Area 2 - Regione Calabria

Regione Calabria
Autorità di Bacino Regionale
MASTER PLAN
DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
DI EROSIONE COSTIERA IN CALABRIA
AREA 2
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
A cura di G Barone, M. De Luca, P. Papalino, G. Petrungaro
MASTER PLAN AREA 2
Indice
STUDIO METEOMARINO
pag.
3
RELAZIONE TECNICA
1
Introduzione
pag.
12
2
Quadro d’insieme del litorale
pag.
12
3
Suddivisione in tratti del litorale
pag.
16
4
Analisi dello stato di fatto, pericolosità e obiettivi
pag.
16
AREA 2-1: Analisi del litorale di Cassano allo Ionio
pag.
16
AREA 2-2: Analisi del litorale di Corigliano C.
pag.
17
AREA 2-3: Analisi del litorale di Rossano C.
pag.
18
pag.
21
pag.
21
5
Piano degli interventi
AREA 2-1: Piano degli Interventi del litorale di Cassano allo Ionio
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
2
STUDIO METEOMARINO
Lo studio meteomarino seguente, ricalca totalmente, nelle modalità e procedure di calcolo, quanto riportato
in premessa alla sezione “CARATTERIZZAZIONE DEL CLIMA ONDOSO LUNGO LE COSTE DELLA CALABRIA”,
paragrafo “CARATTERISTICHE DEL MOTO ONDOSO AL LARGO”.
L’AREA 2 ricade nella macro-area ionica dello studio meteomarino e precisamente all’interno delle Aree AS2
e AS3, che si estendono da Capo Spulico a Foce Fiume Crati fino a Foce Fiume Trionto (ved. Tab. 1 – “Aree
di studio in cui è stato suddiviso il litorale calabrese”, della suddetta sezione. La tabella sottostante illustra le
corrispondenze tra Aree Studio, Denominazioni Masterplan e Nome dei Comuni interessati:
AREA DI STUDIO
AS2
AS3
AS3
AS3
AS3
AS3
DENOMINAZIONE MASTERPLAN
NOME DEL COMUNE
CAS-1
COR-1
COR-2
ROS-1
ROS-2
ROS-3
CASSANO ALLO IONIO
CORIGLIANO CALABRO
CORIGLIANO CALABRO
ROSSANO
ROSSANO
ROSSANO
Caratterizzazione del clima ondoso
Le registrazioni, per tutte le aree di studio, sono state ripartite in gruppi d’altezza d’onda per ciascuna delle
quali è stata definita la frequenza percentuale d’apparizione per settore. I livelli d’altezza significativa sono
raggruppati per classi di 0.5 m, l’ampiezza dei settori direzionali è stata fissata pari a ∆θ = 10°.
•
Frequenze di apparizione.
Il valore della frequenza relativa ad un fissato settore di provenienza dipende dal numero delle
classi d’altezza significativa prese in esame, dal numero di registrazioni dell’i-esima altezza
significativa per il settore di provenienza e dalla frequenza totale.
AS2. Dal grafico a sinistra si osserva un massimo per onde provenienti da NNE pari al 16,6%. Le onde
più alte provengono da direzione compresa tra 80°N e 120°N.
AS3. Dal grafico a destra si osserva un massimo per onde provenienti da NNE con una percentuale del
13,9%. Le onde più alte provengono all’ incirca tutte da direzione compresa tra 20°N e 100°N.
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3
•
Altezza significativa media per settore.
Nota la frequenza per settore di provenienza, si è proceduto al calcolo dell’altezza significativa
media di largo per ogni settore e si sono ottenute le seguenti distribuzioni Hs0/θ.
AS2. I settori con altezza significativa media più rilevante sono quelli con direzione compresa tra
80°N e 130°N, con un picco a 110°N pari a circa 1.25m.
AS3. I i settori con altezza significativa media più rilevante sono quelli di direzione compresa tra
20°N e 110° N, con un massimo a 100°N
100 pari a circa 0.85m.
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4
•
Periodo di picco medio per settore.
Nota la frequenza d’apparizione è possibile valutare il periodo di picco di un fissato settore di
provenienza Tp/θ, ottenendo i diagrammi
diagramm seguenti.
AS2.. Si osservano periodi di picco medio con un massimo a 110°N, con un Tpmax pari a circa 5,1 s.
AS3.. Si osservano periodi di picco medio con un massimo a 110°N, con un Tpmax pari a circa 4,6 s.
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5
•
Flusso di energia per settore.
L’energia associata al moto ondoso di largo dipende da vari fattori quali l’altezza significativa, la
celerità dell’onda al largo e il peso specifico dell’acqua di mare.
Flusso di energia - Area di studio AS2
Settori [°N]
345-15
15-45
45-75
75-105
105-135
135-165
165-195
195-225
225-255
255-285
285-315
315-345
Flusso(N/s)
20
414
186
315
1151
118
37
30
15
2
1
2
Flusso di energia - Area di studio AS3
Settori [°N]
345-15
15-45
45-75
75-105
105-135
135-165
165-195
195-225
225-255
255-285
285-315
315-345
Flusso(N/s)
299
690
200
566
413
12
5
7
13
20
16
34
AS2.. Si è ottenuto un valore massimo del flusso di energia del moto ondoso dal settore (105°N-135°N)
(10
pari a 1151 N/s.
AS3.. Si è ottenuto un valore massimo del flusso di energia del moto ondoso dal settore (15°N-45°N)
pari a 690 N/s.
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6
•
Settore di traversia principale.
E’ il settore che comprende le direzioni delle agitazioni ondose più intense.
Inclinazione settore traversia principale
AS2
120°N
AS3
90°N
Analisi statistico-deterministica.
Avendo determinato precedentemente, per ogni direzione di provenienza del moto ondoso, le serie storiche
delle mareggiate e le relative grandezze caratteristiche medie e significative (altezze d’onda e periodi), è
stata di seguito eseguita un’analisi statistico - probabilistica di tali dati, tesa essenzialmente a valutare i
massimi valori delle caratteristiche del moto ondoso associati a fissati periodi di ritorno.
•
Probabilità di superamento omnidirezionale.
La probabilità di superamento omnidirezionale è rappresentata da una legge tipo “Weibull” che
dipende dai parametri u (adimensionale) e w (espressa in metri):
Parametri omnidirezionali
AS2
AS3
u
w [m]
u
w [m]
0.871
0.337
1.077
0.445
Dal punto di vista fisico w è il fattore scala e caratterizza i livelli di agitazione ondosa: aumenta con
l’aumentare dell’altezza delle onde; u, invece, regola il rapporto tra le altezze significative a diversi livelli di
probabilità: tale rapporto è tanto più grande quanto più u è piccolo.
•
Probabilità di superamento direzionale.
La probabilità di superamento direzionale può essere rappresentata dalla differenza di due “Weibull”
(Boccotti, 1997) e fornisce lo stesso parametro u della probabilità di superamento omnidirezionale e
due parametri wα , wβ caratteristici del settore.
Parametri direzionali
Area di studio AS2
345-15
15-45
45-75
75-105
105-135
135-165
165-195
195-225
225-255
255-285
285-315
315-345
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
wα [m]
wβ [m]
n.v.
n.v.
0.161
0.069
0.143
0.111
0.233
0.180
0.334
0.279
0.123
0.045
0.086
0.062
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
0.330
0.305
0.444
0.403
0.320
0.290
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
n.v.
Area di studio AS3
0.152
0.283
0.144
0.223
I valori massimi wα e wβ da considerare sono quelli evidenziati nella tabella soprastante. Il valore di u invece
è lo stesso per tutti i settori ed è pari a valore ottenuto dall’analisi omnidirezionale.
Da ricordare che il settore di traversia dal quale proviene il mare più forte, è quello caratterizzato dal valore
più alto di wα, se esistono più settori con lo stesso valore di wα allora il mare più forte, è quello che presenta
il valore minore di wβ.
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7
• Periodo di ritorno omnidirezionale.
Il periodo di ritorno omnidirezionale R rappresenta il periodo di ritorno di una mareggiata in cui l’altezza
significativa massima supera una soglia h.
AS2 - Livelli di altezza significativa eguagliati o superati mediamente ogni R anni.
h (0.1) [m]
h (1) [m]
h (5) [m]
h (10) [m]
h (20) [m]
h (50) [m]
h (100) [m]
h (200) [m]
h (500) [m]
∆ [m]
1.54
2.92
3.89
4.31
4.74
5.3
5.73
6.16
6.73
5.19
Il diagramma sottostante, evidenzia il legame R/h e si può osservare come per un periodo di ritorno pari a
10 anni il valore di soglia è pari a 4,31 m, mentre a un periodo di ritorno di 50 anni corrisponde una soglia di
altezza d’onda pari a 5,3 metri.
1000
R (Hs > h) [anni]
100
10
1
h [m]
0
0
2
4
6
8
10
12
14
16
AS3 - Livelli di altezza significativa eguagliati o superati mediamente ogni R anni.
h (0.1) [m]
h (1) [m]
h (5) [m]
h (10) [m]
h (20) [m]
h (50) [m]
h (100) [m]
h (200) [m]
h (500) [m]
∆ [m]
1.6
2.62
3.28
3.56
3.83
4.19
4.45
4.72
5.06
3.46
Il diagramma sottostante, evidenzia il legame R/h e si può osservare come per un periodo di ritorno pari a
10 anni il valore di soglia è pari a 3,56 m, mentre a un periodo di ritorno di 50 anni corrisponde una soglia di
altezza d’onda pari a 4,19 metri.
1000
R (Hs > h) [anni]
100
10
1
h [m]
0
0
2
4
6
8
10
12
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
14
16
8
•
Persistenza media.
La persistenza media D al di sopra di una certa soglia h rappresenta la durata di tempo media in cui
l’altezza significativa si mantiene al di sopra della soglia fissata.
AS2. Dal diagramma soprastante si può cogliere il fatto che all’aumentare del valore di soglia la
persistenza diminuisce rapidamente: ad esempio a una soglia di altezza significativa di 8 metri
corrisponde
onde una persistenza media di circa 5 ore.
AS3. Dal diagramma soprastante si può cogliere il fatto che all’aumentare del valore di soglia la
persistenza diminuisce rapidamente: ad esempio a una soglia di altezza significativa di 5 metri
corrisponde una persistenza media di circa 5 ore.
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9
Classificazione del moto ondoso.
L’analisi dei risultati ottenuti dallo studio meteomarino nelle diverse località è uno strumento utile a
comprendere quali siano i litorali maggiormente esposti al moto ondoso.
•
Indice caratteristico del moto ondoso.
E’ stato calcolato un indice caratteristico del moto ondoso, che tiene conto delle caratteristiche
meteomarine e morfologiche quali: flusso, inclinazione settore traversia principale, pendenza etc.
Per i comuni ricadenti nell’AREA 2 si sono ottenuti i seguenti indici:
ADS
DENOMINAZIONE
COMUNE
I
Iλ
Iα
IФ
I h (R)
AS2
AS3
AS3
AS3
AS3
AS3
CAS-1
COR-1
COR-2
ROS-1
ROS-2
ROS-3
CASSANO ALLO IONIO
CORIGLIANO CALABRO
CORIGLIANO CALABRO
ROSSANO
ROSSANO
ROSSANO
0,31
0,36
0,28
0,25
0,18
0,18
0,04
0,04
0,04
0,04
0,04
0,04
0,20
0,18
0,20
0,19
0,18
0,12
0,77
0,78
0,78
0,78
0,77
0,76
0,51
0,51
0,51
0,51
0,51
0,51
Sintesi dei risultati dello studio meteomarino.
CAS-1
Il territorio comunale di Cassano allo Ionio (CS) ricade nell’area AS2. Si tratta di un’area priva di costa
alta, esposta ai settori di traversia provenienti, principalmente, da sud-est e caratterizzata da bassi valori del
flusso di energia, che si distribuiscono intorno a due differenti direzioni: una proveniente da sud-est,
caratterizzata da fetch di notevole estensione (superiori a mille chilometri), ed una proveniente da nord-est,
caratterizzata da fetch di limitata estensione a causa della presenza delle coste lucane e pugliesi. Riguardo
quest’ultima direzione, è possibile osservare che i valori elevati del flusso di energia sono dovuti ad un moto
ondoso di elevata frequenza (superiore al 15%) ma di modesta entità. L’analisi probabilistica ha confermato
che il settore di traversia principale proviene da sud-est, in quanto i valori dei parametri direzionali dei
settori provenienti da nord sono sensibilmente inferiori rispetto a quelli dei settori provenienti da sud-est.
Riguardo i parametri omnidirezionali, è possibile osservare che il valore del “fattore scala” w è, dopo quello
dell’area AS18, il più piccolo calcolato ma, la presenza di un valore basso del parametro u, comporta
variazioni apprezzabili dell’altezza significativa al variare del periodo di ritorno: in particolare, per periodi di
ritorno pari a 0.1 anni si ottiene un’altezza significativa di 1.54 m mentre, per periodi di ritorno di 500 anni,
si ottiene un’altezza significativa di 6.73 m, con una variazione di 5.19 m. Infine, questo territorio è
caratterizzato da fondali di modesta pendenza, inferiore al 2%. L’indice caratteristico del moto ondoso
risulta, nel territorio di Cassano allo Ionio (CS), caratterizzato da un valore pari a 0.31 in quanto protetto dal
moto ondoso proveniente dai fetch di maggiore estensione grazie alla morfologia della costa.
COR-1, COR-2, ROS-1, ROS-2, ROS-3
I territori comunali di Corigliano Calabro (CS) e Rossano (CS) ricandono nell’area AS3. Si tratta di un’area
priva di costa alta e caratterizzata da bassi valori del flusso di energia (inferiori a tutti gli altri calcolati, ad
esclusione dell’area AS18), che si distribuiscono intorno a due differenti direzioni: una proveniente da est,
caratterizzata da fetch di significativa estensione (dell’ordine delle centinaia di chilometri), ed una
proveniente da nord-est, caratterizzata da fetch di limitata estensione a causa della presenza delle coste
lucane e pugliesi. Riguardo quest’ultima direzione, è possibile osservare che i valori elevati del flusso di
energia sono dovuti ad un moto ondoso di elevata frequenza (di poco inferiore al 15%) ma di modesta
entità. La maggior parte della costa appartenente a tale area ha orientamento tale da fungere da protezione
naturale all’azione diretta del moto ondoso proveniente da sud-est, che rappresenta il settore di traversia
principale della maggior parte delle aree adiacenti. L’analisi probabilistica ha confermato che il settore di
traversia principale proviene da est, in quanto i valori dei parametri direzionali dei settori provenienti da
nord sono sensibilmente inferiori rispetto a quelli dei settori provenienti da sud-est. Riguardo i parametri
omnidirezionali, è possibile osservare che il valore del “fattore scala” w è tra i più piccoli calcolati e la
presenza di un valore elevato del parametro u, comporta variazioni dell’altezza significativa al variare del
periodo di ritorno di piccola entità (le minori calcolate lungo le coste calabresi): in particolare, per periodi di
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
10
ritorno pari a 0.1 anni si ottiene un’altezza significativa di 1.6 m mentre, per periodi di ritorno di 500 anni, si
ottiene un’altezza significativa di 5.06 m, con una variazione di 3.46 m. Infine, questi territori sono
caratterizzati da fondali di pendenza significativa, con valore massimo superiore a 8%.
L’indice caratteristico del moto ondoso assume valori compresi tra 0.18 e 0.36. Il valore massimo
caratterizza il tratto settentrionale di Corigliano (CS), esposto direttamente al moto ondoso proveniente da
est, mentre il restante tratto di Corigliano (CS) e quello immediatamente adiacente di Rossano (CS) sono
caratterizzati da un valore pari, rispettivamente, a 0.28 e 0.25 in quanto la morfologia della costa protegge
parzialmente dal moto ondoso proveniente dai fetch di maggiore estensione. Infine, il valore minimo
caratterizza i restanti tratti di Rossano (CS), esposti al moto ondoso proveniente da nord-est.
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
11
RELAZIONE TECNICA
1. Introduzione
La presente relazione si riferisce all’AREA 2.
I Comuni costieri dell’AREA 2 interessati per il presente Piano sono:
02-1 – Cassano all’Ionio;
02-2 – Corigliano Calabro;
02-3 – Rossano.
Tali comuni rientrano nelle sub unità fisiografiche n. 4, 5, 6 e 7, come individuate nel documento Indagine
Conoscitiva 2003.
Nell’AREA 2lungo il tratto costiero, ricadono 2 siti SIC: il primo denominato Foce del Crati con codice
identificativo IT9310044, è individuato, appunto, alla foce del Fiume sul confine tra i comuni di Cassano allo
Ionio e Corigliano Calabro; il secondo denominato Casoni di Sibari con codice identificativo IT9310052, ricade
nel comune di Cassano allo Ionio, immediatamente a nord del porto dei Laghi di Sibari.
Di seguito è riportato il quadro di sintesi del lavoro di analisi e di programmazione svolta.
2. Quadro di insieme del litorale
I comuni costieri dell’AREA 2 appartengono ad una unità fisiografica che si sviluppa per 228 km. Il limite nord
si incontra in corrispondenza della Rondinella che rappresenta la radice delle scogliere che delimitano il Mar
Grande di Taranto. Il limite sud si incontra a Capo Colonne, ed è costituito da un promontorio roccioso con
fondali che superano i 7,2 m a ridosso della costa.
Il tratto di litorale in esame presenta un orientamento della linea di costa molto variabile, passando da un
primo tratto, fino alla foce del Crati, dove la normale alla riva è all’incirca in direzione NE, al tratto a sud del
Crati in Corigliano C. dove è ad E fino al porto, ed infine passa gradualmente a N nel tratto in Rossano tra le
località Momena e Zolfara.
L'esposizione della costa determina dinamiche litoranee longitudinali differenti fra i litorali dei Comuni
appartenenti all'area in esame. Il valore varia da un massimo di 100.000 mc annui (limite nord del tratto) ad
un minimo di 4000 mc (Momena di Rossano).
Il litorale in esame è caratterizzato da un indice a "criticità bassa".
Nella tratto in esame la direzione del trasporto netto è da SE a NW. L’entità netta del trasporto è molto
variabile (da 4.000 a 100.000 m3/anno).
Il molo dell’imboccatura del canale Stombi ha determinato un avanzamento della battigia sopraflutto con
erosione del tratto a nord.
La delimitazione delle sotto-unità fisiografiche contenenti i litorali dei comuni in esame è stata effettuata
ricercando i punti di discontinuità nel trasporto solido longitudinale.
La condizione di discontinuità del trasporto solido longitudinale si verifica allorquando siano presenti capi
rocciosi o opere che costituiscono dei punti fissi della costa e che interrompono la continuità sia della
spiaggia emersa che sommersa. La spiaggia sommersa si estende fino alla cosiddetta profondità di chiusura,
che è la profondità fino alla quale il materiale risente dell’azione del moto ondoso. Una sotto unità
fisiografica consiste in un tratto di litorale ai cui limiti si interrompe la continuità del flusso del trasporto
solido litoraneo ma non quella della spiaggia emersa e sommersa. Tale interruzione è legata alla divergenza
ed alla convergenza delle direzioni di propagazione del trasporto solido longitudinale con riferimento ad un
anno statistico medio. I punti in cui si incontrano tali condizioni sono, di norma, costituiti dai delta delle foci
dei fiumi e dei torrenti che sfociano a mare e dai punti in cui si annulla il trasporto solido longitudinale.
Tali punti di inversione sono localizzati:
1) in corrispondenza della foce del Crati nel comune di Cassano all’Ionio- punto di divergenza del trasporto
solido litoraneo;
2) in corrispondenza della foce del Trionto a nord del litorale di Crosia - punto di divergenza del trasporto
solido litoraneo.
A tal riguardo si riporta un estratto dell’Indagine Conoscitiva, 2003.
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
12
I Comuni costieri dell'Area 2 sono caratterizzati da una fascia litoranea "a costa bassa", con ampiezze medie
della spiaggia emersa superiori a50 metri (spiagge ampie). Solo in piccoli tratti appartenenti al litorale di
Rossano prossimi al Trionto la fascia emersa di spiaggia risulta inferiore e 40 metri (spiaggia media).
Nel tratto di litorale in esame la spiaggia, fino alla quota di -2,00 m, è costituita prevalentemente da ghiaie e
sabbie molto grossolane con il D50 tra 1 e 5 mm. Tra le quote - 2 e -4 m, la spiaggia è costituita
prevalentemente da sabbie medie con il D50 tra 0,2 e 0,5 mm, e tra le quote - 4 - 7 m da sabbie fini con il
D50 compreso tra 0,15 e 0,2 mm.
Il Master Plan ha realizzato una “fotografia” della situazione dell’intera costa con il relativo stato dell’erosione
costiera: ne è emerso che in generale il litorale in esame non è al momento interessato da particolari
fenomeni erosivi, ad eccezione di un piccolo tratto a nord della foce dello Stombi (comune di Cassano) dovuto
alla presenza di opere foranee (moli imboccatura).
Il lavoro ha seguito una metodologia sintetica ma rigorosa che è partita dall’Analisi dello Stato di Fatto per
individuare lo Stato di Rischio Erosione, gli Obiettivi di Salvaguardia e per arrivare a definire un Piano
complessivo degli Interventi: l’insieme di tali elementi costituisce il MASTER PLAN della protezione del
litorale.
L’Analisi dello stato di fatto è stata svolta con un approfondimento sufficiente ad individuare i principali
parametri che regolano ogni tratto omogeneo di costa (sub-unità fisiografica). Si è fatto riferimento in
particolare all’Indagine conoscitiva 2003, che si è provveduto ad aggiornare ed integrare con le conoscenze,
le modificazioni e gli interventi realizzati negli ultimi 10 anni.
Di seguito si presenta un compendio delle elaborazioni dell’ Indagine Conoscitiva 2003. Per ogni sub unità
fisiografica dell’Area 2, si evidenziano la tipologia della costa, l’ampiezza della spiaggia e le caratteristiche
granulometriche. Secondo le procedure adottate nello studio, per il periodo in esame, si indicano le aree
critiche individuate, con stima della velocità di avanzamento/arretramento della linea di riva ed indice di
dinamicità.
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
13
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
14
Nelle 2 tabelle che seguono, si riporta il quadro complessivo dello stato di erosione e di rischio del litorale
dell’Area 1, come risulta dal confronto linea di riva 1954-1998 (PAI Regione Calabria, 2001).
AREA2: confronto tra la linea di costa del 1954 e quella del 1998
COMUNE
COSTIERO
Cassano allo
Ionio
Corigliano
Calabro
Rossano
TOTALE AREA 2
RISCHIO
PER
ABITAZIONI
E
STRUTTURE
COLLETTIVE
Lunghezza
erosione
(m)
Lunghezza
ripascimento
(m)
Lunghezza
litorale
(m)
Superficie
ripasciuta
(mq)
Superficie
erosa
(mq)
Lunghezza di
litorale eroso
(%)
Lunghezza
di litorale
ripasciuto
(%)
Superficie
ripasciuta
rispetto al
totale
provinciale
(%)
Superficie
erosa
rispetto al
totale
provinciale
(%)
R2
1750
5280
8094
252165
72064
22%
65%
72,67%
18,94%
R2
1760
2480
12878
69630
67868
14%
19%
20,07%
17,84%
R2
7840
1770
17998
25187
240580
44%
10%
7,26%
63%
11350
9530
38970
346982
380512
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
15
AREA 2: maggiori focus erosivi nel periodo 1954-1998
COMUNE COSTIERO
località
Focus Erosivo (m)
Cassano allo Ionio
Il ronzo di Marcangelo
109
Corigliano Calabro
Foce Torr. Coriglianeto
70
Rossano
Foce Torr. Calognati
37
Rossano
Capo Trionto
86
La presente programmazione è stata realizzata nell’ottica di una salvaguardia immediata dell’intero tratto di
costa.
Il lavoro ha seguito una metodologia sintetica ma rigorosa che è partita dall’Analisi dello Stato di Fatto per
individuare lo Stato di Rischio Erosione, gli Obiettivi di Salvaguardia e per arrivare a definire un Piano
complessivo degli Interventi: l’insieme di tali elementi costituisce il MASTER PLAN della protezione del
litorale.
I 35 km di costa sono stati suddivisi in tratti omogenei che sono stati analizzati arrivando a definire uno Stato
di Rischio Erosione e gli Obiettivi di salvaguardia.
Infine è stato redatto un Piano complessivo degli interventi suddiviso in fasi secondo criteri di priorità in
relazione al rischio erosivo.
I dati aggiornati al 2013 sono riportati nella Relazione di “Piano Stralcio da Erosione Costiera”.
3 Suddivisione in tratti del litorale
Il litorale dell’AREA 2 in esame ha una lunghezza complessiva di 35 km dal limite comunale nord di Cassano
(confine con Villapiana) alla foce del fiume Trionto (nel comune di Rossano).
Il litorale, ai fini dell’analisi e del piano, è stato suddiviso in 6 sotto-tratti principali in relazione alle
caratteristiche naturali e alla presenza di opere. I tratti sono i seguenti:
AREA
02
CAS 02-1
1
COR02-2
1
2
ROS 02-3
1
2
3
TOTALE
TRATTO
MASTER PLAN
LITORALE DI CASSANO ALL’IONIO
Confine con Villapiana – foce del Crati
LITORALE DI CORIGLIANO CALABRO
Foce del Crati – porto di Corigliano
Porto di Corigliano – foce torrente Cino
LITORALE DI ROSSANO
Foce Cino - Momena
Momena - Zolfara
Zolfara – foce Trionto
Km
8
8
11,5
5,5
6
15,5
4,0
9,7
1,8
35
Indagine
conoscitiva
2003
Limiti tratti
4
Foce Crati
5
6
Porto di Sibari
6
7
7
Momena
Capo Trionto
4 Analisi dello stato di fatto, pericolosità e obiettivi
AREA 02-1 – ANALISI LITORALE DI CASSANO ALL’IONIO
Il tratto di costa nel comune di Cassano fa parte della sottounità fisiografica da Torre Cerchiara – foce del
Crati che si estende per 1 km a nord in Villapiana Lido ed ha uno sviluppo di 8 km.
Il litorale in esame è composto da un unico tratto:
TRATTO CAS-1: dal confine con Villapiana alla foce del fiume Crati di 8 km;
Il tratto in esame si estende dal confine Cassano-Villapiana alla Punta Coscio, ovvero la foce a delta del
fiume Crati in corrispondenza della quale, si ha un punto di divergenza del trasporto solido lungo riva.
La sottounità esaminata presenta continuità nella spiaggia ed anche nel trasporto solido litoraneo netto,
come risulta dalla Indagine conoscitiva 2003.
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
16
Il tratto di costa è caratterizzato da un diverso orientamento della linea di riva;partendo dal limite nord si
passa gradualmente da un orientamento ad Est (normale alla riva circa 90°N) ad un orientamento a NordEst (normale alla riva circa 35°N) in corrispondenza del litorale compreso tra lo Stombi ed il Crati.
Questa graduale variazione di orientamento della costa è probabilmente indotta dallo storico progressivo
lento avanzamento del delta del Crati.
I fondali del tratto sono caratterizzati da pendenze medie dello 0,03 -0,04 fino alla isobata –10 m tranne in
corrispondenza della foce del Crati dove il fondale degrada rapidamente (dalla isobata -1 alla -30 si hanno
pendenze dello 0,25).
Il litorale in esame risulta mediamente in accrescimento a partire dal 1955, tranne il tratto immediatamente
a nord del canale Stombi dove l’erosione è indotta dalla presenza dei moli foranei all’imboccatura.
Nel tratto è presente un trasporto litoraneo in direzione Nord-Ovest il cui valore netto annuale varia tra
45.000 mc e 100.000 mc. Nel tratto di litorale la spiaggia, fino alla quota di -1,00 m, è costituita
prevalentemente da ghiaie e sabbie molto grossolane con il D50 tra 1 e 9 mm. Tra le quote - 1 e -3 m, la
spiaggia è costituita prevalentemente da sabbie medie con il D50 tra 0,25 e 0,4 mm, e tra le quote - 3 - 7 m
da sabbie fini con il D50 compreso tra 0,15 e 0,2 mm. Il tratto è caratterizzato da una fascia litoranea "a
costa bassa", con spiagge emergenti ampie, mediamente superiori a 50 m.
Nel tratto in questione sono presenti due aree SIC/ZPS appartenenti alla Rete Natura 2000:
- “Casoni di Sibari” che si estende a nord della foce dello Stombi per un tratto di litorale di circa 1.400 m;
- “Foce del fiume Crati” che interessa anche il tratto di costa nel comune di Corigliano.
ALIMENTAZIONE TORRENTI
- il fiume Crati, la cui portata solida annua con la formula di Gravilovic è stata stimata in circa 840.000
mc/anno alimenta abbondantemente il litorale da Villapiana a Corigliano come indicano le spiagge ampie ivi
esistenti. Altro corso d’acqua di una certa rilevanza è il torrente Raganello che sfocia in prossimità del limite
nord del tratto.
STATO EROSIONE ED INTERVENTI
- In questo tratto le spiagge assumono rilevante valenza turistica. Esse sono mediamente ampie e le
infrastrutture retrostanti e l’abitato sono oltre la pineta esistente a distanza tale da non essere direttamente
esposte all'azione dei marosi. L’unico tratto in arretramento è quello a nord dell’imboccatura del canale
Stombi, che consente l’accesso al complesso “Laghi di Sibari” e periodicamente soggetta ad insabbiamento.
Tale erosione, causata dalla presenza dei moli foranei, non determina particolari problemi.
PERICOLOSITA'
- il problema più importante è il fenomeno dell’insabbiamento dell’imboccatura dello Stombi, che necessita di
periodici interventi di manutenzione consistenti nello spostamento degli inerti che ostruendo la foce del
canale creano ostacolo al naturale deflusso delle acque ed impediscono la navigabilità del canale stesso. Per
una mitigazione del fenomeno anzidetto si ritiene necessaria una sostanziale modifica ai moli foranei.
L’aggiunta nel tratto compreso tra lo Stombi ed il Crati di alcune opere trasversali, potrebbe aumentare
l’intervallo degli interventi di manutenzione.
OBIETTIVI
- mantenimento dell’ampiezza della spiaggia a nord dell’imboccatura dello Stombi;
- mitigazione del fenomeno di insabbiamento della foce dello Stombi.
AREA 02-2 – ANALISI LITORALE DI CORIGLIANO CALABRO
Il litorale di Corigliano Calabro ha una lunghezza complessiva di circa 11500 metri ed è divisibile in due tratti:
COR-1: dalla foce del fiume Crati al porto di Corigliano di 5,5 km;
COR-2:dal porto di Corigliano alla foce del t. Cino di 6 km.
TRATTO COR-1: dalla foce del fiume Crati al porto di Corigliano di 5,5 km;
La normale alla linea di costa per il tratto in esame è orientata ad Est. Il litorale riceve apporto di sedimenti
dal Crati e dal San Mauro. La geometria del tratto si presenta pressoché rettilinea. La dinamica sedimentaria
è prevalentemente di tipo cross-shore.
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
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Nel tratto di litorale la spiaggia, fino alla quota di -1,00 m, è costituita prevalentemente da ghiaie e sabbie
molto grossolane con il D50 tra 1 e 9 mm. Tra le quote - 1 e -3 m, la spiaggia è costituita prevalentemente
da sabbie medie con il D50 tra 0,25 e 0,4 mm, e tra le quote - 3 - 7 m da sabbie fini con il D50 compreso
tra 0,15 e 0,2 mm. Il tratto è caratterizzato da una fascia litoranea "a costa bassa", con spiagge emergenti
ampie, mediamente superiori a 50 m.
Nel tratto in questione è presente l’area SIC/ZPS appartenente alla Rete Natura 2000 denominata “Foce del
fiume Crati” che si estende a nord nel comune di Cassano all’Ionio.
ALIMENTAZIONE TORRENTI
- il fiume Crati, la cui portata solida annua con la formula di Gravilovic è stata stimata in circa 840.000
mc/anno alimenta abbondantemente il litorale da Villapiana a Corigliano come indicano le spiagge ampie ivi
esistenti. Altro corso d’acqua di una certa rilevanza è il torrente S. Mauro nel quale, dalla costruzione del
porto di Corigliano (già porto di Sibari) confluisce il torrente Malfrancato accreditato di una portata solida di
circa 18.000 mc/anno.
STATO EROSIONE ED INTERVENTI
- Il tratto non è in erosione e presenta spiagge ampie. Le uniche opere foranee esistenti sono i moli del
porto.
PERICOLOSITA'
- Al momento non vi sono situazioni di pericolo di danni da mareggiate.
OBIETTIVI
- Monitoraggio per la verifica del mantenimento dell’ampiezza delle spiagge esistenti.
TRATTO COR-2: dal porto di Corigliano al torrente Cino di 6 km;
La normale alla linea di costa per il tratto in esame è orientata a Nord-Est. Il litorale riceve apporto di
sedimenti dal Crati, dal Coriglianeto e dal Cino. La geometria del tratto si presenta pressoché rettilinea. La
dinamica sedimentaria è prevalentemente di tipo long-shore.
Nel tratto di litorale la spiaggia, fino alla quota di -1,00 m, è costituita prevalentemente da ciottoli, ghiaie e
sabbie molto grossolane con il D50 tra 1 e 9 mm. Tra le quote - 1 e -3 m, la spiaggia è costituita
prevalentemente da sabbie medie con il D50 tra 0,25 e 0,4 mm, e tra le quote - 3 - 7 m da sabbie fini con il
D50 compreso tra 0,15 e 0,2 mm. Il tratto è caratterizzato da una fascia litoranea "a costa bassa", con
spiagge emergenti ampie, mediamente superiori a 50 m.
ALIMENTAZIONE TORRENTI
- il fiume Crati, la cui portata solida annua con la formula di Gravilovic è stata stimata in circa 840.000
mc/anno alimenta abbondantemente il litorale da Villapiana a Corigliano come indicano le spiagge ampie ivi
esistenti. Altri corsi d’acqua di una certa rilevanza sono i torrenti Coriglianeto e Cino.
STATO EROSIONE ED INTERVENTI
- Il tratto non è in erosione e presenta spiagge ampie. Le uniche opere foranee esistenti sono i moli del
porto. L’abitato di Schiavonea è a distanza sufficiente dalla battigia.
PERICOLOSITA'
- Al momento non vi sono situazioni di pericolo di danni da mareggiate.
OBIETTIVI
- Monitoraggio per la verifica del mantenimento dell’ampiezza delle spiagge esistenti.
AREA 02-3 – ANALISI LITORALE DI ROSSANO
Il litorale di Rossano ha una lunghezza complessiva di circa 15500 metri e può essere suddiviso in tre tratti:
ROS-1: dalla foce del torrente Cino al torrente Momena di 4 km;
ROS-2:dal torrente Momena alla loc. Zolfara di 9,7 km.
ROS-3:dalla loc. Zolfara alla foce del Trionto di 1,8 km.
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TRATTO ROS-1: dal torrente Cino al torrente Momena di 4 km;
La normale alla linea di costa per il tratto in esame è orientata a Nord-Est. La geometria del tratto si
presenta pressoché rettilinea. La dinamica sedimentaria è prevalentemente di tipo long-shore.
Nel tratto di litorale la spiaggia, fino alla quota di -1,00 m, è costituita prevalentemente da ciottoli, ghiaie e
sabbie molto grossolane con il D50 tra 1 e 9 mm. Tra le quote - 1 e -3 m, la spiaggia è costituita
prevalentemente da sabbie medie con il D50 tra 0,25 e 0,4 mm, e tra le quote - 3 - 7 m da sabbie fini con il
D50 compreso tra 0,15 e 0,2 mm. Il tratto è caratterizzato da una fascia litoranea "a costa bassa", con
spiagge emergenti ampie, mediamente superiori a 50 m.
ALIMENTAZIONE TORRENTI
- il principale torrente che sfocia nel tratto è il Cino.
STATO EROSIONE ED INTERVENTI
- Il tratto non è in erosione e presenta spiagge ampie. Non vi sono opere di difesa. L’abitato è a distanza
sufficiente dalla battigia.
PERICOLOSITA'
- Al momento non vi sono situazioni di pericolo di danni da mareggiate.
OBIETTIVI
- Monitoraggio per la verifica del mantenimento dell’ampiezza delle spiagge esistenti.
TRATTO ROS-2: dal torrente Momena a Zolfara di 9,7 km;
La normale alla linea di costa per il tratto in esame è orientata mediamente a Nord. La geometria del tratto
si presenta pressoché rettilinea. Gli attacchi ondosi sono prevalentemente di tipo obliquo. Ciò stante la
dinamica sedimentaria è prevalentemente di tipo long-shore con trasporto solido da SE a NO con valori
compresi tra 15.000 mc e 28.000 mc.
Nel tratto di litorale la spiaggia, fino alla quota di -1,00 m, è costituita prevalentemente da ciottoli, ghiaie e
sabbie molto grossolane con il D50 tra 1 e 9 mm. Tra le quote - 1 e -3 m, la spiaggia è costituita
prevalentemente da sabbie medie con il D50 tra 0,25 e 0,4 mm, e tra le quote - 3 - 7 m da sabbie fini con il
D50 compreso tra 0,15 e 0,2 mm. Il fondale degrada rapidamente dalla isobata -10 alla -50. Il tratto è
caratterizzato da una fascia litoranea "a costa bassa", con spiagge emergenti medio-ampie, da 30 fino ad
oltre 50 m.
ALIMENTAZIONE TORRENTI
- i principali torrenti che sfociano nel tratto sono il Colognati ed il Coserie.
STATO EROSIONE ED INTERVENTI
- Il tratto non è in erosione e presenta spiagge medio-ampie (da 30 al oltre 50 m). Non vi sono opere di
difesa. Localmente alcune unità abitative e strutture sono state costruite in prossimità dell’arenile a 30-50
m dalla battigia attuale.
PERICOLOSITA'
- Nel presente master plan al momento non vengono previsti interventi. Non si è a conoscenza di danni a
strutture o unità abitative. Tuttavia appare opportuno prestare attenzione ai punti più esposti.
OBIETTIVI
- Monitoraggio per la verifica dell’evoluzione dei luoghi, mantenimento dell’ampiezza delle spiagge esistenti.
TRATTO ROS-3: da Zolfara alla foce del Trionto di 1,8 km;
La normale alla linea di costa per il tratto in esame è orientata mediamente a Nord-Ovest. La geometria del
tratto si presenta pressoché rettilinea. Gli attacchi ondosi sono prevalentemente di tipo obliquo. Ciò stante la
dinamica sedimentaria è prevalentemente di tipo long-shore con trasporto solido da SE a NO con valori
compresi di circa 35.000 mc.
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
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Nel tratto di litorale la spiaggia, fino alla quota di -1,00 m, è costituita prevalentemente da ciottoli, ghiaie e
sabbie molto grossolane con il D50 tra 1 e 9 mm. Tra le quote - 1 e -3 m, la spiaggia è costituita
prevalentemente da sabbie medie con il D50 tra 0,25 e 0,4 mm, e tra le quote - 3 - 7 m da sabbie fini con il
D50 compreso tra 0,15 e 0,2 mm. Il fondale degrada rapidamente dalla isobata -10 alla -50. Il tratto è
caratterizzato da una fascia litoranea "a costa bassa", con spiagge emergenti medie, mediamente comprese
tra 30 e 50 m.
Nel tratto in questione è presente l’area SIC/ZPS appartenente alla Rete Natura 2000 denominata “Fiumara
Trionto”.
ALIMENTAZIONE TORRENTI
- il corso d’acqua principale è il fiume Trionto la cui portata solida è stimata con la formula di Gravilovic in
circa 177.000 mc/anno.
STATO EROSIONE ED INTERVENTI
- Nel tratto vi è stata un’erosione nel periodo 1958-1985. Dal 1985 al 1998 la situazione è mediamente
stazionaria. Non vi sono opere di difesa. Non vi sono strutture ed abitati in prossimità della riva.
PERICOLOSITA'
- Nel presente master plan al momento non vengono previsti interventi.
OBIETTIVI
Monitoraggio per la verifica dell’evoluzione dei luoghi, mantenimento dell’ampiezza delle spiagge esistenti.
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5 Piano degli interventi
AREA 02-1 – PIANO INTERVENTI LITORALE DI CASSANO ALL’IONIO
Gli interventi riguardano:
- il Tratto a nord dell’imboccatura dello Stombi;
- il tratto compreso tra lo Stombi ed il Crati
DESCRIZIONE INTERVENTI
CAS-1: Tratto dal confine con Villapiana alla foce del fiume Crati di 8 km
01 - RI Ripascimento per 30.000 m3
02 - PE Pennello emerso
03 - PE Pennello emerso
04 - PS Pennello semi-sommerso: parte emersa (l=40 m) – parte sommersa (l=20 m)
05 - PS Pennello semi-sommerso: parte emersa (l=40 m) – parte sommersa (l=20 m)
06 - PS Pennello semi-sommerso: parte emersa (l=40 m) – parte sommersa (l=20 m)
Tabella di sintesi Opere Esistenti ed Interventi Area 02-1
AREA
Comune
N°
E/R/P
02-1
CAS-1
01
P
02
P
03
P
04
P
05
P
06
P
Tipo
RI
PE
PE
PS
PS
PS
Descrizione
Stombi
TORRENTI
Il presente Piano ritiene strategici gli interventi per il ripristino dell’apporto solido a mare dei torrenti/fiumi
che sfociano nel tratto costiero che potranno tuttavia essere programmati solo in presenza dei dati scientifici
conoscitivi sui bacini fluviali ed integrando gli interventi programmati sugli stessi per il rischio alluvione. Il
prelievo dei sedimenti dagli accumuli nelle aste terminali fluviali per il ripascimento delle spiagge dell’area è
un intervento compatibile al riequilibrio complessivo.
Per il potenziale prelievo di inerti finalizzati ad interventi di ripascimento sono state individuate le seguenti
aste fluviali, già oggetto di estrazione con tale finalità in passati interventi:
Fiume Crati – T. Raganello
DEPOSITI PER IL RIPASCIMENTO DEI LITORALI
Sono state individuate nel Master Plan le aree di deposito delle sabbie fluviali e costiere da utilizzare non solo
per i ripascimenti delle spiagge dell’Area 02, che non presenta particolari problemi, ma soprattutto per le
aree limitrofe. Le aree di deposito sono connesse ai processi di alimentazione fluviali e alle dinamiche
costiere e sono di tre tipi:
DC
Depositi costieri (accumuli su moli portuali, foci fluviali, conformazioni naturali ecc.)
DF
Depositi fluviali (aste terminali, a monte briglie/sbarramenti ecc.)
DM
Depositi marini (barre sottocosta oltre la linea di frangenti)
L’Area 02 contiene volumi di depositi ampiamente sufficienti al fabbisogno occorrente.
L’area a nord dell’imboccatura del canale Stombi, in forte accrescimento è un’area di potenziale prelievo DC.
MANUTENZIONE OPERE ESISTENTI
Tutte le opere esistenti rientrano in un “Piano di Manutenzione delle Opere esistenti” che ha carattere di
ordinarietà. Le manutenzioni seguono i necessari monitoraggi e non possono essere definite a priori in un
piano di riequilibrio come il Master Plan.
Esse sono realizzate in continuità con tutti gli interventi in corso e da realizzare attraverso un fondo
manutentivo specifico da inserire se possibile nei quadri economici e/o da finanziare separatamente.
Regione Calabria, Autorità di Bacino Regionale – Master Plan Erosione Costiera - Area 2
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