Dott. Eugenio Ariano

L’esperienza della Regione Lombardia
e il progetto vite
Eugenio Ariano
Laboratorio Regionale di Approfondimento
“Prevenzione in agricoltura”
Milano, 31 gennaio 2014
Clinica del Lavoro “Luigi Devoto”
La valutazione del rischio per l’agricoltore
che utilizza prodotti fitosanitari: attività
sul campo e attività di ricerca
PRODUZIONE PRIMARIA E’
“SISTEMA COMPLESSO”
Interazione di molti fattori e interessi, di discipline e culture
diverse, con diversi obiettivi che devono essere integrati in
una politica coerente.
INTEGRARE
PREVENZIONE
RICERCA
POLITICHE
ECONOMICHE
• Coinvolgere le parti sociali, le istituzioni, la ricerca
• Costruire il sistema della prevenzione in microimprese
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RISCHIO CHIMICO: LA MISURAZIONE
Art. 225, comma 2
“Salvo che non possa dimostrare con altri mezzi il conseguimento
di un adeguato livello di prevenzione e di protezione, il DdL, ….
provvede ad effettuare la misurazione degli agenti che possono
presentare un rischio per la salute.”
Allo scopo di evitare misurazioni inutili, costose, e spesso
fuorvianti sono stati prodotti numerosi algoritmi.
Prodotti fitosanitari:
sperimentazione dei “profili di esposizione”
ESPOSIZIONE A FITOSANITARI
PRESENTA SPICCATE SPECIFICITÀ
Piani Regionali hanno puntato a:
Fornire algoritmi mirati per colture,
tarati per profilo colturale, graduando
con punteggi le diverse variabili
Piano Regionale 2004-2006
CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE
INDIVIDUAZIONE DI SOLUZIONI TECNICHE
Profili di esposizione a fitofarmaci nelle principali
coltivazioni e relative indicazioni di buona tecnica
Buona pratica (DDG
4580 del 19.4.2010)
PIANO REGIONALE 2011–2013 PER LA PROMOZIONE DI
SICUREZZA E SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
Linee e azioni 2011-2013: estensione ad altre colture diffuse
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MAIS
RISO
SERRE
PIOPPI
VITE
Minoprio, marzo 2003
I.S.S. Roma, dicembre 2003
Profili di rischio:
definire tempi e livelli di esposizione presunti e
livelli di rischio conseguibili con l’uso di tecniche
definite in contesti noti.
Alternativa realistica al controllo dell’esposizione
addetto per addetto.
“PROFILI”: A COSA SERVONO?
• stimare il rischio aziendale di esposizione per
coltura
• sviluppare programmi regionali di intervento
• guidare studi di approfondimento sul campo
• fornire informazioni per autorizzazione
fitosanitari
• consentire il confronto fra dati di diverse
aree/paesi
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Il rischio del lavoratore a partire
dal rischio della lavorazione
Definito modo di produrre corretto e tecnicamente aggiornato
(buona tecnica agricola) si analizza l’esposizione, si descrivono
le condizioni da rispettare a tutela di prodotto e lavoratore.
Strumento condiviso per VdR standardizzata/semplificata
Attività di indirizzo e controllo perché siano rispettate le buone
pratiche agricole
Formazione per migliorare la consapevolezza
STRUMENTI TECNICI DEVONO ESSERE ADEGUATI
AI LIVELLI ORGANIZZATIVI
Condizioni al contorno:
NORMATIVE
D.Lgs. 81/08:
Comitati Paritetici
e loro ruolo
(art. 51)
RLST (art. 48)
Modelli di
organizzazione e
gestione (art 30)
ORGANIZZATIVE
Piano reg.le
Prevenzione
e Lab. Approf.
Piano nazionale
Prev. agricoltura
Buone pratiche e
strumenti
applicativi
DI SISTEMA
Il Sistema della
Prevenzione
Condizionalità e
PSR
Formaz. consulenti
per az. agricole
(misura 114 PSR)
P.A.N.-P.A.R.
DVR semplificato
SOLUZIONI TECNICHE
Non solo prodotti fitosanitari
Linea operativa gestione parco macchine”
(ddg 120 del 14.1.09)
Linee guida integrate edilizia rurale e zootecnia
(ddg 5368 del 29.5.09)
Linee guida per la Sorveglianza Sanitaria
(ddg 3959 del 22.4.09)
Buona pratica utilizzo fitofarmaci in agricoltura
(ddg 4580 del 19.4.10)
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“Minimizzazione del rischio tossicologico da
fitofarmaci. Definizione di un profilo di rischio
per la coltura della vite in Lombardia”
PROTOCOLLO D’INTESA
tra:
(2012)
INAIL Pavia-Lodi
INAIL Mantova
Azienda Sanitaria Locale di Pavia,
Azienda Sanitaria Locale di Mantova,
Azienda Sanitaria Locale di Lodi,
Università Milano, Dipartimenti Med. Lavoro e Ing. Agraria
Fondazione Maugeri,
Coldiretti regionale e provinciali,
CIA regionale,
Confagricoltura regionale e provinciali.
Presentato a Laboratorio Regionale
Buona pratica gestione fitofarmaci
(ddg 4580 del 19.4.10)
Per “Buona Pratica” si intende una modalità di lavoro in cui,
in base alla valutazione condotta ed agli eventuali interventi
migliorativi effettuati, il rischio possa essere considerato
non rilevante, e quindi accettabile.
Cosa si è fatto
Cosa ci aspetta
I CONTENUTI
La buona pratica tocca:
La gestione del deposito aziendale,
Il rispetto degli obblighi di registrazione (reg. trattamenti),
Le scelte operative:
• nella selezione dei prodotti,
• nella preparazione delle miscele e irrorazione, in funzione delle
diverse tipologie colturali e dell’attrezzatura a disposizione,
• nella gestione di pulizia e manutenzione di macchine/attrezzature.
Argomenti affrontati oggi dal PAN
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Principali punti critici
1.Scelta formulati,
miscelazione e carico
2. Coltura, dose e modalità di
impiego, attrezzatura
3. Necessità di rientro,
tempo trascorso da
applicazione, densità coltura
4. Manutenzione e pulizia
dei macchinari
5. Fattori protettivi:
D.P.I.,Formazione
Pratiche corrette
Profilo di rischio
Descrizione sintetica condizioni di lavoro, mediante
indicatori, e attribuzione a tali indicatori di
opportuni “pesi”.
Peso variabili
algoritmo
“Indicatore di Esposizione”
caratteristiche tossicologiche delle sostanze
“Profilo di Rischio”
Valutazione effettuata in assenza di dati
espositivi raccolti nella specifica situazione
I dati di esposizione sono
necessari per generare i modelli
ALGORITMO
DATI DI
MONITORAGGIO
Gli studi sul campo sono necessari per la validazione
dell’algoritmo utilizzato nel modello.
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ADEMPIMENTI GESTIONALI
Registro dei trattamenti:
Mantenere aggiornato il registro
Conservare fatture d’acquisto di prodotti T+, T, Xn
Integrare con descrizione condizioni operative
Registro dei DPI e delle assegnazioni
Registro manutenzioni delle irroratrici e, se del caso,
(trattore cabinato e condizionato) del trattore utilizzato
(filtri, guarnizioni, …)
Corretta tenuta del
deposito aziendale
Documentazione relativa a specifica formazione
(patentini, ecc.)
addetti
La prospettiva
Concreta e diffusa applicazione algoritmi
Supporto tecnico alle imprese in collaborazione
con le parti sociali
Ruolo Com. Paritetici (art. 51/81) e Associazioni
Sviluppo dei profili mancanti
Continuare le collaborazioni in atto
Proiezione sovraregionale
Strumenti supporto a VdR semplificata/standardizzata
Premialità
PSR, riduzione premio assicurativo, …
Introduzione di elementi specifici in Piano di Controllo
Commercio e Uso P.F. e PAR
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