)lry, ~ ~ - Camera dei Deputati

NN 12, n. 44
J'?L/ntiJ6u
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C ?' uYjfiCVt--u.· con u!' ~~nO:Il/i:J.
DRP/I/XVIID6 7/14
Roma, .,{1 giugno 2014
Ono
Laura Boldrini.
Presidente della
Camera dei Deputati
ROMA
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trasmetto, lo schema di decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri concernente il regolamento
recante individuazione delle attività di rilevanza strategica per il
sistema di difesa e sicurezza nazionale, a norma dell'art. 1, comma l,
del decreto-legge 15 marzo 2012 n. 21.
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Maria Elena Boschi
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SCHEMA DI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
CONCERNI':NTE REGOLAMENTO RECANTE INDIVlDl'AZIONE IlELLE ATTiVITA'
01 RlLEVANZA STRATEGICA PER IL SISTEMA DI DIFESA li SIClIREZZA
NAZIONALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 1, COMMA I, DEL DECRETO-LEGGE 15
MARZO 2012, N. 21.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
VISTO
l'articolo 117 della Costituzione:
VISTO
il paragrafo I detrarticolo 346 del Trattatu sul funzionamento dell'Unione
europea, che consente agli Stati membri di adottare le misure ri!euulè
necessarie per tutelare gli interessi essenziali della propria sicurezza. riteri!e.
fra r altro, .lla produzione e al commercio di anni. munizioni Cl materiale
bellico, destinati a lini specificamente militari;
VISTA
la legge l aprile 1981. n. 121. e successive Olodilicazioni, recante nuovo
ordinamento dell' Anunini,trazione della pubblica sicurczzn:
VISTA
la legge 9 luglio 1990, n. 185. e s\lccessive 111odilìcazioni, recante nuove
norme sul controllo dell·esportazione. importazione e tmnsito dei materiali di
armamento;
VISTI
gli articoli 14 c 20 del decreto legislativo 30 luglio 1999. n. 300, e successive
modilicazioni. recante riforma dell'organizzazione del (inverno. a norma
dell'articolo J I della legge 15 marzo 1997. n. 59;
r Accordo
VISTO
Quadro fra Francia, Genuania, Italia. Spagna, Svezia e Regno
Unito, relativo alle misure pcr facilitare la ristrutlurazione e le atlività
dell'industria europea per la difesa. nrmato a Fambourough il 27 luglio 2000
e ratiticato con legge 17 giugno 2003. n. 148. e in pm1icolarc 1'3[ticolo 7. che
prevede il monitoraggio della proprietà delle imprese operallii nel seltore
della difesa e della sicurezza. nonché la possibilità di apporre limitazioni al
trasferimento delle capacità strakgiche chiavI': per Illotivi di sicurezza
nazionale:
VISTA
la legge 3 agosto 2007, n. 124, c successive l11odilicazioni. recante sistema di
informaz.ione per la sicurezza della Repubblica c nuova disciplina del segrdo:
VISTO
il decreto legislativo 15 marzo 2010. n. 1\6, e successive moditicazioni.
recante codice dell'ordinamento mililmc:
VISTO
il decreto-legge l:i marzo 2012. n. 21. recante nonne in materia di poteri
speciali sugli asselti socictari nci scUori della difesa c deJla sicurezza
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il decreto del Presidente del!Cons glio dei M]mistri 30 novembre 2012. n, 2~3i
e successive moctificazioniJ rec ltc regola ento per l'individ azione de\l~
attività di rilevartia strategi4a per il sistema ~ difesa e sicurezz nazlOnalcJ ,I
nOrma del decreto legge 15 ~arz 2012, n ] , convertito, con 10diticazio+i,
dalla legge Il ma glO 2012,ln, 56:
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il decreto del Pr id ente dJlla
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, regolamento per I individufion delle proc : ure per l'attiv8Z1
, speciali nel sett[i della Idife, c della ~Sicurezza n3ZlOil
dell"arllcolo I. cO ma 8. de,I dec!to-Iegge I - marzo 2012. n. 2
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, modificazioni, rec mc discii1lina ell'attività di Govemo e ordl amento del,~
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: Presidenza del C(~ siglio dei Ì\/1inJ'btri;
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la necessità di co, pletare l'attua ione dell'ariicolo I. comma l del prcdetjol
; decreto-legge n,IdeI 2ob, i di"iduand.: anche le attività di rilevanlai
! slmlegica per ,il si tema dì {;~fesa, sicure~a Ilazion~le, ivi incl se le attività!
; strategIche chiave, di compel~l1za ~el M III 1St< fl dell'mteOlo;
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: altresì, l'opponun'ilil di riunjre, p~r esigenze ili semplilìcazione in un uniqoi
,regolamento le no/mc che i~divid ano le attit'ità di rilevanza str legica per ~I:
'sistema di difcs~
sicurezka II z,ionalc, iV1'[ incluse le atlivll stratcgic~ei
c1uave, di competenza sIa d~l ,"'lllIstero. dell Interno, Sia del M IUSlero dell,a!
'difesa, pwcedend$ contesnJalmc te all'abr *az1011c del Citalo decreto d~11
'Presidente del CO;f"igliO dei Mini I ri Il, 253 d12012;
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RITEN\JTA
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Sezione consulti a per gli
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II maggio 2012, n,56, e. j~ pa icolare, l'aI-!icolo l, che dcm' nda ad unq 6
più decreti del? sidentc ~el C nsiglio d~': Ministri l'indi,,i, uazione delle
at~ivilà di rileva,n '. stratcgipa pe !I sist:m ~i. difesa e sicure za nazionalei
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, IVI II1cluse le att~ ta strategiche, 111 ave, In r IrzlOne alle quali I pssono ess'1r~
: esercItati I poten peclal! pr~vlstl al mcd eSI .o articolo;
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I. Ai fini dell'esercizio dei poteri speciali di cui all'm1icl)lo I del decreto-legge 15 marzo 2012. n.
21. convenito, con moditicazioni, dalla legge I l maggio 20f2. n. 56, le atri"ità di rilevi1nza'
strategica per il sistema di difesa c sicure72a nazionale, ivi comprese le attività strategiche chiave,
di competenza del Ministero della difesa, sono individuate nello studio, la ricerca. la pwgdtazione.
lo sviluppo, la produzione, l'integrazione e il sostegno al ciclo di vita. ivi compresa la catena
logistica, dei seguenti sistemi C materiali:
a) sistemi di Comando, Controllo, Computer e lnlonnazioni (C41). con le relative misure per
garantire la sicurezza delle informazioni: in quest'ambito. le attività si ·qualificano come
strategiche chiave quando sono inerenti a:
I) capacità operative complesse netcentriche terrestri, navali ed aeronautiche c relative capacità
di difesa cibernetica;
2) sistemi di guerra elettronica cd acustica ad alto livello di automazione ed in grado di coprire
l'intera gamma delle minacce attuali e future:
J) sistemi per la gestionc delle fasi di raccolta. elaborazione e disseminazione llei prodotti
dell'attività illt(}l'Jnativa tecnico-militare;
4) sistemi crypto e i relativi algoritmi, per l'elaborazione. la protezione e la trasm is,ioncsicura
di informazioni classificate, comunicazioni telefoniche, in10rmatiche c trasmissioni radio.
includendo l'applicazione di nuove tecnologie e nuovi algoritmi di cifratura. decifratura c
decriptazione. comprese tecnologie quantistichc e steganografìche.
b) sensori avanzati integrali nelle reti C41: in quest'ambito. ie attività si . qualificano Come
strategiche chiave quando sono inerenti a:
I) sensori acustici attivi e passivi e sensori integrati e1ettroottici ~d alta risoluzi[)j}c di tipo
tradizionale ed iper spettrale, no'nché radar multi spettrali a scansione elettronica:
2) sistemi satellitari militari ad elevate prestazioni e protezione. sia nella componente terrestre
sia in quella spaziale (inclusa l'atti vita gestionale dei rclativi servizi). per i'osservazione
terrestre (ottica, radar e lIlultispettrale) e per le comunicazioni:
.
3) velivoli a pilotaggio remoto e relativi sistemi di missione. sia per sorveglianza: acquisizione
ohiettivi ed esplorazione idonei ad operare a media quota con iunga auto'nomi, (liA V
MALE). sia per combattimento (UCA V);
4) sistemi di esplorazione subacquea con connessi software per l'elaborazione di modelli e
simulazioni, nonché sistemi per l'abbattimento delle segnaturc acustiche di mezzi navali.
c) sistemi con o senza equipaggio idonei a comJ'astare le molteplici t,nmo di ordigni esplosivi
improvvisati; in .quest'ambito, le attività si qualificano come strategiche chiave quando 'sono
inerenti. a:
1) sistemi e sensori di scoperta, di protezione balistica attiva e passiva inclusi i sistemi di
proteZione di scali e di torrette dei veicoli contro le minacce da ordigni esplosivi
improvvisati ClBD) e da mine, nonché i relativi sistemi di fusione'delle intormaziòni;
2) sistemi individuali di protezione;
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2) sistemi propulsivi a propellente s' lido e liquido
2. Le attività di studiò, ricerca.
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quando sano lIlerenlt a:
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1. Ai lini ddl'esercizio dei poteri speciali di cui all"articolo l del decreto-legge 15 marzo 2012, n.
21, convertito, con modi!icazioni. dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, le attività di rilevanza
strategica per la sicurezza nazionale di competcn7.lt dei Ministero dell'Interno, sono individuate
nello studio, la ricerca, la progettazione. lo sviluppo, la produzione, l'integrazione e il sostegno al
ciclo di vita. ivi compresa la catena logistica, dei seglienti sistemi e apparati:
'a) sistemi c sensori destinati all'impiego in servizi di osservazione (ottica e radar). sorveglianza
e controllo dci telTitorio, nell'ambito dei compiti di tutela dell'ordine pubblico, ddla sicurezza. del
soccorso pubblico e della difesa civiJe:
b) sistemi di osservazione (ottica e radar). sorveglianza e controllo del territorio installati su
aeromobili aò ala tìssa o rotante. unità navali, veicoli antìbi c' terrestri che operano nell"ambito dei
compiti di tutela dell'ordine pubblico, della pubblica sicurezza, del soccorso pubblico e della difesa
civile;
c) sistemi propulsivi. trasmissioni di potenza c trasmissioni comando accessori ùei molori
aeronautici e navali ad elevate prestazioni e atlidabilità relativi ai velivoli e alle unità navali
destinati all'impiego in servizi di osservazione (.ottica e radar), sorveglianza e controllo del
territorio, nel!'ambito dei compiti di tutela dell'ordine pubblico, della pubblica sicurezza, del
soccorso pubblico e della difesa civile;
d) sistemi di protezione balistica impiegati nell'ambito dei compiti di tutela de1l'ordine e della
sicurezza pubblica, del soccorso pubblico e della difesa civile:
e) sistemi informativi e di comunicazione. anche satellitari, di raccolta, classitìcazione c di
gestione di informazioni e di dati sviluppati e utilizzati perle attività di difesa civile.
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2. Le attività di studio, ricerca. progettazione, sviluppo,' produf.ione. integrazione, gestione c
sostegno al ciclo di vita, ivi compresa la catena logistica. si qllalijjcano inoltre come attiv.ità
strategiche chiave quando sono inerenti a:
a) reti private virtuali, a parte i sistemi di cuial conU11a 1. in uso alle Amministrazioni Jeilo Stato
competenti in mate-ria di ordine e sicurezza pubblica, sicurezza nazionale. soccorso pubhlico e
difesa civile. giustizia c relazioni internazionali:
h) reti di telecomunicazioni di proprietà del Ministe.ro dell'illlerno. destinate ad essere Impiegate
nelle attività di tutela dell'ordine e sicurezza pubblica. nonché di difesa civile: ,
cl collegamenti dedicati esclusivamente alla realizzazione, e al funzionamento dclla re'"
Interpolizia in uso alle Forze di polizia di cui all'articolo 16 della legge I aprile 1981. n. 121 c ~I
Ministero della difesa:
dl sistemi, anche di carattere cl)'pto, e i relativi algoritmi. per r elaborazione, la protezione e la
trasmissione sicura di informazioni classificale. salvo quanto previsto dalrarticolo l, comma I.
lettera a), numero 4);
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, el sistema di monitoraggio in tempo reale della radioattivitiÌ del Ministero deJrinterno:
f) sistemi . infonnaiivi di raccolta e classificazione e e
oestione di informazioni
e di "d8ti. anche
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lornite dalle Forze di polizia, per l'attuazione delle direttive impartite dal Ministro dell'interno
nell'esercizio delle attribuzioni di Autorità nazionale di pubblica sicurezza. ovvero sviluppati e in
uso ai tini di prevenzione c repressione dei reati di tutela 'de]l'ordine e sicurena pubblica, di
controllo delle frontiere c di contrasto dell'immigrazione clandcstina,
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di (,ol!lf1clenza del MinisJero dell 'ili/cm e del Mini (ero della difesa)
dell'cserci~io:
I. Ai tini
d'ei pOleri spec; li di cui lil'art colo I del decreto-legge 15 r arzo 2012.1,,[
21. convertito. con 'modificazioni. dai a legge il m ggio 20 12li n. 56, le attivit' di rilevanJ<:i
str,atcgica per ..il sistema di dit.'csa e si urezza .nbzion~le relativ,~ iagli ambiti di CO lpetenza
Mm,lsten delhntcm<i> e della dltesa, so o mdlvld,uale ellc) studi i la ncerca, la pro et1azlOne, ' 1:
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a) 'sistemi di rilcivazione c proteziù e NBCRi sal" quanto pi ;\'Ìsto dall'articolo 2. comma
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b) sistemi di rilrvazione -con e s nza equi~aggi - di ordi!! ,i esplosivI. siste i di .visiol)t~
notturna. di sorvegli";,,za e controllo del erritorio, 11c11" nbilo dei COJ'mplti istituzionali
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speciali di cui: Il'articol6 1 d l decreto-l \;ge n. 21 del 201 , c~nvertit;
con moditìcazionL dalla legge n. 56' 'el 2012, 110n s applica al io lipologie di atti operazioÌLI
posti in essere all'interno di un mede imo gru~po, f.,rmi restan
in ogni caso, g i obblighi il
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notifica e comUlllcaZlOne di CUI:11 co mi 4 e 5idell·.rtlcolo 1 d~1 decreto-legge n. 21 del 201 ,:
.convertito. con niodificazioni. dali legge nl 56 Idel 2012, iriguardanti fusio i, scissioni,:
incorpOr.lzioni, o~+ero cessioni, anc! e di quotb di tartcciPazi ~e, quando le rei ive delibdei
dell'assemblea o d~gli organi di amnii istrazion~ non comporta ,il trasferimento d Il'azienda b!i
di rami di essa o di soc,ietà controllai, avverali Ira., erimelllo tUa sede sociale, , mUlamenlrl'
dell'Ogget.to soeial';. lo.scioglimento '. ella socie à o 11 modifica i clausole statutar e,adottate :Ii!
sensi' dell' articolo 2351. terzo comma, del codic civi . ovvero i tradotte ai sensi cl Il 'articolo
comma I. del decr~to-Iegge 30 luglio 1994, n. 32, n\'ertito c h modificazioni il Ila legge 3D:
luglio 1994, n. 47(c successive Olodiltcazioni, 0\ in1in . la costituzIone o la cessione i diritti reali i
o di utilizzo relativb a beni materiali inunaterinli o 'assullzionb:di vincoli che ne ondizionint.!
l'impiego.'
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2. Le esclusioni di cui al comma l non SI applic4no I prc~elJza i elemenlI inform tivi circa Ip i
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gli int~ressi essenziali Idella difesa e dc a sicurezzp
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I. E' abrogato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 novembre 2012. Il. 253. come
modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 'ottobre 2013.11. 129.
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(Clau",ol" di l1eu!mlitù.lìl1ollziaria)
1. Dall'attuazione dci presente regolamento non devono derivare nuovi o.maggiuri uneri
dci bilancio dello Stalo.
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Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato. sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti
nonnativ; della Repubblica italiana. È tàtto obbligo a chiunque spelli di osservarlo e di tàrlo
osservare.
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Roma,
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MfNlSTRl
IL MINISTRO DELLA DIFESA
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IL M1N1STRO DELL'INTERNO
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IL IvllN1STRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
lL MlNISTRO DEGLI AFF ARl ESTER!
iL 1\·1INISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Relazione illustrativa
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente: "Regolamento
recante individuazione delle ulli\lità di rilevanza strategica per il sistema di difesa c
sicurezza nazionale, a norma dell 'articolo I, comI/ICI /, de! decreto-legge 15 marzo 15
marzo 20/2, /I. 21 ",
Il presente regolamento è emanato in attuazione dell'artirolo L. comma 1. del decreto legge 15
mal7.O 2012, n. 21, recante "NOID1C in materia di poteri speciali sugli assetti socie!uri nei ,ettori
della difesa e della sicurezza nazionale. nonché per le attività di rilevanza strategica nei setlori
dell'energia e dei trasporti e delle comunicazioni". convertilo. con moditìcazioni. dalla legge 11
maggio 2012, n. 56.
Il D.L. n. 21 del 2012 è intervenuto a riformare la materia dci pOleri speciali (cd. ,Ipeciul righls)
riconosciuti al Governo per la cura di interessi fondamentali per la vila del Paese. a segui lo della
procedura d'infrazione n. 2009/2255, aperta a carico delrrtalia dalla Commissione europea in
relazione alla previgente disciplina recala dall'articolo 2 del D.L. 30 :il maggio 1994. n. 332.
convertito. con modificazioni. dalla legge 30 luglio 1994, Il. 474. relativa alle società privatizzate.
In mcrito, la Commissione, pur rimnoscendo la legittimità della previsione dei poteri speciali volti a
salvaguardare interessi vitali delio Stato, ha precisato che lale obiettivo può essere conseguito
attraverso misure più adeguate e meno rcst,ittive rispetto a quelle previste dalle richimnale
disposizioni del D.L. n. 332 del 1994 relativamente alle quali ha sollevato anche censure circa la
genericità dei poteri attribuiti allo Stato. l'incertezza delle condizioni per il loro esercizio. la non
proporzionalità delle misure rispetto allo scop" r assenza di un nesso casuale lra i poteri previsti e
gli obiettivi perseb'lliti. nonché l'eccessiva discrezionalità nell'esercizio dci potere. non Slllloposto
ad alcuna condizione.
Il citato D.L. n. 21/2012 ha. quindi, provveduto ad allineare la normativa nazionale ai principi e alle
regole del diritto dell'Unione, introducendo una nuova' disciplina degli .IJJCcia/ riRhl.\'.
ditTerenziandola in ragione del fallo che essi si rifcriscàno ad attività strategiche e allività
strategiche chiave nei settori della difesa e della ·sicurezza nazionale (arI. l). ovvero ad attivi
strategici nei seUori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazio)li (an. 2).
Tale ditTerenziazione trova fondamento nell'art. 346 del Trattato .sul fun~ionatl1ent() dell'Unione
Europea che, in materia di attività allèrenti alla sicurezza. e alla difesa. riconosce agli Stati memhri
ulla più ampia autonomia ai fmi dell'adozione 'delle misure ~ssenziali per tute/are i propri inte""si
essenziali. anche in deroga ai principi del diritto comunitario e alle regole che presiedono al
funzionamento del mercato intemo.
.
Più in dettaglio. l'art. l, comma l, del ricordato D.L. Il. 2112012 richiede che I.'ambito oggettivo di
applicazione della nortl1ativa nei settori della difesa e della sicurezza nazionale sia 'perimetrato con
l'emanazione di uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. da adotturc su proposi a
- per i rispettivi an1biti di competenza - del Ministro della difesa o del Minislro dell'Interno di
concerto - oltre che con il Ministro non proponente - con i lI.1inistti dell'cconomia e delle fll1'lllZC.
degli esteri e dello sviluppo economico. Tali decreti. infatti. devono indi\:iduare le attività di
ri1evanza strategica, ivi incluse le attività strategiche chiave. in relaziolle alle quali possono e,ssere
esercitati i JXlteri speciali in argomento. nonché le tipologie' di atti ed operazioni poste in essere
ndl'ambito del medesimo gn\ppo di imprese. alle quali la disciplina dci cilati pOleri non si applica
(ar\. I,comrm l e l-bis, del D.L. n. 21/2012).
Tale previsione ha già ricevuto umi prima attuazione con l'emanazione del D,l'.c.rvl. 30 novembre
2012. n. 253, che ha individuato le attività di rilevanza strategica nel camJXl della difesa nazionale
anche per i profili che tali attività presentano ai lini della salvaguardia della sicurezza nazionale. 11
complesso delle attività definito da tale provvedimento è stalo integrato dal D,P.C,M. 2 oitohn:
2013.n.129.
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Il presente decreto del Presidente del "onsiglio
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dell'ambito di applicazione oggetti,'o egli ,p~qiaf righl.l. riun lIdo in UniCO reg lamento
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- recata dal citato D.P.C.M. n. 253120 , 2 - sia l~elenjazlOne
dci 4 medesime altivi . afterentl ~
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sicurezza nazIonale di competenza dellVlimsllo de\l'int ,mo
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Tale scelta rispo~lde ~d lina logica di s~nrpli~cazio/,e ~l~ '~,a~iva, tc. :. a fornire un q~ad immediaj?: •.
e OnIlICOmprcnslvo. delle diverse fattispecie sus1ettlbl I di esse· ii: oggetto del' po en speciali":
previsti dall'art. l, ç·Qml1la I, del D.L.n: 2112012. i
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In coerenza con questa impostazione: il provvedime 110 è adol ~to su proposta C ngiunta dfi!
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Ministii della difesa ~ dell'interno.
Prima di illustrare le singole disposizi ni. occorrf, pre nettere alctine considerazioni in merito +i:
criteri sulla base dei quali Sono state indi 'iduate le ~ltiVI~à in argom ~IO"
, ' .
Tali crited s! muovoho nel solco già se, ",ito per rado ione del D r..C.M. n.2531201 e tengon~:
conto. lJl pnmo luogo, del fatto che III D.t, n. t1l20 2 non ha~, tenuto di stl.ggm gerc alc unf1 i
indicazione per l'ell\)cleazione dci settJri protetti, che quindi va ~ondotta sulla ba e delle alt(i',
disposii'.ioni dell'ordihamento a COminCi~e da quel,le di~ngo costi t zionale. .
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In questo se~\so, peri quanto concerne. ,Ii ambili! di c m~elenza del Ministero d~lI Difesa.
conSiderato l·art. 117, secondo comma,' .ost. che,ìnel nSlre.le I . 'lene In CUI lo Sta o esercita Ip
potestà legislativa estlusiva,' indica anaiett. d) "~ifèsCl e FO):ze Cl : aie ''', nonché "si !lre;za del/l,
SIGlO" e alla lett. h) ''(!l'dine puMlico e ," 'urezza "·1
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Non sussistono dubbi: sull'unicità del Co ,cetto di '~ites " enUllciat :in un solo punto al ci lato a~.:
117 COSI., ma prc"iamente enucleato dal~'art. 52 cbs!.. mpre in si tema con il richia o alle Forz~ j
Annate. E'. quindi. ~vidente che la colnpetenza lin d tta materi :è interamente in ardinata n~11
Ministero della difesai
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Viceversa, il concett~ di sicurezza viene richiamat6. nell'ambito d j secondo comma
Cost. ili due distinte lettere - e cioè alla lett. d), il) streJjra connessi :ne COn il concette
alla lelt. h) congiuntamente a quello di ordine p~bblido e sicure J.a, materia quest certament)
la, Cast;
attrihuita alla Competenza del Minislero. ell'internQ. In tbl nìodo, l''~, 117, secondo c
evidenzia come la "s.icurczza nazionale! sia un i~lere~e .giuridic . composito che resenta du.l
tàcce: quella della difesa nazionale, depufata a prcs!ervarc l'inlegrità ~ello Stato da min cce estern~
di. ~1atlJra bellica, 111ilil~, re. o adesse assimi abili, e gliella dell'ordine idella sicurczz~ pu blica...
CIO rende necessarld, IndiViduare all'I ltemo della vk.e ':stcur Fa nazIOnale" gl amblll dI
competenza del Minisiero della difesa e G] Iclli di pehinenka dci Mini :ero dell'interno.
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Quanto ai primi vann~,' innanzitutto. richi mati il c<tliee~ell'ordlm l~nlo militare di eu al d.lgs. I ~ ,
marzo 2010, n. 66 (artt. IO c 15) e l'aJ1. 2 del d.lgsj. 30 Ilglia 1999, Q. 300.
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Tali disposizioni, infa~i, conferiscono al: linistro d~lIa d' 'esa, ex ali (v:
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- l'attuazione delle deliberazioni i maleria! di ifesa e si lirezza adottate d I GovernoJ
dal Parlamento!
sottoposte ali '"same del Consiglio supremo ~i difdsa c appro\
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la partel.ipaziohe a tutti gli orga~~smi inte+azio ali ed eu pei competenti i maleda dii
difesa c si~ureiza militare o le c~i r.cJiberazi~ni C nponino e ,citi sulla difesa n ionale;
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. - .le fUl1ZI0111. c I:wmplll spettan~1 allo Stato #n m lena d,l dif~sa e Sicurezza 111 htare. dello:
StalO. polit,ca' rmlitare. e PartecI~Zlonl a ml58101 l a sllpportid dclla pace, pane lpaz,one al
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organismi inte~lazionalì di settore, j riallilìca~iol1c generale c~~perati\'a delle' Fo e armate e ,
interforze, pial1\ticazione relativa~rarea in<\ustri- e di intere 3e della Difesa.
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Per quanto riguarda i profili di competeI za del Mlnisle o dcll'inle '0, va evidenziato che essi si:
rinvengono nel citato prt. 117: direttame te ed in 1xpre, si.\' nella lettera h) del secon o comma:)
indircltamente nella le'tcra d), ove si ri . rva alla ppteSI Jegislalivd iSlatale la matc.ria delle anni,
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munizio'li ed csplosivii la cui rilevanza è c rtamcntclbifas c a . !
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E difatti non sfugge come la disciplina di tali materiali risponda non solo ad esigenze di politica di
difesa ed estera, ma anche, sul suo versante interno, alla prevenzione e al contrasro di fenollleni che
possono mettere a repentaglio proprio l'ordine e la sicurezza puhhlica, quale condizione essenziale
per la preservazione dello Stato,
I predetti precetti costituzionali trovano la loro ulteriore declinazione nella legislazione ordinaria,
Focalizzando l'attenzione sulla cura dell'interesse ;'ordine e sicurezza pubblica" - che il quadro
normativo vigente Timette in via esclusiva al f\'linistero del1'iliterno - va riçordata la generale
attribuzione di competenze operata in questo senso dall'art 14 del d,lgs IL 300/1999 e quella più
specifica compiuta dalla legge lO aprile 19K l,Il, 121,
Quest'ultima, in palticolare, attribuisce al Ministro dell'intemo il ruolo di Autorità nazionale di
p~bblica sicufC7]J! (ari. I), collocando all'interno del Dicastero di cui è titolare l'Amministrazione
della pubhlica sicurezza "(art 3), che 'costituisce la struttura allraverso la quale esercita le sue
attribuzioni in materia.
Inoltre, il citato art, 14 del dJgs" D. 300/1999 richiama all'attenzione un ulteriore settore di
rilevanza primaria ai fini del presente provvedimento, e cioè quello delladiICsa civile, cspressionc
che designa il complesso delle attività di tutela della popolazione svolla da parte dello Stato in
occasione di eventi che mettano in pericolo la società, siano essi atti riconducibili ad attività umane
oppure a cause naturali,
Sulla scorta di queste indicazioni normative, si è proceduto, con il presente provvedimento, ad
individuare le attività c gli assels di rilcvanza strategica nei settori appena evocati.
Tali attività sono selezionate tenendo rigorosamente conto del loro carattere essenziale per
l'esercizio dei compiti di salvaguardia dell'ordine c della sicurezza pùbblica, nonché della difesa
civile e, conseguentemente, dell'eventualità che operazioni sacietari" o traSferimenti di tecnologie e
materiali possano pregiudicare l'efficace svolgimento di tali compiti e, per <lue,ta via,
compromettere il ;'vcntaglio" dei beni giuridici indicati all'art l, comma 2, del D,L n, 21/2012,
Ciò premesso, il presellle regolamento, in attuazione dclLlIt I dei d,L n, 21 del 2012 e in simmetria
con il D,P,CM, 11, 253 del 2012 viene adottato nella veste r~golamentare ex art 1.7, comma 3, ùella
legge n, 400/1988,
Su di esso è stato acqllisito il parere favorevole espresso, nella ,seduta del 20 febbraio 2014, dal
Consiglio di Stato, le cui osservazioni S0110 state integi-almente recepite, Si precisa che il testo
sottoposto all'esame del Consiglio di Stato, comprendeva anche una disposizione transitoria
destinata a disciplinare alcune modalità di l10tilica delle operazioni riguardanti attività srrategiehe in
attesa dell'emanazione del regolamento di cui all'articolo I, comma 8, dcI citato d,l 11, 21 del 20!2,
X/edio fempore, tale regolamento è stato emanato con il D,P,R. 19 febbraio 2014, n, 35, l'ecante:
"Regolamento per le procedure per l'allivazionc dci poteri speciali nei seltori dclla difesa e della
sicurezza nazionale, a norma dell'articolo), comma 8, del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21,",
Di consegut:.nza~ si è reso necessario espungere dal testo la predetta disposiziollc:transitoria, essendo
essa divenuta nel frattempo inapplicabile e quindi iJ1l1lì/er dalG ..
Il provvedimento, quindi, nella sua stesura definitiva si compone'di sei articoli,
L'art, l conferma l'identificazione dellc attività strategiche c strategiche chiave, già contenuta
nell'art,·l del D,P,CM, 11, 253/2012, con l'unica differel;7.1 della soppressione dell,l, VOl'C _
introdotta dal !),p,C~,t Il. 129/2013 - relativa alle reti e agli impianti utilizzati per la tòrnitura
dell'accesso' agli utenti finali dei servizi rientranti negli obblighi del servizio universale e dci servizi
a banda larga e ultralarga (art l, comma 2-bis, D.PCM, n, 253/2012).
Conseguentemente, la disposizione idenriJica come attività di' rilev;Ulza strategica per il sistema di
difesa e sicurezza nazionale, ivi comprese le attività strategiche chiave, k attività di progettazione,
sviluppo, produzione, integrazione e sostegno al ciclo di vita di sistcmi e materi"li la cui proprietà
deve essere controllata e gestita in stretto contatto con il committente (Ministero della difesa) per
potcr garantire efficacia del risultato, tempi di risposta immediari e sicurezza delle infimna7,;oni:
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elementi, questi, ass~lutameJ1te imprese. ndibili allb sco~o di svent te qualsiasi minac ia alla difet1:
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dello Stato, al CUI servizIO queste atuVlt sono c o l l è g a t e . .
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I. sistemi e materiah (nonché le relative l nformazitnil p 'rtinenti al e descritte dinamic le produttiiei:
nsultar:to quellI relall)'1 a : '
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al si.l/emi di COI/1{~,do. Controllo. C mpu/er ei ",fa mazioni r '41). con le l'eia/iv' misure pel] l l
garantire /a sicurezza delle ÌI!for;, azioni. Ei ~vi ente l'ass lbta esigenza di s Curezza e ~j'
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efiicacia delle ri~orsc tecniche ai f1 i del corr~tto ftmziomimè io di acquisizione ' trattamen~o: . ! :
delle infonnazioni c. in defioitiva, egli stes~i sistèmi di co ::lndo e controllo c e per il loio': Il,
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tùnzionamento gestiscono infomlaz~bni c1assi:ftcale ~ino ai mas 'imi livelli:
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b) sen.Hlri avanza/Un/egra/i nelle relil'41 n. so'o fa10 dell'in!e !'azione d~lIe reti i com~ndo lei
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e acquisizione ~egli'Obietlivi e idttificaZi01i di rdigni es lbsivi e minacce i vario tipq)'
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impone di estendere ad essi i criteri. i sicureZ7ja ed flicacia pr ~etti: .
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c:) sistemi con () sL1nCl equipaggio id nei a cunll'a.r.,:1 re le n'1OlIeJ?lici jiJrme di. vrdl !ni esplosi~·r
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improvvisali. L'inclusione di tali, ssets tro\ia la ropria ragi'on d'essere nella necessitil eli'
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salvaguardare ri'lcolumità del pers ,ale impiegato in teatri o ativi 'esteri contr la crescentf
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minaccia da ordigni esplosivi imp ovvisati I~ cui forme so () in continua evo uzione. coJ1
i
soluzioni tecnicile da sviluppare i mpestivaj,ente e che ric ;'cdono di norma 'impiego di
appa:ati assimila~i1i a quelli utilizz bili nei ~istc i di guerra elettronica, dotati di "libreriei'
classificate'
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d) ."i,-'temi d'(J~'I11(/ Jvanzali, integrali elle l'eli 4','41. r dispeltl'lIb 'ii per garanlire UI murgine di
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v~nl(/ggùl sui J!O;,'.\'ihili (:vversa~i e quindi finAlizza' al/" .\'I,·cu+",za ed efficacia. i op(!/'azion~.
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L Impiego dI tal.: SIstemi di sOflwar1 e COdICI jelt co trollo c1asrlficatle la loro 11) grazlOnc 1(1
ii
reti di comando 4ontrollo netcentrielle imponeidi a ttare criter( di sicurezza cd c ficacia dell~
Ii
risorse tecniche C~JI1 particolare riferi!nento all~ sicu zza delle ihformazioni;
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cl sist,emi aerollaUti~,"i avanzati. dotati d,'i sensori avanz I/i il1legratl /"elle l'eli C41. An he in quest4>
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caso, l'impiego di tali sistemi di sotil""re e c04ici d' controllo qlassificati e la loro ntcgraziont
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in reti. di coman~o controllo netcenlridl~ irnrjone i adottare fHteri di sicU!'czza ed et1icacif
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delle nsorse tecniche con partIcolare rIfenmenti'> ali sIcurezza dellc mfonnazlOJ1I:
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f) sistemi di propulsione aerospaziali e,' 'navali 1II ,'lari d,~jel'ale~~~
...staZioni e liffìdah lità. Risuld
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evidente la strett~ connessione di tal~' sistemi qon le esigenze L difesa nazionale, . n quanto lA
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disponibilità in ambito nazionale di· ssi consc~te di svi,';'colare . I controllo di altr Nazioni l~
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capacità di concepire, progettare e p odurre i ~isre i avanzati donei a realizzare ' mal1tener~
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una posizione di ~utonomia a IiVello~trategiCollnol re, lo SVilU o e l'inte g razion, di capacità
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tecnologiche di eccellenza nella p pulsioni iaero~paziali; come le paritetiche pplicazioni
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navali, costiluisc~no Wl vantaggio .t· cnologicq nel settore . a~4Iuisito gr~ie a fi ahziamenti
governativi per lo, sviluppo che accrdscc la rilcl'an- strategica dèll'attività.
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NeU'ambito delle atti~ità di I,'ilevanza strl~gi~a ve1,gono altresì il1,~i~i.,.iduatc. come prev sto d~lrartj"
I. comma I, del D.L n. 2112012 le "" tmta strategIe! e chIave ,Iche nspondono al a logIca d1
identifiCare. fra quelle:di di~etto interesse,ul1llucleq di a ività pani9òlarmente sel1sib~li ai. fini dcII,
d,fesa e della slcurezZll naZIOnale. allo se po d, alz"rc la soglia dcll'lattenzlone nella ta e IstruttOria
relativa all'applicaziOlie dei "poteri speciali" di cui 41l'art I. comma del D.L. n. 21/2 12.
' :
A_~uesto, ~roposito si, ritiene opportuno Iprecisare iehe, {n !ilie. di I~on~inuit". con iIP.C:M. nJ,
2)JI2012. il provvedllnento l11utua la nO~iOne dI a)hvlt strateglchb: cluave, ncavabd dali art. 7.1
1
paragra(o 3,dell' Acc<!rdo di Fambourou h dci 27 luglio ·000..
Sulla scorta di tale ~!ççordo, leat1ivit strategidhe chiave wnono a coincidere con quelle!
particolarmente sensibjh, la cui tutela è aJsolutame~te estenziale pel mantenere su stao ard elevatI!
ed adeguati atre\Oluzl'one del quadro de± minaccihle a:zJ;onc di tutdla dell'ordine e del a sicurezzal'
pubblica c della difesa civile In questo ~ oso, la qJ,alIfichione di attìvità strategica chi ve viene a
costitUire un ultenore parametro predeter inato e sifl1ltlttivo (e quihdi capace di restit ire margini!
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di anticIpata certezza agli operatori del settore) da utilizzare, insieme agli altri. nel valutare la
pericolosità dell'operazione e.~aminata ai sensi dell'art. L comma }. del D.L. Il. 2 l 120 12.
In particolare, vengono considerate come "strategiche chiave" le medesime tipologic di attività di
progettazione, sviluppo, produzione e integrazione e sostegno al ciclo di vita relative ai seguenti
paliicolari sistemi e materiali, laddove viene individualo lIllO specifico interesse connesso alla
salvaguardia delle conoscenze e dei mezzi atti a garantire il line della norma slessa:
'
a)
nell'ambito dei sistemi C4/:
1) capacità vperativ~ complesse nelcC!11.lrù:he (errestri. nuvali ed aermwwiclre (' rdarin'
capacità di d{lesa ciherneth~a che costituiscono /111 moltiplicatore di jiJrzu (!
rappresentano il prel'equisilo del! 'inferO!}(!r'uhilifÙ muliinazionale f! della indil'iduazione
di nuovi e più efficaci c(mcefli di impiego operaripo. L'essenza di tali sistemi è costituita
da avanzate tecnologie inlorl1'1atiche, la cui intrinseca vulnerabilità impone, in parallelo al
livello di classifica delle informazioni tratlak. misure di tutela, tra cui il ricorso a
qualificati ìòrnitori nazionali:
2) sistemi di guerra eletlronica ed (lcusl;W ad allO livello di automaziune cd in gri/do di
coprire /'intera gamma delle mi'1(/(.'("e arl1/ali e fulllre. la cui disponibilità ed il cui
continuo aggiornamento all'evoluzione della minaccia rendono indispensabile adonare
misure di tutela. Ira cui il ricorso a qualificati fornitori nazionali;
3) sistemi per la gestione delle fasi (I; raccolta. elaburazimll.! e disseminazione dei prodO(fi
dell'attività infiJrnJ(lIira lecnieo·mililare. la cui disponibilità e la cui classitìca rendono
indispensabile adottare misure di tutela. tm cui il ricorso a qualitleati f()[nitori nazionali:
4) si.vtemi cryptv e i relotivi algoritmi, per l'elahorazione. la protezione e la trasmissione!
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sicura di injòrmazioni classflìclIte, comunicazioni lehdòniche, it?!ormafh/,Cl e
trasmissioni radio, ivi inclusa l'applicazione! di nUOl'e tecnologie e nuovi algorilmi di
cifratura. decijraturil e decriptazione, comp/'e.l'e tecnologie 'iuUl1IiSliche e
.l'Ieganograjiche, la cui disponibilità e la cui classifIca rendono indispensabile adottare
misure di tutela, Ira cui il ricorso a qualificati f'lTI;itorinazionali:
b) nell'ambito dei sensori avanzati integrati nelle re!i C41: .
,!
1) senso}"; acustici alti"i e pas.\·i\·i e senso,,; integrati . elcttroollici ad alla r;soluzioì1c di Upo
tradizionale ed iper,~pelfrale, nonché radar multi .vpettrali {I.'~·l:ansilJne elettronica, essenziali
per mantenere il margine di \'antaggio operativo nei confrOl)ti delle possibili minacce c per
la c1assiJìcadei relativi codici:
2.) sistemi salellftari mililari ad ele"ule prestazioni e jJ"otezione. sia nellu componente lerreSI}'C!
sia il1 quella ~paziale (incJu.'ta l'attività gestionale dei r{!/util'i serl'hij, per I 'osserFu:io!1c
lerre.f.,'I1'e (ottica, radn1" e lJlUrti.\'jJettra/e) e per le comunicarioni~ anch~ess·i ess.einiali per
mantenere il margine di vantaggio operativo nei conlronti delle possi\;lili minacce e pel' la
classifica dei relativi codici:
3) velivoli a pilo/aggio remoto e relativi sislemi di missione. sia per surveg(ianza, lIcqui.t,;izjone
ohiel{ivi ed e.\pforaziune idonei ad operare ti media quolu con lunga wtlollomia (UA J.-'-
MALE), sia per COn/haI/imenio /UCIV). ancora una 'volla essenziali per mantenere il
margine' di vantaggio operalivo nei cOllli"omi delle possibili l11inacçe e per la dassitica dei
relativi codici;
4) sistemi di esplorazione suhacqueu con connessi .w4"·,·'are pe!' l'e!ahorazione di modelli e
simulazioni, n'onché sistemi per l'ahbot/imen(o delle .segl1of/{J'e lU.:u..,,·tiche d(mezzi fUlva/i, in
quanto sistemi essenziali per mantenere il margine di vantaggio operativo ]lei confronti delle
possibili minacce e per la classifica dei relativi codici; ,
cl nell'ambito dei sislemi con o senza equipaggio idonei. a contrastare le molteplici forme di
ordigni espJosjvi improvvisati:
.
1) sistemi e sensori di scuperia, di proIezione balistica (tuin_1 e passù'a inclusi i sislemi di
prutezione di scafi e tii torrelle dei veicoli Conll'o le minacce du ordigni esp!osiri
improvvisati (JED) e da mine. nonché i rdo/i"i sistemi d; jùsio"e delle in!imllo:;ol1i, ~i
5
~i'
.!
.
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sìcur~zza,
i
tratta di sisHlnli, le cui esigenz di
assimilabil a quelle dei sist mi di guer\J
'elettronica. sbno. t'-lOdamentali, r.el ga~anrire I sicurezzJ ;del personale, fr quentemenf1'
esposto In op~razlOllI alla nunaCOla di lED;,
2) ,,!slell~i indivf~lIl1li di proterione!1c cui catalteri~liche SOIlCj p~.getto di panico are riserbo pl!
ime di eVllar~ l'adozione di cOlltmmlsure $ par~ degli "attOrI" della minaccia.
, :
d) nell'~mbito dci ~ist.emi ?'arma avar zati. inteJrati r J:e rcti~ ! indisnensabili De :.&.ar~ntire lI.!!!
mar~mc di vantaggio sui posslblh a 'versan c aUllld hnah7..zatJl~lla SIcurezza ed e rr,caclac
;'
'j 1: sislemi mis.dlislici avanzali ad elevala <!ffìda 'fli/lÌ e pr< disione nei segme li aria/ari)I,:'
C
I:
imporre misure di sicurezza parti~olamlCnt~ striI genti;
: '
2)mullizionamen/o g/lidalo di l'reliSione a !tung giflata p"! artiglierie care l'i e 11<1\'(11(-:
sistemi suhacquei mQnza/i ad' l"I'ula aJ{ìdahi ilà e prec .iione r.,iluri pestll ti e legge!},;,
c(J/l/romisure); navi da guerra e l1/egraziol,le di 'is{emi d'a 11(/, senso!'i operm li nelle vark
hande deliro/ittiche o elel/roma nctiche. llinche 'n questo c so si tratla di sisle li ad elevalja;
classi fica. la 1 cui sensibilità a contromi~ure è tale da :impolTe misure ~i sicurezZa
:'
particolarmente s i r i n g e n t i ; , : :
e) ne!i'ambito dei sislemi aeronautici il 'anzati d~tati di s~nsori adnzati integrati nellie reli C41: i
I) sistemi di uddestramento QeJ'(jnÒ lIico milil~J1'e Cl 'Wl2CJI0, si ~~nella componenle aerea sia i~
quella l.erresl~e: in grado di/orr are pilol/1l'e,. 'nuov~ gefJeraZioni di ve/h'o i militari. ~i
tratta di SistemI destmall alla fo~aZlonc i" al lalltcnllne lo delle capacIta perallve d~l '
piloti dei cacc;ia più ~va~zati. in articolanUoin s/ril<: figh er, e,. in quanto tal , presentan~
una rllevanle idenslta dl apparal e sensoGI COI leSSI con c reh dl comandc e controllb
la :
imponendo a~eguatc misure di
2) velivoli militari ad illa rotante: III e1Cl'CIlf. "reMazioni, c il particolare l'ife 'imeneo aull
velocità e ai .lj.l·temi di controllri nissiol1e, ~i trta. anche i i tal caso. di sister i ad elevai?
densità di apP1trati e sensori connbssi con I~ reti i comando e controllo. Questa circostanZ<j.
unitamente, al!' adozione di accorgimenti tecnici cr l'incrc lento della velocil; consente eli
ottenere un rilevante margine operativo. la c~i sic rezza imp he adeguate misur di tutela; i
t) nell'ambito dei sistemi di propulsidne aerospllziali e navali I pitari ad elevate restazioni $
affidabilità:
i
r) ìra'~'~,is'\'ionj ~{p~1enza: :rlJ.~·nzi~·1011i ('oma'fldo a 'ces.w~ri del'lmo~or~ aert~n~Il~/~'c", Si tr~tla d~
un "segmento r di. capacita di ~s Iuta ecccllcnzai10n,dl.al~, '\, CUI dlspombillta onfcrlscea1
Paese la poss~bJilta di paneclpar a pieno it1\ol al plU Illl ,orlanti programm acronalltlcf
internazionali.: garantendo in tal modo 1'4ccess a "fori" decisionali e ad i lforrnazionì
altrimenti non pggiungibili:'
:
2) :\istemi pm!.J1di,·iVi "Jlr~"ellenre SI lido e liq(lido 'l' j lancie, ~ri spazi,,!L Si .tr.at di un a1tr~
''-segmento' dr capacIta dI assolu a eccelle~za Il ondmlc. la ,cUI dlspomblhta oniensce al i,
Paese la possibilità di partecipa~e a pienp tit 10 ai più i;nportallii progra!] mi SpaZi"l!
curopei, garani"endo in tal lllOdO, l' accesso 4"for " decision11li e ad infonnazio i allriment
i :
:
non raggiungiliili.
Le stesse attività di studio. ricerca, proge azione, s}'iluppo, produzi ~e e integrazione t sostegno al
ciclo di vita sono. inoltre, considera' attività Istrate~ichc chiaI~ se connesse a le seguentj
!
categorizzazioni di le~ologie e materialL
a) tecnologie di ','iqlZione della segna, lira radar (1'11' i1/h/1e.l'.\), !,m,O{l'enOIOg ie: leln%gie de! "
materiali compositi ad alto grado te 'mico: te('~IO{o 'c per la )JJ'~gef(aziOlJe e .féthh 'imzione d),
n:e/iJ maleria~.: /ee",~)/ogic per. la ptOgellllZiO!le e .,à"bricazi;;~" di :'5uper/ìci a . eleziO/~"
l-requeltza t!''sSj" SI tratta dI teclo,loglc aianzallssnne ch{ costituiscono "stgmenlt' d~
e,cc~llenza deWind, u~tria nazionale d,tgli armmhcnti,1 i~diSPCnSl~i1i pel' Hm~nteni lento di Ull,
llvello tccnologlC'!l dl primo plano ne panorall1~ moddrale e per l~ parteCipaZione a pleno tltolq i
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di g1lida. Si Itatta di sistemi ad, levata cI'1~,iIiC , la cui SCI sibilità a contromi lue i: tale da!
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a programmi di sviluppo in cooperazione di sistemi essenziali per le capacità operative dello
strumento militare nazionale;
b) Materiali Radar Assorbenti (RA M): materiali per radomo FSS (aeronautici, navali, terreslril:
. materiali ud alto grudo lermico per molori ~paziali. aeronautici, Hucleari: maleria!i per
fabhricazione di salelli/i. scudi .'p,dali e l'arti di ar",a",enli (atti/sii, lancial",'i e canne):
materiali l'el'/ 'ahbal/imenlO della lJ'àcci" in/i'ams,\'() e de/!almccia aCl/sliea. ,Anche in questo
caso, si tratta di tecnologie avanzatissime che costituiscono "segmenti" di eccellenz.a
dell'industria nazionale degli armamenti, indispcnsabili per il mantenimento di un livdlo
tecnologico di primo piano nel panorama mondiale e per la partecipazione a pieno titolo a
programmi di sviluppi in cooperazione di sistemi essenziali per le capacità operative dello
strumento milita[e nazionale,
L'art. 2 individua le attivitil strategiche e strategiche chiave per la sicurez?,a nazionale.,
relativamente agli ambiti di competenza del Ministero dell'intel1lC>,
In particolare. il cOlllma l, individua le predette attività di rilevanza strategica nello studio c ricerca.
progettazione, sviluppo, produzione. integrazione. sostegno al ciclo di vita (ivi compresa la catella
logistica) dei seguenti sistemi ed apparati:
a) sisfemi e sensori destinati all'impiego in servizi di ossen'UZlt}/1f (o(fica e radw/ sorveglianza e
control/o del lerritorio, nell'amhilo dei compili di Tutela dell'ordine puhhlico, della .l'icl/re!za.
del .\'occorso puhblico e della difèsa civile, Si tratta di sistemi indispensabili per un'emeacc
azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni crirllinali. connotati da un tasso elevato di
tecnologia e knul1' ho", specifico (anche protetti da livelli di riservatezza) che deve essere
tutelato, nelle diverse lorme cnnsentite dal D,L. Il .. 21/2012:
b) sistemi di osservazione (ollica e radm). sorvegliaJ1za e controllo del territo1'io inslalhJli S/1
aeromobili ad ala fissa o rolll1l1e, unità navali, ì~ei('oli tJI?fihi e terrestri che operano nell'umhilo
dei compiri di I,aela de/{'ordine plihhlico, della puhhlica sicurezza, del soccorsu fluhhlim e della
difesa cil'ile, Anche in questo caso, si t,'atta di sistemi indispensabili per un'emeace azione di
prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali. connotati da un tasso elevato di tecnologia c
kl10w hull' specitìco (anche protetti da livelli di riscrvataza) che deve eSsc[e tutelato. nelle
diverse forme consentite dal D,L. n.. 21/2012:
c) sistemi propu(sivi, trasmissioni di potenza e Irasmiss"ioni comando acccs.Hwi dei molori
aerunautici e navali ad elevale presfazhmi e a.flìdahilità re/{({il"i ai l'e/il-'o/j t? alle lInilà narali
destinali all 'impiego in servizj di osservazione (ollica e radw). sorveglianzo e cOlltruflv del
,errito"io, ne li 'amhi/o dei compili di /I/Iela del! 'ordine p"hbl".'o, della pllhhlica sicurezza, del
soccorso puhblico e della difèsa civile, Pure questi o,Hel.\' sono connotati da elevati livelli
tecnologici (anche caralte,izzati da livelli di riservatezza) che, attraverso il modulato uso Jei
poteri speciali ex art, l del D,L. n. 21/2012 devono cssere salvaguardati nell'ottica di mantenere
il vantaggio da essi assicurat(J ed evitare possibili c<.lntromisure che ne vanifichino l'azione,
Inoltre, è essenziale mantenere la continuità operativa di qucsti sistemi, scongiurando
l'eventualità che trasferimenti verso l'estero possano. se non circondati da calibrate prescrizioni
e condizioni, pregiudicare la continuitil operativa dei medesimi sistemi c. pcr questa via. privare.
in maniera improvvisa. il sistema Paese di strumenti essenziali per la tUTela dell'ordine c la
sicurezza o':vero della difesa civile e il soccorso pubblico;
d) si.\'/emi di pl'Otezione balisTica impiegali ne/l'amhilO dei compili di IlIleli.! dell'"rdi,," e d"l/"
sicurezw puhhlica, del succorso pubhliclI e dei!o difesiJ civile. Si tratta di asscI,l' che.
analogamente a quelli utilizzati in ambito Difesa, sono dotati di caratteristiche oggetto di riserbo.
al fine di evitare l'adozione di contromisure da parte degli "altori" della minaccia anche di
matrice terroristica;
e) sistemi if?fòrmativi e di comunicazione, anche salelJitari. di raccolra. classUìcoziol1e {' di
gestione di informazioni e di dali .l'l'iluppali e liIilizwli per le allivilà di difesa civile. Si tl'atta di
sistemi ad elevati slandard di tecnologia, suscettibili di essere protetti anche da classifiche di
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segretezza, Essi sDno essenziali per' aramire l[adoz one di ad 'nate misure di pr tezione de.l~J '
", ,
po~lazione çivilè in prese,nza.di atlacchi di ~iveda matrice'li~i compresa quel! lerrorislic~J:
!~
circostanza questa che ne rende necesbria la t U 1 e l a ' l '
i ! ,l'
Il comma 2 identif,cà, inve~e, le,attività. ~trategicht chia 'C. sulla ba :~. dei parametri so ra illustratil i
In particolare. vcn$ono ItIdlvlduate Jome "strategl he chIave' attlVlta di stud o e ncerep.:
progettazione, sviluppo, produzione. int grazionc ~ sos 'gllo al cic <l di vita (ivi çomp esa la catellci. I:
i' .
logistica) a particoldri sistemi c matcr ali. in relbzionb ai quali ~iene individuato no spe.:ifiqo'
il ,
interesse connesso alla salvaguardia d~ le conosdenze e dei mez j alti a garantire l esigenze ai!
salvagLlardia perseguite dal citato D,L 11 21/2012,1
' .
I,
Il;
Si trattÌl, più nello sp~cifico. delle segue ti:
i ,
i :
I,
a)
l'eli privale virl!wli (a parte I sistemi i/i CI ' al preCllente comma 1) ;n !ISO olle:, Il I, .
Il
Ammini,\'lfazioni 1ello Sfalo compet nfi in mqferia di ordine
sicurezza pubbli a. sicurcz~a!
nazionale. soccorso pubblico e difesi civile, gillSlizi e l'dazio '!internazionali. L tutela di tap!
iI :.
reti .risulta. infatti, indispensab!le, pe, assicurale la ibertà eri) ervatezza delle C? nunicaziol~,i
: l
I I '
desII nate a svilupparsI m teletoma 111 parllcqlare uella mObIle), delle Ammlnl trazIOni clie!
assolvono ai cOlT1piti essenziali per garantire: la s curezza e l'indipendenza dci O Stato, IJa'
,i i
rieondueibilità alla competenza del Minister? del 'interno d~llc reti private irtuati del\e·.
I
Amministrazioni 4ella Giustizia e del e Relaziopi In rnazionaliltrova la propria ra ion d'esseie ' i, ;
I i '
nei risvolti che e~entuali pre~iudiZi:. i tali retil.poSS 110 det:nll~~are per l'esercizi di fUllziOl)i
, l
contlgue a quelle dI tutela dell'ordine della sIC,UrCZ" pubblica, vvero per la salva 'uardIa dellp
l! .
sicurezza naz\onalç to-W C()url~;
:
);
\ :
iì;
1
•
b)
l'eli di lelecoinunicm.ioni di pr prietà dJI Ai 1islero' de !.'interno. deslinal <ili esser~
i
I
:
impi"gale nelle lIifil'ilà di 1!lIela deti'ordine eisicII ,zza pubbàca. nonché di dir. a civile, Si i.
1\
l'
tratta di reti prot~tte ehe SonO utili ,zate anclle pc la eomLII \cazioni di dati ri uardanti Ip!
I;, .
svol~imento di fUlÌzioni di tutela dell ordine e tlelia icurezza ubblica ovvero di itèsa civil~, !
Esse: quindi. costi\uiscono ".ssels ess nziali per: l0, S'I Igimento 1.' queSle fUllzioni ondal~enta\i;,
dello Stato. e. In quanto tah, devono; ssere tute~atl, pena un' VIII IIS per la stessa so Tam(a dell? '
I
I
Stato:
"
c)
coile!;atnenli, ~edica'i esclusiva" eme allai, realizzazione <1' al fimzionamel1l della re+
, I '
lnlerpollZla In 1<.\'0 fille Forze dI pohz!1 dI CUI aljartlctlO 16 delhJ legge l apnle 198 • n, 121 e ~I
Ministero <idla difrsa, Anche in questb caso. si traHa i assels es ~nziali per lo svol m.ento deU\,
i
funzioni di ordine! e sicurezza pubbl ca; in qu~nlo ali, essi evono essere tute! ti. pella uò
irreparabile pregiudizio per l'esercizi di cOlllpi!i fOIl amclltali ef garantire la civi e e ordinat~
conv1venza socialdall'interno del Pac e:
i.
d)
sis/emi, anche
canlllere crypto., i relalivi!alKu ilmi. per /' Vaborazione, la l'I' lezione e /& :
trosmìssione sicura di il1fòrmuzioni Cl7ssfticale. Isul\' quanto pre\.fiSIO dall"artic%
. commq li
leltera a). numero; 4). Si tratta di sis ,emi di c~muni azione prqtetta, ad alta tecn logia. il cui
I.
Imu", how è assistiIf>. da elevati livelli ~'.i cIassific~ di s gretclza, ~.Ii sistemi sono uti izz~[i per 14
comUlllcazlonc dI Inf0fl11aZIOm claSSI Icate relatJve a la sleurez 'dello Stato nel c rCUIlO de1l4
Amministrazioni diverso da quello d Ila Difcs~. Da qui la nec'ssità di garantire Il 'adeguat4
tutela. pella un irreparabile pregiudizi per il COl~pleS o degli illteiessi riconducibili Ila nozion~
di sicurezza nazionale;
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1·
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si.I'lel/w di mOl1itoraggio in tempo reale della 'adioallivh" di proprietà d. Mil1;ster~
dell'interno, Si trat!a di UII sistema adi alta tecnd,I()gia protetto al4he da cla~sifica d segretezza
destinato ad IIldlv,duare le sltuazlOrh dI cfltlbta etermmate ida eventi che Il pllcano u'1
innalzamento dei livelli di radioattiVi,!, provoealo an hc da eve li umani dolosi, E so quindi ~
funzionale all'assol]vimento di compiti essenzialì di di~esa civile Ielle popolazioni, aratteristicq
questa che ne rende, necessana la tutel, ' ! ,
:
t)
"islem! iI?fimnalVl'i di raccolla e ctr7s,\'!ficazi+~(' e ",esi ione d1 iinjimnaziolli e di dati, anchd
fi,rni~i dalle, Forze [li polizi~. perl'ulI\/(/zione
d'el/iv" irnpktite dal Ministro ell'inlern'1
nell eserCIZIO delle iallnbu21/lIli di AI/lrrlla naz/(tna1e 'I Pllbbl'C<1 ~\'!CllreZZa, ovvero Vli"ppall:
Il
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di
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in uso aifini di prevenzione e repressione dei reali, di tlJJela del! 'ordine t! sicurez::a pllhblica di
control/o delle fronliere e di contrasto dell'immigrazione clandestina. Anche in questo caso, si
tratta di a.\set.r essenziali per lo svolgimento delle funzioni di ordine c sicurezza pubblica. nelle
loro diverse declinazioni; in quanto tali. essi devono essere tutelati, pena un irreparabile
pregiudizio per l'esercizio di compiti fondamentali per garantire la civile c ordinata convivenza
sociale all'inferno del Paese.
L'art. 3 individua le attività di rilcvanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale. in
relazione ai quali gli speci,,] righls di cui al1'art. l del n. 21!2012 possono c~serc esercitati sia dal
Ministero dell'interno che dal Ministero della difesa.
Si tratta infatti, di sistemi che vengono utilizzati in maniera comune sia da parte delle Forze Annate
che compongono lo strumento militare. sia da pm1e delle Forze di polizia lwvero de.lle componenti
del sistema di difesa civile.
Tali attività "a competenza comune" sono individuate nello studio. nella ricerca, nella
progettazione, nello sviluppo. nella produzione. nelJ'integrazione e nel sostl'gno al ciclo di vita (ivi
compresa la catena logistica) dci seguenti sistemi:
a) sistemi di rile\.'azione c proIezione NjJC.~R (ad eccezione del sistema di nwnifonlJ!.gio jn tempo
reale della radioallività di proprie/lÌ del Mini.vle,." dell 'interno):
b) sistemi di rUcvazione -con e senza eljuipaggio- di ordiKi1i e!lplosivi. sistemi di visione 11Ofiurna,
di sorveglianw e controllo del ferri/orio, nell'ambito dei compiti istituzionali.
L'art. 4 dà attuazione all'art. L comma l·hi.\'. dci D.L. n. 21/2012. individuando le tipologie di atti
c operazioni infragtuppo in relazione alle quali la disciplina degli special l'igllls nOI1 trova
appl icazione.
La disposizione, assolutamente simmetrica a qu~lIa omologa del D.P.C.M. n. 253/2012. si ispira
alla Jogic-a secondo cui una serje di operazioni societarie O'hsioni. scissioni, incorporazioni. cessioni
o trasferimenti di azienda o di rami di essa) c atti di disposizione di materiali e tecnologie utilizzati
nell'ambito di attività strategiche non compot1ano, in linca di principio. rischi di minacce o
pregiudizio agli interessi della sicurezza nazionale. L' assunto può. tuttavia, considerarsi esatto solo
a condizione che il gruppo non funga da "schermo" o da "strumento" per tmsterire all'estero le
attività. tecnologie o informazioni che il D.L. n. 21/2012 intende proteggere. Resta comunque iCrma
l'ostatività di eventuali evidenze infonnafive di segno contrario, tìlJldate SII elementi oggettivi. che
possono essere acquisiti attraverso i diversi canali istituzionali. nOli esclusi quelli di intdli!,e",·".
L'art. 5 prevede l'abrogazione dci D.P.C.M. n. 253/2012, come modificato dal successivo
D.I'.C.M. n, 129/2013.
L'arI, 6 reca l'apposita clausola di neutralità tìnunziaria.
,.,.
9
Relazione tccnic"
La presente nota tecnica è volta a valutare gli effetti finanziari derivanti dal presente
provvedimento al fine di veriticare ii rispetto della clausola di invar'ianza di spesa stabilita
dall'articolo 4'del D.L. 15 marzo 2012. n. 21. convertito. con moditicaziolli. dalla legge l I maggio
2012. n. 56.
11 decreto è adottato sulla base dell'articolo I. COtnmu I, del citato D,L. n, 21/2012 il quale
prevede che. con uno o più decreti da adottarsi. su proposta del l"'linistro deJrinterno" del Ì\'linistro
della difesa, a seconda degli ambiti di rispettiva competenza, sono individuate le attività strategiche
e le attività strategiche chiave per la difesa nazionnle c la SiCIH'CZ7E nazionale. in relazione alle quali
il Governo può esercitate i poteri speciali (cd. -"pccia! righl.I·) previsti dal medesimo decreto legge.
Questa previsione ha già trovato una prima alt.uazione con il D.P.C.M. 3() novembre 2012. n.
253, successivamente integrato dal D.P.C.l"'1. 2 ollobre 20B, n. 129 cile ha individuato le attività di
rilevallza strategica e strategiche chiave Ilei settori della difesa e della sicurezza nazionale di
competenza del Ministero della difesa.
Il presente regolamento, innanzi tutto, complela l'attuazione dell'ar1. I. Comma I. del D.L n.
21/2012 e, in questo senso, definisce il "catalogo" delle attivitil di riJevanz.a strategica e strategichc
chiave nel settore della sicurezza nazionale di competenza dci Ministero dell'interno,
Inoltre, il provvedimento, in un'ortica di semplilicazione normativa. incorpora le
disposizioni iniz.ialmente contenute nel D.P.C.M. n. 253/2012, di cui vicne sanciti) l'abrogazione,
Conscguenteme.ntc, il regolamento in c.same è adottato sulla proposta congiunta del Ministro
dell'interno e del Ministm della difesa e mira ad individuare le suddette attività rilevanti per la
sieureaa nazionale negli ambiti anche di competenza dell' Amministrazione dell'interno.
Ciò premesso, si fa presente che le disposizioni contenuk nel provvedimento sono
insuscettibili di determinare nuovi e ulteriori oneri il carico della tinanza pubhlica.
Difatti, l'arI, I si limita a riprodun'c l'art. l del D,I'.C.M. n. 253/2012, concernente
l'individuazionc delle attività strategiche e strategiche chiave di competenza del Ministero della
difesa. L'unico prolilo di novità riguarda la soppressione deila novella introdolla con il richiamato
D.P.C.M. n. 129/201J. Tale previsirme. riguardante le reti C gli impianti utilizzati per l'accesso agli
utenti finali nei servizi rientranti negli obblighi del ~ervizio universale e dei servizi a banda larga e
ultralarga, troverà infatti più idonea collocazione nel regolamento. già deliberato in via definitiva
dal Consiglio dei Ministri il 14 marLO u.s .. da emanarsi ai sensi dell'art. 2, comma 1. del ricOl'dato
D.L. n. 21/2012.
L'art. 2 si limita ad enunciare il catalogo de!]c attivitci rilevanti, con disposizioni che hanno
un carattere meramente ordinamentale.
L'art. 3 individua le altidtà di rilevanza strategica, per le guaJi si rinviene> una ,'ompe'ienza
comune dei Dicasteri dell'interno c della difesa.
Si trat1a di una norm3 evidentemellte ordinamcntalc e che riguarda atti vita che sono
suscettibili di formare oggetto dei poteri speciali ex arI. l del D. L. n. 21/2612,
L'art. 4 costituisce anch'esso una norma di carattere ordinal1lcntale, in quanto esclude
l'applicabilità degli .'pecial riKhls alle operazioni socictaric c ai trasferimenti di mat"riali c
tecnologie (nonché le relative informazioni) che si sviluppano a ii' intemo del mcc!.:simo gruppI> di
tmprese.
Sono indenni da profili di spesa gli artt. 5 e 6 che, rispdtivamcnte. recanu la clausola
abrogratrice del D.I'.C.M. n. 253/2012 e quella di invariaJlza tinanziaria.
1
RELAZIONE TECNICO-NORMA TIV A (A TN)
(ali. "A" alla Direttiva dcI Presidente del Consiglio dei Ministri l O settem bre 2008)
Amministrazioni proponenti: Ministero dell'Interno e Mini>tero della Difesa
Titolo: Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente:
"Regolamento recante individuazione delle attività di rilewmza strategica per il
sistemo di difesa e sicurezza naziol1ale, a norma del/'artic% l, collima /, del
decreto-legge J5 marzo 15 marzo 2() 12. II. 2 l ".
Referente:
Ministero dell'Interno
Ufficio Affari Legislativi c Relazioni Parlamentari
DotI. Stefano Gambacurta Ufficio VI! - Pubblica Sicurezza (06/46547061 06/46548 [52)
PARTE I. ASPETTr TECNICO-NORMA TIVI DI DIRrTro INTERNO
1)
Obiettivi e necessità dell'intervento normativo. Coerenza con il programma di
governo.
I! presente regolamento viene emanato in anuazione deIr articolo l. comma L dci
decreto legge I 5 marzo 2012, n. 2 L convel1itn. con modi ficazioni dalla legge Il maggio
2012. n. 56, (Norme in materia di poleri .\peciali sugli assetti sociera,-i /ll'i .1·etlOri della
difesa e del/o sicurezza nazionale. nonché per le attività di rife\'lll1zu stralegica nei settori
dI'il 'energia e dei trasporti e delle comunicazioni). il quale prevede che, con uno o più
decreti da adottarsi, su proposta del Ministro deIrinterno o del Ministro della difesa, a
seconda degli ambiti di rispettiva compercI1za, sono individuate le attività strategiche c lc
attività stratcgiche chiave per la difesa nazionale e la sicurezza nazionale, in relulione alle
quali il Governo può esercitare i poteri speciali (cd special righls) previsti dal medesimo
decreto legge.
Sulla base di tale previsione, con D.P.C.M. 30 novembre 2012. n. 253 , si è
provveduto ad individuare le attività stratl'gichc c strategiche chiave nei settori della difesa
e della sicurezza nazionale, rifel'ibili ad ambiti di competenza del Ministero della Difesa.
li presente regolamento. nell'intento di completare il processo di definizione
dell'ambito di applicazione oggenivo degli special righls, provvede ad individuare. le
attività di rilevanza strategica rifcribili a protili, a vario titolo riconducibili alle competenze
del Ministero dell'lnterno.
Nel contempo, il provvedimento incorpora, in ulla logica di semplilkazionc
normativa, anche le previsioni recate dal predel10 D.P.C.M. n. 253/2012, di cui viene
prevista l'abrogazione.
2)
Analisi dci quadro lIoTmativo nazionale.
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ri ferimel io è costituito pri cipalmen!~:
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- Art. 117 della CostItuzIone:
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- Decreto-legge ~5 marzo 20 12, lÌ. 2 L cnhverllo, con bdificazioni, dal a legge I:I!
maggio 2012, n,56, recante "Nofme in m~leria di poteri peciali sugli ass fii societah!'
neiseltori della!difesa e della sic~rezza !1(!Z1'on le. nonch :iper le attività st 'ategica n~(
seltori dell'energia, dei Irasporti~del/e cOfinmideioni": .
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- Legge 3 agosto 2007, n. 124, cc)]cernentG: "Sifema di i Vormazione per a sicurez*:'
della Repuhblicc! e nuova discipli del seg~.eto"~
:.
- Decreto-legge 3:1 maggio 1994, . 332, c~n\'e tito. con l~odificaziol1i, da la legge 3p:
lugiio 1994, n. 474, recante: "NoI' ne per l'bcce razione ddlle procedure di dismissiori(?i
di partecipazio/li dello Stato e deg i pubbUcl' in s cietà per :zionr':
i: :
- Legge 9 luglio 1990, n. 185 recante:j "N l'me sul pOli/l'olio dell 'e portazion~, :
impor/azione e rWl1silo dei maleri·li di armpmep lO ";
.
,:
- Legge 17 giugno 2003. n. 148 ree nte: "Rd/ific ed eseCI ione dell'Accord quadro /l'pl
la Repubblica ji-rJ/lcese, la Replib
.(edJ(ale i GermOl ia, la Repubblic italiana,
Regno d/ Spagna. il Regno di Svez a e il Re~l!o [ nito della ,;,.01'1 Bretagna e l'II Jrlanci i
"ca
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europea della qifesa. con allega o, farto ,a F. rnboroug li 27 luglio 2 O. /lol1chy:
modifiche alla le'gge 9/ug/io 1990. n 185":'
I ,
- Legge 23 agosto 1988, n. 40, recant~: ., )isCiplina del! 'altivilà di Governo f':
ordinamento della Presidenza del fons,glioidei inistri'·.:
- Legge lO aprile ~ 98 L. n. 12i, rec. Inte.: '~Nui.)vo l'd.iname'~J dell 'A mmll1isl>" ziolle dell41
pubblica sicurezza ",'
.
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!
- Legge 15 marzo :1997. n. 59. recati e: "Delega al 'overi:w dr il con(eriment di fimzio)~i
J.
la semplificazlollf' ammUllSfratlva V
I
i !
- Decreto legislatijvo 30 luglio 1999, n. 300l ree nte: "Ril,rma dell'organiz azione deV j.
Governo, a normp dell 'articolo 11~ella legJre 15 marzo r~7, n. 59":
!.
- D.P.C.M. 30 no\'embre 2012, n. 2 3 conccrpent : "Regola ~ento recaI/te inarviduazionq
delle altività di rilevanza s/ralegla per ili sisl ma di diw e sicurezza n', zionale, Cf
nOI'n.l(l del decrdo-Iegge 15 marzj 2012, I/i 21, convertitoli i/1 legge, con fil d!fìcaziom) .
dalla legge 11 maggIO 2012. Il. 56' ;
!
i :
- D.P:C.M. 2 ottobre 2013. n. 129, r cante: "kgO/~menlo'reC'ltnle tI'IOd!(iche al decrelo de~!
Presidente del f'.onsiglio dei Ministri 3~ no embre 2d}2. 11. 253, con l'mente q i.
l'ego/amento rec~l1te l'individuazhJ le delle I:/flivi à di rilev ma strategica pe il sistemei :
di difesa e sicui:ezza nazionale,; nonna! del lecrelo-Ie 'ge 15 marzo 2 J2, Il. 21: !
convertito, con n/oelificazioni, dal! legge Il: magbo 2012. ; 56"
!!
- D.P:R. 19 febh~.aio 2014, n. 35 recantej "R~olamenlc: per /'individull ione delM, i
procedure per /''r/livazione dei po eri specr: li
settori ,!~lIa difesa e dell sicurezzq i
nazionale, a nonna del/'articolo l, .omma 8, del fecreto-lelge 15 marzo 201 ,11. 2j" l!
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Il quadro nprmativo cui il pr vvedimento
dalle disposizioni 'di Seg~ito indicai,:
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3)
Incidenza delle norme proposte sulle leggi e i regolamenti vigenti.
Il decreto viene emanato in esecuzione dci citato articolo I. comma l. del decreto·
legge 15 marzo 2012, n. 21. e, nel completare il processo attuativo già intrapreso
con l'emanazione del sopra menzionato D.P.C.M. 30 novembre 2012, n. 253.
recante "lndividuaziOile delle allivirà di rileWir/za strategica di competenza de!
Ministero dell'Interno per il sistema di sicurezza nazionale. di cui ali 'articolo I del
decreto-legge 15 rlwrzo 15 marzo 2012. 11. 21. convertito dalla legge Il maggio
201 2, n. 56", ne prevede l'abrogazione.
4)
Analisi della compatibilità dell'intervento con i principi costituzionali.
Vi è piena compatibilità delle disposizioni previste nel provvedimento con i principi
costituzionali. L'intervento nonnativo è adottato nei limiti del potere regolamentare
del Governo. come definito dall'art. 17. commi 3 e 4, della legge 11.400/1988.
5)
Analisi delle compatibilità dell'intervento con le competenze e le funzioni delle
regioni ordinarie e a statuto speciale noncbé degli cuti locali.
L'intervento normativo è adottato nel!' escrtizio della competenza legislativa
esclusiva statale nelle materie della difesa e sicurezza nazionale di cui al1'art. 117,
secondo comma lettere dì ed h) della Costituzione. Esso. quindi. è pienamente
compatibile con le competenze e le funzioni delle Regioni ordinarie e a statuto
speciale, nonché degli Enti locali.
6)
Verifica della compatibilità COli i principi di sussidiarictà, differenziazione ed
adeguatezza sanciti dall'articolo 118, primo comma, della Costituzione.
E' stata verificata la compatibilità con i principi C(lstituzionali richiamati.
7)
Verifica dell'assenza di riIegificazioni e della piena utilizzaziolle delle
possibilità di delegificazione e degli strumellti di semplifieaziollc normativa.
Il decreto non contiene norme di rikgificazionc. Esso, inoltre. opera una
sempli ficazione riunendo in un unico provvedimento anche le disposizioni
contenute nel D.P.C.M. 30 novembre 2012. n. 253, di cui. inJatti. viene prevjsta
l'abrogazione.
8}
Verifica dell'esistenza di progetli di legge vertenti su materia analoga
all'esame del Parlamento e relativo stato dell'iter.
-
Non risultano presentati in Parlamento iniziative legislative su materia analoga.
-
9)
lndicazioni delle linee prevalenti della giurisprudellza ovvero della pendenza di
giudizi di costituzionalità sul medesimo o analogo oggetto.
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costitul:ionalità pendenti nella stessa, ,i
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PARTE
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Analisi delia compatibilità.
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dirit~i
Il decreto .allinea la norm iva n'1zLllal" ai princ pi e alle regole del
ddI'Union~. in particolare quanto i dispbsto dal!' hicolo 346 del rrattato sllr
funzionamento dell'Unione: Europea! Chel in maleHa di anività 3 ferenli '111:3'
sicu~'ezza,e:a!la difesa, ricon see ~gl,i ~tati letllh~i unlà pi~ ampia, aulo o~ni~ ai tillii
dell'adozlo!le ,delle nUSure es '~nzIah ~cr tuclarc I pfftpn mtereSSI esse zl,all, anc/*:
I~ deroghe aI pnnclpl del", mno c~mun tano
al,~ regole che pr Siedono 41 i
funZIOnamento del mercato Il temo,
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Verifica
Eu ropea
d~l1'esistenza di p ocedure Idi i~fraZionc
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medesimo o an logo
~invenibili
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Il parte della C mmissionb i
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apeI1uri di
nti di infÌ'ilzione sulle mal rie oggetto I
dell'intervehto. A tal PTDposito occor~e ri ordare
il provvedim,en o completpi
I'attuazion~ del citato al1icolo 1 del Ileere ,o-legge.
2 I dcI 2012, i lervenuto
rifonnare I~ materia dei po cri spccirIii r eonosciulial Govemo per la cura 4i!
int~rcssi gen, erali e fondamerttali per I~ vita d~1
a se~uito della rocedllra ~i i
lI1/raZIone n, 2009/~255, ape a a can~() d111ltal~a d Ila ComrmSSlOne europea IP;
relazione alla preVidente dI lplma l'rental. dali arti pio 2 del decrc , legge 3~ :
maggIO 1994. n, 332, com'e Ito con (nOditicaZlOnt d'ma legge 30 11Ig IO 1994. 11, !
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12) 'Analisi delia compatibilità ell'interfento
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gli 01 blighi internazi
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giudizi illn*nzi alla Corte d Gillstizi~ de Il! Comu ità europee sul
: analogo oggetto,
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,Secondo hi giurisprudenza consolid\'ta ella Cortq di Giustizi,l
'Europea. i, settori della diI, sa e Mila icurezza ~l11l1lctton(). alla
disposizionii di cui all'artic?l0 346 ~el T atta lo sul 'funzionamento
Europea e in ragione della loro acceIituat, sensibilit':. una più ampia
degli Stati <li lini dell'adoziol\e delle r~isur ritenute doncc salvaguard
inleressi ,ess~nziaIL anche in i eroga ai Iprin ipi de! dir Ito comunitario, e
che preSiedono al funZlOnaril' nlo del mercpto mtcrn : La predetta Co
orientamenlf> pacilico, ha prè, isato ch~ l'e~;ercizjo del "poteri speciali d
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tutela di motivi imperativi di interesse generale deve essere correlato ad una
proporzionalità dell'intervento volto a garantire il conseguimento dello scopo
perseguito senza oltrepassare il limite necessario per il suo raggiulJgimento.
Conseguenkmentc. il regolamento è stato predisposto in termini che salvaguardano
anche quest'ultimo principio della giurisrrudcnw dcll"Organo di giustizia
comunitario.
14)
Indicazioni delle linee prevalellti della giurisprudenza ovvero della pendenza di
giudizi innanzi alla Corte Europea dei Diritti dell'uomo sul medesimo o
analogo oggetto.
Non risultano. nelle materie atTÌ"<ll1tate dal decreto, giudizi pendenti né orientamenti
consolidati della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo.
15)
Eventnali indicazioni sulle linee prevalenti della regolamentazione sul
medesimo oggetto da parte di altri Stati membri dell'Unione europea.
L'intervento normalivo incide su materie nelle quali. come sopra detto. non si
rilevano linee prevalenti di regolmncntazionc degli al\ri Stati membri dell'Unione
Europea riguardanti analoghe tematiche.
PARTE 111. ELEMENTI DI QUALITA' SISTEMATICA li. REDAZIONALE DEL
TESTO
1)
lndividuazione delle nuove definizioni normative introdotte dal testo, della loro
necessità, della coerenza con quelle già in liSO.
11 provvedimento non introduce nuove delinil.ioni nonnalive.
2)
Verifica della correttezza dci riferimenti nonnativi contenllti ilei progetto, con
particolare riguardo alle successive modificazioni ed illtegrazioni subite dai
medesimi.
E' stata verificata la correttezza dei riferimenti nonnativi co1ltenuti nt:! decreto.
3)
Ricorso alla tecnica della novella lcgisl"th'a per introdurre lIIodificazioni ed
integrazioni a disposizioni vigenti.
Nel provvedimento non si là ricorso alla tecnica della novella legislativa.
4)
lndividuazione di effctti abrogativi implidti di disposizio!li dell'atto normativo
e loro traduzione in norme abrogative espresse nel lesto normativo.
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Il provvedi~nelllo prevede ]' brogaZile e pressa del n.p.C.M. n. 253 2012;
inoltre, no~ detennin3 effetti brogatil im liciti.
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Illdividua~iOlle di disposizioni dell'aljo Il rmativo Yenti effetto ret oattivo o di
reviviscenta di norme precJdentemJnte brogate o tIi interpretazio e alltenti~a
o derogatorie rispetto alla JormativJ vig nte.
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11 decreto non introduce dis IOSizioni
' effetto r lroatti,'o o di rev viscenza <Ii
norme precedentemente ai:l gare. 114 di linterpretaiione autentica. _'interventP
normativo 110n contiene prop 'iamcntc rormb derogatJ~c. Si evidenzia, uttavia, clic
esso è tìmilizzato ad indivi uare le ,ittiviffi strategidl~e nel settore d Ila difesa ie
sicurezza I~azionale, per le uali rar~ 1 "1 D.L.-nbI/2012 preved un regimb
speciale. L~ norme del pro vedimentio so o, quindi! collegate ad un normativ;a'
speciale co~ effetti derogator sulle nO~l11e g~nerali, i
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6)
Verifica della presenza d' dClcgh~ ap rte sul m.l'desimo oggett l, anche li;
carattere iòtegrativo o cort ttivo. i
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E' stata veriJicata l'insussiste za di delrghe dci gener, ìndicato i n titolo.
7)
Lodi.cazione degli eventuali alti suc~cssi i attuativi: verifica dclla ongrnenz~ I,
dci termin~ previsti per la I
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Verifica della piena ulilizz ione e dell'a 'giornam i1to di dati e di
statistici at\tinenti alla mate ia ogge~to d~1 pro"yc irncnto, ovvero
della nece~sità di commisi; onare a!l' Ist~uto nazi ~ale di statisti
elabol'a:r.iorli statistiche con correlaia in6icazione riella relazione
finanziaria,dclla sostenibilit dei rel~tivi ~o~ti.
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dell'intervenlo
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La norma primaria, nel rinvlarc l'indfvidu zione del \; attività slrateg che e dell~,
attività strategiche chiave,
la difesa nazional ' e la sicurezz nazional~ i
all'adozione di uno o più de~reti. stab/lisc (art, I. CC ITInla 7 del D.L. .2If20121lj
che i decrc~i di individuazioilb delle attivit' di rilevan,a strategica per i sistema di i
difesa e di sicurezza nazional siano agjgio ali allllcn Klgni tre anni,
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MINISTERO DELL'iNTERNO
.1,JtPiC!Q tEGf.~(l1HO
UFF/C!O Al- rARi LD:.fjSL.'iiH'j f.
mCH1A.RAZro,,'E D1.lC:SCUiSl(}\ E DA U: ,\IR
AI Copo del DipartfrneJl€O per g~i
Affar.. Giuridici e
LEg~'-sk!ti!Ji
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. ':-.~rc~rD_\fl1i~~::~)serisi~:g·~:Wart; _~.:~~1. 4.P.C.h't. j 1 ,settembre- .~{i08; ·J!.I~ ì.·b~ h.: s(;h~ma Ji d'~(·p;'w
.d~1.P:t.~jd~~~~.~i~é:ç\>~~i,~iò:d~::t1kdstri rcc,,~tt indi\:iJ~~,zion~' (ìe"Hc iI\l,-~'~\l8 dì ;-i~C\'an72, $tr.;it~gi..;~
jj. :.
pt:r ii:Jis.tero~J~.ti :fut~ e 'sicure?-za urvjQf!ik" d~i t:H~anate
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nnmH! d~l1·ank:.:::do l,' COlnnta -l. Jç~'
:d~-i~to-l~~g~~:15,.":.rh'~rlO 2912, n.-2), c:onvenit',..l, i;(:·.ri mi}ditiçazioni, ,d<lll~ì legge: 1 maggio
oe~.~. ~:0gge,.i:i?::Cl~:.LAlR in quan.w rientrante nePa seguent~ catcgc,riJ:
2012, n.
"'9:
_. ::~ttr·nori,mitillf fi~.mate~ia di sicun:·zu·inièITM e.d <.'Slema dello
.~ ..~j ;&:.e§p.on.s.'lbi-!ç p~t·ie att:ìY~~~. Aifte"V lR
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FrtIIft,l'Itn.lnt~ntl
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PTc!. UOcIia .... WM2OI.
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0aIIifl0fl;
MI~1STERO
Vl21/A
,I~IJ~',I,I"I~~
DELLA DIFESA
MINISTERO DELL'INTERNO
UFFiCIO LEGISlATiVO
UFFICIO AFFARI LEGISLATIVI
E RELAZIONI PARLAMENTARi.
OGGETTO: Schema dì èe(;re~o del Prcsìdcnte del Consiglio dei Miai~lrl c~m:~men1e:
"Regoiamemo recan!e individ1(aziom: deUe (1trivìriI di "i"ilew!fIza .str(J/cgicu pr.O" ii
sisfèma dj difes.a c sicurezza Iwzionc.!e, tl norma a'ell 'articolo l, comma l, dt'i
decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21."
ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLlO DE! MINISTRi
Dipartimento affari giuridici e legislativi
ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLiO [lEI MINI SIRI
Segre!aria!o generale
Dipartimento ver le politiche euroJXE
Ufficiu dd CO~.'iigllere militi/re
AL MINISTERO DELL'ECONl'AIA E DELLE HNA.,'ilE
Ujjù::ìo legislativo .. Etano! a
AL MINISTERO DEGLI AFFA~ ESTER I
-
l..fjJici() ]egisialivo
AL MlNISTERO DELLO SYILepPO ECONO;V1ICO
Ufficlo legis}aJjvo
Seguilu;
f,n. 0005971 del 27J03l2014
Di sc!,.ruito alla nota SOpra indicata, si lrasmette il nuovo le.sto del provvedimento indicalo in
oggetto, corredato delle aggio01ate relazioni illus+...rath'a, tCC[ltCn e tecnico-normativa, dal quale è
sta1a espunta la norma transitoria del "vecchio" articolo 5, riesl.itla1a a definire alcune modalitA di
notifica delle operazioni riguardanti aUiviià strategicb.~ in attesa deU 'emanazione de! r.;golamento,èr
cui all'articolo l, comma 8, del d.I.,1. 21 del20ì2.
Tale nlOdi1ìca si è resa necessaria a seguito del) 'cntrat.., in \,jgore del citalO regolarnento
molt"IO e<>n Decreto deì Presidente della Repubtiica 19 febbraio 2014, n. 3,),
'....
Ciò premesso. si pregano c.odeste Ammini5iralioni di voler esprimere il prcprio défini'iivo
concerto sui nuovo testo del provvedimento in q1Jeslione.
Si ringrazia
IL CAPO DEL!. 'UFFl lO 1.EGISLATIVO
ELL.1, DIFESA
MANO
Pr.sidtn~a
IL DIRETtORE DELL 'UFFiCiO AFJo:'RI
LEGISLA71v] E RELAZIONI PARlAMENTARI
àei M$1'}'fSTERO DE~1N'ENNO
I BrullO FR
'1. l'V)
'w.vN2
Vvv '- '
del CcnsJgIJo ~~i MinIstri
D~GL 0e0J198
del 15/M/2~14
TRRNSITO
1IIIIIIlIIIIIIII ~!!lJllllllllllj III/I III!IIII
,',r,
16.MAG. 201411:15
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P. '"
','CM-DAGLO
Millistero dell'Economia e delle Finanze
Ufficio legislativo economia
Roma,
16 MAG 2014
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Dipartimento per gli affari giuridici c legislativi
Al Ministero della difesa
- Umcio legislativo
AI Ministero dell' intemo
- Ufficio affari legislativi e relazioni parlamentari
AI Ministero degli affari esteri
- Ufficio legislativo
ROMA
E,p.c.:
Al Gabinetto del Sig. Ministro
All'Ufficio del coordinamento legislativo
Al Dipartimento del tesol'O
Al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato
OOOEITO:
Schema di decreto del Presidente dc! Consiglio dei Ministri concernente il
regolamento recante individumone delle attività di rilevanza strategica per il sistema
di difesa e sicurezza nazionale, a nonna dell'articolo l, comma 1, del dect'èt<rleggc
15 marzo 20J2, n, 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n.
56.
In riferimento allo schema di prowedimento meglio indicato in oggetto, si
comunica, acquisite anChe, le valutazioni dci competenti Dipartimenti, ~} formale ;,smso di questa
Amministrazione al suo ulteriore COISO.
t/{
f.
g,llùu;;kyo- ckf!~: QOIjfo,JI{' W:J/èn'
GABI - Ufficio legislativo
Protocollo
MAEOloon02014-05-<>5
Data
05 ~IAGGIO 2014
Cillssifica
NON CLASSIFJCATO
Posizione
MlIOO/NNfNN/2
Tipo Elcttera
STANDARD
Capo Uffldo Legislativo
Per
MINISTERO DIFESA UFFIOO LEG!SLATNO
VIA XX SETTEMBRE g
00 187 ROMA RM
IT
MINISTERO DELL'INTERNO
VIA AGOSTINO DE PRffiS l
00184 ROMA RM
rr
e p.c.
5EGR - UNITA' DI COORDINAMENTO
PCt'. DAGL
PIAZZA COlONNA SNC
00187 ROMA RM
IT
~1[NISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
UL
VIA MOLISE 2
00100 ROMA RM
rr
MIN. ECONOMI', E FINANZE U.L. ECONOMIA
VIA xx SlTfEMBRE 91
00187 ROMA R~1
!T
GASI - GAB1NEITO DEL MINISTRO
OGSP - D.G. PROMOzrONE SISTEMA PAESE
AIJTORrfA' NAZIONALE - UAAIA
Mezzi
TrasmIsslvl
• ALTRO
Oggetto
5DPCM CONCERNENTE IL REGOLAMENTO RECANTE 'INDIVIDUAZlONE DEllE ATIlVITÀ DI
RILEVANZA STRATEGICA PER Il SISTEMA DI DIFESA E SICUREZZA NAZIONALE, A NORMA
MIN. ECONOMO/>. E FJNANZE U.L ECONOMIA - ALTRO
MINISTERO DELL'ImERNO - ALTRO
MIII/STERO DIfESA UFflOO LEGISL4T1VO - ALTRO
PCM DAGL - ALTRO
DELL'ARTICOLO 1, COMMA 1, DEL DECRETO-lEGGE 15 !'~ARZO 7017, N, 21, CONVERTITO
DALLA LEGGE 11 MAGGIO 2012, N. 56",
RIferimento
NOTA MIN. INTERNO N. 7038 DEL 14.04.2014,
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Testo
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CAPO U !CIO LEGI
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In meritb allo sc:hema di D. .C.M. qui Itras esso con la inala in rlferiment
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C6cl7052133
ARCHIVIO LEGISU;TIVO
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UFi""ICIO '.. EGISLATtVO
PRE$IDl::~ZA 1);::1. CONSIG1JO DEl MINISTRI
Dìpartimcn:o per gli "ffari giuridici c
lcgjsl~tivi
Ministero dello S\l1uppo Economico
Uffici di ~i«ll" oo1l3bora7.ÌQne dci Ministro
SlruLtur:t·lJ'I.
REGISTRO utWICIAI..1:
Pr01, n. 00119287 - 17/<1412014 'i,,~,~,o:
""',:rr,'
1'1.12.m·..(8
MI!\'ISTERO DELL,i UIf'ES,\
Ufficio lq.;-b.ì.ativo
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MI:-;lS'J'.l!.RO DF.:U..'INTER>-iO
Ufficio
affari
legislativi
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MINISTERO
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D,ET.J,'ECONOM\..\
rc1a?-joni
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DELLE
Ufficio Icgitllativo - EconmTlÌa
Mll':'ISTF.RO DEGLI ill'I'ARI ESTERI
Ufficio 1c2isl.tivo
~
ROMA
LJI'I'IC10 DI GMllNE'JTO
Og~etto:
Schema di decreto del P(esideu(c del Consiglio dei Ministriconcemente il
rcgol3mento recante <dndi,iduazione dell" attività di rilevanza strategica
pct il siMema di difesa e sicurezza nazionalc, a norma dell'atticolo 1,
comma 1, del decreto-Ieg,,<>e 15 marzo 2012, n. 21, convertito dalla legge 11
maggio 2M2, n. 56".
Con ,ifertmcnt.o allo sc.hcma di dccrc[(J del Ptc~jdcntc del C')ù'iglio dci Min.istri in
fotm~k ,ls,;(!n,o (li que~r.3 Arnministr:lzione al pwsicguo del relntivo iter.
ugg<:ttO, ,i comutUça \I
A titOlO wll~boml;ivo, ,l dlcva l'opportunit.a di riformul~.re l'articolo 5 dello scbema dj
Mlcoi ! 12,O!/16
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17/l3di2B14
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LEGI
dccreto, nella paIb.!: in cui inuoduce.ii 'cgimc tt"~n~it() io <le! .ist t)1a di l1()tjfic~ ed i forrn.a7,i.o~i. :
l<lTcllo IIW~ de!I'C1!lImtf.:;jo~( del. '.~I,Y!fa",enlo •.mirto fl<1i!PriÙ;' l. ~,,:)JJIl:' ~. d;! d'."'?A'-!C.gg~ 1/. 1 dd 201~.' :
al fine di raccmdnrc il rcgu'nc cranru'O[fO o.",! le dl{l1pr'S17.WnJ ~cU OroJnl vlgmtè decreto dI·
Presidente della RC.llUbblica 19 febbr. o 2014, Il..'\5, ~ccantc ,J.{!~o/a1lJmto p,r l'i.•dà'. HI"{IOh( dII, '
pcr raJliws:f'flf ,det' jXiari JptG" Ii nà ,rc/,~,,· dc/la d~i~.rti c (Y~iJf'/ .rit:lJlr:.;~a tiilZÙ.1 ilit~ ,l r.om;~ ';.
dtl/mY4Y1lo l. "'/I1/1lr.l:ti. d'l d'milo·lc.çl'
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21
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Consiglio di Stato
Segretariato Generale
Risposta a nota del
N.
Div.
D'ordine del Presidente, mi pregio di trasmettere il numero
313/2014, emesso dalla SEZlONENORlvIATIVA di
OGGEITO:
REGOLA..'\1ENTO:
questo Consiglio sull'.ifure a fianco indicato.
lNDIVIDUAZIONEATIlVITA'
RILEVANZA STRATEGICA PER IL
SISTEMA DI DIFESA E SICUREZZA
NAZIONALE (ART. 1, COMMA l, DI,
Parere emesso in base all'art. 15 della L. 21 luglio 2000, n.
205.
21/12)
_.~~~-------------
Allegati N.
"-.,
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI
MINISTRI DAGL
(
..............................................................)
ROMA
P~ns'denza del Cons~g11c dei ninistri
DAGL 0002820 Rdel 21/03/2014
\\~ I\f!\ \ '\~ \\\\\ \\11111\\ \~ III 1\1\111\1\
91SR7T7
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Page 1 of7
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Numero _ _1 _ e dat1l ~~_
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REPUBBLICA
;.
ITALIANA
Consiglio ili Stato
Sezione Consultiva per gli Atri Normatil~
Adunanza di Sezione d.el 20 febbraio 2014
NUMERO AFFARE 00313/2014
OGGETTO:
Presidenza del Consiglio dci ministri
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante" REgolamento
per l'indilJidua~11e delle attività di rilevanza strattgica pez il sistema di difesa e sicureW
na~nale,
a nomla dell'articolo 1, comma 1 del decreto legge 15 marzo 2012, n. 21".
LA SEZIONE
Vista la relazione trasmessa con nota 4 febbraio 2014 prot. n. DAGL 0001201
P, con la quale la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per gli
affari giuridici c amministrativi - ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sullo
schema di regolamento in oggetto;
vista la relazione integrativa trasmessa con nota 12 febbraio 2014 prot, n.
DAGL 0001562 P-4.3.9.3;
esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Elio Toscano.
N. 0031312014 AFFARE
:;
- - - - - - - - --
-
Page 2 of7
Preruesso.
L'Amministtazione riferisce che lo schema di regolamento in oggetto è stato
predisposto ai sensi dell'art. 1, comma 1, del decreto legge 15 marzo 2012 n. 21,
recante "Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori
della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le arUvità di rilevanza
.
d'
tt asport1 e delle comunicazioni",.
.
strategica
nel. settoo- d eIl'energta,
Cl
convertito, con ruodificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56.
il suddetto decreto legge è intervenuto a riformare la materia dei poteri speciali
riconosciuti al Governo per la cura di interessi generali e fondamentali per la
vita del Paese, a seguito della procedura d'infrazione n. 2009/2255, aperta a
carico dell'Italia dalla Commissione europea in relazione alla ptevigcnte
disciplina recata dall'art. 2 del decreto legge 31 maggio 1994, n. 332, convertito
con modifìcazioni, dalla legge 30 luglio 1994, n. 474, con riferimento alle sole
I
società privatizzate.
In particolare, l'articolo 1 del decreto legge n. 21 del 2012 disciplina l'esercizio
dei poteri speciali nei confronti delle socieci, anche a capitale inter=ente
privato, operanti nei settori della difesa e sicurezza nazionale, demandando la
determinazione dell'=bito oggettivo di applicazione nella specifica materia a
uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi su
proposta, per i rispetti,,"i ambiti di competenza, del Ministro della difesa o del
Ministto dell'interno, di concerto, oltre che con il Ministro non proponente, con
i Ministri dell'economia e delle finanze, degli esteri e dello sviluppo economico.
Tali decreti, infatti, devono individuare le attività di rilevanza strategica, ivi
incluse le attività strategiche chiave, in relazione alle quali possono essere
esercitati i poteri speciali in argomento, nonché le tipologie di atti e di
N. 0031312014 AFFARE
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page 3 of7
'ambito del medesimo gruppo di imprese alle
operazioni poste in essere nell
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. d Il'art 1 commi 1 e 1
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quali non si applica la diSClphna del Cltal1 poteri, al senSI e _. ,
bis, del dol. n. 21 del 2012.
La citata disposizione legislativa ha già ricevuto una pnma attuazione con
l'adozione del dP.C.M. 30 novembre 2012, n. 253, che ha individuato le attività
di rilevanza strategica nel campo della difesa nazionale anche per i profili che tali
attività presentano ai fini della salvaguardia della sicurezza nazionale. Il
complesso delle attività è stato, poi, integrato dal d.P.C.M. 2 ottobre 2013, n.
129.
Si sottolinea
ID
relazione che lo schema di decreto all'esame completa il
processo di definizione dell'ambito di applicazione oggettivo degli special rights,
riunendo in unico regolamento sia l'elencazione delle attività strategiche e
strategiche chiave di competenza del Ministero della difesa - recata dal citato
d.P.C.M. n. 253/2012 - sia l'elencazione delle medesime attività afferenti la
sicurezza nazionale di competenza dell\fuùsuo dell'interno.
Tale scelta, oltre a rispondere a una logica di semplificazione normativa, è
conforme al concetto di "sicurezza nazionale", espresso d?ll'art. 117, secondo
comma, della Costituzione e riconducibile a un interesse pubblico composito,.
che presenta due facce: quella della difesa nazionale, deputata a preservare
l'integrità dello Stato da minacce esterne di natura bellica, nlÌliwe o a esse
2ssimilabili, incardinata nel Ministero della difesa, e quella dell' ordine e della
sicurezza pubblica, incardinata nel Ministero dell'interno.
L'Amministrazione pone ancora in risalto che lo schema proposto non include
tra le attività strategiche per la difesa e la sicurezza nazionale, protette con i
poteri speciali dell'art. 1 del d.L n. 21 del 2012, "le reti e gli impianti
N.0031312014AFFARE
t(tili~ti perla
Page4017
fornitura deU'acçesso agli utenti finali dei servi~ rientranti negli obblighi del servi~o universale
e dei servizj a banda largd', che erano state aggiunte con il d.P.C.M. n. 129 del
2013.
L'esclusione elimina qualsiasi incertezza intel-pretativa in materia e previene il
rischio di possibili procedure d'infrazione comunitaria, in quanto le suddette reti
e impianti sono già comprese negli attivi strategici dei settori dell'energia, dei
ttaSporti e delle comunicazioni, che pure sono protetti con gli pecia! rights più
limitati, previsti dall'art. 2, commi 3 e 6, del dJ. o. 21 del 2012.
Lo schema proposto si compone di sette articoli.
L'art. 1 riproduce l'art. 1 del d.P.C.M. n. 253 del 2012, concernente
l'individuazione delle attività strategiche e strategiche chiave di competenza del
Ministero della difesa. L'unico profilo di novità riguarda la soppressione della
novella introdotta con il richiamato d.P.C.M. n. 129 del 2013. Al riguardo,
l'Amministrazione ribadisce ch tale previsione, riguardante le reti e gli impianti
utilizzati per l'accesso agli utenti finali nei servizi rientranti negli obblighi del
servizio universale e dei servizi a banda larga e ultralarga, troverà infatti più
idonea collocazione nel regolamento, già deliberato in via preliminare dal
Consiglio dei ministri il 9 ottobre scorso, da emanarsi ai sensi dell'llrt. 2, comma
1, del ricordato dI. n. 21 del 2012.
L'art. 2 individua le attività strategiche e strategiche chiave per la sicurezza
nazionale relativamente agli ambiti di competenza del Ministero dell'interno.
Quanto alle prime, elencate al comma 1, sono rivolte allo studio, alla ricerca, alla
progettazione, allo sviluppo, alla produzione e al sostegno del ciclo di vita di
sistemi e apparati tecnologici destinati all'impiego nei servizi di osservazione,
sorveglianza e controllo del terti.torio, nell'ambito dei compiti di tutela
N. 0031312014 AFFARE
- - - _ .....
__
...
Page 5 of?
dcll' ordine pubblico, della sicurezza, del soccorso pubblico e della difesa civile.
Quanto alle seconde, indicate al comma 2, riguardano le medesime attività
attinenti a particolari sistemi e materiali per i guali viene individuato uno
specifico interesse alla salvaguardia delle relative conoscenze.
L'art. 3 individua le attività di rilevanza su:ategica, per le quali si rinviene una
competenza comune dci Ministeri dell'interno e della difesa (essenzialmente
sistemi di rilevazione e protezione NBCR, di rilevazione di ordigni esplosivi e di
visione notturna).
L'art. 4 indica le ti.pologie di atti e operazioni infragruppo in relazione alle quali
non si applica la disciplina degli special rights. La norma è del tutto
corrispondente all'analoga disposizione contenuta nel d.P.C.M. n, 253 del 2012.
L'art. 5 detta la disciplina transitoria nelle more del completamento della
specifica organizzazione per lo svolgimenlo delle attività propedeutiche
all'esercizio dci poteti speciali, in attuazione dell'art. 1, comma 8, del d.l. n. 21
del 2012.
L'art. 6 dispone l'abrogazione del d.P.C.M. n. 253 del 2012, come modificato dal
successivo d.P.C.M. n. 129 del 2013.
L'art. 7, infine, contiene la clausola di neutralità fulanziaria.
Considerato.
L'esame
dello
schema di decreto
consente
di
cspnmere
un
parere
sostanzialmente positivo sul testo, non senza aver dato atto all'Amministrazione
p!Oponente della completezza della documentazione trasmessa a corredo, che
include anche l'avviso favorevole dei :M:i.niSh-i concertanti (Economia e finanze,
Affari esteri e Sviluppo economico).
E', altresì, da condividere la scelta di riunire in un unico regolamento le attività
N. 00313/2014 AFFARE
l'age b 01 I
di rilevanza strategica che attengono al sistema di difesa e sicurezza nazionale,
ancorché facenti capo a due distinti Ministeri, Difesa e Interno. Si tratta, infatti,
di attivi, che hanno obiettivamente delle aree di sovrapposizione c attengono a
interessi essenziali della collettività nazionale, per 12. cui salvaguardia il più volte
citato art. 1 del dl n. 21 del 2012, in conformità all'ordinamento comunitario,
autorizza l'esercizio dei poteri speciali in forroJt ancora più incisiva rispetto a
quelli approntati a tutela di altri interessi pure strategici, ricadenti nei settori
dell' energia, dei trasporti e delle comunicazioni, regolati dall' atto 2, comma 9, del
dL n. 21 del 2012.
Rel2.tivamente a questi ultimi appare quanro mai opportuna 12. decisione di
escluderc "le reti e gli impianti utilizzati per 12. fornitura dell'accesso agli utenti
fInali" dagli attivi strategici della difesa e della sicurezza nazionale, sia perché il
settore delle comunicazioni già fruisce di misUIe protettive conformi ai principi
fissati dall'art. 346 TFUE, sia perché, come già rilevato dalb. Sezione in
precedente parere (n. 3269/2013), andrebbe tracciato un confine tra le diverse
tipologie di sistemi di comunica7.ione, difficile a definirsi c prevedibilmente
inaccettabile in ambito comunitario.
Inflne, sul piano prettamcntc formale si formulano i seguenti suggerimenti:
- nel preambolo, riordinare i "visti", secondo l'ordine cronologico delle
disposizioni legisl2.tive richiamate;
- all'art. 2, comma 2: alla lettera "a", dopo "virtuali" inserire l'inciso "a parte i
Jùfemi di cui al comma 1";
- sempre all'art. 2, comma 2, lettera "d", sostiruire "reti proprietarie" con "reti di
prapriefti', a meno di insuperabili vincoli derivanti dalla terminologia tecnica in
uso.
N. 0031312014 AFFARE
J
Page 70f7
P.Q.M.
SI
esprune parere favorevole
ili
ordine all'ulteriore corso dello schema di
regolamento.
L'ES~~RE
EliO~O
IL SEGRETARIO
~.
0031312014 AFFARE