- TRIENNIO 2013/16 - villanova del battista

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TRIENNIO 2013/16
PARTE PRIMA
DALLA SPERIMENTAZIONE DELL’AUTONOMIA AL P.O.F.
LA NORMATIVA
Nell’elaborazione del POF o Piano dell’Offerta Formativa il Collegio dei Docenti
dell’Istituto Comprensivo “Francesco De Sanctis” di Villanova del Battista –
Zungoli-Flumeri tiene in considerazione gli indirizzi generali di gestione e di
amministrazione definiti dal Consiglio d’Istituto, i pareri dei genitori e la vigente
normativa.
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SCHEMA DEL P.O.F.
ORGANIZZAZIONE
DELL’ACCOGLIENZA
ANALISI E
LETTURA DEL
TERRITORIO
RISORSE INTERNE
ED ESTERNE
ALL’ISTITUTO
FINALITA’
GENERALI
CALENDARIO
SCOLASTICO
OBIETTIVI
EDUCATIVI E
FORMATIVI
OBIETTIVI
DIDATTICI
TRASVERSALI
COMPETENZE
AREA DELLA
DIDATTICA
VALUTAZIONE
ALUNNI
POTENZIALITA’
AREA DELLA
RICERCA E
SPERIMENTAZIONE
VERIFICA E
VALUTAZIONE
INTERVENTI
DIDATTICI
INTEGRATIVI
AREA DELLA
ORGANIZZAZIONE
VALUTAZIONE
DEL P.O.F.
SAPERI
AREA DELLE
RISORSE
FINANZIARIE
VALUTAZIONE
DELLA QUALITA’
DELSERVIZIO3
SCOLASTICO
INTRODUZIONE
Il processo di sperimentazione dell’autonomia scolastica iniziato con il DM 765/97 ha prospettato
nuovi scenari in base ai quali le scuole hanno la possibilità di sviluppare la loro libera progettualità
per fornire risposte adeguate e rispondenti alle richieste formative e prioritarie del territorio con il
quale esse devono cominciare ad interagire con sempre maggiore chiarezza.
L’autonomia educativa, organizzativa e didattica delle scuole, dunque, nel rendere più deboli i
legami delle istituzione Scolastiche con gli Uffici centrali e periferici del Ministero della Pubblica
Istruzione, rafforza gli interscambi con il contesto territoriale per promuovere l’innalzamento del
livello di scolarità ed il successo formativo degli alunni, mette in primo piano la motivazione e
l’orientamento, rivolge una maggiore attenzione agli aspetti cognitivi ed ai tempi di apprendimento
di ogni allievo, richiede il controllo costante del rapporto tra obiettivi proposti e risultati raggiunti,
allo scopo di innalzare la qualità dell’offerta formativa, sia valorizzando le eccellenze, sia
recuperando prontamente le carenze.
Nonostante le buone intenzioni degli operatori scolastici, in molti casi la scuola si presenta ancora
come una “creatura cartacea” che produce intenzioni e che non è in grado di governare le risorse e
di dare valore al prodotto.
Da qui la necessità di partire dalle reali esigenze locali degli utenti della scuola e di stabilire un
dialogo proficuo con il territorio.
Da qui anche la necessità di inventare un linguaggio più umano, meglio rispondente all’attività
quotidiana e frutto maturo di un saper fare scuola basato sull’accoglienza e sull’intenzionalità
educativa e didattica.
Il tutto finalizzato a fare in modo che l’allievo si senta più accettato e coinvolto nel contratto
formativo sia eticamente che psicologicamente.
Uno degli aspetti più innovativi della Legge sull’autonomia e del Regolamento è indubbiamente il
P.O.F. che, riprendendo le indicazioni della Carta dei servizi, vede la partecipazione alla sua
definizione di tutte le componenti interne ed esterne alla scuola.
Difatti il P.O.F. è visto come il documento fondamentale costitutivo della identità culturale e
progettuale di ogni unità scolastica della quale esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa.
Il P.O.F. elaborato ed approvato dal Collegio dei Docenti comprende l’analisi del territorio sia dal
punto di vista fisico e geografico, sia sotto l’aspetto storico, culturale, economico e sociale, la
descrizione dell’Istituzione scolastica, i principi ai quali si ispira il servizio scolastico, l’offerta
formativa, l’organizzazione e l’ampliamento dell’offerta formativa, la programmazione educativa e
didattica, la gestione della scuola sia sotto l’aspetto amministrativo che didattico.
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ORGANIZZAZIONE DELL’ACCOGLIENZA
Uno dei problemi che l’Istituto Comprensivo “Francesco De Sanctis” di Villanova del Battista si
pone è quello dell’organizzazione dell’accoglienza. Infatti nella situazione attuale della scuola
italiana si rende quasi obbligatorio affrontare criticamente e propositivamente il nuovo rapporto che
si è venuto a determinare tra i metodi e gli strumenti fino a questo momento adoperati nel lavoro
didattico e le innovazioni da poco intervenute che interessano i processi di razionalizzazione delle
reti scolastiche .
Nel nuovo sistema scolastico il passaggio dalla scuola dell’infanzia alle primarie, dalle primarie alla
secondaria di 1° grado e da questa alle superiori, acquisterà una diversa dimensione che porterà
senz’altro a ridisegnare i metodi ed i sistemi di organizzazione dell’accoglienza, di osservazione
degli allievi e di verifica delle loro competenze.
Pertanto oggetto dell’osservazione sarà innanzitutto il rapporto che si stabilirà tra i ragazzi e
l’istituzione nel suo insieme costituita da dirigenti, docenti, alunni che già frequentano la scuola,
personale ATA, ambienti e attrezzature.
La conoscenza dei nuovi alunni avverrà attraverso prove che mireranno ad evidenziare le abilità
possedute, i modi di pensare, di ascoltare, di sentire e di esprimersi; prove che saranno proposte in
modo unitario dall’intero Consiglio di Classe e che accerteranno perciò le capacità trasversali.
In pratica, in questo modo, si darà vita ad un vero e proprio progetto didattico che si esplicherà in
un prodotto che potrà essere presentato agli altri ed all’esterno della scuola e che, conservato,
costituirà una memoria che attesta lo svolgimento nel tempo di un percorso e di una attività
collettiva. Si viene così anche a precisare il fine del lavoro didattico e l’occasione praticabile di
“un’esternalizzazione” che dà soddisfazione, senso di appartenenza, identità e continuità nel tempo,
perché i prodotti testimoniano gli sforzi di quelli che hanno partecipato alla loro realizzazione.
Così anche l’attività di valutazione diventa più razionale, sicura e approfondita e nello stesso tempo
più semplice in quanto ogni lavoro presuppone l’impiego di diverse competenze e abilità comuni a
più discipline, dando agli insegnanti la possibilità di osservare gli allievi in momenti attivi più
lunghi e di esaminare i risultati anche sotto l’aspetto socio-affettivo.
Le prove rileveranno il comportamento personale e sociale e le competenze comunicative, logiche e
operative.
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ANALISI E LETTURA DEL TERRITORIO
Oggi siamo dinanzi ad un innovativo stravolgimento dell’assetto organizzativo territoriale .
Pur tutelando e salvaguardando le peculiarità delle singole realtà i paesi ,inferiori ai 5.000 abitanti
sono obbligati ad associarsi nella nuova entità delle unioni dei Comuni , con il duplice obiettivo di
rendere più efficienti i servizi e, nel contempo,di contenere e ridurre i costi.
In questa direzione va anche il ridimensionamento scolastico che, a partire da quest’anno, ha
accorpato alle scuole di Villanova e Zungoli i tre segmenti della Scuola di Flumeri. Tale
cambiamento noi operatori della Scuola non lo viviamo come una penalizzazione o mortificazione
delle nostre singole specificità, ma al contrario come un’apertura, un rilancio, un’opportunità ,per
arricchire e potenziare le nostre agenzie educative.
L’Istituto Comprensivo “Francesco De Sanctis” comprende le scuole dell’infanzia, primarie e
secondarie di 1° grado ubicate in tre Comuni: Villanova , Zungoli e Flumeri posti a pochi chilometri
l’uno dall’altro.
I due paesi, Villanova e Zungoli presentano caratteristiche fisiche e aspetti economici, sociali e
culturali molto simili.
Intanto si tratta di due paesi che si trovano in una posizione piuttosto decentrata rispetto alle grandi
vie di traffico e di commercio, nella parte interna della Campania, ad oltre 60 chilometri da
Avellino e ad un centinaio di chilometri da Napoli.
Posti ad oltre 700 metri sul livello del mare, Villanova e Zungoli, sono caratterizzato da un
paesaggio molto accidentato con terreni sfruttati essenzialmente a cereali e soggetti frequentemente
a frane e smottamenti.
La natura accidentata e l’orografia condizionano negativamente i collegamenti con i centri urbani
circostanti. Attualmente non vi sono affatto collegamenti pubblici tra i due paesi, mentre gli scambi
con gli altri centri sono scarsi e inadeguati alle esigenze delle due comunità.
A Villanova e a Zungoli, come del resto in gran parte dei piccoli comuni dell’Italia Meridionale, si
è determinato il triste fenomeno dell’emigrazione, dello spopolamento e dell’impoverimento in
termini umani ed economici per mancanza di insediamenti produttivi e di attività lavorative e per i
frequenti e ricorrenti terremoti, particolarmente condizionanti quelli dello scorso secolo, 1930 –
1962 – 1980 .
La densità è piuttosto scarsa e la popolazione vive parte nel centro storico, parte in agglomerati
rurali. Per la verità il decentramento abitativo riguarda più Villanova che Zungoli e questo perché
mentre a Zungoli il paese è nato e si è venuto espandendo nel corso dei secoli intorno al castello che
ancora oggi è conservato in ottimo stato, Villanova, distrutta quasi completamente dal terremoto del
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1456 e ripopolato da popolazioni di origine schiavona pochi anni dopo, si è sviluppata sia su tre
colli, sia in alcune aree rurali.
L’economia si fonda soprattutto sull’agricoltura e su attività artigianali e commerciali, ma la
vocazione naturale è quella turistica che andrebbe potenziata con attrezzature e con centri di
accoglienza e di incontro.
A Villanova sono attive :
-
un’associazione di volontariato che fa capo alla Croce Rossa Italiana e che è attrezzata per
interventi di pronto soccorso, essendo dotata di un’autoambulanza e di un fuoristrada;
-
la Pro-Loco Virus promotrice di iniziative socio-culturali;
-
la biblioteca comunale che si impone non solo come centro di lettura ma anche come luogo
di attività polivalenti.
Il paese, che conta meno di 2000 abitanti, si anima solo d’estate con il rientro degli emigranti che
ritornano a rivedere i loro parenti; a Zungoli da qualche anno sono attivi dei percorsi storici, turistici
e culturali che mirano ad invogliare i visitatori a riscoprire il passato lungo le vie e le caratteristiche
casette dove fino a pochi anni fa convivevano uomini e animali, a Villanova si animano i quartieri
con feste di piazza che culminano con quella in onore del Santo Patrono, San Giovanni Battista, e
con il trasporto del “giglio” lungo il corso principale del paese.
Fortunatamente i due paesi non soffrono la piaga dell’evasione all’obbligo scolastico e non
registrano casi di devianza e di delinquenza minorile.
A Villanova si registra qualche caso di immigrati, i cui figli frequentano le scuole locali e risultano
ben inseriti nel tessuto sociale.
La scuola media di Zungoli dall’anno scolastico 1997-98 fa parte dell’Istituto Comprensivo
“Francesco De Sanctis”.
Il Comune di Zungoli conta circa 1500 abitanti, è situato su una collina tufacea e gravita intorno ai
poli di Avellino e di Ariano Irpino.
Per la sua posizione il paese è stato per lungo tempo ai margini degli scambi economici e culturali,
dei processi di industrializzazione e di sviluppo che hanno coinvolto altri paesi delle nostre zone.
Negli anni scorsi, ma anche oggi, il paese ha subito l’effetto negativo di una forte emigrazione,
prima solo di manodopera adesso anche intellettuale, per le scarse opportunità di lavoro presenti.
Tutte queste situazioni, collegate al dato geografico di Comune montano e con scarsi collegamenti
stradali, fanno di questa comunità un’isola che tende sempre più al calo demografico.
Le attività produttive, pur risentendo positivamente dell’industrializzazione che si è accentrata nella
Valle dell’Ufita, è sostenuta fondamentalmente ancora oggi dall’agricoltura di tanti piccoli
contadini e di pochi imprenditori agricoli.
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L’artigianato che un tempo ha rappresentato per Zungoli un motivo di vanto, oltre che di reddito, è
praticamente quasi scomparso, senza che, peraltro, si sia registrato uno sviluppo commerciale
compensatorio. Il commercio, infatti, è limitato a pochi generi alimentari, qualche bar e altre attività
poco rappresentative. Pure modesto appare l’impiego nell’edilizia.
Un buon impegno lavorativo della comunità è indirizzato nei servizi (scuola, sanità, uffici).
Sono operative alcune cooperative agricole e di servizio con riscontri economici significativi.
Dal punto di vista culturale è da sottolineare che il contributo più importante viene offerto proprio
dalla scuola con il suo slancio propulsivo di innovazioni, ricerche, attività di sperimentazione
didattica, mostre e viaggi culturali.
La famiglia non sempre può offrire ai figli in età scolare contributi adeguati e assistenza allo studio.
Tuttavia, la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze gode di sufficienti stimoli culturali in senso
lato, soprattutto i figli dei professionisti che beneficiano di situazioni migliori, di strumenti
appropriati e di occasioni stimolanti, per cui si rivelano più ricchi di conoscenze e di capacità
espressive e comunicative.
Il mezzo di informazione più diffuso si rivela la televisione, mentre l’abitudine alla lettura appare
ancora modesta. Abbastanza diffusa, viceversa, è la cultura del computer e come mezzo di svago e
come strumento culturale. Questa cultura del computer è diffusa sia tra gli adolescenti che tra i
bambini della scuola elementare. Le situazioni aggreganti sono rappresentate dall’Associazione
Cattolica alla quale aderiscono parecchi ragazzi e dalla Polisportiva.
Esiste sul territorio una biblioteca comunale ma l’affluenza dell’utenza sembra scarsa.
In questo contesto socio-economico si inserisce la scuola di Zungoli che sicuramente è chiamata ad
assumere un ruolo di motore della cultura in tutte le direzioni. Per svolgere adeguatamente questo
delicato ed importante compito è necessario che tutte le componenti interessate partecipino nella
maniera più opportuna allo scopo, pertanto il rapporto tra la scuola e i due comuni, che può
definirsi buono, andrebbe portato avanti con un maggiore coinvolgimento delle forze politiche ed
amministrative locali, nel progetto educativo che la scuola porta avanti. Si pensa, quindi, ad incontri
ravvicinati, a scambi di esperienze tra la scuola e gli Amministratori Comunali, sia per avvicinare i
ragazzi ai problemi ed alle problematiche dei Comuni, sia per condurre questi ultimi a condividere i
bisogni formativi degli alunni, il tutto per svegliare e stimolare nei ragazzi, che sono i futuri
cittadini, il senso dell’amore e del rispetto per il bene comune, della condivisione di scelte e il
desiderio di dare il proprio contributo alla realtà ed alla comunità di appartenenza.
Il Comune di Flumeri conta circa 3500 abitanti, anagraficamente residenti, che sono equamente
distribuiti nel centro e nelle campagne.
La popolazione è in continua diminuzione a causa dell’emigrazione, soprattutto di giovani.
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Nella valle dell’Ufita, in territorio di Flumeri, ci sono numerosi insediamenti industriali, anche se
con la chiusura della fabbrica dell’I.R.I.S.B.U.S. l’economia locale è letteralmente crollata e
settecento operai hanno perso il loro posto di lavoro. E’ da precisare, inoltre, che Flumeri è stata
riconosciuta città dell’olio per la quantità e, soprattutto, per la qualità del prodotto.
Nel Comune sono recentemente sorte 5 aziende agrituristiche, ben gestite, che richiamano un
numero consistente di turisti.
Mancano strutture ricreative e sportive polivalenti, tuttavia esistono in paese:
a) la pro loco; b) una biblioteca comunale; c) un’emittente radiofonica parrocchiale;
d) l’associazione di volontariato flumerese; e) un’organizzazione catechistica. Le suddette le, in
certo qual modo, offrono ai giovani un’opportunità di aggregazione.
Forte rimane l’attaccamento ad alcune tradizioni, come la costruzione del Giglio, obelisco di paglia
alto circa 28 m, eretto in occasione della festa di San Rocco (16 agosto), protettore di Flumeri.
Di particolare interesse sono gli scavi archeologici in località Fioccaglie.
Non molto distante, in località Doganelle, si può ammirare un complesso semidiroccato, ora in fase
di restauro,di un antico maniero aragonese risalente al 1479, che aveva in passato la funzione di
Dogana e da cui ha preso il nome l’intera contrada.
Nel Comune non si verificano casi di abbandono scolastico o di evasioni dall’obbligo, tuttavia la
scuola incontra ancora difficoltà per ottenere una fattiva e totale collaborazione da parte delle
famiglie.
Le aspirazioni dei genitori, un tempo per lo più modeste e rapportate ai livelli di vita, sono spesso
attualmente proiettate verso mete piuttosto ambiziose. Intanto, per raggiungere tali obiettivi, essi
demandano alla Scuola il compito di intraprendere qualsiasi iniziativa di tipo educativo e di
formazione globale della personalità.
Da qualche anno si sta registrando, nella comunità, la presenza di alcune famiglie del Marocco, i cui
figli frequentano le scuole del nostro Istituto.
I casi di criminalità sono rari, ma i problemi che affliggono la società moderna cominciano a
toccare anche questa piccola comunità.
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CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio lezioni:
16 settembre 2013
Termine lezioni:
7 giugno 2014 (Primo ciclo)
Termine attività educative:
30 giugno 2014 (Infanzia)
Festività:
tutte le domeniche,
il 1° novembre festa di tutti i Santi
il 2 novembre, commemorazione dei defunti
il 6 dicembre, festa del patrono (Flumeri)
il 7 dicembre, ponte (Flumeri)
l’8 dicembre, Immacolata Concezione
il 25 dicembre, Natale
il 26 dicembre, S. Stefano
il 1° gennaio, Capodanno
il 6 gennaio, Epifania
il 3 marzo , chiusura (ponte) (Villanova-Flumeri-Zungoli)
il 4 marzo , chiusura (carnevale)
il 20 aprile, S. Pasqua
il 21 aprile, lunedì dell’Angelo
il 25 aprile , anniversario della liberazione
il 1° maggio, festa del lavoro
il 2° maggio (Zungoli e Villanova)
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
vacanze natalizie: dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014
vacanze pasquali: dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014
Su proposta del Collegio dei docenti l’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. Il primo
quadrimestre si concluderà il 31 gennaio 2014 e le valutazioni saranno comunicate alle famiglie
entro la metà di febbraio
Il secondo quadrimestre si concluderà al termine delle lezioni.
Gli scrutini finali saranno espletati secondo il calendario che verrà comunicato successivamente.
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Gli esami delle classi III della Scuola Secondaria di I grado saranno espletati secondo un calendario
che verrà successivamente comunicato.
Quadro orario delle attività previste dagli ART.26,29 e 63,69 del C.C.N.L. del 29/11/2007.
A.R.T.29: l’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione
docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici.
Esplicazione della funzione docente nella dimensione collegiale :
a) incontri di programmazione / verifica/ fine anno scolastico n. 8 incontri x 2 ore per
complessive n. 16 ore ;
b) informazioni e/o rapporti individuali con la famiglia n. 2 incontri x 3 ore:
c) riunioni del Collegio docenti :
mesi
numero di collegi
numero di ore
settembre
3
2
ottobre
1
2
gennaio
1
3
marzo
1
2
maggio
1
2
giugno
1
3
Il totale delle ore relative alle lettere a, b e c è pari a 40.
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ESPLICAZIONE DELLA FUNZIONE DOCENTE NELLA DIMENSIONE INDIVIDUALE
E COLLEGIALE:
a) rapporti individuali con le famiglie: (Scuola Secondaria di I grado e Scuola Primaria)
dicembre-maggio (Scuola dell’Infanzia) n.2 incontri x n. 2 ore : n. 4 ore;
b) assemblea con i genitori (presentazioni P.O.F. e votazioni): ottobre n.1 x 2 ore : n. 2 ore ;
c) Consigli di Classe (ore 15.00):novembre,gennaio,marzo,maggio (Scuola Secondaria I grado)
d) riunioni Consigli d’ Interclasse tecnica (solo docenti dalle ore 16: 00 alle ore 17:30 e
didattica (allargata ai genitori dalle ore 17: 30 alle ore 19:00): ottobre, novembre, febbraio ,
marzo e maggio (Scuola Primaria)
e) Consigli d’Intersezione (solo docenti dalle ore16.30 alle ore17.30 , dalle ore 17.30 alle ore
19.00 con i genitori): novembre , gennaio, marzo ,maggio.
f) Continuità educativa e didattica n. 3 ore x 2 incontri: 6 ore.
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CALENDARIZZAZIONE INCONTRI
Scuola dell’ Infanzia
28/10/2013
15/11/2013
25/11/2013
29/11/2013
Ore
15:.30
Ore 16:30
Ore 16:35
Ore 16:35
09/12/2013
06/12/2013
11/12/2013
31/01/2014
Ore 16:30
Ore 16:35
Ore 16:35
Ore 16:30
07/02/2014
Ore 16:35
13/02/2014
Ore 16:35
06/02/
2014
14/02/2014
Ore 16:30
20/02/2014
Ore 16:35
25/03/2014
Ore 16:30
4/04/2014
Ore 16:35
07/04/2014
Ore 16:35
11/04/2014
16/04/2014
13/05/2014
06/05/2014
Ore 16:35
Ore 16:35
Ore 16:30
Ore16:30
08/05/2014
Ore16:30
09/05/2014
Ore16:30
21/06/2014
Ore 9:30
Ore 16:35
Assemblea con i genitori per la presentazione POF- ELEZIONI
OO.CC.
Consiglio d’intersezione a struttura tecnica e didattica (Flumeri)
Consiglio d’intersezione a struttura tecnica e didattica (Zungoli)
Consiglio d’intersezione a struttura tecnica e didattica
(Villanova)
Incontro con i genitori (Flumeri)
Incontro con i genitori (Villanova)
Incontro con i genitori (Zungoli)
Consiglio d’Intersezione per la valutazione quadrimestrale
(Flumeri)
Consiglio d’intersezione per la valutazione quadrimestrale
(Villanova)
Consiglio d’intersezione per la valutazione quadrimestrale
(Zungoli)
Incontro con i genitori per la valutazione quadrimestrale
(Flumeri)
Incontro con i genitori per la valutazione quadrimestrale
(Villanova)
Incontro con i genitori per la valutazione quadrimestrale
(Zungoli)
Consiglio d’ intersezione a struttura tecnica e didattica
(Flumeri)
Consiglio d’ intersezione a struttura tecnica e didattica
(Villanova)
Consiglio d’ intersezione a struttura tecnica e didattica
(Zungoli1)
Colloquio genitori (Villanova)
Colloquio genitori (Zungoli)
Colloquio genitori (Flumeri)
Consiglio di Intersezione a struttura tecnica e didattica
(Flumeri)
Consiglio di Intersezione a struttura tecnica e didattica
(Zungoli)
Consiglio di Intersezione a struttura tecnica e didattica
(Villanova)
Incontro genitori: consegna schede e attestati (VillanovaFlumeri-Zungoli)
Le Programmazioni avranno cadenza mensili.
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Scuola Primaria Villanova-Flumeri-Zungoli
28/10/2013
15/11/2013
29/11/2013
25/11/2013
28/11/2013
06/12/2013
11/12/2013
31/01/2014
07/02/2014
13/02/2014
06/02/2014
14/02/2014
20/02/2014
28/03/2014
04/04/2014
07/04/2014
15/04/2014
11/04/2014
16/04/2014
23/05/2014
09/05/2014
08/05/2014
09/06/2014
10/06/2014
09/06/2014
21/06/2014
20/06/2014
19/06/2014
Ore 15:30
Assemblea con i genitori per la presentazione POFElezioni dei rappresentanti dei genitori nel consiglio di
interclasse
Ore 15:30 Consiglio d’interclasse a struttura tecnica e interclasse didattica
(Flumeri)
Ore 16.00 Consiglio d’interclasse a struttura tecnica e interclasse didattica
(Villanova)
Ore 16:35 Consiglio d’interclasse a struttura tecnica e interclasse didattica
(Zungoli)
Ore 17.00 Incontro con i genitori (Flumeri)
Ore 16.00 Incontro con i genitori (Villanova)
Ore 16.35 Incontro con i genitori (Zungoli)
Ore 16:00 Consiglio di interclasse per valutazione quadrimestrale (Flumeri)
Ore 16.00 Consiglio di interclasse per valutazione quadrimestrale
(Villanova)
Ore 16.35 Consiglio di interclasse per valutazione quadrimestrale (Zungoli)
Ore 16:00 Incontro coi genitori- Consegna schede (Flumeri)
Ore 16:00 Incontro coi genitori- Consegna schede (Villanova)
Ore 16:35 Incontro coi genitori- Consegna schede(Zungoli)
Ore 16:00 Consiglio di interclasse (Flumeri)
Ore 16.00 Consiglio di interclasse (Villanova)
Ore 16:.35 Consiglio di interclasse (Zungoli)
Ore 16:30 Incontro coi genitori (Flumeri)
Ore 16.00 Incontro coi genitori (Villanova)
Ore 16.35 Incontro coi genitori (Zungoli)
Ore 16:00 Consiglio d’interclasse (Flumeri)
Ore 16:00 Consiglio d’interclasse (Villanova)
Ore 16:35 Consiglio d’interclasse (Zungoli)
0re 09:00 Scrutini (Villanova)
0re 09:00 Scrutini (Zungoli)
Ore 9:00
Scrutini (Flumeri)
Ore 09:30 Consegna schede ai genitori (Flumeri)
Ore 10:00 Consegna schede ai genitori (Villanova)
Ore 10:00 Consegna schede ai genitori (Zungoli)
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Calendario delle
programmazioni
settimanali:
Villanova
Flumeri
Zungoli
Settembre
Ottobre
20; or. 15:00-17:00
4-18; 14:00-18:00
20; or. 14:00-18:00
4-18; or. 14:00-18:00
Novembre
4-15; or. 14:00-18:00
29; or.14:00-16:00
8-22; or. 14:00-18:00
Dicembre
6-13;or.14:00-16:00
13; or. 14:00-18:00
Gennaio
10-24;or. 14:00-18:00
10-24;or.14:00-18:00
Febbraio
7-21; or.14:00-18:00
Marzo
7-14;or 14:00-16:00
21; or. 14:00-18:00
7-21; or.14:00-18:00
Aprile
4-11; or.14:00-16:00
4; or.14:00-18:00
Maggio
2-9;or.14:00-16:00
23; or.14:00-16:00
2-16-30 or.14:00-18:00
17;or 14:00-18:00
1-8-15-22-29; or
16:35-18:35
5-12-19-26; or
16:35-18:35
3-10-17; or
16:35-18:35
7-14-21-28; or
16:35-18:35
4-11-18-25; or
16:35-18:35
4-11-18-25; or
16:35-18:35
1-8-15-29; or
16:35-18:35
6-13-20-27; or
16:35-18:35
3; or 16:35-18:35
Giugno
7-21; or.14:00-18:00
6; or.14:00-18:00
15
CALENDARIZZAZIONE INCONTRI
Scuola Secondaria di primo grado: Villanova-Flumeri-Zungoli
28/10/2013
Ore 15:30
13/11/2013
Ore 15:00
Assemblea con i genitori per la presentazione POFElezioni dei rappresentanti dei genitori nei consigli di classe + incontro con le
famiglie
Consigli di classe-con i genitori (Zungoli)
14/11/2013
Ore 15:00
Consigli di classe-con i genitori (Flumeri)
15/11/2013
Ore 15:00
Consigli di classe-con i genitori (Villanova)
17/01/2014
Ore 15:00
Incontro con i genitori sull’orientamento (esclusivamente docenti della classe III)
Zungoli-Flumeri-Villanova
30/01/2014
31/01/2014
4/02/2014
10/02/2014
11/02/2014
Ore 15:00
Ore 15:00
Ore 15:00
Ore 16:45
Ore 16:
45
Ore 17:15
Ore 15:00
Ore 15:00
Ore 15:00
Ore 16.45
Ore 16.45
Ore 17.15
Ore 15:00
Ore 15:00
Ore 15:00
Ore 15:00
Ore 15:00
Ore 15:00
Ore 10 -12
Scrutini (Flumeri S.Villanova)
Scrutini (Zungoli S.Villanova)
Scrutini (Villanova S.Villanova)
Incontro con i genitori :CONSEGNA SCHEDE (Villanova)
Incontro con i genitori :CONSEGNA SCHEDE (Zungoli)
12/02/2014
18/03/2014
19/03/2014
20/03/2014
9/04/2014
10/04/2014
11/04/2014
6/05/2014
7/05/2014
8/05/2014
3/06/2014
4/06/2014
5/06/2014
20/06/2014
Incontro con i genitori :CONSEGNA SCHEDE (Flumeri)
Consigli di classe con genitori (Flumeri)
Consigli di classe con genitori (Zungoli)
Consigli di classe con genitori (Villanova)
Incontro con i genitori (Villanova)
Incontro con i genitori (Zungoli)
Incontro con i genitori (Flumeri)
Consigli di classe(Villanova S. Villanova)
Consigli di classe (Zungoli S.Villanova )
Consigli di classe (Flumeri S.Villanova)
Scrutini finali (Flumeri S.Villanova)
Scrutini finali (Zungoli S.Villanova)
Scrutini finali (Villanova S.Villanova)
Consegna schede
Il seguente calendario può essere modificato a seconda delle esigenze che si
manifesteranno nel corso dell’ anno.
16
Orario Settimanale delle Lezioni
Scuola dell’Infanzia
Villanova
Orario, in assenza di servizio mensa: 8:30 – 13:30 chiusura del sabato.
“con servizio mensa”
8:30 – 16:30 chiusura del sabato.
Zungoli
Orario, in assenza di servizio mensa: 8:30 – 13:30 chiusura del sabato.
“con servizio mensa”
8:30 – 16:30 chiusura del sabato.
Flumeri
Orario, in assenza di servizio mensa: 8:15 – 13:15 chiusura del sabato.
“con servizio mensa”
8:15 – 16:15 chiusura del sabato.
Scuola Primaria
Villanova
Orario:
Zungoli
Orario:
Flumeri
Orario:
8:30 – 13:30
8:30 – 13:30 chiusura del sabato
8:15 – 13:15
Scuola Secondaria di 1°grado
Villanova
Orario, in assenza di servizio mensa: 8:30 – 13:30
“con servizio mensa”
8:30 – 16:30 (due rientri)
Zungoli
Orario, in assenza di servizio mensa: 8:30 – 13:30
“con servizio mensa”
8:30 – 16:30 (due rientri)
Flumeri
Orario, in assenza di servizio mensa: 8:10- 13:10
“con servizio mensa”
8:10 – 17:00 (due rientri)
17
ASSOCIAZIONI SPORTIVE:
A.S.D. U.S. VILLANOVA
ANNA DANCE
POLISPORTIVA ZUNGOLI
BIBLIOTECHE DI
ZUNGOLI
FLUMERI
VILLANOVA
e
PARROCCHIA
DI ZUNGOLI
FLUMERI DI
VILLANOVA DEL B.
ASSOCIAZIONE
CULTURALE
"V. GRANDE"
CROCE ROSSA
INTERAZIONE
CON
L'ESTERNO
COMUNI DI
ZUNGOLI - FLUMERI
VILLANOVA DEL B.
F
PRO-LOCO
DI ZUNGOLI FLUMERI -VILLANOVA
DEL B.
INVALSI
ASSOCIAZIONI
CULTURALI
18
CONTESTO SOCIALE PROFESSIONI
GENITORI
VILLANOVA del B.
Altre prof.ni
2%
Insegnante
1%
Altri
2%
Commer.
6%
Artigiano
3%
Impiegato
10%
Casalinga
30%
Operaio
34%
Coltivatore
12%
Commer.
Casalinga
Coltivatore
Operaio
Artigiano
Insegnante
Altre prof.ni
Altri
Impiegato
19
CONTESTO SOCIALE PROFESSIONI
GENITORI
( ZUNGOLI)
Insegnante
6%
Altre prof.ni
2%
Artigiano
4%
Altri
1%
Commer.
7%
Casalinga
30%
Impiegato
14%
Coltivatore
8%
Operaio
28%
Commer.
Casalinga
Coltivatore
Operaio
Artigiano
Insegnante
Altre prof.ni
Altri
Impiegato
20
CONTESTO SOCIALE PROFESSIONI
GENITORI
FLUMERI
C ommer.
10%
Altri
7%
Casalinghe
28%
Coltivatore
5%
Altr e prof.ni
7%
Operaio
24%
Insegnante
5%
Impiegato
10%
Ar tigiano
4%
Com me r.
Co ltiva tore
Opera io
Imp ieg ato
Ar tigiano
In segna nte
Altr e prof.ni
Ca salingh e
Altri
21
PARTE SECONDA
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO
L’Istituto Comprensivo, come già si è accennato, è costituito dalle scuole dell’infanzia, primarie e
secondarie di 1° grado di Villanova , Zungoli e Flumeri.
EDIFICIO SCUOLA DELL’INFANZIA,
PRIMARIA
E SECONDARIA
DI
VILLANOVA
Le scuole: Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado di Villanova si trovano nello stesso edificio
costituito da un piano seminterrato, da un piano terra e primo piano.
La scuola dell’Infanzia occupa parte del piano seminterrato; la scuola Primaria occupa l’altra parte
del piano seminterrato e il primo piano, mentre la scuola Secondaria di 1° grado occupa il secondo
piano dell’edificio scolastico; gli uffici di segreteria e la presidenza sono ubicati al primo piano.
L’entrata della scuola dell’infanzia è indipendente, mentre per la primaria e la secondaria di 1°
grado l’entrata è unica.
Per avere un’idea più precisa dello stabile si può prendere visione delle planimetrie
appresso riportate.
EDIFICIO SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI FLUMERI
L’edificio è situato in via Aldo Moro. Disposto su quattro livelli, ha più entrate, di cui solo due
utilizzate. Il primo livello è costituito da un ampio ingresso, tre aule, servizi igienici, distinti per
sesso, una cucina e un refettorio, adibiti per la Scuola dell’Infanzia.
Scendendo poche scale si trova l’aula della classe I della Scuola Primaria .Al livello sottostante
sono allocate le altre classi della Scuola Primaria. Altri ambienti sono utilizzati per attività
funzionali all’insegnamento e si trova anche il laboratorio di informatica. Vi si trova anche un
teatrino fornito di un efficiente impianto di amplificazione e di 80 poltroncine
Al terzo livello c’è la cucina con sala mensa per gli alunni della Scuola Secondaria di 1° Grado,
spogliatoio e servizi igienici.
Tutte le porte dell’edificio sono di tipo antincendio.
EDIFICIO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI FLUMERI
22
La Scuola Secondaria di I grado dall’anno scolastico 2011/12 è stata ubicata presso una struttura
privata in Via Serrone ad una distanza di circa 600 metri dalla sede centrale che si trova in via
Aldo Moro.
Nella giornata del mercoledì e del venerdì gli alunni si recano nei locali della Scuola Primaria
alle ore 13.15 per consumare il pasto e svolgere le attività pomeridiane.
EDIFICIO SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI ZUNGOLI
L’edificio della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria di Zungoli è situato in via Orti. E’
strutturato su un piano seminterrato, un piano terra ed un piano superiore.
La Scuola dell’Infanzia è collocata al piano terra. La Scuola Primaria è collocata al piano terra e al
primo piano e possono usufruire di aule spaziose e soleggiate come da planimetria allegata.
Al primo piano è collocata la Biblioteca Comunale.
Al piano seminterrato si trovano la palestra, la sala mensa e la cucina, oltre ai bagni, non
funzionanti e locali ripostiglio
EDIFICIO SCUOLA SECONDARIA DI ZUNGOLI
L’edificio della Scuola Secondaria di 1° grado di Zungoli, realizzato nel 1974, è posto all’inizio del
paese in una zona tranquilla e poco abitata. L’edificio è costituito da ambienti adeguati allo
svolgimento delle attività didattiche, come da planimetria allegata.
23
ISTITUTO COMPRENSIVO
Villanova del B.- Zungoli
SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO DI VILLANOVA DEL B.
PIANO TERRA
WC
3
WC
4
Teatro
Spogl
iatoio
teatro
Refettorio
Laboratorio
linguistico
Archivio
Aula n°4:
Scuola
Infanzia
PALCO
Wc
1
WC
2
Aula n°3:
Scuola
Infanzia
Aula
poli
vale
nte
Aula n°2:
Scuola
Primaria
CT
ATRIO
Aula n°1:
Scuola
Primaria
24
ISTITUTO COMPRENSIVO
Villanova del B.- Zungoli
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO DI VILLANOVA DEL B.
1° PIANO
W .C.
W.
C.
W.
C.
PRESIDENZA
SEGRETERIA
WC
Aula n° 3:
Scuola Primaria
Aula n° 2:
Scuola Primaria
Aula n° 1:
Scuola Primaria
25
ISTITUTO COMPRENSIVO
Villanova del B.- Zungoli
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO DI VILLANOVA DEL B.
2° PIANO
WC
LABORATORIO
ARTISTICO
BIBLIOTECA
LABORATORIO
INFORMATICO
WC
SCALA
DI
EMER
GENZA
AULA N°3
Scuola Sec.
AULA N°2
Scuola Sec.
AULA N°1
Scuola Sec.
26
La Scuola dell’Infanzia e quella Primaria di Zungoli sono sistemate in uno stesso edificio strutturato su un piano seminterrato, un
piano terra ed un piano superiore.
La Scuola dell’Infanzia è collocata al primo piano e la Scuola Primaria al piano terra e al primo piano e possono usufruire di aule
spaziose e soleggiate come da planimetria allegata.
ISTITUTO COMPRENSIVO
Villanova del B.- Zungoli
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI ZUNGOLI
PIANO SEMINTERRATO
C.T.
W.C.
PALESTRA
W.C.
DEPOSITO
DEPOSITO
W.C.
W.C.
REFETTORIO
W.C.
CUCINA
27
ISTITUTO COMPRENSIVO
Villanova del B.- Zungoli
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI ZUNGOLI
PIANO TERRA
Area
Inagibile
Provv. N.
W.C.
W.C.
ATRIO
AULA
DOCENTI
AULA
AUDIOV
ISIVI
AULA
AULA
AULA
AULA
N. 1
N. 2
N. 3
N. 4
Area
Inagibile
Provv. N.
28
ISTITUTO COMPRENSIVO
Villanova del B.- Zungoli
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI ZUNGOLI
1° PIANO
Area
Inagibile
Provv. N.
WC
Laboratorio
Informatica
Lab.
artistico
Aula polivalente
Aula
N. 5
Aula
N. 6
Area
Inagibile
Provv. N.
29
ISTITUTO COMPRENSIVO
Villanova del B.- Zungoli
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI ZUNGOLI
PIANO SEMINTERRATO
Deposito
scuola
W.C.
30
ISTITUTO COMPRENSIVO
Villanova del B.- Zungoli
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI ZUNGOLI
PIANO TERRA
Aula
ATA
w
c
Laboratorio
artistico
Aula
audiovisivi
W.C.
Alunni
Segret
eria
Presi
denza
Aula
Polivalente
Aula
docenti
Aula
Informatica
ATRIO
Aula
n.3
Aula
n.2
Aula
n.1
31
ISTITUTO COMPRENSIVO
Villanova del B.-
SCUOLA
PRIMARIA DI FLUMERI
PIANO
32
ISTITUTO COMPRENSIVO
Villanova del B.SCUOLA DELL’INFANZIA DI FLUMERI
PIANO
33
RISORSE STRUTTURALI
 Scuola dell’Infanzia e Primaria di Zungoli – via Orti

atrio

aule

refettorio con cucina

spazi esterni delimitati
 laboratorio multimediale, sala biblioteca, palestra, ripostigli
Scuola Secondaria di 1° grado di Zungoli – via Porta Sant’Anna

atrio polifunzionale

spazi esterni (campo di pallavolo)

aule

laboratori artistico, laboratorio tecnico, laboratorio musicale, laboratorio multimediale

aula per il museo
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado di Villanova – Largo
Spina (non dotata ancora di palestra)

spazi esterni

atrio spazioso

aule

biblioteca

sala mensa

sala teatro

laboratorio artistico

laboratorio tecnico-scientifico

laboratorio multimediale
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado di Flumeri

spazi esterni

atrio

aule

laboratorio multimediale

sala mensa

sala teatro con impianto proiettore su grande schermo

biblioteca
34
ISTITUZIONE SCOLASTICA 2013 - 2014
DATI: ALUNNI e SEZIONI
ISTITUTO COMPRENSIVO
VILLANOVA DEL BATTISTA ZUNGOLI FLUMERI
VILLANOVA
ZUNGOLI
FLUMERI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
ALUNNI 13
SEZIONI 1
ALUNNI 55
SEZIONI 2
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
PRIMARIA
ALUNNI 35
CLASSI 3
ALUNNI 96
CLASSI 5
SCUOLA SEC. 1°
SCUOLA SEC. 1°
SCUOLA SEC. 1°
ALUNNI 52
CLASSI 3
ALUNNI 42
CLASSI 3
ALUNNI 53
CLASSI 3
ALUNNI 32
SEZIONI 2
SCUOLA
PRIMARIA
ALUNNI 73
CLASSI 5
35
PARTE TERZA
IL SERVIZIO SCOLASTICO
RISORSE PROFESSIONALI ED ECONOMICHE
Il personale docente e non docente in parte vive sul posto, in parte viene da lontano, ma questo non
è affatto motivo di inconvenienti per il regolare funzionamento dell’attività didattica, in quanto tutti
si presentano in servizio con puntualità e lo svolgono con senso di responsabilità e professionalità.
Data la conformazione del territorio di cui si è detto, gli alunni, per quanto in misura diversa,
risentono negativamente dei disagi della pendolarità, giacché molti di loro abitano in luoghi distanti
dal centro abitato ed hanno poche opportunità di avere relazioni frequenti e regolari con i compagni
di classe e gli altri coetanei. Tuttavia essi non incontrano difficoltà di inserimento in lavori di
gruppo e lo spirito di collaborazione a scuola si afferma agevolmente sia come metodo di lavoro, sia
come mentalità a stabilire rapporti speciali.
La partecipazione dei genitori alla vita della scuola e alle riunioni collegiali risulta sempre più
consistente e ciò consente di svolgere più agevolmente il compito educativo e sociale al quale la
scuola è chiamata.
Di tutte le risorse di cui la scuola dispone si farà un uso oculato e mirato insieme ai laboratori
scientifico e di informatica, agli attrezzi ginnici, agli strumenti musicali e audiovisivi.
Importanti risulteranno la collaborazione e la presenza fattiva dei genitori, gli incontri informativi
con esperti del settore sanitario e sociale, i rapporti interattivi con soggetti sociali ed istituzionali del
territorio.
Naturalmente la risorsa essenziale rimane il calendario scolastico e l’orario delle lezioni organizzato
in modo didattico e funzionale, le attività di aggiornamento, di formazione e di autoaggiornamento,
un sistema di valutazione coerente con la scheda personale dell’alunno, le attività di recupero, di
orientamento, di educazione alla salute, di educazione stradale, le attività di continuità educativa e
funzionalità del gruppo di lavoro con gli insegnanti della scuola elementare e scuola dell’infanzia;
attività del gruppo di lavoro “handicap”; organizzazione e realizzazione di visite guidate e di viaggi
di istruzione; promozione e partecipazione ad attività sportive e ad altre eventuali manifestazioni..
36
PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO
In armonia con la Carta dei Servizi l’Istituto Comprensivo “F. De Sanctis” si ispirerà ai seguenti
principi. I fondamentali:

di uguaglianza, per il rispetto dei diritti sociali e culturali di ogni allievo, indispensabili alla sua
dignità e allo sviluppo della sua personalità e per la garanzia delle pari opportunità senza
distinzione di razza, di sesso, di religione, di nazionalità, di provenienza socio-economica e di
ragioni psico-fisiche;

di educazione alla civile convivenza democratica;

di cittadinanza e costituzione;

di imparzialità e di regolarità nell’erogazione dei servizi;

di accoglienza e integrazione ai fini del superamento delle situazioni di difficoltà e di disagio
degli alunni (handicaps, stranieri ….);

di diritto alla scelta delle famiglie e di superamento degli ambiti territoriali per le iscrizioni degli
alunni;

di partecipazione, efficienza e trasparenza;

di libertà di insegnamento e aggiornamento.
Tutti principi questi ampiamente esplicitati e ampliati nella Carta dei Servizi che rimane uno dei
documenti basilari della scuola.
37
TEMPO PIENO
Da vari anni i genitori di Zungoli all’atto di iscrizione nella classe 1a, facevano richiesta di tempo
pieno per i loro figli.
Per l’anno scolastico 2013/2014 è stato finalmente attivato il tempo pieno con 40 ore settimanali per
tutte le classi del plesso.
Si ritiene che la permanenza degli alunni a scuola per un tempo così lungo risponda meglio ai
bisogni formativi dei bambini e concilii il bisogno di articolare i percorsi didattici secondo tempi il
più possibile adeguati alle esigenze di apprendimento di ogni singolo alunno con i tempi di lavoro
indispensabili all’insegnamento delle diverse discipline.
Gli alunni frequentano la scuola dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30.
Nell’ambito delle 40 ore settimanali 32,5 sono dedicate alla didattica,2,5 ad un laboratorio di
scienze motorie dalle 14 alle 14,30, 5 ore alla mensa .
Il momento quotidiano della mensa è inteso come momento di educazione alimentare, che pone
attenzione alla qualità ed alla varietà delle proposte alimentari e responsabilizza gli alunni
proponendo di assaggiare ogni cibo, evitando ogni pregiudizio, e che insegna ad evitare ogni
spreco.
Le 2,5 settimanali dedicate a scienze motorie intese come dopo mensa si caratterizzano come il
momento del gioco, dello stare bene insieme.
L’aula, come luogo dell’accoglienza e dell’appartenenza, rimane l’ambiente prevalentemente
utilizzato per lo svolgimento delle attività didattiche; l’uso del laboratorio e degli altri spazi della
scuola (palestra, cortile, atri, corridori, salone, ecc…), permette il raccordo tra teoria e pratica
operativa.
L’interazione con il territorio, praticata mediante uscite didattiche, visite guidate, collaborazione
con enti esterni ed altre agenzie educative, favorisce l’incontro tra scuola-ambiente-cultura-società.
38
ARTICOLAZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE NELLA PRIMARIA – VILLANOVA
Disciplina
PRIMA
SECONDA
TERZA
QUARTA
QUINTA
ITALIANO
8
7
7
7
7
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
INGLESE
1
2
3
3
3
MATEMATICA
6
6
5
5
5
SCIENZE
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
2
2
EDUCAZIONE
FISICA
2
2
2
2
2
MUSICA
2
2
2
2
2
IRC
2
2
2
2
2
22
22
22
22
SOSTEGNO
39
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA – ZUNGOLI
Nella Scuola Primaria di Zungoli i bambini che frequentano la classe 1^ sono solo 3 e quelli che
frequentano la classe 3a sono 5, per cui i docenti del plesso hanno continuato ad organizzare le
attività didattiche in modo flessibile, facendo in modo che durante le ore mattutine, dalle 8.30 alle
13.00 tutte le classi (comprese la 1^ e la 3^) usufruiscano di un insegnamento frontale, mentre dalle
14.30 alle 16.30 si formano le pluriclassi 1^/2^ e 3^/5^, e la classe4^.
DISCIPLINA
Lingua Italiana
Matematica
Religione
Storia
Educazione fisica
Arte e Immagine
Musica
Scienze
Geografia
Inglese
Tecnologia
GRUPPO
Frontale per tutte le classi
Frontale per tutte le classi
1a /2a - 3^/5^ - 4^
Frontale
a
a
1 /2 - 3^/5^ - 4^
1a /2a - 3^/5^ - 4^
1a /2a - 3^/5^ - 4^
1a /2a - 3^/5^ - 4^
Frontale per tutte le classi
Frontale per tutte le classi
1a /2a - 3^/5^ - 4^
40
ARTICOLAZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE NELLA PRIMARIA – ZUNGOLI
Disciplina
PRIMA
SECONDA
TERZA
QUARTA
QUINTA
9,5
9,5
9,5
9,5
9,5
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
INGLESE
1
2
3
3
3
MATEMATICA
6
7
6
6
6
SCIENZE
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
1
1
EDUCAZIONE
FISICA
1
1
1
1
1
MUSICA
2
2
2
2
2
IRC
2
2
2
2
2
ITALIANO
41
ARTICOLAZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE NELLA PRIMARIA – FLUMERI
Disciplina
PRIMA
SECONDA
TERZA
QUARTA
QUINTA
ITALIANO
6
6
5
5
5
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
INGLESE
1
2
3
3
3
MATEMATICA
5
4
4
4
4
SCIENZE
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
2
2
EDUCAZIONE FISICA
2
2
2
2
2
MUSICA
2
2
2
2
2
IRC
2
2
2
2
2
LAB.PROM ALLA
LETTURA
1
1
1
1
1
LAB. LARSA
1
1
1
1
1
LAB. INGLESE
1
1
1
1
LAB. RICERCA
AMBIENTALE
LAB.SCUOLA E
TERRITORIO
1
42
ARTICOLAZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE NELLA SECONDARIA DI 1° GRADO VILLANOVA - ZUNGOLI
CLASSI PRIME
Italiano*
Storia e C&C
Geografia
Inglese*
Francese*
Scienze matematiche*
Tecnologia
Arte
Musica
Ed. Motoria
IRC
TOTALE
Ord.
4
3
3
3
2
6
2
2
2
2
1
30
mensa
1
TP
2
1
2
2
4
CLASSI SECONDE
Attività
2
Ord.
4
3
3
3
2
6
2
2
2
2
1
30
2
38
Approfondimento
Attività
Dalle Educazioni alle emozioni
mensa
1
TP
2
1
2
2
4
CLASSI TERZE
Attività
2
38
Dalle Educazioni alle emozioni
Potenziamento/Recupero
Italiano – Matematica
* con prova scritta all’esame finale del primo ciclo
Potenziamento/Recupero
Italiano – Matematica
2
Ord.
4
3
3
3
2
6
2
2
2
2
1
30
mensa
1
TP
2
1
2
2
4
Attività
2
2
38
Dalle Educazioni alle emozioni
Potenziamento/Recupero
Italiano – Matematica
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ARTICOLAZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE (FLUMERI)
Discipline o gruppi di discipline
Italiano, Storia, Geografia
Matematica e Scienze
Tecnologia
Inglese
Seconda lingua comunitaria
(francese)
Arte e immagine
Musica
Religione Cattolica
CLASSE I
15
9
2
3
2
CLASSE II
15
9
2
3
2
CLASSE III
15
9
2
3
2
2
2
1
2
2
1
2
2
1
Nella scuola secondaria di I grado di Flumeri sarà così distribuito: 5h antimeridiane + 3h pomeridiane per due volte alla settimana (mercoledì e
venerdì)
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PARTE QUARTA
CURRICOLO
VERTICALE
45
1. LE LINEE GUIDA DELL’AZIONE EDUCATIVA DELLA SCUOLA
Accoglienza, orientamento e continuità costituiscono le linee guida lungo le quali il nostro
istituto intende svolgere il proprio percorso educativo e formativo. Gli interventi relativi a queste tre
direttrici non si esauriscono in progetti specifici o momenti limitati nel tempo, ma rappresentano un
modo di agire e di operare che caratterizza tutta l’azione educativa.
1.1 Accoglienza
Viene intesa nel senso più ampio ed è rivolta tanto agli alunni quanto al personale scolastico,
docente e non docente, così come alle stesse famiglie. Essa viene applicata con la massima
flessibilità di tempi e di metodi per superare le eventuali difficoltà che via via si possono incontrare
durante la normale vita scolastica.
Obiettivo formativo
Conoscere e accettare la scuola come luogo di serenità e di sicurezza.
1.2 Orientamento
Va inteso come uno stimolo, per gli alunni, alla conoscenza di potenzialità ed attitudini in
modo da acquisire consapevolezza dei propri punti di forza ma anche delle proprie debolezze al fine
di operare scelte consapevoli.
L’Istituto fornisce inoltre agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di 1° grado
informazioni sulle possibilità offerte dal sistema nazionale e locale dell’istruzione e della
formazione attraverso l’organizzazione di:
a. visite guidate agli Istituti superiori del circondario;
b. incontri con la presenza contemporanea dei rappresentanti degli istituti superiori del
circondario.
Obiettivo formativo
Conoscere le proprie potenzialità, attitudini e preferenze per operare scelte consapevoli.
1.3 Continuità
Ha il doppio significato di costruire nuove conoscenze sul bagaglio culturale posseduto
dall’alunno ed anche quello di creare un continuum tra gli interventi dei docenti dei tre ordini di
scuola. Per rendere ancora più efficace la continuità, il Collegio dei docenti si impegna a stabilire
criteri comuni e condivisi in tutti i momenti del processo educativo. Particolare attenzione sarà data
alla stesura dell’orario scolastico fermo restando che si possono utilizzare ore extra da incentivare
col fondo d’Istituto.
Obiettivo formativo
Creare un ambiente che l’alunno riconosca come familiare e che gli permetta di esprimersi al
meglio delle sue possibilità.
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Le tre linee guida su esposte, vero e proprio substrato su cui si dovrebbe muovere tutta
l’attività del nostro istituto, saranno esplicitate non solo all’inizio dell’anno scolastico ma in modo
regolare e con sensibilità nei confronti di ogni problematica quotidiana, con disponibilità all’ascolto
empatico, in particolar modo per quanto riguarda i disagi fisico-pratici e psicologici, prevedendo
flessibilità di tempi e di attività. Nei riguardi dei genitori si favoriranno rapporti di collaborazione
perché è solo dalla sinergia tra le due più importanti agenzie educative per il ragazzo che l’azione
educativa risulta proficua ed efficace.
Ogni operatore della scuola, a qualsiasi livello si trovi ad operare, dovrà svolgere la propria
attività nel rispetto e nell’interesse dell’alunno.
2. METODOLOGIA GENERALE DELL’ISTITUTO
La finalità ultima dell’Istituto come peraltro quella dell’istruzione istituzionalizzata, non è
chiaramente quella di una mera trasmissione di saperi ma quella, ben più impegnativa e gratificante,
di una maturazione globale della persona, in altri termini bisogna anteporre i comportamenti alle
conoscenze, che assumono in tal modo solo la funzione di strumenti finalizzati al raggiungimento
dei primi.
Il primo punto, irrinunciabile, è quello di fissare regole comportamentali chiare, semplici ed
efficaci. Per una loro migliore acquisizione da parte degli alunni risulta essere fondamentale il
renderli consapevoli e maggiormente motivati e, a tal fine, si ritiene importante:



coinvolgere gli alunni nella formulazione delle varie regole;
che le regole siano espresse in termini positivi e rappresentate nei vari linguaggi;
lasciare agli alunni il tempo necessario alla loro assimilazione, enfatizzando il
raggiungimento di risultati positivi.
L’applicazione di quanto sopra esposto favorirà l’instaurarsi di un positivo rapporto di affetto, di
stima e di fiducia tra gli insegnanti e gli alunni, facendo sì che, insieme, si possa vivere l’esperienza
scolastica in modo gratificante e motivante.
Al fine di prevenire l’insuccesso scolastico e perseguire la maturità globale della persona in tutte
le sue dimensioni, saranno poste in essere:










attività di recupero e potenziamento;
attività laboratoriali (laboratori previsti: di informatica, di ceramica, di pittura, di lettura,
scientifico, tecno-pratico, musicale);
attività per progetti;
valorizzazione e centralità della cultura di appartenenza ;
affrontare in maniera nuova le attività d’insegnamento con opportune scelte organizzative;
aggiornamento, formazione, ricerca-azione;
distribuzione di libri in comodato d’uso e ampliamento della dotazione libraria della
biblioteca per il prestito;
azione di prevenzione contro l’assenteismo (comunicazioni scritte o telefoniche, colloqui
con i genitori, assemblee);
partecipazione a reti di scuole;
accordi e protocolli con Enti pubblici e privati e con privati cittadini.
Saranno, a tal fine, adottate le seguenti strategie:
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



lezione dialogata;
metodo della ricerca scientifica;
lezione interattiva anche con l’ausilio di strumenti multimediali;
metodologia della ricerca-azione.
I contenuti, utilizzati sempre e solo in modo strumentale al primitivo obiettivo della maturazione
globale della persona, saranno scelti e strutturati in funzione degli obiettivi prefissati secondo i
seguenti criteri:




validità;
significatività;
interesse;
possibilità di effettivo apprendimento da parte dei discenti (principio di congruità).
Le varie attività saranno:




articolate ed individualizzate;
differenziate partendo da quello che l'alunno sa fare;
progressive seguendo i mutamenti ed i progressi dell'alunno;
mediate, guidate, cioè, dai docenti che saranno i facilitatori del processo di apprendi-mento.
Preoccupazione primaria del corpo docente sarà quella di curare primariamente la continuità fra i tre
ordini di scuola, con lo scopo di portare alla luce tutte le conoscenze pregresse che costituiscono il
punto di partenza di ogni nuovo segmento scolastico.
3. VALUTAZIONE
L’istituto si propone di svolgere con particolare cura le operazioni inerenti alla valutazione
interna. In essa saranno ben distinte le fasi e le attività riferite a:
1. Valutazione di sistema
2. Valutazione degli apprendimenti.
3.1. Valutazione di sistema
Il processo d’insegnamento-apprendimento sarà tenuto continuamente sotto osservazione con un
monitoraggio distribuito in modo omogeneo durante tutto l’anno scolastico e culminerà nel corso
del II quadrimestre con raccolta di critiche e di proposte per mezzo di:

raccolta di dati tramite un questionario, somministrato nella seconda metà dell’anno
scolastico, a un campione di famiglie, di alunni e di insegnanti , equamente suddiviso fra i
tre ordini di scuola.
3.2 Valutazione degli apprendimenti
a) La valutazione diagnostica mirerà ad accertare il bagaglio culturale, emotivo e relazionale
(anche col contributo delle famiglie) che l’alunno ha acquisito.
b) La valutazione formativa sarà attuata con prove adatte alla fine di ogni segmento di apprendimento. Strumenti di verifica saranno: osservazioni occasionali e sistematiche - Test e
prove di vario tipo, comuni per classi parallele - Schede operative - Griglie di rilevazione.
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c) La valutazione intermedia e finale sarà documentata tramite griglie di rilevamento e tabulazione dei dati
d) Si propone di stimolare in tutti gli alunni l’autovalutazione, intesa come strategia atta a
favorire la consapevolezza e la partecipazione alla propria crescita cognitiva, emozionale e
relazionale.
A tal fine il Collegio dei docenti ha individuato per la verifica e la valutazione i seguenti
indicatori:
1.
2.
3.
4.
5.
Conoscenze riferite agli argomenti richiesti;
Padronanza del codice linguistico e specifico;
Partecipazione e impegno;
Progressi compiuti dall’alunno rispetto ai livello di partenza;
Rispetto delle regole di comportamento.
4. EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA
Tale ambito racchiude e sintetizza tutti quegli interventi trasversali alle diverse discipline ma che
debbono costituire la nervatura centrale su cui curvare il lavoro del docente. All’interno della
convivenza democratica, al solo scopo di una migliore comprensione ed organizzazione, vengono
distinti diversi ambiti di intervento:







Educazione all’affettività
Educazione alla salute ed alla corretta alimentazione
Educazione stradale
Educazione all’interculturalità
Educazione alla legalità
Scuola sicura
Educazione ambientale
4.1 Obiettivi formativi:
a) Percepire, conoscere e rappresentare se stessi accogliendo sollecitazioni interne ed esterne
per migliorare e arricchire la propria personalità.
b) Gestire le proprie reazioni emotive in contesti vari per sapersi relazionare con gli altri in un
gruppo, evitando conflitti interpersonali:
a. a livello individuale (sentimenti di fiducia, sicurezza, autostima)
b. a livello interpersonale (atteggiamenti e comportamenti di cooperazione, rispetto,
reciprocità, consapevolezza nell’apprendimento).
c) Assumere comportamenti corretti per la difesa della propria ed altrui incolumità.
d) Essere consapevole dei problemi di vita quotidiana relativi alla sicurezza e, quindi,
sviluppare atteggiamenti e comportamenti volti alla prevenzione.
e) Accettare, rispettare ed aiutare gli altri e i diversi da sé.
f) Impegnarsi in iniziative di solidarietà.
g) Scoprire ed applicare le regole delle comunità.
Per sottolineare i valori necessari per una civile convivenza, come da indicazioni ministeriali, nel
nostro Istituto è ormai necessario pianificare un periodo dedicato all’educazione alla LEGALITÀ,
durante il quale, con il sostegno delle Funzioni strumentali, ogni gruppo-classe è stimolato a
riflettere su questa tematica attraverso varie attività, tra cui anche la proiezione di film. Con tale
iniziativa non si vuole certo esaurire l’interesse verso tale problematica, interesse che rimane
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comunque costante e vigile durante l’intera durata dell’anno scolastico, in modo trasversale a tutte
le discipline.
5. CONTESTI INTRECCIATI: SCUOLA E TERRITORIO
La scuola ed il contesto in cui opera sono due realtà dinamiche che si condizionano
vicendevolmente e, nello stesso tempo, entrambe condizionate da fattori sociali, politici, economici,
culturali, vicini e lontani, locali e globali, che ne modificano, allentano, accentuano, azioni e
risultati.
Considerata la rapida evoluzione dei sistemi di comunicazione, di sviluppo economico e so-ciale, lo
studio del contesto in cui opera la scuola non può considerarsi un dato di fatto stabile e sicuro da cui
partire, ma deve essere considerato una ricerca in progress, da aggiornare e rivedere continuamente
per calibrare l’azione educativa.
Tale premessa costituisce la base dell’idea di flessibilità della progettazione dell’offerta formativa
che si flette, si adatta, si collega alle nuove esigenze che emergono dal rapporto dialogico e
sinergico tra scuola e società.
6. PROPOSTA PER LA SPERIMENTAZIONE DELLE INDICAZIONI PER
IL CURRICOLO
Gli obiettivi cognitivi previsti dalla Indicazioni per il curricolo per ognuno dei tre ordini di scuola
(scuola dell’infanzia - scuola primaria - scuola secondaria di 1° grado) saranno modulati ed
adeguati, classe per classe, allo sviluppo cognitivo, psicologico e comportamentale dell’alunno. Gli
strumenti operativi che consentiranno il raggiungimento degli obiettivi previsti saranno esperiti da
ogni insegnante nel pieno rispetto delle Indicazioni per il curricolo nonché degli obiettivi di
apprendimento e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti per la fine di ognuna delle
tappe in cui è stata divisa la scuola dell’Infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo
grado.
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CURRICOLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
Obiettivi generali del processo formativo
La Scuola dell’Infanzia rafforza l’identità personale, l’autonomia e le competenze dei bambini. Essa
raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo collocandoli all’interno di un progetto di scuola
articolato ed unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità della famiglia e l’importanza del
territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali.
TRAGUARDI RIFERITI AI CINQUE (5) CAMPI DI ESPERIENZA
IL SE' E L'ALTRO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
II bambino:
-
manifesta in vari modi di aver sviluppato il senso dell'identità' personale;
riconosce ed esprime sentimenti ed emozioni;
riconosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola e percepisce la propria
appartenenza a questa realtà;
gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini;
rispetta gli adulti e dimostra fiducia;
segue le regole di comportamento concordate e si assume responsabilità.
OBIETTIVI DI APPPRENDIMENTO:
-
Conquistare una progressiva autonomia rispetto ai propri bisogni personali all'ambiente e
ai materiali.
Stabilire relazioni positive con adulti e compagni.
Prendere consapevolezza della propria identità in rapporto agli altri e a se stesso.
Sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo e ad una comunità.
Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti.
Scoprire, rispettare gli ambienti e gli spazi.
I L CORPO E IL MOVIMENTO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino:
- dimostra autonomia nella cura di sé, nel movimento, nella relazione;
- conosce le diverse parti del corpo e le loro funzioni;
- prova piacere nel movimento che coordina e controlla nei giochi individuali e di gruppo;
- usa le potenzialità sensoriali, relazionali ritmiche ed espressive del corpo;
- si accorge dei cambiamenti che riguardano la sua crescita;
- conosce regole e strategie di azione da utilizzare nel gioco;
- rappresenta i vissuti motori e le conoscenze in vari modi.
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OBIETTIVI DI APPPRENDIMENTO:
-
Coordinare il movimento del corpo a livello globale e segmentarlo.
Partecipare ai giochi di movimento.
Comprendere le consegne dell'insegnante relative alle posizioni topologiche.
Sviluppare la coordinazione oculo/manuale.
Orientarsi autonomamente nello spazio conosciuto.
Rappresentare e ricomporre il corpo umano.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino:
- partecipa con piacere ad attività di ascolto e produzione musicale utilizzando voce, corpo,
oggetti e semplici strumenti musicali;
- si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa usare diverse
tecniche espressive;
- manipola e utilizza con creatività molteplici materiali;
- comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando i linguaggi del corpo.
- Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo;
- Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali
- Esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
OBIETTIVI DI APPPRENDIMENTO:
-
Esprimersi attraverso varie tecniche espressive.
Esprimersi attraverso il canto e il canto corale;
Riconoscere i colori fondamentali e derivati.
Sviluppare la creatività;
Saper esprimere le proprie emozioni attraverso il linguaggio del corpo.
Muoversi seguendo un ritmo musicale;
Utilizzare le nuove tecnologie.
I DISCORSI E LE PAROLE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino:
- usa con padronanza la lingua , si esprime con un lessico ricco e preciso;
- dimostra fiducia e motivazione nell’esprimere agli altri le proprie emozioni, domande,
pensieri, attraverso il linguaggio verbale;
- usa il linguaggio verbale in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività;
- ascolta e comprende le narrazioni, dimostra piacere per la lettura di storie;
- racconta , inventa, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega;
- riflette sulla lingua , riconosce apprezza e sperimenta la pluralità linguistica dei testi;
- formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
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OBIETTIVI DI APPPRENDIMENTO:
-
Ascolta e comprendere le consegne dell'insegnante;
Rispondere alle domande stimolo dell'insegnante
Farsi capire dagli altri, pronunciando correttamente le parole, nominando gli oggetti
comuni, raccontando eventi personali e non in maniera comprensibile.
Rispettare nell'esposizione un successione temporale.
Usare un lessico appropriato all’età;
Ripetere la trama di un breve racconto.
Riconoscere il suono del fonema;
Saper mettere in successione temporale una storia.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino:
- si pone in atteggiamento esplorativo nei confronti della realtà;
- formula domande e ipotesi, condivide risposte e accetta soluzioni;
- usa un linguaggio appropriato per descrivere le situazioni;
- raggruppa, classifica, ordina e misura secondo diversi criteri;
- colloca se stesso, oggetti e persone nello spazio ;
- sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana;
- valuta quantità e riconosce i diversi usi del numero;
- trova e usa strategie per risolvere semplici problemi;
- osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti;
- individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro,
sopra/sotto, destra/sinistra;
- segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali;
- rappresenta verbalmente e graficamente osservazioni ed esperienze usando anche segni e
simboli convenzionali.
OBIETTIVI DI APPPRENDIMENTO:
-
Riconoscere dimensioni grande/piccolo.
Riconoscere alcuni aspetti topologici.
Individuare e riconoscere le forme geometriche.
Raggruppare e classificare oggetti in base a criteri.
Distinguere il mondo animale da quello vegetale.
Amare e rispettare la natura.
Distinguere i giorni della settimana.
Conoscere le stagioni.
Ordinare sequenze in successione temporale.
Riconoscere nelle forme geometriche i segnali stradali.
Individuare e riconoscere le forme di inquinamento.
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER L’IRC
IL SE’ E L’ALTRO
-
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che
Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suonome, per
sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche
appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose
IL CORPO E IL MOVIMENTO
-
Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a
manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
IMMAGINI, SUONI E COLORI
 Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita
dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi e arte), per poter esprimere con
creatività il proprio vissuto religioso.
I DISCORSI E LE PAROLE
 Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa
narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione
significativa anche in ambito religioso.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
 Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da
tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di
responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
Metodologia
Consapevoli che l’educazione, soprattutto in quest’età si attua attraverso l’esperienza diretta, il
nostro “progetto” sarà basato sul principio che vuole il bambino operoso, protagonista di ogni sua
esperienza per l’attuazione della programmazione ci proponiamo perciò di:
-
Predisporre un ambiente ricco di stimoli in cui ogni bambino può “fare”, “operare”,
“creare”.
- Organizzare le sezioni in angoli attrezzati per specifiche attività.
- Utilizzare materiale informale e/o strutturato rispondendo alle necessità esplorative,
manipolative dei bambini.
Concentreremo inoltre molta attenzione su:
- La socializzazione fra bambini.
- La regia dell’insegnante.
- L’osservazione sistematica.
- La riprogettazione degli interventi.
- La documentazione.
L’organizzazione metodologica/didattica valorizzerà secondo le indicazioni , il gioco,
54
l’esplorazione, la vita di relazione.
Lo svolgimento delle attività prevede un’organizzazione basata su attività libere e/o guidate di
gruppi eterogenei per favorire interventi maggiormente individualizzati e socializzati.
Ciascun bambino ha infatti diritto a un’educazione “su misura” che lo porti a sviluppare la sua
originalità che rispetti il suo individuale ritmo di crescita, che valorizzi tutto ciò che di buono può
aver già acquisito e integri invece, ciò che potrebbe essere carente.
Verifica e valutazione
Durante l'anno le verifiche verranno effettuate in itinere e documentate da elaborati grafici,
schede di verifica opportunamente predisposte e da cartelloni riassuntivi. La valutazione finale
scaturirà dalle verifiche svolte durante l'anno che rileveranno competenze raggiunte in ambito
espressivo, comunicativo, logico e operativo.
ORARIO SCOLASTICO (senza servizio mensa)
8.15- 13.15 chiusura del sabato ( Flumeri)
8.30- 13.30 chiusura del sabato ( Villanova e Zungoli)
ORARIO SCOLASTICO (con servizio mensa)
Scuola Infanzia Flumeri
1° Turno : (antimeridiano) ore 8.15-13.15 dal lunedì al venerdì
2° Turno: (pomeridiano) ore 11.15-16.15 dal lunedì al venerdì
Scuola Infanzia Villanova e Zungoli
1° Turno : (antimeridiano) ore 8.30 -13.30 dal lunedì al venerdì
2° Turno: (pomeridiano) ore 11.30 -16.30 dal lunedì al venerdì
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ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA
SCUOLA DELL’INFANZIA FLUMERI -VILLANOVA E ZUNGOLI
08.15 – 09.00
Ingresso ed accoglienza bambini
09.00 – 9.30
Giochi e attività finalizzate nell’atrio. Break nelle aule.
9.30 – 12.15
Attività programmate secondo la programmazione, articolate in U. d.A. ;
attività di intersezione; attività di laboratorio. L’I.R.C. è presente 1 giorno a
settimana per 1.30 minuti per sezione
12.15 – 12.30
Igiene personale del bambino e preparazione per la mensa
12.30 – 13.30
Mensa
13.30 – 15.00
Attività di gioco libero nelle aule o nell’atrio
15.00-16.00
Attività guidate di sezioni e di giochi finalizzati
15.45-16.15
Riordina e uscita dei bambini
LABORATORI
Laboratori:
Criteri
organizzativi:
Periodo:
“Musica e movimento”
Eterogenei per età
Novembre-Maggio
“Prescrittura e prelettura”
(bambini 5 anni)
Omogenei per età
Scuola Infanzia
“Musica e movimento”
Eterogenei per età
Villanova e Zungoli
“Prescrittura e prelettura”
(bambini 5 anni)
Omogenei per età
Scuola
Flumeri
Infanzia
Novembre-Maggio
“Lingua inglese” Villanova
(bambini 5 anni)
VISITE GUIDATE:
Le visite guidate nel territorio saranno svolte durante l’anno scolastico tenendo conto delle esigenze
didattiche e delle condizioni climatiche.
56
SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:






Partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti (conversazione, discussione, di
classe o di gruppo...) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulato in un
registro il più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali diretti o trasmessi dai media cogliendone il senso , le
informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi.
Legge e comprende testi di vario tipo appartenenti alla lettura dell’infanzia sia a voce alta,
con tono espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi
semplici pareri personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia,chiari e coerenti ,(di invenzione, per lo studio, per
comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, elabora testi
manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura).
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce
e utilizza i più frequenti in più frequenti termini legati alle discipline.
Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si
legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte
determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.
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MATEMATICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:










Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentali con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio , relazioni e strutture che si trovano
in natura o che sono state create dall’ uomo utilizzando in particolare strumenti per il
disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.
Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per
ricavare informazioni.
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni ( tabelle e grafici)
Riconosce e quantifica,in casi semplici,situazioni di incertezza.
Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono
ammettere più soluzioni.
Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti ad un unico ambito)
mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il
procedimento seguito.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici ..
Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando ad usare le
espressioni “è più probabile”, “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando una prima
quantificazione
Sviluppa un atteggiamento positivi rispetto alla matematica ,attraverso esperienze
significative , che gli hanno fatto capire come gli strumenti matematici siano utli per operare
nella realtà.
58
SCIENZE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:






Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che deve succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico:con l’aiuto dell’insegnante ,dei compagni,in
modo autonomo ,osserva e descrive lo svolgersi dei fatti.
Impara a identificarne anche da solo gli elementi, fa misurazioni,registra dati significativi.
Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla
propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto
ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e
naturale, di cui conosce e apprezza il valore.
STORIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:









Conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica.
Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali
Organizza la conoscenza, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Sa raccontare i fatti studiati.
Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio
artistico e culturale.
Comprende aspetti della storia del Paleoletico alla fine dell’impero romano d’Occidente ,
con la possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
59
GEOGRAFIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:







Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
tipologici, punti cardinali e coordinate geografiche.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici
e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Riconosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina,
pianura, costieri, vulcanici, ecc) con particolare attenzione a quelli italiani.
E’ in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi,
laghi...) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture...) dell’Italia.
Utilizza un linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare
semplici schizzi cartografici e carte tematiche.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo
sul paesaggio naturale.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
fotografiche, artistico-letterarie).
INGLESE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:




Riconosce semplici messaggi verbali orali e semplici testi scritti su argomenti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Comprende ed usa espressione di uso frequente relativi ad ambiti familiari
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua
straniera.
60
MUSICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:






Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o
codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica,
le trasforma in brevi forme espressive.
Esegue , da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e
culture differenti ,utilizzando anche srtumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli
nella pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
EDUCAZIONE FISICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:






Acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la
padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali
e temporali contigenti.
Utilizza un linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati
d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici
discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità tecniche.
Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per
gli altri.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura
del proprio corpo e ad un corretto regime alimentare.
Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco
sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.
61
ARTE E IMMAGINE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:


Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie
di testi visivi e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di
materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche
audiovisivi e multimediali).
E in grado di osservare , esplorare, desrivere e leggere immagini e messaggi multimediali.
Individua gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato
provenienti da altri paesi diversi dal proprio.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e mette in atto
pratiche di rispetto e salvaguardia.
62
RELIGIONE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:



Riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù
e sa
collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui
vive, riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per
interrogarsi rispetto al modo in cui lui stesso percepisce e vive tali festività.
Riconosce nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della
cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni;
identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi
delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza culturale ed
esistenziale.
Confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distingue la specificità
della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro
che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il
valore dei Sacramenti e si interroga sul significato che essi hanno nella vita dei cristiani.
63
TECNOLOGIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno:






Riconosce e indentifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.
Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni
e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego.
Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e rileva segni e simboli
comunicativi analizzando i prodotti commerciali.
Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più
significative della storia dell’umanità, osservando oggetti del passato.
E’ in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio
lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità
comunicative.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche , le funzioni e i limiti della tecnologia
attuale.
.
N.B.
Il presente schema potrebbe subire delle variazioni dato che sarà riesaminato da un’apposita
commissione e dai docenti delle F.F.S.S
64
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO.
ITALIANO
Obiettivo generale:
Attivare i numerosi e complessi processi cognitivi sottesi al comprendere e al comunicare.
Classe
I
Classe
II
Classe
III
Riconosce, attraverso l’ascolto attivo caratteristiche e scopo di testi di vario tipoAscolta e comprende messaggi di vario tipo - Utilizza tecniche adeguate per la
lettura silenziosa e ad alta voce - Riconosce le informazioni principali di un
messaggio - Produce semplici testi - Espone in modo pertinente, semplice e chiaro Riconosce e descrive gli elementi della frase- Consulta il dizionario per arricchire il
lessico - Segue modalità di scrittura creativa - Sa comunicare un’esperienza.
Riconosce attraverso l’ascolto attivo, caratteristiche e scopo di testi di vario tipo Ascolta e comprende messaggi di vario tipo - Legge in modo approfondito, anche
guidato, testi di vario tipo - Riconosce le informazioni principali di un messaggio Produce testi usando le principali forme testuali (cronaca, diario, lettera) - Espone in
modo pertinente, semplice e chiaro - Usa correttamente le strutture sintattiche per
espri-mere e comunicare - Organizza in modo logico il pensiero - Consulta il
dizionario per arricchire il lessico - Segue modalità di scrittura creativa - è in grado
di organizzare la studio di un argomento.
Sa comprendere analiticamente una comunicazione - Sostiene con opportune
comunicazioni il proprio punto di vista - Legge e comprende testi di vario tipo Realizza forme diverse di scrittura creativa, in prosa ed in versi - Riferisce e
commenta un testo letto o ascoltato - Utilizza un lessico vario ed articolato Analizza testi poetici memorizzati - Ricava dati ed informazioni da enciclopedie e
da internet - Scrive testi di forma e tipologia diversa (avvisi, biglietti, lettere private
e pubbliche , diari personali e di bordo, relazioni, saggi) - Scrive testi utilizzando
programmi di videoscrittura e ne cura l’impostazione grafica - Pianifica un percorso
tematico pluridisciplinare ai fini del colloquio - Conosce la costruzione della frase
complessa e riconosce i principali tipi di proposizioni subordinate - Comprende il
rapporto fra trasformazione della lingua e contesto storico.
65
MATEMATICA
Obiettivo generale:
Operare e comunicare con linguaggi formalizzati e saperli utilizzare per rappresentare e
costruire modelli di relazioni fra oggetti ed eventi.
Classe
I
Classe
II
Classe
III
Acquisire il concetto di numero- conoscere il sistema di numerazione decimale ed il
sistema romano- riconoscere e tradurre un problema in termini matematicirisolvere una espressione aritmetica- individuare nella realtà gli enti geometrici e
saperli riprodurre- elevare a potenza di un numero e riconoscere il relativo ordine di
grandezza- riconoscere e ricercare i multipli ed i sottomultipli di un numeroriconoscere la diversità geometrica- conoscere ed utilizzare unità di misura non
decimali- leggere ed utilizzare nuovi simbolismi matematici- acquisire il concetto di
numero razionale-acquisire e operare con i numeri razionali e risolvere problemiacquisire il concetto di poligono- acquisire il concetto di perimetro.
Utilizzare numeri decimali, periodici e frazioni generatrici- calcolare la radice
quadrata- saper operare con rapporti, proporzioni e proporzionalità- operare con i
poligoni(quadrato, rettangolo, rombo e trapezio): calcolo del perimetro e dell’ aria- i
triangoli e i poligoni regolari: perimetro ed area- conoscere ed applicare il teorema
di Pitagora.
Acquisire il concetto di numero relativo- acquisire abilità di calcolo con i numeri
relativi- acquisire il concetto di similitudine- acquisire il concetto di circonferenza e
cerchio- matematizzare la realtà mediante l’uso delle lettere- conoscere,
comprendere ed applicare elementi di calcolo letterale- acquisire consapevolezza
dello spazio attraverso la visione tridimensionale- acquisire il concetto di figura
solida-conoscere il piano cartesiano e saper rappresentare punti , segmenti e figure
geometriche piane- saper calcolare superfici e volume dei solidi- acquisire i concetti
di identità e di equazione - acquisire consapevolezza delle frasi di un problema.
66
SCIENZE
Obiettivo generale
Acquisire linguaggi e strumenti appropriati per descrivere, argomentare, organizzare conoscenze e
competenze nel processo di apprendimento delle scienze naturali.
Competenze da sviluppare nel triennio:
Classe
I - II -III
1. Conoscenza degli elementi propri delle discipline.
a. Conoscere, ricordare i fatti, fenomeni e teorie relative ai temi trattati.
b. Ricordare, utilizzare leggi e formule.
2. Osservazione di fatti e fenomeni anche con l’uso di strumenti.
a. Individuare le caratteristiche essenziali dei vari fenomeni, saper
descrivere cause ed effetti ed eventuali applicazioni.
b. Individuare gli elementi su cui indirizzare le osservazioni, le analogie
e le differenze.
c. Utilizzare le regole e le procedure più idonee.
3. Formulazione di ipotesi e loro verifica anche sperimentale.
a. Formulare ipotesi e predisporre esperienze atte a verificarle.
b. Saper risolvere problemi e saper verificare i risultati delle esperienze.
c. Considerare criticamente affermazioni e informazioni per arrivare a
scelte consapevoli.
4. Comprensione ed uso dei linguaggi specifici.
a. Usare il linguaggio specifico delle scienze ed esprimersi in modo
chiaro e sintetico.
b. Comunicare ponendo in relazione e utilizzando in modo integrato i
vari linguaggi.
STORIA
Obiettivo generale.
Comprendere e spiegare il passato dell’uomo per acquisire consapevolezza delle radici storiche e
culturali legate alla realtà attuale.
Classe
I
Classe
II
Saper utilizzare fonti di tipo diverso.
Saper organizzare le informazioni.
Conoscere la preistoria dalla formazione dell’Universo ai primi villaggi agricoli.
Conoscere le civiltà nelle grandi valli fluviali.
Conoscere le società del mare.
Conoscere la nascita della democrazia in grecia.
Conoscere i popoli dell’Italia antica, le origini di Roma, la repubblica e
l’espansionismo di Roma in Italia e nel Mediterraneo.
Conoscere la fine della società antica.
Utilizzare fonti di tipo diverso per ricavare conoscenze su temi definiti.
Conoscere l’Europa barbarica e la civiltà islamica.
Conoscere il feudalismo: origini,e caratteristiche sociali, politiche, economiche.
Conoscere l’Europa del Medio Evo.
Conoscere il periodo dal Medio Evo all’età moderna, l’Umanesimo e il
Rinascimento, la Riforma e la Controriforma, il seicento e i momenti rivoluzionari
del settecento.
67
Classe
III
Conoscere procedure e tecniche di lavoro per ricavare conoscenze dalle fonti.
Conoscere i processi fondamentali della storia dell’800.
Conoscere l’età delle grandi guerre.
Conoscere il mondo contemporaneo: i nuovi equilibri dal dopoguerra ai nostri
giorni.
GEOGRAFIA
Obiettivo generale
Sapersi orientare nello spazio, confrontando e analizzando diverse realtà geografiche per
conoscerne le caratteristiche fisiche, politiche e sociali.
Classe
I
Classe
II
Classe
III
Organizzare in modo significativo la carta mentale dell’ambiente vicino, della
regione di appartenenza e dell’Italia.
Conoscere gli strumenti della geografia e gli aspetti naturali del territorio italiano.
Conoscere come l’uomo organizza il territorio.
Conoscere gli aspetti naturali e la storia dell’Italia.
Conoscere le caratteristiche generali delle grandi aree regionali.
Organizzare in modo significativo la carta mentale dell’Europa.
Conoscere i vari aspetti del territorio europeo.
Conoscere alcuni aspetti dell’evoluzione storica del territorio europeo.
Conoscere alcuni aspetti naturali ed umani dell’Europa oggi.
Conoscere le grandi regioni europee.
Organizzare in modo significativo la carta mentale del mondo.
Conoscere le trasformazioni naturali del territorio e i suoi aspetti naturali.
Conoscere i paesaggi naturali.
Conoscere come l’uomo organizza gli spazi terrestri.
Conoscere alcuni problemi aperti del mondo attuale.
Conoscere aspetti naturali e umani dell’Asia, Africa, America e Oceania.
INGLESE E FRANCESE
1. Comprensione orale
Comprende il senso globale del messaggio - Riconosce ed individua gli elementi
essenziali di un contesto.
Classe
I
Obiettivi minimi: Sa ascoltare – Comprende il senso globale di semplici messaggi
in situazioni note.
2. Comprensione scritta
Comprende il messaggio in modo globale - Riconosce il lessico noto e deduce
quello trasparente- Comprende il messaggio in modo più dettagliato.
Obiettivi minimi: Comprende globalmente, se guidato, semplici messaggi.
68
3. Produzione orale
Legge in modo corretto - Riproduce il messaggio in base ad un modello dato Risponde e formula domande utilizzando il registro adeguato.
Obiettivi minimi: Sa ripetere enunciati minimi - Sa rispondere a semplici domande.
4. Produzione scritta
Sa scrivere sotto dettatura - Rispetta l’ortografia - Sa produrre semplici messaggi Risponde e formula domande.
Obiettivi minimi: Sa copiare - Sa completare messaggi minimi - Costruisce brevi
testi sufficientemente corretti.
5. Conoscenza ed uso delle strutture e delle funzioni linguistiche
Riconosce le strutture e le funzioni e le applica in esercizi di tipo guidato - Usa il
lessico corretto.
Obiettivi minimi: Conosce strutture e funzioni, ma non le applica sempre in modo
corretto.
6. Conoscenza della cultura e della civiltà
Conosce i semplici aspetti degli usi e dei costumi del paese straniero - Stabilisce
somiglianze e differenze esistenti tra il paese d’origine e il paese di cui si impara la
lingua.
Obiettivi minimi: Conosce anche parzialmente gli aspetti della cultura del paese di
lingua straniera e dimostra interesse per essi.
1. Comprensione orale
Riconosce ed individua gli elementi essenziali di un contesto - Individua le parole
chiave - Individua le informazioni specifiche.
Obiettivi minimi: Sa ascoltare, se guidato, semplici messaggi.
2. Comprensione scritta
Classe
Comprende il messaggio in modo globale - Ricava informazioni dettagliate - Fa
ipotesi su vocaboli nuovi.
II
Obiettivi minimi: Comprende globalmente, se guidato, semplici messaggi.
3. Produzione orale
Legge rispettando la giusta intonazione e il ritmo - Produce messaggi in situazioni
note - Produce semplici messaggi personali.
Obiettivi minimi: Sa rispondere a semplici domande-sa riprodurre qualche
semplice situazione anche con un lessico limitato.
69
4. Produzione scritta
Utilizza un’ortografia corretta e un lessico appropriato - Sa produrre semplici
messaggi su traccia - Sa redigere semplici testi in modo autonomo.
Obiettivi minimi: Sa copiare - Sa completare o produrre brevi testi, se guidato.
5. Conoscenza ed uso delle strutture e delle funzioni linguistiche
Riconosce le strutture e le funzioni e le applica in esercizi di tipo guidato - Usa il
lessico corretto.
Obiettivi minimi: Conosce strutture e funzioni, ma non le applica sempre in modo
corretto.
6. Conoscenza della cultura e della civiltà
Conosce i semplici aspetti degli usi e dei costumi del paese straniero - Stabilisce
somiglianze e differenze esistenti tra il paese d’origine e il paese di cui si impara la
lingua.
Obiettivi minimi: Conosce anche parzialmente gli aspetti della cultura del paese di
lingua straniera e dimostra interesse per essi.
1. Comprensione orale
Comprende il senso globale di un messaggio - Individua le informazioni specifiche Inferisce elementi non dati.
Obiettivi minimi: Comprende il senso globale di semplici messaggi, se guidato.
2. Comprensione scritta
Comprende il messaggio in modo globale - Ricava informazioni dettagliate Deduce le informazioni implicite.
Classe
III
Obiettivi minimi: Comprende globalmente, se guidato, semplici testi e/o documenti
autentici.
3. Produzione orale
Legge rispettando la giusta intonazione e il ritmo - Produce messaggi - Interagisce
in modo adeguato in situazioni comunicative.
Obiettivi minimi: Sa rispondere a semplici domande- Sa riprodurre qualche
semplice situazione anche con un lessico limitato.
4. Produzione scritta
Sa rispondere ad un questionario - Sa produrre testi su traccia (lettera dialogo,
riassunto) - Sa redigere testi personali.
Obiettivi minimi: Sa rispondere a semplici domande - Sa completare o produrre
70
brevi testi.
5. Conoscenza ed uso delle strutture e delle funzioni linguistiche
Riconosce le strutture e le funzioni e le applica in esercizi di tipo guidato - Usa il
lessico corretto.
Obiettivi minimi: Conosce strutture e funzioni, ma non le applica sempre in modo
corretto.
6. Conoscenza della cultura e della civiltà
Conosce i semplici aspetti degli usi e dei costumi del paese straniero - Stabilisce
somiglianze e differenze esistenti tra il paese d’origine e il paese di cui si impara la
lingua.
Obiettivi minimi: Conosce anche parzialmente gli aspetti della cultura del paese di
lingua straniera e dimostra interesse per essi.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1. Consolidamento delle capacità coordinative (schema corporeo e schemi
Classe
I - II
motori):
 Assumere posture e posizioni segmentarie corrette.
 Utilizzare in modo corretto la coordinazione.
 Valutare nei movimenti gli spazi tra sé, l’ambiente e gli oggetti.
 Realizzare movimenti in successione temporale.
 Reagire con rapidità a stimoli di diversa natura.
 Mantenere l’equilibrio in situazioni statiche e dinamiche.
 Differenziare dx e sx su di sé e nello spazio.
 Creare nuove strutture motorie.
2. Potenziamento fisiologico:
 Realizzare esercizi di mobilità e di flessibilità con ampiezza di movimenti,
posizioni corrette, controllando il rilassamento muscolare.
 Eseguire con metodo esercizi di forza veloce e di tonicità dei distretti
muscolari posturali.
 Curare la rapidità dei gesti.
 Sostenere la fatica negli sforzi prolungati.
3. Conoscenza delle regole nella pratica ludica e sportiva ed in attività in
ambiente naturale:
 Applicare le principali regole del gioco.
 Conoscere le principali regole arbitrali dei giochi praticati.
 Utilizzare i gesti tecnici.
 Conoscere i principali schemi di gioco e di gara degli sport praticati.
 Assumere nel contesto sportivo diversi ruoli.
4. Conoscenze trasversali legate all’ambito motorio
 Conoscere le principali cause di infortuni.
 Conoscere i principali traumi.
 Conoscere le regole base di un primo soccorso. Conoscere le procedure per
l’attivazione degli esperti nel soccorso.
71
1. Consolidamento delle capacità coordinative
Muoversi con scioltezza, destrezza, disinvoltura, ritmo (palleggiare,
lanciare,ricevere da fermo e in movimento, …).
 Utilizzare efficacemente la gestualità fino-motoria con piccoli attrezzi
codificati e non nelle attività ludiche.
 Variare gli schemi motori in funzione di parametri di spazio, tempo,
equilibri.
 Realizzare movimenti in successione temporale.
 Reagire con rapidità a stimoli di diversa natura.
 Mantenere l’equilibrio in situazioni statiche e dinamiche.
 Saper creare nuove strutture motorie.
2. Potenziamento fisiologico
 Realizzare esercizi di mobilità e di flessibilità con ampiezza di movimenti,
posizioni corrette, controllando il rilassamento muscolare.
 Eseguire con metodo esercizi di forza veloce e di tonicità dei distretti
muscolari posturali.
 Curare la rapidità dei gesti.
 Sostenere la fatica negli sforzi prolungati.
3. Conoscenza delle regole nella pratica ludica e sportiva ed in attività in
ambiente naturale
 Applicare e rispettare le principali regole in un gioco.
 Svolgere un ruolo attivo utilizzando al meglio le proprie abilità tecniche e
tattiche.
 Conoscere i gesti arbitrali e saper arbitrare una partita degli sport praticati.
 Utilizzare i gesti tecnici.
 Conoscere i principali schemi di gioco e di gara degli sport praticati.
 Assumere nel contesto sportivo diversi ruoli.
4. Conoscenze trasversali legate all’ambito motorio
 Riconoscere in situazioni concrete gli effetti del rapporto alimentazionebenessere-salute
 Saper operare una corretta distribuzione dei pasti nell’arco della giornata in
relazione alle proprie attività
 Conoscere le principali cause di infortuni.
 Conoscere i principali traumi e le regole base di un primo soccorso.
Conoscere le procedure per l’attivazione degli esperti nel soccorso.

Classe
III
RELIGIONE
- Comprendere il rapporto che intercorre tra la religione ed i diversi contesti
culturali per arrivare ad apprezzare il valore della cultura religiosa nella formazione
di persone capaci di orientarsi nel mondo e di comprendere la realtà in cui vivono;
Classe
I – II -III
- Capire che l’esperienza religiosa non concerne solo la sfera del privato, ma ha una
dimensione comunitaria e sociale;
- Conoscere, per poi comprendere ed apprezzare, i contenuti di religioni diverse di
tutto il mondo, trovando come comune denominatore il bisogno dell’uomo di una
risposta alle proprie domande esistenziali;
- Mantenere atteggiamenti di rispetto verso scelte religiose diverse, riconoscendo
l’importanza e la necessità del dialogo e del confronto nella diversità;
72
- Identificare le espressioni che rivelano il senso religioso nei contesti di vita sociale
ed individuale: in particolare studio delle forme d’espressione che la religione
cristiana cattolica ha assunto nella storia e nelle tradizioni del popolo italiano;
- Comprendere la storicità del fatto religioso eliminando pregiudizi e superficialità;
- Favorire il confronto responsabile delle idee personali e del proprio vissuto
esperienziale con attenzione all’espressione orale e scritta ed al miglioramento della
terminologia.
MUSICA
Obiettivi didattici disciplinari:
1) l’educazione all’ascolto, in una prospettiva di crescita che và dall’analisi sonoroambientale alla descrizione di semplici brani musicali;
2) l’acquisizione di un primo livello di linguaggio tecnico-musicale appropriato;
3) lo sviluppo della dimensione creativa, attraverso l’educazione della voce e l’uso
di strumenti musicali.
Classe
I
Obiettivi minimi:
1) essere in grado di cogliere e descrivere le caratteristiche fondamentali di un
brano musicale;
2) comprendere il significato delle note sul pentagramma;
3) saper distinguere almeno la famiglia alla quale appartiene uno strumento
musicale del quale si sente il suono;
4) eseguire un semplice brano con la voce e con uno strumento musicale(flauto o
chitarra).
Obiettivi didattici disciplinari:
Classe
1) Sviluppo della capacità di ascoltare criticamente ogni tipo di musica attraverso
la descrizione e il commento delle componenti peculiari degli stili e dei generi
via via presentati nelle lezioni di ascolto.
2) Ricostruzione, attraverso letture e ascolti guidati, delle figure di alcuni autori,
inquadrandoli nella Storia.
3) Potenziamento delle capacità e delle abilità raggiunte dai ragazzi nell’anno
precedente nell’uso degli strumenti musicali e della voce.
4) Riconoscimento ed interpretazione di nuovi segni musicali, maggiore abilità e
rapidità nella lettura della musica.
II
Obiettivi minimi
1) Capacità di cogliere e descrivere le caratteristiche fondamentali dei brani
musicali ascoltati.
2) Comprendere il significato delle note sul pentagramma.
3) Saper distinguere almeno la famiglia alla quale appartiene uno strumento
musicale del quale si sente il suono.
4) Eseguire un semplice brano con la voce e con uno strumento musicale (flauto e
chitarra).
73
Obiettivi didattici
Classe
III
1) Acquisto di maggior familiarità con la musica, sia in termini di fruizione che di
esecuzione.
2) Acquisizione di un’abilità di analisi che ponga gli alunni in grado di estrapolare e comprendere i singoli elementi costitutivi del linguaggio musicale(strutture
ritmiche, melodiche, armoniche e timbriche;agogica e dinamica; analisi dei
testi).Ciò che permetterà loro di capire più profondamente il fenomeno sino a
conseguire la capacità di collocare l’espressione musicale in un preciso ambito
culturale.
3) Sviluppo di capacità pratico-espressive, sia mediante l’uso di uno strumento
musicale (chitarra e/o flauto), sia mediante una corretta impostazione
dell’emissione vocale. Formazione di piccoli gruppi per costruire o ricostruire
un brano musicale.
4) Sviluppo delle capacità di fare musica, insieme o da soli, per lettura, imitazione
o improvvisazione.
Obiettivi minimi
1) Essere in grado di cogliere e descrivere le caratteristiche fondamentali dei brani
musicali oggetto di studio.
2) Comprendere il significato dei simboli sul pentagramma.
3) Saper distinguere almeno la famiglia alla quale appartiene uno strumento
musicale del quale si sente il suono.
4) Eseguire un semplice brano con la voce e con uno strumento musicale (flauto o
chitarra).
74
ARTE E IMMAGINE
1. Capacità di vedere- osservare e comprensione ed uso dei linguaggi visivi
2.
Classe
3.
I
4.
1.
Classe
II
2.
3.
specifici
Sviluppare le capacità di percezione e di osservazione di semplici elementi
visuali.
Superare gli stereotipi fondamentali e sviluppare la capacità di memorizzare
visivamente i dati del reale.
Saper descrivere immagini semplici ed elementi naturali, usando il
linguaggio appropriato.
Conoscenza ed uso delle tecniche espressive
Usare correttamente gli strumenti e il materiale inerenti le più semplici
tecniche artistiche.
Conoscere e saper scegliere, tra quelle conosciute, le tecniche più idonee alle
esigenze espressive.
Applicare correttamente le tecniche proposte.
Produzione e rielaborazione dei messaggi visivi
Sviluppare le capacità di rappresentazione grafica.
Saper rappresentare ed esprimere graficamente quanto osservato e/o le
esperienze compiute.
Saper applicare le regole di base del linguaggio visuale.
Sviluppare le capacità immaginativa ed espressiva , attraverso
l’interpretazione personale dei soggetti proposti.
Saper progettare e produrre i propri lavori rispettando le sequenze logicotemporali.
Lettura dei documenti del patrimonio culturale ed artistico
Acquisire il concetto di bene culturale e ambientale e prendere coscienza
della molteplicità delle manifestazioni artistiche del presente e del passato.
Saper riconoscere in un messaggio alcune tecniche, i materiali e le principali
caratteristiche del linguaggio visuale.
Conoscere e saper utilizzare alcuni termini appropriati, relativi allo studio
della Storia dell’arte nelle sue principali forme espressive (architettura,
scultura, pittura, arte popolare).
Capacità di vedere – osservare e comprensione ed uso dei linguaggi visivi
specifici
Sviluppare le capacità di percezione e di osservazione di elementi della realtà
e dei messaggi visivi.
Superare gli stereotipi.
Conoscere gli elementi, le regole e le strutture fondamentali del
linguaggio visuale e le loro funzioni comunicative.
Conoscere e saper usare la terminologia specifica, e saper descrivere
l’elaborato prodotto nelle sue sequenze di elaborazione e nei valori
espressivi.
Conoscenza ed uso delle tecniche espressive
Usare correttamente gli strumenti e il materiale.
Conoscere e saper scegliere le tecniche adeguate nelle diverse circostanze,
tenendo conto delle possibilità espressive e dei vincoli di ciascuna di esse.
Applicare correttamente le tecniche proposte.
Produzione e rielaborazione dei messaggi visivi
Sviluppare le capacità di rappresentazione grafica.
-
Saper rappresentare ed interpretare, attraverso l’uso di strumenti grafici
diversi, quanto osservato e/o le esperienze compiute.
75
Saper applicare le regole e le strutture fondamentali del linguaggio visuale.
Sviluppare le capacità di interpretazione personale dei temi e soggetti
proposti.
4. Lettura dei documenti del patrimonio culturale e artistico
Saper riconoscere e descrivere, in un documento storico artistico, i
materiali, la tecnica, la struttura, gli elementi del linguaggio visivo.
Acquisire e saper applicare un corretto metodo di lettura di un’immagine e di
un’opera d’arte.
Saper cogliere la funzione comunicativa ed il significato di un messaggio
visivo e sparlo collocare nel giusto contesto storico e culturale.
Conoscere e saper applicare la terminologia appropriata relativa allo studio
della Storia dell’arte nelle sue principali forme espressive.
-
1. Capacità di vedere – osservare e comprensione ed uso dei linguaggi specifici
2. Linguaggi visivi specifici
-
Classe
Saper individuare i rapporti dimensionali tra le cose.
Saper osservare e descrivere con linguaggio specifico.
Saper individuare il messaggio di una immagine.
-
3. Conoscenza e uso delle tecniche espressive
III
Saper utilizzare i vari strumenti di lavoro e le tecniche operative.
Acquisire una metodologia operativa.
4. Produzione e rielaborazione dei messaggi visivi
Acquisire capacità di creare ed elaborare un messaggio visivo.
Saper rappresentare figure nello spazio mantenendo l'aspetto
tridimensionale.
Saper produrre e rielaborare i messaggi visivi.
-
N.B.
Il presente schema potrebbe subire delle variazioni dato che sarà riesaminato da un’apposita
commissione e dai docenti delle F.F. S.S.
76
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
LIVELLO ALTO
VOTO 10
Possiede piene competenze.
Lavora autonomamente.
Partecipa attivamente e si impegna con costanza.
Espone con un linguaggio specifico ed appropriato.
LIVELLO ALTO
VOTO 9
Possiede quasi piene competenze.
Lavora autonomamente.
Partecipa attivamente e si impegna con costanza.
Espone con un linguaggio chiaro e specifico.
LIVELLO MEDIO – ALTO
VOTO 8
Possiede buone competenze.
Lavora autonomamente.
Partecipa con impegno e con interesse quasi costante.
Espone con un linguaggio chiaro.
LIVELLO MEDIO
VOTO 7
Possiede discrete competenze.
Lavora in modo adeguato.
Partecipa in modo quasi regolare.
Espone con un linguaggio essenziale.
LIVELLO MEDIO – BASSO
VOTO 6
Possiede competenze essenziali.
Lavora in modo discontinuo.
Partecipa in modo non costante.
Espone con un linguaggio semplice.
LIVELLO BASSO
VOTO 5
Possiede competenze incomplete.
Lavora in modo non autonomo.
Partecipa in modo non regolare.
Espone con un linguaggio scarno.
77
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Il giudizio complessivo che esprime la “condotta” dell’alunno nel contesto scolastico, deve tener
conto dei seguenti obiettivi, presenti nel P.O.F. d’Istituto e concordati a livello di Collegio Docenti:
OBIETTIVI:
EDUCATIVI
COMPORTAMENTALI
DIDATTIC
La valutazione del comportamento degli alunni viene attribuito all’intero Consiglio di classe in base
ai seguenti criteri comuni a tutte le classi dell’Istituto:
CRITERI
 Rispetto del Patto Educativo di corresponsabilità e dell’intero
Regolamento d’Istituto (Secondaria)
 Frequenza e puntualità
 Rispetto degli impegni scolastici
 Partecipazione alle lezioni
 Collaborazione con insegnanti, compagni e tutto il personale
scolastico
Tali obiettivi trovano una sintesi ed una dettagliata descrizione nella seguente griglia esplicativa
78
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO















Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto
Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite
anticipate
Costante adempimento dei doveri scolastici
Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe
9
Osservazione regolare delle norme fondamentali relative alla
vita scolastica
Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate
Svolgimento regolare dei compiti assegnati
Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo classe
8
Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento
scolastico
Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate
Saltuario svolgimento dei compiti assegnati
Rapporto sufficientemente collaborativo con gli altri
7
Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche
soggetti a sanzioni disciplinari
Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate
Mancato svolgimento dei compiti assegnati
Rapporti problematici con gli altri
6
OTTIMO


10
DISTINTO

Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto
Rispetto degli altri
Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite
anticipate
Ruolo propositivo all’interno della classe e ottima
socializzazione
Valutazione
Primaria
BUONO



Valutazione
Secondaria
SUFFICIENTE
Indicatori
A.S. 2013/2014 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA
SECONDARIA DI 1° GRADO
79
I CRITERI ESSENZIALI PER UNA VALUTAZIONE DI QUALITA’ SONO:

LA FINALITÀ FORMATIVA
DEVE CONTRIBUIRE ALLA CRESCITA E ALLO SVILUPPO
DELLA PERSONA NELLA SUA INTEGRALITA’

VALIDITÀ
UNA MISURA È VALIDA SE CORRISPONDE A CIÒ CHE SI
VUOLE MISURARE (VERTECCHI, 1993)

ATTENDIBILITÀ
È ATTENDIBILE SE È PRECISA E SE PUÒ ESSERE
SOTTOPOSTA A CONTROLLI SENZA FORNIRE
CONTRADDIZIONI (VERTECCHI, 1993)

ACCURATEZZA
LA VALUTAZIONE RICHIEDE UNA CURA ATTENTA,
ASSIDUA E TANTA PRECISIONE

TRASPARENZA
DEVE ESSERE PUBBLICA, ESPLICITA, LEGGIBILE,
DECIFRABILE

EQUITÀ
DEVE ESSERE GIUSTA, IMPARZIALE, SENZA PREGIUDIZI
POSITIVI O NEGATIVI, SENZA SENTIMENTI DI SIMPATIA
O ANTIPATIA, SENZA INFLUENZAMENTI (EFFETTO
ALONE ED EFFETTO PIGMALIONE)




COERENZA CON GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PREVISTI
CONSIDERAZIONE SIA DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO SIA DEI LORO ESITI
RIGORE METODOLOGICO NELLE PROCEDURE
VALENZA INFORMATIVA
TALI CITERI DEVONO FARE DA RIFERIMENTO PER:
A. LA VALUTAZIONE IN ITINERE
B. LA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
C. L’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO
D. GLI INTERVENTI DI RILEVAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI DA PARTE
DELL’INVALSI
80
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
La tabella riporta i livelli di competenza corrispondenti alla valutazione in decimi
10 con lode
10
9
8
7
6
5
4
Conoscenze: complete, approfondite, ampliate e rielaborate criticamente.
Abilità: rielabora in modo critico, completo ed autonomo.
Competenze:ottime capacità di trasferire le conoscenze nei diversi ambiti disciplinari e di proporre
soluzioni a problemi complessi.
Giudizio sintetico: eccellente.
Conoscenze: complete, approfondite, ampliate e rielaborate criticamente.
Abilità: rielabora in modo critico, completo ed autonomo.
Competenze: applica le conoscenze in modo corretto e autonomo, anche in situazioni complesse e le
espone in modo brillante utilizzando con sicurezza la terminologia specifica.
Giudizio sintetico: eccellente.
Conoscenze: complete,approfondite.
Abilità: rielabora in modo critico,completo ed autonomo.
Competenze:applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo anche in situazioni complesse , le
espone in modo fluido ed organico utilizzando i termini e i linguaggi specifici..
Giudizio sintetico: ottimo.
Conoscenze:complete ed abbastanza ampie con qualche approfondimento personale.
Abilità: rielabora in modo corretto ed abbastanza completo.
Competenze:applica le conoscenze correttamente anche in contesti non usuali ed espone in modo
appropriato e chiaro utilizzando linguaggi specifici
Giudizio sintetico: distinto.
Conoscenze:buone.
Abilità: sa cogliere e stabilire relazioni in problematiche semplici ed effettua analisi con una certa
coerenza.
Competenze:esegue compiti applicando con coerenza le giuste procedure.
Giudizio sintetico: buono.
Conoscenze: conosce gli elementi essenziali. Padronanza di informazioni elementari.
Abilità: espone con superficialità le informazioni e gestisce solo le situazioni semplici.
Competenze:esegue semplici compiti, applicando le conoscenze acquisite negli usuali contesti.
Giudizio sintetico: sufficiente.
Conoscenze:generiche e incomplete e comunque superficiali.
Abilità: sa effettuare analisi solo parziali e solo se opportunamente guidato riesce a organizzare le
conoscenze semplici.
Competenze:esegue semplici compiti ma commette errori; ha difficoltà ad applicare le conoscenze
acquisite.
Giudizio sintetico: non sufficiente.
Conoscenze:errate o lacunose e frammentarie.
Abilità: non riesce a gestire le situazioni più semplici.
Competenze:esegue solo compiti semplici e commette molti e/o gravi errori nelle applicazioni delle
procedure.
Giudizio sintetico: gravemente insufficiente.
Fasce di competenza: conoscenze, applicazione delle conoscenze (abilita), comprensione (orale e
scritta), produzione (orale, scritta e grafica), linguaggio.
81
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Il seguente patto educativo di corresponsabilità è finalizzato a definire in maniera puntuale e
condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti.
Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia
reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo
scolastico.
VISTI













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




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
Il D.M. n.5843/A3 del 16 ottobre 2006 Linee d’indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità
Il DPR n.249 del 24 giugno 1998 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli
studenti della scuola secondaria
Il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per
la prevenzione del bullismo
Il D. M. n.30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di
“telefoni cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione
di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti.
LO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
(D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 pubblicato sulla G.U. il 29 luglio 1998 e modifiche in
seguito al D.P.R. 21 Novembre 2007, n. 235 pubblicato sulla GU n. 293 del 18-12-2007)
testo in vigore dal: 2-1-2008.
La scuola si impegna a:
offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio
didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di
ciascuno studente;
offrire situazioni concrete per il recupero di situazioni di ritardo al fine di favorire il
successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a promuovere il merito e
incentivare le situazioni di eccellenza;
favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di
accoglienza e integrazione degli alunni stranieri, tutelandone la cultura;
sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione;
promuovere una formazione culturale aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto
dell’identità di ciascuno studente;
esplicitare finalità e obiettivi da raggiungere nella diverse discipline;
comunicare le valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali
favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo
e di collaborazione
Lo studente si impegna a:
prendere coscienza dei personali diritti e doveri;
rispettare persone ambienti, attrezzature;
presentarsi con puntualità alle lezioni;
spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (C.M.
15/3/07);
seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente,
contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze;
comunicare alla famiglia valutazioni relative alle prove scritte e orali;
tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei
propri compagni;
usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera;
82



rispettare i regolamenti relativi all’utilizzo dei laboratori, della palestra, della biblioteca;
evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola;
accettare, rispettare, aiutare gli altri e i diversi da sé, comprendere le ragioni dei loro
comportamenti;
La famiglia si impegna a:

conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando
con i docenti;
sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;
informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni
nell’andamento scolastico dello studente;
vigilare sulla costante frequenza;
giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro;
invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o
audiovisivi;
intervenire tempestivamente e collaborare con il Consiglio di Classe, di Interclasse, di
Intersezione, nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;
tenersi informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle
ore di ricevimento dei docenti;
riconoscere e rispettare il ruolo e l’autorevolezza degli insegnanti nell’ambito educativo
didattico e disciplinare;








PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico
Visto l’art. 3 del DPR 235/2007;
Preso atto che:


La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la
cooperazione, oltre che dell’alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera
comunità scolastica;
la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità
organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc che
necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione,
partecipazione e rispetto dei regolamenti;
sottoscrivono il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
(Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n. 235)
IMPEGNI DI CORRESPONSABILITÀ
Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno:
a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte
richiamate;
b) a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente.
83
Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile
gestionale assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente
patto siano pienamente garantiti.
DISCIPLINA
Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:




le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo a sanzioni
disciplinari
il voto in condotta inferiore alla sufficienza pregiudica l’ammissione allo scrutinio finale;
nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio
della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR
235/2007);
il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e
d’impugnazione.
PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE; AVVISI E RECLAMI
In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel presente patto si
attua la procedura di composizione obbligatoria; la procedura di composizione obbligatoria
comprende:
a) segnalazione di inadempienza, tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola, “reclamo” se
prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere
prodotti in forma sia orale che scritta.
b) accertamento; una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non
risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o
verifica circa le circostanze segnalate;
c) ripristino; sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera “b”, il ricevente, in caso
di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o
ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze;
d) informazione; il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli esiti degli
accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate.
Il Genitore
Il Dirigente Scolastico
84
ANNO SCOLASTICO 2013/14
GRAFICO DEI LABORATORI E DEI PROGETTO
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
PROGETTI EXTRACURRICULARI
PROGETTO CERAMICA
PROGETTO NATALE
“Riscopri il cuore che c’è in te”
Scuola Primaria Villanova
“Natale in armonia”
Scuola Primaria Zungoli
PROGETTO AMBIENTE
E TERRITORIO
“Progetto Conte”
Scuola Primaria e
Secondaria Villanova
PROGETTO “Dalle educazioni alle
emozioni”
PROGETTO “Scuola in festa”
Scuola Secondaria Villanova
Scuola dell’Infanzia Villanova e Zungoli
Progetto “ Laboratorio di
strumentazione e canto”-Flumeri
PROGETTO ALIMENTAZIONE “Crescere
sani”
Scuola Secondaria Zungoli
GEMELLAGGIO CON
GIUGLIANO di NAPOLI
Scuola Primaria Zungoli e
Villanova
SCUOLA INSIEME
Progetto Patrocinato dal
Comune
Scuola Primaria Flumeri
Scuola dell’Infanzia Flumeri
FLESSIBILITA’ MODULARE
PROGETTO LINGUE
“INGLESE GIOCANDO”
Scuola Infanzia Villanova
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA
(Scuola sicura,
IVnovembre,
Giornata della Legalità
Giornata della Shoah
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria
Dall’educazione alle
emozioni( Villanova del
Battista)
Partecipazione a concorsi locali, provinciali,
regionali, nazionali
Concerto di
Primavera
Scuola Secondaria e
cl 5^ Primaria e
Flumeri
IVnovembre,
Scuola Primaria e
Secondaria
Giornata della
Legalità
Giornata della Shoah
4^-5^ Scuola
Primaria e Scuola
Secondaria
Borsa di studio Carla
Iannaccone
Scuola Secondaria
Flumeri
85
PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
2013/2014
SCUOLA DELL’INFANZIA
VILLANOVA DEL BATTISTA , ZUNGOLI E FLUMERI
Progetto extracurriculare
 “ Scuola in festa” Villanova del Battista e Zungoli
 Progetto Alimentazione: “ Crescere sani” Scuola Infanzia Flumeri
MANIFESTAZIONE DI NATALE E DI FINE ANNO
Scuola dell’Infanzia Villanova- Zungoli- Flumeri

.
Progetto di Lingua Inglese (per il solo plesso di Villanova)
SCUOLA PRIMARIA
VILLANOVA DEL BATTISTA

Progetto Flessibilità (quota del 20%)
­ Progetto Educazione alla Cittadinanza: tutte le classi

Progetto Extracurriculare
­ Progetto Conte : classi terza, quarta e quinta
­ Progetto Natale: “Riscopri il cuore che c’è in te” – tutte le classi
86
ZUNGOLI

Progetto Flessibilità (quota del 20%)
­ Progetto Educazione alla Cittadinanza: tutte le classi

Progetti Extracurriculari
­ Progetto Natale: “Natale in Armonia”: tutte le classi
FLUMERI

Attività rientranti nella quota del 20%
Educazione alla Cittadinanza: tutte le classi
Scuola Sicura: tutte le classi
Continuità( Classi I-V)
Giornata della Shoah( Classi IV-V)
Giornata della Legalità ( Classi IV-V)

Progetti Extracurriculari
­ Progetto Scuola Insieme: ( Progetto Patrocinato dal comune Classi I –II CurriculareClassi III-IV-V Extracurriculare tenuto da esperti)
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
VILLANOVA DEL BATTISTA


Progetto Flessibilità (quota del 20%)
“Dall’educazione alle emozioni”

Progetto Extracurriculare
­ Progetto Dall’educazione alle emozioni”: tutte le classi
ZUNGOLI

Progetto Flessibilità (quota del 20%)

Progetti Extracurriculari
­ Laboratorio ceramica
87
FLUMERI

Attività rientranti nella quota del 20%
Educazione alla Cittadinanza: tutte le classi
Scuola Sicura: tutte le classi
Continuità
Giornata della Shoah
Giornata della Legalità
Manifestazioni
Borsa di studio Carla Iannaccone
Concerto di Natale
Concerto di Primavera

Progetti Extracurriculari
Laboratorio di strumentazione e canto
PROGETTO COMENIUS
Scuola Secondaria e Scuola Primaria
Compatibilmente con le risorse professionali, si prevede la partecipazione ai GSS anche per l’anno
scolastico 2013/2014:
Il potenziamento dell’educazione fisica e l’avviamento alla pratica sportiva nella scuola secondaria
si inseriscono armonicamente nel contesto dell’azione educativa , in quanto tesi allo scopo di
contribuire alla formazione della personalità degli alunni e a porre le basi per una consuetudine allo
sport attivo. L’attività extracurricolare sarà rivolta al massimo coinvolgimento della totalità degli
alunni, compreso gli alunni portatori di handicap. Nelle ore di attività extracurricolare troveranno
più ampio sviluppo e applicazione i contenuti delle ore curricolari e si dedicherà particolare
attenzione alla prevenzione, correzione, compensazione di squilibri nello sviluppo psicofisico.
La Scuola Primaria di Zungoli prosegue nell’adesione al Programma Comunitario “Frutta nelle
Scuole”.
La scuola tutta aderisce alle iniziative che saranno promosse dai rispettivi Comuni: “Celebrazione 4
novembre” ed altre eventuali che saranno presentate e che risulteranno in linea con la
programmazione didattica delle varie classi.
Si riserva di aderire, anche, alle eventuali iniziative promosse da Enti, Associazioni, Privati esterni
alla Scuola che dovessero prevedere attività congrue all’età e alle conoscenze degli alunni, tenendo
conto degli argomenti di studio.
88
Gli alunni parteciperanno a visite, viaggi, scambi culturale ed uscite didattiche.
Esse, infatti, costituiscono iniziative complementari delle attività istituzionali della scuola e sono
programmate coerentemente con le esigenze didattiche connesse con i programmi di insegnamento,
dai consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe che definiranno il periodo di realizzazione
dell’iniziativa, il numero dei partecipanti, le destinazioni e la durata.
Rientreranno tra le iniziative citate:
 I viaggi d’istruzione, le visite guidate finalizzati a promuovere una maggiore conoscenza del
Paese
 La partecipazione a manifestazioni culturali, civili e a concorsi
 La visita a complessi aziendali, mostre, località di interesse storico artistico, biblioteche e
musei
 I viaggi e le visite nei parchi e nelle riserve naturali, nelle aree protette e negli ambienti
naturali
 I viaggi e le uscite didattiche connessi alle attività proprie dei progetti di educazione
ambientale, educazione alla salute, educazione stradale e alle attività sportive
 Gli scambi educativi e la collaborazione con altre scuole o con soggetti esterni per
l’integrazione della scuola con il territorio:
 Attività di orientamento scolastico e professionale
 Rappresentazioni teatrali
 Collaborazione con rappresentanti delle Associazioni
 Le giornate collettive di attività comune nelle scuole e tra i diversi ordini di scuola.
Le uscite didattiche che si effettueranno durante l’anno scaturiranno dalle attività programmate
previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e dei genitori.
Potranno partecipare anche i collaboratori scolastici, per ovvie ragioni di sorveglianza degli alunni e
vista la fascia d’età considerata.
Potranno partecipare i genitori degli alunni con particolare problemi di salute.
Le spese economiche saranno sostenute dalle famiglie, dato che i fondi scolastici risultano
insufficienti.
89
F.E.S.R. “Ambienti per l’apprendimento”
Nell’ambito del PON FESR “Qualità degli ambienti scolastici”, ASSE II, si dà attuazione
all’obiettivo operativo E “Potenziare gli ambienti per l’autoformazione e la formazione degli
insegnanti e del personale della scuola” e, in particolare, all’obiettivo specifico E1 “Realizzazione
di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso
l’arricchimento delle dotazione tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti”,
finalizzato a sostenere la crescita professionale continua degli insegnanti. Per migliorare la qualità
dell’istruzione occorre garantire la presenza di strumenti e spazi idonei per l’autoformazione, lo
studio e l’aggiornamento. È importante, perciò, offrire al personale docente ambienti ove vi sia la
possibilità di utilizzare infrastrutture tecnologiche idonee e allestire percorsi di miglioramento
professionale in regime di autoapprendimento. La disponibilità di ambienti adeguatamente attrezzati
rafforza gli esiti delle attività di formazione del personale docente e di ampliamento dell’offerta
formativa.
Il collegio ha proposto per l’anno scolastico 2013/2014 i seguenti progetti F.S.E P.O.N da
realizzare per mirare a conseguire più elevate e più diffuse competenze e capacità di apprendimento
degli alunni e insegnanti:
DOCENTI
 D1: Scuola e innovazione digitale
SCUOLA PRIMARIA
 C1: Bit e byte: percorsi multimediali (Villanova)
 C1:It’s english time (Villanova)
 C1: Italiano che passione!( Flumeri)
 C1: Yes , we can (Flumeri)
 C1: Dalla penna al mouse (Zungoli)
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
 C1: Fare matematica con la LIM (Villanova)
 C1: A ritmo di FolK( Zungoli)
 C1: Ballando e cantando ( Flumeri)
90
PARTE QUINTA
PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Nella scuola vi sono vari gruppi istituzionali (Consiglio d’Istituto, Collegio dei Docenti, Consigli di
Interclasse, Consigli di Intersezione, Consigli di Classe, Comitato di valutazione, Consiglio di
Disciplina) e gruppi temporanei (Commissioni di Studio e di lavoro).
Come nelle grandi strutture private c’è una solida organizzazione che mira alla celerità delle
decisioni e delle relative comunicazioni agli utenti, così nella scuola si tende ad un sistema di
progettazione e di organizzazione del lavoro basato sulla costituzione di gruppi di lavoro e di
Commissioni per il conseguimento di obiettivi specifici.
In realtà nella scuola il quadro strutturale è abbastanza complesso, in quanto nella sua evoluzione
normativa e organizzativa si sono venuti a sovrapporre più livelli decisionali, annullando, di fatto, le
singole responsabilità.
Gli elementi che hanno influito su questa situazione sono il ruolo del Capo di Istituto del quale la
nuova normativa ha sancito la funzione dirigenziale, la funzione degli Organi Collegiali, l’assenza
di un codice di deontologia professionale dei Docenti, la mancanza di un sistema di valutazione
complessiva della vita della scuola, l’emissione di norme e leggi a getto continuo.
Le riunioni del Collegio dei Docenti avranno cadenza bimestrale, e così pure quelle di Intersezione
e di Interclasse; quelle dei Consigli di Classe mensile, secondo un calendario stabilito dal Dirigente
Scolastico.
Il Collegio dei Docenti opererà per gruppi e commissioni di lavoro; sono stati istituiti anche
“dipartimenti” suddivisi per ambiti disciplinari; la produzione sarà poi portata all’attenzione, alla
discussione, al riesame e all’approvazione del Collegio.
Il lavoro delle commissioni sarà basato su attività di ricerca e sviluppo in cui procedure e risultati
emergeranno da una documentazione essenziale che garantirà trasparenza, efficacia e responsabilità.
La procedura che porterà alla creazione di una commissione ed alla stesura di un progetto sarà la
seguente:
91
-
Adesione al gruppo accettata volontariamente o proposta.
-
Fissazione degli obiettivi sulla base delle indicazioni del Collegio.
-
Individuazione delle norme di legge.
-
Inizio del lavoro, con verifica, ad ogni incontro, del rispetto dei tempi prestabiliti.
-
Documentazione del lavoro.
-
Valutazione dell’impatto decisionale.
-
Rendicontazione al Collegio.
-
Esame, discussione e approvazione da parte del Collegio.
Il Collegio dei Docenti dal primo settembre all’inizio delle lezioni comincia ad esercitare le sue
funzioni impegnandosi nella programmazione educativa e didattica.
A tale scopo esso si articolerà in gruppi di lavoro per ambiti disciplinari e per competenze,
elaborando i punti essenziali delle attività da svolgere nel corso dell’anno e integrando le attività in
atto nella scuola.
Lo stesso Collegio procederà periodicamente alla valutazione dell’andamento dell’azione
pedagogica e didattica della scuola, fondando la sua azione valutativa sul livello di soddisfazione
delle attese degli utenti, sull’analisi sistematica dell’organizzazione scolastica, sul contesto
ambientale in cui opera la scuola, sulle risorse disponibili, sui processi attivati e sui risultati
conseguiti, sulla comparazione tra il modello di scuola che si è progettato e quello reale, per
impostare un eventuale processo di miglioramento, sugli indicatori educativi che sono da
paragonare a dei dispositivi di allarme necessari ad accertare lo sviluppo dell’apprendimento ed a
segnalare eventuali difficoltà e disfunzioni, sul controllo dei risultati formativi.
Il Collegio delibera, quando previsto, anche sull’adozione dei libri di testo ed in vista delle attività
del nuovo anno scolastico, suggerisce al Consiglio di Istituto l’acquisto dei sussidi didattici e delle
attrezzature tecnico-scientifiche.
CONSIGLI DI INTERSEZIONE, INTERCLASSE, CLASSE
Le riunioni dei Consigli di Interclasse e di intersezione avranno cadenza bimestrale, quelle di classe,
mensile. Esse, con la partecipazione dei soli insegnanti, avranno lo scopo di coordinare e
programmare le attività, la conoscenza delle attitudini e delle competenze degli alunni, l’unitarietà
dei criteri di valutazione, l’unità dell’orientamento scolastico e professionale , il controllo delle
attività svolte e dei risultati conseguiti, la compilazione della scheda dell’alunno.
I Consigli di classe, infine, esprimeranno pareri in merito alla riconferma dei libri di testo e/o
all’adozione degli stessi prevista, secondo le ultime normative, ogni 5 anni.
SVOLGIMENTO DEI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE E GLI ALUNNI
92
Il Collegio dei Docenti, nel rispetto dei criteri fissati dal Consiglio di Istituto, svolgerà la sua azione
operativa, relativa ai rapporti tra scuola e famiglia, con uno spirito di concreta e sostanziale
collaborazione per realizzare quel contratto formativo cui le norme fanno esplicito riferimento e che
è stato ufficializzato dalla Carta dei servizi della scuola.
COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI
Convocato dal Dirigente Scolastico, si riunisce:
a) per la valutazione del servizio richiesta dagli insegnanti a norma dell’art. 66 del D.P.R. 417;
b) alla conclusione dell’anno prescritto per la valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai
sensi dell’art. 58, quarto comma, del D.P.R. n. 417;
c) ogni volta che se ne presenta la necessità su richiesta dell’interessato.
La valutazione sarà redatta dai componenti del Comitato e letta all’interessato.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Nella Scuola Secondaria di 1° grado, nella Scuola Primaria e nella Scuola dell’Infanzia del plesso
Zungoli vi è una sola sezione e non si pone il problema della distribuzione e dell’assegnazione degli
allievi ad una determinata sezione.
Per la sola Scuola dell’Infanzia del plesso Villanova, che comprende n. 2 sezioni, si stabiliscono
questi criteri:
a) eterogeneità della delle sezioni;
b) fasce di età;
c) inserimento nella stessa sezione di fratelli e sorelle.
ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI
Per legge l’assegnazione dei docenti alle classi è di competenza del Dirigente Scolastico.
Nessun docente può accampare il diritto di essere assegnato ad uno specifico corso o sezione, pur
tuttavia vi sono esigenze didattiche e di opportunità che vanno tenute in debita considerazione,
come è il caso della continuità didattica , delle competenze , dell’ anzianità di servizio.
Pertanto, se il Collegio dei Docenti sulla formazione e composizione delle classi esprime indirizzi
di ordine generale per le assegnazioni degli insegnanti alle classi, è opportuno che il Dirigente
Scolastico, nei limiti del possibile, li tenga in considerazione.
CRITERI GENERALI PER LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO DI SERVIZIO
A) PERSONALE DOCENTE
Nella formulazione dell’orario di servizio si terranno in considerazione i seguenti criteri:
93
a) attribuzione del giorno libero nel modo più rispondente alle esigenze didattiche e non agli
interessi personali dei docenti;
b) distribuzione equilibrata tra tutti gli insegnanti delle prime ed ultime ore di servizio;
c) distribuzione equa tra tutti gli insegnanti di eventuali ore “buco”,
d) indicazione dell’orario settimanale delle lezioni delle ore di completamento e di ricevimento dei
genitori.
B) PERSONALE NON DOCENTE
Funzionando la Scuola dell’Infanzia a tempo pieno e la Scuola Primaria e Secondaria di 1°grado a
tempo prolungato per alcuni giorni a settimana, per il personale non insegnante è fissato un doppio
turno di lavoro,
A tutto il personale è lasciata la facoltà di un avvicendamento dal primo al secondo turno, previa
consultazione degli interessati. Per assicurare, se e quando necessario, la presenza in servizio nelle
ore pomeridiane del Responsabile amministrativo, lo stesso può fare attività aggiuntive, nei limiti
che saranno fissati dal Dirigente Scolastico nello specifico piano di attività.
Lo stesso discorso vale, sempre per far fronte alle esigenze di funzionamento della scuola, per gli
altri componenti del personale ATA.
Sulla indicazione di tali criteri generali e con apposito ordine del giorno da affiggere all’albo della
scuola , il Dirigente Scolastico, onde rendere nota la distribuzione normativa del lavoro, fisserà i
turni di servizio.
INCARICHI E FUNZIONI
Il Collaboratore vicario sostituisce a tutti gli effetti il Dirigente Scolastico, in caso di assenza o
impedimento di questi, sulle indicazioni generali del Collegio dei docenti predispone l’orario
scolastico e fa da tramite tra il Dirigente e la classe insegnante.
I docenti assegnatari di funzione strumentale al piano dell’offerta formativa assegnate sono dieci.
I compiti ricadente nelle tre aree:
 Area 1 (gestione del piano dell’Offerta Formativa)
 Area 2 (gestione ambiti educativi-sostegno al lavoro dei docenti)
 Area 3 ( gestione rapporti aperti di partecipazione, relazionalità. formaazione),
 Area 4 (gestione sistemi informatici).
94
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DEL COLLEGIO
DEI DOCENTI
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
DIRIGENTE
SCOLASTICO
STAFF
DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
DOCENTI CON
FUNZIONI
STRUMENTALI
DEI
DOCENTI
RESPONSABILI
SEZ. STACCATA SC.
SECONDARIA
DOCENTI
PLESSI SC. PRIMARIA
– E DELL’INFANZIA
COLLEGIO
COORDINATORI
DEI
DIPARTIMENTI
DOCENTI
COORDINATORI
DELLE
COMMISSIONI
REFERENTI
COORDINATORI DEI
CONSIGLI DI CLASSE
INTERCLASSE E
INTERSEZIONE
95
PARTE SESTA
VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO
SCOLASTICO
Per valutare a pieno l’incidenza e la rispondenza del P.O.F. alle aspettative degli utenti e adottare
eventuali cambiamenti e aggiustamenti in corso d’opera la qualità del servizio scolastico sarà
programmata e verificata, oltre che nei modi e nelle forme che fin qui si è detto, soprattutto
mediante un percorso che viene consigliato da alcuni studiosi e che l’Istituto Comprensivo
“Francesco De Sanctis” fa proprio.
Percorso che passa attraverso cinque fasi:
-
qualità attesa, in cui si esaminano le aspettative degli utenti e si individuano i loro bisogni per
impostare un servizio di qualità. Le rilevazioni delle attese e dei bisogni dei ragazzi e delle loro
famiglie saranno fatte attraverso indagini quantitative (questionari, test ecc.) e qualitative
(colloqui sistematici, incontri preliminari ecc.);
-
qualità progettata: in questa fase si programma l’erogazione di un servizio rispondente alle
aspettative degli utenti, considerando sia i loro punti di forza che quelli di debolezza. S’intende
che la qualità progettata si fonderà e si esprimerà innanzitutto sulla Carta dei Servizi che, nella
scuola dell’autonomia rappresenta il tessuto connettivo su cui si impernia il Piano dell’Offerta
Formativa;
-
qualità erogata, che consiste nelle attività educative e didattiche, oltre che organizzative,
programmate, il cui controllo dovrà essere costante per intervenire prontamente allorché ci si
rende conto che l’erogazione dei contenuti si allontana dagli standards di qualità programmata.
Operativamente il controllo di qualità sarà fatto utilizzando elementi diversi: raccolta dei dati e
il loro confronto con i dati attesi, riunioni con i docenti, esame del rispetto dei regolamenti,
incontri con i genitori, grado di realizzazione delle decisioni prese Ecc.
-
qualità percepita, che consiste nel vedere quanto e come di quello che si è progettato è stato
percepito e recepito dagli utenti ( studenti, genitori, tessuto sociale locale ecc. ). E’ questa una
fase che avrà il suo culmine alla fine dell’anno scolastico, quando, attraverso l’autovalutazione
o autoanalisi di Istituto di cui già si è riferito, il Collegio dei Docenti e il Consiglio d’istituto si
96
rendono conto dei risultati conseguiti rispetto alle attese, alle prospettive e agli standards di
qualità programmata;
-
qualità paragonata, che è il momento in cui la scuola esce idealmente fuori dal proprio ambito e
confronta il proprio servizio erogato con altri similari di altre scuole per verificare punti di forza
e punti di debolezza. Il confronto, per essere valido, si dovrà fondare su parametri standards,
quali saranno quelli che si stanno elaborando da parte del CEDE, nel contesto del servizio
nazionale della qualità dell’istruzione, istituito nel maggio del 1997.
La nostra scuola, infatti, ritiene che il sistema nazionale di valutazione, previsto nell’ambito delle
funzione del CEDE, della Biblioteca di Documentazione Pedagogica (BDP) e dell’Invalsi,
costituisce un imprescindibile bisogno alla crescita di qualità del servizio scolastico.
In attesa, intanto, dei parametri standards, l’Istituto Comprensivo “Francesco De Sanctis” per poter
valutare la qualità dell’istruzione e dell’educazione terrà in considerazione due categorie di
indicatori:
-
indicatori di funzionamento che riguardano l’attività reale e concreta degli alunni, l’attività
concreta del personale scolastico, le modalità di interazione comunicativa e sociale fra
insegnanti e alunni, l’organizzazione delle attività e l’uso delle risorse materiali impiegate;
-
indicatori dei risultati che sono relativi all’entità del cambiamento prodotto dall’azione
formativa (abilità, competenze, capacità di analisi e di sintesi, controllo, autostima ecc.).
97
VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO SCOLASTICO
IL PROCESSO DI VALUTAZIONE
DELL’AZIONE PEDAGOGICA E DIDATTIOCA
SI FONDA SU:
LIVELLO DI
SODDISFAZIONE
DELLE ATTESE
DEGLI UTENTI
CONTESTO
AMBIENTALE
ANALISI
SISTEMATICA
ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA
RISORSE
DISPONIBILI
98
VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO
INDICATORI
PROCESSI ATTIVATI E
RISULTATI
CONSEGUITI
EDUCATIVI
QUALITA’
QUALITA’
QUALITA’
QUALITA’
QUALITA’
ATTESA
PROGETTATA
EROGATA
PERCEPITA
PARAGONATA
ASPETTATIVE
QUANTO E COME
CONFRONTO
DEGLI UTENTI
EROGAZIONE
ATTIVITA’
DI QUELLO CHE
DEL PROPRIO
E LORO
DI UN
EDUCATIVE,
E’ STATO
SERVIZIO
BISOGNI
SERVIZIO
DIDATTICHE E
PROGRAMMATO
SCOLASTICO
RISPONDENTE
ORGANIZZATIVE
E’ STATO
CON QUELLO DI
ASSIMILATO
ALTRE SCUOLE
ALLE
ASPETTATIVE
99
PIANO DI EMERGENZA
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di VILLANOVA Del B.
ANNO SCOLASTICO 2012-2013
Coordinatore
responsabile
delle operazioni di
emergenza e pronto
soccorso
Addetti alle operazioni
di evacuazione per
singole zone
Prof. Valentino STANCO
►
►
In sostituzione
Prof. Paolo CARUSO
DOCENTI
Prof. Michele Moccia - PT
Prof. Cardinale Patrizia-1P
Prof. Perrina M. Felicita- 2P
Ins. De Gruttola Carmela PT- SI
In assenza sono incaricati i
docenti in servizio delle classi
3-2-1- S.M---5-4-3-2-1 SP-SI. A-B
►
Prof. Nisco Licinia-PT-1P -SPProf. Carchia Mario-2P
Prof. Educ motoria 1-2 piano SS
Ins. De Gruttola Carmela PT- SI
► strumenti, materiali e
Addetti al primo
soccorso
►
Addetti alla chiamata di
soccorso
► Sig. Pezzella Bruno
Diffusione ordine di
evacuazione
Emanazione ordine di
evacuazione e
►
coordinamento
operazioni
►
Alunno aprifila Scuola Inf.
Alunno serrafila Scuola Inf.
Sez.A- Pippo Giovanni
Sez. B- Colantuono Clelia Pia
Sez. A – Pippo Emanuele
Sez. B - Pippo Martina
Alunno aprifila Scuola Prim.
Alunno serrafila Scuola Prim.
1 Maraia Ludovica
2 Moscariello Umberto
3 Silano Maura
4 Maraia Dominique
5 Iorizzo Francesco
1 Maraia Alessandro
2 Roberto Giovanna
3 Ciccone Francesco
4 Flammaia Gino Michael
5 Roberto Giovanni F.
A - NUMERI UTILI
VIGILI DEL FUOCO ……………………………. 115
CARABINIERI …………………………………. 112
CASERMA DEI CARABINIERI ……….. 0825845035
AMBULANZA (Croce Rossa) ……….….0825826566
SERVIZIO PRONTA EMERGENZA………..…… 118
PRONTO SOCCORSO
OSPEDALE DI ARIANO IRP. ……... centr. 08258771
Stabilisce rapporti con i servizi
► esterni per il trasporto di
lavoratori infortunati
Attivare la procedura di
► richiesta di primo
Utilizzare la procedura indicata
►
soccorso
►
segnala il pericolo
mediante il campanello
Supporto docenti
Addetti ai servizi di
emergenza
Controllo fasi di evacuazione
dei propri alunni
medicamenti
Personale non docente
Sig. Pagliarulo Elena-1P
Sig. Melito Antonietta - 2 P
Sig. Silano Michela
PT
Sig. Giannetta Michelina S.I.
In assenza del personale preposto
ai piani, sono incaricati della
sostituzione i collaboratori più
giovani di età
►
Verifica efficienza
Sig. Grella Filomena
Sig. Melito Antonietta
in assenza collab. in servizio
Ordine allievi
Tutti i DOCENTI
presenti in classe o in
servizio
Personale di segreteria e ATA
►
Procedura di evacuazione
Precedenza per le classi
più vicine alle uscite di
emergenza
Decidere gravità
► Dare disposizione delle
verifiche da attuare
►



Piano terra
Primo piano
Secondo piano
Interventi su impianti
Controlli e verifiche
nel riquadro
B
Per l’emergenza
Suono Intermittente 2 secondi
►
Per l’evacuazione
SUONO CONTINUO
Controllo fasi,
comunicazione di disposizioni,
operazioni di evacuazione
► -Interruzione gas ,energia
elettrica, alimentazione C.T-Efficienza estintori
-Funzionalità uscite e via di
fuga. (giornaliero)
Alunno aprifila Scuola Sec.
Alunno serrafila Scuola Sec.
1B- Maraia Gianmarco
2B- Patriottico Roberto
3B- Raduazzo Iacopo
1B - Baviello Michela
2B – Panzetta Francesca
3B - Raffa Cristian
B - PROCEDURA DA SEGUIRE
Sono_______________________(nome e qualifica)
telefono dalla scuola___________ (esatta denomin.)
ubicata a _____________________(paese,località)
in Via_______________________-N.___________
si raggiunge da____________ (percorso consigliato)
nella scuola si è verificato____________(cosa,dove)
sono coinvolte N. persone_____________________
situazione del momento____________(evoluzione)
100
PIANO DI EMERGENZA
Scuola Primaria e dell’Infanzia di Z UNGOLI
Prof. Valentino STANCO
Coordinatore
responsabile
delle operazioni di
emergenza e pronto
In sostituzione
Prof. Paolo CARUSO
►
►
Addetti alle operazioni
di evacuazione per
singole zone
Dare disposizione delle
verifiche da attuare
►
DOCENTI
Procedura di evacuazione
Precedenza per le classi più
vicine alle uscite di
emergenza
Ins. Intoccia Rosaria PT 1P+PS
Ins.Grande Pasqualina- PT
In assenza sono incaricati i
docenti in servizio delle classi
5- 4-3-2-1
►
Addetti al primo
soccorso
Tutti i DOCENTI
presenti in classe o in
► servizio
Ordine allievi
Controllo fasi di evacuazione
dei propri alunni
►
Verifica efficienza
strumenti, materiali e
medicamenti
DOCENTI
Ins. Rossetti Fiorella
Ins. De Meo Mirella
►
►
Stabilisce rapporti con i servizi
esterni per il trasporto di
lavoratori infortunati
►
Attivare la procedura di
richiesta di primo soccorso
Sig. Falco Antonio
Addetti alla chiamata di
soccorso
Decidere gravità
Emanazione ordine di
evacuazione e
coordinamento
operazioni
Utilizzare la procedura indicata
in assenza collab. in servizio
►
► nel riquadro
►
Sig. Falco Antonio
Per l’emergenza
segnala il pericolo
mediante il campanello
Diffusione ordine di
evacuazione
►
in assenza collab. in servizio
►
Sig. Falco Antonio PT--PS
Sig. Toto Giovanna - 1P
Sig. Capobianco Gerarda-1P
►
Alunno aprifila Scuola Infanzia
Sez. A – Vitagliano Gerarda
A
Scuola dell’Infanzia. In assenza
del personale preposto ai piani,
sono incaricati della sostituzione i
collaboratori più giovani di età
Alunno serrafila Scuola Infanzia
Sez. A- De Feo Francesca
Piano terra, 1°-2° piano
Interventi su impianti
Controlli e verifiche
►
Alunno aprifila Scuola Prim.
Cammisa
Giuseppe;Carlotta
Caruso;Filomena
Alessia¸Raffa
Pasquale;Caruso Ludovica
B
- NUMERI UTILI
115
CARABINIERI …………………………………
112
CASERMA DEI CARABINIERI …………. 0825845035
AMBULANZA (Croce Rossa) …………….0825826566
Controllo fasi,comunicazione di
disposizioni,operazioni di
evacuazione
-Interruzione gas ,energia
elettrica, alimentazione C.T-Efficienza estintoriFunzionalità uscite e via di
► fuga. (giornaliero)
Alunno serrafila Scuola Primaria
Moschetto Noemi;Moschella
Ilary; Stanchi Francesco
Pio;Vitagliano Alice; Ciccarelli
Ylary
- PROCEDURA DA SEGUIRE
Sono
VIGILI DEL FUOCO ……………………………
Suono Intermittente 2 secondi
►
Supporto docenti
Personale non docente
Addetti ai servizi di
emergenza
B
(nome e qualifica)
telefono dalla scuola
(esatta denomin.)
ubicata a
(paese,località)
in Via
si raggiunge da_
nella scuola si è verificato
-N.
(percorso consigliato)
(cosa,dove)
101
PIANO DI EMERGENZA
Scuola secondaria di 1° grado di ZUNGOLI
delle operazioni di
emergenza e pronto
In sostituzione
Prof. Paolo CARUSO
►
►
DOCENTI
Addetti alle operazioni
di evacuazione per
singole zone
Addetti al primo
soccorso
►
Dare disposizione delle
verifiche da attuare
►
Ordine allievi
Procedura di evacuazione
Prof.ssa De Meo S. PT
Prof.ssa Moschella Rosetta In
assenza sono incaricati i docenti in
servizio delle classi
3- 2-1 -
Precedenza per le classi
più vicine alle uscite di
emergenza
►
►
Tutti i DOCENTI
presenti in classe o in
servizio
Controllo fasi di evacuazione
dei propri alunni
►
Verifica efficienza
strumenti, materiali e
medicamenti
Prof.ssa Moschella Rosetta
Prof.ssa De Meo Stefania
►
Stabilisce rapporti con i servizi
esterni per il trasporto di
lavoratori infortunati
►
Attivare la procedura di
richiesta di primo soccorso
Sig.ra Maraia Grazia
Addetti alla chiamata di
soccorso
Decidere gravità
Emanazione ordine di
evacuazione e
coordinamento
operazioni
Prof. Valentino STANCO
Coordinatore
responsabile
►
►
Utilizzare la procedura indicata
nel riquadro
►
Per l’emergenza
Sig.ra Maraia Grazia
Segnala il pericolo
mediante il campanello
in assenza collab. in servizio
Diffusione ordine di
evacuazione
►
►
Personale non docente
Sig.ra Maraia Grazia -PT
Supporto docenti
In assenza del personale preposto
ai piani, sono incaricati della
sostituzione i collaboratori in
servizio più giovani di età
►
Alunno serrafila Scuola Second
1A –Ciccarelli Antonia;2A Staffiero francesco; 3A -Tisi
Morena
1A –Zevola Michela;2A Matarazzo Francesco;3A - Della
Vista Alessia
A
Interventi su impianti
Controlli e verifiche
►
Alunno aprifila Scuola Second.
B
- NUMERI UTILI
115
CARABINIERI …………………………………
112
CASERMA DEI CARABINIERI …………. 0825845035
AMBULANZA (Croce Rossa) …………….0825826566
Controllo fasi,comunicazione di
disposizioni, operazioni di
evacuazione
-Interruzione gas ,energia
elettrica, alimentazione C.T-Efficienza estintoriFunzionalità uscite e via di
► fuga. (giornaliero)
- PROCEDURA DA SEGUIRE
Sono
VIGILI DEL FUOCO ……………………………
Suono Intermittente 2 secondi
►
Piano terra
Addetti ai servizi di
emergenza
B
(nome e qualifica)
telefono dalla scuola
(esatta denomin.)
ubicata a
(paese,località)
in Via
si raggiunge da_
nella scuola si è verificato
sono coinvolte N. persone
-N.
(percorso consigliato)
(cosa,dove)
102
PIANO DI EMERGENZA
Scuola secondaria di 1° grado di FLUMERI
delle operazioni di
emergenza e pronto
In sostituzione
Prof. Paolo CARUSO
►
►
DOCENTI
Prof.ssa Rosa M. STANCO- PT
Prof.ssa Vincenzina PICARI
Addetti alle operazioni
di evacuazione per
singole zone
In assenza sono incaricati i
docenti in servizio delle classi
►
Addetti al primo
soccorso
►
Precedenza per le classi
più vicine alle uscite di
emergenza
Tutti i DOCENTI
presenti in classe o in
► servizio
►
►
Ordine allievi
Controllo fasi di evacuazione
dei propri alunni
►
Verifica efficienza
strumenti, materiali e
medicamenti
Stabilisce rapporti con i servizi
esterni per il trasporto di
lavoratori infortunati
►
Attivare la procedura di
richiesta di primo soccorso
Sig.ra Cardinale Rosetta
Addetti alla chiamata di
soccorso
Dare disposizione delle
verifiche da attuare
Procedura di evacuazione
Prof.ssa - Rosa M. STANCO
Prof. Maglio Antonia Scienze
motorie in serv.
►
Decidere gravità
Emanazione ordine di
evacuazione e
coordinamento
operazioni
Prof. Valentino STANCO
Coordinatore
responsabile
►
Utilizzare la procedura indicata
nel riquadro B
►
Per l’emergenza
Sig.ra Cardinale Rosetta
Diffusione ordine di
evacuazione
Segnala il pericolo
mediante il campanello
in assenza collab. in servizio
►
►
Suono Intermittente 2 secondi
►
Personale non docente
Controllo fasi,
comunicazione di disposizioni,
operazioni di evacuazione
Sig.ra Cardinale Rosetta -PT
Supporto docenti
Addetti ai servizi di
emergenza
►
Alunno aprifila Scuola Second.
1A – Simoniello P.
2A - Fortunato Gabriele
3A - Iorillo Pasqualina
A
In assenza del personale preposto
ai piani, sono incaricati della
sostituzione i collaboratori in
servizio più giovani di età
Piano terra
Interventi su impianti
►
Controlli e verifiche
-Interruzione gas ,energia
elettrica, alimentazione C.T-Efficienza estintoriFunzionalità uscite e via di
► fuga. (giornaliero)
Alunno serrafila Scuola Second
Alunni bisognevoli di accomp.
Alunni accompagnatori compagni D
1A – Feola R. Pio
2A - Ianniciello Manuel
3A - Schiavone Giusy
1A – Pennacchio A. Pia
3A – Coppola Maria
3A – Giacobbe Michela
-Genua Chiara
-Coppola Francesco
-Lanuzza Lucrezia
B
- NUMERI UTILI
- PROCEDURA DA SEGUIRE
Sono
VIGILI DEL FUOCO ……………………………
115
CARABINIERI …………………………………
112
CASERMA DEI CARABINIERI ……..0825
AMBULANZA ………………….………0825
(nome e qualifica)
telefono dalla scuola
(esatta denomin.)
ubicata a
(paese,località)
in Via
si raggiunge da_
nella scuola si è verificato
-N.
(percorso consigliato)
(cosa,dove)
103
PIANO DI EMERGENZA
Scuola Primaria di FLUMERI
Coordinatore
responsabilede
lle operazioni
di emergenza e
pronto
soccorso
Prof. Valentino STANCO
In sostituzione
Emanazione ordine di
evacuazione e
coordinamento
operazioni
Prof. Paolo CARUSO
►
►
Decidere gravità
Dare disposizione delle
verifiche da attuare
►
Ordine allievi
DOCENTI
Ins. Di PAOLA M. Rosaria -1P Ins.
TARANTINO A. Maria – PT
Addetti alle
operazioni di
evacuazione per
singole zone
In assenza sono incaricati i docenti
in servizio delle classi
5- 4-3-2-1
►
Addetti al primo
soccorso
Tutti i DOCENTI
presenti in classe o in
► servizio
►
Ins. PRIMAVERA Michelina
in assenza collab. in servizio
►
Controllo fasi di evacuazione
dei propri alunni
►
Stabilisce rapporti con i servizi
esterni per il trasporto di
lavoratori infortunati
Verifica efficienza
strumenti, materiali e
medicamenti
DOCENTI
Ins. SPERA Rosalba - PT
Sig. SCOPANOVA Anna
Addetti alla chiamata
di soccorso
Procedura di evacuazione
Precedenza per le classi più
vicine alle uscite di
emergenza
►
►
Attivare la procedura di
richiesta di primo
soccorso
►
Utilizzare la procedura
indicata nel riquadro B
►
Sig. SCOPANOVA Anna
Per l’emergenza
Diffusione ordine di
evacuazione
segnala il pericolo
mediante il campanello
►
in assenza collab. in servizio
►
►
Supporto docenti
Personale non docente
Piano terra, 1°-2° piano
Sig. SCOPANOVA AnnaPT-1P
In assenza del personale preposto
Addetti ai servizi di
emergenza
ai piani, sono incaricati della
sostituzione i collaboratori più
giovani di età
►
Alunno serrafila Scuola Prim.
1 Feola Ricc. - Di Paola M.
2 Vitale Nic. – Albanese N.
3 Caggiano G.– Meninno G.
4 Ciriello A. - Giacobbe P
.5 Fiore N. – Anzalone S.
1
2
3
4
5
A
Interventi su impianti
Controlli e verifiche
►
Alunno aprifila Scuola Prim.
Suono Intermittente 2 secondi
Controllo fasi,comunicazione di
disposizioni,operazioni di
evacuazione
-Interruzione gas ,energia
elettrica, alimentazione C.T-Efficienza estintoriFunzionalità uscite e via di
► fuga. (giornaliero)
De Paola V. - Raduazzo A.
Pinarosa F.R. –Iorillo A
Befaro O. - Colella M.A
Carofalo G. – Di Paola G.A.
Masucci F. – Olivieri F.
B
- NUMERI UTILI
- PROCEDURA DA SEGUIRE
Sono
VIGILI DEL FUOCO ……………………………
115
CARABINIERI …………………………………
112
CASERMA DEI CARABINIERI ………..0825
AMBULANZA ……………………………0825
(nome e qualifica)
telefono dalla scuola
(esatta denomin.)
ubicata a
(paese,località)
in Via
si raggiunge da_
nella scuola si è verificato
-N.
(percorso consigliato)
(cosa,dove)
104
PIANO DI EMERGENZA Scuola
dell’Infanzia di FLUMERI ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Coordinatore
Responsabile
delle operazioni
di emergenza
e pronto soccorso
Addetti alle
operazion i
di evacuazione per
singole zone
Addetti al primo
soccorso
►
PROF Valentino STANCO
in sostituzione
Prof Paolo CARUSO
►
Ins. Stanco Vincenzina
Ins. –Ianniciello L. -
►
DOCENTI
Sono incaricati i docenti in
servizio delle 2 sezioni.
►
DOCENTI
Ins. Galante Concettina
Ins. –De Simone R. -
Addetti alla chiamata
di
soccorso
Diffusione ordine di
evacuazione
Emanazione ordine di
evacuazione e
coordinamento
►
operazioni
Procedura di evacuazione
Precedenza per le classi più
vicine alle uscite di
emergenza
►
Decidere gravità
Dare disposizione delle
verifiche da attuare
Ordine allievi
►
Tutti i DOCENTI
presenti in classe o in
servizio
Controllo fasi
di evacuazione
dei propri alunni
Verifica efficienza
strumenti, materiali e
medicamenti
Stabilisce rapporti con i
servizi esterni
per il trasporto di lavoratori
infortunati
Utilizzare la procedura
indicata nel riquadro B
►
Sig. Morra Angelina
in assenza collab. in servizio
Attivare la procedura di
richiesta di primo soccorso
►
Sig. Morra Angelina
in assenza collab. in servizio
segnala il pericolo
mediante il campanello
Per l’emergenza
Suono Intermittente 2 secondi
Per l’evacuazione
SUONO CONTINUO
Addetti ai servizi di
emergenza
►
Alunno aprifila Scuola Infanzia
Sez. A
1-Pelosi Carmine A.
2-Garofalo Alice
Personale non docente
Sig. Morra Filomena
Sig. Morra Angelina
In assenza del personale preposto
ai piani, sono incaricati della
sostituzione i collaboratori più
giovani di età
Supporto docenti
Piano terra, 1°-2° piano
Alunno serrafila Scuola Infanzia
Alunno aprifila Scuola Infanzia
Sez. A
1-Giacobbe M. Pia
2-Di Paola Antonio D.
A - NUMERI UTILI
VIGILI DEL FUOCO …………………………… 115
CARABINIERI ………………………………… 112
CASERMA DEI CARABINIERI ………0825_________
AMBULANZA ………………….……….0825_________
SERVIZIO PRONTA EMERGENZA ……………. 118
PRONTO SOCCORSO
OSPEDALE DI ARIANO IRP. ………. centr. 08258771
Interventi su impianti
Controlli e verifiche
Sez. B
1-Pennacchio S.
2-Forgione M.
Controllo fasi,
comunicazione di
disposizioni,
operazioni di evacuazione
- Interruzione gas ,energia
elettrica, alimentazione C.T-Efficienza estintori
-Funzionalità uscite e via di fuga
Alunno serrafila Scuola Infanzia
Sez. B
1-Albanese F.
2-Cardinale N.
B - PROCEDURA DA SEGUIRE
Sono________
(nome e qualifica)
telefono dalla scuola___________ (esatta denomin.)
ubicata a _____________________(paese,località)
in Via_______________________-N.___________
si raggiunge da____________ (percorso consigliato)
nella scuola si è verificato____________(cosa,dove)
sono coinvolte N. persone_____
situazione del momento _____evoluzione
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CONCLUSIONE
Riteniamo che il futuro dell’istituzione scolastica e in particolare dell’Istituto Comprensivo
“Francesco De Sanctis” di Villanova del Battista dipenda dalla capacità che abbiamo di eliminare
quante più carenze possibili.
Il nostro lavoro acquisterà sempre più valore e qualità se riusciremo a rispondere adeguatamente ai
bisogni e alle prospettive degli allievi svantaggiati e carenti, senza ignorare il diritto degli eccellenti
a vedere incrementate le loro competenze a abilità. Dobbiamo poter dare a tutti il massimo
possibile.
Una scuola realmente democratica, che è di tutti e per tutti, in cui si eliminano differenze e
marginalizzazioni, in cui si garantisce l’uguaglianza delle possibilità e della fruizione dei saperi,
non si fonda su un’offerta indifferenziata, ma dando risposte diversificate. Solo così si può assistere
al passaggio da quello che oggi è definito genericamente “diritto allo studio”, al diritto ad una
cultura che sia spendibile sul mercato e ad una formazione permanente e adeguata alle richieste di
una società sempre più grande in termini numerici e sempre più complessa in termini problematici.
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