La prevenzione della patologia - Ordine dei medici

La prevenzione della patologia
pneumococcica nell’adulto e nell’anziano:
nuove strategie di vaccinazione
Trieste, 19 settembre 2014
Sala Meeting Imperatore
Savoia Palace Hotel
Riva del Mandracchio, 4
Trieste
Criticità:
Negli ultimi anni numerose novità si sono succedute nel campo delle vaccinazioni. In particolare
nel campo della vaccinazione antipneumococcica. Inoltre nuovi vaccini si affacciano alla finestra e
il MMG dovrà essere in grado di consigliare l’opportunità di vaccinarsi ai propri pazienti in base al
rischio, all’età e alle patologie croniche in corso.
In una società in dinamica evoluzione con un aumento proporzionale dell’ aspettativa di vita lo
Streptococcus pneumoniae, o come viene in genere chiamato Pneumococco, rimane purtroppo una
delle maggiori cause di mortalità e morbilità in tutto il mondo; è infatti il patogeno più
frequentemente implicato nelle polmoniti e nelle malattie invasive come le Meningiti .
Inoltre Il virus dell’influenza può facilitare l’insorgenza di una polmonite da pneumococco, perché
favorisce la capacità degli pneumococchi di superare le difese dell’albero respiratorio.
Altresì il fenomeno della resistenza al trattamento farmacologico con antibiotici spaventa i medici
da tempo anche perché è un fenomeno in continua crescita poiché avviene con le classi di
antibiotico più usate e più sicure: infatti accanto alla resistenza agli antibiotici della classe delle
penicilline, si nota un drammatico incremento dei tassi di resistenza agli antibiotici della classe dei
macrolidi in tutto il mondo: a seconda dei ceppi il tasso di resistenza ai macrolidi arriva sino al
75%. Inoltre la progressiva diffusione di ceppi di S.pneumoniae resistenti alle penicilline e ai
macrolidi comporta sin da subito un prolungamento della degenza ospedaliera ed un aumento dei
costi legati all’utilizzo di antibiotici di seconda linea .
Il rischio di contrarre l’infezione da pneumococco è sensibilmente più alto tra i bambini fino ai 5
anni e tra gli adulti a partire dai 65 anni di età. Infatti una minor efficacia del ns sistema
immunitario che è correlata all’età ed a patologie concomitanti è notoriamente associata ad un
incremento della suscettibilità alle infezioni, ad una maggiore gravità clinica e ad una prognosi
meno favorevole negli adulti >65 anni di età, in confronto alla popolazione senza patologie, anche
perché una buona parte di adulti come i bambini sani ospitano nel naso-faringe lo pneumococco. Il
batterio,infatti, fa normalmente parte della flora del tratto respiratorio superiore: l’infezione si
verifica quando una carenza delle difese immunitarie dell’ospite permette al microrganismo di
diffondere e insediarsi in altri distretti anatomici.
L’impiego del vaccino coniugato ha, infatti, permesso di ridurre non solo l’incidenza di malattia
invasiva pneumococcica nella fascia pediatrica, ma anche quella delle forme non invasive quali
polmonite e otite media.
14:00 SALUTO delle AUTORITA’
Apertura dei lavori e presentazione degli obiettivi del corso ( Dott. Trento / Paduano)
I sessione : Moderatore – Dott. Trento
14:15 Epidemiologia e impatto nell’adulto della malattia invasiva da pneumococco (Marina
Busetti)
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Dati di sorveglianza per sostenere decisioni compatibili con le reali necessità cliniche
Distribuzione dei casi di ipd per età (età vulnerabili) per identificare le popolazioni target
Distribuzione dei sierotipi
14:45 Burden of disease della patologia pneumococcica nell’adulto (Roberto Luzzati)
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Le polmoniti acquisite in comunità e le polminiti batteriemiche
Antibioticoresistenza
15:15 Le IPD (Malattia Pneumococcica) nei soggetti ad alto rischio
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(Marco Confalonieri)
L’immunosenescenza
I soggetti immunocompetenti a rischio: (Diabetici, cardiopatici, BPCO, epatopatici)
I soggetti immunodefedati o ad alto rischio(HIV, oncoematologici, in terapia con immunosoppressori
15:45 Aspetti immunologici della protezione verso i batteri invasivi: quale ruolo per i vaccini
coniugati e per quelli polisaccaridici (Chiara Azzari)
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Il profilo del nuovo vaccino coniugato PCV13
16:15 break
II sessione: Moderatori: Busetti/ Luzzati
16:30 Il piano di offerta delle vaccinazioni per l’adulto della Regione FVG
16:50 Il PCV13 nell’adulto: quali vantaggi e per chi ?
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(Giulia Candini)
(Giulia Candini)
La vaccinazione dell’ultra 65 enne
Dal caso clinico alla vaccinazione
17:10 Il ruolo del MMG nelle vaccinazioni dei soggetti adulti
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(Doriano Battigelli)
Destagionalizzazione
Gestione del vaccino
approvigionamento
Il ruolo dello Specialista Ospedaliero in sinergia d’azione con la Medicina Generale e con
l’Igiene Pubblica
(Marco Confalonieri)
17:30 Discussione:
18:00 test ECM
Relatori e Moderatori:
Dr. Romano Paduano: Segretario Regionale FIMMG Regione FVG
Dr. Dino Trento: Segretario provinciale FIMMG Trieste
Dr. Doriano Battigelli: Medico di Medicina Generale
Prof. Roberto Luzzati : direttore Rep. Malattie Infettive Osp. Maggiore di TS
Prof.Chiara Azzari: Osp. Meyer di Firenze
Dott. Marco Confalonieri: Direttore Rep. Pneumologia Osp. Cattinara TS
Dr.ssa Marina Busetti: Resp. Laboratorio di Batteriologia diagnostica del Burlo Garofolo
Dr.ssa Giulia Candini: Medico di Igiene e Medicina Preventiva ASS1 TS
Obiettivi:
L’intervento formativo è finalizzato a fornire strumenti che favoriscano l’acquisizione di
competenze per:
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sostenere il valore etico e sociale della vaccinazione
approfondire ed aggiornare la conoscenza sull’allestimento e le caratteristiche dei nuovi vaccini
rafforzare la conoscenza culturale dei professionisti sulla utilità e necessità delle vaccinazioni nell’età adulta e
nell’anziano
acquisire conoscenze sulla metodologia degli interventi di offerta per favorire l’adesione dei pazienti alle
vaccinazioni
migliorare la capacità di ottimizzare l’attività preventiva attraverso l’individuazione dei soggetti target e la
personalizzazione dell’intervento vaccinale
acquisire conoscenze sulla gestione delle vaccinazioni nelle diverse fasce d’età, in presenza di problematiche
cliniche specifiche e pluri-patologie
saper riconoscere e risolvere le problematiche cliniche e le reazioni avverse post vaccinali
garantire l’appropriatezza organizzativa, gestionale, e prescrittiva nel managment dell’attività vaccinale