A F T E R M A R K E T

F
T
E
R
M
A
R
K
E
T
R I V I S TA P E R L A D I S T R I B U Z I O N E R I C A M B I E L’A U TO R I PA R A Z I O N E
“fai progetti per il futuro perché è lì che passerai il resto della
tua vita.” l`aforisma di mark twain, scritto più di un secolo fa,
non è mai stato così attuale. oggi che la nostra vita è segnata dalla penuria di risorse e da vincoli ambientali, l’orizzonte di
un’azienda responsabile deve improntarsi alla sostenibilità.
ne sono un esempio gli argomenti di questo numero di
maHle Aftermarket news: un’analisi delle nostre attivitá di
ricerca e sviluppo, che ottimizzano il processo di combustione con pistoni di nuova generazione … e un giro nella sede di
produzione dei nostri pistoni, dove la messa a punto di una
gestione ecosostenibile genera risultati degni di nota.
nella manutenzione e riparazione di veicoli e motori, sostenibilità significa anche e soprattutto efficacia nella riparazione.
Per garantirla, mahle aftermarket non si limita a fornire alle
officine e ai rivenditori i prodotti giusti, ma offre anche l’accesso al relativo know-how (date un occhiata, per esempio,
alle ultime pagine della rivista). anche col nostro giornale
cerchiamo di seguire il principio della sostenibilità: lo stampiamo su carta riciclata al 100%, che si fregia del marchio
“Blauer engel”. Per finire, ci auguriamo che gli argomenti
trattati siano “sostenibili” non solo per l’ambiente, ma anche
per la vostra voglia di leggerci.
2/2014
Qualità
sostenibile
Maggiori informazioni alle pagine 2, 6 e 7.
cHe si tratti Di ProDotti o Di Processi Di ProDuZioNe, maHle
È semPre siNoNimo Di elevatissima Qualità e Di sPirito iNNovativo Nel PeNsare e Nell’oPerare. aNcHe Nella GestioNe
resPoNsaBile Delle risorse.
sommario
EDITORIALE
2 Niko Johannidis, Direttore Vendite
Germania, Austria, Svizzera, Italia,
Benelux, Scandinavia
NEWS DI SETTORE
3 Da oggi, i termostati nel design
di MAHLE Aftermarket
MAHLE INSIDE
4 Potenza ex works: i veicoli
attualmente dotati di prodotti
MAHLE
IN EVIDENZA
6 La fabbrica di pistoni MAHLE
a Rottweil: l’avanguardia
nell’ecogestione
TENDENZE
7 Le nuove tecnologie per i
pistoni sviluppate da MAHLE
NOVITÀ SUL MERCATO
8 Adesso dal vostro distributore
MAHLE
IN LOCO
10 Il nuovo distributore MAHLE
Aftermarket in Sudafrica
TEORIA E PRATICA
11 Suggerimenti per la sostituzione
dei termostati
12 Tracce d’olio nel turbocompressore
14 Le geometrie delle guarnizioni per
il coperchio dell’alloggiamento del
filtro dell’olio
MERCATO
16 Nuovi servizi on line
w w w.mahle-aftermarket.com
A
eDitoriale
Care lettrici,
cari lettori,
il primo semestre del 2014 ci indica chiaramente che l’Aftermarket europeo
è più che mai improntato al dinamismo e ai cambiamenti. A tale proposito
occorre distinguere tre tendenze: la sfida della complessità, il dominio dell’elettronica e l’esigenza di un uso sostenibile delle risorse disponibili.
questi sistemi presuppongano lo sviluppo di una rete apposita e il collegamento
on line potrà far nascere problematiche completamente nuove nell’uso dell’auto.
La tappa successiva di questo processo sarà l’auto pensante che perfeziona
o arriva persino a sostituire l’azione umana e che potrà così contribuire in modo
decisivo ad aumentare la sicurezza stradale.
Un’altra tendenza importante che pone noi tutti di fronte a grandi sfide, è
quella di dover sviluppare, produrre, utilizzare e riparare i veicoli nel modo più
sostenibile possibile per l’ambiente. In MAHLE abbiamo introdotto questo
processo già molti anni fa, strutturando di conseguenza i nostri stabilimenti
produttivi. Si prenda ad esempio la nostra fabbrica di pistoni di Rottweil, nella
Germania meridionale, dove si applica un’ecogestione concepita con un
approccio a lungo termine e basata su uno sviluppo continuo.
Niko Johannidis,
Direttore Vendite Germania, Austria,
Svizzera, Italia, Benelux, Scandinavia.
uNa maGGiore comPlessità, uN maGGior
Numero Di comPoNeNti elettroNici e
l’esiGeNZa Di utiliZZare iN moDo eFFicieNte le risorse soNo le Nuove caratteristicHe Dell’aFtermarKet euroPeo.
Che la complessità sia sempre maggiore, lo sperimentiamo ogni giorno: il
numero di tipologie di veicoli è in costante crescita e sempre più intricati sono
gli aspetti tecnologici. Ciò pone importanti sfide all’industria, alla distribuzione
e alle officine per quanto riguarda l’assortimento e la disponibilità dei prodotti
nonché le competenze richieste in materia di riparazione. Di conseguenza,
abbiamo ampliato (e tuttora ampliamo) l’assortimento di prodotti MAHLE
Aftermarket così come potenziamo costantemente le nostre capacità di logistica e distribuzione; inoltre favoriamo il trasferimento efficace delle competenze all’officina attraverso corsi, seminari e altre misure di sostegno tecnico.
Anche il tema dell’elettronica con il passare del tempo ci impone cambiamenti
sempre più importanti. Pensiamo, per esempio, ai sistemi di assistenza o alla
chiamata di emergenza automatica, la cosiddetta eCall, che prossimamente
sarà disponibile in tutte le auto europee di nuova immatricolazione; il fatto che
AFTERMARKET
n e w s
2
Anche il mercato dei veicoli commerciali è caratterizzato da una crescente
consapevolezza ecologica: l’entrata in vigore della normativa Euro VI nel gennaio 2014 ha dato un’enorme spinta, alla fine dello scorso anno, alla richiesta
di veicoli commerciali conformi a questa nuova normativa; le nuove immatricolazioni di veicoli commerciali nei 27 Stati dell’UE e negli Stati EFTA sono salite
del 34 % rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il settore ha dunque
chiuso l’anno con un segno positivo. Di conseguenza, anche nel comparto dei
veicoli commerciali dell’Aftermarket indipendente aumentano le sfide: nei prodotti, nella logistica e nei servizi di assistenza. Noi di MAHLE Aftermarket siamo
già pronti. Negli anni scorsi la nostra strategia si è infatti concentrata, oltre che
sul settore delle autovetture, anche su quello dei veicoli commerciali e abbiamo
adeguato di conseguenza la nostra organizzazione, costituendo team di lavoro
e di applicazione dedicati esclusivamente a temi specifici dei veicoli commerciali e che tengono conto delle esigenze speciali di questo mercato.
Ecco perché il nostro assortimento di turbocompressori, oltre a coprire molto
bene il settore delle autovetture, convince anche chi lavora con i veicoli commerciali. Anche questo per noi è importantissimo dal punto di vista strategico:
il turbocompressore sarà un segmento in forte crescita nei prossimi anni.
Ma adesso lasciamo le previsioni e torniamo al presente. Allacciate le cinture,
accomodatevi sulla nuova rivista maHle Aftermarket news, fresca di
stampa... e godetevi la lettura.
Cordialmente,
Niko Johannidis
NeWs Di settore
Il nuovo
look
DEI
termoreGolatori
uNa Nuova coNFeZioNe: i termostati BeHr
Nel DesiGN Di maHle aFtermarKet.
DeNtro la scatola.
La qualità senza compromessi degli equipaggiamenti originali, direttamente dalle
fabbriche della nostra nuova divisione
“Termostati e valvole“
 Lunga esperienza nella gestione termica
del motore
 Ampio assortimento di prodotti, costantemente aggiornato alle esigenze del mercato
Una confezione deve assolvere a molti compiti: deve proteggere ciò che contiene, resistere essa stessa alle varie operazioni di logistica e spedizione. E poi
deve fornire informazioni: sul prodotto che contiene... e su tutto quello che sta
a monte del prodotto.

Ecco perché adesso abbiamo cambiato le confezioni dei termostati MAHLE
Aftermarket. Behr Thermot-tronik infatti, produttore leader di termostati e
sistemi di regolazione termica nonché partner nello sviluppo e fornitore di serie
dell’industria automobilistica internazionale, già da tempo è una filiale controllata al 100 % da MAHLE Behr GmbH & Co. KG. Già da tempo il marchio Behr
fa parte a tutti gli effetti della famiglia di marchi MAHLE... e già da tempo i
termostati vengono distribuiti sul mercato delle riparazioni e della manutenzione
automobilistica indipendente in esclusiva da MAHLE Aftermarket.
Per i nostri clienti ciò significa: dietro a ogni termostato Behr c’è la qualità
dell’assistenza di MAHLE Aftermarket. E ora lo si riconosce a prima vista.
Dall’inizio di quest’anno infatti sono disponibili i primi termostati Behr nel design
di MAHLE Aftermarket. Attualmente ci troviamo quindi nella fase di transizione,
in cui si trovano in commercio confezioni sia vecchie che nuove. Ma che la
confezione del vostro termostato sia quella vecchia o quella nuova non fa differenza: dentro c’è esattamente il termostato che avete ordinato, nella qualità
di sempre.
PiÙ vaNtaGGi Per voi.
 Elevata qualità dell’assistenza MAHLE
Aftermarket
 Altissima disponibilità grazie alla fitta rete
di distribuzione internazionale
 Referenti personali locali
il risultato FiNale.
Prestazioni eccellenti in termini di prodotto e di assistenza
 Effetto di risonanza grazie a due marchi forti sul mercato
 Alto potenziale di complementarietà con gli altri prodotti del nostro assortimento

AFTERMARKET
n e w s
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X eviDeNZa
iN
ottimiZZaZioNe iN
FaBBrica
Nella fabbrica maHle di rottweil, da molto tempo ormai, non si accontentano più di raggiungere buoni
risultati. il costruttore di pistoni non si limita più a garantire il 100% di qualità della sua produzione, ma
porta avanti un’ecogestione ad ampio raggio, concepita sullo sviluppo continuo nel lungo periodo, che va
ben oltre la norma DiN 14001. e dimostra così in modo convincente che realizzare l’obiettivo strategico del
gruppo maHle, e cioè quello di armonizzare il futuro dell’umanità e il progresso tecnologico, può servire
al tempo stesso anche a tutelare la propria sopravvivenza.
Alla MAHLE di Rottweil (nel Sud della Germania) il lavoro è febbrile: qui, ogni anno, 7.000 t circa di alluminio liquido e 8000 t di
acciaio diventano pistoni per l’industria automobilistica internazionale. Colate, pressature, forgiature, tallonature, forature, fresature, punzonature: queste sono alcune delle operazioni che si
effettuano qui.
La sede è certificata secondo la normativa sull’ambiente 14001.
Soddisfa inoltre i criteri EMAS (Eco-Management and Audit
Scheme), il sistema di ecogestione e audit dell’UE. Il sistema più
impegnativo del mondo di ecogestione sostenibile comprende
direttive ben più severe della DIN 14001 e si basa su un approccio a lungo termine e sul miglioramento continuo. Alla domanda
su che cosa abbia portato in concreto la fabbrica all’audit EMAS,
Herbert Rendler, responsabile per la tutela della sicurezza sul
lavoro e dell’ambiente dello stabilimento, dichiara: “Dalla pianificazione alla consegna al cliente esaminiamo tutto alla luce
dell’efficienza energetica e del rispetto delle risorse. Tra le numerosissime misure che adottiamo, quelle particolarmente importanti sono lo sfruttamento del calore di scarico dei compressori
e delle fornaci, l’efficienza energetica degli impianti di produzione, una gestione intelligente dell’acqua e la riduzione delle
sostanze pericolose.”
Camera di pretrattamento per i lingotti
di alluminio, riscaldata con i gas bollenti
provenienti dalla fornace.
ProDotto coN l’alta PressioNe: meNo eNerGia,
meNo acQua e meNo sostaNZe cHimicHe
Il calore liberato dai compressori nella creazione di aria compressa per il processo produttivo viene immagazzinato nel circuito di riscaldamento tramite scambiatori di calore. Il risparmio
che si ottiene: circa 500 MWh all’anno. Il passaggio dal raffreddamento ad acqua a quello ad aria ha poi permesso di abbattere
il consumo del ciclo idrico di più di 100.000 m3 all’anno, e quindi
anche delle sostanze chimiche da aggiungere per mantenere la
pressione dell’acqua sotto controllo. Sono state introdotte anche
molte altre misure per ridurre ulteriormente la quantità di sostanze
tossiche impiegate (sostanze chimiche od olio). Nelle linee di
produzione, l’uso di macchine di nuova tecnologia ha permesso
di ridurre i consumi elettrici anche del 30%.
I lingotti verranno poi fusi per
diventare pistoni.
Deviato iN moDo iNtelliGeNte:
il calore ProveNieNte Dal ForNo
Nella fornace si sfrutta il calore disperso per riscaldare il metallo
a 250 °C in una camera di pretrattamento. Un espediente che
Ecco come funziona questo interessante
processo: il calore liberato dall’aria
compressa utilizzata qui viene convogliato
al circuito di riscaldamento.
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non solo permette di risparmiare molta energia, ma che riduce
anche i tempi di riscaldamento.
uN Flusso ottimiZZato: la GestioNe Dell’acQua
Prima che le acque reflue vengano convogliate dalla fabbrica
nelle condutture di scarico, vengono trattate e riutilizzate, per
esempio per il lavaggio. In cifre: fino al 40 % cioè a 35.000 m3 di
consumi in meno all’anno.
tutti coiNvolti: il PersoNale
Il successo dell’ecogestione di Rottweil è possibile e reale grazie
all’impegno di ogni singolo attore. Coinvolgere tutti i dipendenti,
informarli e sensibilizzarli è quindi di vitale importanza per ottenere questi risultati. Tobias Hengstler, ottimizzatore dei processi
e responsabile degli aspetti energetici nella fabbrica, è fiero di
ciò che il personale dello stabilimento ha già realizzato: “Le
misure vengono portate avanti da tutti. Ognuno può esprimere
le proprie proposte di miglioramento, che poi vengono conseguentemente adottate e ricompensate. Le idee particolarmente
costruttive vengono inoltre premiate anche dalle organizzazioni
di categoria. Solo lo scorso anno sono state 36.”
Ma la fabbrica è in grado di sostenere anche a lungo termine
questi grandi investimenti per un’ottimizzazione permanente?
Ecco la convincente risposta di Hengstler: “Gli investimenti in
ecogestione e efficienza delle risorse si ammortizzano in genere
in un anno e mezzo circa. E quindi qui non mettiamo in atto solo
una tutela attiva del clima, ma anche una tutela a lungo termine
della fabbrica.”
maHle GmBH a rottWeil
Prodotti: Pistoni in alluminio e in acciaio
per motori a benzina e diesel (autovetture/
autocarri)
Dipendenti: più di 1.000
impiego di materiale:
circa 7.000 t di alluminio e 8.000 t di
acciaio all’anno
superficie totale/superficie produttiva:
100.000 m²/53.000 m²
scHeDa
iNFormativa
Questo è il logo che
indica la sostenibilità
dello stabilimento
MAHLE di Rottweil.
teNDeNZe
X
Misurare le forze
iN camera Di
comBustioNe
con la maggiore efficienza del motore, aumentano anche le sollecitazioni a cui sono esposti i componenti motore. le innovative
tecnologie di maHle rendono i pistoni adatti ad essere utilizzati
nelle nuove generazioni di motori, contribuendo così in modo importante all’ulteriore ottimizzazione del motore a combustione.
Una potenza specifica sempre più elevata, associata a un peso ridotto e a un
minore attrito: ciò che rende i motori così economici pone anche maggiori
sollecitazioni ai pistoni. Devono resistere a lungo a sollecitazioni meccaniche
e termiche sempre più importanti, ma allo stesso tempo essere leggeri e funzionare con un attrito minimo. Per controllare la sollecitazione meccanica si
sfrutta soprattutto la pressione di accensione; in alcuni dei moderni motori essa
supera i 12 MPa. Come grandezza fisica per la sollecitazione termica possiamo
adottare la potenza specifica del motore. Con l’aumentare di tale potenza - che
oggi supera abbondantemente i 100 kW/l - crescono le sollecitazioni termiche
e meccaniche sul pistone. Per far fronte a queste esigenze crescenti, gli ingegneri di MAHLE hanno sviluppato pistoni di nuova tecnologia.
uscita caNaliZZata:
i PistoNi a ciclo otto maHle evotec®-sc
Con il suo design di peso ottimizzato il pistone EVOTEC® 2 è un’ottima base
per le attuali potenze che si aggirano intorno ai 100 kW/l. Per raggiungere
potenze molto superiori, si può ricorrere al pistone EVOTEC®-SC che MAHLE
ha sviluppato recentemente. La sua particolarità costruttiva: un canale di raffreddamento integrato, che abbatte le temperature anche di 25 °C sul cielo del
pistone e nell’area della prima scanalatura ad anello. Ciò permette di elevare
notevolmente la soglia di carico sulle parti dei pistoni molto sollecitate consentendo al pistone di raggiungere così ancora più in fretta la sua temperatura
d’esercizio, il che produce effetti positivi anche sulle emissioni dei gas di scarico.
maNteNere la calma iN sciolteZZa:
PistoNi a ciclo otto maHle evolite®
Il lavoro di sviluppo di MAHLE si concentra anche sulle masse oscillanti del
pistone. Riducendo infatti le energie della massa, migliorano notevolmente i
Raffreddamento nei pistoni MAHLE EVOTEC®-SC:
un anello di sale inserito nella forma della colata fa
sì che si formi uno spazio libero di forma circolare.
Dopo il raffreddamento, il canale viene liberato dal
sale mediante lavaggio.
tempi di reazione. Le masse oscillanti del pistone sono dunque decisive,
quando occorre riequilibrarle per ridurre l’oscillazione del motore. La sfida sta
allora nel dominare le forti oscillazioni esterne tenendo al minimo il peso del
pistone e allo stesso tempo nel garantire che le modifiche costruttive apportate
sul pistone non ne peggiorino il comportamento riguardo ad attrito e rumorosità, bensì lo migliorino il più possibile.
A fornire la soluzione è ancora MAHLE: prendendo a riferimento il principio
EVOTEC®, gli ingegneri hanno identificato, con l’aiuto di modernissimi strumenti
di simulazione, altri modi potenziali di riduzione delle masse e hanno realizzato
un pistone dal design innovativo, chiamato EVOLITE®. In pratica: ottimizzando
le geometrie del collegamento tra il mantello del pistone e la zona spinotto, si
è riusciti a moltiplicare quasi per otto la vita utile di quest’area, riducendone
al contempo il peso del 5 %. In più si è potuto dimostrare, sia in sede di test
al banco che in un motore su strada, una notevole riduzione dell’attrito e di
conseguenza una riduzione di CO2 di 0,46 g/km nel nuovo ciclo di guida
europeo (NEDC).
Duri Da PreNDere: i PistoNi iN acciaio maHle moNotHerm®
Per i motori Diesel Delle autovetture
I pistoni in acciaio sono in grado di resistere a temperature e pressioni ancora
più alte di quelle sostenute dai pistoni in alluminio e producono molte meno
perdite di attrito. Ciò dipende da un lato dalla minore dilatazione termica dell’acciaio e dall’altro dalla maggiore rigidità e resistenza, che permette di ridurre
l’altezza del pistone a parità di potenza.
E così il pistone MONOTHERM® di MAHLE si è imposto già da molti anni nei
veicoli commerciali. Adesso MAHLE ha sviluppato ulteriormente questo concetto di pistone per applicarlo sulle autovetture; sarà portato di serie su strada
in un’autovettura diesel già entro quest’anno. I suoi notevoli vantaggi in fatto
di attrito sono stati dimostrati in sede di test sia a carico parziale che a pieno
carico. Per le sue proprietà termodinamiche inoltre, il pistone MONOTHERM®
per autovetture contribuisce a ottimizzare la combustione e di conseguenza
a ridurre ulteriormente il consumo di carburante e le emissioni.
Leggeri e duraturi: i pistoni MAHLE EVOLITE®
con un collegamento innovativo tra il mantello
del pistone e la zona dello spinotto.
Le tre varianti di pistoni MAHLE destinate finora al
motori diesel delle autovetture: MONOTHERM®,
TopWeld® e MonoGuide® (si veda a sinistra).
AFTERMARKET
n e w s
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Novità sul mercato
Turbocompressore
Per veicoli
commerciali
Codice articolo
DAF 95XF.530; 12,6 l, 6 cilindri,
390 kW (motore: XE355C)
213 TC 17132 000 (MAHLE Original)
Turbocompressore
Inserto filtro olio
Per autovetture
Per autovetture
Codice articolo
Audi A3; Seat Ibiza II, Leon, Toledo II;
Volkswagen Bora, Golf IV; 1.9 TDI,
4 cilindri, 110 kW (motore: ARL)
030 TC 15387 000 (MAHLE Original)
Codice articolo
Audi A3; Seat Leon; Škoda Octavia; Volkswagen Golf, Passat;
TDI 1,6 l/2,0 l, 4 cilindri, 77–135 kW (motori diesel)
OX 787 D Eco (rispettivamente MAHLE Original e Knecht)
Valvole
Termostato
Per veicoli
Iveco; DAF; Cummins; 4 cilindri, 95–202 kW
commerciali
(motori: F4AE0481/0681)
Codice articolo Di aspirazione: 007 VE 31778 000 (MAHLE Original)
Di scarico: 007 VA 31779 000 (MAHLE Original)
Per autovetture
AFTERMARKET
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Codice articolo
Citroën C2, C3; Fiat Qubo; Peugeot 207, 1007;
1,1 l/1,4 l, 4 cilindri, 44–70 kW (motori a benzina)
TM 32 103 (rispettivamente MAHLE Original e Behr)
Novità sul mercato
Per avere informazioni dettagliate sui nuovi prodotti, consultate i cataloghi
on line costantemente aggiornati all’indirizzo www.mahle-aftermarket.com
Termostato
Set anelli di tenuta
Per autovetture Ford B-Max, C-Max, Fiesta V, Focus III;
Mazda 2; Volvo S40, V50; 1,4 l/1,6 l,
4 cilindri, 44–92 kW (motori a benzina)
Codice articolo TX 108 82D (rispettivamente
MAHLE Original e Behr)
Per veicoli
commerciali
Codice articolo
Iveco; 6 cilindri, 228–265 kW (motori:
F2BE3681A, F2BE3681C, F2BE3681B)
007 RS 00104 0N0 (MAHLE Original)
47908590 (Perfect Circle)
Gruppo canna-pistone
Filtro carburante avvitabile
Per veicoli
commerciali
Caratteristiche
Codice articolo
Per veicoli commerciali Ford Transit; 2,0 l/2,4 l; 4 cilindri, 55–92 kW (motori diesel)
Codice articolo
KC 204 (rispettivamente MAHLE Original e Knecht)
Renault Trucks; Volvo; 10,8 l, 6 cilindri, 234–331 kW
(motori: DXi11, D11 430, D11H-A, D11H-B)
Pistoni Monotherm®, grafitati & fosfatati
2097390 (MAHLE Original)
Cuscinetti di biella
Turbocompressore
Per veicoli
commerciali
Codice articolo
Per autovetture
Scania; 6 cilindri, 250–346 kW
(motori: DC12, DT12)
061 PL 21093 000 (MAHLE Original)
061 PL 21093 025 (MAHLE Original)
061 PL 21093 050 (MAHLE Original)
Codice articolo
Citroën C4, C5; Peugeot 307, 308, 407, 607; 2,0 l HDI,
4 cilindri, 100 kW (motore: DW10BTED4)
039 TC 17732 000 (MAHLE Original)
AFTERMARKET
n e w s
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X loco
iN
Nel cuore
del motore
Dell’aFrica
PiÙ serviZi Di assisteNZa, PiÙ viciNaNZa al clieNte: maHle aFtermarKet iNauGura
la sua Filiale commerciale iN suDaFrica.
Chris Stanbridge, direttore del nuovo ufficio
vendite MAHLE Aftermarket a Port Elizabeth.
È la maggiore economia dell’Africa; e membro del cosiddetto
G8+5. Il Sudafrica fa dunque parte dei cinque paesi emergenti
più importanti, che allargano il cerchio delle otto principali potenze
industriali. La buona infrastruttura generale del Sudafrica non può
tuttavia annullare le grandi differenze che sussistono tra gli agglomerati urbani che stanno intorno a Johannesburg, Durban, Città
del Capo o Port Elizabeth e le regioni agricole. L’altro lato della
medaglia: il potenziale d’affari è fortissimo, anche per il mercato
automobilistico. Lo dimostrano da anni i solidi tassi di crescita, in
linea con quelli dell’economia complessiva.
Il fatto che in Sudafrica, su 52 milioni circa di abitanti, siano
registrate solo 6 milioni di autovetture mostra che la crescente
classe media ha un forte bisogno di recuperare terreno. Ciò non
vale solo per le nuove immatricolazioni, ma anche per l’Aftermarket; gli anni del boom che hanno registrato le cifre più alte di
vendite nel mercato automobilistico sono stati infatti il 2006 e il
2007. Anche il mercato delle auto usate sfrutta l’entusiasmo della
popolazione per questo settore. La gran parte dell’intero parco
veicoli è costituita dai veicoli utilitari sportivi (SUV) e dai fuoristrada, sicuramente anche per le condizioni delle strade delle
aree agricole. Anche i pick-up e i veicoli commerciali leggeri,
come i minibus, registrano elevati tassi di crescita. Con lo sviluppo delle infrastrutture dei trasporti e gli investimenti nei cantieri stradali cresce anche il mercato dei veicoli commerciali
pesanti. Attualmente i veicoli commerciali pesanti e leggeri registrati in Sudafrica sono circa 3,4 milioni.
Per rifornire questo mercato in modo sempre più efficiente,
essere ancora più vicini al cliente e intensificare i contatti con i
paesi confinanti come Namibia, Zimbabwe, Zambia, Mozambico
e Angola, ora MAHLE Aftermarket si è organizzata per essere
AFTERMARKET
n e w s
10
presente direttamente sul posto. A marzo è stato infatti inaugurato un ufficio di distribuzione direttamente nello stabilimento
produttivo di MAHLE Behr a Port Elizabeth.
Chris Stanbridge, direttore dell’ufficio vendite MAHLE Aftermarket
Sudafrica, conosce le esigenze specifiche dei clienti locali e ci
dice: “Il Sudafrica ha un parco veicoli molto diversificato, la
varietà di marche è estrema”. Un grande potenziale per un brand
di qualità originale come MAHLE Original, che riunisce in sé la
competenza OEM con un assortimento prodotti ampio e ben
diversificato. “I nostri clienti sono molto esigenti in fatto di assistenza e flessibilità.” È proprio per questo che il team di MAHLE
Aftermarket adesso si trova direttamente sul posto, permettendo
ai suoi partner l’accesso diretto e completo al suo assortimento:
componenti motore, filtri e turbocompressori dei marchi MAHLE
Original nonché termostati disponibili sia con il marchio MAHLE
Original che con il marchio Behr.
teoria e Pratica
X
I termostati:
Favole e
verità
la sostituZioNe Dei termostati Per liQuiDo Di raFFreDDameNto rieNtra tra i lavori Di routiNe Di uN’oFFiciNa. ma comPorta vari ProBlemi. ecco allora cHe vi Diamo Due imPortaNti
suGGerimeNti: mai usare uN siGillaNte - e Far semPre Fuoriuscire l’aria.
Il termostato per liquido di raffreddamento adempie a una serie di funzioni
importanti nel veicolo. In caso di guasto, occorre dunque sostituirlo al più presto. Attenzione, però. Molti team di officine utilizzano delle paste sigillanti per
montarlo, ottenendo spesso l’effetto contrario: punti non a tenuta, perdite e
altri danni conseguenti.
PercHÉ le Paste siGillaNti NoN soNo aDeGuate ai termostati?
Perché i materiali spesso sono incompatibili. Le guarnizioni dei termostati sono fatte di complessi materiali composti. Spesso contengono sostanze
che non sono a prova di olio. La maggior parte delle paste sigillanti invece
contiene componenti oleosi minerali o sintetici. Se questi vengono a contatto
con la guarnizione del termostato, la gonfiano fino a romperla e a renderla
inefficace.
e all’improvviso le misure non tornano più. La scanalatura in cui è inserita
la guarnizione del termostato e le dimensioni della guarnizione sono studiate
in modo tale da coincidere esattamente. Se si aggiunge una pasta, il volume
da inserire aumenta e non è più possibile garantire una tenuta perfetta.
Perché le particelle della pasta possono intasare il circuito refrigerante.
Talvolta la pasta sigillante viene applicata in misura così abbondante che una
parte entra nel circuito refrigerante. Le conseguenze sono fatali: le particelle della
pasta possono rigonfiarsi e ostacolare il flusso del refrigerante. E poi: possono
incastrarsi nel termostato in modo tale da bloccarne la corretta apertura o chiusura, due situazioni che possono surriscaldare il sistema! Attenzione: considerati
questi rischi, MAHLE Aftermarket sconsiglia assolutamente l’utilizzo di paste
sigillanti e non accetta reclami derivanti da tale utilizzo.
Questo termostato non si chiude più completamente. Perché? Perché è stata utilizzata
una pasta sigillante che si è depositata nel contenitore.
e se DoPo aver sostituito il termostato, si veriFicaNo
ProBlemi Di temPeratura?
in questo caso, prima di tutto: via l’aria. Un problema di temperatura
che si verifica subito dopo la sostituzione indica in genere la presenza di aria
nel circuito refrigerante. Prima di sostituire il termostato nuovo e appena
montato, occorre dunque provvedere ad eliminarne l’aria, accuratamente e
più di una volta.
AFTERMARKET
n e w s
11
teoria e Pratica
X
turBoINCHIESTA
suona provocatorio, però è la verità: quando si ripara un turbocompressore limitandosi a sostituirlo,
in molti casi si provoca un nuovo guasto. se infatti non si elimina la vera causa del guasto e non si
pone rimedio ai danni collaterali, l’avaria del nuovo turbocompressore in pratica è già programmata.
ecco dunque alcuni esempi di come possa essere utile indagare sulla causa e sull’effetto.
Il turbocompressore è un sistema complesso, che funziona in
sintonia col motore a combustione, col sistema di aspirazione,
con la linea di sovralimentazione, con l’impianto di scarico, con il
circuito di lubrificazione e raffreddamento e con la gestione
motore. Quando dunque in un’officina si formula la diagnosi di
guasto al turbocompressore, è importante rispondere a due
domande fondamentali. La prima: chi o che cosa ha provocato
il danno? La seconda: chi o che cosa è stato coinvolto nel difetto?
Turbina di scarico molto sporca d’olio
con elevati depositi carboniosi.
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uN iNDiZio: PerDita D’olio su eNtramBi i lati
Se subito dopo il montaggio esce olio da entrambi i lati del
turbocompressore, le cause possono essere tre:
 ricircolo dell’olio bloccato
 contropressione eccessiva nel carter (dovuta a un livello
dell’olio troppo alto)
 blow-by eccessivo
teoria e Pratica
X
la ricerca Del PuNto Di Fuoriuscita Dell’olio
Le foto in basso a sinistra di p. 12 mostrano un turbocompressore con il lato turbina largamente cosparso d’olio. Subito dopo
la messa in funzione, si è verificato un abbondante sviluppo di
fumo; segno, per l’officina incaricata del lavoro, di un presunto
difetto al turbocompressore.
Ad un esame più attento si vede però che il turbocompressore
perde olio e si riveste di olio carbonizzato in corrispondenza
non solo dell’uscita della scatola della turbina, ma anche
dell’entrata. E quindi: l’olio non può provenire dal turbocompressore. Lo smontaggio del turbocompressore da parte di
MAHLE Aftermarket lo conferma: il turbocompressore tecnicamente era perfetto.
Ma allora perché il motore ha emesso tanto fumo? E perché il
carter della turbina si è coperto d’olio e fuliggine? La risposta:
l’olio proviene dal motore ed è stato spinto nel turbocompressore
insieme ai gas di scarico.
Si pone automaticamente la domanda successiva; come e perché l’olio è uscito dal motore? Le cause possibili sono diverse.
Una può essere l’usura del motore (es. un’usura estrema degli
anelli di tenuta del pistone). L’esperienza però ci dice che si tratta
di un caso piuttosto raro. Succede invece molto più spesso che
l’olio arrivi nella camera di combustione insieme all’aria fredda, lì
venga parzialmente combusto e poi soffiato in forma di miscuglio
di olio nebulizzato e fuliggine fuori dal motore - direttamente nel
turbocompressore.
i PuNti cHiave Da ricorDare Nella sostituZioNe
Del turBocomPressore: Pulire il tratto Di
sovralimeNtaZioNe e sostituire l’iNtercooler
Come fa l’olio ad entrare nel motore con l’aria fredda, se il lato
compressore è pulito? La spiegazione è semplice e logica: il
vecchio compressore, guasto, ha soffiato quantità maggiori di
olio motore in tutto il tratto di sovralimentazione. Quest’olio si è
accumulato nei tubi, nei condotti e soprattutto nell’intercooler.
Durante la riparazione però non si è provveduto a pulire accuratamente l’intero tratto di sovralimentazione, come noi raccomandiamo di fare, ma ci si è limitati a sostituire il turbocompressore.
Il nuovo turbocompressore, che si ritrova a funzionare a pressione piena, spinge nella camera di combustione l’olio accumulatosi nella periferia del motore. Questo spiega perché il nuovo
turbocompressore è così sporco d’olio sul lato turbina; e anche
perché il motore emetteva tanto fumo. La causa del problema
non era dunque nel turbocompressore, ma nella mancata pulizia
del tratto di sovralimentazione e nella mancata sostituzione
dell’intercooler.
e uNa volta cHe È successo?
Se dopo un breve periodo di funzionamento si torna a sostituire
solo il turbocompressore, il motore smette di emettere fumo.
Gran parte dell’olio accumulato è già stato combusto uscendo
dal tratto di sovralimentazione. Questo però non significa che il
problema è risolto. Nel tratto di sovralimentazione infatti ci sono
ancora particelle metalliche, residui del primo danno del turbocompressore e residui carboniosi. Anche questi corpi estranei
e queste particelle piano piano si staccheranno ed entreranno
nel motore. La maggior parte del materiale che entra nelle
camere di combustione riuscirà anche a uscirne: tramite le
valvole di scarico verso il turbocompressore, dove distruggerà
le pale della turbina... e provocherà un nuovo danno al turbocompressore.
le tre reGole D’oro iN caso Di DaNNo al
turBocomPressore
trovare il colpevole. Non sostituire esclusivamente il turbocompressore, ma cercare sempre la causa reale per eliminarla.
cercare altre vittime. Sostituire (intercooler!) e pulire (tratto di
sovralimentazione) tutti i componenti coinvolti nel problema.
evitare danni consequenziali. Effettuare un cambio dell’olio
(sostituendo anche il filtro), sostituire il filtro dell’aria, esaminare
tutti i condotti dell’olio.
Il fatto che il lato compressore del turbocompressore smontato sia rimasto pulito e che
il lato turbina sia fortemente intriso d’olio, è
un indizio importante da considerare nella
ricerca della causa del guasto.
Tratto di sovralimentazione con intercooler.
Questo intercooler, così sporco d’olio, deve
essere sostituito.
maNcata teNuta Dell’alBero Del turBocomPressore? NoN esiste!
PercHÉ uN’uscita Dell’olio Dalla seDe Del
cusciNetto È tecNicameNte imPossiBile
In un turbocompressore ci sono dei cuscinetti idrodinamici e
delle guarnizioni metalliche (per i materiali chimici le temperature
e i regimi del turbocompressore sono troppo alti) fatte a labirinto,
simili agli anelli di tenuta del pistone. Sul lato dell’albero, in questi punti si eseguono delle scanalature. Il gioco combinato delle
pressioni della turbina di scarico, della sede del cuscinetto e del
lato compressore nonché le sovrappressioni rendono impossibile una fuoriuscita d’olio dalla sede del cuscinetto.
Uscita
compressore
Ingresso olio
Girante
compressore
Girante
turbina
Uscita turbina
Ingresso
compressore
Albero rotore
Ingresso turbina
Ricircolo olio
Se le pressioni restano in equilibrio, non può uscire olio dalla sede del
cuscinetto (gialla), né verso la turbina (rossa) e neppure verso il compressore (blu).
NoN esistoNo reGole seNZa ecceZioNi:
se Gli eQuiliBri Di PressioNe NoN torNaNo, PuÒ
eFFettivameNte veriFicarsi uNa PerDita D’olio!
Un’usura fatale dei cuscinetti, una rottura dell’albero o un altro
difetto serio disturbano il gioco armonico delle pressioni e possono effettivamente provocare una fuoriuscita d’olio dal turbocompressore. Per trovare il colpevole, è importante osservare il
fenomeno su entrambi i lati: la perdita d’olio appare solo sul lato
compressore o anche sul lato turbina?
PerDita D’olio moNolaterale = ostacolo
Nell’iNGresso Dell’aria FreDDa
Il turbocompressore deve aspirare aria pulita dal filtro dell’aria.
Se questo è bloccato o in una condizione estremamente critica,
sul lato dell’aria fredda si genera una sottopressione. Questa
sottopressione fa sì che il turbocompressore non aspiri più solo
aria dal filtro intasato, ma anche olio dalla sede del cuscinetto
del turbocompressore. Questa è la vera perdita d’olio monolaterale sul lato compressore.
PerDita D’olio Bilaterale = ostacolo
Nel circuito Dell’olio
L’olio motore serve a lubrificare e a raffreddare il turbocompressore. Se il ricircolo è ostacolato, per esempio da un condotto
intasato, da un livello dell’olio troppo alto nel motore o da uno
sfiato del carter otturato, l’olio deve trovarsi altre vie d’uscita
dalla sede del cuscinetto. Questo provoca la vera perdita d’olio,
generalmente bilaterale.
Un condotto intasato blocca il ricircolo
dell’olio motore.
Per maggiori informazioni sulle situazioni di guasto del turbocompressore,
sulle cause e i rimedi, consultate il sito
www.mahle-aftermarket.com (rubrica
technical messenger: technical messenger 1/2014; rubrica Download center:
brochure sui guasti maHle original
turbocompressore).
AFTERMARKET
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teoria e Pratica
X
le perdite di tenuta sul filtro dell’olio sono sempre errori di montaggio. e le conseguenze
sono fatali. se siete fortunati, la perdita d’olio è così abbondante che la si vede subito nel
ciclo di prova in officina e si può così porvi rimedio immediatamente. le cose vanno peggio quando è il cliente a notare la perdita d’olio dopo un paio di chilometri, quando si
accende la spia dell’olio... e alla fine ci vuole un motore nuovo. la faccenda diventa poi
tragica se l’olio rimasto sul fondo stradale arriva a causare un incidente. Per tutelarvi da
tutto questo, oggi vi proponiamo un piccolo gioco.
cHi trova
differenza?
la
PercHÉ Nella sostituZioNe Dell’olio occorre Prestare atteNZioNe al DettaGlio e a cHe cosa Dovete Fare atteNZioNe
Per otteNere uNa riParaZioNe PerFetta e sicura. un’immagine da esaminare Prendendo ad esemPio il filtro dell’olio
mahle oX 171/2.
Alloggiamento del
filtro dell’olio
1
Alloggiamento del
filtro dell’olio
2
La fig. 1 mostra l’alloggiamento di un filtro dell’olio. La fig. 2 pure – con piccole differenze
sulla forma esterna dei due alloggiamenti del filtro. Sotto ritrovate la cartuccia filtro olio.
Inserto filtro olio
Guarnizione
Coperchio della scatola
Inserto filtro olio
Guarnizione
Coperchio della scatola
Non sembra solo identica, lo è davvero. La differenza sta nella guarnizione. A prima vista
per il colore. Sul coperchio della scatola invece, all’inizio non si nota alcuna differenza.
conclusione: l’elemento filtrante (in questo esempio l’oX 171/2) è esattamente lo stesso, ma i due moduli filtro mostrano piccole differenze.
il Filtro È lo stesso, la scatola No – PercHÉ?
In quanto partner dell’industria automobilistica, MAHLE deve sviluppare
costantemente i propri prodotti. Per questo gli ingegneri di MAHLE portano
avanti un dialogo stretto con gli ingegneri dei costruttori automobilistici.
MAHLE sviluppa, progetta, costruisce, monta e testa i prodotti seguendo
AFTERMARKET
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scrupolosamente i capitolati dei costruttori di motori (e spesso anche con
qualche piccola miglioria). L’assortimento di prodotti MAHLE, sia per il primo
equipaggiamento che per l’Aftermarket, si compone dunque di una serie di
prodotti costantemente ottimizzati, che si distinguono tra loro per l’anno di
costruzione e l’applicazione.
teoria e Pratica
X
il Filtro Dell’olio Per le GeNeraZioNi Di motore euro 4
eD euro 5
La figura 3 mostra il modulo filtro olio di MAHLE per il noto motore turbodiesel da 1,6 l della PSA Peugeot Citroën. Questo modulo è stato sviluppato da
3
A
B
Nuova GeNeraZioNe Di motori, Nuovi reQuisiti
La normativa Euro 6 pone dei requisiti ancora più rigorosi al sistema complessivo del motore. Ogni singolo componente deve essere preparato rispettando
le più severe norme sulle emissioni. Anche il circuito dell’olio deve sottostare a
condizioni diverse, come temperature più alte o intervalli di manutenzione più
distanziati. Si è dunque provveduto ad adattare di conseguenza singoli dettagli del modulo del filtro dell’olio. Il nuovo modulo è raffigurato nella figura 4.
4
D
E
la ProceDura iN 4 PuNti Da seGuire Per il camBio Della
GuarNiZioNe
Ogni filtro MAHLE viene fornito completo della sua guarnizione. In linea generale, la guarnizione deve essere sostituita ad ogni cambio del filtro; di fatto si
usura insieme al filtro, è stata costantemente a contatto con le componenti
chimiche dell’olio motore ed è esposta a numerosissimi sbalzi termici. Per
sostituire il filtro, raccomandiamo quindi di seguire questa procedura:
controllare l’esatta posizione della guarnizione. La nuova guarnizione
deve entrare perfettamente nella scanalatura apposita presente sul coperchio
(Figura F) e non a sinistra e o destra di essa.
Procedere con delicatezza. Mai montare la guarnizione con uno strumento
appuntito o tagliente. L’utensile ideale: un’asticella in plastica leggermente
arrotondata.
MAHLE per la generazione di motori Euro 4/Euro 5 e oggi viene montato di
serie, completo di elemento filtrante, guarnizioni e coperchio in posizione
corretta, su milioni di esemplari direttamente nella catena di montaggio dello
stabilimento che fabbrica il motore.
C
La guarnizione per gli Euro 4 ed Euro 5:
con angoli e bordi
Nel processo di costruzione che si è seguito
finora, sul coperchio si monta un anello di
tenuta di sezione rettangolare (A). La scanalatura destinata ad ospitare la guarnizione sul
coperchio è dunque progettata come superficie inclinata (B). Ciò fa sì che la guarnizione
stia in posizione leggermente obliqua (C); il
coperchio così risulta facile da avvitare e la
tenuta è assicurata.
che cosa salta subito all’occhio? Il filtro OX 171/2 è rimasto uguale; la sua
prestazione è perfetta anche per la nuova generazione di motori. La modifica
più importante sta nella guarnizione. A prima vista, si nota che la guarnizione
adesso è verde anziché nera. Osservando più attentamente, si vede inoltre che
è stata progettata in modo diverso anche dal punto di vista costruttivo. La
nuova variante aggiuntiva è denominata OX 171/2D1.
F
La guarnizione per gli Euro 6:
una faccenda a tutto tondo
La sezione rotonda della guarnizione (D) limita
il rischio di uno spostamento. La scanalatura
rettangolare sul coperchio (E) permette di
inserire la guarnizione O-ring in modo perfetto
e garantirne la tenuta (F).
Prima fase: raffronto dei dati. Controllate bene le specifiche del motore e
del veicolo (reperibili, per esempio, nel catalogo on line di MAHLE Aftermaket).
In questo modo capirete quale filtro con quale variante di guarnizione deve
essere montato sul singolo motore.
seconda fase: controllo visivo. Prima di procedere alla sostituzione, si
consiglia di confrontare visivamente i pezzi. Se la guarnizione vecchia e quella
nuova sono diverse, tornare alla fase 1!
Perché la sostituzione è così pericolosa? Nel vecchio coperchio la
guarnizione o-ring (nuova) ha troppo poco spazio, rimane troppo
schiacciata, sciupandosi e perdendo di tenuta. viceversa, è altrettanto
problematico il caso in cui la (vecchia) guarnizione nera quadrata resta
troppo lasca nella scanalatura, e di conseguenza non assolve più alla
sua funzione. la conseguenza: una perdita di olio.
restare dritti. La guarnizione non deve attorcigliarsi durante il montaggio
(questo rischio si presenta soprattutto nelle guarnizioni a sezione quadrata).
Verificare sempre che la sede sia ben coperta lungo tutto il perimetro della
scatola.
oliare bene. Strofinare la nuova guarnizione, la guarnizione O-ring piccola sul
perno e il disco scorrevole del filtro con olio motore pulito. Ciò rende molto più
agevole il montaggio e riduce il rischio di danneggiamenti.
come evitare scamBi
Esistono tante tipologie di guarnizioni … e il rischio di confonderle è conseguentemente alto. Alcuni filtri vengono venduti con diverse varianti di guarnizioni. Il primo in classifica è il filtro OX 153, disponibile in cinque varianti di
guarnizioni o set di guarnizioni, a seconda del veicolo, del motore e dell’anno
di costruzione. Altri filtri sono utilizzabili su più veicoli e persino su più case
automobilistiche, ma in alcuni casi necessitano di guarnizioni specifiche. Ecco
come si può evitare il rischio di confonderli e le gravi conseguenze che un errore
del genere può provocare:
Ricordate di oliare i componenti:
la guarnizione O-ring sul perno e il
disco scorrevole.
Guarnizione rimasta attorcigliata durante il montaggio (coperchio del contenitore per motori Euro 4
ed Euro 5): impossibile aspettarsi la tenuta!
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marKt
mercato
Il know
how
iN rete
Nuovi serviZi oN liNe su WWW.maHle-aFtermarKet.com.
ottimiZZati: i cataloGHi oN liNe Di maHle aFtermarKet
I cataloghi on line di MAHLE Aftermarket offrono adesso un maggior numero
di funzioni: grazie a nuove illustrazioni dei prodotti e a uno strumento che permette di confrontare tra loro fino a 4 articoli. E visto che sono sempre più
numerosi gli utenti che accedono alla rete tramite dispositivi mobili, il catalogo
on line è stato ottimizzato per la consultazione da smartphone.
coloPHoN
Adesso esiste anche una app per i sistemi operativi Android e iOS, che permette di accedere rapidamente agli opuscoli tecnici e ai cataloghi elettronici di
MAHLE Aftermarket.
mahle Aftermarket news 2/2014
reDaZIoNe: mahle Aftermarket news
mahle aftermarket gmbh
Pragstraße 26–46
70376 stuttgart
www.mahle-aftermarket.com
reSPoNSaBIle DeI coNteNUtI: arnd franz
reDattorI: christoph dutschke, susanne gerhard,
niko Johannidis, andreas Kimmerle, georges mourad
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Nuova seZioNe “NeWs & Press”, coN accesso Diretto a
tutti i comuNicati stamPa
Il canale dedicato all’attualità trasmette regolarmente le ultime notizie del
mondo MAHLE e tratta anche temi caldi per i rivenditori e le officine. La pagina
Aftermarket permette anche di visualizzare le pubblicazioni destinate ai media
specializzati e ai clienti finali. E questo è possibile a tutti, senza necessità di
effettuare il log in.
ProNto a Partire: tecHcHecK - la serie DeDicata alla tecNoloGia Per l’automoBilista e Per il PuBBlico iNteressato
Il team tecnico di MAHLE Aftermarket affronta domande attuali su argomenti
di carattere generale del mondo automobilistico e fornisce risposte facilmente
comprensibili. TechCheck è dunque un servizio che permette a un’officina di
rendersi visibile al proprio cliente, l’automobilista. Oltre a intensificare il contatto
col cliente, TechCheck serve a informare tirocinanti e studenti, che in questa
rubrica troveranno spunti interessanti e forse persino qualche sorpresa. E
allora: entrate subito nel sito... e raccomandate poi ad altri i nostri servizi!
uN aiuto semPre aGGiorNato Per l’oFFiciNa:
il “tecHNical messeNGer”
La newsletter tecnica fornisce regolarmente alle officine e ai rivenditori informazioni che riguardano il mondo delle riparazioni e suggerimenti tecnici per le
operazioni di montaggio. Tutti i numeri sono consultabili selezionando l’opzione
menu “Prodotti e servizi”.
reDaZIoNe eSterNa: ingrid münzer, sabine steinmaier
(Bransch & Partner gmbh, stuttgart)
ProGetto e ProDUZIoNe: Bransch & Partner gmbh, stuttgart
foto: Bransch & Partner gmbh, stuttgart; mahle gmbh, stuttgart;
Blühdorn gmbh, stuttgart; auto Bild/t. Bader (Peugeot 308, pag. 5, fig. 2),
auto Bild/r. raetzke (Porsche macan, pag. 4, fig. 1), auto Bild/u. sonntag
(vW golf sportsvan, pag. 5, fig. 6), auto Bild/Werk (audi s3 cabrio, pag. 5, fig. 1;
citroën c5 crosser, pag. 5, fig. 5; seat leon 4x4, pag. 5, fig. 4; Škoda octavia
scout, pag. 5, fig. 3)
rIProDUZIoNe: hKs-artmedia gmbh, stuttgart
StamPa e DIStrIBUZIoNe: raff media group gmbh, riederich
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Printed in Germany.Ra.06/14
Internet sta diventando una parte sempre più importante della nostra vita. Ma
che cosa fanno esattamente le persone nel mondo virtuale? Questa è la
domanda a cui la Commissione europea ha tentato di rispondere nell’ultima
edizione del suo quadro di valutazione dell’agenda digitale (“Digital Agenda
Scoreboard 2013”). La conclusione importante: se la corrispondenza via e-mail
continua a rappresentare l’attività on-line maggiormente sfruttata, segue però
a breve distanza la ricerca di informazioni, che nella classifica viene prima degli
acquisti, dei pagamenti o dei contatti via social network. La ricerca di informazioni si concentra sia sulla ricerca mirata di prodotti e servizi che sull’ampliamento delle proprie conoscenze. A quest’ultima esigenza MAHLE Aftermarket
risponde sul sito www.mahle-aftermarket.com: l’offerta on line di servizi e
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intelligente le informazioni e semplificare la ricerca di competenze e prodotti.