Periodico di informazione dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano S.r.l. - Reg. Trib. MC, aut. n° 524 del 26/09/05 da sfogliare Anno X - n° 23 - Luglio 2014 La Riabilitazione Cognitiva nelle nostre strutture Tecnologia e riabilitazione: quando un robot aiuta l’uomo Entrano nel Gruppo le strutture di Riolo Terme, Mede e Casorate Primo I nostri medici parlano ai pazienti: nasce il blog del Santo Stefano Arco Anzano del Parco Casorate Primo Mede Riolo Terme Fontanellato Modena Macerata Feltria Fossombrone Lido Camaiore Cagli Ancona Ville di Nozzano Jesi Fabriano Loreto Filottrano P. Potenza Picena Foligno Macerata Civitanova Marche Matelica Montecosaro S. Severino Tolentino San Benedetto T. Camerino Ascoli Piceno LEGENDA Centri di Riabilitazione Centri Ambulatoriali Residenze Sanitarie e Riabilitative Acuti Strutture Psichiatriche Periodico di informazione dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano S.r.l. - Reg. Trib. MC, aut. n° 524 del 26/09/05 da sfogliare 4 CONFRONTIAMOCI - La Riabilitazione Cognitiva nelle nostre strutture 7 EVENTI - Tecnologia e riabilitazione: quando un robot aiuta l’uomo 8 EVENTI - Età evolutiva: cerebrolesioni e chirurgia dell’arto superiore - Formazione professionale sulla disfagia 9 EVENTI - Villa dei Pini compie 60 anni 10 DALLE STRUTTURE - Mede e Casorate Primo: in Lombardia, malattie dell’apparato respiratorio e riabilitazione geriatrica 12 NOTIZIE - Presentato il progetto “Pass” per la casa intelligente 13 NOTIZIE - Nasce il blog del Santo Stefano FOTO NOTIZIA Inaugurata l’RSA di Montecosaro 14 L’INTERVISTA - Stefano Garelli: abbinare costi, efficienza e qualità Anno X - n° 23 - Luglio 2014 La RiabiLitazione Cognitiva neLLe nostRe stRuttuRe Tecnologia e riabiliTazione: quando un roboT aiuTa l’uomo enTrano nel gruppo le sTruTTure di riolo Terme, mede e casoraTe primo i nosTri medici parlano ai pazienTi: nasce il blog del sanTo sTefano IN COPERTINA: “Amore e Psiche” di François Gérard Santo Stefano da Sfogliare: periodico dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano S.r.l. Anno X n° 23, Reg. Trib. MC aut. n° 524 del 26/09/05 DIRETTORE RESPONSABILE: Nico Coppari CONTATTI: [email protected] - [email protected] IMPAGINAZIONE: Ianton STAMPA: Tipografia Elle Commerciale - Montecosaro Scalo (MC) da Sfogliare - Luglio 2014 3 Confrontiamoci La Riabilitazione Cognitiva nelle nostre strutture Nelle cliniche di Porto Potenza Picena, Fontanellato, Ancona e Macerata Feltria sono presenti da anni servizi con elevati livelli di know-how R iabilitare la persona affetta da patologia che ne determina la compromissione di una o più funzioni cognitive e comportamentali: questo è l’obiettivo della riabilitazione cognitiva (o neuropsicologica) che rappresenta una delle specializzazioni e uno dei più qualificati servizi del Gruppo Santo Stefano. Prima di andare ad approfondire in quali strutture del Gruppo viene fatta riabilitazione cognitiva, introduciamo l’argomento con il dottor Antonio De Tanti, coordinatore del Comitato Scientifico. “L’area dei disturbi cognitivi e comportamentali – dice De Tanti - è quella più strettamente correlata con l’intima struttura della personalità di un individuo e quindi con il suo modo di essere e di relazionarsi sia nella sfera delle relazioni private che nei rapporti sociali più allargati. Risulta quindi intuitivo che una alterazione, usualmente peggiorativa, delle sue competenze in questo ambito si traduca inevitabilmente in un deterioramento della capacità di partecipazione e reintegrazione nelle abitudini di vita della condizione precedente l’evento patologico, con grave perdita esistenziale per chi ha subito il trauma o la malattia neurologica e, secondariamente, per le persone signifi- 4 A cura di Antonio De Tanti e Nico Coppari cative del suo nucleo familiare. Fatta questa premessa ne consegue il ruolo cruciale della neuropsicologia clinica tra gli strumenti e le competenze indispensabili per un team riabilitativo che voglia farsi carico a tutto campo dei bisogni di persone che hanno subito una cerebrolesione e dei loro familiari/care-givers. La moderna neuropsicologia clinica ad indirizzo riabilitativo ha sviluppato una massa critica di letteratura scientifica, di linee guida e di conferenze di consenso alla ricerca che ha permesso di disporre di strumenti validati per la diagnostica delle diverse condizioni patologiche, per le diverse funzioni strumentali danneggiate (attenzione, memoria, capacità visuo-spaziali, linguaggio,…) e per le diverse fasce di età (test psicometrici validati) e ha individuato raccomandazioni per la realizzazione di programmi riabilitativi sempre più fondati sul consenso circa la buona pratica clinica, sostenuta, quando possibile, sull’evidenza scientifica. Elemento fondante della riabilitazione neuropsicologica, guidata da neuropsicologo esperto, deve essere la condivisione da parte di tutti gli elementi del team, delle problematiche cognitivocomportamentali del paziente e delle strategie generali per contrastarle, con l’impegno per ogni operatore di calare questi elementi nel proprio programma specifico, sia esso volto alla riabilitazione motoria piuttosto che, ad esempio, alla riabilitazione della disfagia”. La riabilitazione cognitiva è quindi diventata oggetto di approfondimento da parte di un Gruppo di Studio dedicato. Il Gruppo, nato nel 2000 e recentemente confluito nell’ambito dei Gruppi di approfondimento voluti dal Comitato Scientifico, è costituito da un team multidisciplinare di figure professionali differenti e complementari tra di loro. Il Gruppo ha condiviso percorsi diagnostici, ha elaborato una cartella riabilitativa cognitiva (attualmente in uso nelle diverse strutture Santo Stefano delle Marche), ha indivi- da Sfogliare - Luglio 2014 Donatella Saviola Responsabile Servizio di Terapia Occupazionale del Centro Cardinal Ferrari In foto: una seduta di bilancio cognitivo Confrontiamoci 1 duato protocolli di valutazione e progetti riabilitativi comuni ed effettuato corsi di formazione e aggiornamento. Uno dei progetti di studio più rilevanti svolti in questi anni in collaborazione con la prof.ssa Ladavas dell’Università di Bologna è stato rivolto al trattamento dell’eminegligenza spaziale sinistra con lenti prismatiche, successivamente associato alla stimolazione con tDCS. Nell’ultimo anno è iniziato anche uno studio sull’approccio riabilitativo multisensoriale del neglect e dell’emianopsia associato a tDCS, disabilità frequenti in pazienti con lesioni cerebrali vascolari. Vediamo ora come vengono erogati i servizi di riabilitazione cognitiva nelle varie strutture del Gruppo dove sono presenti da anni servizi di logopedia e riabilitazione neuropsicologica che hanno raggiunto livelli elevati di know-how e di riscontri ottenuti sui pazienti presi in carico. All’Istituto di Riabilitazione di Porto Potenza Picena il Servizio di Riabilitazione Cognitiva, diretto dalla dr.ssa Maria Luisa Rinaldesi e composto dalla psicologa Cristina Quinquinio e da un team di logo- pedisti coordinati dalla dr.ssa Michela Pompozzi, conduce da anni progetti di approfondimento sulla disabilità cognitiva nei pazienti con grave cerebrolesione acquisita. In particolare essi riguardano il confronto tra strumenti di valutazione dell’Amnesia Post-Traumatica, la valutazione della consapevolezza e dei disturbi degli aspetti pragmatici della comunicazione. Infine è stato dato avvio ad alcune esperienze di reinserimento lavorativo in collaborazione con il Servizio Sociale e con il Day Hospital. Da anni a Porto Potenza Picena viene anche svolta un’attività di musicoterapia applicata all’afasia grave in collaborazione con il Servizio di Musicoterapia coordinato dalla dott.ssa Rita Meschini. Il gruppo di lavoro di Porto Potenza Picena svolge da anni attività di educazione e sensibilizzazione rivolta agli studenti delle scuole superiori. Il progetto “Non perdiamo la testa!”, coordinato dalle dott.sse Quinquinio, Rinaldesi e Tulli, ha come obiettivo aumentare le conoscenze degli studenti sui danni cerebrali e midollari da incidente della strada e modificare la percezione dei rischi connessi con i comportamenti assunti alla guida. Presso il Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, struttura prevalentemente dedicata alla riabilitazione delle gravi cerebrolesioni acquisite sia in età evolutiva che nell’adulto, il tema della compenetrazione ed integrazione delle problematiche NPS è attualmente considerato l’area di maggior innovazione e sviluppo: in particolare si sta sperimentando l’utilizzo di setting di terapia occupazionale per la verifica e trattamento dei problemi co- Maria Luisa Rinaldesi Responsabile Servizio di Riabilitazione Cognitiva dell’Istituto S.Stefano di Porto Potenza Picena e Coordinatrice del Gruppo di Studio 2 continua a pagina 6 da Sfogliare - Luglio 2014 5 Confrontiamoci segue da pagina 5 3 gnitivo comportamentali di pt GCa sia adulti che bambini. Dai dati ad oggi raccolti emerge la conferma che questi setting costituiscono uno strumento potente perché risultano molto più motivanti in pazienti che precedentemente rifiutavano setting tradizionali “carta e matita” nello studio dello psicologo. Ulteriori vantaggi derivano dal fatto che si tratta di esperienze più ecologiche e quindi con maggior probabilità di generalizzazione dei vantaggi raggiunti e loro trasferibilità nella vita quotidiana del paziente al suo ritorno nel proprio ambiente di vita. Si è confermato utile organizzare le attività in piccoli gruppi, con la possibilità di verificare, ed eventualmente riabilitare, la competenza sociale dei pazienti, ovvero la loro gestione delle relazioni interpersonali in contesti protetti. Alcuni tra i progetti più articolati, coordinati e condotti dalle dottoresse Donatella Saviola e Sabina Cavatorta, unitamente alle Psicologhe logoterapiste, comprendono l’attivazione di percorsi per il reinserimento lavorativo ed il ritorno alla guida. Nella clinica di Villa Adria in Ancona una delle eccellenze 6 è il progetto di avviamento alla guida. Il trattamento riabilitativo proposto è di carattere sia motorio-occupazionale (atto a velocizzare gli arti inferiori, coordinare gli arti superiori, stimolare l’autonomia nel salire e scendere dall’auto, nell’utilizzo corretto e nella regolazione dei comandi interni) che cognitivo-emotivo-comportamentale (attraverso la promozione dell’autoriflessione e della critica, l’incremento delle abilità attentive, il favorire il riapprendimento di conoscenze circa la segnaletica stradale e le norme, la discussione di situazioni complesse di guida e modalità di comportamento e il potenziamento delle funzio- ni esecutive circa le situazioni di guida concrete). Il progetto di ritorno alla guida, coordinato dalla responsabile Lorena Catena che guida il gruppo costituito dalla psicologa Pierfederici, dalla neurologa D’Acunto, dal terapista Raspa e dalla fisioterapista cognitiva Bacci, ha finora avviato alla guida decine di pazienti. Presso il Centro di riabilitazione ospedaliera di Ascoli Piceno, invece, sotto il coordinamento del dott. Giattini, la dott.ssa Cocci Grifoni e la dott. ssa Caiazzo hanno avviato un progetto pilota sull’efficacia dell’agomelatina nel miglioramento delle performances cognitive nei pazienti con deterioramento cognitivo vascolare di grado lieve-moderato. Quest’ultimo comprende l’ampio spettro di disfunzione cognitiva che va dalla compromissione lieve alla demenza conclamata con netta preminenza di deficit esecutivi rispetto a quelli mnesici. L’intera attività di riabilitazione neuropsicologica del Santo Stefano, oggetto di confronto e di analisi da parte del Gruppo di studio coordinato dalla dott. ssa Rinaldesi, verrà illustrata nel corso della prossima convention scientifica. L’ attività di riabilitazione neuropsicologica del Santo Stefano verrà illustrata nel corso della prossima convention scientifica In foto: 1. Centro Cardinal Ferrari Fontanellato 2. Santo Stefano Porto Potenza Picena 3. Villa Adria Ancona 4. Villa San Giuseppe Ascoli Piceno 4 da Sfogliare - Luglio 2014 Eventi Tecnologia e riabilitazione: quando un robot aiuta l’uomo A Porto Potenza Picena convegno per fare il punto sui vantaggi riabilitativi dell’uso dei robot. Fissato un appuntamento internazionale per il prossimo 21 novembre a Jesi. A cura di Nico Coppari In foto: la dimostrazione dell’esoscheletro Q uando il robot aiuta l’uomo. Attorno a questo tema portante si è sviluppata la convention nazionale dello scorso 25 gennaio, promossa dal Gruppo Santo Stefano a Porto Potenza Picena. Una mattinata di interventi con il contributo di esperti, per confrontarsi e fare il punto sui vantaggi riabilitativi della robotica. “Con questo evento – dice Enrico Brizioli, Amministratore Delegato dell’Istituto Santo Stefano – abbiamo voluto illustrare le più avanzate tecnologie utiliz- zate in riabilitazione non solo attraverso interventi teorici ma anche con dimostrazioni pratiche e video documentazioni raccolte anche nelle nostre strutture che lavorano con le più moderne strumentazioni”. “Il nostro obiettivo – continua Brizioli – è quello di sposare il lavoro umano, che è da sempre la grande tradizione del Santo Stefano, con le più innovative opportunità tecnologiche”. Nel corso dell’incontro sono anche state illustrate le tecnologie innovative in uso nelle varie strutture del Gruppo Santo Stefano: il G-EO Systems, per il trattamento dell’arto inferiore; Amadeo, per la riabilitazione della mano; la Realtà Virtuale, per la riabilitazione sia motoria sia cognitiva. Il Santo Stefano, infatti, negli ultimi anni ha introdotto l’utilizzo dei robot per il raggiungimento dell’eccellenza nel recupero della disabilità. L’evento è stato anche l’occasione per valutare, con un test pratico, una delle più interessanti apparecchiature robotiche nel mondo riabilitativo italiano: l’EKSO, l’esoscheletro per la stazione eretta e la deambulazione. “Organismi scientifici nazionali ed internazionali della Riabilitazione – dice Alessandro Giustini, del Comitato scientifico del Brizioli: “Il nostro obiettivo è quello di sposare il lavoro umano, che è da sempre la grande tradizione del Santo Stefano, con le più innovative opportunità tecnologiche” In foto, da sinistra: Antonio De Tanti Enrico Bizioli, Mario Ferraresi da Sfogliare - Luglio 2014 Gruppo Santo Stefano - si stanno confrontando sui temi attinenti all’applicazione delle tecnologie in riabilitazione. Numerosi progetti di ricerca interdisciplinari anche a livello Europeo sono focalizzati in tal senso”. “La nostra sfida per i prossimi anni – dice Antonio De Tanti, coordinatore del Comitato Scientifico - è attuare un approccio alle disabilità del paziente con un sistema integrato di trattamenti, supportati dalle più moderne tecnologie robotiche”. Il convegno dello scorso 25 gennaio ha fatto da anteprima ad un appuntamento internazionale, previsto per il 21 novembre 2014, a Jesi, dove verranno presentati i dati sull’attività riabilitativa tramite robotica. 7 Eventi Età evolutiva: cerebrolesioni e chirurgia dell’arto superiore La chirurgia viene sempre più concepita alla stessa stregua degli altri interventi integrati e come strumento idoneo per permettere al paziente di raggiungere traguardi rilevanti Durante l’evento formativo è stato sottolineato come “la chirurgia ortopedica funzionale rappresenti una scelta molto importante” N ella moderna visione della riabilitazione delle cerebrolesioni dell’età evolutiva, la chirurgia ortopedica funzionale dell’arto superiore rappresenta un prezioso strumento terapeutico. La chirurgia, infatti, viene sempre più concepita come lo strumento maggiormente idoneo per permettere al paziente di raggiungere traguardi rilevanti della funzione manipolativa, altrimenti impossibili, e non viene più concepita, come avveniva fino a qualche tempo fa, quale unica soluzione rimasta di fronte al fallimento dell’azione degli altri provvedimenti terapeutici adottati in precedenza (fisioterapia e ortesi) o come alternativa alla perdita di efficacia del trattamento farmacologico con tossina botulinica. Di tutto questo si è discusso nel corso dell’evento formativo che si è tenuto a Porto Potenza lo scorso 28 gennaio, e rivolto a Medici con specializzazione in Fisiatria, Neurologia, Neuropsichiatria Infantile, Pediatria, Fisioterapisti, Infermieri, Terapisti occupazionali, Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. Il corso, accreditato ECM, è stato tenuto dal prof. Adriano Formazione professionale sulla disfagia apporto di figure professionali, medici, dietisti, fisioterapisti, infermieri, logopedisti ed educatori professionali, sia dell’Istituto Santo Stefano che delle strutture ospedaliere di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Dopo quello del novembre 2013, la disfagia è tornata al centro di un altro evento formativo organizzato dal Gruppo Santo Stefano e dal Centro Ospedaliero di Riabilitazione di Ascoli. L’appuntamento si è tenuto lo scorso 29 e 30 aprile ad Ascoli, presso la casa di cura S. Giuseppe. L’evento si è avvalso dell’intervento e del qualificato 8 da Sfogliare - Luglio 2014 La disfagia è una grave complicanza che interessa molte patologie, soprattutto neurologiche, e che porta alla compromissione della fondamentale funzione fisiologica della nutrizione. Ferrari, Cattedra di Medicina Riabilitativa presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e responsabile Unità di Riabilitazione delle Gravi Disabilità dell’Età Evolutiva dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia, e dalla dott.ssa Anna Rosa Maoret, fisioterapista presso la stessa Unità di Riabilitazione. Nella riabilitazione del bambino con cerebrolesione in età evolutiva, dunque, la chirurgia funzionale viene oggigiorno considerata alla stessa stregua degli altri interventi integrati (fisioterapia e terapia occupazionale, trattamento farmacologico della spasticità, adozione di ortesi e ausili, introduzione di modifiche adattive all’ambiente fisico in cui il soggetto vive e, ove possibile, del contesto sociale e culturale della sua comunità). “La scelta della chirurgia ortopedica funzionale dell’arto superiore, nella storia riabilitativa del bambino con cerebrolesione dell’età evolutiva - è stato ribadito nel corso dell’evento è una scelta molto importante. I risultati ottenuti potranno essere tanto maggiori quanto più approfondite saranno state l’analisi e l’interpretazione dei segni dell’architettura della funzione nel paziente preso in esame. Come per altri approcci, anche per l’intervento di chirurgia ortopedica funzionale all’arto superiore sarà necessaria, sia in fase progettuale che nel post-intervento, la collaborazione di medici (fisiatri, ortopedici, neuropsichiatri infantili) e terapisti. Solo questo permetterà una puntuale e onesta verifica fra i cambiamenti attesi e quelli realmente avvenuti”. Villa dei Pini compie sessant’anni video in 8 millimetri presentato da Antonio Roani, figlio di Liliana Mostarda Roani, una delle socie fondatrici di Villa Pini, con le suggestive immagini in bianco e nero dei primissimi giorni di apertura della struttura. “Un traguardo importante per Villa dei Pini V illa dei Pini ha festeggiato l’anniversario dei suoi primi sessant’anni. L’incontro, che si è tenuto presso la sala “G. Serafini” della struttura civitanovese, ha visto in apertura gli interventi delle autorità locali e regionali ed è poi proseguito con la relazione di Marco Meneguzzo, professore ordinario di Economia, Aziende e Amministrazioni pubbliche all’Università di Roma “Tor Vergata”, che ha parlato degli scenari socio-economici e dell’impatto sul settore sanitario. Spazio poi ad immagini, ricordi ed aneddoti di una storia lunga sessant’anni, con un excursus illustrato da Lucia Serafini, socia della clinica, coadiuvata dal personale storico di Villa dei Pini. Tra i bei momenti dell’iniziativa il – commenta il Direttore Generale, Antonio Aprile - che dalla sua fondazione nel 1953 ha mantenuto e potenziato la propria missione basata su un’assistenza sanitaria di qualità, unendo all’attenzione ai progressi in campo medico la ricerca di sempre migliori standard nell’offerta di servizi e prestazioni”. Enrico Brizioli, Presidente di Villa Pini, ha invece ripercorso i vari passaggi e le varie trasformazioni della struttura, evidenziando la “sempre intensa collaborazione di Villa dei Pini con la città di Civitanova e con l’ospedale”. da Sfogliare - Luglio 2014 9 Dalle strutture Mede e Casorate Primo In Lombardia, malattie dell’apparato respiratorio e riabilitazione geriatrica A cura di Nico Coppari Il Santo Stefano gestisce i reparti di riabilitazione degli Ospedali di Mede e di Casorate Primo, entrambi dell’Azienda Ospedaliera di Pavia I reparti di riabilitazione degli Ospedali di Mede e di Casorate Primo dal mese di settembre 2013 sono gestiti dal Gruppo Santo Stefano. All’interno dell’Ospedale “Carlo Mira” di Casorate Primo, il Santo Stefano gestisce l’Unità Operativa di Riabilitazione Specialistica Pneumologica e l’Unità Operativa di Riabilitazione Generale Geriatrica. Di entrambe è responsabile il dott. Gianfranco Beghi. Per quanto riguarda la prima UO, essa presenta un’equipe di medici specialisti che offre al territorio pavese e milanese servizi ambulatoriali e di ricovero per patologie a carico 10 dell’apparato respiratorio. L’attività di ricovero è indirizzata a pazienti che presentano patologie postacute respiratorie e croniche. Tra le attività ambulatoriali, invece, le visite specialistiche pneumologiche e allergologiche, il laboratorio di fisiopatologia, le prove di funzionalità respiratoria, l’emogasanalisi arteriosa, il monitoraggio incruento della saturazione, il test del cammino, la saturimetria notturna e il polisonnogramma. Sono state inoltre implementate le Macroattività ambulatoriali complesse (MAC) per la gestione delle patologia legate ai disturbi correlati al sonno da Sfogliare - Luglio 2014 e per la FKT respiratoria. L’Unità di Riabilitazione Generale Geriatrica, invece, si occupa della disabilità e fragilità dell’ammalato anziano e non, che in seguito ad una patologia acuta si trova limitato nella sua autonomia funzionale di vita quotidiana, con interventi finalizzati a restituire una migliore qualità della vita. L’attività riabilitativa mira al raggiungimento di livelli ottimali di recupero funzionale e dell’autonomia e, ove questo non sia possibile per le condizioni intrinseche delle patologie in essere, cerca di assicurare al paziente uno stato soddisfacente, sia fisico che della vita di relazione. All’interno, invece, dell’Ospedale “San Martino” di Mede, il Gruppo Santo Stefano gestisce l’Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitazione. Essa si caratterizza per la presa in carico di pazienti con disabilità motoria conseguenti a patologie neurologiche, traumatiche, ortopediche e reumatologiche. L’Unità Operativa, di cui è responsabile il dott. Pietro Franciscone, comprende un reparto di degenza di 18 posti letto di Riabilitazione specialistica e un servizio ambulatoriale. Le prestazioni vengono erogate da equipe multidisciplinari in regime di degen- za, attività ambulatoriale complessa e semplice. Nel reparto di degenza afferiscono pazienti nella fase postacuta conseguente ad un evento che richiede un elevato impegno medico specialistico. La precoce presa in carico, infatti, potrà influenzare positivamente i processi biologici che sottendono il recupero funzionale, riducendo l’entità della disabilità. Anche pazienti con recidive dell’evento acuto, ma con elevata prospettiva di recupero funzionale, possono beneficiare di un trattamento riabilitativo in questo regime. Per quanto concerne l’attività ambulatoriale complessa (MAC), essa è indicata per utenti con disabilità importanti, dimessi dall’UO o da strutture per acuti, e per pazienti con patologie croniche o a lenta evoluzione. L’attività ambulatoriale semplice, invece, comprende visite fisiatriche (anche in regime di urgenza), prescrizione ausili e protesi, riabilitazione funzionale in palestra e terapie fisiche, chinesiterapia di gruppo per rieducazione posturale del rachide. L’attività dell’Unità Operativa di Mede prevede, inoltre, un servizio di consulenza per acuti e cure palliative. Successo per la giornata aperta “Fai un bel respiro” Una giornata aperta a tutti, denominata “Fai un bel respiro”, è stata organizzata presso l’Unità Operativa di Riabilitazione Specialistica Pneumologica dell’Ospedale “Carlo Mira” di Casorate Primo. Un’iniziativa di prevenzione, in collaborazione con il Comune di Casorate Primo, che ha previsto esami gratuiti eseguiti da un’equipe di medici, infermieri, tecnici e fisioterapisti. Ottima la partecipazione con oltre 50 persone visitate. Oltre a ricevere informazioni sulle malattie respiratorie e come prevenirle, i pazienti sono stati sottoposti a test, prove funzionali e ad una spirometria che ha fornito i dati relativi al soggetto esaminato ed eventuali patologie a carico delle vie respiratorie. A molti soggetti è stato suggerito di smettere di fumare con counseling personale, inoltre sono stati trovati pazienti che presentavano un quadro funzionale da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e che non erano mai stati da uno specialista in malattie dell’apparato respiratorio. Sono stati anche intercettati alcuni pazienti con disturbi respiratori del sonno ai quali è stato suggerito di approfondire la da Sfogliare - Luglio 2014 problematica tramite polisonnogramma. Le patologie dell’apparato respiratorio rappresentano una delle più frequenti cause di malattia, invalidità e morte, in Italia ed in Europa. Secondo le previsioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sono destinate ad aumentare nei prossimi vent’anni. Tra queste la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) rappresenta uno dei maggiori problemi sanitari: si prevede che entro il 2020 diventi la terza causa di morte e la quinta causa di disabilità nel mondo. 11 Notizie Presentato il progetto “Pass” per la casa intelligente L’AD Enrico Brizioli ha illustrato le linee guida di un progetto che rappresenta il fiore all’occhiello del “Longevity Hub” promosso dalla Regione Marche per la longevità attiva I Enrico Brizioli Aministratore delegato Istituto Santo Stefano 12 l Gruppo Santo Stefano ha presentato il progetto “Pass”, volto a favorire la longevità attiva e l’indipendenza dell’anziano presso la propria abitazione, attraverso la realizzazione di una “casa intelligente”. La presentazione del “Pass” (“Private Assisted House”), da parte dell’Amministratore Delegato dell’Istituto Santo Stefano Enrico Brizioli, è avvenuta nell’ambito dell’inaugurazione del “Longevity Hub”, struttura che si trova a Fabriano, in via Serraloggia, promossa dalla Regione Marche e in cui verranno progettate soluzioni e smart objects per la longevità attiva: un cen- tro nodale di rete, laboratorio di prototipi, network della conoscenza e sinergia su progetti di housing sociale. Del Longevity Hub il progetto “Pass” del Santo Stefano ne rappresenta un’autentica eccellenza. Attraverso, infatti, la fruizione di servizi innovativi, basati su contenuti tecnologici user-friendly, “Pass” consentirà all’anziano di continuare a svolgere le abituali attività sia in caso di vita indipendente che di vita in famiglia. L’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano è azienda capofila del “Pass” il quale annovera un gruppo di partner che comprende anche l’Uni- versità di Camerino (Unicam), due centri di ricerca e di sviluppo tecnologico e diverse aziende marchigiane mediopiccole operanti in settori merceologici differenti (mobile, informatica-elettronica, edilizia e tessile). Fondamentale l’apporto del Santo Stefano al progetto “Pass” in quanto, con la decennale esperienza acquisita nel settore della disabilità, l’Istituto rappresenta la sintesi delle competenze necessarie per la valutazione della condizione del disabile e per la traduzione del fabbisogno assistenziale che il paziente richiede. Nel Gruppo le strutture di Riolo Terme, Mede e Casorate Primo A Trento: incontri e feste “alcol free” Dallo scorso mese di maggio il Santo Stefano ha acquisito la struttura Villa Azzurra di Riolo Terme, in provincia di Ravenna, specializzata nella neuropsichiatria. Dal settembre2013, invece, il Santo Stefano gestisce i reparti di riabilitazione dell’Ospedale di Casorate Primo e di Mede, in provincia di Pavia. “Subentriamo in un’ottica di continuità del servizio e con la ferma volontà di mettere a disposizione tutta la nostra esperienza”, dice Enrico Brizioli, amministratore delegato del Santo Stefano, in merito alle tre acquisizioni, con le quali l’Istituto Santo Stefano conferma e rafforza la sua vocazione di partner credibile nei confronti della parte pubblica. L’Unità Riabilitativa Alcologica dell’Ospedale San Pancrazio di Arco di Trento ha organizzato, unitamente al Servizio di Alcologia del distretto Alto Garda e Ledro, al Coordinamento Alcol e Sicurezza e agli Istituti comprensivi di Arco e Riva, una “due giorni” dedicata ai ragazzi e finalizzata alla promozione del divertimento consapevole. L’iniziativa, promossa dalla Comunità dell’Alto Garda e Ledro, è stata l’occasione per fare un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei circa 200 giovani che vi hanno preso parte attraverso l’incontro “Mi sento inFORMAto” e anche attraverso una festa senza alcol dall’esplicito titolo “Ballo senza Sballo”. da Sfogliare - Luglio 2014 Nasce il blog del Santo Stefano S.Stefano-Banca Marche una stagione da incorniciare A A un passo dalla storica finale scudetto. Quella 2013-2014 è stata una stagione da incorniciare per la squadra di basket in carrozzina della S.Stefano Sport-Banca Marche di Porto Potenza Picena. I ragazzi hanno sfiorato la qualificazione alla finale uscendo a testa alta in semifinale contro Cantù campione d’Italia in carica. Soddisfatto il presidente della S.Stefano Sport Mario Ferraresi per i risultati al di sopra delle aspettative. Brevi Prezioso strumento con cui i nostri medici parlano ai pazienti l giorno d’oggi internet è diventato uno dei più utilizzati canali di informazione in molti ambiti. Compreso quello sanitario. Dall’approfondimento di una patologia alla casistica commentata nei forum, dallo specialista più competente alla struttura sanitaria più adeguata: informarsi tramite la ricerca online sui temi della salute è ormai un’abitudine consolidata. Sempre più spesso, nei colloqui, i nostri medici si trovano a rispondere a domande dei pazienti e dei loro familiari basate su una precedente lettura, preparatoria, effettuata su internet. Quello di trovarsi davanti ad un interlocutore informato è un aspetto molto importante, anche migliorativo del dialogo fra medico e paziente/famiglia. Non sempre, tuttavia, le informazioni reperite in rete sono corrette, o interpretate nel modo opportuno dall’utente. Per questo motivo il Gruppo Santo Stefano ha deciso di avviare un suo “blog” per stabilire un canale di comunicazione diretta con gli utenti. Si tratta, in sostanza, di un particolare sito internet in cui raccogliere le esperienze e le competenze del Gruppo attraverso articoli e contributi dei medici ed esperti. Un nuovo strumento di cui il Santo Stefano si è dotato per fornire notizie aggiornate sulla riabilitazione, cercando anche, in alcuni casi, di sfatare luoghi comuni; per far sapere il più possibile di opportunità riabilitative che spesso non si conoscono, se non per passaparola, e che la “rete” consente invece di diffondere ad un pubblico più ampio; per mettere a disposizione di chi naviga un canale dove poter fare domande direttamente ai professionisti generando così, approfondimenti utili per chi è in cerca di risposte. Foto notizia Inaugurata a maggio l’RSA di Montecosaro Nuovi strumenti all’insegna della condivisione Partecipazione, condivisione e messa a fattor comune di competenze e dei propri tempi di lavoro tra le varie strutture e professionalità del Gruppo Santo Stefano. Risponde a questi criteri l’attivazione, da parte del Gruppo Santo Stefano, di nuovi strumenti che consentono di creare una piattaforma di lavoro comune e condiviso. Il nuovo sistema di conference call audio, ad esempio, si prospetta come una soluzione vantaggiosa per mettere in collegamento le sedi esterne del Gruppo con l’auditorium S.Stefano di Porto Potenza in occasione di incontri e riunioni, sessioni plenarie di rilievo e di interesse generale in ambito KOS. Un sistema che, in prospettiva, potrebbe azzerare le distanze tra le varie strutture del Gruppo e le loro professionalità. Corso Fad sulla sicurezza: formati quasi 900 dipendenti KOS Conformemente alla strategia aziendale volta a creare “luoghi virtuali comuni di lavoro”, il Santo Stefano ha iniziato a testare la nuova piattaforma Fad di e-learning predisposta dal Centro di Formazione Permanente. Funzionalità e potenzialità dello strumento sono stati provati e valutati con un corso autoprodotto incentrato sulla sicurezza sul posto di lavoro (Decreto Legislativo 81/08). A distanza di un anno dalla sua attivazione sono stati formati sull’argomento quasi 900 dipendenti del gruppo KOS di cui circa la metà professioni sanitarie a cui sono stati rilasciati 4 crediti ECM. da Sfogliare - Luglio 2014 13 L’intervista Intervista a Stefano Garelli Direttore di struttura Mede e Casorate Primo Abbinare costi, efficienza e qualità Da qualche mese è direttore di struttura di Mede e di Casorate Primo Oltre due decenni ad occuparsi di organizzazione, controllo di gestione, efficientamento dei costi e sviluppo di nuove aree di business. Stefano Garellli, origini piemontesi, una laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Torino, a 26 anni, per preparare la sua tesi di laurea, già prendeva dimestichezza in azienda con il complesso mondo del controllo di gestione. Un mondo che poi ha progressivamente imparato a conoscere a menadito attraverso esperienze lavorative di successo. Per poi avvicinarsi al settore sanitario. Quando? Nel ’96, quando sono entrato nel Gruppo Ospedaliero San Donato, dove sono rimasto per 14 D opo la parentesi in una società di consulenza di Milano, Stefano Garelli nel ’95 entra in Martini e Rossi Spa. Poi l’importante esperienza nel Gruppo Ospedaliero San Donato nel quale è arrivato ad amministrare 5 strutture. Nel 2009 l’ingresso nell’orbita Kos. Sempre con la missione nevralgica di efficientare i costi e mantenere elevati gli standard qualitativi. A cura di Nico Coppari 9 anni. Un’esperienza molto importante nel mio percorso formativo. Lì ho iniziato come assistente della presidenza e responsabile del controllo di gestione, per poi gradualmente arrivare a ricoprire l’incarico di Amministratore Delegato di 5 strutture del Gruppo. Poi l’ingresso nell’orbita Kos. Si, nel gennaio del 2009. Inizialmente con un incarico di project manager per nuove aree di business. Poi come Amministratore Delegato di Ospedale di Suzzara Spa, la società che gestisce l’omonima struttura lombarda, e come Direttore dell’Ospedale San Pancrazio di Arco di Trento. Con quali compiti? Per il San Pancrazio consolidare sempre di più l’attività della struttura. Per Suzzara il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario attraverso l’espansione delle attività, il consolidamento dell’eccellente qualità dei servizi e il mantenimento dell’alto livello tecnologico. Da qualche mese è direttore di struttura di Mede e Casorate Primo. Si. Anche in questo caso ci stiamo occupando, nell’ottica della continuità del servizio e dello sviluppo qualitativo dell’offerta, di generare efficienza attraverso i processi interni. Chi è Stefano Garelli lontano dalla scrivania? Bella domanda, trascorro così poco tempo lontano dalla scrivania! E quando non sono in ufficio sono in autostrada per spostarmi magari da un ufficio all’altro! Allora riformulo la domanda ...quali sono gli hobby cui si dedica quando ha tempo libero? Innanzitutto la famiglia. Ho moglie e tre figli, una femmina di 8 anni e due maschi di 12 e 14 anni. Adoro trascorrere il tempo con loro. Mi piace molto la montagna e andare con gli sci. E poi sono un appassionato di calcio e cerco di non saltare mai l’appuntamento fisso settimanale della partitella a calcetto con gli amici. da Sfogliare - Luglio 2014 Stefano Garelli è entrato nell’orbita Kos nel gennaio del 2009, come project manager per nuove aree di business. Poi come Amministratore Delegato di Ospedale di Suzzara Spa e come Direttore dell’Ospedale San Pancrazio di Arco di Trento. S.STEFANO SPORT ABILISSIMI PER UNO SPORT DIVERSO ASD S.STEFANO SPORT - Via Aprutina, 194 - 62018 Porto Potenza Picena (MC) - Tel. 0733689211 - www.sstefanosport.it POLO DIAGNOSTICO Santo Stefano - Villa dei Pini Tecnologia e professionalità al servizio della tua salute Apparecchi di ultima generazione e uno staff di professionisti specializzati nei diversi ambiti della diagnostica consentono di erogare prestazioni di altissimo livello. Appuntamenti per prestazioni erogate in regime privato entro 48 ore dalla richiesta Per la radiologia tradizionale non è necessario l’appuntamento è sufficiente presentarsi agli sportelli negli orari di apertura. Comunque è sempre possibile fissare gli appuntamenti sulla base delle effettive necessità di ciascun paziente. 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