4 la Settimana società San Martino di Venezze Allevare lumache: una storia imprenditoriale polesana Con Roberta Pellegrini di Coldiretti, l’agricoltura diventa innovazione Fanno la doccia nebulizzata al calar del sole, escono nella frescura della notte alla velocità di 8 metri all’ora, ma se le perdi di vista un attimo ti hanno già seminato. Sono le chiocciole dell’azienda agricola “La lumaca birichina”, associata Coldiretti di San Martino di Venezze, dove Roberta Pellegrini, aiutata dal fratello Lorenzo, alleva chiocciole da gastronomia della specie Elix aspersa Müller, a ciclo biologico completo, dirette al mercato della ristorazione. “Sono timide e curiose; si muovono di notte e si chiudono di giorno; hanno bisogno di una metodica irrigazione nebulizzata per mantenere l’umidità. E non si creda che siano tanto lente – racconta Roberta Pellegrini. – Tante volte mi è successo di lasciarne lì una un attimo, pensando di ritrovarla con la scusa che va piano: niente da fare”. La storia imprenditoriale di Roberta Pellegrini e delle sue chiocciole è affascinante e parla di amore per quel piccolo mollusco: “Io osservo molto le mie lumache – racconta – per studiarle e capirle, e anche per potenziare al meglio il mio allevamento aumentando la produzione, ma, soprattutto, per portare le mie chiocciole alle caratteristiche ottimali di un’alta qualità delle carni”. L’idea è assolutamente innovativa per il Polesine. Due anni fa, Paolo, genero di Roberta, emiliano con in mente la Sagra della lumaca di Casumaro, nel ferrarese, la butta lì: “Facciamo un allevamento di chiocciole?”. “Facciamolo!” E’ la risposta di Roberta, imprenditrice di mente aperta che pensa a come valorizzare l’azienda agricola di famiglia. “Allora – racconta Roberta Pellegrini – non mi rendevo conto che sarei andata incontro a qualcosa che non conoscevo assolutamente e che ha richiesto importanti investimenti, energie e tempo”. I fratelli Pellegrini studiano, visitano le realtà produttive siciliane, allestiscono un ettaro di terreno con recinti seminati con vegetali selezionati e, nel marzo 2013, con grande emozione, vi immettono 80 mila chiocciole riproduttrici. La prima raccolta avviene proprio nei mesi di maggio e giugno di quest’anno: 30-35 chili al giorno, a mano, alle 5 di mattina; ma l’impianto è ancora giovane e ci vorranno tre anni per andare in piena produzione. “Una volta raccolte – spiega Pellegrini – le lasciamo una decina di giorni nei cesti senza cibo, dove si purificano ed espellono i residui, quindi si opercolano, cioè chiudono con la bava l’entrata della casetta per preservare l’umidità, ed entrano in una sorta di letargo forzato. A quel punto vengono sistemate in sacchetti di rafia e sono pronte per la commercializzazione”. Neanche a dubitarne, l’impianto è stato controllato dall’azienda sanitaria locale che ha analizzato anche l’acqua. In sostanza le chioccioline de “La lumaca birichina” hanno una carta d’identità certa: si sa dove sono nate, dove son cresciute, cosa hanno mangiato e perfino da quale recinto sono state prelevate. “Purtroppo – spiega Roberta Pellegrini – anche noi elicicoltori subiamo la concorrenza sleale di importatori stranieri, che vendono a prezzi stracciati, lumache selvatiche raccolte nei giardini spesso senza controllo. Niente a che vedere con la nostra Elix aspersa Muller, che è più piccola, di colore più chiaro e molto apprezzata in gastronomia per la delicatezza e la morbidezza delle carni, ricche di proteine e di sali minerali”. Pescaturismo Una novantina di pescatori veneti ricevono il patentino Ultimo corso dal 28 luglio al 5 agosto a Caorle Una novantina di pescatori professionisti del Veneto si sono diplomati “pescaturisti” e, a conclusione delle prime due edizioni del “Corso di formazione per attività di pescaturismo” organizzato e realizzato da Isfid Prisma, in collaborazione con Legacoop Veneto, Federcoopesca, Agrital e Impresa pesca Coldiretti, hanno ricevuto il “patentino” che li abilita ad operare in questo promettente e suggestivo segmento del turismo legato al territorio litoraneo, al mare e al pescato locale. “Molti protagonisti del mondo della pesca stavano attendendo queste azioni formative per poter dare il via ad una attività complementare al loro lavoro, ricercata dai numerosi ospiti che da tutto il mondo scelgono il Veneto come meta per le loro vacanze – ha ricordato l’assessore regionale alla pesca Franco Manzato – e utile ai pescatori per avere un reddito aggiuntivo e differenziato in una fase di pesante crisi del settore peschereccio”. Indirizzato agli imprenditori ittici interessati a svolgere l’attività di pescaturismo, prevista dalla legge regionale del 2012 che disciplina questo comparto assieme a quello dell’agriturismo e dell’ittiturismo, i corsi hanno permesso una partecipazione totalmente gratuita, grazie ad un contributo della Regione. Ciascuna delle due edizioni finora realizzate, svoltesi rispettivamente a Cà Savio di Cavallino Treporti e a Caorle, ha visto la presenza di 50 operatori, molto attenti e coinvolti. Tutti hanno infatti superato con successo la prova finale, ottenendo così l’ “Attestato d’idoneità al pescaturismo”. Un terzo e ultimo percorso formativo si svolgerà a Caorle dal 28 luglio al 5 agosto e coinvolgerà altri 40 partecipanti. Il programma didattico prevede quattro moduli: il primo (10 ore) sulle normative in materia di sicurezza a bordo (primo soccorso, lavoro, navigazione, dotazione e attrezzature obbligatorie per la pesca e il pesca turismo); il secondo (sempre da 10 ore) sulla normativa in materia igienicosanitaria pertinente la preparazione, conservazione e somministrazione di alimenti; il terzo modulo (6 ore) sulle normative pertinenti l’esercizio e le attività di pesca (professionale e sportiva e di pescaturismo) nelle acque interne del Veneto (sistemi di pesca consentiti e vietati); infine il quarto (4 ore) sulle normative regionali in materia di tutela e salvaguardia ambientale. domenica 27 luglio 2014 Lusia - XI Concorso IPG Premiate le migliori insalate: “cappuccia” e “gentile” E’ stata una giornata intensa e ricca di eventi a Lusia, venerdì 18 Luglio, iniziata con le prove in campo presso l’azienda “L’Insalatiera” dei f.lli Braggion per individuare la miglior lattuga cappuccia e gentile da utilizzare nel periodo estivo, che sia resistente alla fusariosi e, terminata con la premiazione del concorso IGP. Durante la giornata abbiamo anche avuto l’onore di avere la presenza in azienda del Prefetto di Rovigo Dott. Francesco Provolo che ci ha seguito anche presso l’evento “Orti in Festa” presso l’azienda DavìPlant. Numerosa la presenza in campo ed interessata ai risultati delle prove che, nonostante le difficoltà meteo degli ultimi giorni erano comunque abbastanza evidenti. I risultati ottenuti e le analisi verranno più avanti messi a disposizione degli operatori del territorio. Dopo le prove in campo, il pomeriggio è proseguito con l’inaugurazione della manifestazione “Orti In Festa” la visita agli impianti della ditta DavìPlant ed è proseguita con la presentazione del libro “a me ricordo” scritto da Pietro Davì fondatore della ditta stessa DavìPlant. All’interno dell’area della manifestazione “Orti in Festa” è presente una esposizione di Insalata di Lusia IGP un’attività promozionale svolta dal Consorzio di tutela con il contributo del Gal Adige e che ha come scopo la promozione della conoscenza del prodotto. In serata, alle ore 22.00 circa si è tenuta la premiazione dell’XI° Concorso IGP, tradizionale concorso che premia la migliore Insalata Cappuccia e Gentile delle aziende certificate IGP. In collaborazione con Mercato di Lusia, Comune di Lusia e con il contributo di Bancadria, è stato organizzato il tradizionale concorso che ha visto impegnate due giurie, una giuria per il prodotto ed una giuria per la valutazione dell’azienda. Nonostante i problemi climatici dei giorni precedenti il prodotto presentato era di buona qualità. Hanno vinto per la categoria Lattuga Cappuccia: 1° classificato: Hortus Novus; 2° classificato: L’Insalatiera di Braggion; 3° classificato: Capato Angelino, Mario, Bruno. Hanno vinto per la categoria Lattuga Gentile: 1° classificato: Dal Barco Paolo; 2° classificato: L’Insalatiera di Braggion; 3° classificato: Hortus Novus. Il consorzio ringrazia tutti coloro che hanno contribuito e collaborato alla buona riuscita della manifestazione. Regione Imprenditoria femminile e giovanile Un successo in termini di partecipazione e risultati Dal 2008 ad oggi sono stati più di 13.000, di cui circa 3.000 solo per quanto riguarda l’ultimo anno, i soggetti che hanno beneficiato delle 335 iniziative formative e seminariali complessivamente organizzate in tutto il territorio veneto nell’ambito del Programma Regionale di Promozione dell’Imprenditoria Giovanile e Femminile. I risultati raggiunti e le prossime iniziative sono stati presentati oggi presso la Camera di Commercio di Vicenza dall’assessore regionale allo sviluppo economico e alle politiche di genere Isi Coppola, dal presidente dell’ente camerale vicentino Paolo Mariani e dal direttore del Centro di Produttività Veneto, Antonio Girardi, a cui è stato affidato il coordinamento tecnico e operativo del programma. Con questo articolato complesso di azioni, la Regione del Veneto accompagna infatti i giovani aspiranti imprenditori e le future imprenditrici donne nell’accesso alle informazioni sulle opportunità di avvio di imprese, ai servizi del territorio e alle agevolazioni regionali all’imprenditoria giovanile e femminile, sostenendoli in particolar modo nel delicato processo che va dall’elaborazione di un’idea imprenditoriale alla creazione d’impresa grazie a percorsi formativi dove si acquisiscono competenze in termini di business plan e di validazione dell’idea imprenditoriale. “I lusinghieri risultati ottenuti in questi anni – ha detto l’assessore Coppola – pongono il Veneto come modello in campo nazionale. E’ un successo nato soprattutto dal confronto e strutturato grazie al radicamento e alla diffusione sul territorio. L’interesse è dimostrato anche dagli accessi al portale della Regione dedicato all’imprenditoria femminile e giovanile, che sono stati più di 250 mila. Inoltre, dal monitoraggio sugli esiti dell’attività è un dato eccezionale rilevare che circa un terzo dei partecipanti ai corsi degli ultimi tre anni ha avviato una propria attività, ma anche che circa il 50% stia ancora pensando di poterla avviare in seguito”. L’assessore ha ricordato anche altri segnali positivi come la straordinaria partecipazione ai bandi finanziati con fondi europei e l’ottimo riscontro per quanto riguarda l’utilizzo degli specifici fondi di rotazione per l’imprenditoria femminile e giovanile attivati presso la finanziaria Veneto Sviluppo Girardi ha illustrato i dati dell’indagine recentemente realizzata su un campione di 332 partecipanti da cui emerge che circa un terzo (31,6%) de- gli aspiranti imprenditori ha effettivamente avviato l’attività, un po’ più della metà (57%) è in stand-by e presumibilmente avvierà l’impresa in futuro, mentre un residuo 11,4% ha accantonato il progetto d’impresa. Quasi analoga la percentuale di rinuncia all’attività tra i neoimprenditori (il 10%, a fronte del 90% che proseguono), cioè in quelle situazioni in cui l’impresa era stata avviata da poco. L’indagine ha messo in luce l’elevata soddisfazione da parte di tutti i partecipanti rispetto ai percorsi formativi svolti. Il programma per 2014 – ha concluso l’assessore Coppola – si propone quindi di consolidare questi risultati e di ampliare ulteriormente la portata del progetto. Un appuntamento molto importante in tal senso sarà l’Open Week dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile, in programma in tutte le province venete dal 30 settembre al 9 ottobre in concomitanza con la Settimana Europea per le PMI. Verranno proposti incontri, workshop tematici e consulenze specializzate gratuite attinenti tutti gli aspetti del fare impresa: dalle procedure di avvio all’accesso al credito, dagli aspetti giuridici a quelli finanziari, dal web marketing e social media alla tutela di marchi e brevetti.
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