ROTARY CLUB - Pisa Pacinotti

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ROTARY CLUB
PISA - PACINOTTI
DISTRETTO
2071
Scopo del Rotary è di incoraggiare e sviluppare l’ideale del «Servire» inteso come motore e propulsione di ogni attività.
Anno XII, n. 5 (marzo-aprile 2014)
PERIODICO DEL ROTARY CLUB PISA PACINOTTI
C A M I N E T TO D E L 5 M A R Z O 2 0 1 4 :
comunicazioni del Presidente
I
l Presidente ricorda che il sabato 8 marzo
alle 15,30 presso la Misericordia di
Navacchio si svolgerà la benedizione del
mezzo donato dal Rotary Club Pisa
Pacinotti. Di seguito un incontro di formazione spirituale ed umana, dove parlerà Don
Emanuele Morelli correttore del coordinamento delle Misericordie della Diocesi.
Seguirà la consegna di attestati del corso di
informazione soccorritori 2° livello. Alle 18
la Santa Messa celebrata da Don Emanuele
Morelli e alle 19, in chiusura, un apericena a
tutti i partecipanti. I soci del Club sono pregati di intervenire numerosi. Ricorda la prenotazione per la conviviale del 27 marzo di
giovedì alle ore 16 a Montefoscoli (i particolari nel programma di marzo). Anche per il 4
aprile, per la visita all’Accademia Navale di
Livorno servono i nomi e i numeri delle targhe delle auto per poter entrare all’interno.
Passa la parola al futuro presidente Gherardo
Gherarducci che ci mette al corrente del
Premio Galilei di quest’anno. Oltre ai tre
Rotary cittadini si sono resi disponibili alche
i Club dell’area pisana: il Cascina, il
Pontedera, il Volterra. Sono già stati fatti dei
sopralluoghi ed è stabilito che la cerimonia e
la conviviale verranno fatte alla Certosa di
Calci. Il refettorio non è sufficiente per
capienza, circa 100 persone, ma la previsio-
ne è di 200 circa. La Certosa monumento e
mostra è di competenza della Sovrintendenza,
ma di fronte c’è uno stabile, di competenza
dell’Università che ha un salone che può
andar bene per i nostri progetti. La notizia
bella è che ci viene dato gratis, noi dobbiamo pensare al Catering. La direttrice ha consigliato Le Arcate, dato che sono quelle che
di normale fanno le cerimonie in quel posto.
A questo punto il Presidente passa la parola a
Luppichini Sergio che ci illustra il progetto da
lui fatto: il Rotary Club Pisa Pacinotti da oggi
ha la sua pagine interattiva in facebook. Per
maggior chiarezza riporto integralmente
l’intervento del nostro Socio.
Seguendo il consiglio rivoltoci dall’esperto
informatico del Distretto che ci ha intrattenuto in una conferenza, che consigliava di
allargare le conoscenze, di qual si voglia
Club, tramite i social net word su internet
dato che spaziano in tutto il mondo. A questo punto mi sono preoccupato di creare una
pagina su facebook, che è il sito forse più
conosciuto e ricercato in tutto il mondo
internet. Questo per far conoscere il nostro
Club non solo a livello locale e a livello
Distrettuale, ma a livello mondiale. Visto che
difficilmente i nostri soci si azzardano ad
andare sul sito, sarà ancora più difficile per
loro cercare la pagina facebook, ma darò una
via molto semplice e facile. Andate nel
nostro sito www.rotaripisapacinotti.it, nella
home page sopra il simbolo del Club e sotto
il link del distretto vedete chiaramente il link
facebook: Rotary Pisa Pacinotti, cliccate
sopra e vi appare la pagina facebook.
Tramite questa potete dialogare con i vari
club e tra voi come fanno moltissimi navigatori. Su questa pagina potete esprimere i
vostri giudizi, i suggerimenti, i possibili progetti ecc. Dato che chiunque può accedere
alla pagina è sconsigliabile esternare le brutte critiche; dato che i panni vanno lavati in
casa, è consigliabile farlo direttamente
durante le nostre riunioni. Rispondere ai
quesiti o discutere quanto scritto. Pensate a
pagine come quelle di Grillo, che tramite
questa è riuscito addirittura a creare un partito!! Anche con la nostra pagina potremmo
creare una convivenza e una partecipazione
virtuale anche se non attiva con la presenza
alle riunioni. Questo non ci esonera dal presenziare, anzi ci deve stimolare a frequentare di più per rispondere ai quesiti posti via
telematica per evitare critiche pubbliche.
Non vi convince? Per lo meno provateci!!
Appena pubblicata questa pagina mi sono
preoccupato di chiede amicizia ai vari Club
di tutto il mondo e con piacere hanno accettato tutti esprimendo soddisfazione. I club
sono moltissimi, ho stampato la home page
di alcuni dei numerosissimi Club che ci
hanno dato l’amicizia e che ci hanno risposto, pagine che ci dimostrano cosa succede a
collegarsi col mondo intero. Siamo collegati
con club americani, inglesi, ma nella maggior parte indiani, arabi, ecc. Per quanto
riguarda l’Italia, fra tutti quelli ci hanno confermato l’amicizia, ho avuto il piacere di
ottenere l’amicizia del Club di Grottaglie,
una deliziosa cittadina della Puglia ed ho
avuto la possibilità di intrattenermi via chat
col Presidente. Cortesemente via e-mail mi
ha mandato l’indirizzo di posta elettronica e
il cellulare che ho passato al nostro Otello
Leggerini, che se ne ha voglia, può contattarlo per un eventuale gemellaggio.
Certamente noi non abbiamo grande interesse artistico verso Grottaglie, c’è poco da
vedere, tranne le meravigliose ceramiche che
fanno; ma loro sicuramente sarebbero interessati a vedere la nostra meravigliosa città.
Sono idee, sogni per il futuro e chissà che
non possano essere realizzati.
Pochi di voi vanno sul sito, scusate la ripetizione, ma trattandosi di un social mondiale
sarebbe opportuno che anche voi vi faceste
carico di esprimere opinioni, idee, progetti,
chiarimenti ecc. È un pio desiderio il mio?
Spero di no. Sia chiaro che non lo faccio per
me, io sono troppo vecchio per poter proseguire in questo pesante compito che ho sempre espletato, ma per il bene del Club che
merita di essere conosciuto ed apprezzato
per quello che fa e per i progetti futuri che ha
in cantiere. Devo chiarire che nel creare il
blog ho dovuto dare un indirizzo mail: noi
non ne abbiamo uno che sia efficiente, per
cui ho dovuto dare il mio ed i contatti diretti
saranno fatti tramite me. Questo succede
anche negli altri Club, la posta va direttamente al curatore del sito.
1
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S A BATO 8 M A R Z O 2 0 1 4 :
d o n a z i o n e a u t o m e d i c a M i s e r i c o r d i a d i N av a c c h i o
uonasera a tutti, sono il presidente del
R.C. Pisa Pacinotti e mi associo ai saluti di benvenuto.
Che cos’è il Rotary? Il più delle volte si da
per scontato che tutti lo sappiano. Il Rotary è
un’Associazione Internazionale suddivisa
per Nazioni, Distretti, aree e Club. Il motto
del Roraty Club Internazionale è: “servire al
di sopra di ogni interesse personale”. I soci
che ne fanno parte mettono a disposizione la
loro professionalità per progetti di service.
Ogni Club locale ha la possibilità di realizzare dei progetti, internazionali, nazionali e
locali. Uno dei progetti più importanti attua-
B
to dal Rotary International è stato quello di
aver quasi debellato la polio nel mondo.
Il R.C. Pisa Pacinotti ha messo a punto un
progetto biennale (annata rotariana 20132014 dove il Presidente sono io e annata
rotariana 2014-2015 dove il presidente sarà
Gherardo Gherarducci) che è quello della
donazione di questo mezzo per il trasporto
disabili alla Misericordia di Navacchio.
Convinti che i progetti locali siano importanti per il servizio alla comunità e al territorio.
Passo la parola al presidente incoming
Gherado Gherarducci.
Il futuro presidente dell’annata 2014-2014
Gherardo gherarducci si associa alle parole
di Otello Leggerini per cui dopo aver ringraziato i convenuti ho voluto fare una breve
riflessione sul perché il nostro Club ha scelto di fornire un mezzo per trasporto di disabili alla Misericordia di Navacchio, perché
proprio a questa Associazione: ebbene la
risposta è chiara se si considerano i principi
informatori, i compiti istituzionali, le finalità dei due enti, Rotary e Misericordia: l’etimologia della parola “misericordia” richiama subito la volontà di aiutare il prossimo, di
fornire sostegno a chi altrimenti non ne
avrebbe, di essere disponibile verso chi ne
ha bisogno; ebbene , se teniamo presente che
il motto del Rotary è “servire al di sopra del
proprio interesse” si capisce perché abbiamo fatto questa scelta di collaborazione. In
altre parole abbiamo voluto aiutare “un
amico”, che ha le nostre stesse finalità, ad
aiutare gli altri, fornendo così un SERVIZIO
alla nostra comunità. Ho ringraziato i membri del Club che si erano adoperati a rendere
possibile la donazione, ricordando che questa non era la prima volta (v. ambulanza
donata anni fa) ed auspicando che potesse
non essere neppure l’ultima.
CONVIVIALE DEL 12 MARZO 2014:
ospite il Presidente C.R.I sezione di Pisa, Antonio Cer rai
uonasera, porgo il saluto del R.C. PisaPACINOTTI al Presidente Provinciale
della Croce Rossa Italiana Antonio Cerrai e
Signora che ci onora della sua presenza in
qualità di ospite, che ci intratterrà con una
breve relazione.
A tutti i soci presenti e le relative Consorti ed
agli ospiti.
Come ogni mese porgo gli auguri ai soci che
B
Al centro della foto, Antonio Cerrai
V
iene invitato a parlare il Presidente
della C.R.I. che inizia col dire che sono
30 anni di lavoro continuativo come aderente alla CRI, per cui in questa esperienza ha
accumulato esperienze di vario tipo. Per
2
compiono gli anni:
Giuseppe Barsotti, Gherardo Gherarducci,
Massimo Lupetti, Umberto Placanica, Mario
Levrini, Maurizio Palla, Leonardo Zanotti.
Stasera è una conviviale particolare perché ci
sarà la cerimonia di ammissione di tre nuovi
soci.
Comunicazioni:
Invito tutti i soci a partecipare al Seminario
sulla Leadership che si terra il 29-3-2014 a
Pistoia Hotel Villa Cappugi. (Per informazioni contattare il Segretario ).
Vi ricordo che il 25-3-2014 si terra il concerto di primavera: i biglietti sono in vendita
presso il Teatro Verdi, la mattina dalle ore
11,00 in poi e la sera dalle ore 16,30 in poi.
Grazie per l’attenzione e buona conviviale a
tutti.
chiarezza inizia a fare una breve storia della
C.R.I. Che nasce il 1 agosto 1864 con la convenzione di Ginevra, per dare un aiuto ai
feriti di guerra. Finché i soldati erano attivi
tutto andava bene ma dal momento che erano
feriti risultavano un peso e venivano abbandonati. Nasce quindi la C.R.I. che pian piano
estende la sua protezione anche ai superstiti,
ai civili ed è presente in qualsiasi situazione
in cui vi sia bisogno di aiuto e assistenza. A
Pisa la C.R.I. nasce il 25 agosto 1888 presso
il teatro Verdi per la volontà di civili animati
dai valori della solidarietà. Poco prima la
C.R.I. era stata costituita a Volterra. L’attività
della C.R.I. pisana si fa vedere al terremoto
di Messina del 1908, altro evento particola-
re durante la IIa prima guerra mondiale,
quando per volontà del Cardinale Maffi
viene istituito un ospedale nell’arcivescovato. I feriti erano numerosi e l’ospedale civile
era insufficiente par accoglierli quindi i feriti venivano messi dentro l’Arcivescovato in
attesa che si liberassero posti letto nell’ospedale. La C.R.I. pisana in questi frangenti è
stata veramente determinante. Sempre in
questo periodo si assistono orfani, prigionieri di guerra, si facilitano le comunicazioni
fra i familiari e i prigionieri nei campi di
concentramento ecc. e non va dimenticato il
recupero delle persone. Si arriva agli anni
’80 con le calamità tipo Irpinia e molte altre
in cui la C.R.I. è sempre presente e attiva. Il
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lavoro continua e si sviluppa, consideriamo
che da quando la C.R.I. si trovava alla barriera di Migliarino Pisano con un bilancio di
80 milioni di lire, oggi siamo ad un bilancio
di 6 milioni di euro annui con 230 veicoli,
120 soci, 60 dipendenti di cui 37 di Pisa. La
C.R.I. locale è sempre in crescita e ne è
orgoglioso. La sua passione all’assistere i
bisognosi è nata da quando ancora minorenne ha seguito un corso a Pontedera tenuto dal
nostro socio Poli. Confessa che in questo
Club ha ed ha avuto amici ed ispiratori come
Rodolfo Bernardini, per lui una luce da
seguire nell’assistenza ai bisognosi, a
Bartorelli quando lavorava alla Gambogi con
Sergio Amministratore delegato: qui ha
imparato la gestione di un ente di una certa
consistenza. La C.R.I. pisana è una entità tra
le più conosciute e stimate in Italia. Nel 2002
per il terremoto di San Giuliano di Puglia, in
cui fu distrutta una scuola, è stato incaricato
di impiantare e gestire una tendopoli in cui
c’era anche un ospedale ed una casa di riposo. In campo internazionale è stato inviato
come rappresentante italiano nel comitato
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della C.R. internazionale con il compito di
interessarsi in particolar modo dell’Indonesia
e Tailandia. Nel 2009 col terremoto
dell’Aquila pisani e lucchesi hanno impiantato la tendopoli più vicina al centro storico
che comprendeva tutto quanto può servire ad
un cittadini, lui era il sindaco, con posta,
anagrafe, pronto soccorso ecc. In quel frangente è stato delegato all’assistenza sanitaria
per la delegazione americana: gli è stata
assegnato un furgone all’interno attrezzato
per la miglior assistenza sanitaria.
Oggi la C.R.I. pisana è il comitato forse più
benvisto e preso ad esempio in tutta Italia, da
quando dal 1 gennaio per volere del governo,
la C.R.I. è stata privatizzata. Non c’è più un
unico capo nazionale, ma ogni presidente
locale ha dovuto prendersi la responsabilità
della gestione con capitale zero; anche i
mezzi sono tutti di proprietà pubblica e dati
in comodato, quindi pensate quanto sia grande la preoccupazione della gestione, ma questo viene ricompensato dal bene che viene
fatto alla città. In questo periodo critico di
associazioni in grave difficoltà la C.R.I. deve
supplire alle bisogne, come per i baraccati
del pronto soccorso di Cisanello in cui la
C.R.I. si è impegnata per i moduli di abitazione stando ben attenti perché fra questa
gente vi sono persone che sono purtroppo
abituate a delinquere. La C.R.I. pisana ha
centri per disabili, trasporti per disabili, servizi per l’aeroporto, ambulanze con attrezzature del defibrillatore, assistenza per i
bagnanti in caso di maltempo ecc. Fino ad
ora la C.R.I. pisana è stata in locali presi in
affitto, ma da tre anni con l’acquisto della ex
grafica Zanini, completamente pagata, tutto
il materiale che si trovava sparso in vari locali e automezzi, è stato centralizzato e messo
a disposizione della cittadinanza. Con un
pizzico di autoironia ci dice che la maggior
parte dei cittadini non sanno che è Antonio
Cerrai che assieme a molti altri, in silenzio e
senza clamore lavorano da 16 anni, da quando è presidente, per il bene del prossimo, ma
l’unica cosa che gli interessa sono i risultati
e il benessere dei cittadini. Ringrazia e viene
omaggiato dal Presidente.
Ed ora presenta la cerimonia dell’inserimento dei nuovi Soci
FORMULA RITUALE DI AMMISSIONE DI UN NUOVO SOCIO NEL CLUB
(pronunciata dal Presidente nel corso della
cerimonia di presentazione )
“A nome del Consiglio Direttivo e dei soci
del Club Pisa Pacinotti e con sommo piacere, ti do il mio più caloroso benvenuto nel
Rotary. Siamo lieti della tua presenza non
soltanto in nome dello spirito di amicizia che
anima i Rotariani, ma anche per il solido
contributo che, siamo certi, apporterai al
nostro Club, aiutandoci a portare a termine
i tanti progetti volti a rendere la nostra
Comunità, il nostro Paese ed il Mondo intero, un posto migliore in cui vivere.
Il Rotary non è una organizzazione politica,
ma tutti i Rotariani si interessano in prima
persona a tutto ciò che riguarda i doveri di
un buon cittadino e alla elezione alle cariche
pubbliche di uomini e donne di valore.
Il Rotary non è una organizzazione caritativa, sebbene la sue attività siano l’esempio
della carità e del sacrificio di coloro che
ritengono avere la precisa responsabilità di
aiutare chi ha bisogno.
Il Rotary non è una organizzazione religiosa, ma si fonda su quei principi eterni che
hanno fatto da punto di riferimento morale
attraverso i secoli.
Il Rotary è una organizzazione che accoglie
gli esponenti di varie professioni e settori di
attività, impegnati a sostenere standard professionali di altissimo livello. I Rotariani
sono convinti che l’amicizia e la pace nel
mondo siano obiettivi raggiungibili grazie
all’azione concertata di uomini accomunati
da un ideale di servizio al prossimo.
Oggi cari Niccolò Zanotti, Matteo Lencioni
e Franco Carmassi, siete stati cooptati quale
nuovi soci del Rotary Club Pisa Pacinotti, in
quanto i Vostri consoci Vi considerano un
leader nei Vostri settori di attività e in quanto manifestiate le qualità intellettuali e
umane che Vi consentiranno di interpretare e
diffondere al meglio il messaggio del Rotary.
In questo Club, siete rappresentanti della
Vostra professione e qualsiasi informazione
sul valore educativo riguardante la Vostra
occupazione deve ovviamente pervenirci da
Voi.
AI contempo, diventate Ambasciatori della
Vostra Classifica Professionale, e contiamo
su di Voi per portare i principi e gli ideali di
servizio, a cui ci aspiriamo, a coloro che
esercitano la Vostra professione.
La comunità conoscerà e giudicherà il
Rotary anche attraverso la Vostra persona
che incarna il carattere e l'ideale di servizio
dell'organizzazione, e Vi accettiamo come
Soci in quanto siamo certi che i nostri principi saranno al sicuro nelle Vostre mani.
Speriamo inoltre che il Vostro contributo
infonda in noi Rotariani un continuo desiderio di miglioramento ed è con questa speranza che Vi consegno il Distintivo del Rotary e
Vi porgo la mano in segno dell’amicizia
rotariana.
E inoltre, è con grande piacere che Ti appunto il distintivo e Ti consegno questa cartella
contenente informazioni sul Rotary, che
spero avrai modo di leggere.
Cari amici, invito tutti Voi a presentarvi
quanto prima ai nuovi soci.”
A questo punto fa presentare i nuovi Soci dai
rispettivi padrini: Carpita per Matteo
Lencioni, Luppichini per Franco Carmassi e
Bartorelli per Niccolò Zanotti.
3
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con la Azienda Ospedaliero Universitaria
Pisana c/o U.O. Chirurgia Mano e
Microchirurgia Ricostruttiva-Pis.a
Svolge la sua attività libero professionale
presso la Casa di Cura Santa Zita di Lucca e
presso la Casa di Cura San Rossore di Pisa
Socio aderente S.I.C.P.R.E. ( Società Italiana
di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed
Estetica).
Responsabile Scientifico F.O.S.M.E.L.
(Fondazione Studio Malformazioni Esterne
Labiopalatoschisi).
Socio A.I.S.M.E.L. (Associazione Italiana
Studio Malformazioni Esterne e Labiopalatoschisi).
Dott. MATTEO LENCIONI
Nato a Lucca il 30/07/1975.
Maturità classica conseguita presso il Liceo
Classico N. Machiavelli di Lucca nel 1994.
Attività di volontariato presso C.R.I di
Lucca con svolgimento di corsi B.L.S.
Corso di studi in Medicina e Chirurgia presso
Università degli studi di Pisa: laurea conseguita nel gennaio 2003 con la seguente Tesi:
“Studio impiego tessuti autologhi, con o
senza protesi, nella ricostruzione mammaria”.
Tirocinio post-lauream di 6 mesi presso i
seguenti reparti dell’Azienda Ospedaliera
Pisana: Medicina Interna, Chirurgia
Generale,
Dipartimento
EmergenzaUrgenza, Clinica Pediatrica, Clinica
Ginecologica, Medicina di Laboratorio.
Abilitazione professionale conseguita presso
Università di Pisa nella II sessione 2003.
Internato presso U.O. Chirurgia PlasticaRicostruttiva dell’Azienda Ospedaliera
Pisana (Primario Prof. Alessandro Massei),
da gennaio 2000 a novembre 2003.
Medico volontario presso la U. O. Oncologia
Medica Azienda Ospedaliero Universitaria
Pisana dal 1/12/2003 al 31/05/2004.
Medico volontario presso U.O. Chirurgia
Plastica e Centro Grandi Ustionati Azienda
Ospedaliero Universitaria Pisana dal
1/01/2004 al 24/06/2004.
Tirocinio volontario presso la U.O. Chirurgia
Plastica e Centro Grandi Ustionati Azienda
Ospedaliero Universitaria Pisana dal
25/06/2004 al 30/03/2005. Specializzazione
in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva conseguita presso la Università degli Studi di
Bologna in data 12/11/2009 con la votazione
70/70 e Lode discutendo la tesi: “Correzione
della deformità toracica nella Sindrome di
Poland”.
Da luglio 2010 a novembre 2011 contratto
libero professionale con la Azienda
Ospedaliero Universitaria Pisana c/o U.O.
Chirurgia Plastica-Pisa.
Attualmente contratto libero professionale
4
Autore di circa 3000 interventi di Chirurgia
Plastica inerenti la patologia malformati va
del distretto cranio-facciale (labiopalatoschisi) ricostruttiva in seguito a chirurgia oncologia e degli esiti di obesità, chirurgia mammaria, delle ustioni e della mano.
Concorsi / Congressi svolti:
Breast and Ovarian Cancer: Molecular
Markers ofRisk, Progression and New
Therapeutic Strategies: Pisa 25/27 Settembre
1997.
The Second International Congress of
European Cancer Centre: “Biliopancreatic
Malignancy: from gene to Cure”.
Amsterdam 4-5-6 Febbraio 1999.
36th meeting of America Society of Clinical
Oncology. 20-23 Maggio 2000.
Convegno: Verso il miglioramento dell’indice terapeutico della chemioterapia: ruolo
della capecitabina. Pisa, 17 Novembre 2001
“Plastic Surgery Symposium” Pisa, 26
Settembre 2002.
53° Congresso Nazionale della Società
Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica, Pisa 16/18 Settembre 2004.
Corso Mastopessi nell’ambito 53°
Congresso S.I.C.P.R.E., Pisa 16 Settembre
2004.
Corso Liposcultura nell’ambito 53°
Congresso S.I.C.P.R.E., Pisa 16 Settembre
2004.
Corso Blefaroplastica nell’ambito 53°
Congresso S.I.C.P.R.E., Pisa 16 Settembre
2004.
1° Corso di Formazione per gli operatori del
soccorso dell’area vasta nord ovest, indetto
dalla Azienda Ospedaliero-Universitaria
Pisana. Pisa, 4 giugno 2005.
55° Congresso Nazionale della Società
Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica. Rimini, 21-23 Settembre 2006.
Convegno A.I.S.M.E.L. “Labiopalatoschisi e
malformazioni congenite esterne”, Pisa, 12
Aprile 2008.
“International Symposium on Plastica
Surgery” – XI Congress of Italian and
America.
Plastic Surgeons. Bologna, 25-28 Giugno
2008.
Master Management del paziente con
Melanoma, Italian Melanoma Group, Pisa
21-23 Maggio 2009.
Corso di Videotermatoscopia, organizzato
da Italian Melanoma Group. Pisa, 23
Maggio 2009.
“Principles
in
Head
and
Neck
Reconstruction”, 24-26 Novembre 2010.
Institut d’Anatomie Universi tè Renè
Descartes – Paris.
28th Internationa PraticaI Seminar in
Microsurgery of Vessels and Nerves,
Timisoara, 16-19 Marzo 2011.
Convegno A.I.S.M.E.L. 2011 in qualità di
relatore “Labiopalatoschisi e malformazioni
congenite esterne” Pisa, Giugno 2011,
Tenuta di San Rossore.
Convegno A.I.S.M.E.L. 2012 in qualità di re
latore “Labiopalatoschisi in Toscana”, Pisa,
2 Giugno 2012 , Tenuta di San Rossore.
Convegno A.I.S.M.E.L. 2013 in qualità di
relatore “Labiopalatoschisi: sorrisi, scuciti,
uniti – Special needs, special smiles” Pisa,
20 Aprile 2013, Stazione Leopolda.
Numerose Pubblicazioni effettuate.
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FRANCO CARMASSI
Nato a Pisa il 3 ottobre 1947
Professore Associato di Medicina Interna,
Tempo Pieno
1966
Iscritto alla facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università degli Studi di Pisa.
1973
Laureato in Medicina e Chirurgia presso
l’Università degli Studi di Pisa, riportando la
votazione di 110/110 e lode, discutendo la
Tesi Sperimentale: “Turnover dell’albumina
nel corso di un singolo trattamento emodialitico”.
1974
Abilitazione Professionale presso l’Università di Pisa.
1973-1975
Medico Interno, presso la Clinica Medica
Generale dell’Università degli Studi di Pisa,
diretta dal Prof. Giovanni Gigli.
1975-1976
Borsa di studio nell’ambito del contratto
SAM-9-0707, fra l’Università di Pisa e il
National Institute of Arthritis, Metabolism
and Digestive Disease (National Institute of
Health, Public Health Service, Bethesda,
Maryland, USA).
1976-1979 (gennaio)
Assistente incaricato presso la Clinica
Medica 2 dell’Università degli Studi di Pisa
diretta dal Prof. Giovanni Gigli.
1979-1985 (agosto)
Assistente ordinario a tempo pieno presso la
Clinica Medica 2 dell’Università degli Studi
di Pisa.
1985-1988 (agosto)
Professore Associato a tempo pieno di
Patologia Speciale Medica e Metodologia
Clinica.
1988 (agosto)
Professore Associato confermato.
1988 (novembre)
Professore Associato a tempo pieno di
Medicina Interna, incarico ricoperto tuttora.
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Attività Didattica
1976-1983
Esercitazioni per gli studenti del 5° e 6° anno
di Medicina e Chirurgia.
A.A. 1978-1979
Serie di Lezioni agli studenti di Ingegneria
nell'ambito del 1° corso di “Cultura in
Biomeccanica” indetto dal Consiglio
Nazionale delle Ricerche.
A.A. 1985/86-1990/91
Corsi integrati di Patologia Speciale Medica
e Metodologia Clinica per gli studenti del 3°
e 4° anno del corso di Laurea per un totale di
120 ore e membro della commissione per gli
esami di profitto, incarico che ricopre tuttora.
A.A. 1991/92-2002
Incarico di insegnamento nel corso di
Specializzazione in Medicina Nucleare, per
un totale di 280 ore.
A.A. 1991/92
Incarico di insegnamento nel Corso di
Specializzazione in Medicina Interna (indirizzo Medicina Interna e Medicina
d’Urgenza), ricoperto tuttora, per un totale di
635 ore.
A.A. 1996/97
Incarico di insegnamento nell’ambito della
Scuola di Specializzazione in Medicina
dello Sport, ricoperto tuttora, per un totale di
50 ore.
A.A. 1999/00-2002
Incarico di insegnamento nell’ambito della
Scuola di Specializzazione in Ematologia,
per un totale di 90 ore.
A.A. 1998/99-2002
Incarico di insegnamento nell’ambito della
Scuola di Specializzazione in Pneumologia.
A.A. 1998/99-2002
Incarico di insegnamento nell’ambito della
Scuola di Specializzazione in Reumatologia,
per un totale di 180 ore.
A.A. 1998/99
Incarico di insegnamento nell’ambito della
Scuola di Specializzazione in Geriatria, ricoperto tuttora, per un totale di 95 ore.
A.A. 1991/92
Titolare di insegnamento di Medicina
Interna e Terapia Medica nel V°-VI° anno
del Corso di Laurea, ricoperto tuttora, per un
totale di circa 300 ore.
A.A. 2007/2011
Incarico di Direttore della Scuola di
Specializzazione in Geriatria, ricoperto tuttora.
A.A. 2009
Direttore della Scuola di Specializzazione in
Medicina d’Urgenza, ricoperto tuttora.
Attività Assistenziale
1973 al 1976
Servizio assistenziale nel reparto e nell’ambulatorio per lo studio e la prevenzione delle malattie renali, della ipertensione arteriosa e delle
collagenopatie della Clinica Medica 2, come
medico interno prima, quindi come assistente
incaricato, infine come assistente ordinario.
1983-1990 (giugno)
Cattedra di Patologia Medica V. Servizio in
qualità di Capo Reparto nella corsia donne
destra e nella “Palazzina”, afferente alla
Clinica Medica 2. Tale servizio assistenziale è
stato espletato nell’ambito della Medicina
Generale, con particolare riguardo alla ipertensione, alle nefropatie e alle collagenopatie.
1974-1990 (marzo)
Servizio assistenziale e servizio di guardia
presso la sezione emodialitica della Clinica
Medica II, cumulando un totale di 1000 servizi di guardia, con l’eccezione dei 2 anni
trascorsi all’estero.
1989-90 (novembre)
Ha prestato servizio presso il Centro di
Medicina Nucleare della Università di Pisa e
dal Marzo 1990 fino al Novembre 1991 servizio di guardia presso la Clinica Medica II.
1990 (novembre)-1998 (ottobre)
Primario Responsabile della Unità Operativa
di Clinica Medica 2 dell’Università di Pisa,
con incarico attribuito annualmente in accordo ex art. 102 DPR 382/80.
2002-2006
Primario della Unità Operativa di Medicina
Generale 2 dell’Ospedale di Lucca.
2007
Direttore dell’U.O. Universitaria di
Medicina d’Urgenza dell’Università di Pisa.
Attività Scientifica
Specializzazioni, Periodi di Studio all’Estero,
Incarichi di Ricerca, Collaborazioni
Scientifiche, Attività Editoriale, Seminari,
Partecipazioni a Congressi.
Specializzazioni
1978
Diploma di Specializzazione in Medicina
Interna, presso l’Università di Pisa, con la
votazione di 70/70 e lode, con la Tesi
Sperimentale “Fattore XIII della Coagulazione
in pazienti con uremia acuta e cronica”.
1983
Diploma di Specializzazione in Nefrologia
Medica presso l’Università di Pisa, con la
votazione di 70/70 e lode, con la Tesi
Sperimentale “Elevati livelli di Fibrino peptide-A come indice di aumentata generazione di fibrina nel paziente uremico”.
Periodi di Studio all’Estero
1980-1982
Fogarty International Fellow presso il
“National Institute of Health, National
Institute of Dental Research, Enzyme
Chemistry Section”, Bethesda, Maryland,
come vincitore di una delle sei borse di studio messe a disposizione per l’Italia dal
Public Health Service e di una Borsa di
Studio del CNR.
1985
“Visiting associate” presso il “National
Institute of Health, Enzyme Chemistry
Section”, Bethesda, Maryland.
5
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15:31
1983/1984 - 1987/89
“Expert Consultant” presso il “National
Institute of Health, Enzyme Chemistry
Section”, Bethesda, Maryland.
1991
“Expert Consultant” presso il “National
Institute of Health, Laboratory of Oral
Biology and Physiology, Enzyme Chemistry
Section”, Bethesda, Maryland.
1992-1994
“Expert Consultant” presso il “National
Institute of Health, Laboratory of Oral
Biology and Physiology, Enzyme Chemistry
Section”, Bethesda, Maryland.
2000
PhD in Biochimica presso il National
Institute of Health.
Collaborazioni Scientifiche
1988-91
Titolare di un incarico di ricerca del CNR.
1985-1988-1989
Partecipante ad uno studio multicentrico
sulla Embolia Polmonare, coordinatore il
Prof. Carlo Giuntini, come responsabile del
monitoraggio di laboratorio della terapia
fibrinolitica.
1988-1998
Membro del Centro interdipartimentale per
lo studio e la valutazione di biomateriali ed
endoprotesi come responsabile dalle valutazione della Trombogenicità dei Materiali
Biocompatibili.
1980-1995
Collaborazione continua con il dr. Soo Il
Chung del “National Institute of Health,
National Institute of Dental Research,
Enzyme Chemistry Section”, Bethesda,
Maryland, su svariati temi di ricerca i più
attuali dei quali concernono: “L’influenza
del sistema emocoagulativo nella diffusione
metastatica” e “I meccanismi molecolari che
regolano la fibrinolisi extravascolare”.
1995
Editore della rivista “Seminars in Thrombosis
and Hemostasis” (Prof. Mammen) insieme al
dott. S.I. Chung (National Institute of Health,
National Institute of Dental Research,
Enzyme Chemistry Section, Bethesda,
Maryland, USA).
Attività di Revisore
1987
Revisore dell’ “European Journal of Clinical
Investigation” e di “Toxicology”.
1995
Revisore di “Diabetologia”.
Seminari e Lectures.
1979 (ottobre)
Invited Speakers presso il “National Institute
of Health”, Bethesda, MD, per la conferenza
annuale nell’ambito del “Kidney, Urologic
and Blood Disease” sul tema: “Factor XIII
Level in Hypetriglyceridaemic Patients”.
1983 (ottobre)
Seminario presso l’Istituto Farmacologico
Mario Negri su “Regolazione della fibrinoli6
Pagina 6
si da parte del Fattore XIII della coagulazione e delle Transglutaminasi eritrocitarie”.
1984 (aprile)
Chairman e Invited Speakers nell’ambito del
“1st World Conference on Inflammation,
antirheumatics, analgesics, immunomodulators”, per una lecture “Regulation of fibrinolysis by Factor XIII and Red Blood transglutaminases”.
1984 (dicembre)
Invited Speakers nell’ambito del Simposio
Internazionale: “L’Embolia Polmonare”, per
una lecture: “Fisiopatologia della fibrinolisi”.
1986 (novembre)
Invitato presso la Phillips University,
Marburg (Germany), per un seminario dal
titolo “Elastase-Mediated proteolysis in
Inflammation”.
1986 (novembre)
Invitato presso l’Istituto Behringwerke,
Marburg (Germany), per un seminario dal
titolo “Regulation of Classic and Alternative
Pathways of Fibrinolysis”.
1987 (aprile)
Invitato per la “Noble Conference on
Cellular and Molecular Biology”, Workshop
on “Transglutaminase and Protein Crosslink
Reactions”, Miami, USA.
1987 (gennaio)
Invitato presso l’Istituto Mario Negri
(Milano) per un seminario su “Regolazione
della Via Alterna della Fibrinolisi”.
1982/85 - 1987/89 - 1991/95 - 2000
Seminari presso il “National Institute of
Health, National Institute of Dental
Research, Enzyme Chemistry Section”,
Bethesda, Maryland.
1987 (settembre)
Invitato per una lecture su: “Farmacologia
dei farmaci trombolitici”, nell’ambito del
Congresso: “Infarto Miocardico Acuto e
Prospettive Terapeutiche”.
1990 (maggio)
Lecture “Il sistema fibrinolitico e il monitoraggio del sistema emocoagulativo” su invito della Associazione Anestesisti e
Rianimatori Ospedalieri Italiani (AAROI)
nell’ambito del congresso “Trombosi e
Trombolisi”.
1990 (maggio)
Lecture “Soluzioni di Albumina umana nella
pratica chirurgica” su invito della Società
Italiana dei Chirurghi Ospedalieri per il IX
Congresso Nazionale.
1990 (ottobre)
Lecture “Caratteristiche delle diverse soluzioni di albumina umana iniettabile” su invito della Università di Pavia per il 5°
Congresso della Società Italiana di
Nutrizione Parenterale ed Enterale.
1991 (gennaio)
Lecture “Immunoglobuline ev in un caso di
epatite cronica attiva associato a Lupus Like
Syndrome”, nell’ambito del Convegno su
“Impiego delle Immunoglobuline endovena
nelle malattie autoimmuni: realtà e prospettive”, organizzato dalla Facoltà di Medicina
e Chirurgia di Pisa.
1991 (marzo)
Lecture “Fisiopatologia del sistema fibrinolitico” su invito dell’Ordine dei Medici della
Provincia di La Spezia, nell’ambito degli
incontri di aggiornamento in Medicina.
1991 (luglio)
Invited Speaker presso la Phillips University,
Marburg (Germany), per la “2nd International
Conference on Factor XIII” per una lettura
“Influence of Factor XIII mediated cross
linking on extravascular fibrinolysis”.
1991 (dicembre)
Invited Speaker presso l’Università di
Bologna, per il workshop “Fibrinolisi:
Fisiopatologia e Clinica” per una lettura:
“Influenza della polimerizzazione della
fibrina suylla fibrinolisi extravascolare”.
1992 (febbraio)
Invited Speaker per una lettura “Tests di
laboratorio nel paziente con trombosi venosa” nel congresso “Trombosi Venosa e
Tromboflebiti” per le “Giornate Pisane di
Medicina Interna”.
1993 (febbraio)
Relazione “Uso clinico dei fattori della coagulazione e dell’antitrombina III” nell’ambito del Convegno “Uso clinico degli emoderivati”, tenuto presso l’Università di Pisa.
1998 (ottobre)
Chairman e Organizzatore del Simposio
“Extravascular fibrinolysis” nell’ambito del
“15th International Congress on Thrombosis”,
tenuto ad Antalya (Turchia).
ELENCO PUBBLICAZIONI
105 Lavori pubblicati su riviste nazionali e
internazionali, e capitoli di libri.
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28-05-2014
15:31
NICCOLÒ ZANOTTI
Nato a Pisa il 17/12/1984.
Nell’anno 2003 ha frequentato, a seguito di
ammissione, il corso di perfezionamento
presso la Scuola Normale Superiore di Pisa
tenutosi a Cortona.
Nell’anno 2006, all’età di 22 anni consegue
la laurea in Scienze Giuridiche con la votazione di 110 e lode presso l’Università di
Pagina 7
Pisa discutendo la tesi di economia politica
dal titolo “Il dibattito sull’Unione Economica
e monetaria europea”.
Nell’anno 2007 all’età di 23 anni consegue
la laurea Specialistica con la votazione di
110 e lode presso Università di Pisa discutendo la tesi di diritto internazionale dal titolo: “Il ruolo dei Principi Unidroit nei contratti commerciali internazionali”.
Nell’anno 2008 vince il concorso di Dottorato
di Ricerca in Giustizia Costituzionale e Diritti
Fondamentali curriculum in Diritto Tributario
con borsa di studio.
Nell’anno 2009 ha frequentato il Master di I
livello in Giurista dell’economia e manager
Pubblico.
Nell’anno 2010 ha frequentato il Master di II
Livello in “Disciplina dell’ambiente nello
spazio europeo”.
Nell’anno 2012 ha frequentato il Corso di
formazione per mediatori professionisti
presso La Scuola Superiore Sant’Anna di
Pisa e conseguito il titolo di Mediatore
Professionista.
Sempre nell’anno 2012 è risultato vincitore
della selezione per il conferimento di n. 1
assegno di ricerca presso in Dipartimento di
Giurisprudenza dell’Università di Pisa.
Dal 2008 collabora, in qualità di cultore
della materia, con la cattedra di diritto tributario del Dipartimento di Giurisprudenza e
di Economia e Management dell’Università
di Pisa.
– Autore di alcuni scritti in materia tributaria, tra cui si ricorda la collaborazione con la
collana Breviaria Iuris .
Dal 2009 Docente di diritto tributario presso
la scuola di specializzazione per Dottori
Commercialisti “Alto Tirreno”.
Dall’Ottobre 2010 ha superato l’esame di
abilitazione alla professione di Avvocato.
Dal 2012 Membro della commissione per gli
esami finali della Scuola di specializzazione
per le professioni legali dell’Università di
Pisa e della Commissione per gli esami di
stato per Dottori Commercialisti ed esperti
Contabili. Nel 2012 è Docente a contratto al
Master di Il Livello in “Disciplina dell’ambiente nello spazio europeo”, presso il
Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa.
– Professore a contratto presso il
Dipartimento di Giurisprudenza nel corso di
studio di diritto tributario della Scuola di
speciafizzazione per le professioni legali
dell’Università di Pisa.
– Consulente tributario presso Kedrion
Biopharma S.p.A,
Dal 2013 Professore a contratto presso il
Dipartimento di Economia e Management
per il corso di diritto tributario dell’impresa
nell’a.a. 2013/2014 e 2014/2015.
A questo punto il Presidente fa leggere ai candidati il giuramento per l’Ammissione al Club
Il Presidente mette la spilla della ruota e consegna il materiale per conoscere meglio il Rotary ed il Club
7
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C A M I N E T TO D E L 1 9 M A R Z O 2 0 1 4 :
comunicazioni del Presidente
opo un aperitivo veramente sostanzioso
ed abbondante, il Presidente apre la riunione ricordando che il 25 c.m. presso il teatro Verdi ci sarà il CONCERTO DI PRIMAVERA ORGANIZZATO DAI TRE Rotary
pisani e dal Rotary Club di Cascina in favore della POLIOPLUS: è stato stabilito che
una parte dell’incasso verrà devoluta per
opere benefiche nell’ambito locale. Della
cosa ne è stato parlato anche nel consiglio
comunale invitando la popolazione a partecipare. Ci sarà un manifesto che verrà messo
D
in zone strategiche della città. Invita i soci a
partecipare numerosi. Ricorda che il 27 c.m.
ci sarà la gita a MONTEFOSCOLI –
PALAIA – TEMPIO DI MINERVA MEDICA e sarà ospite del Club il Prof. Giovanni
Ranieri Fascetti. Il progranna prevede la visita
al museo della civiltà contadina dove si possono ammirare i vari attrezzi agricoli adoperati
nel passato. Di seguito una visita alla casa
Vaccà Berlinghieri, famiglia pisana, generale
dell’esercito di Napoleone: vi si possono
ammirare ricordi della campagna militare in
Portogallo. Dopo questo verrà effettuata una
visita guidata al Tempio di Minerva Medica.
La conviviale si effettuerà presso l’Azienda
Savini Tartufi. Ricorda anche la prenotazione
per la visita all’accademia Navale di Livorno.
Qui oltre alla visita alla scuola saremo condotti nella sala della navigazione virtuale. Dopo il
pranzo servito nella mensa sottufficiali, ci trasferiremo presso una mostra dei macchiaioli
intitolata a Fattori. A questo punto il
Presidente saluta e chiude il caminetto facendo seguito al consiglio.
M A RT E D Ì 2 5 M A R Z O 2 0 1 4 :
c o n c e r t o d i P r i m av e r a
a manifestazione ha avuto inizio alle ore
16,00 nell’auditorium di Palazzo Blu.
Dopo il saluto del presidente della fondazione Palazzo Blu Cosimo Bracci Torsi e quello di Stefano Bruni per i quattro Club Rotary
(Pisa, Pisa-Galilei, Pisa-Pacinotti, Cascina)
il Maestro Ramin Bahrami a parlato della
musica di J.S. Bach e del suo percorso professionale. Molte sono state le domande dei
presenti soprattutto dei giovani allievi delle
L
scuole di musica. Il maestro ha risposto a
tutti con semplicità e pacatezza riscuotendo
numerosi applausi. Tutto si è concluso con la
consegna di undici borse di studio a giovani
allievi selezionati tra le varie scuole di musica di Pisa. Alle ore 21,00 si è tenuto il concerto “BAHRAMI SUONA BACH Aria e 30
variazioni BWV 988 Variazioni Goldberg”
presso il Palazzo dei Congressi di fronte ad
oltre cinquecento presenti.
RAMIN BAHRAMI
AUGUSTO REMBADO
FINALE LIGURE
È stato assegnato al pianista Ramin Bahrami, dal 1987 profugo
dall’Iran, stimato tra i massimi interpreti di Johann Sebastian Bach e
delle sue «Fughe», il premio «Inquieto dell’Anno». Bahrami ritirerà
il riconoscimento il 18 maggio a Finale, al termine della settima edizione della Festa dell’Inquietudine, che è dedicata quest’anno al rapporto fra «inquietudine e fuga». Al grande pianista esule sarà affiancata nella premiazione l’isola di Lampedusa, «territorio in cui gli abitanti hanno trasformato il disagio in accoglienza verso una umanità in
fuga dai loro Paesi». La Festa, organizzata dal Circolo degli Inquieti,
in collaborazione con Comune di Finale, Regione, Provincia,
Fondazione De Mari e Camera di Commercio di Savona, proporrà
quattro giorni di incontri, dibattiti, concerti e spettacoli a ingresso
libero nel Complesso monumentale di Santa Caterina a Finalborgo.
Dal 15 al 18 maggio si parlerà di fuga di cervelli e di capitali, di fuga
da se stessi, da un luogo, da una relazione o dalle proprie responsabilità, di fuga nel sogno e dell’arte della fuga. Molti i nomi del mondo
della cultura, dello spettacolo, delle arti e della vita pubblica che si
alterneranno sul palco dell’Auditorium e nei chiostri di Santa
Caterina. Tra gli ospiti: il giornalista del Corriere della Sera Francesco
Cevasco, la docente e scrittrice Paola Mastrocola, il giornalista e
inviato di guerra della Stampa Domenico Quirico, il sociologo, ordinario di Psicometria all’Università di Torino ed editorialista della
Stampa Luca Ricolfi, il pittore Ugo Nespolo, il direttore del Centro
“La robotica applicata alle gravi disabilità
motorie e cognitive in età infantile”
L’uso della robotica per la terapia assistita
nella riabilitazione di pazienti con danni del
sistema nervoso ha rappresentato una delle
principali novità della medicina riabilitativa.
Lo scopo del progetto che vede la collabora8
Pannunzio
Pier
Franco Quaglieni,
l’autore e conduttore
radiofonico
John
Vignola, l’autore televisivo e «Inquieto
dell’Anno 2002» Antonio Ricci, il genetista e neuroscienziato
Edoardo Boncinelli e il filosofo Valerio Meattini. La mattina del 18
maggio sarà consegnata la seconda edizione del Premio Gallesio a
una personalità che si è distinta nell’ambito naturalistico e botanico.
Il Premio è un riconoscimento a un grande scienziato, Giorgio
Gallesio, che nacque a Finalborgo nel 1772 ed è sepolto tra gli italiani illustri nel chiostro della Basilica di Santa Croce a Firenze. Gallesio
è l’autore della «Pomona Italiana», la prima e più importante raccolta di immagini e descrizioni di frutta e alberi fruttiferi realizzata in
Italia. Nel 2013 il Premio era stato assegnato a Paolo Pejrone, architetto che ha disegnato parchi e giardini in tutto il mondo. Quest’anno
sarà consegnato a Emanuela Rosa-Clot, direttrice del mensile
«Gardenia». Al Premio Gallesio è collegata la seconda edizione di
«Vini Inquieti», rassegna vinicola nazionale di vini e vitigni rari, organizzata dalla Camera di Commercio di Savona, che si terrà nei giorni
della Festa a Finalborgo. In programma anche una tavola rotonda su
Norberto Bobbio, l’inaugurazione della «Sala dell’Inquietudine»
dedicata alla Festa e ai vincitori del premio Inquieto dell’Anno, oltre
a concerti, mostre, aperitivi psicologici e laboratori delle emozioni
curati da S.p.i.a (Sentieri di psicologia integrata e applicata).
zione fra il Laboratorio di Robotica
Percettiva della Scuola Superiore S. Anna di
Pisa e l’Associazione Italiana Assistenza
Spastici, sede di Massa Carrara, ha l’obiettivo di testare ed adattare direttamente sui singoli soggetti con danni scia motori che
cognitivi da paralisi cerebrale infantile le
apparecchiature robotiche.
Verrà messo a punto un sistema integrato di
trattamenti utilizzando tecnologie robotiche
applicate a strumenti per la Riabilitazione
degli inferiori, associate contemporaneamente ad una Realtà Virtuale per la riabilitazione cognitiva.
Prof. Luigi Murri
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G I OV E D Ì 2 7 M A R Z O 2 0 1 4 :
g i t a a M o n t e f o s c o l i - Pa l a i a Te m p i o d i M i n e r v a M e d i c a
copo della gita dal punto di vista
Rotariano è la valorizzazione e la conoscenza di personaggi e luoghi del nostro territorio sconosciuti a molti.
Molte volte ci rendiamo conto che abbiamo
delle cose eccezionali a due passi da casa ma
non lo sapevamo.
È difficile poter descrivere ciò che abbiamo
potuto ammirare ed ascoltare dalle parole del
Prof. Giovanni Fascetti poiché occorreva
essere presenti.
La giornata si è così sviluppata: arrivo a
Montefoscoli alle ore 16,30 e visita del
Museo della Civiltà Contadina; alle ore
17,30 visita della casa museo Vaccà
Berlinghieri guidati dal relatore Prof.
Giovanni Fascetti; alle ore 18,30 trasferimento in auto al tempio di Minerva Medica.
Alle 19,30 ci siamo trasferiti all’azienda
S
Savini Tartufi dove alle ore 20.15 avevamo
programmato la conviviale sulla cultura del
cibo.
La serata si è sviluppata con i componenti
della famiglia Savini che si sono alternati
nella relazione sulla degustazione a base di
tartufo, iniziando dalle modalità di ricerca
del prezioso tubero, passando al processo di
lavorazione e commercializzazione dei vari
prodotti derivati e la successiva commercializzazione a livello mondiale.
Al termine della serata è stata consegnata la
medaglia d’argento del Club al Prof.
Giovanni Fascetti ed all’azienda Savini è
stato consegnato il nostro gagliardetto.
Un ringraziamento particolare alla sig.ra
Sofia Donalisio ultima discendente dei
Vaccà Berlinghieri per la diponibilità prestata nel mettere a disposizione la casa museo.
Il paesaggio
Interno casa Vaccà
9
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L’appartamento è situato al secondo piano di
una antica costruzione che, fin dal 1600, è stata
residenza di campagna di una famiglia nobile
pisana, che ha dato vita ad una dinastia di illustri medici. Il più importante fra loro fu Andrea
Vaccà Berlinghieri (1772-1826) eccellente chirurgo e accademico di grande fama. Nel settembre del 1788, Andrea, di appena sedici anni,
e il fratello Leopoldo, ventunenne, lasciano la
casa paterna e la provincia toscana, e partono
per Parigi, dove intendono perfezionare gli
studi. Il padre Francesco, medico illustre e
docente all’Università di Pisa, chiamato dai
contemporanei l’Ippocrate Toscano, li aveva
inviati a Parigi perché ampliassero la propria
cultura scientifica e si specializzassero in
medicina. Leopoldo, appena laureato, e
Andrea, ancora studente, entrano in contatto
con il mondo della scienza e della cultura francese e ne rimangono affascinati. I due fratelli si
interessano anche alle vicende politiche, si
avvicinano alla cultura illuminista e si appassionano agli ideali rivoluzionari di libertà,
uguaglianza e fratellanza.
Pagina 10
Nel 1799 Leopoldo si arruola nell’Esercito
Francese e intraprende la carriera militare al
fianco di Napoleone, partecipando a numerose
campagne, tra cui quella del Portogallo, testimoniata da un diario. Duramente provato dai
disagi della vita militare, muore di tubercolosi
nel 1809, a 42 anni. Andrea, pur continuando a
manifestare ideali giacobini, si dedica totalmente alla professione medica. Insegna
all’Università, scrive numerosi trattati, diventa
il medico di fiducia del Granduca di Toscana e
di altri importanti personaggi, entra in contatto
con le personalità più originali e anticonformiste dell’epoca, come Madame de Stael, Lord
Byron, Percy Bysshe e Mary Shelley. Nel 1820
Andrea decide di realizzare un monumento in
memoria del padre, e fa costruire a
Montefoscoli un tempio in stile neoclassico di
ispirazione pagana. Si tratta di una costruzione
molto particolare, di pregevole fattura, ricca di
elementi decorativi e di suggestioni fortemente
simboliche, che esiste tuttora, ben conservata.
Andrea muore nel 1826 a 54 anni, all’apice
della carriera e della fama. È sepolto nel
Il Tempio di Minerva Medica
Tempio pagano e luogo di culto dedicato a Minerva Medica
Nelle colline a sud di Pisa, contorniato da ulivi
e querce, si staglia contro il cielo un tempio
dedicato a Minerva Medica. Cosa ci sarebbe di
strano, fossimo in Perù sarebbe una notizia
eccezionale ma, invece, in Italia, di questi templi siamo avvezzi a trovarli anche nelle più
sperdute contrade. Eppure questo ha qualcosa
di particolare e forse unico. Non risale all’epoca in cui normalmente questi templi venivano
costruiti ma bensì al 1823. Fu infatti edificato
proprio nel 1823 da Francesco e Andrea Vaccà
Berlinghieri, celebri medici dell’epoca, subito
oltre le mura dell'antica fortezza di Montefoscoli.
Questo tempio è un monumento estremamente
raro, perché unico nel suo genere costruito in
Italia in periodo neoclassico e perché presenta
tutti gli elementi caratteristici degli antichi
templi greci e romani. Lungo una quindicina di
metri e ricoperto di smalto, è costruito in massima parte con la terra del luogo che, cotta,
assume un caratteristico colore rossastro; solo
l’architrave è di marmo bianco. All’interno vi
sono le camere delle sacerdotesse e al piano
superiore l’orchestra. In fondo, di fronte all’ingresso, l’ara sacra della dea. Sopra la porta
principale c’è un’iscrizione, ai cui lati è posta
la bellissima effigie di Minerva con la civetta e
l’ulivo, due simboli a lei sacri. Ma perché
Francesco Vaccà e suo figlio Andrea, che erano
affermati medici toscani, destinarono ogni guadagno della loro professione alla costruzione di
questo singolare e suggestivo tempio?
Ma chi erano costoro?
Andrea Vaccà Berlinghieri oltre alla medicina
si dedicò allo studio della chimica, della fisica,
della matematica e dell’astronomia. Il fratello
Leopoldo fu capitano del Battaglione etrusco
all’interno dell’Esercito francese ed in questo
fece carriera fino al grado di Luogotenete. Nel
1807 Leopoldo aveva sposato Sophie
Caudeiron che, rimasta vedova nel 1809, spo-
10
serà il cognato Andrea, e sarà in contatto con
Pietro Giordani, Giuseppe Castinelli, Giovanni
Carmignani ma soprattutto con Giacomo
Leopardi, portatore e custode di profondi
misteri esoterici. Viene quindi spontaneo collegare la passione dei Vaccà per l’esoterismo con
il tempio nel quale si sospetta siano racchiusi e
conservati molti segreti. Tale supposizione
viene altresì confermata dal fatto che durante il
suo soggiorno pisano il poeta inglese Percy
Bysshe Shelley e sua moglie Mary Shelley
ebbero modo di conoscere ed apprezzare l’ormai già famoso medico pisano, condividendone le passioni nell’Architettura, Poesia e
soprattutto nell’Esoterismo. Ma forse la costruzione del tempio è solo dovuta al fatto che
quella era l’epoca dell’accesa polemica tra
Classicismo e Romanticismo; era forse una
contestazione all’invito della scrittrice
Madame de Stael agli italiani ad uscire dall’isolamento e dal provincialismo delle loro tradizioni letterarie, abbandonando il loro continuo
riferimento a una ormai logora e anacronistica
mitologia per accostarsi alla moderna letteratura straniera. Era un’accusa di arretratezza ai
letterati italiani, eruditi che andavano “continuamente razzolando nelle antiche ceneri, per
trovarvi forse qualche granello di oro”.
Andrea Vaccà Berlinghieri
Cimitero Monumentale di Pisa, dove riposa
anche il padre Francesco. In alcune stanze della
Casa Vaccà Berlinghieri è ospitato un Museo
dedicato alla storia della famiglia, che contiene
numerose testimonianze dell’epoca: oggetti di
uso comune, ferri chirugici, mobili e libri antichi, diplomi originali e ritratti.
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15:31
Pagina 11
LE LETTERE DEL GOVERNATORE GIANFRANCO PACHETTI
Lettera mensile n° 9 di marzo 2014: Mese dedicato all’Alfabetizzazione
are Socie e Cari Soci,
C
il calendario del Rotary International sollecita noi rotariani, nel
mese di marzo, a riflettere sull’importante e complesso tema dell’alfabetizzazione, considerato un obbiettivo prioritario, che,
purtroppo, all’inizio del terzo millennio vede ancora 800 milioni
di persone, che non sanno leggere e scrivere, concentrate per tre
quarti nei paesi in via di sviluppo. Il tema richiama, immediatamente, alla mente quelli che sono gli obbiettivi altrettanto prioritari dell’azione internazionale del Rotary International, impegnata da tempo a combattere la piaga della fame e della sete nei
paesi sottosviluppati. Un’azione che si concretizza nella costruzione di scuole, nella formazione di docenti locali, nell’invio di
libri e sussidi didattici, e in altre iniziative proprio per contribuire alla scolarizzazione di bambini, donne, e uomini nelle
diverse aree più svantaggiate del mondo. Provvedere al soddisfacimento delle esigenze primarie e di vita, come la fame e la sete,
e consentire l’accesso ad un livello minimo di istruzione, significa operare per garantire il diritto alla vita e alla dignità di ogni
essere umano. Occorre, inoltre, riflettere che nelle società avanzate l’analfabetismo tocca aspetti che ci riguardano da vicino,
come la non conoscenza della nostra lingua da parte dei tanti
extracomunitari che vivono e lavorano nel nostro paese, o la
alfabetizzazione richiesta per l’accesso alle informazioni in
ambito sia professionale che privato dei mezzi della new technology, a partire proprio dall’uso di internet. In questa direzione
ogni anno non mancano progetti dei Club anche del nostro
Distretto volti a migliorare il livello dell’istruzione, in stretto
rapporto sia con le scuole di ogni ordine e grado, che con
l’Università. Concludo questa lettera con un richiamo alla
ricorrenza della nascita del Rotaract, avvenuta il 13 marzo
1968 nel Nord Caroline, ove si costituì il primo club
dell’Associazione giovanile. La ricorrenza andrebbe colta quale
occasione per una riflessione sulla necessità di aprire sempre di
più il Rotary a manager giovani, quale unica strada per apportare nuova linfa, aggiornare i nostri Club e adeguarli alle nuove
esigenze. Come dimostrano le vicende del paese di questi giorni,
si può essere manager anche a trenta anni, non necessariamente
a cinquanta. Coinvolgiamo di più i giovani e le nuove professioni nei Club e saranno loro i protagonisti dell’avventura rotariana di domani.
Gianfranco Pachetti
Lettera mensile n° 10 di aprile 2014: Mese dedicato alla stampa rotariana
are Socie, cari Soci,
C
il mio programma di visita ai Club è terminato con il mese di
marzo; voglio, perciò, cogliere l’occasione di questa lettera mensile per rivolgere a tutti un sincero e sentito ringraziamento per
la disponibilità e l’amicizia con cui sono stato accolto in ogni
Club e per l’importante lavoro che assieme abbiamo potuto svolgere per un Rotary più convinto e impegnato a costruire il proprio futuro. Adesso la nostra attenzione è concentrata sui prossimi appuntamenti distrettuali dell’Assemblea dell’aprile prossimo
e, in particolare, quello del Congresso Distrettuale a Lucca del
23 e 24 maggio, ai quali, sono certo, vorrete intervenire numerosi. Il tema della stampa rotariana al quale è dedicato il numero
di aprile, ci offre l’opportunità di riflettere sull’importanza della
comunicazione. Ricordo che su questo stesso tema abbiamo tenuto un seminario interessante e ricco di spunti particolari
nell’IDIR del 19 ottobre 2013, allo Sheraton di Firenze. Sotto
questo profilo mi piace richiamare l’impegno che ho formulato in
occasione della prima lettera mensile, di una ristrutturazione del
sito web del neonato Distretto 2071 per offrire un’informazione
più moderna e più aderente alle necessità, a cominciare dalla
messa on line della Rivista del Distretto. La mia gratitudine va ai
componenti la squadra che lavorando con impegno e professionalità hanno curato il continuo aggiornamento del sito, migliorandone la visione ed i contenuti, insieme alla creazione delle
aree funzionali all’attività dei Club e al mantenimento di archivi
documentali, necessari per trasmettere la memoria del Distretto.
Come sapete, si è da poco conclusa la “campagna” con i volti
dei Rotariani, che ha rappresentato un modo nuovo di raccontare il Rotary, che avvertiva da tempo la necessità di migliorare la
propria visibilità esterna . Nella società del villaggio globale in
cui viviamo, dove tutto è notizia e immagine al tempo stesso e chi
non è visibile non esiste, il Rotary, per avere una forte visibilità
e comunicare cosa è capace di fare, deve utilizzare anche strade
nuove e nuovi modelli di comunicazione, come Internet e i social
network. Non dovremo meravigliarci se, tra non molto, i momenti conviviali registreranno, oltre gli incontri personali, anche la
presenza di Soci in videoconferenza. Mi piace concludere questa
lettera richiamando la esortazione ad un maggior impegno per
far conoscere il Rotary rivolta da Alberto Cecchini ai Rotariani
sulle pagine della rivista del nostro Distretto:
“Dobbiamo tutti fare uno sforzo maggiore, una comunicazione
efficace e coordinata a livello nazionale è importante, ma non
basta, bisogna creare la cassa di risonanza sulla stampa locale, sui
siti e sulla stampa distrettuale, diffondere le notizie attraverso le
vostre comunicazioni, soprattutto usare il potere incredibile dei
social network. Non perdiamo questa occasione! Buona comunicazione”.
Con cari saluti rotariani
Il Governatore
Gianfranco Pachetti
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VENERDÌ 4 APRILE 2014:
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due presidenti Otello Leggerini del Rotary
Club Pisa Pacinotti e Umberto Ascani
Presidente dei Cavalieri di Santo Stefano,
sono stati ricevuti dal capitano di vascello
Stefano Turchetto, comandante in seconda
dell’Accademia.
La visita è iniziata dal cortile interno detto
del leone di Lissa, statua in marmo che rievoca la sconfitta della marina militare italiana ad opera degli austriaci a Lissa nel 1866,
conquistata dagli italiani nella prima guerra
mondiale. Il capitano di fregata Riccardo
Fantini ci ha accompagnato nella visita che è
iniziata dalla sala del simulatore.
Spiegazione del comandante Perrone, capitano di fregata La sala riproduce la plancia di
una nave con tutti i comandi ed il radar digitale, al posto delle finestre uno schermo 3D
su 270°. Il sistema riproduce tutte le navi
della marina militare ed ha i layout di tutti i
porti italiani, dei mari italiani e dei principali porti europei e del mondo. È stato fatto
vedere l’ingresso in notturna nel porto di
Taranto: la navigazione su un incrociatore è
iniziata al largo con mare molto mosso di
notte per terminare con l’ingresso in formazione nel mare piccolo, all’alba, attraverso il
ponte girevole.
Successivamente trasferiti al planetario con
il comandante Cuoco: macchina meccanica,
costruita negli anni ’50 dalle officine
Galileo, presenta la volta celeste dei due
emisferi, facendo vedere le stelle di magni-
I
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tudo fino a 4,7. Fatto vedere il cielo oggi
sopra Livorno con indicazione delle costellazioni principali. L’astronomia è materia di
studio perché gli allievi devono conoscere il
cielo molto bene in quanto sulle navi militare viene fatto il punto nave (altezza di almeno 3 stelle ad orario definito) ogni sera nei
30’ successivi al tramonto.
Durante il passaggio nei corridoi della scuola il capitano Fantini ha spiegato come si
insegni agli allievi la navigazione digitale e
tradizionale, e come si insegni ad eseguire il
punto nave e tracciare le rotte senza l’uso del
GPS. Infatti sulle navi da guerra può non
essere disponibile l’alimentazione elettrica
ed in quel caso è indispensabile esser capaci
di comandare e pilotare senza ausili moderni,
ed inoltre il GPS, sistema di telerilevamento
di proprietà statunitense può, in casi di pericolo e stato di allarme, non essere efficiente.
Nei corridoi il capitano ha illustrato il
sestante, il sonar con le sonde di rilevazione
della salinità del mare, e le chiesuole, supporti per le bussole magnetiche compensate
messe a punto da Thompson nel 1876.
Visita alla biblioteca, che contiene 60.000
libri di cui 3000 antichi (prima del 1830) Il
più antico risale al 1515, sono presenti libri
cartografici del 1579 e del 1696. la biblioteca nasce dall’unione delle due accademie di
Genova e Napoli che nel 1881 dettero vita
all’accademia di Livorno nei locali del vecchio lazzaretto. È una biblioteca universita-
ria, cui accedono sia gli allievi che gli studenti. Curiosità: contiene una sezione di letteratura per adolescenti perché in accademia
si entrava a 14 anni e venivano fornite letture adatte all’età (Verne, Salgari, ecc.).
Cappella: qui i due presidenti hanno deposto
una corona in onore di tutti i caduti della
marina nelle guerre. Nella cappella è presente un sacrario e due lapidi lapide che ricordano tutti i caduti della marina nella prima e
nella seconda guerra mondiale.
Infine la sala storica dove sono conservati
cimeli appartenuti ad eroi della marina,
modelli delle principali navi da guerra compresi due modelli dell’Amerigo Vespucci e
della Cristoforo Colombo (nave scuola pretesa dai russi come bottino di guerra alla fine
della seconda guerra mondiale e da loro
ridotta a portacarbone sul mar nero e sul
Danubio, fino all’incendio che la distrusse 30
anni fa fa) ed un grande plastico che riproduce tutta l’area occupata dall’Accademia.
Infine la sala delle bandiere dove sono raccolte le bandiere che i corsi di accademia
ricevono alla fine degli addestramenti e che
lasciano per ricordo all’ingresso della scuola.
Pranzo al circolo sottufficiali, il Presidente
Leggerini ha consegnato le insegne del
Rotary Pisa Pacinotti e la medaglia al capitano Fantini.
È stata inviata una lettera di ringraziamento
all’Ammiraglio di Divisione Pilota Giuseppe
Cavo Dragone.
Dopo il pranzo alle ore 15.30 circa ci siamo recati in visita guidata alla Villa Mimbelli, attualmente sede del Museo Civico G. Fattori.
La Villa Mimbelli
L’aristocratica villa fu costruita dall’architetto Vincenzo Micheli fra il 1865 ed il 1875 su
commissione del ricco mercante Francesco
Mimbelli e di sua moglie Enrichetta
Rodocanacchi. L’edificio è caratterizzato da
un'elegante facciata a tre ordini sovrapposti
ornata da mascheroni e decorazioni floreali.
L’ingresso principale, utilizzato anche per
l’accesso alle carrozze, è coperto da con tettoia in ghisa, mentre quello retrostante è
caratterizzato, al piano terra, da tre enormi
aperture ad arco, che immettono direttamente nella sale da pranzo e da soggiorno.
Queste ultime presentano un pregevole soffitto trattato a stucco, e delle pregevoli lunette affrescate da Annibale Gatti. Una monu-
mentale scala decorata con putti di ceramica
invetriata conduce invece alle stanze del
piano superiore dove erano collocati gli
appartamenti privati dei coniugi Mimbelli
La villa è circondata da un rigoglioso parco
di ispirazione romantica caratterizzato dalla
presenza di essenze esotiche, tra cui un gran
numero di esemplari di Palma della Canarie.
All’interno del parco è ubicato un novecentesco teatro all’aperto tuttora utilizzato.
Danneggiata dalla guerra, dopo anni di
abbandono la villa, è stata restaurata e aperta al pubblico. Dal 1994 ospita il Museo
Civico “Giovanni Fattori” che accoglie una
raccolta di dipinti di del famoso pittore, di
altri macchiaioli e postmacchiaioli.
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Museo Civico Giovanni Fattori
Il Museo Civico Giovanni Fattori ha sede
nella prestigiosa Villa Mimbelli, residenza
privata ottocentesca divenuta sede museale
dal 1994, dopo un lungo intervento di restauro per adeguarla alla nuova destinazione
d’uso.
Le origini del museo risalgono alla fine del
XIXº secolo, quando l’Amministrazione
Comunale decise di assegnare una sede al
patrimonio sparso in vari luoghi. Il Museo ha
conosciuto varie sedi nel corso del tempo,
l’ultima delle quali fu Villa Fabbricotti,
attuale sede della Biblioteca Comunale, dove
gli spazi erano inadeguati ad un’esposizione
esaustiva dell’arte livornese e toscana a
cavallo tra il XIX ed il XX secolo.
La collezione del Museo Giovanni Fattori si
configura essenzialmente come raccolta
d’arte livornese e toscana che inizia con
l’opera di Enrico Pollastrini, artista prevalentemente di stampo romantico e ancora
legato all’accademia per arrivare, attraverso
l’elevata espressione artistica delle opere di
Giovanni Fattori e di alcuni altri esponenti
della scuola dei Macchiaioli, ad un nucleo
cospicuo e variegato di artisti denominati
genericamente Postmacchiaioli.
Il piano terra ed il primo piano della Villa
mantengono inalterato lo stile ottocentesco:
decorazioni, arredamenti e tendaggi. In questi due piani sono esposti le opere di artisti
livornesi come Enrico Pollastrini, Guglielmo
Micheli, Ulvi Liegi, Oscar Ghiglia, Giovanni
Bartolena e Mario Puccini. Una o due sale
sono soggette ad un’esposizione a rotazione
delle opere della collezione per cui si possono avvicendare opere di grafica a dipinti di
artisti livornesi del dopoguerra.
Il Museo vero e prorpio si sviluppa principalmente al secondo piano con i grandi
quadri di Giovanni Fattori e di altri esponenti della corrente dei Macchiaioli
(Silvestro Lega, Telemaco Signorini,
Vincenzo Cabianca, Giovanni Boldini ed
altri). Altre sale sono dedicate ai post-macchiaioli (Eugenio Cecconi, Vittorio Corcos,
etc.) e i divisionisti (Benvenuto Benvenuti e
Plinio Nomellini).
Gli autori dei quadri esposti
Cristiano Banti, Enrico Banti, Cesare
Bartolena, Giovanni Bartolena, Benvenuto
Benvenuti, Giovanni Boldini, Vincenzo
Cabianca, Niccolò Cannicci, Leonetto
Cappiello, Eugenio Cecconi, Ferdinando
Chevrier, Mario Cocchi, Serafino De Tivoli,
Francesco Fanelli, Giovanni Fattori,
Voltolino Fontani, Raffaello Gambogi, Oscar
Ghiglia, Michele Gordigiani, Vittore
Gubricy De Dragon, Silvestro Lega, Ulvi
Liegi, Llewelyn Lloyd, Guglielmo Micheli,
Amedeo Modigliani, Plinio Nomellini,
Ruggero Panerai, Osvaldo Peruzzi, Ulisse
Pichi, Enrico Pollastrini, Mario Puccini,
Telemaco Signorini, Adolfo Tommasi,
Angiolo Tommasi, Lodovico Tommasi.
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c o mu n i c a z i o n i d e l P re s i d e n t e
urante questo Caminetto il Presidente
dopo le rituali premesse ha ricordato
l’Assemblea di Formazione Distrettuale che
svolge il 12 aprile 2014 presso l’Hotel
Galilei in Via Darsena 1, angolo via Aurelia.
La dislocazione è comoda per i rotariani dei
Club di Pisa, quindi è utile una presenza
numerose dei nostri Soci. A questo punto
cede la parola al nuovo Socio Franco
Carmassi che ci parla della sua professione.
Riporto quanto ha detto in conferenza.
D
Dr. Sergio Luppichini
Breve outline della vita professionale del
Prof. Franco Carmassi
Laureatomi nel 1973, ho conseguito la specializzazione in Medicina interna nel 1978 e
in Nefrologia nel 1982.
Assistente incaricato nel 1976, assistente di
ruolo nel 1978, professore associato nel 1985.
Direttore della U.O. di Clinica Medica 2 dal
1991 al 1998.
Direttore della U.O. di Medicina1 dell’Ospedale di Lucca dal 2002 al 2006.
Direttore della U.O. di Medicina d’Urgenza
Universitaria dal 2009.
Direttore della scuola di specializzazione in
Geriatria per quattro anni; attualmente direttore della Scuola di Specializzazione in
Medicina di Emergenza Urgenza.
Esperienza assistenziale: nefrologia, dialisi e
medicina interna.
La passione per la chimica e per la fisiopatologia, oltre alla attitudine tutta privata ad
“essere piuttosto che apparire” mi hanno
indirizzato verso una formazione che non
fosse esclusivamente clinica; da qui la lunga
permanenza in un laboratorio di biochimica
al National Institute of Health, il perseguimento del PhD in chimica, per un rapporto
che ha praticamente informato e condizionato tutta la mia vita professionale.
La fisiopatologia della coagulazione, dei
fluidi corporei, degli elettroliti e dell’equilibrio acido-base sono gli aspetti che più di
altri necessitano della “biochimica” per un
approccio terapeutico consapevole; nonostante siano considerati “ostici” dalla maggioranza dei medici, sono viceversa quelli
che ho praticato con familiarità durante tutta
la mia vita professionale.
Attualmente, come responsabile di un reparto di emergenza e della scuola di Emergenza
Urgenza, cerco di trasmettere questo modo di
interpretare la medicina agli studenti e agli
specializzandi: alcuni hanno condiviso questo approccio, altri ritengono comunque che
la medicina possa essere solo una “pratica”.
Quelli cui è interessato questo approccio
lavorano attualmente in Inghilterra, in
Francia, in America, in Spagna, per il mio
modo di pensare, questi sono i migliori.
Prof. Franco Carmassi, MD, PhD
Al termine è stato applaudito ed il Presidente
lo ha omaggiato. Si chiude il caminetto al
suono della campana e di seguito si riunisce
il Consiglio.
CONVIVIALE DEL 16 APRILE 2014:
s o s p e s a c a u s a f e s t i v i t à Pa s q u a l e
CONVIVIALE DEL 23 APRILE 2014:
l Presidente Leggerini dopo i dovuti convenevoli e gli auguri ai soci che compiono
gli anni in questo mese, fa una comunicazione molto importante: il Club Rotary Pisa
Pacinotti per l’annata rotariana 2013 – 2014
ha indetto un premio di studio alla ricerca
nel campo delle distrofie muscolari.
Questo premio verrà assegnato ad un giovane laureato dell’Università di Pisa che si sia
distinto “nell’avanzamento delle conoscenze sulla diagnosi e cura delle distrofie
muscolari”.
I
La selezione, sulla base dei requisiti richiesti e di un curriculum descrittivo dell’attività svolta dal candidato, inviato all’indirizzo mail: [email protected],
avverrà a giudizio insindacabile della
Commissione esaminatrice ad hoc nominata, formata da:
Prof. Giampaolo Ladu
P.I. Otello Leggerini
Prof. Luigi Murri
Requisiti per partecipare: età inferiore ai 35
anni.
Scadenza delle domande di partecipazione:
20 maggio 2014.
La consegna del premio avverrà l’11 giugno
2014.
Dopo di ciò con rammarico annuncia che la
cerimonia della consegna del Paul Harris
alla Principessa Maria Elettra Marconi verrà
rimandata causa l’assenza giustificata della
premiata, per motivi familiari.
Fatti questi annunci il Presidente suona la
campana e inizia la conviviale.
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i n t e r ve n t o d e l S o c i o R o b e r t o G a l l i
Questo caminetto è stato dedicato al tema “Rivista rotariana e relazioni pibbliche”
L’importanza della stampa nel Rotary: relazione di Roberto Galli
artiamo da qualche dato storico. Paul
Harris, fondatore e padre del Rotary,
antesignano come sempre, capì ben presto
l’importanza della stampa all’interno del
Rotary, e già nel 1911 proprio Paul Harris
fondò la prima rivista Rotariana, The
National Rotarian così si chiamava: 12 pagine in inglese, che venivano distribuite fra
1.500 iscritti al Club. Che nel 1915 divenne
The Rotarian, e cioè la prima rivista regionale.
Gli argomenti trattati sulla stampa rotariana
nei primi decenni, potremmo dire fino al
1928, sotto la direzione editoriale di Chesley
Perry, affrontavano soprattutto questioni di
etica professionale, di crescita personale e di
sviluppo del Rotary. Negli anni Trenta la
stampa rotariana fece un vero e proprio salto
di qualità, tanto è vero che tra i collaboratori fissi di The Rotarian compaiono scrittori
come George Bernard Show, come Sinclair
Lewis (nobel nel 1930 per la letteratura) e
H.L. Menken, giornalista e scrittore americano famosissimo.
E negli stessi anni cominciano ad uscire
riviste scritte non più solo in inglese ma
anche nella lingua dei Paesi nei quali venivano diffuse, e che affrontavano in modo
specifico tematiche della loro area; in lingua
spagnola, per esempio; e dal 1952 con
Rotary News nel Nepal, in India e Sri
Lanka, o dal 1965 con Rotary down under
nel continente australiano.
I temi trattati, oggi dalla stampa rotariana nel
mondo mettono soprattutto in risalto l’azione umanitaria del Rotary, l’azione della
Rotary Foundation e la vita interna del
Rotary, oltre ai valori morali che l’essere
rotariani sottolinea.
Alcuni numeri: oltre a The Rotarian esistono
oggi nel mondo 31 riviste regionali (ne trovate l’elenco nella rivista Rotary, sotto la
voce Rotary World Magazine Press, e fra
queste c’è Rotary, in lingua italiana) che
sono pubblicate in 24 lingue e distribuite in
129 Paesi.
E sono iniziate già da qualche anno le pubblicazioni in formato elettronico. Basta
entrare in Internet e dare un’occhiata: le riviste rotariane, soprattutto dei diversi Club e
dei Distretti che vi compaiono, sono – anche
solo cercando quelle in lingua italiana –
alcune centinaia.
Ma torniamo alla carta stampata. Come ho
appena detto, nella ipotetica piramide della
stampa rotariana, al vertice c’è “Rotarian”
P
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che continua ad essere il primo punto di riferimento su scala mondiale dell’attività del
Rotary International. Ovviamente tratta i
grandi temi generali della associazione, ha
gli occhi puntati su Evanston, sulla
Presidenza Internazionale, sugli organismi
di governo internazionale del Rotary, sulle
loro direttive. Lo potete trovare sulla home
page del sito distrettuale, nella versione in
lingua inglese. È un punto di riferimento
assoluto che non può essere ignorato, e registra ciò che assume un interesse generale,
internazionale, riferendo anche una scelta
delle principali iniziative, umanitarie e non,
che vengono prese nei Paesi dove il Rotary è
presente ed opera.
Qualche gradino più in basso, in una ipotetica piramide, si pongono le Riviste Regionali,
quelle cioè che abbracciano una regione territorialmente intesa come raggruppamento
di Distretti. Nel nostro caso Italia, Malta,
Albania, Repubblica di San Marino, con i
loro Distretti. Il suo titolo è “Rotary”, ed è
l’organo ufficiale in lingua italiana del
Rotary International. La definizione parla da
se’: la rivista fa da legame, in lingua italiana,
fra i soci ed Evanston, dandone gli indirizzi,
riportando le riflessioni di chi guida il
Rotary (prime fra tutte quelle del Presidente
Internazionale e dei membri del Board).
Nella edizione italiana esce con 64 pagine, la
metà delle quali sono obbligatoriamente traduzioni dall’inglese di articoli e interviste
che vengono direttamente da Evanston.
Nelle altre dà spazio alle principali notizie
dei Distretti ai quali fa riferimento, spesso
riportando opinioni dei Governatori e/o rife-
rendo su iniziative di particolare interesse.
In media ogni Distretto ha spazio per una
intervista o un articolo programmato dalla
redazione della rivista e a uno o due di libera scelta, su argomenti programmati.
Siamo ancora ad un livello che si limita a
sfiorare l’attività dei singoli Distretti, e tantomeno dei Club singolarmente intesi, e che
ha comunque una notevole importanza come
“legame” fra Evanston e, diciamo così “il
territorio”, permettendo anche di avere una
panoramica d’insieme di una stessa regione.
Scendiamo ancora qualche gradino della
nostra ipotetica piramide ed arriviamo alla
Rivista Distrettuale.
Fino a che è esistito il Distretto 2070 la rivista è uscita in forma cartacea diretta per 8
delle ultime undici annate dall’amico e collega Claudio Bottinelli ed era tra l’altro inserita nel sito del Distretto, al di là della sua
veste tipografica.
Ora il Distretto 2071 della Toscana ha deciso di eliminare, almeno per quest’anno, la
rivista in cartaceo e si limita a una edizione
on line. Per la prossima annata è allo studio
una rivista che dovrebbe/potrebbe uscire in 4
numeri, concepita però non come giornale di
notizie, quanto invece di approfondimento e
di cultura. Sul tipo della rivista “Incontri”
che esce a Firenze. Vedremo.
Diversamente ha fatto il Distretto 2072
(Emilia Romagna e San Marino) che ha
mantenuto la linea tradizionale del 2070.
Comunque il discorso della stampa distrettuale va approfondito, toccandoci direttamente. Sia per quanto riguarda la cosiddetta
“politica” editoriale, le scelte cioè generali
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sul “come farla” e quindi gestirla, e le scelte
grafiche sul come realizzarla e, diciamo così
“confezionarla”. Scelte che vengono fatte,
anno per anno, come vi ho appena detto, dai
diversi Governatori.
Ed eccoci alle Riviste e ai Bollettini dei
Club. Che hanno una funzione preziosa di
registrazione della storia stessa di ogni Club,
oltre che di informazione per i soci (e non)
su che cosa è stato fatto e si intende fare,
anche riportando una serie di notizie di servizio, vedi l’elenco dei compleanni con relativi auguri, o annunci di attività del Club o di
soci, e altro. “Myricae” di pascoliana memoria? Anche, ma non solo. Direi che siamo nel
cuore della vita stessa del Club, e spesso il
Bollettino rappresenta il cemento che tiene
uniti al Club anche coloro che per vari motivi non frequentano o frequentano poco. Da
notare che se molti dei nostri Club vantano
la pubblicazione di Bollettini o Riviste in
forma tipografica, già la rete abbonda di
riviste di Club. Sarà probabilmente questo il
futuro, anche se una ampia percentuale dei
nostri soci, penso per esempio ai più anziani
ma non solo a loro, con l’informatica se la
dicono poco o nulla e quindi la pubblicazione in cartaceo resta di fatto necessaria.
Ho parlato di Bollettini dei Club, ma non si
possono dimenticare le pubblicazioni come
quella del periodico del R.C. Firenze Sud,
“Incontri”, che ha fatto una scelta editoriale
diversa, e si afferma con grande autorità
come una Rivista che punta a registrare “la
qualità”, riportando interventi e riflessioni
davvero di alto livello, in una forma grafica
e tipografica che non ha nulla da invidiare a
nessuno. Che senso ha, potrebbe chiedersi
qualcuno, tanto sforzo e tanta spesa? Visto
che per fare una rivista ci vogliono dei soldi.
L’intento della stampa rotariana è duplice,
come già Paul Harris aveva intuito: serve per
far conoscere di più il Rotary ai Rotariani, e
– come ben sottolineò il compianto
Governatore Bassi – “per trasmettere all’esterno la vera immagine del Rotary, sì da
contrastare con la forza delle nostre azioni,
le definizioni malevole, pretestuose e stru-
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mentali di cui ancora oggi siamo oggetto”.
L’immagine del Rotary verso l’esterno.
Quanti, al di fuori del Rotary, per esempio,
sanno che la lotta alla poliomielite, nel
mondo, vede il Rotary primo protagonista?
Quanti sanno che in questa lotta il Rotary ha
investito finora un miliardo e duecento
milioni di dollari, e finalmente stiamo
cogliendo frutti consolanti al punto che lo
scorso anno in India non c’è stato un solo
caso nuovo di poliomielite, mentre vent’anni
fa se ne registravano una media di 300.000
l’anno? Quanti sono a conoscenza delle
nostre iniziative umanitarie, degli aiuti nei
Paesi del Terzo Mondo, degli interventi
verso gli immigrati, di quanto il Rotary ha
fatto e continua a fare per salvaguardare,
proteggere le opere d’arte, per aiutare chi ha
bisogno di aiuto, degli interventi a favore
della Pace nel mondo, tanto da avere e garantire degli “ambasciatori di pace”, delle borse
di studio che vengono erogate ogni anno e
che fanno del Rotary, in questo settore, il
numero due al mondo, secondo solo al
Governo degli Stati Uniti d’America?
Carissimi amici e, spero presto, amiche,
rivolgendosi verso l’esterno, l’informazione
rotariana, stampata e non, ha proprio questo
compito. Far capire che la vecchia battuta del
Rotary come associazione i cui soci consumerebbero più bicarbonato che fosforo, è
solo una cattiveria, tant’è vero che invece
non a caso il Rotary si è visto assegnato un
posto fisso alle Nazioni Unite, come riconoscimento dei suoi meriti umanitari, culturali
e sociali. E non è un caso se Bill Gate, fondatore e padre di Microsoft, ha deciso di
affidare proprio al Rotary 200 milioni l’anno
di dollari da destinare a fini umanitari, mirati attualmente alla lotta contro la polio.
Sapete perché? Perché Bill Gate aveva commissionato uno studio, su scala mondiale,
per sapere quale fosse la associazione che
dava maggiori garanzie di far arrivare i
finanziamenti alla destinazione indicata. E
da questo studio è emerso che primo fra tutti,
in questo senso, al mondo, è proprio il
Rotary: più del 90% dei finanziamenti del
G LI AUGURI
Giuseppe Barsotti
Umberto Placanica
Leonardo Zanotti
Marco Gesi
Gherardo Gherarducci
Mario Levrini
Rotary arrivano a destinazione, mentre altre
associazioni “vantano” il 50%, o il 30% o, in
qualche caso isolato, arrivano a spendere
tutto prima che sia utilizzato.
Ma il problema non è solo farsi conoscere
all’esterno.
Anche guardare dentro noi stessi ha grande
importanza. Direi anzi una fondamentale
importanza.
Pongo una domanda: quanto sappiamo,
quanto sa ciascuno di noi, effettivamente del
Rotary, al di là delle definizioni e dei luoghi
comuni? Quanto sappiamo di vivo, intendo?
Cosa conosciamo degli altri Club? Cosa
delle iniziative distrettuali? Abbiamo percezione di quanto viene fatto dal vostro
Distretto o da altri Club? Sappiamo quali
riflessioni, quali iniziative vengono prese su
temi come l’etica, la leadership, i giovani? E
perché no, sullo stesso Rotary, su cosa è su
cosa potrà o dovrà essere?
Ecco dunque qual è l’interesse di una pubblicazione distrettuale che cerchi di porre in
evidenza le cose principali che avvengono
nel Distretto, segnali le iniziative, offra
riflessioni sul Rotary e su noi stessi.
Ormai la cosiddetta “rete” sta prendendo
sempre più campo, e non potrebbe essere
che così. Siamo già nel futuro, e guardiamo
sempre di più al futuro.
È chiaro che per la “rete” valgono appieno
tutte le considerazioni che abbiamo fatto
finora. Tenendo però conto che i tempi di
comunicazione cambiano. Se infatti per una
rivista in cartaceo ci sono tempi legati alla
raccolta delle notizie, alla loro redazione e
quindi alla stampa e diffusione, per la “rete”
questi tempi si restringono per divenire se
non immediati, quasi.
È il nuovo che avanza. Con tutti i suoi preghi
e i suoi difetti.
Ma l’importanza della comunicazione resta.
Sia per i riflessi che ha all’interno del
Rotary, sia per il valore di rivolgersi verso
l’esterno dando la vera immagine del Rotary,
e non quella spesso falsata e distorta che
qualcuno ha cercato di accreditare nel
mondo esterno.
Nei mesi di marzo e aprile si festeggia
il compleanno dei seguenti Soci:
il 3 marzo
il 16 marzo
il 16 marzo
il 23 marzo
il 28 marzo
il 30 marzo
Cesare Rossi
Roberto Romoli
Claudio Zuccolotto
Raffaele Latrofa
il 6 aprile
il 7 aprile
il 14 aprile
il 28 aprile
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Rotary_Marzo-Aprile_2014
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LE RIUNIONI
CAMINETTO
Eugenio Regali, Cesare Rossi, Maurizio Sbrana,
Nicola Scalera, Gabriele Siciliano, Antonio
DEL 5 MARZO 2014
Nicola Scalera, Leonardo Zanotti, Niccolò
Trivella, Leonardo Zanotti, Niccolò Zanotti.
Ore: 19.00
Zanotti.
Soci presenti: 17
Soci presenti: Sergio Bartorelli, Carmine De
Soci presenti: 19
Effettivi: 54
Felice, Gherardo Gherarducci, Otello Leggerini,
Effettivi: 54
Percentuale: 31%
Massimo Lupetti, Sergio Luppichini, Arturo
Percentuale: 35%
CONVIVIALE
Nebbiai, Pietro Pescatore, Eugenio Regali,
Cesare Rossi, Nicola Scalera, Leonardo Zanotti.
CONVIVIALE
Soci presenti: 12
DEL 27 MARZO 2014
DEL 23 APRILE 2014
Ore: 20.00
Effettivi: 51
Ore: 20.00
Soci presenti: Stefano Busoni, Maurizio e Maria
Percentuale: 24%
Soci presenti: Massimo Conte, Roberto e Paola
Cristina Cordoni, Carmine De Felice, Roberto e
Galli, Gherardo e Amalia Gherarducci, Otello e
Paola Galli, Gherardo e Amalia Gherarducci,
CONVIVIALE
Isabella Leggerini, Andrea Nannipieri, Arturo e
Otello Leggerini, Matteo Lencioni, Massimo
DEL 12 MARZO 2014
Cristina Nebbiai, Pietro e Luisa Pescatore,
Lupetti, Sergio e Nelly Luppichini, Arturo
Ore: 20.00
Patrizio Pugliese, Eugenio Regali, Maurizio
Nebbiai, Pietro Pescatore, Eugenio Regali,
Soci presenti: Renato Bandettini, Sergio
Sbrana, Nicola e Gloria Scalera, Gabriele
Cesare e Paola Rossi, Maurizio Sbrana, Nicola e
Bartorelli con Carla, Stefano Busoni, Franco
Siciliano, Antonio Trivella.
Gloria Scalera, Antonio Trivella, Leonardo
Carmassi e Signora, Alessandro e Roberta
Soci presenti: 13
Zanotti, Niccolò Zanotti.
Cecchetti, Gianfranco Controzzi, Carmine De
Effettivi: 54
Soci presenti: 18
Felice, Roberto e Paola Galli, Marco Gesi,
Percentuale: 24%
Effettivi: 54
Gherardo Gherarducci, Otello e Isabella
Ospiti del Club: Giovanni Fascetti, Sofia
Percentuale: 34%
Leggerini, Mario e Anna Levrini, Raffaele
Donalisio, Roberto e Simonetta Brogni.
CAMINETTO
Latrofa, Matteo Lencioni, Massimo e Fiorella
Lupetti, Sergio e Nelly Luppichini, Michele
CONVIVIALE
Mariani, Arturo e Cristina Nebbiai, Maurizio
DEL 4 APRILE 2014
DEL 30 APRILE 2014
Ore: 19.00
Palla, Luca Paoletti, Pietro Pescatore, Paolo Poli,
Ore: 13.00
Soci presenti: Sergio Bartorelli, Alessandro
Eugenio Regali, Roberto Romoli e Signora,
Soci presenti: Roberto e Paola Galli, Gherardo
Cecchetti, Carmine De Felice, Roberto Galli,
Cesare e Paola Rossi, Maurizio Sbrana, Nicola e
Gherarducci, Otello e Isabella Leggerini,
Gherardo Gherarducci, Otello Leggerini,
Gloria Scalera, Antonio Trivella, Leonardo e
Raffaele Latrofa, Massimo Lupetti, Sergio
Massimo Lupetti, Sergio Luppichini, Arturo
Chiara Zanotti, Niccolò Zanotti.
Luppichini, Arturo e Criatina Nebbiai, Giovanni
Nebbiai, Emanuele Neri, Pietro Pescatore,
Soci presenti: 31
Santi.
Eugenio Regali, Cesare Rossi, Maurizio Sbrana.
Effettivi: 54
Soci presenti: 8
Soci presenti: 14
Percentuale: 57%
Effettivi: 54
Effettivi: 54
Percentuale: 14%
Percentuale: 26%
CAMINETTO
CAMINETTO
DEL 19 MARZO 2014
Ore: 19.00
DEL 9 APRILE 2014
Soci presenti: Sergio Bartorelli, Stefano Busoni,
Ore: 19.00
Gianfranco Controzzi, Maurizio Cordoni,
Soci presenti: Franco Carmassi, Alessandro
Carmine De Felice, Gherardo Gherarducci,
Cecchetti, Gianfranco Controzzi, Roberto Galli,
Otello Leggerini, Massimo Lupetti, Sergio
Otello Leggerini, Raffaele Latrofa, Andrea
Luppichini,
Andrea
Nannipieri, Emanuele Neri, Pietro Pescatore,
Nannipieri, Arturo Nebbiai, Emanuele Neri,
Eugenio Regali, Cesare Rossi, Maurizio Sbrana,
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Luigi Martorano,
Rotary_Marzo-Aprile_2014
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ROTARY CLUB PISA PACINOTTI
Distretto 2071
ROTARY CLUB PISA PACINOTTI
Distretto 2071 - Anno di fondazione 2002
CONSIGLIO DIRETTIVO ANNATA ROTARIANA 2013-2014
PROGRAMMA MESE DI APRILE 2014
VENERDÌ 4 APRILE
VISITA ACCADEMIA NAVALE DI LIVORNO
Ore 10,30 Arrivo. Ingresso dal cancello S. Jacopo, Viale Italia, 72
e prevederà il seguente itinerario: Sala Storica, Galleria allievi,
Cappella e Sacrario, Biblioteca, Simulatore di plancia e planetario, colazione presso mensa sottufficiali.
Ore 15,30 Visita Villa Mimbelli – Museo Fattori.
Presidente:
Vice Presidente Vicario:
Vice Presidente:
Segretario:
Tesoriere:
Prefetto:
Consiglieri:
OTELLO LEGGERINI
––––––––
ANDREA NANNIPIERI
MAURIZIO SBRANA
ARTURO NEBBIAI
RAFFAELE LATROFA
GIOVANNI SANTI
MARIO LEVRINI
Past President:
SAVINO SARDELLA
Presidente eletto annata 2014-2015:
GHERARDO GHERARDUCCI
MERCOLEDÌ 9 APRILE
ORE 19.00, CAMINETTO PRESSO LA NOSTRA SEDE
Il Socio Franco Carmassi ci parlerà della sua attività professionale.
Consiglio Direttivo.
MERCOLEDÌ 16 APRILE
CONVIVIALE SOSPESA IN OCCASIONE DELLA S. PASQUA
Il Presidente ed il Consiglio Direttivo augurano a tutti i Soci
ed ai propri familiari di trascorrere una Santa Pasqua.
MERCOLEDÌ 23 APRILE
20.00, CONVIVIALE PRESSO LA NOSTRA SEDE
Consegna Paul Harris alla Principessa Elettra Marconi.
COMMISSIONI ANNATA ROTARIANA 2013-2014
Effettivo:
MARIO LEVRINI (Presidente)
RENATO BANDETTINI (Membro)
CLAUDIO CALDERONI (Membro)
Pubbliche Relazioni:
ANDREA NANNIPIERI (Presidente)
ROBERTO GALLI (Membro)
LUCA PAOLETTI (Membro)
Sottocommissione ammissione
e classifiche:
ROBERTO GALLI (Presidente)
EUGENIO REGALI (Membro)
Sito Web e Bollettino del Club:
SERGIO LUPPICHINI (Presidente)
GIULIO GAZZINI (Membro)
Responsabile informatico:
GAETANO GIUNTA (Presidente)
ORE
MERCOLEDÌ 30 APRILE
19.00, CAMINETTO PRESSO LA NOSTRA SEDE
Il Socio Andrea Nannipieri ci farà una breve relazione sul tema
del mese: “Rivista Rotariana e relazioni pubbliche”.
ORE
Interact, Rotaract, RYLA:
GIOVANNI SANTI (Presidente)
MAURIZIO SBRANA (Membro)
Amministrazione del Club:
SERGIO BARTORELLI (Presidente)
ALESSANDRO CECCHETTI (Membro)
LEONARDO ZANOTTI (Membro)
GIANFRANCO CONTROZZI (Membro)
PROGRAMMA MESE DI MAGGIO 2014
MERCOLEDÌ 7 MAGGIO
ORE 19.00, CAMINETTO PRESSO LA NOSTRA SEDE
Relazione dello studente selezionato dal nostro Club per il
RYLA.
Seguirà il Consiglio Direttivo.
Fondazione Rotary:
CARMINE DE FELICE (Presidente)
GABRIELE SICILIANO (Membro)
PIERLUIGI BARROTTA (Membro)
NICOLA SCALERA (Membro)
MERCOLEDÌ 14 MAGGIO
ORE 20.00, CONVIVIALE PRESSO LA NOSTRA SEDE
Ospite della serata l’Avvocato Stefano Gianfaldoni che ci farà
una breve relazione sul tema: “Il rapporto tra Pisa e l’acqua nelle
sue manifestazioni storiche”.
Progetti di Servizio:
MAURIZIO CORDONI (Presidente)
MARCO GESI (Membro)
EMANUELE NERI (Membro)
MASSIMO LUPETTI (Membro)
Forum del Mare:
IACOPO CAVALLINI (Presidente)
Istruzione del Club:
ANTONIO TRIVELLA (Presidente)
IACOPO CAVALLINI (Membro)
ROTARY CLUB PISA PACINOTTI
PERIODICO DEL ROTARY CLUB PISA PACINOTTI
MERCOLEDÌ 21 MAGGIO
ORE 19.00, CAMINETTO PRESSO LA NOSTRA SEDE
Cultura e Rotary: relazione del nostro Socio Pierluigi Barrotta.
MERCOLEDÌ 28 MAGGIO
ORE 20.00, CONVIVIALE PRESSO LA NOSTRA SEDE
Conviviale con ospite e relazione.
Anno XII – Bollettino n° 5 – Marzo-Aprile 2014
Pubblicazione riservata ai Soci
Direzione, Amministrazione, Redazione: BAGNI DI PISA – Largo Shelley, 18 – 56017
San Giuliano Terme (PI) – Tel. 050-8850300 • Fax 050-8850401
EDIZIONI DGS SERVIZI S.R.L. Indirizzo: Via Torino, 6 - 56025 Pontedera (PI) •
Tel. 0587 092750 • Fax 0587 092752
www.cldlibri.it • [email protected][email protected]
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