a) GLHO PRIMARIA 6 OTTOBRE ore 1 - "Papa Giovanni I"

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO STATALE
“PAPA GIOVANNI PAOLO I”
SCUOLA MATERNA - ELEMENTARE – MEDIA
Distr. Scol.co 34 -Via Roma, 39 - 71047 Stornara (FG) - C.F. 90015650717 – tel. 0885/431123 – fax. 0885 / 431804
E-mail: [email protected] - pec: [email protected] - sito web: www.icsstornara.gov.it
Prot.n. 2367/A5
Stornara, 26 settembre 2014
Ai docenti
p.c. al DSGA
COMUNICAZIONE N.24
OGGETTO:
a) GLHO PRIMARIA 6 OTTOBRE ore 15.30/18.00
b) CONSIGLI DI CLASSE ore 15/18 giorni 7, 10 OTT; giorno 8 ott. ore
15/19 MEDIA,
c) CONSIGLI DI INTERCLASSE E DI CLASSE ORE 15/17 giorno 8
OTTOBRE PRIMARIA (spostato per tempi ristretti dopo la riunione del 6
ottobre)
d) CONSIGLI INTERSEZIONE/SEZIONE ore 15/17 giorno 7 OTTOBRE
INFANZIA
6 OTTOBRE: ORE 15/19.40 – GLHO - PRIMARIA –
M.R. 2^A ore 15.30/16.00
D.A. 4^C ore 16.00/16.30
M.V. 4^D ore 16.30/17.00
G.G. 1^C ore 17.00/17.30
M.E. 1^B ore 17.30/18.00
7 OTTOBRE-INFANZIA
Gli incontri si svolgeranno per i primi cinque minuti per intersezione a ratifica della programmazione
formulata negli incontri precedenti, quindi per sezione secondo una scansione oraria concordata con la
docente Cantatore. Un docente del consiglio si incaricherà della verbalizzazione.
8 OTTOBRE-PRIMARIA
Gli incontri si svolgeranno per i primi cinque minuti per interclasse a ratifica della programmazione
formulata negli incontri precedenti, quindi per classe secondo una scansione oraria concordata con la
vicaria. Un docente del consiglio si incaricherà della verbalizzazione.
Per i casi documentati si seguirà il calendario qui aggiunto
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Distr. Scol.co 34 -Via Roma, 39 - 71047 Stornara (FG) - C.F. 90015650717 – tel. 0885/431123 – fax. 0885 / 431804
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4^C alunno T.D.R. ore 15.00/15.30
4^B alunno D.A.U.A. ore 15.30/16.00
4^D alunno V.M. ore 16.00/16.30
5^ A alunno B.R. ore 16.30/17.00
N.B.: Il PDP è redatto dal Consiglio di Classe. Per la consulenza rivolgersi al referente per DSA ins. Colia che
è disponibile a riunire, su appuntamento concordato, i coordinatori interessati per chiarimenti.
PRESIEDE SU DELEGA DEL DS IL COORDINATORE DI CLASSE, INTERCLASSE, INTERSEZIONE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
7 ottobre: ore 15/16 classe 1^A (presiede il coordinatore di classe)
Ore 16/17 classe 2^A (presiede il coordinatore di classe)
Ore 17/18 classe 3^C (presiede il coordinatore di classe)
8 ottobre: ore 15/16 /16.30 classe 3^A (ultima mezz’ora con genitore, definizione PDP) -presiede il DS
Ore 16.30/17.30/18.00 classe 2^C (ultima mezz’ora con genitore, definizione PDP) -presiede il DS
Ore 18/19 classe 1^C (presiede il coordinatore di classe)
10 ottobre: ore 15/16 classe 1^B (presiede il coordinatore di classe)
Ore 16/17 classe 2^B (presiede il coordinatore di classe)
Ore 17/18 classe 3^B (presiede il coordinatore di classe)
N.B.: Il PDP è redatto dal Consiglio di Classe. Per la consulenza rivolgersi al referente per DSA ins. Colia che
è disponibile a riunire, su appuntamento concordato, i coordinatori di classe interessati per chiarimenti.
O.d.g.
1) Programmazione anno scol. 2014/2015 dall’esame delle programmazioni individuali, dagli esiti delle
prove d’ingresso, dall’esito delle prove INVALSI anno scol 2013/2014 (ove pertinente) in relazione
agli obiettivi formativi e di apprendimento concordati
2) Individuazione BES e definizione strategie di intervento: documento del consiglio
3) Produzione della programmazione di classe, dei PEI e dei PDP (seguire modelli prodotti dalle
funzioni strumentali e dai docenti referenti)
4) Percorsi di recupero e di potenziamenti: programmazione metodi, tempi, strumenti
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E-mail: [email protected] - pec: [email protected] - sito web: www.icsstornara.gov.it
Sul sito della scuola si trovano i modelli del P.A.I. 2014/2015, del PEI, del PDP, della programmazione di
classe. In caso di difficoltà rivolgersi alle funzioni strumentali area 3: docenti e TIC, ins. Mastromarco e Talia
e al referente DSA ins. Colia, al referente disabilità ins. Giovine. www.aiditalia.org. è il sito dove si può
trovare utile informazione sui disturbi specifici di apprendimento, in particolare sulla dislessia.
Osservazioni:
dopo le prime riunioni per gli accordi programmatici e la consegna delle proposte di programmazione
disciplinare, le riunioni di cui all’oggetto sono dedicate all’approvazione di massima dei documenti fin qui
prodotti e alla programmazione di classe con particolare riguardo ai bisogni educativi speciali e
conseguente formulazione dei documenti PEI, PDP.
Normativa ultima sui BES: L. 53/2003 (personalizzazione degli apprendimenti. L. 170/2010 e line guida C.M.
22 nov. 2013, C.M. n.8/2013, D.M. 27 dic. 2012. Utili le linee guida sull’integrazione (disabilità, stranieri,
DSA).
Unicuique suum.
Don Lorenzo Milani osservava: “non c’è nulla che sia ingiusto quanto far le parti uguali tra disuguali”:
ai docenti il compito di saper scegliere una strategia e applicare un metodo, indicare in quali casi è
opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure
compensative o dispensative e il ricorso alla tecnologia nella prospettiva di una presa di carico globale e
inclusiva di tutti gli alunni: il gruppo classe è il frutto dell’integrazione e del coinvolgimento di ognuno.
La difficoltà di apprendimento e il rischio di insuccesso formativo deve essere una preoccupazione del
docente che deve cercare di centrare più obiettivi contemporaneamente.
Non occorre trattare i BES con approccio clinico, ma come problem solving metodologico didattico entro la
cornice della progettualità collegiale.
Lavoriamo per identificare un’unica macro categoria di minori con problemi di studio e/o di scolarizzazione,
adottando un approccio a maglie larghe, orientativo e ricondurre sotto questo ombrello tutta la gamma di
difficoltà-permanenti o temporanee- che si possono manifestare in classe.
Non sempre è necessario un PDP e si può pensare ad una didattica che tenga conto di basso rendimento e
frequenza irregolare, dell’eterogeneità degli alunni, che rifugga, però, dalla banalizzazione degli
apprendimenti e un ritardo nello svolgimento del programma per la classe a vantaggio di una pratica
valutativa che valorizzi un’interazione significativa con i compagni sul piano degli apprendimenti.
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Dobbiamo rispettare il diritto alla diversità equiparando le opportunità di apprendimento piuttosto che gli
apprendimenti.
Convinciamoci che tutti gli alunni possono fare progressi.
I colleghi del sostegno non devono considerarsi come docenti fuori dal consiglio di classe ai quali delegare
gli alunni diversabili, ma tutti i docenti della classe con le diverse professionalità concorrono a preparare le
attività didattiche per facilitare il lavoro cooperativo, di gruppo, per realizzare l’ambiente favorevole
all’integrazione e all’apprendimento per tutti, concorrere alla formazione di un comportamento solidale e
difendere il diritto alla cittadinanza.
Si invitano i docenti a rileggere le linee guida per l’integrazione degli alunni con handicap: Il testo esprime
“direttive” relative alla corresponsabilità di tutti i docenti che hanno in classe un alunno con disabilità. Si
accenna alla necessità della formulazione di strategie didattiche condivise: ” La progettualità didattica
orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento
cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del
tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi
specifici.” Si insiste sulla necessità che i docenti curricolari si aggiornino sulle nuove tecnologie in modo da
poter realizzare interventi didattici nelle proprie discipline, anche quando non sia presente il docente per il
sostegno.
Si insiste ancora sul coinvolgimento di tutti i docenti nella presa in carico del processo di
insegnamento-apprendimento e sulla valutazione degli alunni con disabilità loro affidati. A tal proposito si
sottolinea che “la valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le
attività educative a favore dell’alunno con disabilità”. Si rammenta inoltre che la valutazione in questione
dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione
della performance. A proposito della programmazione il testo ricorda che la valutazione personalizzata
nella scuola del primo ciclo è cosa ben diversa da quella differenziata per gli alunni di scuola superiore che
non sono in grado di conseguire il diploma, nel senso che a proposito del primo ciclo l’art 16 comma 2 L.n.
104/92 stabilisce che la valutazione , con esito positivo, deve riguardare un PEI impostato esclusivamente
sulle “ effettive capacità e potenzialità dell’alunno” e non già secondo standard , come espressamente
stabilito dalla citata sentenza della Corte costituzionale n. 215/87.
Il paragrafo concernente i docenti conclude col richiamo che il docente per le attività di sostegno
non è la figura unica cui i colleghi curricolari delegano l’integrazione, ma un professionista che deve
coinvolgere i colleghi curricolari per aiutarli a gestire il progetto didattico, anche in sua assenza.
Ridurre il lavoro di laboratorio individuale ad un tempo scuola che non superi il 20% del tetto: l’alunno deve
imparare con i compagni: se fa attività al computer, tutta la classe la farà, ecc. ecc.
Un attento esame si deve fare delle linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
disturbi specifici di apprendimento. Nel testo si trovano anche chiarificatrici definizioni, quali, per esempio
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le seguenti: LA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA. STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE
DISPENSATIVE. La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l’uso di una didattica
individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche
di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia
educativa adeguate». I termini individualizzata e personalizzata non sono da considerarsi sinonimi.
Si possono quindi proporre le seguenti definizioni. La didattica individualizzata consiste nelle attività di
recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche
competenze, anche nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio; tali attività
individualizzate possono essere realizzate nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse
dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente. La
didattica personalizzata, invece, anche sulla base di quanto indicato nella Legge 53/2003 e nel Decreto
legislativo 59/2004, calibra l’offerta didattica, e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello
personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze
individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo; si può favorire, così, l’accrescimento dei punti di forza di
ciascun alunno; lo sviluppo consapevole delle sue preferenze e del suo talento.
Il 19 febbraio 2014 il Miur ha emanato le nuove “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione
degli alunni stranieri”, in cui sono stati messi in evidenza alcuni temi: l’importanza strategica
dell’italiano lingua 2, la necessità di un orientamento mirato anche alle famiglie, la diversità come
valore: è opportuno che tutti rileggiamo i citati documenti e gli aggiornamenti dei recenti studi e le
buone prassi pubblicate sui siti dedicati: non facciamoci cogliere impreparati davanti al mondo che
cambia canoni e registri: non possiamo basare la nostra azione didattica sulla routine e
sull’improvvisazione che poggi su un presuntuoso ritenersi non bisognoso di aggiornamento.
Tutte queste indicazioni non potranno che portare beneficio a tutti gli alunni, perché non
abbassano le pretese, soltanto cambiano le forme, gli strumenti e insegnano a integrarsi per un
mondo da educare alla convivenza rispettosa e pacifica.
Il dirigente scolastico
prof.ssa Rosa Carlucci
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 39/1993
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