I S T I T U T O P R O F E S S I O N A L E D I S TAT O PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO "RENZO FRAU" Via Aldo Moro,3 – 62028 Sarnano - tel. 0733.657.794 - telefax 0733.657.870 www.ipiasarnano.it - e-mail: [email protected] - PEC: [email protected] S e d i C o o r d i n a t e : S a n G i n e s i o e To l e n t i n o DOC UM E NTO DE L CONS IGLIO DI C LASSE A. S. 2013-2014 CLASSE 5 a : Tecnico Industrie Meccaniche 1 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O INDICE 1. Presentazione della classe................................................................................PAG. 03 2. Situazione della classe.....................................................................................PAG. 04 3. Programmazione degli obiettivi.........................................................................PAG. 05 4. Programmazione disciplinare............................................................................PAG. 06 Italiano.........................................................................................................PAG. 06 Storia...........................................................................................................PAG. 08 Matematica....................................................................................................PAG. 09 Inglese.........................................................................................................PAG. 11 Educazione fisica............................................................................................PAG. 12 Religione.......................................................................................................PAG. 13 Elettrotecnica e Elettronica .............................................................................PAG. 14 Macchine a fluido .……………………………………………………………… PAG. 15 Tecnica della produzione e laboratorio ..............................................................PAG. 16 5. Area Professionalizzante...................................................................................PAG. 17 6. Valutazione.....................................................................................................PAG. 19 7. Tesine............................................................................................................PAG. 28 8. Attività integrative alla didattica svolte nel biennio post-qualifica...........................PAG. 28 ALLEGATO A1 ..........................................................................................PAG. 30 1a SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA......................................................PAG. 31 2a SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA......................................................PAG. 35 Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.2 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O 1.PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Gli Studenti 1 Cimadamore Federico 2 Colibazzi Daniele 3 Etemi Mevludim 4 Miliucci Marco 5 Miliucci Simone 6 Radu Paul Marian 7 Zagryadskyy Denys I DOCENTI AREA COMUNE Materia Insegnante Continuità didattica biennio post-qualifica Bravi Orietta 50/A Italiano 5^ anno Bravi Orietta 50/A Storia 5^ anno Carucci Roberta 47/A Matematica 4^ e 5^ anno Ventura Ombretta 346/A Inglese 4^ e 5^ anno Merelli Ester 29/A Educazione Fisica 4^ e 5^ anno Alessandroni Tiziana Religione 5^ anno Insegnante AREA PROFESSIONALE Materia Continuità didattica biennio post-qualifica Carbonari Olivo 20/A Macchine a fluido 5^ anno Giovenali Barbara 34/A Elettronica ed elettrotecnica 4^ e 5^ anno Romagnoli Roberto 20/A Tecnica della produzione e lab. 5^ anno Canzonetta Andrea 320/C I.T.P.Tecnica della produzione e lab. Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B 5^ anno pag.3 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O 2. SITUAZIONE DELLA CLASSE SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE 5a Questa classe ha avuto un percorso scolastico, a partire dal primo anno, caratterizzato da un frequente cambio d'insegnanti in diverse discipline. La classe è stata articolata dal primo al quinto anno con il chimico-biologico. Nel quarto anno la classe è stata mantenuta in autonomia a Sarnano e articolata, per le discipline Elettrotecnica e Elettronica, Tecnologia Meccanica, Meccanica Applicata, con il terzo MAT. In sede di Consiglio di Classe del 14 Ottobre 2013 veniva evidenziato quanto a seguire. I professori che hanno seguito la classe l'anno precedente segnalano che non si sono evidenziati problemi disciplinari. Gli allievi tuttavia presentano carenze didattiche, nello studio e nell'attività autonoma di applicazione. Il profitto della classe risulta mediamente tra l'insufficiente e il mediocre per gran parte delle discipline sia umanistiche che scientifiche fatta eccezione per due studenti che sono mediamente sufficienti o discreti. La classe evidenzia nel complesso un comportamento corretto anche se a volte non sufficientemente collaborativo e disponibile all’apprendimento. Le difficoltà consistono nella loro modesta applicazione e rielaborazione, lasciando l'attività personale alla prevalente ripetizione di schemi standard. RISULTATI AL TERMINE DEL V ANNO La classe, ha mostrato disponibilità ed interesse per le iniziative scolastiche proposte. La preparazione degli studenti e la loro motivazione allo studio risultano eterogenee, comunque nel complesso sufficienti e per qualche allievo discrete. Hanno mostrato un impegno accettabile in tutte le discipline raggiungendo, nelle stesse, risultati differenziati. Gli studenti pur presentando difficoltà dovute a carenze pregresse, hanno dato prova di una discreta attitudine alle varie attività scolastiche e mostrato interesse e impegno nell'attività pratica in azienda all'interno del progetto di “Alternanza Scuola-Lavoro”. Discreto, nel complesso, il comportamento, rispettoso delle regole. CANDIDATO ESTERNO Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.4 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O Di seguito è riportato il calendario delle prove d'ammissione all'esame del candizdato esterno Seccacini Piero. Prove scritte e prova pratica Martedì 27.05.14, dalle ore 8.10 alle ore 13.10: − Eletronica ed Elettrotecnica; − Macchine a Fluido; − Tecnica della produzione (teorica e pratica). Mercoledì 28.05.14, dalle ore 8.10 alle ore 13.10: − Italiano; − Storia; − Inglese; − Matematica; − Educazione Fisica. Orali Venerdì 30.05.14, dalle ore 15.00 alle ore 16.00: - orali in tute le discipline. 3. PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI OBIETTIVI COMUNI Obiettivi educativi socializzazione; rispetto delle persone e dell’ambiente; conoscenza e rispetto del regolamento scolastico; partecipazione attiva e responsabile all’attività scolastica, con rispetto della puntualità, della disciplina e della precisione; saper lavorare individualmente ed in gruppo; saper riconoscere situazioni di rischio per sé e per gli altri; saper accrescere la propria personalità ed individualità. Obiettivi didattici potenziamento del lessico; riconoscere termini e concetti chiave; prendere appunti in modo chiaro e corretto; studiare in modo autonomo; schematizzare problemi e situazioni usando un linguaggio scientifico; lavorare individualmente de in gruppo; acquisire e possedere un metodo di studio personale e proficuo; fare collegamenti interdisciplinari; usare correttamente manuali scolastici, sviluppo di capacità logiche e di sintesi; acquisizione di linguaggi specifici; possedere con sicurezza le principali tematiche culturali e tecnico scientifiche; sapersi orientare di fronte a nuove situazioni problematiche e proporne le soluzioni; saper rielaborare le conoscenze con un apporto personale; Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.5 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O saper esporre con proprietà, correttezza e coerenza logica sia negli elaborati scritti che nelle comunicazioni orali; possedere propensione alle innovazioni ed all’apprendimento continuo; saper formulare giudizi e valutazioni; saper applicare le conoscenze acquisite. OBIETTIVI SPECIFICI Area Comune consolidamento ed approfondimento delle capacità comunicative e relazionali in vari ambiti; potenziamento delle capacità di deduzione ed induzione; potenziamento del ragionamento astratto. Area Professionale acquisizione delle conoscenze tecnologiche ed organizzative di base; comprensione delle fasi produttive e delle problematiche dei processi tecnologici; acquisizione di una mentalità di operatore di processo. Area acquisizione di una cultura dell’imprenditorialità; Professionalizzan acquisizione di una filosofia di condotta aziendale, che consenta di te effettuare scelte e prendere delle decisioni (qualità totale); sapere analizzare un processo produttivo al fine di correggere i possibili errori; acquisizione, mediante un rapporto scuola-lavoro di un sapere professionale operativo. 4.PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Schede compilate dai singoli insegnanti relative alla programmazione disciplinare: MATERIA DOCENTE LIBRO DI TESTO ADOTTATO ITALIANO Prof.ssa Orietta Bravi P. Sacco, Chiare lettere, letteratura e lingua italiana, dall’Ottocento a oggi, Ed. Scolastiche Bruno Mondadori CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 • L’epoca del Positivismo e del Realismo • La narrativa del Naturalismo IL POSITIVISMO 1. Il Verismo caratteri e differenze con il Naturalismo ED IL REALISMO 2. Giovanni Verga: vita, poetica ed opere “Il ciclo dei Vinti” Vita dei campi: “La Lupa” I Malavoglia: “La fiumana del progresso” (Prefazione) “La famiglia toscano” (I) “Le novità del progresso viste da Aci Trezza” (II, IV, X, passim) “L’addio alla casa del nespolo” (IX) Novelle rusticane: “Libertà” Mastro don Gesualdo: “La morte di Gesualdo” (IV, 5) MODULO 2 LA CRISI DEL POSITIVISMO E L’AVVENTO DEL DECADENTISMO • I caratteri del simbolismo francese: - i maestri della nuova poesia; - la poetica simbolista: simboli e “corrispondenze” - il romanzo decadente: la scelta dell’estetismo; - la psiche e le sue contraddizioni. Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.6 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O MODULO 3 IL DECADENTISMO ITALIANO: D’ANNUNZIO E PASCOLI 5. La crisi del razionalismo e la cultura del primo Novecento: - La crisi secondo Nietzsche: relativismo e nichilismo - La crisi dell’io nella psicoanalisi si Freud • D’Annunzio : vita, opere, poetica Il Piacere: “Il ritratto dell’esteta” (I,II). Le Vergini delle rocce: “Il programma del superuomo” (I, passim). Scheda “D’Annunzio e il fascismo” Alcyone: “La pioggia nel pineto” • G.Pascoli: vita, le oepre, la poetica del “fanciullino” e il suo mondo simbolico, lo stile e le tecniche espressive Il Fanciullino: “Il fanciullino che è in noi” (I,III) Myricae: “X agosto” La parola al critico G. Bàrberi Squarotti “Il nido nella Simbologia del Pascoli” Canti di Castelvecchio: “La mia sera” “Il gelsomino notturno” “La cavalla storna” MODULO 4 • L. Pirandello: vita, opere, le idee e la poetica: relativismo e umorismo, le novelle, i romanzi, il teatro delle “maschere nude”. AUTORI IN PROSA DEL PRIMO NOVECENTO 2) L’umorismo: “L’arte umoristica «scompone», «non riconosce eroi» e sa cogliere la «vita nuda» (II,6) Novelle per un anno: “Il treno ha fischiato” Il fu Mattia Pascal: trama, “Adriano Meis” (VIII) Scheda: “Mattia: l’ombra, l’altro, il doppio”. Uno, nessuno e centomila: trama, “Il naso di Moscarda” (I, 1- • I. Svevo: vita, poetica, opere, Scheda: “Pirandello e la follia” Una vita, Senilità: trame La coscienza di Zeno: trama, “Il fumo” (III) “Il funerale mancato” (VII) “Psico-analisi” (VIII) OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha raggiunto risultati mediamente sufficienti, sia nella produzione orale che scritta, in taluni casi sufficienti. Omogenea l’acquisizione degli obiettivi minimi, relativa alla semplice conoscenza dei contenuti disciplinari; diverse le capacità di utilizzare il codice linguistico in modo corretto ed efficace e di rielaborare, in maniera personale, quanto appreso. METODOLOGIA • Attività di scrittura, per potenziare la capacità di organizzare un pensiero autonomo, coerente, creativo e formalmente corretto. • Lezione sui testi, lezioni di contestualizzazione dell'autore e delle opere favorendo il collegamento fra gli argomenti trattati. Lettura di testi, finalizzata allo sviluppo delle capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale. STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI - Libri di testo adottati • Utilizzo di altri libri di testo • Verifiche orali 2. Verifiche scritte di vario tipo: articolo di giornale – saggi brevi - tema di argomento storico - tema di ordine generale. Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.7 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O MATERIA STORIA DOCENTE Prof.ssa Orietta Bravi LIBRO DI TESTO Nanni Cristino,Giulia Di Rienzo, Focus. Dalla rivoluzione industriale a ADOTTATO oggi, Petrini Editore. CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 − L’Unità d’Italia: − Il ruolo guida del Piemonte; L'ITALIA TRA FINE − La figura di Cavour; OTTOCENTO E I − Dai Mille alla proclamazione del Regno d’Italia. PRIMI DEL − La Destra storica: NOVECENTO − accentramento e “piemontesizzazione”; − l’unificazione economica; − politica fiscale; − La rivolta del meridione: il brigantaggio e “la questione meridionale”; − Il compimento dell’unità d’Italia. − La Sinistra storica al potere: − La figura di Depretis: politica interna ed estera; − Crispi e la crisi di fine secolo. − L’Italia nell’età giolittiana: − La politica interna di Giolitti; − Il decollo industriale dell’Italia e i suoi limiti; − La politica estera di Giolitti. MODULO 2 • Le ragioni profonde della guerra: • La corsa agli armamenti; LA GRANDE GUERRA • Le idee nazionaliste; e LE RIVOLUZIONI • Le tensioni diplomatiche; RUSSE • Il meccanismo delle alleanze; • Le guerre balcaniche e lo scoppio del conflitto. • Lo svolgimento della Prima guerra mondiale: Una guerra di logoramento; L’Italia dalla neutralità all’intervento; Le vicende militari della guerra; La svolta del 1917 e la fine della guerra. • Il dopoguerra e i trattati di pace. • Le Rivoluzioni Russe: La Russia nei primi anni del Novecento; La rivoluzione del 1905; La rivoluzione del 1917; La rivoluzione d’ottobre; Rossi e Bianchi: la guerra civile; Dal “comunismo di guerra” alla Nep; La nascita dell’Urss. MODULO 3 FRA LE DUE GUERRE • Lo stalinismo: • La dittatura di Stalin; • L’industrializzazione dell’Urss. • Il primo dopoguerra e il fascismo in Italia: • Crisi e malcontento sociale; • Il dopoguerra e il biennio rosso; • Il fascismo: nascita e presa del potere; • I primi anni del governo fascista; • La dittatura totalitaria; • La politica economica ed estera Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.8 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O MODULO 4 LA SECONDA GUERRA MONDIALE • Il nazismo e il fascismo degli anni trenta: • L’ascesa al potere di Hitler; • Il regime totalitario; • La politica economica ed estera di Hitler; • L’Europa dei lager e della shoah. • Verso la seconda guerra mondiale: Introduzione alle fasi principali del conflitto. OBIETTIVI RAGGIUNTI In generale la classe ha raggiunto risultati complessivamente sufficienti. La classe è riuscita, globalmente, a comprendere i vari contesti storici trattati e a individuare il nesso tra economia, tensioni sociali, sistemi politici, eventi culturali. METODOLOGIA • • • • • STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO 2. Libro di testo adottato 3. Dispense preparate da altri libri di testo quali: G. De Vecchi, G. Giovannetti, Storia in corso, 3, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori 4. Film storici: “Storia di una ladra di libri” • Verifiche orali • Verifiche scritte con questionario a domande aperte. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Lezioni espositive, di collegamento, sintesi. Lettura e analisi dei documenti offerti dal libro di testo. Uso di mappe concettuali. Visione di film Lettura di cartine storiche MATERIA MATEMATICA DOCENTE Prof.ssa Roberta Carucci LIBRI DI TESTO MODULI.MAT ANALISI 1 M.RE FRASCHINI G. GRAZZI CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 0 equazioni con un’incognita, equazioni possibili, impossibili indeterminate equazioni intere ,equazioni frazionarie, equazioni di 2° grado Equazioni e disequazioni con un’incognita disequazioni disequazioni intere di primo grado, disequazioni di secondo grado, di grado superiore al secondo,disequazioni frazionarie MODULO 1 Insiemi numerici e funzioni MODULO 2 Limiti e continuità delle funzioni Intervalli e intorni Funzioni suriettive, iniettive, biunivoche Funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo Classificazione delle funzioni Definizioni di limite Limite destro e limite sinistro Teorema dell’unicità del limite (con dim.) Limiti delle funzioni algebriche Operazioni sui limiti finiti e infiniti Forme indeterminate +∞ - ∞ ; ∞ / ∞ ; 0 / 0 caso di funzioni algebriche razionali Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.9 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O Definizioni di asintoti verticali, orizzontali e obliqui Funzioni continue in un punto e in un intervallo Classificazione delle discontinuità Grafico probabile di una funzione MODULO 3 Derivata di una funzione MODULO 4 Teoremi sulle funzioni derivabili MODULO 5 Massimi, minimi e flessi OBIETTIVI RAGGIUNTI Definizione di rapporto incrementale e suo significato geometrico Definizione di derivata in un punto e suo significato geometrico Continuità e derivabilità Derivate delle principali funzioni algebriche Teoremi sul calcolo delle derivate ( derivata di una somma, derivata di una costante per una funzione, derivata di un prodotto, derivata di un quoziente) Derivate di ordine superiore Teorema di Rolle e sua interpretazione geometrica (senza dim.) Teorema di Lagrange e sua interpretazione geometrica (senza dim.) Funzioni crescenti e decrescenti Teorema di De L’Hopital (senza dim.) Concavità e convessità Massimi e minimi relativi e assoluti, flessi Teorema di Fermat Ricerca dei massimi e dei minimi e dei flessi orizzontali con lo studio del segno della derivata prima Ricerca dei flessi con lo studio del segno della derivata seconda Ricerca dei massimi dei minimi e dei flessi con il metodo delle derivate successive Studio di una funzione Gli alunni devono essere in grado di Definire un punto di accumulazione Elencare le forme indeterminate Dare la definizione di continuità della funzione in un punto Dare la definizione di continuità in un intervallo Dare la definizione e classificare le discontinuità . Risolvere i limiti sfruttando la continuità e le operazioni sui limiti Risolvere i limiti quando si presentano nelle forme indeterminate +∞ - ∞ ; ∞ / ∞ ; 0 / 0 caso di funzioni algebriche razionali Studiare i punti di discontinuità di una funzione Determinare gli asintoti orizzontali e verticali di una funzione Tracciare grafici probabili Definire la derivata di una funzione Descrivere le regole di calcolo delle derivate di una somma, derivata di una costante per una funzione, derivata di un prodotto, derivata di un quoziente Calcolare la derivata di una somma di funzioni , la derivata di una costante per una funzione, la derivata di un prodotto e la derivata di un quoziente Enunciare i teoremi del calcolo differenziale: Rolle e Lagrange Enunciare le conseguenze del teorema di Lagrange :monotonia di una funzione Definire i punti di massimo e di minimo di una funzione Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.10 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O Calcolare i massimi e i minimi di una funzione Determinare gli intervalli di concavità e convessità di una funzione Determinare i flessi Studiare e rappresentare graficamente una funzione. METODOLOGIA Il metodo d’insegnamento adottato è scaturito dall’esigenza di condurre l’alunno non tanto ad una acquisizione passiva dei contenuti disciplinari, quanto ad una consapevolezza della logica dei procedimenti che la matematica usa. Escludendo il più possibile ogni forma di apprendimento mnemonico, ha mirato a far acquisire all’allievo una conoscenza più consapevole e ragionata delle varie metodologie. STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO Si è cercato di rendere la lezione, spesso frontale, il più possibile dialogata, con sollecitazioni a fare interventi finalizzati ad ulteriori chiarimenti ed approfondimenti. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Sono stati effettuati numerosi esercizi e problemi alla lavagna , prove scritte di vario tipo: verifiche strutturate, semi-strutturate, questionari con domande a risposta aperta e/o a scelta multipla, problemi di ricapitolazione e verifiche orali. Le verifiche sono state finalizzate più ad una valutazione formativa in itinere che ad una valutazione finale sommativa ed hanno tenuto conto sia dei progressi ottenuti nell’acquisizione dei contenuti e delle tecniche, che della partecipazione e dell’impegno dimostrati. MATERIA LINGUA INGLESE CLASSE 5° TIM DOCENTE Prof.ssa M. Ombretta Ventura LIBRI DI TESTO Cozzi-Manzini – FLASH ON MECHANICS – Lucisano Ed. CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 • Safety at work (text pages 63 - 65) • Lathe safety rules (text page 68) • Measuring tools (text page 60) MODULO 2 • Mechanical drawing: what is mechanical drawing–drawing tools–3D or pictorial presentation–orthographic presentation (text pages 73 - 77) • Section views (text page 78) • Dimensioning (text page 78) MODULO 3 • CAD – CAM systems (text page 85) • CAD/CAM and CIM (text page 86) MODULO 4 • Grammar revision: Present times – Past times – Future times GRAMMAR Conditionals – Modals OBIETTIVI PROGRAMMATI 9. Comprendere i messaggi generali e le informazioni significative di semplici testi orali. 10. Esprimersi in modo semplice ma efficace su ambito personale, generale o riguardante gli argomenti svolti. 11. Decodificare ed utilizzare brani di diversa natura. 12. Produrre brevi testi, scritti in modo comprensibile e corretto, aventi per argomento i temi trattati. Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.11 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O OBIETTIVI RAGGIUNTI METODOLOGIA STRUMENTI DI LAVORO STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Gli allievi, non del tutto consapevoli dell’importanza della lingua inglese quale mezzo indispensabile per un buon inserimento nel mondo del lavoro, hanno raggiunto un livello di apprendimento medio quasi sufficiente; alcuni alunni hanno mostrato maggiore impegno recuperando competenze pienamente sufficienti nelle abilità di base; solo due studenti possiedono un discreto bagaglio lessicale e sanno utilizzare i meccanismi linguistici per comprendere e produrre messaggi complessi significativi. La classe è in grado di: • comprendere semplicissimi messaggi ed informazioni di comunicazioni orali (LISTENING); • rispondere a quesiti orali, con brevi segmenti di linguaggio elementare, sugli argomenti trattati (SPEAKING); • decodificare, con l’aiuto del vocabolario, semplici porzioni di un brano (READING); • rispondere a quesiti scritti e produrre brevi porzioni di lingua in modo non sempre corretto (WRITING). Ascolto ed analisi di testi e documenti concernenti argomenti professionali con relativa ricerca ed approfondimento strutturale, morfo-sintattico, lessicale e semantico. Sono stati favoriti i processi di interferenza ed induttivi dei vari elementi linguistici e la memorizzazione del lessico e dei contenuti. Stimolo alla riproduzione scritta e orale in L2 mediante lo svolgimento di attività guidate o semi-guidate, volte a superare remore psicologiche e strutturali che la lingua straniera presenta. Riflessione sulla lingua, mediante la presentazione di materiali graduati e diversificati nella loro complessità linguistica e semantica, comunque stimolanti la curiosità degli allievi. • Lezioni tradizionali (frontali). • Group-works (attività guidate o semi-guidate) • Class-works: approfondimento e ricerca su materiali del libro di testo, dizionari specialistici ed altri sussidi. - Prove strutturate (fill in the blanks – matching – true/false – grammar functions – words formation – lexical maps). - Prove semi-strutturate (translation – composition). - Questionari con domande a risposta aperta e/o chiusa (comprehension questions). - Colloqui orali. N.B. : La valutazione, mediante verifiche di tipo formativo e sommativo, ha tenuto conto dei progressi ottenuti nell’acquisizione dei meccanismi linguistici, delle modifiche di comportamento in itinere, della partecipazione e dell’impegno dimostrati. MATERIA EDUCAZIONE FISICA DOCENTE Prof.ssa Ester Merelli CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 Conoscere la tecnica dello stretching; Potenziamento Saper eseguire in modo adeguato il riscaldamento; fisiologico Tollerare un carico di lavoro per un tempo prolungato; Vincere resistenze a carico naturale e con carichi addizionali; Incrementare la reattività neuromotoria; MODULO 2 Elaborazione e rielaborazione degli schemi motori di base MODULO 3 Consolidament o del carattere e sviluppo della socialità Realizzare e gestire elementi e schemi anche complessi in forma economica; Saper gestire ed adattare gli schemi esecutivi in contesti variabili; Saper organizzare e gestire attività di gruppo; Possedere un linguaggio specifico ed un comportamento corretto; Conoscere e rispettare le regole della palestra e di tutto l'ambiente scolastico, conoscere e rispettare le principali regole di igiene; Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.12 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O MODULO 4 Informazioni sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni MODULO 5 Conoscenza delle attività sportive OBIETTIVI RAGGIUNTI La prevenzione diretta e indiretta in palestra; Educare al rispetto del proprio corpo e della propria salute: danni causati all’organismo dall’uso/abuso del tabacco; dell’alcol e delle droghe. Conoscere i regolamenti e le tecniche di almeno due sport di squadra; Conoscenza tecnica delle specialità sportive prese in esame; Conoscere i regolamenti federali; La classe ha avuto un comportamento nel complesso adeguato, mostrando interesse e partecipazione attiva. Il rendimento degli alunni è stato discreto, gli allievi hanno migliorato le capacità condizionali, sviluppato gli schemi motori di base, mentre le capacità coordinative sono diventate più fini e precise soprattutto in riferimento alla tecnica degli sport di squadra praticati. Conoscono le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni e/o incidenti in palestra. Conoscono semplici elementi teorici riferiti alle esercitazioni pratiche effettuate ed agli argomenti trattati. Sono coscienti dei benefici che derivano dal praticare attività motorie con assiduità e dei danni causati da uno stile di vita non corretto. I risultati raggiunti sono da ritenersi buoni. METODOLOGIA Le attività proposte hanno mirato alla scoperta delle attitudini personali, nei confronti di attività sportive specifiche e di attività motorie trasferibili al campo lavorativo, del tempo libero e del sociale. Si è inoltre cercato di consolidare una equilibrata coscienza sociale, basata sulla consapevolezza di sé e sulla capacità di integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo. STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO Uso di sussidi audiovisivi e di materiale multimediale. Materiale cartaceo fornito dall’insegnante. Attrezzatura presente in palestra. Gli spazi di lavoro utilizzati sono stati: la palestra, l’aula e gli ambienti naturali. STRUMENTI DI Sono state effettuate verifiche formative e sommative e, all'interno di ogni VALUTAZIONE singolo obiettivo, è stato valutato il significativo miglioramento di ogni ADOTTATI studente dopo averne accertata la situazione iniziale. La valutazione è avvenuta attraverso l’osservazione sistematica, prove pratiche, test, questionari. MATERIA RELIGIONE DOCENTE Prof. Tiziana Alessandroni LIBRO DI TESTO “Tutti i colori della vita” di L. Solinas - Ed. SEI ADOTTATO CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 • Prassi di vita cristiana; i cristiani e la carità; le relazioni con gli altri. IL SENSO E • Il senso del vivere, la libertà dell'uomo e la presenza del male nella L’ETICA storia. • L’etica della vita; etica ed economia; etica e politica. • La famiglia e il matrimonio; affettività e sessualità. • Il diritto alla libertà religiosa. • La crisi di senso e l'aumentare di devianze in particolare nel mondo giovanile. MODULO 2 • La religione nell’esperienza giovanile. LA RELIGIONE • Il rapporto tra fede personale e l’appartenenza ad una comunità. NELLA SOCIETA’ • Le diverse religioni presenti nel mondo: induismo,buddhismo, CONTEMPORANEA confucianesimo, islam, ebraismo. • Saper cogliere nelle diversità di ogni uomo delle “risorse” capaci di Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.13 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O orientarci verso l'incontro dei singoli e dei popoli. MODULO 3 • I diritti dell’uomo nel Magistero. LA DOTTRINA • Il progetto di giustizia sociale avanzato dal cristianesimo. SOCIALE DELLA • Impegnati per costruire una nuova umanità che troverà la CHIESA realizzazione piena nei “cieli nuovi e terra nuova”. La vita eterna. • Il nuovo pensiero sociale cristiano; papa Francesco. • Il principio di solidarietà. • La risposta personale di vivere in conformità alla propria vocazione . OBIETTIVI La classe si è mostrata generalmente interessata alla proposta RAGGIUNTI formativa. Le tematiche avanzate, in particolare quelle di tipo morale e sociale, hanno trovato maggiore partecipazione e coinvolgimento. Le conoscenze degli argomenti che la classe dimostra sono accettabili. La correttezza e la pertinenza nell’uso delle conoscenze richieste e del linguaggio specifico sono sufficienti. Gli obiettivi programmati sono stati sostanzialmente raggiunti. METODOLOGIA L’insegnamento della Religione Cattolica proposto come dialogo sereno ed aperto, ha stimolato l’attenzione e l’interesse degli alunni, aiutandoli a riscoprire ciò che c’è di profondo nel messaggio cristiano come risposta ai problemi del realizzarsi nel vivere di ogni giorno al fine di sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, attraverso conoscenze e competenze proprie della disciplina. STRUMENTI E • Lezione frontale SPAZI DI LAVORO • Dialogo- dibattito aperto • Sussidi audiovisivi • Visione film • Mappe concettuali • Laboratorio di informatica STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI • • • • • Interventi spontanei; Interrogazioni formalizzate; Attenzione;interesse; partecipazione; Impegno; Frequenza ELETTRONICA MATERIA DOCENTE LIBRO DI TESTO ADOTTATO Giovenali Barbara Licata Torre “Tecnica Professionale-Elettronica ed elettrotecnica in moduli” 2 , Ed. Petrini (FUORI PRODUZIONE NEL 2013) CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 MODULO 2 MODULO 3 CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA RIPASSO su capacità e condensatori. Condensatori in serie e il parallelo (esercizi). Circuito RC. Carica e scarica di un condensatore. CIRCUITI MAGNETICI ED ELETTROMAGNETICI Il magnetismo naturale. Magnetizzazione per induzione. Collegamento tra fenomeni magnetici e elettrici. Campo magnetico prodotto da un filo percorso da corrente, da una spira e da un solenoide. Circuiti magnetici con traferro e simmetrici (in generale). Definizione di induttanza e formula dell’induttanza per un solenoide. Induttanze in serie e in parallelo (senza esercizi). CIRCUITI E RETI IN CORRENTE ALTERNATA Grandezze periodiche. Grandezze elettriche sinusoidali. Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.14 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O Concetto di reattanza e impedenza. Circuiti monofase puramente resistivi, capacitivi e induttivi: semplici esercizi. Potenza elettrica monofase: attiva, reattiva e apparente. Circuiti RC e RL serie (generalità). Circuito RCL serie (generalità). CIRCUITI E RETI IN CORRENTE ALTERNATA TRIFASE Origini e impeghi dei sistemi trifase. Modalità di collegamento. Carichi trifase equilibrati e squilibrati. La potenza nei sistemi trifase e il rifasamento dei carichi. MODULO 4 MODULO 5 MACCHINE ELETTRICHE STATICHE: IL TRASFORMATORE Le macchine elettriche e loro classificazione. Macchine elettriche statiche e dinamiche. Struttura, rendimento e servizio delle macchine elettriche. Il trasformatore: generalità, funzionamento a vuoto e a carico (senza formule), potenza dissipata e potenza nominale, rendimento e bilancio energetico, dati di targa. MACCHINE ELETTRICHE DINAMICHE SINCRONE E ASINCRONE MODULO 6 OBIETTIVI RAGGIUNTI METODOLOGIA STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI MATERIA Generalità sulle macchine sincrone. Alternatore: caratteristiche principali, struttura. Campo magnetico rotante. Motori asincroni trifase: generalità, struttura, funzionamento e rendimento La classe ha raggiunto nel complesso un livello sufficiente in riferimento agli obiettivi fondamentali relativi ai contenuti sviluppati. Alcuni elementi hanno raggiunto, grazie anche ad un impegno costante, un profitto discreto. I contenuti sono stati sviluppati in maniera molto generale tenendo conto anche della mancanza di tempi dovuta ai periodi di assenza della classe per stage aziendali e per attività extra-curriculari. Esposizione degli argomenti mediante anche rappresentazioni grafiche alla lavagna e risoluzione di esercizi (lezione frontale); discussione guidata 13. Testo: Savi, Vacondio “Tecnologie elettrico elettroniche ed applicazioni”1-2 ed. Calderini - Materiale fornito dal docente Materiali multimediali 14. Aula Interrogazioni formalizzate e interventi spontanei; verifiche scritte con quesiti a risposta aperta e risoluzione di problemi. MACCHINE A FLUIDO Prof. Olivo Carbonari DOCENTE LIBRO DI TESTO Elementi di Macchine – C. Pidatella – ed. Zanichelli ADOTTATO CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 Unità di misura PRINCIPI D'IDRAULICA • • • Grandezze fondamentali e derivate del S.I e del S.T. Passaggio da una grandezza dal S.T. Al S.I. e viceversa. Vari modi di misurare la pressione dell'aria. IDROSTATICA Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.15 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O 15. Pressione relativa ed assoluta. 16. Pressione idrostatica. Diagramma delle pressioni. 17. Spinta idrostatica. IDRODINAMICA • • • • • • MODULO 2 Macchine idrauliche Regimi di corrente: laminare, turbolento. Numero di Reynolds. Portata ed equazione di continuità. Teorema di Bernoulli per liquidi ideali. Perdite di carico nelle condotte: formula di Darcy. Teorema di Bernoulli per liquidi reali. Idrometria: manometri, tubo di Pitot, venturimetro. Macchine idrauliche • Pompe rotative – Portata e prevalenza – Potenza utile e assorbita – Rendimenti. • Scelta del tipo di turbina attraverso del numero di giri critico. • Turbine ad azione • Turbine ad azione e a reazione - Aspetti essenziali di turbina Pelton, di turbina Francis, di turbina ad elica. OBIETTIVI LIVELLO DISCRETO PER 2 STUDENTI, RAGGIUNTI METODOLOGIA • Lezione frontale • Discussione guidata • Esercitazioni guidate STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI SUFFICIENTE PER IL RESTO DELLA CLASSE • Libro di testo, appunti. • Aula. • Compiti in classe, interrogazioni. MATERIA TECNICA DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO CLASSE 5° TIM DOCENTE Prof. ROBERTO ROMAGNOLI LIBRI DI TESTO Mauro Olmastroni– TECNICA DELLA PRODUZIONE – Hoepli CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 • Le aziende, il mercato e le sue leggi • Produzione in serie e per reparti e bilanciamento delle linee • Concetto di collaudo a “qualità” e di controllo statistico • Metodo PDCA MODULO 2 Tempi e parametri di lavorazione per Tornio, Trapano, Fresatrice, Maschiatrice, Alesatrice, Brocciatrice Determinazione del tempo totale di lavoro Sforzo e Potenza di taglio per le macchine utensili più comuni MODULO 3 • Il disegno tecnico, quotature, tolleranze e rugosità Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.16 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O • Il ciclo di lavorazione • Determinazione del fabbisogno e del costo totale di produzione • Determinazione del lotto limite e del lotto economico MODULO 4 • Principi base dei sistemi CAD-CAM • Programmazione CNC in linguaggio ISO Standard per Tornio e Fresatrice OBIETTIVI 18. Conoscere in maniera adeguata l’azienda ed i principali processi produttivi. PROGRAMMATI 19. Saper scegliere correttamente le lavorazioni meccaniche adeguate. 20. Saper scegliere correttamente i parametri tecnologici delle principali macchine utensili. 21. Saper eseguire lo studio e l’analisi di fabbricazione di un prodotto. 22. Valutare il costo complessivo di un prodotto di lavorazioni meccaniche. 23. Conoscere i principi di funzionamento e la programmazione delle macchine CNC. Gli allievi hanno raggiunto un livello di apprendimento medio quasi sufficiente, OBIETTI mostrando interesse e volontà di apprendimento; alcuni alunni hanno mostrato maggiore abilità ed impegno e due studenti possiedono una conoscenza e VI padronanza più che discreta degli argomenti trattati. RAGGIUNTI METODOLOGIA Trattazione teorica degli argomenti. Svolgimento di esercitazioni per l’applicazione pratica e la maggior comprensione degli argomenti trattati. STRUMENTI • Lezioni tradizionali (frontali). DI LAVORO • Lezioni interattive • Esercitazioni guidate • Esercitazioni pratiche STRUMENTI DI • Prove scritte VALUTAZIONE ADOTTATI • Prove orali • Prove pratiche 5.AREA PROFESSIONALIZZANTE TIPOLOGIA: Progetto “Alternanza Scuola-Lavoro” Di seguito sono elencate le finalità del progetto di Alternanza Scuola – Lavoro, così come deliberato dal Collegio dei Docenti. FINALITÀ FORMATIVE L’Ipsia “Renzo Frau” di Sarnano ha avuto in passato e ha tuttora in corso esperienze di integrazione con il mondo del lavoro. In collaborazione con le imprese e le associazioni di rappresentanza è stato elaborato, ai sensi dell’art. 4 della Legge n°53/2003 il progetto di “Alternanza Scuola – Lavoro”. Questo progetto si configura come un’attività formativa che tiene conto delle trasformazioni in atto sia nel mondo della scuola sia in quello del lavoro e, coinvolgendo le imprese nella formazione, offre allo studente una modalità che assicura, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.17 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O Obiettivi a) Obiettivi cognitivi: • Verificare, ampliare, integrare le conoscenze apprese a scuola, in un contesto operativo produttivo; • Apprendere nuovi dati, nuove procedure, nuovi linguaggi; • Scoprire le regole generali che presiedono ad una struttura aziendale come sistema organizzativo. b) Obiettivi operativi: • Verificare le abilità acquisite a scuola in una realtà operativa diversamente strutturata; • Acquisire operatività e competenze specifiche. c) Obiettivi educativo - formativi: • Sapersi inserire in un diverso contesto in modo positivo ed attivo; • Saper trovare un proprio spazio in una struttura organizzata, che è diversa rispetto a quella scolastica; • Migliorare le proprie capacità di relazione; • Acquisire consapevolezza e rafforzare le motivazioni allo studio Articolazione del progetto Gli stage aziendali previsti dal progetto della durata di 240 ore si sono svolti nei due a.s. 2012/2013 e 2013/2014 articolati in tre settimane per ciascun a.s. con lo scopo di far acquisire agli allievi esperienza nel mondo del lavoro nei suoi aspetti organizzativi, sociali e produttivi. Gli studenti sono stati inseriti nella realtà lavorativa e sono stati seguiti da un tutor scolastico responsabile del loro processo formativo e anche da un tutor aziendale. Le ore programmate per lo stage sono state di n° 8 ore giornaliere. Gli allievi durante l’attività erano regolarmente coperti da assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Verifica del percorso Al termine di ciascun anno è stato effettuato un monitoraggio al fine di valutare in termini di apprendimento, abilità, conoscenza i livelli raggiunti dai singoli allievi. Sono emersi risultati positivi per l’ intera classe. Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.18 di 38 6. VALUTAZIONE La valutazione intesa come verifica delle ipotesi di lavoro, si è svolta durante il corso dell’anno sia “in itinere” (valutazione formativa) per l’accertamento dei micro-obiettivi, che in sede sommativa per controllare e misurare il grado di apprendimento dell’allievo in relazione agli obiettivi predeterminati. Il Consiglio di Classe ha ritenuto delineare in modo corretto i criteri di valutazione e/o misurazione, dichiarandoli e facendoli conoscere agli studenti, non solo per una scelta di trasparenza dell’azione didattica, ma anche e soprattutto per consentire ai fruitori di quella azione un controllo dei propri apprendimenti ed una incentivazione dei meccanismi di autovalutazione. INDICATORI DI VALUTAZIONE Gli indicatori utilizzati sono stati individuati per le prove scritte,orali e pratiche. Hanno riguardato sinteticamente, per quanto riguarda le prove scritte: la correttezza e proprietà nell’uso della lingua l’aderenza alla traccia la conoscenza e l’approfondimento dei contenuti la coerenza interna la conoscenza lessicale (termini tecnici) la capacità di schematizzazione, anche grafica la capacità di risolvere semplici problemi la capacità di analisi e sintesi le capacità critiche l’originalità e creatività dei contenuti esposti Per quanto riguarda le prove orali: la proprietà logica e di linguaggio, anche tecnico la conoscenza e l’approfondimento dei contenuti la capacità di utilizzare i contenuti la capacità di collegamento interdisciplinare la capacità di analisi e sintesi Per quanto riguarda le prove pratiche: la conoscenza e l’approfondimento dei contenuti l’originalità e creatività dei contenuti esposti la capacità di schematizzazione manualità, padronanza delle apparecchiature, orientamento in laboratorio Strumenti per la valutazione I tipi di verifica utilizzati per il controlli del processo formativo sono stati: compiti scritti tradizionali; prove di analisi del testo e saggio breve; prove strutturate e/o semistrutturate; esercitazioni pratiche di laboratorio; verifiche orali. Scala di valutazione Il Consiglio di Classe, in fase di programmazione iniziale, ha deciso di adottare per la valutazione una scala in decimi, con la possibilità di arrotondamento alla prima cifra decimale, mentre si è adottata la scala in 15 .mi, nelle simulazioni delle prove scritte d’esame. 19 6.1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE DURANTE L’ANNO SCOLASTICO Per la valutazione delle prove ci si è avvalsi della griglia di seguito riportata. Abilità misurate Punt.Max __ CONOSCENZA ABILITA’ COMPETENZE PercSuff __ PESI __ __ VotoMax __ __ Perc punteggio . Grezzo Studenti A B C D __ __ __ __ __ __ __ __ Punt.Massimo Punt.Sufficiente Tab. 2 10 6 Percentuale Punt.Grezzo 0,0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1,0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 9 10 __ __ __ __ Voto/__ PG __ __ __ __ __ __ __ __ VotoSuff __ __ __ __ __ Nella valutazione in itinere è possibile usare anche il voto in decimi con arrotondamento alla prima cifra decimale. VOTO = -2 * PercMax2 + 11 * PercMax + 1 20 Curva Giambò min. suff. Max X PercMax 0,0 0,5 1,0 Y Voto 1,0 6,0 10,0 21 SCALA DI CONVERSIONE DA PG/PMAX A VOTO PG / Pmax 0,00 Voto 1,0 PG / Pmax 0,50 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,7 1,8 1,9 2,0 0,51 0,52 0,53 0,54 0,55 0,56 0,57 0,58 0,59 0,10 2,1 0,60 0,11 0,12 0,13 0,14 0,15 0,16 0,17 0,18 0,19 2,2 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 2,8 2,9 3,0 0,61 0,62 0,63 0,64 0,65 0,66 0,67 0,68 0,69 0,20 3,1 0,70 0,21 0,22 0,23 0,24 0,25 0,26 0,27 0,28 0,29 3,2 3,3 3,4 3,5 3,6 3,7 3,8 3,9 4,0 0,71 0,72 0,73 0,74 0,75 0,76 0,77 0,78 0,79 0,30 4,1 0,80 0,31 0,32 0,33 0,34 0,35 0,36 0,37 0,38 0,39 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 4,7 4,8 4,9 5,0 0,81 0,82 0,83 0,84 0,85 0,86 0,87 0,88 0,89 0,40 5,1 0,90 0,41 0,42 0,43 0,44 0,45 0,46 0,47 0,48 0,49 5,2 5,3 5,4 5,5 5,5 5,6 5,7 5,8 5,9 0,91 0,92 0,93 0,94 0,95 0,96 0,97 0,98 0,99 9,4 9,4 9,5 9,6 9,6 9,7 9,8 9,9 9,9 0,50 6,0 1,00 10,0 Voto 6,0 6,1 6,2 6,3 6,4 6,4 6,5 6,6 6,7 6,8 6,9 7,0 7,1 7,1 7,2 7,3 7,4 7,5 7,6 7,6 7,7 7,8 7,9 8,0 8,0 8,1 8,2 8,3 8,4 8,4 8,5 8,6 8,7 8,8 8,8 8,9 9,0 9,1 9,1 9,2 9,3 PRIMA PROVA SCRITTA PROSPETTO DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA INDICATORI CONOSCENZE L’acquisizione di contenuti, cioè di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche ABILITA’ Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti” (inventare, creare) LIVELLI INDICATORI 0 = Prestazione assolutamente nulla 0,5= prestazione quasi nulla 1 = Prestazione gravemente insufficiente 1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa 2,5= Prestazione mediocre COMPETENZE Utilizzazione significativa e responsabile di determinate abilità in situazioni organizzate in cui interagiscono più fattori e/o più soggetti e si devono prendere decisioni nonché “capacità elaborative, logiche e critiche” 3 = Prestazione sufficiente 3,5 = Prestazione discreta 4 = Prestazione buona 4,5 = Prestazione ottima 5 = Prestazione eccellente PESI INDICATORI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE 4 3 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE CONOINDICATORI SCENZE COMPABILITA’ TENZE PESI 3 DISCIPLINA Alunno 1 Alunno 2 4 3 Punteggio grezzo massimo 100 punti Punteggio Percentuale grezzo Punteggio totale grezzo tot. VOTO/15 SECONDA PROVA SCRITTA PROSPETTO DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA INDICATORI CONOSCENZE Conoscenza dei contenuti disciplinari Conoscenza dei termini tecnici ABILITA’ Possesso delle abilità anche di carattere applicativo o di elaborazione grafica Saper risolvere quesiti Utilizzo termini tecnici LIVELLI INDICATORI 0 = Prestazione assolutamente nulla 0,5= prestazione quasi nulla 1 = Prestazione gravemente insufficiente 1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa 2,5= Prestazione mediocre COMPETENZE Capacità elaborative critiche logiche 3 = Prestazione sufficiente 3,5 = Prestazione discreta 4 = Prestazione buona 4,5 = Prestazione ottima 5 = Prestazione eccellente PESI INDICATORI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE 4 3 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE INDICATORI CONOSCENZE ABILITA’ COMPTENZE PESI 4 3 3 DISCIPLINA Alunno 1 Alunno 2 Punteggio grezzo massimo 100 punti Punteggio grezzo totale Percentuale Punteggio grezzo tot. VOTO/15 TERZA PROVA SCRITTA PROSPETTO DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA INDICATORI CONOSCENZE Conoscenza dei contenuti disciplinari Conoscenza dei termini tecnici ABILITA’ Possesso delle abilità anche di carattere applicativo Saper risolvere quesiti Utilizzo termini tecnici LIVELLI INDICATORI 0 = Prestazione assolutamente nulla 0,5= prestazione quasi nulla 1 = Prestazione gravemente insufficiente 1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa 2,5= Prestazione mediocre COMPETENZE Capacità elaborative critiche 3 = Prestazione sufficiente 3,5 = Prestazione discreta 4 = Prestazione buona 4,5 = Prestazione ottima 5 = Prestazione eccellente PESI INDICATORI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE 4 3 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE INDICATORI CONOSCENZE ABILITA’ PESI 4 DISCIPLINA Alunno 1 Alunno 2 3 COMPTENZE 3 Punteggio grezzo massimo 100 punti Punteg gio grezzo totale Percentuale Punteggio VOTO/15 grezzo tot. logiche TABELLA CONVERSIONE PUNTEGGIO GREZZO IN VOTO IN 15-ESIMI TABELLA DI CONVERSIONE DELLA 1a – 2a – 3a PROVA Punteggio massimo 15 Punteggio sufficiente 10 (Punteggio grezzo percentuale 0.5) Punteggio grezzo percentuale 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 Punteggio in 15-esimi corrispondente 1 3 5 7 9 10 11 12 13 14 15 6.3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO INDICATORI CONOSCENZE Conoscenza dei contenuti disciplinari Conoscenza dei termini tecnici ABILITA’ Possesso delle abilità anche di carattere applicativo Saper risolvere quesiti Utilizzo termini tecnici LIVELLI INDICATORI 0 = Prestazione assolutamente nulla 0,5= prestazione quasi nulla 1 = Prestazione gravemente insufficiente 1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa 2,5= Prestazione mediocre COMPETENZE Capacità elaborative critiche logiche 3 = Prestazione sufficiente 3,5 = Prestazione discreta 4 = Prestazione buona 4,5 = Prestazione ottima 5 = Prestazione eccellente PESI INDICATORI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE 4 3 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE INDICATORI CONOSCENZE ABILITA’ PESI 4 3 COMPTENZE 3 Punteggio grezzo massimo 100 punti Punteggio grezzo totale DISCIPLINA Percentuale Punteggio grezzo tot. VOTO/30 Alunno 1 Alunno 2 TABELLA DI CONVERSIONE DEL COLLOQUIO Punteggio massimo 30 Punteggio sufficiente 20 (Punteggio grezzo percentuale 0.49 – 0.52) % 0÷1 2÷3 4÷5 6÷8 9÷10 11÷12 13÷15 16÷17 18÷20 21÷22 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 % 23÷25 26÷28 29÷30 31÷33 34÷36 37÷39 40÷42 43÷45 46÷48 49÷52 VOTO 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 % 53÷56 57÷59 60÷64 65÷68 69÷73 74÷78 79÷83 84÷89 90÷96 97÷100 VOTO 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 8. TESINE ARGOMENTO TESINE Cognome e Nome 1 2 3 4 5 6 7 9. Titolo tesina Cimadamore Federico Il motore radiale Colibazzi Daniele Il miele: industria delle api Etemi Mevludim BMW: una grande passione Miliucci Marco FIAT 500: un mito italiano Miliucci Simone Radu Paul Marian Rivoluzione industriale: l'uomo e la macchina La Massoneria nel 900 Zagryadskyy Denys La Rivoluzione Russa ATTIVITÀ INTEGRATIVE ALLA DIDATTICA SVOLTE NEL BIENNIO POST-QUALIFICA Oltre alle attività e visite guidate legate agli stage dell’Area Professionalizzante, gli allievi hanno partecipato con impegno ed interesse a varie attività di Orientamento Scolastico e Professionale di seguito riportate. Anno scolastico 2012-2013 Corso di preparazione per la certificazione in lingua inglese, livello PET, nell'ambito del progetto “English 4U”. Progetto “Pendolari da s-ballo”, con la collaborazione della PARS. Anno scolastico 2013-2014 Visita alla centrale idroeletrica di Ussita. Progetto "High School Game": competizione didattica tra studenti. Visita alla mostra senzatomica "Se li conoscessi meglio .... non li eviteresti", incontro informativo e formativo organizzato dall'ANFFAS, Sibillini (Sarnano). IL CONSIGLIO DI CLASSE Materie Italiano Docenti Prof.ssa Bravi Orietta Storia Prof.ssa Bravi Orietta Matematica Prof.ssa Carucci Roberta Inglese Prof.ssa Ventura Ombretta Religione Prof.ssa Alessandroni Tiziana Educazione Fisica Prof.ssa Merelli Ester Elettrotecnica ed Elettronica Prof.ssa Giovenali Barbara Tecnica della Produzione e lab. ITP Tecnica della Produzione e lab. Macchine a Fluido Prof. Romagnoli Roberto Firma Prof. Canzonetta Andrea Prof. Carbonari Olivo Sarnano, 15 Maggio 2014 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Mara Amico ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O ALLEGATO A1 1A SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA 2A SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.30 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O Prima Simulazione - TERZA PROVA ESAME DI STATO Classe 5 TIM li 13/03/2014 TIPOLOGIA B - QUESITI A RISPOSTA SINGOLA (max 10 righe) DISCIPLINE INTERESSATE: Storia; Matematica; Inglese; Elettrotecnica ed Elettronica; Macchuine a fluido. Durata: 3 ore CANDIDATO: Cognome __________________________ No me __________________________ LIVELLI INDICATORI 0 INDICATORI CONOSCENZ 0,5 ABILITA’ E Possesso delle abilità Capacità elaborative contenuti anche di carattere logiche critiche disciplinari applicativo Conoscenza dei termini tecnici Prestazione quasi nulla 1 Prestazione gravemente insufficiente 1,5 Prestazione insufficiente COMPETENZE Conoscenza dei Prestazione assolutamente nulla 2 Prestazione scarsa 2,5 Prestazione mediocre Saper risolvere quesiti 3 Prestazione sufficiente Utilizzo termini tecnici 3,5 Prestazione discreta 4 Prestazione buona 4,5 Prestazione ottima 5 Prestazione eccellente GRIGLIA DI VALUTAZIONE CONO INDICATORI SCEN ABLITÀ’ ZE PESI 4 Punteggio grezzo massimo ETEN ___ (___ punti per ogni disciplina) ZE 3 QU ESI TO DISCIPLINA Inglese COMP 3 Punteggio grezzo per disciplina Punteggio grezzo totale Percentuale Punteggio grezzo tot. VOTO/15 FIRMA DOCENTI 1° 2° Matematica 1° 2° Storia 1° Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.31 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O 2° 1° Elettronica 2° Macchine a Fluido 1° 2° SIMULAZIONE TERZA PROVA V TIM13/03/2014 STORIA Alunno: ________________________________________________________________________________ 1. L’Italia venne guidata fino alla vigilia della Prima Guerra Mondiale da Giovanni Giolitti. Parla di questa discussa figura politica, mettendo in luce la sua politica interna ed estera. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _____ 2. Quali furono le ragioni profonde che portarono allo scoppio della Prima Guerra Mondiale? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ CONOSCENZE (4) ABILITÀ (3) COMPETENZE (3) 1° qu es it o 2° qu es it o Prima simulazione terza prova Materia: li 13/03/2014 MATEMATICA Classe: 5^ TIM Cognome: …………….……..……………. Nome: ……………………………….. ………………. Tracciare il grafico probabile di una delle seguenti funzioni razionali determinando dominio, eventuali intersezioni con gli assi, segno e comportamento della funzione agli estremi dell’intervallo di definizione. 1 y = x 4 − 2x 3 y= Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B 3x x +1 2 pag.32 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O 2. Dopo aver enunciato il teorema di Lagrange , fornirne l’interpretazione geometrica. Stabilire a quali delle seguenti funzioni è applicabile tale teorema nell’intervallo [0,2] Motivare la risposta e determinare i punti il cui teorema ne garantisce l’esistenza. y = 3x 3 − 4 x e y= x x− 2 Inglese READ THE PASSAGE AND USE IT IN ORDER TO ANSWER THE QUESTIONS Measuring equipment For mechanical engineering, length is the most important measurement quantity. The standard international unit of length in most of the world is the metric system, but many American companies use the Imperial system in inch or fractions of an inch. All measurements must be taken at a standard temperature of 20°C to avoid errors caused by changes in the material due to temperature changes. A wide range of tools for measuring are available; the choice of the measuring tool is made according to the accuracy required, the dimension, the shape and the size of feature. The most common measuring tools are: ruler, calipers, squares, gauges, micrometers, feelers and Vernier calipers. One of the oldest types of gauge used in industry is the caliper group, used for the measurement of length, width and height of rectangular shapes and the diameter of round objects. What is a measuring tool? List the principal measuring tools. ________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________ ________________________________________________ Describe one of the following tools: a caliper or a micrometer. ________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ SIMULAZIONE TERZA PROVA V TIM ELETTRONICA 13/03/2014 Alunno _______________________________________________________________________ Dopo aver disegnato un circuito monofase serie RCL, descrivere gli scambi energetici che avvengono al suo interno. __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.33 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ Elencare e spiegare i diversi tipi di potenza nei circuiti monofase. __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ Prima simulazione terza prova Materia: li 13/03/2014 Macchine a fluido Classe: 5 TIM Cognome: …………….……..……………. Nome: ……………………………….. ………………. 1. Calcolare la portata in mc/s, l/s, l/min in una condotta, sapendo che in una sua sezione di diametro 40 cm, la velocità media dell'acqua è di 6m/s. 2. V 2 y = k ____ 2g Della formula data si chiede di spiegare e fare l'analisi dimensionale di ciascun termine e di esplicitarne l'applicazione anche con un esempio grafico. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _ Cognome e Nome Studente Con. p.4 Abil. p. 3 Comp. p. 3 P. Mass. P.G. 50 Liv. Liv. Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B % Voto Liv. pag.34 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O SECONDA SIMULAZIONE - TERZA PROVA ESAME DI STATO Classe 5 TIM li 12/04/2014 TIPOLOGIA B - QUESITI A RISPOSTA SINGOLA (max 10 righe) DISCIPLINE INTERESSATE: Storia; Matematica; Inglese; Elettrotecnica ed Elettronica; Macchine a Fluido. Durata: 3 ore CANDIDATO: Cognome __________________________ No me __________________________ LIVELLI INDICATORI 0 0,5 INDICATORI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE Conoscenza dei Possesso delle abilità Capacità elaborative contenuti disciplinari anche di carattere logiche critiche Conoscenza dei termini tecnici Prestazione gravemente insufficiente 1,5 Prestazione insufficiente Prestazione scarsa 2,5 Prestazione mediocre 3 Prestazione sufficiente Saper risolvere quesiti 3,5 Utilizzo termini tecnici Prestazione quasi nulla 1 2 applicativo Prestazione assolutamente nulla Prestazione discreta 4 Prestazione buona 4,5 Prestazione ottima 5 Prestazione eccellente GRIGLIA DI VALUTAZIONE CONO INDICATORI SCEN ABLITÀ’ ZE PESI 4 Punteggio grezzo massimo ETEN ___ (___ punti per ogni disciplina) ZE 3 QU ESI TO DISCIPLINA Inglese COMP 3 Punteggio grezzo per disciplina Punteggio grezzo totale Percentuale Punteggio grezzo tot. VOTO/15 FIRMA DOCENTI 1° 2° Matematica 1° 2° Storia 1° 2° Eletrotecnica ed 1° Elettronica Macchine a fluido 2° 1° Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.35 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O 2° ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “Renzo Frau” – Sede di Sarnano Materia: Storia - Seconda simulazione terza prova - Classe: 5 TIM - 12/04/2014 Cognome e Nome Studente Con. p.4 ________________________ Abil. p. 3 Comp. p. 3 P. Mass. P.G. 50 Primo quesito Liv. Liv. Liv. Secondo quesito Liv. Liv. Liv. % Voto 1. Quando venne proclamato il Regno d’Italia e a chi venne affidata la guida del nuovo Parlamento Italiano? Quali erano i problemi che si trovò ad affrontare? Come cercò di risolverli? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________________________________ 2. La politica interna ed estera della Sinistra Storica guidata da Agostino Depretis. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________________________________ Materia: Matematica - Seconda simulazione terza prova - Classe: 5 TIM - 12/04/2014 Cognome e Nome Studente Con. p.4 ________________________ Abil. p. 3 Comp. p. 3 P. Mass. P.G. 50 Primo quesito Liv. Liv. Liv. Secondo quesito Liv. Liv. Liv. % Voto 1. Dopo aver dato la definizione di asintoti verticali, orizzontali ed obliqui determinare gli asintoti x3 − x x2 − 9 x4 + 4 delle seguenti funzioni f ( x) = 2 , e . g ( x) = 2 h( x ) = 2 x − 4 x − 3x x +1 A completamento indicare il numero minimo e il numero massimo di asintoti orizzontali che può ammettere una funzione. Analogamente per quelli orizzontali e per quelli obliqui motivando la risposta. 2. Dopo aver dato la definizione di punto di massimo, minimo e flesso a tangente orizzontale determina i massimi , i minimi e i flessi a tangente orizzontale delle seguenti funzioni: Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.36 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O 4 x2 y= − x3 43 4 x y = ---------- --- 4 y= 2x 3 ------------ 3 2− x x Materia: Inglese - Seconda simulazione terza prova - Classe: 5 TIM - 12/04/2014 Cognome e Nome Studente Con. p.4 ________________________ Abil. p. 3 Comp. p. 3 P. Mass. P.G. 50 Primo quesito Liv. Liv. Liv. Secondo quesito Liv. Liv. Liv. % Voto READ THE PASSAGE AND USE IT IN ORDER TO ANSWER THE QUESTIONS Technical drawing is the academic discipline of creating standardized technical drawings by architects and engineers. In mechanical drawing different views of an object are shown, therefore there are different ways in which the object may be projected, among these we can find “orthographic”, “perspective” and “isometric” projections. A person who does drafting is known as a drafter. This person creates technical drawings which are a form of specialized graphic communication. He/She uses many tools, such as paper, pencils, T-squares, irregular curves, compasses, ink-pens and rubbers. In order to have a correct reading of a drawing it is used a scale, that is expressed as a ratio and is applied in the dimensioning of a small part. What do you mean for “technical drawing”? ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ...................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... What is a “scale”? Give examples. ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ............... ..................................................................................................................................... Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.37 di 38 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “RENZO FRAU” SA R N A N O Materia:Elettrot. Ed Elettr. - Seconda simulazione terza prova - Classe: 5 TIM 12/04/2014 Cognome e Nome Studente Con. p.4 ________________________ Abil. p. 3 Comp. p. 3 P. Mass. P.G. 50 Primo quesito Liv. Liv. Liv. Secondo quesito Liv. Liv. Liv. % Voto 1) Definire il rendimento di una macchina elettrica reale, elencando inoltre le principali cause di perdite di energia. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2) Descrivere il funzionamento e la struttura di un trasformatore. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… Materia: Macchine a Fluido - Seconda simulazione terza prova - Classe: 5 TIM 12/04/2014 Cognome e Nome Studente Con. p.4 ________________________ Abil. p. 3 Comp. p. 3 P. Mass. P.G. 50 Primo quesito Liv. Liv. Liv. Econdo quesito Liv. Liv. Liv. % Voto 1. Scrivere le tre forme d'energia che ha un liquido in movimento e farne l'analisi dimensionale. 2. Spiegare anche attraverso schemi grafici e formule come si misura la portata volumetrica Q di una condotta sia in modo indiretto e sia in modo diretto. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Documento del Consiglio di Classe – 5a T.C.B pag.38 di 38
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