Rassegna stampa Maggio 2014

Rassegna stampa
Maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Rassegna stampa
Maggio 2014
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Sommario rassegna stampa
Pagina
Articolo
Pagina
Articolo
5
Corriere del Ticino, 3 maggio 2014
Opportunità camuffata da problema
21
Rivista di Lugano, 16 maggio 2014
Idee a Ponte Tresa per un centro polivalente
6
Giornale del Popolo, 5 maggio 2014
Un centro polivalente ai margini del nucleo
22
laRegioneTicino, 17 maggio 2014
Locarno, spasso al... cubo con “Matematicando”
7
Corriere del Ticino, 6 maggio 2014
L’importanza della logistica per la SUPSI
23
Giornale del Popolo, 19 maggio 2014
Sulla trincea di Massagno trionfa infine la ragione
8
Giornale del Popolo, 8 maggio 2014
e-commerce, venti nuovi esperti
24
Corriere del Ticino, 20 maggio 2014
In 3.500 hanno dato i numeri
9
Giornale del Popolo, 9 maggio 2014
Standard OCSE: funerale degli accordi “Rubik”
25
Corriere del Ticino, 20 maggio 2014
Una lezione da condividere
10
laRegioneTicino, 10 maggio 2014
Con “Re Cervo”, una camminata teatrale
26
Giornale del Popolo, 20 maggio 2014
Pubblicato il rapporto DFA
11
laRegioneTicino, 10 maggio 2014
Venti professionisti dell’e-commerce grazie a SUPSI
e NetComm Suisse
27
Giornale del Popolo, 23 maggio 2014
Offerta di formazione continua
28
12
Corriere del Ticino, 13 maggio 2014
SUPSI Tre nuove “case”per crescere ancora di più
laRegioneTicino, 23 maggio 2014
Non solo nasi rossi
29
13
Giornale del Popolo, 13 maggio 2014
Il Ticino ha bisogno del “campus”
Rivista di Lugano, 23 maggio 2014
Finalmente via libera alla “nuova trincea”!
30
14
Giornale del Popolo, 13 maggio 2014
In arrivo tre nuove sedi
Corriere del Ticino,24 maggio 2014
Pro Ticino I 100 anni si avvicinano
31
15
laRegioneTicino, 13 maggio 2014
Eurocompatibilità obbligatoria
laRegioneTicino, 24 maggio 2014
Prima edizione di “Palcoimpresa”
32
16
laRegioneTicino, 13 maggio 2014
SUPSI cerca campus
Giornale del Popolo, 26 maggio 2014
Una lettura “di parte” dell’ora di religione
33
17
laRegioneTicino, 14 maggio 2014
Oltre la frustrazione, una festa per divertirsi a
Locarno
Corriere del Ticino, 27 maggio 2014
“Lavorare per applicazioni immediate”
34
Giornale del Popolo, 27 maggio 2014
Ricerca SUPSI, un direttore
laRegioneTicino, 15 maggio 2014
Studenti della SUPSI in dialogo con l’opera di Waibl
35
Giornale del Popolo, 27 maggio 2014
SUPSI, nuovi percorsi formativi. Progettare sistemi
fotovoltaici
36
laRegioneTicino, 27 maggio 2014
Progetto “SmartH20” nel Locarnese tramite la
Sopracenerina
18
19
laRegioneTicino, 15 maggio 2014
Sei studenti della SUPSI volano in Etiopia
20
Corriere del Ticino, 16 maggio 2014
Ragazzi alla scoperta della tecnologia
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Pagina
Articolo
37
laRegioneTicino, 27 maggio 2014
Giambattista Ravano neodirettore della ricerca e
innovazione SUPSI
38
laRegioneTicino, 27 maggio 2014
Un “totem” tra i fossili
39
Corriere del Ticino, 28 maggio 2014
L’acqua che ci unisce Londra
40
Giornale del Popolo, 28 maggio 2014
L’innovazione passa dalla Fashion Valley
41
laRegioneTicino, 28 maggio 2014
SUPSI- venti nuovi professionisti e-commerce
42
Rivista di Lugano, 30 maggio 2014
Nuovi percorsi alla SUPSI
43
Rivista di Lugano, 30 maggio 2014
Giambattista
44
Rivista di Lugano, 30 maggio 2014
Industriali a teatro con il sogno olivettano
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Corriere del Ticino, Sabato 3 maggio 2014
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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Lunedì 5 maggio 2014
PONTE TRESA
Dal 9 al 18 maggio verranno esposti i progetti della Supsi
Un centro polivalente
ai margini del nucleo
Gli alunni di architettura
presentano 29 idee
per riqualificare,
con un edificio versatile,
i 350 mq di via Lugano,
ora occupati da due
stabili in disuso.
di LORIS TROTTI
Presto un centro plurifunzionale
in via Lugano a Ponte Tresa? Questa è la proposta nata da uno studio effettuato l’anno scorso da una
classe di 29 studenti iscritti alla
facoltà di architettura della Supsi,
dopo l’attento esame di un mappale
in via Lugano (tra la piazzetta con
la fontanella in stile latino e i portici), attualmente occupato da due
edifici inutilizzati. Le caratteristiche urbane e ambientali del terreno
hanno portato al concepimento di
uno stabile plurifunzionale, essenzialmente ripartito in spazi commerciali al pianoterra (a contatto
con i passanti) e uffici e appartamenti ai piani superiori. «Il mappale - spiega il municipale Stefano
Baggio - andava riqualificato, ma il
Municipio non era in chiaro sulle
modalità con cui riattivarlo; da qui
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Uno dei 29 disegni in mostra.
è scaturita la collaborazione con la
Supsi che, basandosi sulle prerogative generali del lotto, ha concepito
un edificio multifunzionale. Gli
allievi hanno presentato 29 progetti, che verranno esposti dal 9 al 18
maggio nella sala multiuso della
Casa comunale di Ponte Tresa. Dai
disegni degli alunni, forse a mediolungo termine, potrebbe anche
nascere qualcosa di reale; di certo
ci sono spunti interessanti e innovativi, sia per l’uso dei materiali che
per le soluzioni formali adottate,
rispettose del contesto. Al piano
terra potrebbe confluire un piccolo
negozio, così come un museo o l’archivio storico del Comune». Gli approfondimenti svolti dagli studenti,
hanno una forte valenza indicativa,
come illustrato da Domenico Maria Cattaneo, uno dei due docenti
responsabili del lavoro, assieme
al collega Francesco Bardelli: «I
progetti commissionati - chiarisce
Cattaneo - per ragioni didattiche
e per evitare concorrenza con gli
studi di architettura locali, ben
difficilmente possono venir concretizzati; tuttavia, hanno il pregio
di saper individuare quale tipo di
edificio possa sorgere in un determinato contesto spaziale, proprio
come nel caso di Ponte Tresa, in
cui inizialmente non si sapeva che
uso fare del terreno. Le analisi degli allievi, insomma, forniscono già
degli spunti non trascurabili e tracciano dei presupposti che possono
rivelarsi molto utili in occasione,
ad esempio, dell’allestimento di un
concorso ufficiale».
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Corriere del Ticino, martedì 6 maggio 2014
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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Giovedì 8 maggio 2014
SUPSI
Corso di formazione continua
e-commerce,
venti nuovi esperti
La SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera
italiana), in collaborazione con
l’Associazione svizzera dell’ecommerce NetComm Suisse, ha
recentemente conferito venti attestati di partecipazione al corso di
formazione continua “Progettare,
gestire e promuovere un sito di ecommerce”. Visto il successo ottenuto, a partire da settembre 2014
verrà proposto il nuovo Certificate
of Advanced Studies “E-commerce
& Digital marketing” volto all’aggiornamento delle conoscenze
personali e aziendali nell’ambito
delle strategie di marketing e della
vendita online.
Tra le aziende che hanno contribuito alla realizzazione del corso
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
vi figurano Facebook, Accenture,
Sevenlike, PostFinance, PostLogistic, Google, eBay, Bravofly, 77
Agency, Aduno Group, Fidinam &
Partners, Tinext, Tod’s, BruceClay,
Monclick, Studio Cattaneo e Postizzi.
Di seguito l’elenco dei nomi degli studenti che hanno conseguito l’attestato: Marco Alberti, Julie
Arlin, Fabian Bianchi, Andrea Bogoni, Danilo Caccialanza, Nicolò
Chiaramonte, Andrea Conconi,
Angelica Cordero, Luciano Della
Santa, Elena Gerosa, Fabio Gianfreda, Alberto Giusti, Sonia Martinello, Franco Maspoli, Michela
Melera, Massimiliano Mura, Assem Ospanova, Tullio Santi, Cristian Santinon e Gianni Schuler.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Venerdì 9 maggio 2014
SUPSI
Per la Svizzera possibile entrata in vigore tra il 2017 e il 2018
Standard OCSE: funerale
degli accordi «Rubik»
Analisi a Manno
dei principali aspetti
tecnici degli strumenti
di cooperazione
amministrativa
tributaria aspettando
il commentario previsto
il prossimo settembre.
di CORRADO BIANCHI PORRO
Puntuale come la notte a mezzanotte e com’è vero che io sono io,
è arrivato il convegno della Supsi
sugli standard OCSE all’indomani
della dichiarazione d’intenti della Svizzera a Parigi a favore dello
scambio automatico d’informazioni bancarie in materia fiscale, fatto
salvo che tutti i Paesi si adeguino.
E così il corso che si è svolto ieri
all’Auditorium dell’UBS ha registrato un’impennata di iscrizioni all’ultimo minuto per cercare di meglio
comprendere la portata della vicenda. Hanno partecipato al convegno come relatori Paolo Arginelli,
professore di diritto tributario alla
Cattolica, Francesco Avella, dottore commercialista (studio Maisto
e Associati), Raul-Angelo Papotti,
avvocato e dottore commercialista
(Studio Chiomenti), Sonia Del Boca
(Wealth Planning Italy BSI) e Curzio Toffoli (Avvocato - Studio Toffoli
& Sala). Con lo scambio automatico, ha detto Toffoli non ha più senso
Rubik. D’altra parte gli accordi sono
entrati in vigore nel 2013 e scadono
nel 2015, verranno dunque rescissi
per decisione comune e non a caso
lo scambio automatico per l’UE entra in vigore nel 2017 per il periodo
2016. Per la Svizzera, afferma Paolo
Arginelli è possibile l’entrata in vigore tra il 2017 e il 2018, una volta
completati gli adempimenti interni
ed esterni con l’approvazione parlamentare anche se lo standard OCSE
è un modello «volontario» che ha gli
strumenti giuridici e le basi legali
nella convenzione di Strasburgo
e nell’articolo 26 dell’OCSE. Con
R-A. Papotti, S. Del Boca, F. Avella, P. Arginelli e C. Toffoli al convegno Supsi.
questo modello non ha più senso la
confidenzialità perché si apriranno
tutti i libri. Lo scambio automatico
avverrà con informazioni sui conti
esistenti al 1 gennaio del 1° anno di
applicazione. E qui arrivano i problemi, secondo Francesco Avella e
MARIO DRAGHI L’intervento
sarebbe programmato il mese prossimo
BCE non agisce ma è «pronta»
Il mercato scommette sulla credibilità della Bce. Così potrebbe essere sintetizzata la seduta di ieri , dopo
il nulla di fatto sul fronte dei tassi e
la conferenza stampa di Draghi.
Nulla è cambiato nel comunicato
rispetto a un mese fa, fatta eccezione per l’accento posto sulle tempistiche dell’intervento. L’esponente
dell’Eurotower ha fatto sapere che la
Bce è pronta ad agire. Questo lascerebbe pensare che un qualche piano
d’intervento è stato già programmato e potrebbe entrare in azione già
il mese prossimo, qualora le nuove
stime sull’inflazione di giugno si-
d
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Raul-Angelo Papotti. Le questioni
aperte sono millanta e si aspetta il
commentario previsto per settembre sul predetto scambio. Oggi siamo davanti ad articoli normativi
che possono essere letti in maniera
diversa dalle varie amministrazioni
finanziarie. Comunque si è cercato
di ampliare il substrato chiudendo
i buchi della rete secondo le esperienze precedenti e moltiplicando
il rischio fiscale non solo per i privati, ma per le stesse multinazionali
operative su più fronti per verificare dove si situi il valore aggiunto e
dunque la tassazione. Grosse novità per le polizze assicurative, per
i trust; persino gli immobili hanno
una personalità giuridica nell’ambito della successione. Perché i mattoni cambiano di mano, ma il padrone di casa non muore mai. Molte
incertezze rimangono sul concetto
di residenza, secondo Francesco
Avella, perché spetta agli intermediari in base ai documenti ottenuti
definire la «Reportable Jurisdiction». Non parliamo poi dei dati che
ogni anno devono essere trasmessi
e processati, con uno scambio a livello planetario e procedure complicate per i diversi prodotti, dagli
swaps alla securuties, ai derivati.
Dunque, bisogna distinguere quali
informazioni occorre raccogliere e quali scambiare afferma Del
Boca. Si vuol ridurre l’elusione ma
il rischio grosso è che per massimizzare l’efficienza, si amplino a
dismisura i costi per le istituzioni
finanziarie: a questo punto saranno
i clienti a sopportarne l’onere finale.
ano riviste al ribasso. I mercati ora
sembrano confidare sulla credibilità, una delle caratteristiche più
importanti che una Banca centrale
deve avere affinché non venga messa in discussione tutta la politica
monetaria. Draghi si è esposto tanto da non poter tornare più indietro
e i mercati stanno scommettendo
su questo fattore. I mercati che inizialmente avevano reagito male
alle parole di Draghi, hanno subito
cambiato rotta. L’euro si è allontanato dai massimi e le borse hanno
accelerato al rialzo. Forti acquisti si
sono diretti anche sui titoli di Stato,
soprattutto quelli della periferia,
con il rendimento del Btp italiano a
10 anni che ha rivisto i nuovi minimi storici a 2,93%, con lo spread con
il decennale tedesco a 150pb. L’immediatezza del piano farebbe pensare che gli acquisti saranno diretti
in buona parte sul titoli governativi,
in mancanza di asset alternativi da
acquistare. Draghi ha aperto a nuove misure di stimolo già dalla prossima riunione per combattere l’apprezzamento dell’euro e il processo
di disinflazione (che in diversi paesi
è già sfociata in deflazione). Buoni
rialzi sulle borse europee.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Sabato 10 maggio 2014
Con ‘Re cervo’, una camminata teatrale
Coinvolta la Scuola Teatro Dimitri
Sabato 17 maggio, una speciale iniziativa del gruppo di ricerca Spass della
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi) coinvolgerà
il pubblico in una messinscena itinerante. Verrà rappresentato “Re cervo”
di Carlo Gozzi, nel quadro dell’ipotesi di
un legame tra arte, cultura e i temi della
sostenibilità.
Sensibilizzare alla mobilità sostenibile
tramite l’arte e la cultura è possibile.
Ad affermarlo – come viene rilevato in
un comunicato – è il gruppo di ricerca
Spass (Sinergie fra pratiche artistiche
e movimenti sostenibili) della Supsi,
promotore di progetti interdisciplinari
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
legati alla sostenibilità che vedono interagire tra loro il Dipartimento formazione e apprendimento, il Dipartimento ambiente costruzioni e design,
il Dipartimento scienze aziendali e sociali e il Dipartimento sanità, unitamente alle scuole affiliate Conservatorio della Svizzera italiana e Scuola Teatro Dimitri.
Da questa sinergia, fondata sulla cultura della sostenibilità in quanto “straordinaria unione per arricchire i nostri
modi di vivere e le nostre menti” – come
afferma Claudio Mustacchi, docente e
ricercatore del Dipartimento scienze
aziendali e sociali – nasce la cammina-
ta teatrale “Re Cervo” di Carlo Gozzi,
che verrà rappresentata sabato 17 maggio in un singolare spazio scenico.
L’opera settecentesca prenderà vita nel
corso di una passeggiata che, guidata
dagli attori del terzo anno della Scuola
Teatro Dimitri e dagli strumentisti del
Conservatorio della Svizzera italiana,
accompagnerà il pubblico dalle Terre di
Pedemonte a Locarno.
Il programma del percorso, che si svolgerà a piedi e in treno, è il seguente. La
partenza è prevista alle 14.30 nella piazza della chiesa di Intragna, nelle Centovalli. Dopo aver camminato lungo le
rive del fiume Melezza, tramite un bre-
ve spostamento in treno con la Centovallina, i partecipanti giungeranno a
Locarno. Le ultime scene di “Re Cervo”
saranno recitate attorno alle 22 e
l’evento terminerà con un rinfresco sulla terrazza dello Spazio Rivellino. La
partecipazione è gratuita.
In caso di maltempo, “Re Cervo” verrà
rappresentato a Verscio, con ritrovo
alle 15 nel cortile della Scuola Teatro Dimitri.
Gli interessati possono iscriversi entro
giovedì prossimo 15 maggio presso la
Segreteria della Scuola Teatro Dimitri
al numero 091 796 24 14, oppure tramite
e-mail all’indirizzo [email protected].
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Sabato 10 maggio 2014
Venti professionisti dell’e-commerce
grazie a Supsi e NetComm Suisse
Supsi, in collaborazione con l’Associazione svizzera dell’e-commerce NetComm
Suisse, ha recentemente conferito venti
attestati di partecipazione al corso di formazione continua ‘Progettare, gestire e
promuovere un sito di e-commerce’. Visto il successo ottenuto, a partire da settembre 2014 verrà proposto il nuovo Certificate of Advanced Studies “E-commerce & Digital marketing”. Tra le aziende
che hanno contribuito alla realizzazione
del corso vi figurano Facebook, Accenture, Sevenlike, PostFinance, PostLogistic,
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Google, eBay, Bravofly, 77 Agency, Aduno
Group, Fidinam & Partners, Tinext, Tod’s, BruceClay e Studio Cattaneo e Postizzi. Hanno conseguito l’attestato: Marco
Alberti, Julie Arlin, Fabian Bianchi, Andrea Bogoni, Danilo Caccialanza, Nicolò
Chiaramonte, Andrea Conconi, Angelica
Cordero, Luciano Della Santa, Elena Gerosa, Fabio Gianfreda, Alberto Giusti, Sonia Martinello, Franco Maspoli, Michela
Melera, Massimiliano Mura, Assem
Ospanova, Tullio Santi, Cristian Santinon e Gianni Schuler.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Corriere del Ticino, Martedì 13 maggio 2014
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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Martedì 13 maggio 2014
TRINCEA DI MASSAGNO
Il Ticino
ha bisogno
del “campus”
di PIERO MARTINOLI e ALBERTO COTTI
Non è certamente consuetudine
che i presidenti di USI e SUPSI
scrivano a quattro mani un articolo
in occasione di un evento pubblico,
nel caso specifico dell’avvicinarsi del
voto sul Referendum relativo alla
copertura della trincea nel Comune
di Massagno. Ma che il lettore si
tranquillizzi subito: non vogliamo
contribuire ad un dibattito che ha
oggettivamente forse già stancato
l’opinione pubblica ed entrare nei
dettagli della seconda fase (...)
> SEGUE A PAGINA 7
Ma il Ticino del futuro ha bisogno di questo «campus»
SEGUE DALLA PRIMA
P. Martinoli
(in alto)
e A. Cotti.
(...) del campus SUPSI, se non per ribadire
per l’ennesima volta che questa vertenza
comunale è di fatto un contrasto su una
strada che non c’è e che nessuno nemmeno
vuole, ragione per la quale siamo di fronte
ad una votazione verosimilmente superflua.
Parliamo invece di cose che avranno un
impatto reale sul nostro territorio e cioè del
Ticino universitario di domani, che rischia
di essere, purtroppo, una delle sole risorse
reali che oggi riusciamo ad immaginare
per il nostro futuro. Altre risorse sono
infatti colpite da una crisi che ci obbliga ad
interrogarci, pur con prudenza e oggettiva
preoccupazione, su come evolveranno: ad
esempio la piazza finanziaria e il turismo
locale, due settori trainanti nel recente
passato. Il polo universitario ticinese è per
contro una realtà con notevole potenziale
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
di sviluppo, a condizione che tutti noi si
sappia completarlo e svilupparlo ancora,
continuando a prestare la massima
attenzione alla qualità scientifica delle sue
offerte e alle sinergie di scala. Nel merito
della questione: la competizione è forte
anche in ambito universitario. Esistono
ranking – classifiche – che posizionano
gli istituti addirittura su scala mondiale
e sempre più la capacità di attrarre
professori di alto profilo, ricercatori di
talento e studenti motivati è fattore di
successo di vitale importanza per le regioni
e le istituzioni coinvolte. Le sinergie tra
gli istituti presenti nel territorio sono
fondamentali: nel nostro caso tutte le
istituzioni di livello accademico (USI, SUPSI,
IRB, IOR, ….) hanno il dovere di ricercare
forme di collaborazione e di promozione
effettiva di attività in comune, così da
ottimizzare l’impiego delle importanti
risorse umane e finanziarie che sono messe
a disposizione a livello cantonale e federale.
Qualità scientifica e ottimizzazione delle
risorse sono dunque fattori di attrazione
e di sviluppo prospettico e la politica dei
campus che si sta realizzando va appunto
in questa direzione: polo della costruzione
a Mendrisio, polo delle scienze e delle
tecnologie innovative e centro di calcolo
a Lugano, insediamenti lungo l’asse
ferroviario a Mendrisio e Lugano stazione,
con annessa copertura della trincea, di cui
si diceva all’inizio per favorire una mobilità
sostenibile. Il Ticino formativo di domani
sarà dunque caratterizzato da alta qualità,
poli di attrazione scientifici a valenza
nazionale e internazionale, mobilità rapida
e a basso impatto ambientale su mezzi
pubblici. AlpTransit dovrebbe pure favorire
l’arrivo di studenti dalla Svizzera centrale,
se la nostra offerta sarà effettivamente di
assoluto livello qualitativo. Ecco perché
stiamo lavorando da anni per la crescita
e lo sviluppo di un polo universitario che
sia ricercato da chi vive fuori Cantone e
che permetta, come già succede da alcuni
anni a questa parte, la creazione di posti di
lavoro pregiati in Ticino. Ci riferiamo non
solo al personale scientifico, ai docenti e
ai ricercatori, ma anche ai nuovi posti di
lavoro legati al germogliare di nuove aziende
innovative attorno al Ticino universitario.
Battiamoci dunque per un progetto di
comunità a chiara valenza cantonale,
creiamo le condizioni per un Ticino migliore,
evitando di dibattere e anche di litigare su
strade che non ci sono o su problemi che
sono comunque irrilevanti, se li rapportiamo
agli scenari di sviluppo del Ticino di domani.
PIERO MARTINOLI (presidente USI),
ALBERTO COTTI (presidente SUPSI)
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Martedì 13 maggio 2014
SUPSI
Negli ultimi anni l’istituto ha conosciuto una crescita molto importante
«In arrivo tre nuove sedi»
«In Ticino negli ultimi anni poche istituzioni hanno visto uno
sviluppo così importante come la
SUPSI. È stata una crescita continua di una scuola particolarmente
radicata nel nostro territorio e che
dialoga con il territorio stesso. Ora
sul tavolo abbiamo tre progetti di
qualità, per altrettante nuove sedi,
che contribuiranno ad un ulteriore
sviluppo della scuola»: il direttore della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
(SUPSI) Franco Gervasoni ha ben
sintetizzato la situazione dell’istituto nel presentare ieri a Giubiasco il
rapporto annuale 2013.
Gli ha fatto eco il presidente del
Consiglio Alberto Cotti, che il mese
prossimo lascerà la carica dopo dodici anni: «Nel tempo la SUPSI è diventata grande, con rilevanti caratteristiche di eterogeneità. È arrivata
dov’è perché tutti abbiamo lavorato
insieme per promuoverla. Ora ci
manca una “casa” ma i progetti in
cantiere ci aiuteranno certamente a
lavorare meglio».
Basterebbe confrontare i dati del
2008 con quelli dello scorso anno
per rendersi conto dei passi avanti compiuti: collaboratori di 578 a
863, studenti in formazione di base
da 2.450 a 4.103, studenti in formazione continua da 2.917 a 6.502,
domande d’ammissione da 1.057 a
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
2.300, volume globale da 85 a 118
milioni, volume di ricerca e servizi
da 18,5 a 30 milioni. Si tratta di dati
importanti che si inseriscono nelle
linee strategiche 2012-2016 incentrate – ha detto Gervasoni – «sulla
volontà di affermare la nostra identità ed il nostro ruolo, di migliorare
la qualità e di accrescere l’attrattiva
della scuola».
Nel rapporto annuale vengono riprese le attività svolte per la
«Costruzione di reti e dialoghi per
i saperi del futuro», il titolo del documento che vuole trasmettere i
valori di concretezza, partnership,
territorialità e internazionalità che
ben caratterizzano la SUPSI. Valori
che sono emersi anche dalle descrizioni delle numerose iniziative che
hanno caratterizzato l’anno trascorso nei molteplici ambiti di azione dell’ambiente, delle costruzioni,
del design, dell’economia, del sociale, della sanità, delle tecnologie
innovative, della musica, del teatro,
della formazione e dell’apprendimento. È toccato infatti ai direttori
dei vari dipartimenti illustrare in
pochi minuti un fecondo lavoro di
istruzione ed accrescimento.
Per segnare lo stretto legame che
la SUPSI ha con il proprio territorio
di riferimento, anche quest’anno
il apporto annuale è stato inoltre
arricchito con quattro interviste
a personalità che rappresentano i
diversi settori con i quali la SUPSI
collabora costantemente: Agnese Balestra-Bianchi, presidente
dell’Associazione ticinese per la terza età (ATTE); Mario Branda, sindaco di Bellinzona; Mauro Dell’Ambrogio, segretario di Stato per la
formazione, la ricerca e l’innovazione; Francesca Gemnetti, segretaria
generale della CORSI.
Agnese Balestra-Bianchi era peraltro presente ieri a Giubiasco nella
sede dell’ATTE per la presentazione
del rendiconto. Una sede non scelta
a caso ma per segnare le strette relazioni che intervengono fra le due
organizzazioni. La presidente ha
ricordato come in Ticino la popolazione invecchi più rapidamente
di altre regioni della Svizzera, con
una serie di ripercussioni a livello
sociale, economico, sanitario e di
risorse. Anche per questo «ci aspettiamo che la SUPSI diventi sempre
più un partner dell’ATTE» ha detto
Balestra-Bianchi. Da parte sua il
direttor Gervasoni non ha mancato
di portare alcuni esempi di attività
e progetti nella formazione (di base
e continua) e nella ricerca nell’ambito della terza età. Al proposito va
ricordato che nella nuova sede a
Manno del Dipartimento sanità si è
insediato l’anno scorso il Centro di
competenze anziani.
Infine, nel suo ultimo intervento
in qualità di presidente del Consiglio, Cotti ha tenuto a ringraziare
tutte le persone che in questi anni
si sono prodigate per la SUPSI, «una
scuola che ha ancora ampi margini
di sviluppo». E perché nel settore
dell’e-learning, cioè nell’insegnamento a distanza, una soluzione
che permette di combinare in modo
ottimale studio, lavoro e famiglia
(denominata anche terza via).
(LUBER/CDT)
Il presidente
Alberto Cotti
il prossimo mese
lascerà,
dopo 12 anni,
la sua carica.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Martedì 13 maggio 2014
La futura Riforma III dell’imposizione delle imprese non potrà ignorare i vincoli internazionali
Eurocompatibilità obbligatoria
I regimi tributari agevolati
per determinate imprese
sono considerati dall’Unione
europea degli aiuti di Stato
che falsano la concorrenza
di Sabina Rigozzi*
Dopo la pubblicazione, nell’autunno del
2013, di una voluminosa monografia sul
tema della ‘Riforma III dell’imposizione
delle imprese’, composta da 43 articoli e
48 autrici e autori diversi, nel primo
quadrimestre del 2014 sono già state tre
le conferenze organizzate dal Centro di
competenze tributarie della Supsi su
questo tema. L’ultima ieri mattina durante la quale sono state analizzate le
nuove politiche, sia dell’Ue che dell’Ocse, in merito al contrasto della concorrenza fiscale dannosa, della pianificazione fiscale aggressiva, nonché degli
aiuti di Stato che distorcono la concorrenza. Proprio in relazione a quest’ultima fattispecie, la Svizzera è oramai da
parecchi anni sotto il mirino dell’Ue per
quanto riguarda i regimi fiscali cantonali privilegiati concessi a talune imprese, ritenuti aiuti di Stato incompatibili con l’Accordo di libero scambio tra
la Svizzera e l’Ue del 1972.
L’apertura e la moderazione della conferenza sono state affidate a Paolo Arginelli, collaboratore scientifico Supsi,
nonché professore presso l’Università
Cattolica e ricercatore presso l’Ibfd di
Amsterdam. La sua relazione si è soffer-
mata sull’analisi del piano d’azione
‘Base Erosion and Profit Shifting (“erosione della base imponibile e trasferimento di utili”, di seguito Beps) dell’Ocse con particolare riguardo alla disciplina dei prezzi di trasferimento (cosiddetto ‘transfer pricing’) dei beni immateriali, quali licenze, brevetti, marchi, tra
società con sede in Stati diversi facenti
parte del medesimo gruppo. Secondo
l’Ocse tali trasferimenti di utile devono
essere possibili solo se l’utile è effettivamente collegato alla creazione del valore economico in un determinato Paese.
Marco Greggi, professore associato
presso l’Università di Ferrara, ha quindi
concluso il discorso sul piano d’azione
Beps ponendo l’accento sul contrasto
alle pratiche fiscali dannose e sul rafforzamento delle discipline cosiddette ‘Cfc’
(‘Controlled Foreign Corporations’) fornendo quale esempio applicativo la relativa disciplina interna italiana.
La parola è poi passata al professore di
Diritto tributario internazionale e
dell’Ue presso l’Università di Leiden,
Sjoerd Douma, il quale ha invece analizzato la politica e le azioni di contrasto
alla pianificazione fiscale aggressiva e
alla concorrenza fiscale dannosa da
parte dell’Ue, ponendo l’accento sui cosiddetti ‘License Box’. La Svizzera, pur
non essendo membro dell’Ue, ma avendo innegabilmente delle forti connessioni politiche/economiche/sociali con
essa, deve prestare particolarmente attenzione al Codice Ue di condotta delle
imprese e al divieto degli aiuti di Stato.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Costante Ghielmetti, vicedirettore della
Divisione delle contribuzioni del Cantone Ticino, ha poi presentato il rapporto
sui risultati derivanti dalla procedura di
consultazione sul progetto di Riforma
III dell’imposizione delle imprese, dello
scorso 10 aprile, ponendo l’accento sul
nostro cantone.
Piacciono le ‘License Box’
anche a livello cantonale
Dal rapporto è emerso, tra le altre cose,
che il Ticino è favorevole alla soppressione degli attuali regimi fiscali speciali
cantonali e alla loro sostituzione con un
regime di ‘License Box’, interpretando il
termine “License” nel senso più largo
della definizione. Il Ticino è invece contrario all’introduzione di una deduzione degli interessi figurativi sul capitale
proprio ai fini dell’imposta sull’utile,
come pure alla soppressione dell’imposta sul capitale e della tassa di bollo
d’emissione.
Ha chiuso la mattinata Vincent Simon,
responsabile del progetto “Riforma III
dell’imposizione delle imprese” di Economiesuisse Ginevra. Simon ha presentato i principali assi della riforma sostenuti da Economiesuisse, tra i quali figurano una riduzione dei tassi d’imposizione cantonali sugli utili con un sostegno finanziario della Confederazione,
l’introduzione di “License Box” e la soppressione di ostacoli fiscali (tassa di
bollo d’emissione sui fondi propri).
* Collaboratrice scientifica Supsi
Le imposte cambieranno
TI-PRESS
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Maggio 13 maggio 2014
Il messaggio per la progettazione definitiva è atteso entro l’estate. Intanto la scuola cresce ancora
Supsi cerca campus
Negli ultimi anni il numero di
studenti della formazione
di base e continua è lievitato.
Franco Gervasoni: ‘Sviluppo
qualitativo importante’.
di Chiara Scapozza
«Ci manca una casa. Speriamo che i
campus ideati si concretizzino presto».
È l’appello del presidente del Consiglio
della Supsi, Alberto Cotti, in scadenza
di mandato. Lui, in carica dal 2001, ha
assistito all’evoluzione in termini
quantitativi e qualitativi della Scuola
universitaria professionale della Svizzera italiana. Ieri, in occasione della
presentazione del rapporto di attività
2013 alla stampa, ha voluto citare i numeri del 2002. «Contavamo 850 allievi
in formazione di base, 2’500 in formazione continua». L’anno scorso, la scuola ha ospitato ben 4’103 studenti in formazione di base e 6’502 in corsi post-diploma. Numeri che si commentano da
sé. «In particolare negli ultimi sei anni
lo sviluppo qualitativo è stato notevole – ha commentato il direttore generale, Franco Gervasoni –. Sono poche le
istituzioni in Ticino che sono cresciute
in questo modo». Per farci stare tutti
servono strutture adeguate. «Il 2013 è
stato un anno decisivo, perché si sono
conclusi i concorsi per le costruzioni
dei tre nuovi campus a Lugano-Stazio-
ne, Lugano-Viganello e Mendrisio-Stazione». Sul primo, come noto, si dovrà
esprimere domenica la popolazione di
Massagno (copertura della trincea ferroviaria, su cui dovrebbe trovare spazio
il campus). «Speriamo che i litigi locali
vengano accantonati», ha auspicato il
presidente. «Il messaggio governativo
per la progettazione definitiva dei tre
campus è pronto – ha sottolineato dal
canto suo il direttore – e dovrebbe essere licenziato dal Consiglio di Stato all’indirizzo del parlamento nei prossimi
due mesi».
I direttori dei dipartimenti
difendono l’internazionalità
delle proprie reti di contatti
La Supsi, con la pubblicazione del rapporto annuale, coglie l’occasione per
presentare ogni dipartimento, evidenziando i progetti più interessanti e le
novità che hanno visto impegnati i diversi settori nell’anno precedente.
Gli interventi dei direttori ieri in conferenza stampa si sono incentrati in particolare sul binomio territorialità/internazionalità, ovvero sulla capacità
della scuola di offrirsi al territorio (posti di lavoro qualificati, centri di competenze, attività formativa, iniziative
rivolte al pubblico eccetera) e al contempo sapersi aprire alla rete internazionale che consente di sviluppare una
ricerca di qualità. «Dopo il 9 febbraio
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Conclusi nel 2013 i concorsi per le costruzioni dei tre nuovi campus: Lugano-Stazione, Viganello e Mendrisio
sarà forse più difficile avere i fondi – ha
commentato tra gli altri Giambattista
Ravano, direttore del Dipartimento
tecnologie innovative –. I rapporti
scientifici però travalicano quelli politici: sarà quindi difficile bloccare anche i
flussi di competenze». «L’internaziona-
lità – ha sottolineato Wilma Minoggio,
a capo del Dipartimento scienze aziendali e sociali – è una dimensione determinante per portare l’innovazione sul
nostro territorio. Va ribadito in un periodo in cui invece gli appelli sono
orientati a una certa chiusura». La
TI-PRESS
scienza non conosce confini e, seppur
incentrando la propria attività sul Ticino, è indispensabile guardare anche altrove. Discorso valido pure per le aree
Supsi legate all’espressione artistica: la
Scuola Dimitri e il Conservatorio della
Svizzera italiana.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Mercoledì 14 maggio 2014
MATEMATICANDO
Oltre la frustrazione, una festa per divertirsi a Locarno
Non solo far di conto
TI-PRESS/C.REGUZZI
Non è per forza un esercizio sadico o
masochista. Dedicare un sabato alla matematica, o meglio alla sua (ri)scoperta.
Perché la matematica può essere anche
gioco, stupore, estasi di fronte all’incanto dell’esistente; ben oltre i supplizi in
cui generazioni di studenti sono sprofondati, vittime magari di insegnanti
che della propria materia hanno saputo
comunicare (male) solo l’involucro superficiale, fatto di regole e formule (in
apparenza) prive di umanità.
La riscoperta della scienza in generale,
della matematica in particolare, è un
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
processo in atto da tempo. Spesso anche
con uno sguardo particolare sulle osmosi con le materie umanistiche (vedi sopra), da cui sono state separate da secoli
di cultura rigida, intesa come un universo del sapere di serie A (le arti e la filosofia) e di serie B (la scienza). Da alcuni
anni, appunto, in tutto il mondo, si moltiplicano i festival che mirano a portare
il pubblico dentro la magia e il mistero
pulsante della matematica.
È lo spirito che sembra animare anche
‘Matematicando’, una rassegna di eventi
ideata dalla Supsi che, venerdì 16 e saba-
to 17 maggio fra i vicoli della Città Vecchia a Locarno, si propone di far vivere
“esperienze di matematica a braccetto
con la letteratura, la giocoleria, la robotica, la musica e tanto altro ancora”.
Se la prima giornata è riservata alle
scuole, la seconda a partire dalle 9 e fino
alle 16 è aperta al pubblico. ‘Matematicando’ si presenta infatti come la logica
conseguenza di un convegno organizzato un anno fa a Locarno, ‘Leggere la
matematica’, dedicato al modo di essere
insegnanti. Ora, l’obiettivo è “avere continuità su larga scala e interessare l’in-
tera comunità sociale, in primis i genitori che hanno figli in età scolastica”. Insomma, conoscere, scoprire insieme la
matematica, perché “se la condividi nasce l’amore, se ti urti entri in un tunnel
di frustrazione”.
La promessa degli organizzatori, quindi, è di divertirsi con “gli origami, la matematica delle bolle di sapone, storie
matematiche, la matematica con gli artefatti, matematica e musica, giochi matematici da strada, la matematica e la
giocoleria, la matematica del caso”...
Info: supsi.ch/go/matematicando. CLO
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Giovedì 15 maggio 2014
SPAZIO OFFICINA
Studenti della Supsi in dialogo con l’opera di Waibl
Locandina per la sedia ‘Lierna’
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Mentre il m.a.x. museo ospita le opere
di Waibl, nel vicino Spazio officina
sono esposti i manifesti per la mostra
realizzati dagli studenti della Supsi.
Quella tra la Scuola universitaria professionale e il museo chiassese è, per
riprendere le parole del direttore del
Dipartimento ambiente, costruzioni e
design Luca Colombo, «una sinergia
win-win», con entrambe le parti vincenti. Gli studenti del corso di identità
visiva del secondo anno di Comunicazione visiva della Supsi, coordinati
dalla docente Laura Massa e da Gian-
carlo Gianocca, hanno lavorato sull’opera di Heinz Waibl confrontandosi, alla fine, con il linguaggio visivo di
un manifesto.
I dieci studenti – Stefania Barbarotto,
Laura Ludovica Buccinnà, Valentina
D’Annunzio, Paride Dedini, Miriam
Greppi, Valentina Meldi, Marina Oliveira, Elisa Rossi e Davide Sala – hanno
realizzato delle opere per certi aspetti
molto diverse, tutte comunque incentrate sulla figura di Waibl. C’è chi ha lavorato su un carattere tipografico sviluppato dal grafico italiano, chi invece
ha ripreso, moltiplicandolo, uno dei loghi di Waibl, e chi ha sovrapposto o affiancato alcuni manifesti.
Tutti lavori di ottimo livello, hanno sottolineato i docenti, e alla fine la scelta
per il manifesto ufficiale, quello affisso
in tutto il cantone, è ricaduta sul lavoro
di Miriam Greppi in quanto il più vicino all’immagine del m.a.x. museo.
L’allestimento allo Spazio officina sarà
visitabile domani durante l’inaugurazione e in occasione degli eventi che
saranno organizzati nel corso del periodo espositivo.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Giovedì 15 maggio 2014
Sei studenti della Supsi
volano in Etiopia
‘Workshop Etiopia’. Si chiama così l’occasione offerta a 6 studenti del Corso di
laurea in architettura della Supsi che a
fine maggio partiranno alla volta del
Paese africano. A Ropi, regione dell’Oromia, realizzeranno un essiccatore solare
con materiali e tecniche costruttive locali. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Cooperativa Nu Fi Nu. Gli
studenti realizzeranno mattoni con la
terra dei termitai e si caleranno in una
realtà estremamente povera, ma ricca di
tradizioni.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Corriere del Ticino, Venerdì 16 maggio 2014
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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Rivista di Lugano, Venerdì 16 maggio 2014
Studenti di architettura della Supsi all’opera per riqualificare un angolo del nucleo
Idee a Ponte Tresa per un centro polivalente
Occupata da due edifici inutilizzati, la piazzetta in via Lugano a
Ponte Tresa potrebbe in futuro accogliere un centro polivalente,
con spazi commerciali al pian terreno, uffici e appartamenti ai
piani superiori. Un modello al cui sviluppo hanno lavorato 29
studenti di architettura della Supsi, seguiti dai docenti Francesco Bardelli, Domenico Maria Cattaneo e Viviane Haug.
A corto di idee, il Municipio si è affidato a loro per raccogliere
stimoli e suggerimenti che potrebbero rivelarsi di grande utilità
nel momento in cui a Ponte Tresa dovesse nascere qualcosa di
concreto (un concorso di architettura, per esempio) per questo
angolo caratteristico al margine del nucleo storico.
I progetti degli studenti sono esposti al pubblico nella sala multiuso della casa comunale ancora sabato 17 e domenica 18 maggio dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Sabato 17 maggio 2014
Locarno, spasso al… cubo
con ‘Matematicando’
Divertimento fa rima con apprendimento
Ha preso il via ieri, nella Città Vecchia
di Locarno, “Matematicando”, la festa
della matematica, a cui hanno preso
patre oltre 1’500 bambini delle scuole
dell’infanzia e delle elementari di tutto
il Ticino.
Il Dipartimento formazione e apprendimento (Dfa) della Supsi ha predisposto, in collaborazione con il Dipartimento educazione, cultura e sport
(Decs), due appassionanti giornate dedicate a grandi e piccini, dando la possibilità di vivere esperienze di matematica a braccetto con la letteratura, la giocoleria, la robotica, la musica e tanto altro ancora.
Ieri gli allievi hanno percorso con i loro
insegnanti le strade del nucleo storico
di Locarno per assistere a spettacoli e
partecipare ad atelier e laboratori interattivi in un percorso di scoperta della
matematica. Uno spasso al... cubo per
bimbe e bimbi, che si sono cimentati
con materiali diversi in divertenti eser-
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
TI-PRESS
cizi di logica e matematica (senza dimenticare i dadi musicali). Curato l’allestimento delle diverse piazze di ‘lavoro’, sparse in siti differenti; alcune immerse negli scenari forniti dai monumenti storici più belli della città, come il
Castello Visconteo e Casorella. Le scolaresche si sono mosse tra una postazione e l’altra in gruppo, portando vivacità
nel centro storico: poi, però, di fronte
alle proposte di atelier e laboratori hanno dimostrato grande interesse e notevoli capacità.
Oggi lo stesso programma sarà aperto
e gratuito, a disposizione del pubblico,
per coinvolgere anche mamme, papà,
nonni, fratelli, e tutti gli appassionati
(o i timorosi, ma curiosi) della matematica.
Matematicando è un evento pensato e
coordinato da Silvia Sbaragli, docente
di didattica della matematica al Dfa,
con il sostegno della Città di Locarno, di
Swisslos e di Fizzy Gazzose Ticinesi.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Lunedì 19 maggio 2014
REFERENDUM
«Sì» alla convenzione per l’insediamento del campus SUPSI
Sulla trincea di Massagno
trionfa infine la ragione
Il testo è stato confermato
col 67,9% dei voti,
un risultato rinforzato
dall’ottima affluenza
(58,7%). Il sindaco
Bruschetti: «È ora che tutti
diventino più responsabili».
hanno accordato gli elettori. È ora
di partire con la pianificazione,
senza strada e con un bel parco
verde». Cosa che auspicano pure i
referendisti. «Ci auguriamo che il
Municipio mantenga le promesse e
si proceda in base a quanto è stato
scritto nella risoluzione LuganoMassagno e non seguendo la convenzione su cui abbiamo votato»,
ha commentato Sergio Bernasconi, presidente dell’associazione
del quartiere Bomborozzo. Un voto
la cui importante percentuale di
partecipazione, ha concluso Domenico Zucchetti di Massagno
Ambiente, «dimostra che non è
stato un referendum inutile, che
c’è sensibilità sulle questioni ambientali. Sperò che si terrà davvero
conto di tale dato, anche se spesso
in Ticino le promesse non vengono
mantenute».
di GIACOMO PAOLANTONIO
È un «sì» perentorio, che manda in soffitta anni di polemiche
e ricorsi, quello uscito dalle urne
di Massagno a favore della convenzione per la realizzazione del
campus SUPSI e la copertura della
trincea ferroviaria. Il documento è
stato approvato con il 67,9% di consensi. Un risultato che è ancora più
eloquente alla luce dell’importante partecipazione al voto (58,7%),
superiore alla media del Comune,
anche in occasione di importanti
quesiti federali.
Perciò era estremamente soddisfatto, ieri, il sindaco di Massagno,
Giovanni Bruschetti (PPD), il quale, a caldo, ha rilevato come «fino a
ora che cosa a Massagno si volesse
fare lo sapeva il Municipio e, con
sei ricorsi, l’avevano confermato i
tribunali. Adesso, con un risultato
inconfutabile, sappiamo anche che
cosa vuole la popolazione». Quindi, ha continuato il sindaco, «spero
che adesso ci sia rispetto per i cittadini di Massagno, visto che, oltretutto, questa votazione non l’abbiamo voluta noi. Ma comunque ora
siamo tutti - Massagno, Lugano,
FFS e SUPSI - nelle migliori condizioni per realizzare quest’opera,
che è stata fin troppo ritardata. Un
consenso di tale entità impone a
tutti di essere responsabili».
Il prossimo passo ora, ha spiegato Bruschetti, «è l’inizio della pianificazione intercomunale con Lugano. Sui progetti presentati dalla
SUPSI c’è stato ampio consenso,
come ha dimostrato anche il ritiro
dell’iniziativa parco Genzana da
parte degli oppositori. Quindi non
ci aspettiamo più intoppi, a meno
che allora non si voglia continuare
a mettere i bastoni tra le ruote per
delle mere strategie politico-partitiche». D’altronde, ha concluso
il sindaco, timori non dovrebbero
essercene, visto che i progetti scelti
dalla SUPSI (nella foto il vincente
di Cruz y Ortiz/Giraudi) «mostrano chiaramente che ci sono tutte le
possibilità per avere il campus e un
parco, quindi possiamo garantire che il quartiere di Pasquée sarà
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Altro che strada...
mantenuto», ha concluso il sindaco.
E in effetti espropri e demolizioni
sarebbero cose costosissime, come
sarebbe costosissimo «per tutta
Massagno perdere un’opportunità
come quella del campus SUPSI»,
ha sottolineato la municipale Paola Bagutti (PLR). «Sono occasioni
che capitano solamente una volta
nella vita e ci tengo quindi, a nome
TRASPORTI
del Municipio, a ringraziare la popolazione per questo risultato, che
ci ripaga anche per le denigrazioni
che ha subito il nostro Esecutivo, il
quale ha sempre agito in favore dei
cittadini e non di qualche presunto
interesse nascosto».
Un ringraziamento ai massagnesi è giunto anche dal presidente
della SUPSI, Alberto Cotti. «Siamo lusingati dalla fiducia che ci
Le cifre del voto:
1.885 schede, 43 bianche,
5 nulle, 1.837 valide.
1.248 Sì (67,9%)
589 No (31,1%)
Partecipazione: 58,7%.
Nasce la prima rete di biciclette elettriche nel Luganese
Scollinando con l’e-bike
È una prima assoluta alle nostre latitudini la nuova rete di e-bike sharing di
cui si sono dotati i Comuni che si ritrovano da anni per la festa Scollinando,
ossia Cadempino, Canobbio, Comano,
Cureglia, Lamone, Massagno, Origlio,
Porza, Savosa e Vezia. Sotto la spinta
propulsiva del sindaco di Cureglia, Paolo Pagnamenta, per il progetto, a cui
partecipa anche Ponte Capriasca e che
è stato elaborato con la collaborazione
di Infovel e il contributo delle AIL, ogni
Comune ha acquistato due biciclette
elettriche, per una flotta totale di 18
due ruote, che saranno disponibili gratuitamente per gli abitanti di questo
comprensorio - un territorio di oltre 20
chilometri quadrati e più di 23.000 abitanti - e al prezzo di 10 franchi per tutti
gli altri. A partire da questa settimana
il progetto entrerà nella fase test per un
periodo di circa un mese. Questo consentirà agli addetti ai lavori di testare
il funzionamento del sistema gestio-
nale, la funzionalità dei formulari e di
abituarsi alla gestione delle biciclette.
Il servizio di bike sharing sarà ufficialmente disponibile per la popolazione
a partire dal 16 giugno. Nel frattempo
i residenti riceveranno a casa loro un
dépliant informativo dettagliato sul
servizio, che prevede una durata massima del noleggio di 7 giorni per i residenti, di 3 giorni per gli altri richiedenti. Per agevolare la riservazione online,
è stato implementato un moderno e
semplice sistema informatico sul sito
internet www.scollinando.ch.
Ad ogni modo, contrariamente a
quanto avviene per i grandi sistemi
di bike-sharing attivi altrove, i quali
hanno delle stazioni autonome, questa
flotta sarà gestita dalle cancellerie comunali e le biciclette dovranno essere
prese e riconsegnate alla medesima
postazione. In questo modo si eviteranno degli spostamenti non equilibrati sul territorio, che richiedono soli-
Tutti in sella! (Ti-Press, Gabriele Putzu)
tamente l’intervento di una squadra di
persone con furgone, con conseguenti
costi elevati non sopportabili dai Comuni interessati. Come detto, la flotta
di Scollinando sarà composta da diciotto e-bike “Ghost” di colore grigio,
che offrono una confortevole assistenza alla pedalata fino a 25Km/h e un’ottima autonomia delle batterie fino a
145 chilomentri di distanza percorsa
col mezzo.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Corriere del Ticino, Martedì 20 maggio 2014
MATEMATICANDO
In 3.500 hanno dato i numeri
❚❘❙ Prima dello scorso fine settimana per molti sarebbe stato difficile immaginare
che la matematica stesse bene con gli origami, le bolle di sapone, le storie, i giochi,
la musica, la giocoleria e altre attività decisamente divertenti. Ora in 3.500 ne sono
convinti. Tanti sono stati i partecipanti alla manifestazione Matematicando, che
venerdì e sabato ha animato Città Vecchia e Piazza Grande a Locarno, con numerose postazioni pensate con l’intento di appassionare, divertire e far apprendere.
Nella prima giornata sono stati 1.500 gli allievi delle scuole dell’infanzia ed elementari ticinesi a partecipare all’evento. Sabato, invece, la manifestazione era dedicata alle famiglie e duemila persone hanno risposto all’invito del Dipartimento
formazione e apprendimento della SUPSI.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Corriere del Ticino, Martedì 20 maggio 2014
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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Martedì 20 maggio 2014
INSEGNAMENTO RELIGIOSO A SCUOLA
Pubblicato
il rapporto DFA
È stato pubblicato in questi giorni il rapporto finale
redatto dal Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) della SUPSI su «Religioni, interculturalità ed
etica nella scuola pubblicata». Il rapporto è stato realizzato dal gruppo di lavoro composto da Marcello Ostinelli e Francesco Galetta. In esso vengono espresse le
valutazioni degli autori relative alla sperimentazione
dell’insegnamento di Storia delle religioni nel secondo
biennio della Scuola media ticinese. Il testo raccoglie le
conclusioni a cui è giunto questo gruppo di lavoro, che
ha valutato tre anni di inserimento di questa materia in
sei sedi di scuola media sparse sul territorio cantonale. Tale valutazione è stata effettuata su incarico della
Divisione della scuola, che ne ha dato mandato al DFA.
Nei prossimi giorni il Giornale del Popolo offrirà una
lettura del rapporto. Il 27 maggio Manuele Bertoli interverrà sull’argomento in una conferenza pubblica.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Venerdì 23 maggio 2014
NUOVA OFFERTA DELLA SUPSI
Offerta di formazione continua
È disponibile la nuova offerta Advanced
Studies della SUPSI. I corsi, presentati in una pubblicazione dalla rinnovata
veste grafica -di cui sono in circolazione
ben 13mila esemplari in tutto il Cantone
a partire da questi giorni-, consentono di
ottenere i titoli MAS, EMBA, DAS e CAS. I
98 percorsi prenderanno avvio dal prossimo autunno.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Venerdì 23 maggio 2014
Un convegno internazionale, una mostra e alcuni spettacoli celebrano la figura del clown
Non solo nasi rossi
Un’occasione per mettere ordine
nella storia di chi, da sempre,
porta scompiglio. E per riscoprirne ruolo e funzioni, oggi, fra
teatro e università.
a mercoledì 28 maggio. Un’occasione di
dialogo fra ricercatori e artisti, per approfondire la figura del clown in quanto
“espressione di un complesso intreccio
di discorsi sociali, politici, teatrali, di
gender e di uso del corpo”; con alcuni
eventi per il pubblico (vedi sotto).
di Claudio Lo Russo
Ci sono il Bianco, il Rosso e il Nero. Prima di tutto dentro di noi, in modo più o
meno scoperto. Tre volti dell’umano, tre
modi di essere, tre ruoli radicalizzati
fino all’assurdo: tre clown. Ci dicono che
Dimitri non è del tutto d’accordo. Per lui
il clown non può che essere buono.
Quindi, come da tradizione, o è Bianco o
è Rosso (l’Augusto); o poetico o casinista;
o un po’ tutti e due, proprio come Dimitri. Eppure, se un lato d’ombra c’è in tutti, se il Novecento lo ha illuminato con
paura e voluttà, anche questo si è cristallizzato in una maschera; il Nero, il ribelle
malvagio, moderno quanto di derivazione antica (Joker per capirci).
Tre modelli per dire di una riflessione,
anzi ricerca, quanto mai aperta sulla figura del clown; come ci conferma Ruth
Hungerbühler, sociologa e professoressa, dal 2010 responsabile del reparto Ricerca e Sviluppo della Scuola Teatro Dimitri, dove l’abbiamo incontrata, con il
sottofondo sonoro dei ragazzi che un
piano sotto provano il loro ‘Orlando Furioso’. Proprio per conto della Scuola,
che quest’anno festeggia i primi dieci
anni in veste universitaria, Hungerbühler sta organizzando (con Richard
Weihe) il convegno internazionale sul
‘Mondo del clown’, in programma al
Monte Verità ad Ascona da domenica 25
Una ricerca al presente
Per la prima volta, dunque, un convegno
di questo tipo (aperto da un dialogo con
Dimitri domenica alle 17) porterà in Ticino artisti ed esperti da tutto il mondo.
Quale l’esigenza che lo ha ispirato? «Da
un lato ha a che fare con noi – dice Hungerbühler –, siamo una scuola di teatro,
ma fondata da un clown». E dall’altro?
«Finora si è riflettuto poco sulla storia, la
cultura, la genealogia del clown».
La Scuola Dimitri questo lavoro lo sta
portando avanti da due anni, in una ricerca in collaborazione con il Fondo Nazionale. Da scoprire, ad esempio, c’è il
fatto che «il clown è stato a lungo una
parte essenziale del teatro, prima di venire bandito dal teatro borghese». Per
questo abitualmente lo si associa al circo, dove «è stato emarginato nell’Ottocento». La sua storia, aggiunge Hungerbühler, è molto più antica e la sua figura,
per dirne una, si trova tanto nella Commedia dell’Arte quanto nel teatro shakespeariano.
Un fenomeno solo occidentale? «No, se
in Europa le sue origini possono essere
fatte risalire al Cinquecento, sono diverse le culture che hanno prodotto figure analoghe». Un esempio limite è
quello indiano, di cui si parlerà nel convegno, dice Hungerbühler, in cui la figura del clown compare nel ‘Mahābhāra-
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
C’è un clown in tutti (ma nel riquadro solo Ruth Hungerbühler)
ta’, testo sacro dell’induismo. Accanto
all’evoluzione storica della figura del
clown, il convegno di Ascona vuole evidenziare il suo ruolo nel presente (se ne
servono anche i manager nella gestione
del personale). Se il clown è stato riabi-
litato nel Novecento, se ha contribuito
alla rottura delle regole teatrali e ha vivificato l’immaginario cinematografico, se è una maschera (anzi tre, o più) al
presente, è giunto secondo Ruth Hungerbühler il momento di operare un
salto di qualità nella ricerca: «È stato
scritto molto sul clown, ma manca ancora una visione d’insieme; che superi
la distinzione fra discipline, e anche i
contesti culturali e linguistici in cui
ognuno fa per sé».
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Rivista di Lugano, Venerdì 23 maggio 2014
Approvata a larghissima maggioranza la convenzione per il campus Supsi
Finalmente via libera alla «nuova trincea»!
Foto Ti-Press
Le cifre: 1.248 «sì» (67,9%), 589 «no» (31,1%)
e partecipazione del 58,7%. A meno di clamorosi, e osiamo dire improbabili, ulteriori ricorsi,
s’è chiusa domenica scorsa la questione relativa alla convenzione fra Massagno e Lugano
sulla copertura della trincea ferroviaria, la realizzazione di un campus universitario e un parco pubblico. E, parallelamente, si apre dunque
la stagione dei progetti e delle realizzazioni. Il
sindaco Giovanni Bruschetti tira un sospiro di
sollievo: «Finora che cosa si volesse fare a Massagno lo sapeva il Municipio e con sei ricorsi l’avevano confermato i tribunali. Adesso, con un risultato inconfutabile, sappiamo
anche che cosa vuole la popolazione. Comunque adesso siamo tutti – Massagno, Lugano,
Ffs e Supsi – nelle migliori condizioni per fare quest’opera, che è stata fin troppo ritardata.
Un consenso di tale entità ci impone di essere responsabili».
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Corriere del Ticino, Sabato 24 maggio 2014
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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Sabato 24 maggio 2014
Prima edizione
di ‘Palcoimpresa’
Un momento d’incontro tra Associazione industrie ticinesi (Aiti) e Dipartimento scienze aziendali e sociali (Das)
della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi) per
dare giusto valore alle iniziative messe
in atto dalla Supsi. Questo (e altro) è
stato ‘Palcoimpresa’, l’evento andato in
scena giovedì sera nell’aula magna della Supsi di Trevano con lo spettacolo
teatrale di Laura Curino “Camillo Olivetti, alle radici di un sogno”, la storia
dell’industriale Camillo Olivetti.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Da sin. Wilma Minoggio, direttrice Das, Laura Curino e Stefano Modenini
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Lunedì 26 maggio 2014
SUPSI
Lo studio “Religioni, interculturalità ed etica nella scuola pubblica”
Una lettura “di parte”
dell’ora di religione
Encomiabile l’intento,
ideologico il risultato.
Potremmo riassumere
così il frutto del
rapporto SUPSI
sull’insegnamento
della religione che sarà
presentato domani sera
a Locarno.
di ROLANDO LEO*
Encomiabile l’intento, ideologico
il risultato. Potremmo riassumere
così il frutto del lavoro di Marcello
Ostinelli e Francesco Galetta che
sarà presentato domani a Locarno.
Si tratta del rapporto SUPSI su “Religioni, interculturalità ed etica nella scuola pubblica”.
È infatti di per sé lodevole l’attenzione prestata all’importanza
del fenomeno religioso nella nostra
società e, di conseguenza, la preoccupazione per la diffusa ignoranza
di esso presso le giovani generazioni, a partire dal fatto cristiano,
all’origine di tutta la civiltà in cui
viviamo.
Il rapporto ha un principale e
limitato obiettivo: fare il punto
sull’insegnamento della religione
dopo la sperimentazione in 6 sedi
della scuola media del Cantone di
un corso di insegnamento di “Storia
delle religioni”. In tre sedi questo
corso veniva sperimentato in alternativa all’ora di religione proposta
dalle Chiese. Ma il rapporto, a partire dalla valutazione di questa sperimentazione, si spinge però anche
a proporre una “soluzione” per il
futuro della materia alla scuola media, futuro che porta… il solo nome
di “Storia delle religioni”. Secondo
la soluzione prospettata da Ostinelli e Galetta “Storia delle religioni”
dovrebbe diventare materia obbligatoria per tutti gli allievi delle medie, mentre l’ora di religione offerta
dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa evangelica potrebbe rimanere
come un “complemento” solo opzionale per chi –in aggiunta a “Storia delle religioni”– volesse ancora
frequentarla.
Ma torniamo ai dati sulla sperimentazione. Significativa l’analisi
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Lezione di religione.
sociologica che denota un’ignoranza storico-religiosa in cui migliaia
di ragazzi fra gli 11 e i 15 anni sono
oggi immersi. Quanto al calo di frequenza della religione alle medie
(in 10 anni circa il 10%), gli autori
del rapporto identificano alcune
ragioni: società sempre più multiculturale, diminuzione della percentuale dei cristiani, secolarizzazione. Si tratta senz’altro di alcune
ragioni di fondo, che sono state però
amplificate da un dato di convenienza nella scuola, in una sorta di
circolo vizioso: meno iscritti all’ora
di religione, organizzazione oraria
più sfavorevole per gli allievi, quindi orari marginali o a fine giornata,
con l’opzione di andare a casa o essere liberi.
Ma passiamo a un altro aspetto
del rapporto di Ostinelli e Galetta,
tra quelli che ci lasciano più perplessi, ossia quello relativo al test
realizzato nelle sedi della sperimentazione, cui sono stati sottoposti gli allievi del corso di “Storia
delle religioni” come pure quelli del
corso confessionale nonché ragazzi
che non frequentano corsi di religione. I risultati mostrerebbero che
gli allievi del corso di “Storia delle
religioni” sono più preparati degli
altri. Ma come è stato fatto questo
test?
Benché coinvolti nella stesura del
questionario, rileviamo che è stato
elaborato in massima parte sulla
base del programma, appunto, di
“Storia delle religioni”, molto diverso (in particolare per gli allievi
cattolici) da quello previsto per l’ora
tradizionale di religione. Insieme ai
colleghi evangelici abbiamo dato
il nostro assenso al test, ritenendo che i risultati sarebbero serviti
a una valutazione globale e non
strettamente comparativa (i fatti ci
hanno poi dato torto…). Da notare
altresì che il nostro coinvolgimento
è avvenuto ad anno scolastico iniziato, così che i docenti impegnati
nelle sedi sperimentali hanno dovuto apportare importanti correttivi al programma, rinunciando al
piano cantonale previsto in quarta
media. Insomma, un po’ come se si
sottoponessero a un test di chimica
studenti che avessero frequentato il
corso corrispondente e studenti che
nella medesima ora avessero frequentato un corso, che so, di fisica.
Rileviamo inoltre con un certo disagio che noi insegnanti di religione siamo stati “silenziati”: per una
equa comparazione dei dati, sarebbe stato opportuno anche un nostro
rapporto (parallelo a quello dell’esperto di storia) che vertesse sulla
preparazione del corso, delle classi,
e sul fatto che i nostri allievi sono
stati interrogati su materia non
prevista dal programma dell’anno.
Ora, non sembra corretto cercare
di dimostrare, grazie a questi test,
maggior preparazione da parte degli allievi che hanno seguito “Storia
delle religioni”.
Ma perché, in conclusione, i due
ricercatori dell’USI promuovono
a pieni voti “Storia delle religioni”
(materia –notiamo di passata– già
oggi affrontata in altri corsi, come
ad esempio quello di storia) esiliando nel limbo opzionale l’ora di
religione cristiana? Perché, sembra
di capire in ultima istanza, si tratterebbe di un insegnamento “non
neutrale”. Per nulla “neutrale”, in
realtà, è questa pretesa di strappare
la materia insegnata dalla personalità di docenti e allievi, come si trattasse di far ingerire con l’imbuto a
questi ultimi nozioni perfettamente asettiche. Questa pretesa è tutta
“di parte”, la parte di una filosofia
positivistica della conoscenza e
dell’educazione, che diventa ideologica qualora pretenda di imporsi
come “pedagogia unica”, di stampo
“scientifico”.
Nessun insegnamento è neutrale.
La disciplina acquista anima e vita
da chi la trasmette, dall’entusiasmo
che promana dall’approccio didattico-comunicativo, dall’aderire ad
essa. Ciò che non mortifica, bensì
esalta la libertà dei giovani. Anche,
e soprattutto, nell’insegnamento dell’ora di religione (che a buon
conto non è un’ora di catechismo).
Uno dei più famosi docenti cattolici
di religione del ‘900 era solito iniziare i suoi corsi dicendo ai ragazzi: «Non sono qui per convincervi
delle mi idee. Sono qui per darvi un
metodo di verifica che vi permetta
di giudicare tutto, comprese le mie
idee».
* direttore Ufficio Istruzione
Religiosa Scolastica
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Corriere del Ticino, Martedì 27 maggio 2014
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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Martedì 27 maggio 2014
NOMINATO RAVANO
Ricerca
SUPSI,
un direttore
Nella sua ultima seduta, il Consiglio della
Scuola
universitaria
professionale della Svizzera italiana (SUPSI) ha
nominato il Professor
Giambattista Ravano
(foto) quale Direttore
delegato per la ricerca e
l’innovazione, a partire
dal 1 ottobre 2014. L’accresciuta concorrenza
che si prospetta nel futuro sul piano nazionale
e internazionale hanno portato la SUPSI a dotarsi di un dirigente dedicato alla gestione strategica e al coordinamento interno delle attività
di ricerca applicata e di transfer tecnologico,
settore di grande importanza per la scuola universitaria che già oggi riveste un ruolo di primaria importanza per lo sviluppo dell’intero
Cantone in questo contesto, come ben lo dimostra la rete di collaborazioni con aziende ed enti
del territorio. L’introduzione di una persona
qualificata e competente nell’organigramma
della scuola a supporto del Direttore generale
SUPSI, permetterà di assicurare una visione di
insieme sul piano istituzionale delle attività di
ricerca, garantendo un legame con la strategia
della scuola, e di rafforzare i legami con il territorio e l’impatto della SUPSI sui grandi progetti
sul piano nazionale e internazionale.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Martedì 27 maggio 2014
SUPSI, NUOVI PERCORSI FORMATIVI
Progettare sistemi fotovoltaici
L’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito SUPSI, nell’ambito
dell’offerta formativa 2014/15 propone
due nuovi Certificate of Advanced Studies (CAS). I due percorsi di formazione
lunga, circa 150 ore suddivise su sei mesi,
proposti dalla SUPSI a Trevano e promossi
dall’Ufficio federale dell’energia e dalla
Conferenza dei direttori cantonali dell’energia, inizieranno nel settembre 2014.
Sono ancora aperte le iscrizioni.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Martedì 27 maggio 2014
Progetto ‘SmartH2O’ nel Locarnese
tramite la Sopracenerina
La scorsa settimana si è svolto il “kickoff” del progetto europeo SmartH2O, coordinato dal Dipartimento tecnologie
innovative della Scuola universitaria
professionale della Svizzera italiana
(Supsi). Nell’ambito del progetto, sarà
sviluppata una piattaforma informatica
per la gestione della domanda idrica da
parte dei cittadini. La prima implementazione sarà introdotta a Londra e nel
Locarnese, in collaborazione con Thames Water e la Società elettrica sopracenerina. Il progetto SmartH2O mira a for-
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
nire strumenti innovativi a Comuni ed
enti fornitori, al fine d’analizzare il comportamento dei consumatori in base ai
dati storici d’utilizzo dell’acqua. Lo sviluppo della piattaforma informatica
consentirà di estrarre delle informazioni utili per gestire in modo più efficiente
i consumi su scala urbana. Inoltre
SmartH2O coinvolgerà attivamente la
popolazione attraverso strumenti social
e giochi di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza dei consumatori
sulle proprie abitudini e sul risparmio.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Martedì 27 maggio 2014
Giambattista Ravano neodirettore
della ricerca e innovazione Supsi
Giambattista Ravano sarà, dal prossimo 1° ottobre, direttore delegato per la
ricerca e l’innovazione della Supsi. Lo
ha nominato il Consiglio della Scuola
universitaria professionale nella sua
ultima seduta. L’accresciuta concorrenza che si prospetta nel futuro sul piano
nazionale e internazionale – precisa la
Supsi in una nota – ha portato la scuola
in questione a dotarsi di un dirigente
dedicato alla gestione strategica e al coordinamento interno delle attività di ricerca applicata e di transfer tecnologi-
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
co, settore di grande rilievo per la scuola universitaria “che già oggi riveste un
ruolo di primaria importanza per lo
sviluppo dell’intero cantone in questo
contesto, come ben lo dimostra la rete
di collaborazioni con aziende ed enti
del territorio”. L’introduzione di una
persona qualificata e competente nell’organigramma della scuola a supporto del direttore generale Supsi, permetterà di assicurare una visione di insieme sul piano istituzionale delle attività
di ricerca.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Martedì 27 maggio 2014
Un ‘totem’ tra i fossili
L’inaugurazione si terrà domani sera alle 18.30
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Il Museo dei fossili di Meride si appresta
a ospitare un... totem. Non una testimonianza della storia degli indiani d’America, bensì uno strumento interattivo basato sulla tecnologia multi-touch che offre l’accesso a contenuti multimediali
custoditi negli archivi della Rsi. L’inaugurazione del Totem tematico dedicato appunto al Monte San Giorgio avverrà domani sera alle 18.30 al Museo.
Nei dettagli, l’installazione sarà dotata di
uno schermo interattivo che permetterà
all’utente di navigare in modo autonomo
e intuitivo in un’ampia selezione di documenti che promuovono la scoperta e
la riscoperta della memoria sociale e culturale del territorio. Il totem, inoltre, per-
metterà di avere ‘in casa’ un valore storico-culturale-documentale molto importante che potrà essere impiegato in diverse occasioni e manifestazioni organizzate dalla Fondazione e dal museo.
Nel contempo consentirà pure di mettere a disposizione della popolazione e dei
visitatori del museo e della regione un
luogo della memoria dove potranno consultare le ‘tracce del proprio passato’.
Il progetto della Rsi è stato realizzato in
collaborazione con la Scuola Universitaria professionale della Svizzera italiana
(Supsi) e con il sostegno della Corsi, senza dimenticare la Fondazione Monte San
Giorgio la quale ha ottenuto anche il sostegno finanziario da parte dell’Ente re-
gionale per lo sviluppo del Mendrisiotto
e Basso Ceresio. All’interno – se così possiamo dire –, del Totem vi saranno circa
200 servizi televisivi e 40 radiofonici che
riguarderanno in gran parte la tematica
della paleontologia ma che comprenderanno pure altri argomenti legati ad
esempio alle tradizioni locali, alla natura,
all’arte e potranno man mano essere aggiornati in funzione di ulteriori servizi
che la Rsi dedicherà alla montagna
momò.
Si tratta dunque di uno strumento che
“vivrà nel tempo e che si inserisce molto
bene nella struttura museale di Meride
che funge anche da centro visitatori per
la regione del Monte San Giorgio.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Corriere del Ticino, Mercoledì 28 maggio 2014
L’acqua che ci unisce a Londra
❚❘❙ Un progetto europeo che mira a fornire strumenti innovativi per analizzare i dati riguardanti il consumo d’acqua. Si chiama Smart H2O ed è
coordinato dal Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI. Nel suo
ambito sarà sviluppata una piattaforma informatica per la gestione della
domanda idrica da parte dei cittadini. La prima implementazione sarà
introdotta a Londra e nel Locarnese, in collaborazione con Thames Water
e la Società elettrica sopracenerina.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Giornale del Popolo, Mercoledì 28 maggio 2014
LAURA SADIS A TICINO MODA
L’innovazione
passa dalla
Fashion Valley
La responsabile del DFE Laura Sadis, intervenendo all’Assemblea di TicinoModa che si è
tenuta a Lugano, ha evidenziato alcuni aspetti importanti in questo settore che sta conoscendo una crescita importante. Non per nulla è stata definita la Fashion Valley elvetica
e vede la presenza sul nostro territorio di diversi gruppi internazionali anche grazie alla
presenza della Scuola specializzata superiore
di tecnica dell’abbigliamento e della moda.
Sadis ha tenuto a evidenziare che proprio sul
settore della moda il Governo ha deciso di
focalizzare la candidatura del Ticino quale
sede di rete del progetto di Parco nazionale
dell’innovazione. «Questa sede permetterebbe infatti di creare una rete d’innovazione di
valenza internazionale, in grado di valorizzare ulteriormente le competenze dei centri di
ricerca presenti sul territorio come l’USI e la
SUPSI». Inoltre tale centro faciliterebbe anche l’arrivo di altre aziende internazionali. «Il
potenziale di crescita del settore non è esaurito, soprattutto per le società che investono
su attività dall’alto valore aggiunto». La stessa
ministra Sadis ha quindi lutato positivamente l’eventuale nuovo arrivo di imprese anche
se esse devono tenere presente che l’interesse
del Cantone è quello di puntare sull’innovazione e sull’interazione con il tessuto produttivo ed economico locale.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
La Regione Ticino, Mercoledì 28 maggio 2014
Supsi - Venti nuovi professionisti e-commerce
Supsi, in collaborazione con l’Associazione svizzera dell’ecommerce NetComm Suisse, ha recentemente conferito venti attestati di partecipazione al corso di formazione continua
“Progettare, gestire e promuovere un sito di e-commerce”.
Visto il successo ottenuto, a partire da settembre 2014 verrà
proposto il nuovo Certificate of Advanced Studies “E-commerce & Digital marketing” volto all’aggiornamento delle
conoscenze personali e aziendali nell’ambito delle strategie
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
di marketing e della vendita online. Di seguito i nomi degli
studenti che hanno conseguito l’attestato: Marco Alberti, Julie Arlin, Fabian Bianchi, Andrea Bogoni, Danilo Caccialanza, Nicolò Chiaramonte, Andrea Conconi, Angelica Cordero,
Luciano Della Santa, Elena Gerosa, Fabio Gianfreda, Alberto
Giusti, Sonia Martinello, Franco Maspoli, Michela Melera,
Massimiliano Mura, Assem Ospanova, Tullio Santi, Cristian
Santinon e Gianni Schuler.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Rivista di Lugano, 30 maggio 2014
Fotovoltaico e risanamento immobili
Nuovi percorsi alla Supsi
L’istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito Supsi propone, nella sede
di Trevano, due nuovi Certificate of advanced studies (Cas): riguardano la progettazione di sistemi fotovoltaici e il risanamento e gestione d’immobili. I due percorsi di
formazione, che inizieranno in settembre,
prevedono circa 150 ore suddivise su sei
mesi e sono promossi dall’ufficio federale
dell’energia e dalla conferenza dei direttori
cantonali dell’energia. Il termine d’iscrizione è fissato per il 30 giugno. Per informazioni consultare il sito www.supsi.ch.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Rivista di Lugano, Venerdì 30 maggio 2014
Giambattista
Il consiglio della Suspi ha nominato Giambattista Ravano quale direttore delegato per la ricerca e l’innovazione, a partire dal
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
1° ottobre. L’introduzione di
una persona qualificata e competente nell’organigramma della scuola, a supporto del direttore generale, permetterà di assicurare una visione d’insieme sul
piano istituzionale delle attività
di ricerca, garantendo legami
con il territorio e i progetti su
scala nazionale e internazionale. Ravano, laureato in fisica al
politecnico federale di Zurigo,
da 12 anni riveste il ruolo di direttore del dipartimento tecnologie innovative della Supsi.
Dal 2007 ricopre inoltre il ruolo
di responsabile della ricerca.
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Rivista di Lugano, Venerdì 30 maggio 2014
Riuscita la prima edizione di «Palcoimpresa» a Trevano
Industriali a teatro con il sogno olivettiano
Da sinistra: Wilma Minoggio (direttrice Supsi), l’attrice Laura Curino e Stefano Modenini (direttore Aiti).
Un momento d’incontro per dare giusto
valore alle iniziative messe in atto dalla
Supsi con le imprese del territorio; ma anche un momento di emozione e approfondimento fuori dagli schemi, perché i luoghi e le modalità dell’apprendimento non
passano sempre dalle aule o dagli uffici.
SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2014
Questo (e altro) è stato «Palcoimpresa»
andato in scena giovedì 22 maggio nell’aula magna della Supsi di Trevano, dove si è
proposto lo spettacolo teatrale «Camillo
Olivetti, alle radici di un sogno», in omaggio all’inventore della prima fabbrica italiana di macchine per scrivere.
La sua storia è stata raccontata, interpretata e impersonificata sul palco dall’attrice
Laura Curino attraverso le voci narranti di
due personaggi fondamentali della storia
di Olivetti: la madre Elvira Sacerdoti e la
moglie Luisa Revel; due donne, provenienti entrambe da una cultura di minoranza (ebrea la prima, valdese la seconda),
protagoniste silenziose della formazione e
della realizzazione del sogno olivettiano.
Con questa iniziativa Aiti ha voluto da
una parte offrire agli imprenditori spunti e
riflessioni più che mai attuali, dall’altra
proporre un ambiente di networking e di
contatto inusuale.
SUPSI, Servizi centrali della Direzione – Rassegna stampa, maggio 2014