RIORDINO CAMERE DI COMMERCIO Aggiornamento del 1.12.2014 A cura della UIL FPL DI COMO Roma, 1 dicembre 2014 00199 ROMA Via di Tor Fiorenza, 35 Tel. 06/865081 Fax 06/86508235 www.uilfpl.it e-mail: [email protected] SEGRETERIA NAZIONALE Ai Segretari Regionali UIL FPL Prot. n° 1095/14/DI/ss Servizio: sindacale Ai Segretari Territoriali UIL FPL Oggetto: Camere di Commercio incontro Unioncamere ed emendamento Governo LORO SEDI Cari amici e compagni, si è svolto in data 28 novembre 2014, l’incontro tra Unioncamere e OO.SS. in attuazione del protocollo d’intesa del 7 agosto 2014. Le parti prendono atto che il Governo ha presentato un emendamento all’art. 9 del Disegno di Legge Delega A.S. 1577, attualmente in Commissione Affari Costituzionali del Senato, che sostanzialmente accoglie parte delle questioni sollevate dalla UIL FPL ed oggetto negli ultimi mesi delle nostre iniziative e della manifestazione del 23 luglio di Roma. Di fatto l’emendamento presentato dal relatore di maggioranza Sen. Pagliari riscrive totalmente l’articolo, prevedendo l’emanazione di un apposito Decreto Legislativo da adottare entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore dell’A.S. 1577, sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi: il mantenimento del Registro delle Imprese in capo alle Camere di Commercio ;la determinazione del diritto annuale a carico delle imprese; la riduzione delle attuali camere di commercio sulla base del di una soglia di almeno 80.000 imprese (indispensabile riaffermare la necessità dei presidi territoriali camerali); la questione della sostenibilità finanziaria dell’intero sistema camerale, prevedendo una disciplina transitoria per il mantenimento dei livelli occupazionali; la ridefinizione dei compiti e delle funzioni; la riduzione dei costi della governance. Sulla carta, per alcune parti, un passo avanti, ma resta, per l’ennesima volta, il meccanismo di utilizzo di un sistema di delega in bianco al Governo da parte del Parlamento, che a nostro avviso, non da certo garanzie. Per tali ragioni abbiamo scritto, unitariamente, ai Ministri Madia, ai presidenti della I e V Commissione del Senato ed al Sen. Pagliari, esprimendo la nostra preoccupazione per la ripercussione sui servizi e sul mantenimento dei livelli occupazionali, conseguenti alla riduzione del diritto annuale. Abbiamo quindi chiesto di rivedere in maniera adeguata la riduzione del diritto annuale e soprattutto l’apertura di un confronto con le OO.SS. che permetta l’individuazione di strumenti specifici per garantire i livelli occupazionali. Resta il fatto che nell’ambito dell’incontro con Unioncamere è emerso con chiarezza, che, fermo restando l’assoluta necessità di ridurre sprechi e sperperi ed abbattere i costi della Governance, la sola riduzione del 35% del diritto annuale, prevista per il 2015 dal d.l. 90/14, pone problemi di sostenibilità del sistema (vi alleghiamo i dati sul monitoraggio effettuato da Unioncamere con i dati relativi ai costi di esercizio e del personale). Si è ragionato anche nel merito delle proposte e degli accorpamenti previsti dalle singole Camere di Commercio ed Unioni Regiopnali (Autoriforma). In tal senso, dobbiamo assolutamente attivare i tavoli con le Unioni Regionali, previsti dal Protocollo del 7 agosto, per entrare nel merito delle proposte e monitorare la situazione relativa al personale dell’intero sistema camerale. E’ fondamentale partire dal presupposto che, al di là delle proposte di accorpamento, le singole camere di commercio devono restare come presidi territoriali camerali e al tempo stesso ricordare, che eventuali conflitti territoriali possono essere risolti al tavolo di confronto nazionale, come previsto dall’accordo. Vanno quindi intensificate le nostre iniziative sui territori, a garanzia del personale e dei servizi ai cittadini ed alle imprese. In tal senso, va preparata la partecipazione del personale dell’intero sistema camerale allo sciopero del 12 dicembre attraverso iniziative specifiche e la distribuzione in tutti i posti di lavora del materiale informativo (volantini specifici). In allegato copia dell’emendamento, delle note inviate ai politici e del Report di Unioncamere. A breve vi invieremo i volantini sullo sciopero. Fraterni saluti. Il Segretario Generale f.to Giovanni Torluccio COMO Per Informazioni e delucidazioni contattare: Vincenzo Falanga - Segretario Generale UIL FPL COMO cell. 3208160615 e.mail : [email protected] Germana Fani – Segretario Organizzativo cell. 3346803308 e.mail: [email protected] Massimo Coppia – Segretario Responsabile Sanità pubblica UIL FPL COMO Cell. 3346817541 e.mail: [email protected] Alessandro Micello – Segretario Responsabile Sanità Privata cell. 3282852806 e.mail : [email protected] Giuseppe Marotti – Segretario Responsabile Enti Locali e.mail: [email protected] e-mail: [email protected] [email protected] – Sito web: www.uilfplcomo.it – Facebook: uilfplcomo Twitter: uilfplcomo App UIL FPL COMO: http://www.uilfplcomo.it/applicazioni-smartphone/110-app-sistema-android.html Via Torriani n° 27/29 22100 COMO - tel. 031263181 - fax. 031266597 e-mail: [email protected] - [email protected] - Sito web: www.uilfplcomo.it - Facebook: uilfplcomo; EMENDAMENTO AL DISEGNO DI LEGGE N. 1577 Art. 8 8.0.100 Pagliari, relatore Dopo l'articolo, inserire il seguente: «Art. 8-bis. (Riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio) 1. Il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, un decreto legislativo per la riforma dell'organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, anche mediante la modifica del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23. Il decreto legislativo è adottato nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi: a) determinazione del diritto annuale a carico delle imprese tenuto conto delle disposizioni di cui all’articolo 28 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90; b) ridefinizione delle circoscrizioni territoriali, con riduzione del numero dalle attuali 105 a non più di 60 mediante accorpamento sulla base di una soglia dimensionale minima di 80.000 imprese e unità locali iscritte o annotate nel registro delle imprese, salvaguardando la presenza di almeno una camera di commercio in ogni regione e tenendo conto delle specificità geo-economiche dei territori, nonché definizione delle condizioni in presenza delle quali possono essere istituite le Unioni Regionali; c) ridefinizione dei compiti e delle funzioni, con particolare riguardo a quelle di pubblicità legale generale e di settore, di semplificazione amministrativa, di tutela del mercato, limitando e individuando gli ambiti di attività nei quali svolgere la funzione di promozione del territorio e dell'economia locale, nonché attribuendo al sistema camerale specifiche competenze, anche delegate dallo Stato e dalle Regioni, eliminando le duplicazioni con altre amministrazioni pubbliche, limitando le partecipazioni societarie a quelle necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali, limitando lo svolgimento di attività in regime di concorrenza, eliminando progressivamente le partecipazioni societarie non essenziali e gestibili secondo criteri di efficienza da soggetti privati; d) riordino delle competenze relative alla tenuta e valorizzazione del registro delle imprese presso le Camere di commercio, con particolare riguardo alle funzioni di promozione della trasparenza del mercato e di pubblicità legale delle imprese, garantendo la continuità operativa del sistema informativo nazionale e l’unitarietà di indirizzo applicativo e interpretativo attraverso il ruolo di coordinamento del Ministero dello sviluppo economico; e) riduzione del numero dei componenti dei consigli e delle giunte, nonché delle unioni regionali e delle aziende speciali, riordino della disciplina dei compensi dei relativi organi, prevedendo la gratuità degli incarichi diversi da quelli nei collegi dei revisori dei conti, definizione di limiti al trattamento economico dei vertici amministrativi delle medesime camere e delle aziende speciali; f) disciplina transitoria che assicuri la sostenibilità finanziaria, anche con riguardo ai progetti in corso per la promozione dell'attività economica all’estero, il mantenimento dei livelli occupazionali e contempli poteri sostitutivi per garantire la completa attuazione del processo di riforma, anche mediante la nomina di commissari in caso di inadempienza da parte delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. 1 2. Il decreto legislativo di cui al comma 1 è adottato su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa acquisizione del parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e del parere del Consiglio di Stato, che sono resi nel termine di quarantacinque giorni dalla data di trasmissione dello schema di decreto legislativo, decorso il quale il Governo può comunque procedere. Lo schema di decreto legislativo è successivamente trasmesso alle Camere per l'espressione dei pareri delle Commissioni competenti, per materia e per i profili finanziari, che si pronunciano nel termine di sessanta giorni dalla data di trasmissione, decorso il quale il decreto legislativo può essere comunque adottato. Se il termine previsto per il parere cade nei trenta giorni che precedono la scadenza del termine previsto al comma 1 o successivamente, la scadenza medesima è prorogata di novanta giorni. 3. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo di cui al comma 1, il Governo può adottare, nel rispetto della procedura e dei princìpi e criteri direttivi di cui al presente articolo, un decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive». 2 Roma, 28 novembre 2014 Ai Presidenti della I e della V Commissione del Senato Oggetto: richieste modifiche provvedimento Camere di Commercio. Le scriventi OO.SS, in rappresentanza del personale del sistema camerale, esprimono profonda preoccupazione per le ripercussioni conseguenti alla riduzione del diritto annuale. Nonostante sia stata evitata l'abolizione della suddetta entrata, nonché il trasferimento del registro delle imprese al ministero dello sviluppo economico, registriamo gravi problematiche nel mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Per tali ragioni riteniamo indispensabile prevedere in fase di correzione dell'articolo 9 dell'as 1577: 1. Una revisione della riduzione del diritto annuale che consenta la sostenibilità del sistema 2. La previsione di una fase transitoria che permetta, nell'ambito del processo di riordino, l'individuazione di strumenti specifici per garantire i livelli occupazionali 3. L'apertura di un confronto con le ooss per l'attivazione ed il monitoraggio dei suddetti strumenti. Distinti saluti FP CGIL Bozzanca CISL FP Volpato UIL FPL Torluccio UIL PA Liberati Roma, 28 novembre 2014 Al Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia Oggetto: richieste modifiche provvedimento Camere di Commercio. Le scriventi OO.SS, in rappresentanza del personale del sistema camerale, esprimono profonda preoccupazione per le ripercussioni conseguenti alla riduzione del diritto annuale. Nonostante sia stata evitata l'abolizione della suddetta entrata, nonché il trasferimento del registro delle imprese al ministero dello sviluppo economico, registriamo gravi problematiche nel mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Per tali ragioni riteniamo indispensabile prevedere in fase di correzione dell'articolo 9 dell'as 1577: 1. Una revisione della riduzione del diritto annuale che consenta la sostenibilità del sistema 2. La previsione di una fase transitoria che permetta, nell'ambito del processo di riordino, l'individuazione di strumenti specifici per garantire i livelli occupazionali 3. L'apertura di un confronto con le ooss per l'attivazione ed il monitoraggio dei suddetti strumenti. Distinti saluti FP CGIL Bozzanca CISL FP Volpato UIL FPL Torluccio UIL PA Liberati Roma, 28 novembre 2014 Al Sen. Giorgio Pagliari Oggetto: richieste modifiche provvedimento Camere di Commercio. Le scriventi OO.SS, in rappresentanza del personale del sistema camerale, esprimono profonda preoccupazione per le ripercussioni conseguenti alla riduzione del diritto annuale. Nonostante sia stata evitata l'abolizione della suddetta entrata, nonché il trasferimento del registro delle imprese al ministero dello sviluppo economico, registriamo gravi problematiche nel mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Per tali ragioni riteniamo indispensabile prevedere in fase di correzione dell'articolo 9 dell'as 1577: 1. Una revisione della riduzione del diritto annuale che consenta la sostenibilità del sistema 2. La previsione di una fase transitoria che permetta, nell'ambito del processo di riordino, l'individuazione di strumenti specifici per garantire i livelli occupazionali 3. L'apertura di un confronto con le ooss per l'attivazione ed il monitoraggio dei suddetti strumenti. Distinti saluti FP CGIL Bozzanca CISL FP Volpato UIL FPL Torluccio UIL PA Liberati RIORDINO CAMERE DI COMMERCIO Aggiornamento del 1.12.2014 A cura della UIL FPL DI COMO
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