il annuale del funzio60-65% gli attuali costi del namento di quelli fotovoltaico rendendolo comgià acquisiti (fase di petitivo con altre fonti, ma ci analisi e revisione). vorrà tempo. Nel primo caso, Andrea Bondi D. Dunque? se il progetto viene R. Per poter essere compegiudicato interessantitivi vi è la necessità di un sostegno: o te, Abraxas/Eos procede a un sotto forma di agevolazioni fiscali o di suo approfondimento in collaveri e propri sussidi governativi, nonché borazione sempre con il peridell’interesse di un sostenitore privato. to industriale proponente. Se Per chi investe in energie rinnovabili, le tale approfondimento ha esito prospettive dell’investimento garantipositivo Abraxas/Eos, per conto scono un ritorno veramente interessandel Fondo Sif, sottoscrive con il te, anche intorno all’8% all’anno per un perito industriale proponente periodo lungo almeno un ventennio. un accordo in esclusiva relatiD. Per quale ragione? vo all’attività di segnalazione R. Il settore è in grande espansione. I effettuata che prevede una più grandi paesi ad oggi leader dell’ecocommissione «a successo». La valutazione si basa anche su una due diligence tecnica, che i periti selezionati tra quelli che hanno inviato la candidatura, avranno l’opportunità di svolgere. Bondi (Eos Sicav Plc): servono consulenti di valore IN BREVE Eos/Abraxas sta cercando a brevissimo consulenti per l’analisi di impianti fotovoltaici in Sardegna e specificatamente nell’area Cagliari-Oristano. I periti industriali liberi professionisti possono inviare le loro candidature andando sul sito www.eppi.it, e cercando Abraxas cliccando su una delle immagini che scorrono. Pagina a cura DELL’UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO NAZIONALE E DELL’ENTE DI PREVIDENZA DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI www.cnpi.it - www.eppi.it nomia stanno investendo «pesantemente» sul fotovoltaico, come India e Cina, e gli Stati Uniti puntano a raddoppiare la produzione di energia da questa fonte entro il 2020. Il valore è nettamente premiante non solo sul piano dell’efficienza energetica, ma soprattutto dal punto di vista dell’impatto ambientale. Il cambiamento climatico, la necessaria riduzione della produzione di anidride carbonica e tutti i vincoli stabiliti a partire dal protocollo di Kyoto spingono a considerare ampio margine di sviluppo del settore. D. Ecco perché l’interesse di un fondo come Eos. R. Questa la ragione del nostro interesse, che non è però limitato al fotovoltaico, ma si estende anche alle altre fonti rinnovabili e alle attività di risparmio energetico. Inoltre l’attenzione del fondo considera anche le specificità di un paese come l’Italia. D. Quali le specificità? R. Una delle ragioni del successo del fotovoltaico sarà la capacità di sviluppare nuove tecnologie che possono adattare gli impianti alle realtà del territorio. Per esempio, oggi la rete di trasmissione dell’energia elettrica ha estreme difficoltà a gestire produzioni intermittenti: il passaggio di una nuvola, provoca repentini cali di tensione con scompensi che si ripercuotono lungo tutta la zona. Dunque la rete si dovrà dotare di impianti di stoccaggio, una sorta di grandi batterie, in grado di fornire una produzione di energia elettrica che sia «insensibile» alle condizioni meteo. D. Quale soluzione vede nel breve termine? R. Ritengo che le soluzioni adottate già in molte regioni siano quelle più indicate. Per esempio, adottare un mix tra produzione tradizionale e fonti alternative, per cui una percentuale del fabbisogno derivi da impianti territoriali legati alla fonte solare. È la soluzione delle regioni italiane del Nordest. Come è intuibile, il fotovoltaico funziona meglio laddove l’irradiazione solare è maggiore, come tutta la zona del Meridione: investire a Ragusa oppure in Puglia garantisce una efficienza del sistema alta. Anche se ad oggi uno dei territori più propizi è a mio avviso la Sardegna. D. Perché? R. Gli impianti fotovoltaici sono molto sensibili al calore: paradossalmente maggiore è l’irraggiamento e minore è l’efficienza. La presenza del vento è quindi un elemento atmosferico naturale di raffreddamento che premia la produzione e rende quindi il territorio sardo molto interessante. D. Prospettive di lavoro? R. Eos ha bisogno di consulenti sul territorio che svolgano una funzione di «scouting», cioè siano in grado di indicarci la presenza di impianti già esistenti, ben costruiti, magari da potenziare e valorizzare: i periti industriali ci possono aiutare in questa attività. In altri casi, siamo noi che abbiamo bisogno di esperti che ci aiutino a valutare impianti che abbiamo individuato in determinate zone. Infine, i professionisti possono presentare a Eos, attraverso il sito www.eppi.it, progetti di fattibilità per la costruzione di nuovi impianti, anche se la tendenza non è più tanto quella di costruire sistemi a terra, ma invece vedo buone prospettive negli impianti installati sui tetti per coprire il fabbisogno di case, appartamenti e unità immobiliari industriali o pubbliche. CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ Valutatori immobiliari con il bollino blu Valutatori immobiliari con la certificazione di qualità. Perché senza un registro nazionale né uno specifico percorso formativo, per i professionisti esperti di estimo, tra i quali sono annoverati non solo gli iscritti agli albi, diventa sempre più importante certificare la propria professionalità ed esperienza. Ed evitare così che il mercato immobiliare continui a vivere in una situazione di poca trasparenza. Da qui nasce l’idea di due progetti normativi proposti dall’Uni, l’Ente nazionale di unificazione e attualmente nella fase di inchiesta pubblica, che puntano a disciplinare procedimenti e metodologia di calcolo secondo criteri oggettivi e definire i requisiti di conoscenza, abilità e competenza dei soggetti coinvolti. La prima norma «Stima del valore di mercato degli immobili (Uni 98000240)» è finalizzata a definire principi e procedimenti funzionali alla stima del valore di mercato degli immobili. Il riferimento normativo è la definizione prevista dalla direttiva europea 2006/48 recepita con la legge del 23 febbraio 2007 n. 15, la quale specifica che per «valore di mercato» deve intendersi l’importo stimato al quale l’immobile verrebbe venduto alla data della valutazione in un’operazione svolta tra un venditore e un acquirente consenzienti alle normali condizioni di mercato dopo un’adeguata promozione commerciale. La stima del valore di mercato implica la necessità di definire uno strumento normativo volto a disciplinare procedimenti e metodologia di calcolo, secondo criteri oggettivi, a beneficio di tutti i soggetti coinvolti dai professionisti, alle società immobiliari, dai fondi immobiliari, agli organi di vigilanza fino alle società di revisione e ai consumatore. C’è poi il capitolo delle professionalità coinvolte. In questo caso il punto è che sulla carta non ci sono barriere per intraprendere la professione di valutatore. E accanto ai professionisti iscritti agli iscritti agli albi professionali che hanno competenza e professionalità riconosciute esiste una pletora di variegate figure. Lo stesso vale per la formazione: gli organismi che propongono corsi per valutatori sono molti e vari: accanto alla formazione garantita dagli ordini professionali c’è quella delle università o delle camere di commercio fino a quella erogata dal mondo bancario. Al contrario invece la professione del valutatore immobiliare implica competenze e capacità di gestione univoca di metodologie finalizzate alla stima del valore degli immobili. In questo senso si inserisce il secondo progetto di norma «Valutatore immobiliare - Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza» (Uni 98000250), finalizzato a definire tali requisiti in questa figura professionale, ai fini della determinazione del valore degli immobili. La norma punta a definire in maniera univoca competenze, caratteristiche personali, condotta professionale, principi etici, conoscenze e capacità del valutatore immobiliare al fine di rendere affidabile il processo e il prodotto (servizio) valutativo. Dunque due norme che, per i periti industriali, si aggiungono al complesso mosaico della valutazione immobiliare e che vanno nella direzione di sviluppare una cultura professionale ed etico deontologica adeguata. Per i professionisti tutto questo non potrà comunque prescindere da un aggiornamento professionale continuo su una disciplina che negli ultimi decenni si è sviluppata in maniera costante e continuerà a farlo sempre di più. Quotidiano Data Pagina 065005 www.ecostampa.it Foglio 28-02-2014 II 1 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Periti Industriali
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