TRANCE ED ESTASI Tremori, brividi, pelle d'oca, svenimenti, perdita dell'equilibrio, sbadigli, letargia, convulsioni, schiuma alla bocca, occhi sbarrati, insensibilità al calore, al freddo, al dolore, contrazioni inconsulte, ansiti, sguardo vitreo: sono questi alcuni sintomi caratteristici dello stato di Trance. La Trance è strettamente legata all'Estasi. Spesso queste due parole vengono usate indifferentemente, anche se, in genere, "Trance" è considerata un termine medico, "Estasi" è un termine religioso; l'antropologo Rouget però ritiene che la Trance e l'Estasi debbano essere distinte, come fenomeni che appartengono a sensibilità religiose completamente diverse. Mentre l'Estasi presuppone l'immobilità, il silenzio, la solitudine, la Trance implica il movimento, il rumore e la folla. L'Estasi richiede una sorta di privazione sensoriale (Nota di Lunaria: anche il digiuno: si vedano i casi di Santa Caterina e di Santa Rosa, che 1 "vedevano Gesù" nell'Estasi, dopo essersi private del cibo; è interessante notare che invece, gli stati di allucinazione dei santi maschi cristiani, erano spesso legati a visioni di demoni femmina - si veda Sant'Antonio), mentre la Trance necessita di un'iperstimolazione. Rouget mette a confronto i Marabouts o santoni senegalesi, che "cercano l'Estasi nel silenzio, nella solitudine e nell'oscurità delle loro grotte" con "coloro che praticano il ndop, ossia che entrano in Trance in mezzo a una fitta folla, stimolati dalle bevande, dalla danza selvaggia e dal frastuono dei tamburi" (Nota di Lunaria: infatti è il caso tipico del Voodoo e dell'Umbanda). AIUTANTI E MAESTRI Gli Sciamani non possono far nulla senza la collaborazione essenziale dei loro aiutanti. Di conseguenza non sono tanto loro ad essere sovrumani, quanto le forze che li assistono. Gli spiriti aiutanti possono essere sia lo spirito di un defunto, sia un esercito di spiriti soldati, sia una pianta allucinogena. Tali spiriti possono segnalare allo Sciamano i pericoli o i nemici che lo attendono durante il viaggio, aiutandolo a combatterli. Anche utensili e armi possono avere uno spirito, che rappresenta la loro efficacia. Essi istruiscono lo Sciamano sulle tecniche magiche e acuiscono la sua percezione, contribuendo alla crescita 2 morale e spirituale del loro allievo. L'identità dello Sciamano spesso sembra fondersi stranamente con quella dello spirito aiutante. L'essere aiutati da un animale, o il cavalcarlo, comporta che si assumano alcune delle sue proprietà e che si cominci, in qualche modo, a pensare e ad esprimere la realtà di quell'animale. VIAGGI VERSO ALTRI MONDI La terra e il mondo sotterraneo sono collegati da un grande albero, lungo il quale bisogna calarsi. Il sentiero che scende verso il "paese del sole offuscato" o "paese 3 della luce al crepuscolo", corre sull'orlo di vertiginosi precipizi. Le Sciamane Sora compiono i loro viaggi frequentemente e in grande tranquillità. In Siberia i viaggi sono molto più rari e tendono a essere più drammatici, perchè gli Sciamani vengono scagliati verrso le stelle o sfrecciano attraverso il sottosuolo in un rovinare di rocce. In molte cosmologie il mondo sotterraneo corrisponde all'aldilà, e il viaggio dello Sciamano verso quel mondo è una specie di morte. Quando si trovano nel mondo sotterraneo, le Sciamane Sora non devono mangiare alcun cibo offerto dai morti, né giocare con i bambini. Se lo fanno, non potranno più tornare. (Nota di Lunaria: da noi, la credenza era quella del cerchio di funghi nei boschi: se si entrava, si vedevano le fate, ma se si passava troppo tempo con loro, una volta usciti dal cerchio di funghi, si scopriva che erano passati decenni, persino secoli, perchè la dimensione delle fate si svolgeva in un'altra realtà metafisica, con lo scorrere del tempo diverso, rispetto a quello mortale.) Per curiosità: Per alcuni Sciamani, è normale raggiungere la Luna. In alcuni villaggi del Nepal la Luna è il paese dei morti. 4 5 GUARITORE DEGLI INDIANI SITKA QUAU DELL'ALASKA SI ESERCITA AD IMMOBILIZZARE UNA STREGA MUSICA, DANZA, PAROLE, ABITI All'inizio del libro della Genesi, Dio dice: "Sia fatta la luce". E la luce fu. Nel comando, nella preghiera, nella maledizione e nell'incantesimo le parole hanno il potere di far succedere le cose. Esse creano una realtà dichiarando le intenzioni di chi le pronuncia. "Con il potere della canzone noi attraverseremo il deserto", cantava uno Sciamano Altai durante il suo viaggio 6 nel mondo sotterraneo. Il rito di uno Sciamano fornisce il linguaggio per dare voce a stati psichici altrimenti inesprimibili, che non potrebbero mai essere descritti in termini letterali. Gli Sciamani sono ricchi di immaginazione e molto abili a organizzare impressioni ambigue in immagini coerenti. Lo Sciamano usa la narrazione per organizzare le esperienze in sequenze epiche che ruotano sui temi dell'iniziazione, del viaggio e del combattimento. Il potere della parola non risiede soltanto nel significato, ma anche nel suo effetto musicale. I Vegetalistas usano una serie di cantilene magiche chiamate icaros, che sono ispirate all'uso di piante allucinogene e rappresentano i poteri dello Sciamano. Il canto è considerato il raggiungimento di un culmine nello sviluppo delle potenzialità umane. "L'uomo è come un albero. Nelle condizioni appropriate fa crescere dei rami. E i rami sono gli icaros". Nello Sciamanismo l'esperienza del regno degli spiriti è strettamente legata alla musica. In particolare uno stretto legame fra la Trance e il ritmo regolare degli strumenti a percussione. In quasi tutte le regioni dove esiste lo Sciamanismo, il tamburo è lo strumento sciamanico per eccellenza. In America è diffuso anche il sonaglio, mentre in alcune regioni del Sud e del Sud-est asiatico gli Sciamani possono entrare in Trance setacciando ritmicamente una manciata di riso. Le Sciamane Sora talvolta battono con una bacchetta le corna di un bufalo decapitato. 7 Anche la melodia è importante. Nei canti delle Sciamane Sora tutte le melodie sono costruite sulla stessa scala pentafonica, ma ogni categoria di spiriti è contraddistinta da un particolare motivo, che deve essere intonato per evocarla. (Nota di Lunaria: anche nel Voodoo il tamburo è sacro. Per quanto riguarda il concetto di musica/Trance, rimando al genere elettronico noto come Goa Trance: lunghe modulazioni di suoni elettronici effettati) Così lo Sciamano siberiano Djukhade racconta come ha avuto il suo tamburo: "Allora gli spiriti mi condussero ai piedi di un giovane larice, che era così alto da toccare il cielo. Udii voci che dicevano: 'è stabilito che tu debba avere un tamburo fatto con un ramo di quest'albero'. Mi accorsi che stavo volando come gli uccelli del lago. Non appena mi staccai dal suolo, il Padrone dell'albero mi gridò: 'Mi sta cadendo un ramo che si è spezzato... prendine e fanne un tamburo, esso ti servirà per il resto della tua vita.' E io vidi il ramo cadere e lo presi al volo." I rapporti di uno Sciamano con gli spiriti sono tanto fisici quanto spirituali. La danza degli Sciamani Siberiani imita i movimenti di animali e uccelli ed esprime le qualità che rendono potente lo Sciamano. Mentre la danza siberiana mette in risalto il legame con gli animali selvatici, quella delle Sciamane coreane sottolinea il potere conferito da 8 spiriti re e spiriti funzionari, e i danzatori si cambiano via via d'abito per rappresentare gli spiriti e le divinità cui prestano il loro corpo. Qui non è solo lo Sciamano a danzare, ma anche il paziente e i suoi parenti e amici. Ciascuno è posseduto da un proprio "Dio che governa il Corpo", che danza per mezzo di lui. (Nota di Lunaria: questo specialmente nel Voodoo, dove il fedele viene posseduto dalla Divinità e diventa "il cavallo del Dio/Dea") L'abito dello Sciamano dà il tocco finale al procedimento espressivo iniziato con la danza e la mimica. Vi è continuità fra l'adottare il comportamento di un animale e il travestirsi da quell'animale. Gli Sciamani usano gli oggetti come concentrato di potere del mondo. Si pensa che le rocce contengano degli spiriti; il cristallo, usato dagli Sciamani dell'America fino al Borneo, è ritenuto una solidificazione delle lacrime o del liquido seminale di spiriti celesti. Presso gli Eschimesi dell'Alaska, gli Sciamani usavano avere con sé il simulacro di un animale come l'ermellino o la faina. Questo oggetto dotato di poteri era chiamato Kikituk e veniva intagliato nel legno o nell'avorio. Lo Sciamano poteva portarlo nel giaccone o all'interno del proprio corpo, se era abbastanza piccolo per entrargli in bocca o nel cavo dell'ascella. Serviva per mordere gli spiriti nocivi, ma poteva anche uccidere un nemico scavandogli un cunicolo nel corpo fino a raggiungerne il cuore. 9 In Siberia e in Mongolia il fabbro era considerato più potente dello Sciamano: come lo Sciamano, aveva la padronanza di tecniche esoteriche ma possedeva il dominio del fuoco e forgiava gli elementi metallici per il costume rituale. COSTUME DI UNO SCIAMANO SIBERIANO 10 11 BOTANICA SCIAMANICA: LE PIANTE ALLUCINOGENE Le piante allucinogene dimostrano al di là di ogni dubbio che può esistere una causa fisiologica alla base degli stati di modificazione mentale degli Sciamani. Per gli Sciamani le piante sono spiriti maestri e ingerirle permette di far propri i poteri degli spiriti. Ciò che la pianta rivela non è una deformazione della realtà, ma una realtà più vera che rimane nascosta a una normale consapevolezza. 12 Poichè esistono spiriti amici e spiriti nemici, vi sono visioni piacevoli e visioni terrificanti. Gli indigeni che fanno uso di piante psicotrope sostengono che le visioni vengono dagli spiriti, mentre chi crede nell'inconscio le ritiene, come gli stessi spiriti, un prodotto della nostra attività psichica. LA MOLTEPLICE NATURA DELLO SCIAMANO Figure centrali nella comunità di cui fanno parte, gli Sciamani sono al tempo stesso emarginati perchè la natura delle loro esperienze li rende diversi dai comuni mortali: essi detengono il potere di raggiungere altri mondi e di 13 trasformarsi in altri esseri. Le loro diverse identità spesso espresse da coppie di opposti, entrano in gioco durante i rituali. Lo Sciamano è insieme guaritore e stregone, umano e divino, uomo e animale, maschio e femmina. E ciascuna coppia di opposti compendia in sé la totalità dello Sciamano. 14 15 In molte regioni del mondo l'uso di indossare abiti del sesso opposto è strettamente associato allo Sciamanismo. Il costume degli Sciamani Siberiani comprende di solito alcuni simboli femminili e fra i Ciukci della Siberia Nordoccidentale alcuni Sciamani maschi assumevano l'identità dei loro spiriti femmina, vestendosi da donna. Alcuni simulavano persino il parto (nota di Lunaria: in alcuni popoli, si simulano anche le mestruazioni maschili; è il caso della tribù polinesiana dei Wogeo che pratica "le mestruazioni maschili": gli uomini entrano in mare, si feriscono il pene, e lasciano che il sangue sgorghi nell'acqua.) Fra gli Indiani del Nord America esiste una forte tradizione di travestitismo maschile chiamate "Berdache". Fra i Navajo il "Berdache" è chiamato "Nadle" che significa "colui che è stato trasformato" o "colui che cambia" ed è considerato eccezionalmente potente. I 16 Mohave credevano che gli Sciamani donne fossero più potenti di quelli maschi e che i Berdache lo fossero più di tutti. Negli Stati Uniti la tradizione Berdache ha avuto una notevole influenza nel movimento di liberazione sessuale. Lo Sciamano ha una duplice natura, insieme umana e divina, poiché incarna gli spiriti prestando loro il proprio corpo. Non è così per i sacerdoti delle altre religioni (islam, ebraismo, cristianesimo...) ai quali l'idea di incarnare Dio apparirebbe blasfema. (Nota di Lunaria: in verità, le religioni monoteiste non ammettono le sacerdotesse; le stesse mistiche cristiane e sufi, "che sono fuse con Dio" durante l'estasi, sono state perseguitate, spesso come blasfeme. L'idea dell'immanentismo, ovvero Dio "sciolto nella Natura" è stata rifiutata con forza da tutte e tre i culti - si veda la storia di Spinoza - che collocano il Divino - con tratti maschili - nell'"alto dei Cieli" ovvero in una dimensione trascendente. Per curiosità: avere due nature, una divina, e l'altra umana maschile, in teologia cristiana, si chiama "natura ipostatica" ed è riconosciuta nel solo Cristo) Oltre ai propri spiriti aiutanti, lo Sciamano può incarnare divinità, spiriti della natura e degli elementi, spiriti ancestrali e defunti. Lo Sciamano Siberiano invoca gli spiriti dai quattro punti cardinali con il suono del tamburo e usa il medesimo tamburo per raccoglierli. Gli spiriti sono aspetti disgregati 17 dell'Io dello Sciamano oppure aspetti esteriori di ciò che conferisce allo Sciamano un'identità molto più vasta di quella delle persone normali, che comprende il passato individuale e quello collettivo. 18 Morte dello Sciamano Gli Sciamani Jacuti possono essere uccisi e tornare in vita per tre volte; prima o poi, comunque, arriva il giorno in cui lo Sciamano muore nel senso comune del termine. I suoi poteri devono quindi essere trasmessi a un successore. Se una Sciamana Sora muore senza aver trovato una ragazza che la sostituisca, potrà cercarla dopo la morte, e istruirla attraverso i sogni. 19 In un villaggio della Siberia, l'ultimo Sciamano morì nel 1992, senza essere riuscito a persuadere nessuno dei suoi discendenti a ereditare la tradizione. DIVINARE La divinazione è un procedimento che permette di ricavare informazioni impossibili da ottenere con mezzi usuali o in uno stato psichico normale. Di solito gli Sciamani sono anche indovini, ma la divinazione non richiede necessariamente poteri sciamanici. Spesso interpretano come profezie anche i propri sogni. Se lo Sciamano Paviotso vedeva, nella sua visione, il paziente camminare tra i fiori, la prognosi era benigna, ma se i fiori erano appassiti, la morte era inevitabile. Se vedeva che la malattia era causata da un oggetto estraneo, lo risucchiava dal corpo del paziente. Quando uno Sciamano Jacuto sognava di avere un rapporto sessuale con la sua amante-spirito, al risveglio era certo che le cure avrebbero avuto successo; se invece sognava uno spirito coperto di sangue, voleva dire che il suo paziente era condannato. 20 RITO DI RINGRAZIAMENTO PER GLI ANIMALI In Groenlandia le donne restituiscono al mare i reni delle foche uccise. è un rituale di grande importanza, ma viene compiuto sommessamente. Facendo scivolare i reni delle foche nell'acqua, le donne mormorano ringraziamenti e suppliche per le cacce future. In altre regioni vengono restituite al mare parti diverse dell'animale: in Alaska, per esempio, la vescica. CANNIBALISMO SIMBOLICO 21 In alcuni villaggi Sora, ciascun discendente di un defunto porta allo Sciamano un po' di farina di riso, con cui egli modella una bambolina che rappresenta il morto e nella quale infonde un po' dell'anima della persona scomparsa. Poi il simulacro viene cotto e mangiato dai discendenti. Attraverso questo atto di cannibalismo simbolico il nome del defunto ritorna in uno di loro. GLI SCIAMANI SONO MALATI DI MENTE? A partire dall'inizio del '900, gli studiosi cominciarono a porre l'accento sulla psicopatologia "isterica" o "nevrotica" degli Sciamani. 22 Nel 1905 Kharuzin proponeva di "riconoscere che tutti i veri Sciamani erano prima di tutto soggetti nevrotici"; Bogoraz, nel 1910, sosteneva che gli Sciamani erano al limite dell'isteria. Così definiva lo Sciamanismo: "Religione creata attraverso la selezione di individui instabili dal punto di vista nervoso". Nel 1929 Ksenofontov scrisse il "Culto della follia nello Sciamanismo uralo-altaico" (Nota di Lunaria: ovviamente. Credere in un dio masculo, in un dio padre, in una vagina frigida che partorisce tale dio maschio o di una statuetta che piange sangue invece non è affatto segno di stranezza mentale. Assolutamente. Anzi, che credenze religiose elevate! Più vere del vero! L'unica vera verità divina!) Forse la patologia che più si avvicina alla "follia sciamanica" è la schizofrenia. Una persona "schizofrenica" sperimenta una disintegrazione della personalità. (nota di Lunaria: le virgolette sono mie. Questo perchè a me non piace etichettare le persone, che, nate in Occidente, la terra dei freud e dei tommaso d'aquino, vengono giudicate "malate". Ovviamente. L'unica sanità mentale è quella della fallocrazia e dell'idolatria del dio penico paterno cristiano...) Laddove però lo Sciamano mantiene il controllo del proprio stato mentale, lo schizofrenico lo perde; in realtà gli Sciamani sono "matti" solo per una determinata cultura e soltanto in base ai suoi criteri. è la società a distinguere fra il comportamento dello Sciamano e quello dello "schizofrenico" o "psicotico" (Nota di Lunaria: le virgolette sono sempre mie). 23 Ovviamente concludiamo con l'altro grande gruppo di detrattori! I fans del dio padre e del dio cristolo masculo, che a partire dal 1492, entrando in contatto con gli indigeni dei Caraibi, definirono i loro spiriti "Manifestazione del Demonio", e gli Sciamani come "Figure religiose poste al servizio del Demonio". Fernàndez de Oviedo così ne parla: "Essi adorano il Demonio...Foggiano un Demonio... custodivano queste immagini infernali nelle loro case... e là dentro c'era un vecchio indiano che rispondeva loro...e si può pensare che il Diavolo fosse entrato in lui e parlasse attraverso di lui..." I regimi socialisti del XX secolo repressero ferocemente lo Sciamanismo, insieme alle altre religioni, in nome dell'Ateismo di Stato: poichè non vi erano luoghi di culto, la persecuzione venne diretta contro gli stessi Sciamani. A volte venivano buttati giù dagli elicotteri e sfidati a volare. Gli Mru del Vietnam sono riusciti, però, in parte grazie all'isolamento, a mantenere vive le loro tradizioni sciamaniche anche sotto il regime comunista. In Siberia, un ufficiale del KGB si recava nei villaggi, e fingendosi malato, chiedeva di uno Sciamano; quando questi lo aiutava, egli gli sparava a tradimento, portandosi via il tamburo in segno di vittoria. La collezione di questi tamburi venne poi ereditata da un antropologo russo. 24 25 26 27 28 29 30 31 32
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