Sciamanismo (Articoli 9-12)

TRANCE ED ESTASI
Tremori, brividi, pelle d'oca, svenimenti, perdita
dell'equilibrio, sbadigli, letargia, convulsioni, schiuma alla
bocca, occhi sbarrati, insensibilità al calore, al freddo, al
dolore, contrazioni inconsulte, ansiti, sguardo vitreo: sono
questi alcuni sintomi caratteristici dello stato di Trance.
La Trance è strettamente legata all'Estasi. Spesso queste
due parole vengono usate indifferentemente, anche se, in
genere, "Trance" è considerata un termine medico,
"Estasi" è un termine religioso; l'antropologo Rouget però
ritiene che la Trance e l'Estasi debbano essere distinte,
come fenomeni che appartengono a sensibilità religiose
completamente diverse. Mentre l'Estasi presuppone
l'immobilità, il silenzio, la solitudine, la Trance implica il
movimento, il rumore e la folla. L'Estasi richiede una sorta
di privazione sensoriale (Nota di Lunaria: anche il digiuno:
si vedano i casi di Santa Caterina e di Santa Rosa, che
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"vedevano Gesù" nell'Estasi, dopo essersi private del cibo;
è interessante notare che invece, gli stati di allucinazione
dei santi maschi cristiani, erano spesso legati a visioni di
demoni femmina - si veda Sant'Antonio), mentre la Trance
necessita di un'iperstimolazione. Rouget mette a
confronto i Marabouts o santoni senegalesi, che "cercano
l'Estasi nel silenzio, nella solitudine e nell'oscurità delle
loro grotte" con "coloro che praticano il ndop, ossia che
entrano in Trance in mezzo a una fitta folla, stimolati dalle
bevande, dalla danza selvaggia e dal frastuono dei
tamburi" (Nota di Lunaria: infatti è il caso tipico del
Voodoo e dell'Umbanda).
AIUTANTI E MAESTRI
Gli Sciamani non possono far nulla senza la collaborazione
essenziale dei loro aiutanti. Di conseguenza non sono tanto
loro ad essere sovrumani, quanto le forze che li assistono.
Gli spiriti aiutanti possono essere sia lo spirito di un
defunto, sia un esercito di spiriti soldati, sia una pianta
allucinogena.
Tali spiriti possono segnalare allo Sciamano i pericoli o i
nemici che lo attendono durante il viaggio, aiutandolo a
combatterli.
Anche utensili e armi possono avere uno spirito, che
rappresenta la loro efficacia.
Essi istruiscono lo Sciamano sulle tecniche magiche e
acuiscono la sua percezione, contribuendo alla crescita
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morale e spirituale del loro allievo.
L'identità dello Sciamano spesso sembra fondersi
stranamente con quella dello spirito aiutante.
L'essere aiutati da un animale, o il cavalcarlo, comporta
che si assumano alcune delle sue proprietà e che si
cominci, in qualche modo, a pensare e ad esprimere la
realtà di quell'animale.
VIAGGI VERSO ALTRI MONDI
La terra e il mondo sotterraneo sono collegati da un
grande albero, lungo il quale bisogna calarsi. Il sentiero
che scende verso il "paese del sole offuscato" o "paese
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della luce al crepuscolo", corre sull'orlo di vertiginosi
precipizi.
Le Sciamane Sora compiono i loro viaggi frequentemente e
in grande tranquillità. In Siberia i viaggi sono molto più
rari e tendono a essere più drammatici, perchè gli
Sciamani vengono scagliati verrso le stelle o sfrecciano
attraverso il sottosuolo in un rovinare di rocce.
In molte cosmologie il mondo sotterraneo corrisponde
all'aldilà, e il viaggio dello Sciamano verso quel mondo è
una specie di morte. Quando si trovano nel mondo
sotterraneo, le Sciamane Sora non devono mangiare alcun
cibo offerto dai morti, né giocare con i bambini. Se lo
fanno, non potranno più tornare.
(Nota di Lunaria: da noi, la credenza era quella del cerchio
di funghi nei boschi: se si entrava, si vedevano le fate, ma
se si passava troppo tempo con loro, una volta usciti dal
cerchio di funghi, si scopriva che erano passati decenni,
persino secoli, perchè la dimensione delle fate si svolgeva
in un'altra realtà metafisica, con lo scorrere del tempo
diverso, rispetto a quello mortale.)
Per curiosità:
Per alcuni Sciamani, è normale raggiungere la Luna.
In alcuni villaggi del Nepal la Luna è il paese dei morti.
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GUARITORE DEGLI INDIANI
SITKA QUAU DELL'ALASKA
SI ESERCITA AD IMMOBILIZZARE
UNA STREGA
MUSICA, DANZA, PAROLE, ABITI
All'inizio del libro della Genesi, Dio dice: "Sia fatta la
luce". E la luce fu. Nel comando, nella preghiera, nella
maledizione e nell'incantesimo le parole hanno il potere di
far succedere le cose. Esse creano una realtà dichiarando
le intenzioni di chi le pronuncia.
"Con il potere della canzone noi attraverseremo il
deserto", cantava uno Sciamano Altai durante il suo viaggio
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nel mondo sotterraneo. Il rito di uno Sciamano fornisce il
linguaggio per dare voce a stati psichici altrimenti
inesprimibili, che non potrebbero mai essere descritti in
termini letterali. Gli Sciamani sono ricchi di immaginazione
e molto abili a organizzare impressioni ambigue in immagini
coerenti. Lo Sciamano usa la narrazione per organizzare le
esperienze in sequenze epiche che ruotano sui temi
dell'iniziazione, del viaggio e del combattimento.
Il potere della parola non risiede soltanto nel significato,
ma anche nel suo effetto musicale. I Vegetalistas usano
una serie di cantilene magiche chiamate icaros, che sono
ispirate all'uso di piante allucinogene e rappresentano i
poteri dello Sciamano. Il canto è considerato il
raggiungimento di un culmine nello sviluppo delle
potenzialità umane.
"L'uomo è come un albero. Nelle condizioni appropriate fa
crescere dei rami. E i rami sono gli icaros".
Nello Sciamanismo l'esperienza del regno degli spiriti è
strettamente legata alla musica. In particolare uno
stretto legame fra la Trance e il ritmo regolare degli
strumenti a percussione.
In quasi tutte le regioni dove esiste lo Sciamanismo, il
tamburo è lo strumento sciamanico per eccellenza. In
America è diffuso anche il sonaglio, mentre in alcune
regioni del Sud e del Sud-est asiatico gli Sciamani possono
entrare in Trance setacciando ritmicamente una manciata
di riso. Le Sciamane Sora talvolta battono con una
bacchetta le corna di un bufalo decapitato.
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Anche la melodia è importante. Nei canti delle Sciamane
Sora tutte le melodie sono costruite sulla stessa scala
pentafonica, ma ogni categoria di spiriti è contraddistinta
da un particolare motivo, che deve essere intonato per
evocarla.
(Nota di Lunaria: anche nel Voodoo il tamburo è sacro. Per
quanto riguarda il concetto di musica/Trance, rimando al
genere elettronico noto come Goa Trance: lunghe
modulazioni di suoni elettronici effettati)
Così lo Sciamano siberiano Djukhade racconta come ha
avuto il suo tamburo: "Allora gli spiriti mi condussero ai
piedi di un giovane larice, che era così alto da toccare il
cielo. Udii voci che dicevano: 'è stabilito che tu debba
avere un tamburo fatto con un ramo di quest'albero'. Mi
accorsi che stavo volando come gli uccelli del lago. Non
appena mi staccai dal suolo, il Padrone dell'albero mi gridò:
'Mi sta cadendo un ramo che si è spezzato... prendine e
fanne un tamburo, esso ti servirà per il resto della tua
vita.' E io vidi il ramo cadere e lo presi al volo."
I rapporti di uno Sciamano con gli spiriti sono tanto fisici
quanto spirituali. La danza degli Sciamani Siberiani imita i
movimenti di animali e uccelli ed esprime le qualità che
rendono potente lo Sciamano. Mentre la danza siberiana
mette in risalto il legame con gli animali selvatici, quella
delle Sciamane coreane sottolinea il potere conferito da
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spiriti re e spiriti funzionari, e i danzatori si cambiano via
via d'abito per rappresentare gli spiriti e le divinità cui
prestano il loro corpo. Qui non è solo lo Sciamano a
danzare, ma anche il paziente e i suoi parenti e amici.
Ciascuno è posseduto da un proprio "Dio che governa il
Corpo", che danza per mezzo di lui. (Nota di Lunaria:
questo specialmente nel Voodoo, dove il fedele viene
posseduto dalla Divinità e diventa "il cavallo del Dio/Dea")
L'abito dello Sciamano dà il tocco finale al procedimento
espressivo iniziato con la danza e la mimica. Vi è continuità
fra l'adottare il comportamento di un animale e il
travestirsi da quell'animale.
Gli Sciamani usano gli oggetti come concentrato di potere
del mondo. Si pensa che le rocce contengano degli spiriti; il
cristallo, usato dagli Sciamani dell'America fino al Borneo,
è ritenuto una solidificazione delle lacrime o del liquido
seminale di spiriti celesti.
Presso gli Eschimesi dell'Alaska, gli Sciamani usavano
avere con sé il simulacro di un animale come l'ermellino o la
faina. Questo oggetto dotato di poteri era chiamato
Kikituk e veniva intagliato nel legno o nell'avorio.
Lo Sciamano poteva portarlo nel giaccone o all'interno del
proprio corpo, se era abbastanza piccolo per entrargli in
bocca o nel cavo dell'ascella. Serviva per mordere gli
spiriti nocivi, ma poteva anche uccidere un nemico
scavandogli un cunicolo nel corpo fino a raggiungerne il
cuore.
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In Siberia e in Mongolia il fabbro era considerato più
potente dello Sciamano: come lo Sciamano, aveva la
padronanza di tecniche esoteriche ma possedeva il dominio
del fuoco e forgiava gli elementi metallici per il costume
rituale.
COSTUME DI UNO
SCIAMANO SIBERIANO
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BOTANICA SCIAMANICA: LE PIANTE ALLUCINOGENE
Le piante allucinogene dimostrano al di là di ogni dubbio
che può esistere una causa fisiologica alla base degli stati
di modificazione mentale degli Sciamani.
Per gli Sciamani le piante sono spiriti maestri e ingerirle
permette di far propri i poteri degli spiriti.
Ciò che la pianta rivela non è una deformazione della
realtà, ma una realtà più vera che rimane nascosta a una
normale consapevolezza.
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Poichè esistono spiriti amici e spiriti nemici, vi sono visioni
piacevoli e visioni terrificanti. Gli indigeni che fanno uso di
piante psicotrope sostengono che le visioni vengono dagli
spiriti, mentre chi crede nell'inconscio le ritiene, come gli
stessi spiriti, un prodotto della nostra attività psichica.
LA MOLTEPLICE NATURA DELLO SCIAMANO
Figure centrali nella comunità di cui fanno parte, gli
Sciamani sono al tempo stesso emarginati perchè la natura
delle loro esperienze li rende diversi dai comuni mortali:
essi detengono il potere di raggiungere altri mondi e di
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trasformarsi in altri esseri.
Le loro diverse identità spesso espresse da coppie di
opposti, entrano in gioco durante i rituali.
Lo Sciamano è insieme guaritore e stregone, umano e
divino, uomo e animale, maschio e femmina. E ciascuna
coppia di opposti compendia in sé la totalità dello
Sciamano.
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In molte regioni del mondo l'uso di indossare abiti del
sesso opposto è strettamente associato allo Sciamanismo.
Il costume degli Sciamani Siberiani comprende di solito
alcuni simboli femminili e fra i Ciukci della Siberia
Nordoccidentale alcuni Sciamani maschi assumevano
l'identità dei loro spiriti femmina, vestendosi da donna.
Alcuni simulavano persino il parto (nota di Lunaria: in alcuni
popoli, si simulano anche le mestruazioni maschili; è il caso
della tribù polinesiana dei Wogeo che pratica "le
mestruazioni maschili": gli uomini entrano in mare, si
feriscono il pene, e lasciano che il sangue sgorghi
nell'acqua.)
Fra gli Indiani del Nord America esiste una forte
tradizione di travestitismo maschile chiamate "Berdache".
Fra i Navajo il "Berdache" è chiamato "Nadle" che
significa "colui che è stato trasformato" o "colui che
cambia" ed è considerato eccezionalmente potente. I
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Mohave credevano che gli Sciamani donne fossero più
potenti di quelli maschi e che i Berdache lo fossero più di
tutti.
Negli Stati Uniti la tradizione Berdache ha avuto una
notevole influenza nel movimento di liberazione sessuale.
Lo Sciamano ha una duplice natura, insieme umana e divina,
poiché incarna gli spiriti prestando loro il proprio corpo.
Non è così per i sacerdoti delle altre religioni (islam,
ebraismo, cristianesimo...) ai quali l'idea di incarnare Dio
apparirebbe blasfema.
(Nota di Lunaria: in verità, le religioni monoteiste non
ammettono le sacerdotesse; le stesse mistiche cristiane e
sufi, "che sono fuse con Dio" durante l'estasi, sono state
perseguitate, spesso come blasfeme. L'idea
dell'immanentismo, ovvero Dio "sciolto nella Natura" è
stata rifiutata con forza da tutte e tre i culti - si veda la
storia di Spinoza - che collocano il Divino - con tratti
maschili - nell'"alto dei Cieli" ovvero in una dimensione
trascendente. Per curiosità: avere due nature, una divina,
e l'altra umana maschile, in teologia cristiana, si chiama
"natura ipostatica" ed è riconosciuta nel solo Cristo)
Oltre ai propri spiriti aiutanti, lo Sciamano può incarnare
divinità, spiriti della natura e degli elementi, spiriti
ancestrali e defunti.
Lo Sciamano Siberiano invoca gli spiriti dai quattro punti
cardinali con il suono del tamburo e usa il medesimo
tamburo per raccoglierli. Gli spiriti sono aspetti disgregati
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dell'Io dello Sciamano oppure aspetti esteriori di ciò che
conferisce allo Sciamano un'identità molto più vasta di
quella delle persone normali, che comprende il passato
individuale e quello collettivo.
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Morte dello Sciamano
Gli Sciamani Jacuti possono essere uccisi e tornare in vita
per tre volte; prima o poi, comunque, arriva il giorno in cui
lo Sciamano muore nel senso comune del termine. I suoi
poteri devono quindi essere trasmessi a un successore. Se
una Sciamana Sora muore senza aver trovato una ragazza
che la sostituisca, potrà cercarla dopo la morte, e istruirla
attraverso i sogni.
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In un villaggio della Siberia, l'ultimo Sciamano morì nel
1992, senza essere riuscito a persuadere nessuno dei suoi
discendenti a ereditare la tradizione.
DIVINARE
La divinazione è un procedimento che permette di ricavare
informazioni impossibili da ottenere con mezzi usuali o in
uno stato psichico normale. Di solito gli Sciamani sono
anche indovini, ma la divinazione non richiede
necessariamente poteri sciamanici.
Spesso interpretano come profezie anche i propri sogni.
Se lo Sciamano Paviotso vedeva, nella sua visione, il
paziente camminare tra i fiori, la prognosi era benigna, ma
se i fiori erano appassiti, la morte era inevitabile. Se
vedeva che la malattia era causata da un oggetto estraneo,
lo risucchiava dal corpo del paziente. Quando uno Sciamano
Jacuto sognava di avere un rapporto sessuale con la sua
amante-spirito, al risveglio era certo che le cure
avrebbero avuto successo; se invece sognava uno spirito
coperto di sangue, voleva dire che il suo paziente era
condannato.
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RITO DI RINGRAZIAMENTO PER GLI ANIMALI
In Groenlandia le donne restituiscono al mare i reni delle
foche uccise. è un rituale di grande importanza, ma viene
compiuto sommessamente. Facendo scivolare i reni delle
foche nell'acqua, le donne mormorano ringraziamenti e
suppliche per le cacce future.
In altre regioni vengono restituite al mare parti diverse
dell'animale: in Alaska, per esempio, la vescica.
CANNIBALISMO SIMBOLICO
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In alcuni villaggi Sora, ciascun discendente di un defunto
porta allo Sciamano un po' di farina di riso, con cui egli
modella una bambolina che rappresenta il morto e nella
quale infonde un po' dell'anima della persona scomparsa.
Poi il simulacro viene cotto e mangiato dai discendenti.
Attraverso questo atto di cannibalismo simbolico il nome
del defunto ritorna in uno di loro.
GLI SCIAMANI SONO MALATI DI MENTE?
A partire dall'inizio del '900, gli studiosi cominciarono a
porre l'accento sulla psicopatologia "isterica" o "nevrotica"
degli Sciamani.
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Nel 1905 Kharuzin proponeva di "riconoscere che tutti i
veri Sciamani erano prima di tutto soggetti nevrotici";
Bogoraz, nel 1910, sosteneva che gli Sciamani erano al
limite dell'isteria.
Così definiva lo Sciamanismo: "Religione creata attraverso
la selezione di individui instabili dal punto di vista
nervoso".
Nel 1929 Ksenofontov scrisse il "Culto della follia nello
Sciamanismo uralo-altaico" (Nota di Lunaria: ovviamente.
Credere in un dio masculo, in un dio padre, in una vagina
frigida che partorisce tale dio maschio o di una statuetta
che piange sangue invece non è affatto segno di stranezza
mentale. Assolutamente. Anzi, che credenze religiose
elevate! Più vere del vero! L'unica vera verità divina!)
Forse la patologia che più si avvicina alla "follia sciamanica"
è la schizofrenia. Una persona "schizofrenica" sperimenta
una disintegrazione della personalità. (nota di Lunaria: le
virgolette sono mie. Questo perchè a me non piace
etichettare le persone, che, nate in Occidente, la terra
dei freud e dei tommaso d'aquino, vengono giudicate
"malate". Ovviamente. L'unica sanità mentale è quella della
fallocrazia e dell'idolatria del dio penico paterno
cristiano...) Laddove però lo Sciamano mantiene il controllo
del proprio stato mentale, lo schizofrenico lo perde; in
realtà gli Sciamani sono "matti" solo per una determinata
cultura e soltanto in base ai suoi criteri. è la società a
distinguere fra il comportamento dello Sciamano e quello
dello "schizofrenico" o "psicotico" (Nota di Lunaria: le
virgolette sono sempre mie).
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Ovviamente concludiamo con l'altro grande gruppo di
detrattori!
I fans del dio padre e del dio cristolo masculo, che a
partire dal 1492, entrando in contatto con gli indigeni dei
Caraibi, definirono i loro spiriti "Manifestazione del
Demonio", e gli Sciamani come "Figure religiose poste al
servizio del Demonio".
Fernàndez de Oviedo così ne parla: "Essi adorano il
Demonio...Foggiano un Demonio... custodivano queste
immagini infernali nelle loro case... e là dentro c'era un
vecchio indiano che rispondeva loro...e si può pensare che il
Diavolo fosse entrato in lui e parlasse attraverso di lui..."
I regimi socialisti del XX secolo repressero ferocemente
lo Sciamanismo, insieme alle altre religioni, in nome
dell'Ateismo di Stato: poichè non vi erano luoghi di culto,
la persecuzione venne diretta contro gli stessi Sciamani. A
volte venivano buttati giù dagli elicotteri e sfidati a volare.
Gli Mru del Vietnam sono riusciti, però, in parte grazie
all'isolamento, a mantenere vive le loro tradizioni
sciamaniche anche sotto il regime comunista.
In Siberia, un ufficiale del KGB si recava nei villaggi, e
fingendosi malato, chiedeva di uno Sciamano; quando questi
lo aiutava, egli gli sparava a tradimento, portandosi via il
tamburo in segno di vittoria. La collezione di questi
tamburi venne poi ereditata da un antropologo russo.
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