Estratto da pag. Venerdì 20/06/2014 8 ELPRE I Medi. Monitoring & Newsbank I Direttore Responsabile Diffusione Testata Giuseppe Del Gaudio 12.000 Metropolis Incubo frane a Castelìammare Pericolo Idrogeologico e sismico, la maglia nera alla provincia di Napoli 11 rapporto Aitec Inchioda la città stablese: comune più a rischio d'Italia lncubo frane a Castellammare Pericolo idrogeologico e sismico, Castelìammare è il comune più a rischio d'Italia. E in generale la provincia di Napoli è in testa a una classifica stilata dai tecnici dell'Altee, italiana Pericolol'associazione idrogeologico e tecnico economica del cemento. sismico, Castellammare e il Nella graduatoria del pericolo comune piu a rischio d'ltalia. l'hinterland napoletano è seguito E in generale la provincia dadiReggio Viboa una NapoliCalabria, e in testa Valentia e Catanzaro. si classifica stilata daiRoma tecnici piazza al quinto posto e Genova dell'Aitec, l'associazione itaal sesto, mentre a livello di liana tecnico del singolo comune economica è Castelìammare cemento. di Stabia a risultare il più a del A pericoNella in graduatoria rischio tutto il paese. 10 l'hinterland napoletano e rilevarlo è un'analisi, seguito da alla Reggio Calabria, propedeutica messa in Vibo Valentia e Catanzaro. sicurezza del territorio, realizzata al qUinto poRoma si piazza dall'Ufficio studi dell'Altee, st~ e Genova sesto, menpresentato ieri inaloccasione del tre a livello di singolo comuconvegno "Rigenerazione urbana neruolo e Castellammare -U dell'industria di delStabia cemento nelleilcostruzioni del in piu a rischio a risultare futuro". realtà sono i numeriea tutto ilInpaese. A rilevarlo farun'analisi, guadagnare il triste primato propedeutica alla alla città in stabiese e ai Monti messa sicurezza del terriLattari. continue dall'Ufficio frane e torio, Le realizzata smottamenti, nel corso degli presentato studi dell'Aitec, ultimi anni, hanno innalzato ieri in occasione del convesensibilmente lo stato diurbana allerta. gno "Rigenerazione Una irrisolta e ancora ruolo dell'industria del - 11questione aperta. Solo nell'ultima stagione cementa nelle costruzioni invernale a Castelìammare si del futuro". sono verificati almeno cinque In realta sono i numeri a far eventi franosi di un certo rilievo, il triste primato guadagnare soprattutto nella zona collinare di alla citta mentre stabiese e ai Monti Quisisana, il ricordo Le continue frane e Lattari. porta la mente a quel tragico smottamenti, nel corso 1997. Quindici anni fa, a degli ultimi anni, innalzato Pezzano, nella hanno montagna si apri 10 stato sensibilmente una ferita che costò quattrodi allerta.Ma Una questione irrisolta morti. è esattamente da 15 e ancora aperta. Solo anni che il Comune di nell'ulCastelìammare noninvernale ha approvato a tima stagione unCastellammare suo Piano di Protezione si sono veriCivile, checinque bisognerebbe ficati quello almeno eventi mettere attounin certo caso dirilievo, franosiin di emergenza. Un nella piccolo passo soprattutto zona colavanti perché Palazzo Quisisana, mentre linarec'èdistato, Farnese ora ha messo il ricordo porta la mente a all'attenzione della Regione il quel tragico 1997. Quindici piano di Protezione Civile, ma anni fa, a Pozzano, nella ancora deve essere montagna si apri una ferita che costa quattro morti. Ma e esattamente da 15 anni che il Comune di Castellammare non ha approvato un suo Piano di Protezione Civile, quello che bisognerebbe mettere in atto in caso di emergenza. Un piccolo passo avanti c'e stato, perche Palazzo Farnese ora ha messo Si all'attenzione parla di AITEC della Regione il piano di Protezione Civile, approvato. Gli unici interventi EMERGENZA FRANE TRA CASTELLAMMARE Pericolo idrogeologico sismico, la ultimi maglia neraLATTARI alla provincia distagione Napoli che sie sono registrati negli E I MONTI Solo nell'ultima anni su questo versante invernale si sono verifìcati almeno cinque riguardano la la recinzione di tre avvenimenti franosipiu tra la zona collinare (Quisisana, II rapporto Altec inchioda citta stabiese: comune arischio d'ltalia rivi a monte: il San Pietro che Pezzano), il Monte Faito e i monti Lattari rn.'::to '::tol'"\r-nr'::to 1"1.0.'\/0. accora '::ton_ attraversa Caperrina, il Fratte e provato.laGli unici interventi il che Cognulo. Spesso e volentieri si sono registrati neglii treultimi rivi sianni trasformavano in su questo versandiscariche a cielolaaperto: buttare te riguardano recinzione di li tre rifiuti era una riviingombranti a monte: il San Pietro pessima abitudineladiCaperrina, chi voleva che attraversa disfarsene sostenere il il Fratte esenza il Cognulo. Spesso costo delle apposite discariche. e volentieri i tre rivi si traLe conseguenze erano terribili: la sformavano pioggia portavaingiùdiscariche non solo a buttare cielonaturali, aperto: ma detriti ancheli rifiuti ingombranti era una pessi-i pneumatici e vecchi frigoriferi, masi abitudine chi volevae rivi intasavano,diesondavano sostenere disfarsene senza allagavano tutto quanto c'era il costa sotto. Ora cidelle sono apposite muri in discariche. Le aconseguenze cemento armato proteggere i erano terribili:i vandali la pioggia rivi e scoraggiare dei solo detriti portava rifiuti. "La giu sfidanon culturale del futuro riguarda il dissesto naturali, ma anche pneumaidrogeologico, quale guardare tici e vecchi al frigoriferi, i rivi non solo come a un problema, e si intasavano, esondavano maallagavano come a untutto fattore di sviluppo quanto c'era - ha dichiarato il ministro muri in cesotto. Ora ci sono dell'Ambiente Gian Luca mento armato a proteggere Galletti, margine del iconvegno i rivi e ascoraggiare vandali - l'ambiente dei rifiuti. può essere l'elemento rilanciare "La sfidaper culturale del sviluppo futuro e occupazione e questo sarà un riguarda il dissesto idrogeotema centrale in occasione al quale guardaredel non logico, semestre europeo". Lo studio come a un problema, solo che Aitec, ha individuato la ma come a un fattore mappa delle province italia- di sviluppo - ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, a margine del convegno - l'ambiente pua essere l'elemento per rilanciare sviluppo e occupazioe questo sara un dìtema nene a maggior fabbisogno centrale in occasione del riqualificazione, si è basato su europeo". unsemestre "indicatore sinteticoLodistudio Aitec,idrogeosismico" che ha individuato rischio che la mappa idelle province italiacombina dati storici relativi al dissesto idrogeologico ne a maggior fabbisogno di (frequenza ed effettisidie frane e riqualificazione, basato piene) quelli di sintetico pericolosità su un con "indicatore di sismica ed effettiche di rischio(frequenza idrogeosismico" terremoti). tema di oggi combina i"Il dati storici relativi commenta Giacomo Marazzi, al dissesto idrogeologico presidente Aitec - è basilare per (frequenza ed effetti di frane far ripartire il settore, senza e piene) con quelli di pericodimenticare il tema del losita sismica delle (frequenza completamento opere ed effetti di terremoti). "11 tema infrastrutturali di oggi - commenta Giacomo Marazzi, presidente Aitec - e basilare per far ripartire il settore, senza dimenticare il tema del completamento delle opere infrastrutturali ferme e di quelle nuove e tutto ciò che riguarda i sistema delle EMERGENZA FRANE TRA CASTELLAMMARE E I MONTI LATTARI opere Solo idrogeologiche ferme a 50 nell'ultima stagione invemale si sono verificati almeno cinque avvenimenti franosi anni fa". I disastri naturali, in Pozzano), il Monte Faito e i mont! Lattari tra la zona coUinare (Quisisana, costante aumento negli ultimi 15 anni,egenerano costoe di ferme di quelle un nuove tutcirca 3,5che miliardi di euro annui to cia riguarda i sistema (fonte sarebbe opere idrogeologiche delle AnceCresme), sufficiente destinare anni fa".- rileva I disastri ferme a 50 Aitec - il 20% di questa somma, in costante aumento naturali, pari a 700 milioni, pergenerano mettere 15 anni, negli ultimi in sicurezza i territori un costa di circa 3,5 miliardi individuati prioritariamente, di euro annui (fontedella Anceprivilegiando la logica Cresme), sarebbe sufficiente prevenzione. destinare - rileva Aitec - il 20% di questa somma, pari a 700 milioni, per mettere in sicurezza i territori individuati prioritariamente, privilegiando la logica della prevenzione. Pag. 1
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