La Sicilia - Alessandra Lombardo e Alfredo Longo al MA 19/2/2014

MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO 2014
GIORNO & NOTTE
La degradazione dell’amore tra meschinerie e tradimenti
con vari flash back proiettati su uno schermo.
“Pinter e a capo” s’intitola il testo di Massimo Tuccitto che ne è anche l’interprete con Elena Polic Greco e Luca Di Mauro. Come andare oltre Pinter? Cosa
c’è oltre lui, oltre la disintegrazione delle convenzioni che regolano le relazioni umane? Ci sono follia, delirio, paranoia, rabbia, impotenza, e la separatezza da
un mondo, osservato attraverso la finestra, in cui,
nonostante le apparenze, in realtà non cambia mai
nulla. Con le convenzioni crollano anche le difese
dell’io, fino allo spossamento del sé e delle proprie cose. Nella stanza infatti s’installano due figure, forse
fantasmi usciti da un dramma di Pinter, che invado-
no progressivamente gli spazi non solo fisici ma anche mentali, e rappresentano l’estrema degradazione
della coppia e dell’amore, tra meschinerie e tradimenti. L’uomo che si è volontariamente segregato non ha
più nulla, ma anche i predatori sono vittime del calcolo e di una sensualità meccanica.
Rigorosa la recitazione di Luca Di Mauro. Elena
Polic Greco dà alla figura femminile la forza straniante del sogno, con il variare dei toni, la ripetizione
di frasi fatte, il dialogo che nulla comunica. Alla fine
nel dramma domina l’afasia. E dopo Pinter il protagonista non ha più parole, ma un balbettio insensato.
SALVATORE SCALIA
La Stagione
del Teatro Abc
Un Pirandello versione “pop”
oggi dove
Teatro Brancati. Alle 21, «Le
fuggitive» di Pierre Palmade e
Christophe Duthuron. Regia di
Anzelmo Nicasio, con
Alessandra Cacialli e Debora
Bernardi.
Sala Harpago. Alle 21,30
«Pallonate» di Salvo Ficarra e
Valentino Picone con Salvo
Piparo. Con Costanza Licata e
Rosemary Enea.
Teatro Odeon. Alle 21,15
concerto di Alfio Antico &
Triunedda band: Alfio Antico
voce e tamburi a cornice,
Raffaele Brancati fiati, Paolo
Sorge chitarre, Amedeo Ronga
contrabbasso.
Ma. Alle 21,30 Alfredo Longo
& Friends.
Palazzo della cultura. Via
Vittorio Emanuele, 121. E’
visitabile, dal lunedì a sabato,
ore 9-19; domenica: 9-13.
Fino al 10 maggio, la mostra
«Le macchine di Leonardo da
Vinci, la trasposizione in
modelli su piccola scala dei
disegni e delle invenzioni del
genio. Si possono visitare
anche le installazioni fisse
presso la Torre Saracena:
“L’opera pittorica di Regolo”,
l’opera “Las Cucharillas para el
caffè Florian”, l’opera pittorica
“Agata è per sempre”, la
candelora dedicata ai devoti
in onore di S. Agata.
Segnalazioni al fax 095253495 o
cronaca@lasicilia. it
QUESTA SERA AL «MA»
MUSICA LIVE CON ALFREDO LONGO E ALESSANDRA LOMBARDO
Secondo mercoledì live alla Birreria – Fuori dal Ma, all’interno del Ma Musica
Arte, in via Vela 6 a Catania. Una nuova serata all’insegna della buona musica
con una serie di incontri musicali d’eccezione. Il cantante e chitarrista
catanese Alfredo
Longo incontrerà
una serie di
musicisti, attori e
artisti, suoi
partner musicali
di mille
avventure sul
palco, per
regalare una serie
infinita di
emozioni. Questa
sera Longo si
esibirà con la
cantante e attrice
catanese
Alessandra
Lombardo La Colomba. La voce vibrante di Alessandra Lombardo emoziona
nel profondo, arriva dentro lasciando un senso di gioia. Lo spettacolo fatto
dell’essenziale connubio tra chitarra e voce spazia tra autori come De André,
Battisti, Modugno, Carosone, Tenco, Daniele, insieme ad alcuni standard di
bossa e jazz.
Conferenza della prof. Panvini sugli ipogei
Per i soci dell’Aede, su invito della presidente Lina Calì Rizzo, la prof. Rosalba Panvini, Soprintendente ai Beni culturali di Ragusa, ha tenuto una conferenza sul tema “Complessi ipogeici nella Sicilia meridionale”. Col sussidio di una esauriente documentazione iconografica la relatrice ha descritto in particolare il patrimonio dei complessi ipogeici della provincia iblea, ricchissimo e in gran parte ancora inesplorato come testimoniano ricerche anche recentissime (Matricedda).
Il patrimonio é molto ben conservato anche per la sua collocazione periferica e
la carenza di infrastrutture che lo rendono difficilmente accessibile; nonostante queste difficoltà i turisti stranieri si dimostrano sempre più interessati a questi siti archeologici e ciò fa bene sperare per il futuro. Il patrimonio comprende
complessi risalenti a 20.000-30.000 anni fa ma anche dell’era paleocristiana, e
adibiti ad uso sia abitativo che funerario, come dimostrano la datazione stratigrafica, la tipologia delle strutture e i reperti in esse rinvenuti (in particolare lucerne). Alcune strutture (ad esempio complesso funerario di Cisternazze, necropoli di Trabacche, complesso ipogeo a grappolo di Calacorno) sono di grande rilevanza per imponenza ed estensione: comprendono tempietti a baldacchino,
arcosoli, pilastri, deschi per agape e forniscono preziose informazioni sulle attività (non sempre dello stesso tipo) a cui nel tempo sono state adibite. Complessi simili sono stati rinvenuti in altre aree mediterranee, in particolare a Malta, il
che testimonia l’esistenza di contatti antichi fra le popolazioni e il ruolo di crocevia svolto dalla nostra isola nel passato anche remoto.
Presentato il libro di suor Rosetta Calì
Enrico Guarneri sarà il
protagonista di «L’uomo, la bestia
e la virtù» nell’innovativa messa in
scena di Antonello Capodici
Sarà in scena a Catania da venerdì a
domenica prossimi, in prima nazionale, “L’Uomo, la Bestia e la Virtù”, prodotto dall’Associazione Culturale Abc,
con la regia di Antonello Capodici. La
nuovissima versione della commedia
di Luigi Pirandello è inserita nel calendario 2014 della Stagione di Prosa “Turi Ferro”, ospitata (fino ad aprile) dal
Teatro Abc.
Protagonista della messa in scena,
firmata da Capodici, sarà il sicilianissimo Enrico Guarneri, attorniato da un
cast di livello.
«Abbiamo cercato di fare - spiega il
regista - uno spettacolo di grande livello. Innanzitutto scegliendo con
profondo convincimento ogni singolo
attore. Curando ogni più piccolo dettaglio della scena e dei costumi. Penso a
una regia “pop”. Certo, rispettosissima
del testo ma con uno spirito visivo,
sonoro, iconografico, musicale nuovo
e diverso che rimandi pure al mondo
visionario di Waidekind e Kaiser».
La commedia di Pirandello fu scritta tra la fine del 1918 e gli inizi del ’19
e debuttò a Milano proprio nel maggio di quell’anno. Un debutto tormentato, accolto tiepidamente dal
pubblico dell’epoca che non era abituato ai temi scollacciati e farseschi
della trama.
La prima nazionale, in terra di Sicilia, alzerà il sipario su una commedia
considerata dallo stesso autore “una
delle più feroci satire che siano mai
state scritte contro l’umanità ed i suoi
valori astratti”. I primi tre ruoli sono
stati affidati ad Enrico Guarneri (l’Uomo), Emma Muni (la Virtù) ed Ivano
Falco (la Bestia).
«La scelta di Guarneri - aggiunge il
regista - attore dalle qualità interpretative indiscusse, nella parte del ‘tra-
CATANIA .31
Omnibus
«PINTER E A CAPO» AL TEATRO COPPOLA
Il nome di Pinter e un invito ci hanno attirato. La prima sorpresa: al Teatro Coppola non esistono biglietti ma offerte volontarie. Ciò non significa che si assiste a un spettacolo da dilettanti.
Ed eccoci di domenica sera in poltrona davanti ad
una scena con pochissimi elementi: un mucchio di
stracci, una finestra che guarda verso il pubblico e delle scarpe ben allineate su un ripiano. La vita del protagonista è tutta lì: l’ossessione claustrofobica delle
sue nevrosi. Per scatenarla basta spostare una scarpa.
Si è chiuso nel suo tugurio da cinque anni, dal 24 dicembre del 2008, data della morte del drammaturgo
inglese la cui figura è sempre incombente sulla scena,
LA SICILIA
sparente’ Signor Paolino, è il punto di
svolta per un’ulteriore, modernissima, versione del testo». Una versione,
proposta in due atti e con un ruolo in
meno in scena (Giglio, uno dei due
studenti del Professor Paolino), che
spingerà sul pedale della comicità ma
con grande “leggerezza” e senza nessuna forzatura.
«La prima parte - conclude il regista
- è una commedia borghese, squisitamente ottocentesca; ci si sposta, poi,
in un’atmosfera di voluttà quasi d’annunziana, decadente, per finire con
un’esplosione “espressionista” di colori, che allude alle avanguardie». Tra le
invenzioni registiche (all’interno del
secondo atto) una clip con immagini
di Boccioni, Modigliani, De Pisis.
Sul palco un cast composto da Enrico Guarneri (Signor Paolino), Emma
Muni (Signora Perella), Ivano Falco
(Capitano Perella), Rosario Minardi
(Dottor Pulejo), Pietro Barbaro (il Farmacista), Rossana Bonafede (Rosaria),
Rosario Marco Amato (il Marinaio),
Vincenzo Volo (Belli), Nadia De Luca
(Grazia) e Manuel Sciacca (Nonò).
Amici della musica
Alessandro Zerilli, 16 anni e tanto talento
Alessandro Zerilli, 16 anni, enfant prodige del pianismo siciliano, è il musicista-rivelazione che la Società Catanese Amici della Musica presentare al pubblico nel corso del concerto che si terrà venerdì prossimo alle 19,30 all’hotel Katane Palace di Catania. Fedele ai suoi compiti statutari, che prevedono la valorizzazione di giovani talenti, la Scam ospiterà il giovanissimo pianista, ancora studente dell’Istituto musicale “Vincenzo Bellini” di Catania,
dove è allievo di Isabella Libra. E la sua maturità d’interprete si evince già dalla raffinata scelta del programma, in
cui si fronteggiano due generazioni a confronto: il primo
Ottocento di Fryderyk Chopin e Franz Liszt, quindi il primo Novecento di Claude Debussy e Maurice Ravel. Non
solo pagine celebri in un programma sapientemente impaginato, in cui il compositore polacco fa comunque la
parte del leone. Cogliendo fior da fiore da ciascun genere
valorizzato da Chopin, Zerilli proporrà infatti un Valzer
(l’op. 18, in mi bemolle maggiore), uno Scherzo (l’op. 31 n.
2, in si bemolle minore), la Berceuse, op. 57, la Fantaisie-Impromptu in do diesis minore, op. 66, e soprattutto uno dei must del repertorio pianistico di tutti i tempi, l’Andante spianato e grande polacca brillante, op. 22. Ed è proprio tra un brano e l’altro
di Chopin che si innesta il confronto: da un lato con il suo grande rivale, Franz Liszt
- con il Notturno in la bemolle maggiore, “Sogno d’amore” - quindi con gli eredi di
primo Novecento: Claude Debussy, nelle estatiche sonorità del “Clair de lune”, e Maurice Ravel, con le rarefatte suggestioni dei “Jeux d’eau”.
CALENDARIO DI LUCA NAPOLI
Sarà presentato oggi il calendario
delle modelle dell’agenzia catanese
Luca Napoli Management. Anche
quest’anno dodici volti, dodici
personalità forti, dodici bellezze dello
spettacolo e della moda che si
presenteranno nei vari mesi
dell’anno. Tante le novità di
quest’anno tra cui il tema “bianco e
nero” con le modelle in intimo
elegante e un mese dedicato a
Simone Susinna, modello lanciato da
Luca Napoli nel campo della moda.
Presenti poi la showgirl Giulia
Montanarini, Fabio Boga di “Amore
Criminale”, Desireè Ferlito
direttamente dal talk show
“Insieme”, Agata Alonzo showgirl
nota al grande pubblico, Elisa
Lisitano, concorrente del Grande
Fratello 2010, Vanessa Fichera, volto
femminile di “Salastampa”, Alessia
Belluomo, Rosanna Sapia, Giulia
Giuffrida, Elisabetta Quindi, Aureliana
Spina, Ramona Di Vita e Sonia Di Vita.
All’Istituto Maria Ausiliatrice di Catania è stato presentato il libro di suor Rosetta Calì (FMA), “L’educatore di rete. Identità e metodo”. Sono state relatrici la Rosaria La Licata, medico chirurgo e psicoterapeuta e la prof. Agata Reitano Barbagallo, già docente di materie letterarie in diversi istituti di Catania. Al centro del
dibattito il fenomeno che oggi sta cambiando l’Uomo: i nuovi canali della comunicazione che vengono
creati e utilizzati di volta in
volta che il processo tecnologico avanza. A fare i conti
con questo nuovo ordine di
cose, è l’educatore che oggi
è chiamato dalla realtà ad
essere “educatore di rete”.
Nella sua analisi suor Rosetta Calì si rivolge agli educatori mettendoli in guardia
da un “virus” che può facilmente colpirli: “il virus dell’abbandono dei digitali a se
stessi”; L’educatore infatti
fatica a sentire come commestibile lo spazio virtuale perché appartenente ad una
generazione diversa da quella dei “nativi digitali” (i giovani nati nel 2000). Ha
sottolineato la dott. Laura Napoli che ha moderato l’incontro: «Scrivere su questo argomento oggi, rappresenta un momento di arricchimento anche per le generazioni future perché noi apparteniamo a generazioni arrivate al mondo
informatizzato, ma che hanno avuto esperienza del mondo prima di internet;
quelli che verranno dopo di noi, invece, non potranno mai vivere questo confronto». La prof. Reitano ha invece detto che «la Rete modifica le modalità ed i tempi dell’educare, ma salva la cosa più importante: il rispetto per le nuove generazioni perché ci fa stare al passo coi tempi; per fare bene questo, però, dobbiamo usare intelligenza, rispetto dell’altro e cuore». L ’autrice ha realizzato un vero e proprio vademecum per l’educatore- cibernauta con il quale lei interloquisce utilizzando un linguaggio estremamente semplice e una profondità di contenuto straordinaria. Anche la psicologia si è adeguata alla nuova realtà del ciberspazio, come ha spiegato la dott. La Licata: «La cyberpsicologia studia le nuove dipendenze patologiche da interposizione con internet, video giochi, iPod, Facebook e Tv fino alla sindrome del tunnel, del mouse nervoso e alla sindrome di
Hiki Moro; sono già tanti i soggetti che si isolano dalla realtà per mesi. Ha poi
preso la parola l’autrice. «Oggi - ha detto - c’è tanta indifferenza, diffidenza e sfiducia esistenziale, ma io intravedo già l’aurora di un nuovo umanesimo; nel
2013, infatti, la crisi ha portato la gente a tante iniziative e atteggiamenti solidali. Se tutti nel nostro piccolo cerchiamo di risvegliare il cuore, a poco a poco prenderà il via una grande riforma sociale che partirà dal basso».
Le nuove normative sul matrimonio al Rotary Est
Invitato nella sede del Rotary Est, dal presidente Sebastiano Spoto Puleo, a fare
una conversazione sul tema “Sposarsi oggi in chiesa, in Comune o dal notaio” il
socio avv. Salvatore Giuliano ha anzitutto chiarito come quello in oggetto sia un
fenomeno sociale in movimento più di quanto possa sembrare, a partire dalla
normativa che equipara i figli, mentre sono i genitori a non essere uguali. La provenienza familiare incide sulla scelta del tipo di matrimonio, da celebrare in
Chiesa, in Municipio, o da convivere come coppia di fatto. Il matrimonio classico, municipio e chiesa, va fatto per convinzione o per tradizione d’uso sociale. Ma molti, specie i giovani, non amano le convenzioni e le costrizioni e ritengono che l’unione la fa l’amore. Matrimonio è volersi bene e stare insieme. Il
problema è, come ha sottolineato il relatore, avere la capacità di un progetto da
realizzare insieme. I giovani spesso si sono privati della progettualità del futuro ed è stato un impoverimento. A tal proposito più che moralismo c’è da fare
riflessione. Le convivenze, oggi, sono così tante che hanno richiesto alla giurisprudenza di adeguarsi alla problematica con equiparazione parziale tra la condizione di matrimonio e quella di convivenza che non mette a riparo i soggetti deboli e chi non è autonomo. E allora, la convivenza non libera, ma imbriglia,
con il riconoscimento di tutte le famiglie di fatto e con lo stesso regime del matrimonio. Ed è un ritornare nel sistema. La finalità delle unioni civili mira a che
il Comune aiuti a superare i problemi, con diritto alla casa, alla sanità, alla cittadinanza e condizioni sociali non discriminatorie. Nel caso di separazione e divorzio, con il matrimonio esistono difficoltà legali con regolamentazione del codice civile, con l’unione civile non sussistono gli obblighi propri del matrimonio, ma si richiedono tutti i diritti e i servizi. L’Open Day dei notai, del novembre 2013, sui contratti matrimoniali è servizio a livello nazionale. E’ una scrittura per definire l’amministrazione e il sostegno nella convivenza, ai fini di assistenza sanitaria e ai fini ereditari. Il rifiuto del sistema tradizionale, riporta all’esigenza di regole legali e di clausole penali. La società, come ha infine sottolineato l’avv. Salvatore Giuliano, ha necessità di fare ordine, senza tabù, mirando alla sostanza delle cose.
MILLY BRACCIANTE
Conferenza sull’India di Maria Torrisi
Nella sede della Camera del Lavoro di via Crociferi, si è svolta una conferenza, nell’ambito della programmazione culturale dell’Associazione Sicilia-India, dal titolo “Viaggio in India”, tenuto dalla giornalista Maria Torrisi. Dopo i saluti del presidente dell’associazione Luigi Troja e l’introduzione del vice presidente Gaetano Agliozzo (responsabile di Funzione Pubblica Cgil), la relatrice, socia da parecchi anni del sodalizio, praticante di yoga e appassionata delle tematiche orientali, ha interessato il folto pubblico con il racconto di questa sua esperienza, corredandolo con un reportage fotografico. La sensibilità del’attenta osservatrice ha
messo in risalto gli aspetti umani, pregnanti della cultura indiana. Graditissimi
ospiti dell’incontro, sono stati i musicisti Marianatalia Ruscica (violino) e Davide Sciacca (chitarra classica).