presentazione

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25‐26 giugno 2014
LA RIFORMA DELLE PROFESSIONI:
LA
RIFORMA DELLE PROFESSIONI:
p
una rivoluzione copernicana!
Ing. Franco del Conte
Vice Presidente
Consiglio Direttivo
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La professione è cambiata!
La professione è cambiata! Dal gennaio 2013, con l’approvazione della
legge 4, il mondo delle professioni così
come lo conoscevamo non esiste più!
professionalità, professione, professionista
spot promozionali per promuoversi sul
mercato del passaparola
 troppo spesso autoreferenziale
 quasi sempre auto celebrativo
Franco del Conte
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Il mercato
Finalmente affrontata la più che ventennale
questione della riforma duale delle professioni per
ridurre la “asimmetria informativa” che da
sempre caratterizza il rapporto tra cliente ed
professionista o sedicente tale.
La posizione dominante per conoscenza, abilità e
competenza capitalizza uno stato di necessità.
competenza,
necessità
La sudditanza psicologica di fronte ad un avvocato,
un medico, un ingegnere è figlia di una fiducia
garantita
tit dallo
d ll Stato
St t tramite
t
it il Ministero
Mi i t
di Grazia
G i e
Giustizia, per tutelare diritti
primari, beni
costituzionali: libertà,, salute,, sicurezza.
Franco del Conte
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Il mondo “duale” delle professioni
GLI ORDINI/COLLEGI
ll’iscrizione
iscrizione obbligatoria a tutela di diritti obbligatoria a tutela di diritti
costituzionali di cittadinanza
LE ASSOCIAZIONI con il riconoscimento giuridico della L
con il riconoscimento giuridico della L. 4/2013, offrono tutele pubblicistiche a garanzia della qualità, della buona fede e della correttezza della prestazione
e della correttezza della prestazione.
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QUALI PROFESSIONI ?
Regolamentate RISERVATE
g
(ALBI, ORDINI, COLLEGI)
Para‐regolamentate RISERVATE
(ELENCHI DI MINISTERI)
Regolamentate Legge 4/2013 LIBERE
/
(Associazioni‐Aggregative art. 3 – COLAP)
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REGOLATORI
Il sistema professionale ha bisogno di regolatori:
Il sistema professionale ha bisogno di regolatori:
1. fondamentali, a tutela del mercato
rappresentano le radici strutturali della professione con la rappresentano
le radici strutturali della professione con la
conoscenza, la competenza che promuova il passaggio dall’artigianalità all’economia della conoscenza
2. caratteri distintivi, a tutela dell’etica
quali conoscenza sistematica, esperienza applicativa, autonomia responsabilità corregga le asimmetrie dell’utente
autonomia, responsabilità, corregga le asimmetrie dell
utente non‐esperto, in una ottica di servizio (standard e buone prassi)
3 fattori di eccellenza, a tutela dell
3.
fattori di eccellenza a tutela dell’accreditamento
accreditamento
Promozione del miglioramento continuo verso l’eccellenza (best practice, premi qualità)
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Le professioni ordinistiche
p
Il cittadino/cliente per tutelare i propri diritti costituzionali sa
di dover dare la propria fiducia solo a professionisti iscritti
negli elenchi ed albi riservati agli ordini e collegi.
Fi a ieri
Fino
i i superare l’esame
l’
di stato,
t t voleva
l
di abilitare
dire
bilit
il
professionista ad esercitare e stare sul mercato vita natural
durante.
durante
Con il DPR 137/2012, anche le attività “riservate” presentano
alcune novità: l’abolizione delle tariffe minime, la formazione
continua, l’obbligo di definire e preventivare la propria
prestazione, di attivare una assicurazione RC.
Franco del Conte
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il riconoscimento del livello professionale
Nelle professioni regolamentate è garantito dall’esame di stato a cui gli ordini/collegi partecipano con i loro
ordini/collegi partecipano con i loro rappresentanti (stakeholder
istituzionali) quali certificatori dei valori dell’INFORMAZIONE
valori dell
INFORMAZIONE RILEVANTE RILEVANTE
per la professione in esame.
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L’aggiornamento professionale degli ingegneri
Il nuovo Regolamento è entrato in vigore il
1° gennaio 2014.
Le linee di indirizzo approvate dal CNI riconoscono, ai sensi dell’art.
13 comma 3 del regolamento, CFP alle sole attività formative di
apprendimento non formale erogate nel 2013 dagli Ordini Territoriali.
Tutti gli ingegneri iscritti all'albo ricadono nell’obbligo della
formazione, a tutti gli iscritti alla data di entrata in vigore dell’obbligo
formativo verranno accreditati 60 CFP e, per i soli corsi di formazione
erogati dagli Ordini territoriali che attestino la partecipazione del
discente all’evento formativo, saranno accreditati al massimo 60 CFP.
Franco del Conte
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Le professioni non ordinistiche
p
Le altre professioni hanno trovato una precisa collocazione giuridica solo quando la potestà legislativa
collocazione giuridica solo quando la potestà legislativa è passata dal Ministero di Grazia e Giustizia al Ministero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico.
L’entrata in vigore della L.4, già dal titolo “Disposizioni in materia di professioni non organizzate “ a dir poco in materia di professioni non organizzate
a dir poco
infelice, suscita non poche legittime perplessità nel cliente/consumatore/cittadino che vuole comprendere
cliente/consumatore/cittadino che vuole comprendere gli effettivi vantaggi dall’attuale disciplina delle cosiddette “professioni
cosiddette professioni non riservate
non riservate”. Franco del Conte
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Così fan tutti ……
IlIl professionista, richiamandosi alla legge 4, professionista richiamandosi alla legge 4
dichiara di lavorare nel rispetto del Codice del C
Consumo (D.Lvo
(D L 6 settembre 2005, n. 206), 6
b 2005 206)
adottando: 1. codici di condotta e di comportamento;
2. un processo organico di controllo,
un processo organico di controllo,
3. regole di autodisciplina nei contenziosi.
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La Legge 4 a tutela del consumatore
La Legge 4 a tutela del consumatore
le professioni non ordinistiche normate solo per PROFESSIONISTI che dichiarano di agire ai sensi della Legge 4/2013. Questa legge, innovativa, permissiva e liberale, che disciplina i comportamenti e le condotte professionali, avrebbe meritato i l
d
f i
li
bb
i
miglior sorte presso il consumatore/cliente beneficiario!!
Il professionista L.4 può decidere come svolgere la propria Il professionista
L 4 può decidere come svolgere la propria
attività in tre modi assai diversi tra loro
associato, certificato, autoregolamentato. Il mercato lo deve sapere ma deve sapersi orientare nella scelta,
solo così le opportunità possono diventare effettivi vantaggi.
Franco del Conte
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PROFESSIONISTI A NORMA DI LEGGE
PROFESSIONISTI A NORMA DI LEGGE
OGGI
ORDINISTICA (DPR 7 agosto 2012, n. 137) ASSOCIATIVA (Art. 2 ‐ Legge 14 gen 2013, n. 4) AUTOREGOLAMENTATA (Art. 6 – L. n. 4/13)
CERTIFICATA (Art. 9 – L. n. 4/13) CERTIFICATA /
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Così fan tutti…. GLI ASSOCIATIVI
Affidarsi, con regole certe, alle associazioni professionali che, oltre a poter rilasciare un attestato di comptetenza
h l
il i
di
relativo agli standard qualitativi e di qualificazione professionale dei soci (SCHEMA di) devono:
professionale dei soci (SCHEMA di), devono: 1. promuovere la formazione permanente;
2 adottare un codice di condotta (Codice del Consumo); 2.
adottare un codice di condotta (Codice del Consumo);
3. vigilare sulla condotta professionale;
4. stabilire ed applicare le sanzioni disciplinari; stabilire ed applicare le sanzioni disciplinari;
5. attivare uno sportello di riferimento per il cittadino ‐
consumatore in caso di contenzioso con i propri soci.
Franco del Conte
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Così fan tutti ... GLI AUTOREGOLAMENTATI
Visto che l’attestazione non rappresenta un requisito necessario per l’esercizio dell’attività, il professionista autoregolamentato si presenta sul mercato semplicemente dichiarando che la sua atti ità si s ol e in onformità della Normati a
attività si svolge in conformità della Normativa Tecnica UNI applicabile se esiste. In Italia, con la presenza attiva anche sul mercato l
l
h
l
ordinistico di millantatori che espongono titoli falsi, cosa mai potrà avvenire in un regime che si
cosa mai potrà avvenire in un regime che si autoregolamenta da sé e con la sola minaccia sanzionatoria del Codice del Consumo???
sanzionatoria del Codice del Consumo???
Franco del Conte
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Così fan tutti … I CERTIFICATI
ecco quindi la terza possibilità per il professionista del i di l t
ibilità
il
f i it d l
“faidate”: correggere la “asimmetria informativa” con una bella e autorevole certificazione (SCHEMA di).
(
)
Un bollino di tutela che gli Organismi di Certificazione possono rilasciare a qualunque professionista, anche non iscritto ad alcuna associazione
alcuna associazione.
Quale professionista, tra l’associativo, il certificato e l’autoregolamentato fornisce la maggiore e migliore tutela per il consumatore/cliente?
CARATTERISTICHE DEGLI OdC
• COMPETENZA (in
(i modo
d particolare
ti l
neii llaboratori)
b t i)
• IMPARZIALITA’ (in modo particolare nei sistemi di gestione )
TERZIALITA’ (qualche dubbio nella valutazione di persone)
• TERZIALITA
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JOB DESCRIPTION JOB DESCRIPTION –– JOB PROFILE NEL LIVELLO EQF
ANNEX II Descriptors defining levels in the European Qualifications Framework
(EQF) Each of the 8 levels is defined by a set of descriptors indicating the learning
outcomes relevant to qualifications at that level in any system of qualifications.
a)) Individuazione della figura professionale I di id i
d ll fi
f i
l
(denominazione) b) descrizione del ruolo o posizione organizzativa
descrizione del ruolo o posizione organizzativa
c) Individuazione dei verbi caratterizzanti i compiti principali
d) Individuazione dei principali compiti (JOB PROFILE) con responsabilità e competenza
p
p
e) Individuazione del livello di autonomia
f) MATRICE EQF: conoscenza, abilità, competenza
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Le azioni degli otto livelli dell’EQF
1. eseguire, attuare, svolgere
2. effettuare, concretizzare, produrre
3. conseguire, realizzare, porre in essere, erogare, assistere, segnalare
4 provvedere, curare, gestire, vigilare, supportare, partecipare, 4.
d
ti
i il
t
t i
contribuire
5 assicurare, coordinare, rappresentare, salvaguardare
5.
assicurare coordinare rappresentare salvaguardare
6. garantire, presidiare, sovraintendere, tutelare
7. governare, fornire direttive, delineare strategie, indirizzare, amministrare, dirigere
8. promuovere, dare impulso, favorire, istituire e analoghi
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LA PROATTIVITA’ ASSOCIATIVA
Da sempre il valore aggiunto delle associazioni professionali è poter cogliere i segnali deboli provenienti dal mercato che, messi a fuoco dal dialogo continuo con i propri soci, vanno oltre la cogenza di legge, sanno cogliere le best practice senza t
trascurare le bad practice, scovano i punti di forza per l b d
ti
i
ti di f
inseguire il miglioramento continuo e l’eccellenza. Oggi assistono ed accompagnano il socio nelle forme previste
Oggi, assistono ed accompagnano il socio nelle forme previste dalla Legge, possono ricorrere a forme associative aggregative a cui, con atto volontario di grande trasparenza, delegano i requisiti di terziarità richiesti da un mercato che vuole essere meno asimmetrico per il consumatore.
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IL SITO WEB DEL MISE
Le associazioni professionali e le forme aggregative pubblicano nel proprio sito web secondo criteri di
pubblicano nel proprio sito web, secondo criteri di trasparenza, correttezza e veridicità, gli elementi informativi dei propri comportamenti che presentano
informativi dei propri comportamenti che presentano utilità per il consumatore.
Inoltre con assunzione di responsabilità dei propri
Inoltre, con assunzione di responsabilità dei propri rappresentanti legali, le medesime informazioni sono comunicate al Ministero dello Sviluppo Economico e
comunicate al Ministero dello Sviluppo Economico e da quest’ultimo pubblicate nel proprio sito internet. Franco del Conte
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LE ASSOCIAZIONI A TUTELA DEL MERCATO
Gli argomenti vincenti del professionista associativo: una filiera organica e strutturata di formazione, di vigilanza e controllo argomentata, credibile e super partes, senza fini di lucro.
Il professionista si affida alla propria associazione di riferimento con un atto di fiducia iniziale, la credibilità dell’associazione e la sua autorevolezza sul mercato si f
fonderà quindi sulla trasparenza e correttezza dei à
ll
comportamenti associativi.
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criteri di qualificazione criteri di qualificazione A.I.PRO.S.
A.I.PRO.S.
La interdisciplinarietà degli aspetti teorici e applicativi costituenti il vasto e complesso settore della sicurezza, ha ampliato il quadro delle competenze e delle professionalità, il che premia la
delle competenze e delle professionalità, il che premia la qualificazione degli operatori come fattore di qualità riconosciuto ed apprezzato dal mercato:
•massimizzando
massimizzando il livello qualitativo delle professionalità;
il livello qualitativo delle professionalità;
•massimizzando il livello delle garanzie per l’utente;
•rendendo il sistema delle professioni più competitivo.
LL’esigenza
esigenza di di “qualificazione”
qualificazione è stata inserita in numerosi recenti è stata inserita in numerosi recenti
provvedimenti legislativi e normativi di SECURSAFETY®, quale obbligo richiesto per l’espletamento di attività nei settori della sicurezza, in modo particolare per le “figure professionali” e la loro i
i
d
ti l
l “fi
f i
li” l l
“qualificazione professionale”, le “competenze operative” da assegnare agli operatori della sicurezza nei vari livelli e mansioni.
Franco del Conte
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ATTESTATO DI COMPETENZA AIPROS
Come in un corretto ciclo di gestione del rischio si distingue una fase di
prevenzione - ex ante - ed una di protezione - ex post, così in AIPROS
vengono prima definiti gli standard prestazionali dei propri associati, lo
skill professionale e la tariffa media più probabile associata agli
standard ed agli skill sopra definiti
poi,, si attua la tutela del cliente tramite la sorveglianza
p
g
nell’uso
dell’attestato, le coperture assicurative e la sanzione associativa
(interdizione temporanea, radiazione).
La qualificazione professionale del socio AIPROS avviene con una
attività di audit di parte seconda in cui - in via presuntiva - viene
rilasciata l’attestazione di competenza garantita dalla qualità delle
procedure adottate dal Sistema Organizzativo AIPROS, finalizzate al
suo rilascio, per evidenziare le caratteristiche distintive (alla
(
data
MISSION e nel futuro VISION), specie se concorrenti con altre
associazioni su segmenti professionali che, troppo spesso, solo
apparentemente
t
t sii presentano
t
omogenei.i
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PROFESSIONISTA SICUREZZA ANTICRIMINE
UNI 10459 Profilo del professionista della security
UNI 10459 Profilo del professionista della security
In possesso di conoscenze, abilità e competenze che gli consentono di
operare nel campo della sicurezza anticrimine o security,
security per garantire
la gestione complessiva del processo di security o di rilevanti sottoprocessi, in funzione del grado di complessità dell’Organizzazione nella
quale
l opera.
L’articolazione e lo sviluppo della funzione dipendono dal tipo di attività,
modello di business, processi, numero di sedi, personale impiegato,
fatturato, risorse economiche, dimensione territoriale, policy aziendale.
Il Professionista della security può essere coinvolto - a vari livelli nella g
gestione strategica,
g , tattica o operativa
p
di ognuna
g
delle p
predette
attività, integrata nel loro insieme o prese singolarmente, a cui possono
corrispondere altrettanti livelli EQF per le competenze, abilità e
conoscenze a lui richiesti nell’attività
nell attività.
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PROFESSIONISTA SICUREZZA ANTICRIMINE UNI 10459 in AIPROS •Analista dei rischi di origine criminosa o di security
•Incaricato
I
i t del
d l servizio
i i antifrode
tif d
•Formatore in materia di rischi di security e delle modalità di prevenzione
•Auditor tecnico di security
•Consulente /Manager della business/competitive intelligence aziendale
•Consulente
C
l t /C
/Compliance
li
Offi
Officer
prescrizioni
i i i cogenti
ti e volontarie
l t i di security
it
•System Integrator di sicurezza aziendali
•Consulente/Manager della continuità operativa (Business Continuity e Disaster Recovery)
•Responsabile risorse umane ed economiche di security
•Titolare
Tit l
o institore
i tit
o di
direttore
tt
ttecnico
i di iistituto
tit t di vigilanza
i il
privata
i t ((ex. D
D.M.
M n. 269/2010)
•Manager o Gestore delle crisi (Crisis Management)
•Coordinatore delle investigazioni private affidate a investigatori terzi abilitati ai sensi del T.U.L.P.S.
•Responsabile della sicurezza e della corretta gestione e custodia dei dati (Privacy manager)
•Investigatore
I
ti t
privato
i t abilitato
bilit t aii sensii d
dell T.U.L.P.S.
T U L P S e del
d lD
D.M.
M n. 269/2010
•Incaricato del monitoraggio e del reporting di security
•Consulente di protezione dallo spionaggio industriale
•Consulente security “Infrastrutture Critiche” D.Lgs. n. 61 /11 e Direttiva 2008/114/CE
•Responsabile
R
bil d
della
ll protezione
t i
ed
della
ll ttutela
t l VIP
•Consulente/Incaricato/Responsabile aziendale dei rapporti con le FFOO e altre istituzioni di sicurezza
•Consulente o Responsabile della Sicurezza informatica (ICT Security)
•Supervisore della gestione di contratti di security
•Consulente
C
l t SSLL per lla prevenzione
i
e lla protezione
t i
d
daii rischi
i hi origine
i i criminosa
i i
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Professionista prevenzione protezione incendi (FIRE EXPERT)
in possesso di conoscenze, abilità e competenze nel campo della
prevenzione incendi tali da g
p
garantire la g
gestione complessiva
p
della sicurezza, in funzione del grado di complessità
dell’Organizzazione nella quale opera.
L’articolazione
L
articolazione e lo sviluppo della funzione dipendono dal tipo di
attività, dalla classe del livello di rischio, della pericolosità delle
sostanze trattate e stoccate, del numero di sedi, dal personale,
delle risorse economiche
economiche, dalla dimensione territoriale
territoriale.
Il PROFESSIONISTA DI PREVENZIONE INCENDI può essere coinvolto
nella gestione strategica, tattica o operativa di ognuna delle
predette attività,
attività affrontate singolarmente o integrate nel loro
insieme e, pertanto, qualificato sui diversi livelli di EQF
competenza, abilità e conoscenza a lui richiesti dalle
caratteristiche
tt i ti h dell’Organizzazione.
d ll’O
i
i
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Fire Expert in AIPROS Aree di responsabilità del Aree
di responsabilità del PROFESSIONISTA DI PREVENZIONE INCENDI:
•Addetto SPP (ex D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
•Consulente analista e valutatore dei rischi di incendio
•Formatore in materia di prevenzione incendi
F
i
i di
i
i
di
•Auditor tecnico di sicurezza antincendio
•Compliance Officer prescrizioni normative di prevenzione incendi
•Coordinatore dei sistemi integrati di sicurezza
•Coordinatore dell’emergenza antincendio
•Incaricato del controllo e della sorveglianza antincendio
g
•Manager di gestione delle crisi (Crisis Manager)
•Consulente assicurativo esperto nella ricerca delle cause d’incendio
•Responsabile
Responsabile della squadra addetta alla lotta antincendio
della squadra addetta alla lotta antincendio
•Incaricato del monitoraggio e del reporting di sicurezza antincendio
•Consulente del datore di lavoro per la tutela della salute dei lavoratori e per la prevenzione e la protezione dei beni aziendali dai rischi di incendio
per la prevenzione e la protezione dei beni aziendali dai rischi di incendio.
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Professionista SLL – TU 81/08 in possesso di conoscenze, abilità e competenze nel campo
della prevenzione degli infortuni sul lavoro tali da garantire la
gestione
ti
complessiva
l
i d
della
ll safety
f t all’interno
ll’i t
d
della
ll
Organizzazione nella quale opera, in relazione del grado di
complessità.
p
Deve conoscere e saper
p fare applicare
pp
la
normativa vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro in
particolare il D.Lgs. n. 81/08. Se RSPP, ASPP, RLS deve
possedere anche i requisiti cogenti del D.Lgs.
D Lgs n.
n 195/03
195/03.
L’articolazione e lo sviluppo della funzione e quindi il
corrispondente
p
livello EQF dipendono
p
in via p
principale
p
da: tipo
p
di attività, processi produttivi, numero di unità produttive e di
lavoratori impiegati, livello di formazione, risorse , dimensione
territoriale sensibilità e policy del management .
territoriale,
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Professionista SLL in AIPROS Principali aree di responsabilità
•Responsabile interno od esterno del servizio di prevenzione e protezione aziendale (ex D.Lgs.
81/2008 e s.m.i.)
•Consulente esterno per l’analisi e la valutazioni dei rischi
•Formatore in materia di prevenzione e protezione dai rischi di infortunio sul lavoro
•Auditor tecnico della sicurezza antinfortunistica
•Verificatore della conformità dei luoghi di lavoro alle prescrizioni normative vigenti
•Coordinatore dei sistemi integrati di sicurezza
•Coordinatore dell’emergenza
dell emergenza
•Incaricato della gestione, controllo e sorveglianza antinfortunistica
•Manager di gestione delle crisi (Crisis Manager)
•Consulente o Pianificatore delle misure di prevenzione e protezione in azienda
•Coordinatore per la sicurezza del cantiere in fase di progettazione delle opere in appalto
•Coordinatore per la sicurezza del cantiere in fase di esecuzione delle opere in appalto
•Responsabile dei lavori in cantiere e preposto ai controlli sui rischi interferenziali
•Consulente esterno del datore di lavoro per la tutela della salute dei lavoratori e per la prevenzione
e la protezione dai rischi in azienda
Il Professionista della sicurezza nei luoghi di lavoro AIPROS si colloca su tre livelli EQF su
altrettanti livelli di competenza, abilità e conoscenza a lui richiesti nella gestione strategica, tattica o
operativa di ognuna delle predette attività, prese singolarmente o in maniera integrata per le aree di
responsabilità esposte,
esposte a seconda delle caratteristiche dell’Organizzazione
dell Organizzazione.
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esperti di impianti di allarme
(intrusione e rapina) CEI
C 79.3
93
“I responsabili di valutazione del rischio
e della
d ll progettazione
tt i
e pianificazione
i ifi
i
dell’opera, installazione, manutenzione e
riparazione del Sistema di Allarme
Intrusione e Rapina devono avere la
necessaria formazione ed esperienza”
l’Allegato K individua “le competenze
dei soggetti che operano a vario titolo
nell’ambito
ll’ bit della
d ll fornitura
f
it
di servizi
i i per
impianti di allarme intrusione e rapina”.
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Esperti CEI 79.3 in AIPROS
l esperto di impianti di Allarme Intrusione e Rapina è la figura professionale che,
l’
che
continuamente e costantemente aggiornata sull’evoluzione delle tecnologie, delle
metodologie, della normativa tecnica e legislativa applicabile, gestisce le varie fasi della
valutazione del rischio, progettazione dell’impianto o validazione del progetto.
Per svolgere i compiti previsti deve possedere adeguata conoscenza,
conoscenza abilità e competenza:
•delle metodologie e tecniche per la valutazione del rischio,
•delle metodologie per la progettazione e validazione dei progetti di impianti di Allarme Intrusione e
Rapina;
•delle norme tecniche relative agli impianti elettrici in generale ed in particolare agli impianti di
Allarme Intrusione e Rapina;
•delle apparecchiature facenti parte di sistemi di Allarme, delle tecnologie impiegate e delle relative
norme tecniche.
ll’ esperto nell
nell’installazione
installazione, manutenzione e riparazione di impianti di Allarme Intrusione e
Rapina è la figura professionale che, continuamente e costantemente aggiornata
sull’evoluzione delle tecnologie, delle metodologie, della normativa tecnica e legislativa
applicabile, gestisce le varie fasi del processo di installazione, messa in servizio e
manutenzione/riparazione di un impianto,
impianto
Per svolgere i compiti previsti deve possedere adeguata conoscenza (e competenza):
•della legislazione in materia di esecuzione di impianti;
•delle metodologie per la manutenzione degli impianti;
•delle apparecchiature facenti parte di sistemi di Allarme e delle tecnologie impiegate;
•delle metodiche per il monitoraggio e la ricerca dei guasti
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Dr. Ing. Franco del Conte
l
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