Embriologia 03

Embriologia 03 - Seconda, terza, quarta settimana e organogenesi
Seconda settimana
Ottavo giorno
La prima settimana si chiude con l’impianto, che
avviene dal polo embrionale della blastocisti.
Poche ore dopo, avvengono una serie di eventi che
modificano notevolmente la struttura della blastocisti:
 Il trofoblasto si suddivide in due porzioni:
 Una porzione più esterna, il
sinciziotrofoblasto, in cui le cellule si
fondono tra loro generando un
sincizio. Questo si forma man mano
che il trofoblasto entra in contatto
con l’endometrio.
Il sincizio-trofoblasto produce la
gonadotropina corionica (hCG), che
impedisce l’atresia del corpo luteo. In
questo modo, esso diventa corpo
luteo gravidico e continua la
produzione di progesterone per circa
6 settimane. Dopo le 6 settimane,
questa
funzione
di
ghiandola
endocrina viene svolta dalla placenta.
 Una porzione più interna, il
citotrofoblasto, in cui le cellule sono di
piccole dimensioni. Si tratta di cellule
in continua divisione, i cui elementi
migrano nella massa in accrescimento
del sinciziotrofoblasto, perdono la
membrana cellulare e ne entrano a far
parte.
 Il bottone embrionale si suddivide anch’esso
in due strati:
 Epiblasto. È il foglietto più spesso e
interno, formato da alte cellule
cilindriche. Tra queste, inizia a
comparire del liquido che via via converge in un’unica cavità detta cavità amniotica. Il
liquido contenuto nella cavità amniotica si chiama amnios.
A questo punto, le cellule dell’epiblasto che si trovano superiormente alla cavità amniotica,
diventano via via più basse, e si trasformano in amnioblasti, deputati alla produzione e al
riassorbimento del liquido amniotico.
 Ipoblasto. È il foglietto esterno formato da piccole cellule cubiche .
Epiblasto ed ipoblasto assieme formano il disco germinale (embrionale) bilaminare.
Embriologia 03 – Seconda, terza, quarta settimana e organogenesi
1
Nono e decimo giorno
All’inizio del nono giorno, la blastocisti è totalmente inglobata nell’endometrio. Nella zona di impianto, si
forma un coagulo di fimbrina, a chiudere la zona in cui è avvenuto l’impianto.
Avvengono delle modifiche nel sinciziotrofoblasto, che inizia a riempirsi di una serie di lacune, a partire dal
versante del polo embrionale. Si parla per questo di stadio lacunare.
Sulla superficie interna del citotrofoblasto compaiono delle cellule di forma appiattita, provenienti
dall’ipoblasto, che formano la membrana esocelomatica (di Heuser). Questa, assieme alle cellule
dell’ipoblasto, delimita la cavità esocelomatica (o sacco vitellino primario), evoluzione del precedente
blastocele.
Undicesimo e dodicesimo giorno
In questi due giorni:
 Le lacune del sinciziotrofoblasto iniziano a fondersi formando una rete “lacunare”
intercomunicante di canalicoli. I capillari presenti nel connettivo endometriale, in prossimità del
polo embrionale, si dilatano e vengono erosi dal sincizio trofoblasto. Il sangue materno defluisce
quindi nel sistema di lacune dell’embrione costituendo la primitiva circolazione utero-placentare
che inizia a nutrire l’embrione.
 Sulla superficie interna del citotrofoblasto (esternamente alla membrana esocelomatica) si forma
uno strato di connettivo lasso, il mesoderma extra-embrionale. Questo si inspessisce gradualmente,
separando il trofoblasto dal disco germinale (l’unico collegamento rimane a livello del peduncolo di
collegamento). All’interno di esso, cominciano a comparire delle cavità che via via confluiscono in
una cavità unica, la cavità corionica (o celoma extraembrionale). Inoltre, la parte di mesoderma
extraembrionale che circonda l’amnios prende il nome di mesoderma extraembrionale
somatopleurico mentre la parte che circonda il sacco vitellino si chiama mesoderma
extraembrionale splacnopleurico.
 Lo stroma uterino, connettivo al di sotto dell’epitelio endometriale, subisce la reazione deciduale:
le cellule che lo compongono (cellule deciduali) si gonfiano arricchendosi di lipidi e glicogeno. La
funzione primaria della reazione deciduale è di fornire sostanze nutritive all’embrione nelle fasi
iniziali e di assicurare un sito immunologicamente privilegiato al concepito.
Tredicesimo giorno
In questo giorno, la lesione dell’epitelio endometriale dove è avvenuto l’impianto, è totalmente
cicatrizzata. La cicatrizzazione può avvenire con leggere perdite di sangue che fanno pensare a delle
mestruazioni.
Gli eventi salienti sono:
 Comparsa dei villi coriali primari. Si tratta di colonne di a cellule del citotrofoblasto proliferanti che
penetrano nella decidua materna. In questo modo, si stabilisce un’ulteriore comunicazione tra
embrione e madre.
 Formazione di una strozzatura nel sacco vitellino primario a livello della zona di passaggio tra le
cellule dell’ipoblasto e la membrana esocelomatica. Questa diventa sempre più evidente, fino a
quando le due parti si distaccano. Quella superiore (ipoblastica) è il sacco vitellino secondario,
mentre quella inferiore (esocelomatica) forma una cisti che verrà presto riassorbita.
La struttura formata dal disco bilaminare, dall’amnios e dal sacco vitellino secondario aderisce al
citotrofoblasto a livello del suo polo amniotico. Un peduncolo di mesoderma extraembrionale
collega il disco embrionale al citotrofoblasto al livello del versante opposto.
Embriologia 03 – Seconda, terza, quarta settimana e organogenesi
2
Quattordicesimo giorno
In questo giorno, alcune cellule dell’ipoblasto assumono un aspetto cilindrico e formano un’area circolare
ispessita, la placca precordale. Questa è il primordio della membrana buccofaringea, od orofaringea, ed è
posta nel luogo dove poi si svilupperà la cavità orale.
La placca precordale è anche un importante elemento per l’organizzazione della regione cefalica.
Terza settimana
Durante la terza settimana, avvengono una serie di eventi che verranno trattati singolarmente, ma che
sono da intendere come quasi contemporanei tra di loro.
Gastrulazione
Si tratta di un processo che porta alla formazione del disco embrionale trilaminare.
La gastrulazione comincia quando si inizia a formare, sulla superficie dell’epiblasto, una linea (stria
primitiva), la cui estremità cefalica presenta un nodo (nodo primitivo) con al centro una fossetta. Non
appena compare la linea primitiva, diviene possibile identificare l’asse cranio-caudale dell’embrione, le sue
superfici dorsale e ventrale e i suoi lati destro e sinistro (la fossetta e il nodo sono la regione craniocaudale).
Alcune cellule dall’epiblasto attraversano la fossetta primitiva e si portano cranialmente, a contatto con
l’ipoblasto, andandosi ad unire alla placca precordale.
Altre cellule dall’epiblasto migrano attraverso la linea primitiva e possono subire due destini diversi:
 Una parte va a spostare le cellule dell’ipoblasto sostituendosi ad esse e forma l’endoderma.
 Una parte si pone tra epiblasto e ipoblasto, queste cellule secernono abbondante matrice
extracellulare allontanando progressivamente gli altri due foglietti e formando il mesoderma.
Le cellule che rimangono nell’ epiblasto costituiscono l’ectoderma. Ectoderma, mesoderma ed endoderma
sono, assieme, il disco germinale trilaminare.La gastrulazione è un processo che avviene in senso craniocaudale. Le porzioni dell’embrione che hanno già subito la gastrulazione possono andare incontro agli
eventi successivi anche se il processo sta continuando più caudalmente.
Notogenesi
Si tratta del processo che porta alla formazione della notocorda, una struttura tubulare importante per
l’accrescimento e l’organizzazione dell’embrione.
Avviene subito dopo la gastrulazione in diverse fasi:
1. Un contingente di cellule delmesoderma si invagina nella fossetta primitiva, formando un tubo
mesodermico cavo che si spinge avanti fino alla placca precordale. Questo cordone si chiama
processo notocordale.
2. A questo punto, la fossetta primitiva si prolunga all’interno del processo, trasformandolo nel canale
cordale.
3. Alcune cellule mesodermiche migrano dalla linea primitiva spostandosi cranialmente,formando
l’area cardiogenica primitiva (primordio del cuore), che si inizia a formare da qui a partire dalla fine
della terza settimana.
4. Il pavimento del processo notocordale si fonde gradualmente con l’endoderma sottostante, e si
apre. In questo modo il canale cordale diventa il canale neuroenterico (che mette in comunicazione
amnios e sacco vitellino secondario). Le cellule del canale quindi si trasformano in una striscia
mediana appiattita che prende il nome di placca notocordale.
Embriologia 03 – Seconda, terza, quarta settimana e organogenesi
3
5. Verso il 19° giorno, la placca si introflette richiudendosi su se stessa formando un cordone pieno, la
notocorda. Questa si sviluppa longitudinalmente, formando l’asse longitudinale dell’embrione.
Cranialmente arriverà fino alla membrana buccofaringea; caudalmente fino alla membrana cloacale
Nell’adulto, i residui della notocorda sono presenti a livello del nucleo polposo dei dischi intervertebrali.
Grazie alla notocorda, si ha la formazione dei tre assi corporei (antero-posteriore, dorso-ventrale, destrasinistra).
Comparsa dell’ allantoide
L’allantoide è un piccolo diverticolo di cellule endodermiche a forma
di salsiccia (allas, in greco, significa proprio, “budello”, “salsiccia”).
Questo si immette entro il peduncolo di connessione a partire dal
sacco vitellino secondario.
Negli embrioni umani, l’allantoide rimane molto piccolo e la sua
porzione prossimale persiste per la maggior parte del periodo di
sviluppo come un peduncolo denominato uraco, che dalla futura
vescicola urinaria si porta alla regione ombelicale.
Negli adulti l’uraco è rappresentato dal legamento ombelicale
mediano e i suoi vasi sanguigni diventano le arterie ombelicali.
Evoluzione dei villi coriali
All’inizio della terza settimana, i villi del trofoblasto diventano più complessi, il mesoderma extraembrionale
si accresce all’interno dei villi dando luogo ai villi secondari, formati appunto da mesoderma
extraembrionale e cellule del citotrofoblasto.
Alcune cellule mesodermiche differenziano in cellule endoteliali dando luogo all’interno del villo alla
formazione di capillari sanguigni: si parla ora di villi terziari.
Alla fine della terza settimana i capillari dei villi si fondono formando una rete arterocapillare che si
connette con il cuore embrionale primitivo attraverso vasi che differenziano dal mesenchima del corion e si
collegano tramite il peduncolo di connessione.
Quarta settimana
Effetti dei ripiegamenti
Alla fine della terza settimana l'embrione è piatto e formato dai tre foglietti germinativi. La sua lunghezza è
di circa 4mm.
La crescita dell’ectoderma risulta più rapida rispetto al resto dell'embrione e avviene maggiormente in
direzione cranio-caudale (longitudinale) piuttosto che medio-laterale (trasversale). Quest’espansione
produce una piega cefalica e una piega caudale dando all’embrione una forma a C. Gli abbozzi ventrali si
portano sotto l'endoderma avvolgendolo e ruotano su loro stessi di 180°. Le pieghe si sviluppano anche in
senso trasversale, con l'effetto di deporre uno strato di amnios attorno all'intero embrione e di ripiegare
appunto i foglietti ruotando gli abbozzi. L’endoderma cosi circondato e avvolto darà quindi
all'intestino primitivo.
Archi faringei
Gli archi faringei sono delle strutture che danno origine a tutte le strutture della testa e del collo.
Sono 5 (I, II, III, IV e VI – il V è solo un abbozzo). Sono formati da mesenchima circondato da epitelio
endodermico internamente, ed epitelio ectodermico esternamente.
Embriologia 03 – Seconda, terza, quarta settimana e organogenesi
4
Nel mesenchima degli archi faringei sono presenti anche cellule delle creste
neurali.
Inizialmente ogni arco è separato dall’altro da un solco faringeo. Inoltre,
ogni arco ha una propria innervazione e una propria componente vascolare.
E’ possibile, per ogni arco, individuare le strutture a cui darà origine:
 I arco (mandibolare): è dotato di due processi:
 Il processo mascellare superiormente, da cui avranno
origine l’osso mascellare, l’osso zigomatico ed altre ossa
faciali.
 Il processo mandibolare inferiormente, che contiene la
cartilagine di Meckel1; dà origine ai muscoli della
masticazione e ai rami mascellare e mandibolare del nervo
trigemino;
 II arco (ioideo – cartilagine di Reichert): dà origine a staffa, processo stiloideo, piccolo corno e parte
superiore del corpo dell’osso ioide. Da esso derivano i muscoli dell’espressione faciale e il nervo
faciale;
 III arco: dà origine ai grandi corni e al resto della porzione inferiore del corpo dell’osso ioide, al
muscolo stilo-faringeo e al nervo glossofaringeo.
 IV e VI arco: danno origine alle cartilagini laringee, ai muscoli intrinseci della laringe, e ad alcuni
estrinseci, e al nervo vago.
Tasche faringee
Rappresentano la concavità che separa internamente gli archi e sono speculari ai solchi branchiali.
Sono rivestite da endoderma.
 I tasca: dà origine ad un diverticolo, il recesso tubotimpanico. Questo si mette in contatto con
rivestimento epiteliale del I solco e forma il meato acustico esterno. Questo meato si slarga
distalmente, e dà origine alla primitiva cavità timpanica; prossimalmente, invece, rimane stretto e
darà origine alla tuba uditiva (di Eustachio).
 II tasca: dà origine alla primitiva tonsilla palatina.
 III tasca: presenta un’espansione dorsale (che dà origine alla paratiroide inferiore) e un’espansione
ventrale (che dà origine al timo) Entrambe le espansioni perdono il contatto con la parete faringea,
determinando la discesa verso la parte caudale.
 IV tasca: dà origine alla paratiroide superiore
 V tasca: forma il corpo ultimobranchiale, da cui originano le cellule parafollicolari della tiroide.
Organogenesi
Evoluzione dell'ectoderma
Già a partire dalla terza settimana l'ectoderma si suddivide in due aree organo-formative:
 Ectoderma nervoso, più profondo;
 Ectoderma epidermico, più superficiale;
L'ectoderma a destino nervoso si forma per invaginazione dell’ectoderma a partire da una zona ispessita di
cellule ectodermiche (piastra neurale). La piastra neurale verso il 18° giorno va incontro ad un processo
chiamato neurulazione.
1
Questa scomparirà del tutto, fatta eccezione per la porzione a livello di incudine e martello
Embriologia 03 – Seconda, terza, quarta settimana e organogenesi
5
Nella piastra neurale origina un solco neurale che, continuando ad invaginarsi a partire dalla zona centrale
dell’embrione, perderà il contatto con l’originario ectoderma e circondato da mesenchima si trasformerà
alla fine della terza settimana nel tubo neurale. Le due estremità del tubo sono ancora aperte e si
chiuderanno mediamente al 24° giorno (neuroporo anteriore) e al 26° giorno (neuroporo posteriore).
Il tubo neurale, ora completamente chiuso, diventa il primordio del sistema nervoso centrale: encefalo e
midollo spinale.
Lateralmente ad esso vi sono cellule ugualmente di origine ectodermica: le cellule della cresta neurale. Esse
sono una popolazione di cellule destinate a migrare in regioni diverse del corpo e si differenzieranno in
cellule gliali, ma anche in melanociti e altre cellule di tipo dendritico.
Durante la IV settimana, quindi, l’ectoderma risulta suddiviso in tre aree organo-formative:
 Ectoderma di rivestimento: epidermide, ghiandole esocrine ad esso collegate ed annessi cutanei;
 Tubo neurale: cervello, midollo spinale, nervo ottico, retina, parte dell'ipofisi;
 Creste neurali: cellule gliali, meningi, derma, muscoli dell'iride, cartilagini faciali, melanociti;
Evoluzione dell'endoderma
Durante i ripiegamenti della quarta settimana, l'endoderma, che riveste la cavità principale dell’organismo,
va a formare tre regioni: l'intestino anteriore, quello medio e quello posteriore; ciascuna di queste porzioni
non va a formare solo tratti dell'apparato digerente ma anche altri organi.
 Intestino anteriore: intestino branchiale2, apparato respiratorio, esofago, stomaco, fegato, pancreas,
cistifellea, duodeno superiore;
 Intestino medio: duodeno inferiore, intestino tenue e crasso, colon ascendente e i primi due terzi
del trasverso;
 Intestino posteriore: ultimo terzo del colon trasverso, colon discendente e sigmoide, retto, vescica
urinaria e uretra.
Evoluzione del mesoderma
Alla fine della terza settimana il mesoderma è diviso in cinque aree organo-formative:
 Cordale;
 Intermedio;
 Parassiale;
 Laterale
 Splancnopleura;
 Somatopleura.
Il mesoderma parassiale forma i somiti che all'inizio
della IV settimana sono 42 paia.
I somiti in questa fase embrionale si incavano e si
frammentano, dividendosi in due aree:
 Sclerotomo, che forma l'abbozzo di
vertebre, scapole e coste;
 Dermomiotomo, che viene, ulteriormente suddiviso in:
 Dermotomo, che origina il derma;
 Miotomo, da cui originano i muscoli delle vertebre, del tronco e degli arti.
2
L'intestino branchiale originerà bocca, naso, orecchie, collo e faringe, tutte strutture che passano prima per la forma di tasche
branchiali.
Embriologia 03 – Seconda, terza, quarta settimana e organogenesi
6