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Giovedì 4 settembre 2014
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a pagina 38
PACIFICO STAGNOLI, 42 ANNI, RINVENUTO CADAVERE NELLE ACQUE DELLA “BUCA DEI PESCATORI” A CERANO
Lo trovano di notte morto in un laghetto
Martedì sera tutto il paese si era mobilitato per cercarlo dopo l’allarme dato dai genitori
CERANO Aveva un appuntamento alle 18 per
stampare il materiale per i calendari della sua
amata associazione sportiva “Centro giovanile Cerano”. Era passato, come ogni pomeriggio, al bar “Sport” di piazza Crespi per una
partita a carte e quella puntata al Ticino doveva essere la conclusione di un pomeriggio di
svago e un’occasione per rinfrescarsi nelle acque della “Buca dei pescatori”, in zona Laghetti.
Per Pacifico Stagnoli, il quarantaduenne ceranese ritrovato morto nelle acque del laghetto
nella tarda serata di martedì, 2 settembre,
quella passeggiata in sella alla bicicletta è stata
purtroppo un viaggio senza ritorno.
A rinvenire il suo cadavere sono stati alcuni
parenti, le Guardie ecozoofile della Provincia
e il coadiutore parrocchiale don Nicola Salsa,
che lo stavano cercando nel Parco del Ticino
dopo che la sua “Legnano” color amaranto era
stata ritrovata nei pressi della sbarra vicina al
canale Scaricatore, in località Bagno.
Stagnoli, conosciutissimo dai ceranesi di tutte
le età per essere un volontario e animatore
dell’Oratorio, una “colonna” del “Cg Cerano”
e un accesissimo tifoso juventino, è uscito di
casa intorno alle 15, portandosi come sempre
appresso il cellulare. Intorno alle 16 è stato
visto tra viale Marchetti e via Bagno e più
tardi, verso le 17, al bar “Sport”. All’ora di cena
il papà Pierino e la mamma Enza, non vedendo rientrare il loro unico figlio nella casa di via
XXV Aprile, si sono allarmati e hanno cominciato a chiamarlo al cellulare, che però suonava a vuoto. Poco dopo hanno allertato anche
Oggi a Novara il primo intervento
chirurgico con il robot “da Vinci”
Pacifico Stagnoli
alcuni parenti, gli amici più stretti di Pacifico
e don Nicola e, verso le 21, hanno denunciato
la scomparsa ai Carabinieri.
Sono stati gli amici Marco Locatelli (presidente dello “Juventus Club ceranese”, uno dei primi a mettersi in moto alla ricerca di “Paci”,
come tutti lo chiamavano) e Marita Dellupi
che, intorno alle 22.30, hanno deciso di pubblicare sul profilo del gruppo Facebook “Sei di
Cerano se…” un accorato appello: “Da oggi
dalle ore 15 non si hanno più notizie di Pacifico Stagnoli… Il suo telefono cellulare squilla
a vuoto… Chi avesse notizia si prega di avvisare Marco Locatelli al n…”.
Lalla Negri
continua a pagina 2
n Robot in sala operatoria,
da oggi, all’Ospedale Maggiore di Novara. In verità il
robot “da Vinci” è arrivato
nella locale Azienda ospedaliera universitaria già da
qualche tempo, ma il suo
esordio sul campo (chirurgico) è datato appunto, salvo
cambiamenti di programma
dell’ultimo minuto, oggi giovedì 4 settembre. Nella sala
operatoria appositamente allestita per ospitare questa
strumentazione avveniristica, un paziente sarà sottoposto a un cosiddetto “intervento in seduta lunga” di natura urologica a cura
dell’équipe del professor
Carlo Terrone, direttore della
Struttura complessa di Urologia del Maggiore. Nei giorni successivi altri interventi
di chirurgia robotica con il
“da Vinci”, fortemente voluto dal direttore generale Mario Minola, saranno eseguiti
dalla Clinica chirurgica (con
il dottor Oldani, dell’équipe
del professor Garavoglia che
tanto ruolo ha avuto nell’arrivo del “da Vinci” a Novara)
e dalla Clinica ginecologica
(con i dottori Soresini, Monni, Portigliotti). Ma questi
sono soltanto alcuni degli
specialisti che applicheranno
la tecnologia mininvasiva
d’avanguardia. Il
robot “da
Vinci” è infatti a disposizione
di tutti i
chirurghi
dell’Ospedale Maggiore, diretti dal dottor Giuseppe Spinoglio, già direttore
di Chirurgia dell’Ospedale
di Alessandria (2° Centro
sperimentale di Chirurgia
Robotica), che farà loro da
“tutor”.
Nel 2013 sono stati 523.000
gli interventi effettuati con
il “da Vinci” nel mondo, con
un trend di crescita del 23%
rispetto all’anno precedente. In Italia, sempre lo scorso
anno ne sono stati effettuati
10mila, con un incremento
del 15% rispetto al 2012.
Quello che si realizza con il
“da Vinci”, spiegano gli
esperti del settore, “è la simbiosi
con
una macchina intelligente, della
quale l’uomo ha l’assoluto controllo.
La
nostra è una
vera e propria alleanza con l’intelligenza artificiale”. Con
l’obiettivo di interventi meno invasivi, operazioni non
praticabili con tecniche tradizionali, ricoveri più brevi,
meno rischi, sanguinamenti
e cicatrici.
Serena Fiocchi
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a pag ina 5
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L’elenco degli slogan è a pagina 12
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