Programma del concerto

La Polifonica Karalitana
La Polifonica Karalitana nasce a Cagliari il 17 novembre 1980 per iniziativa del
M° Mons. Gianfranco Deiosso, che da allora la dirige nello studio e nelle
esecuzioni, curandone la preparazione musicale, le scelte e l’interpretazione dei
brani. Cappella Arcivescovile della Cattedrale di Cagliari, la Polifonica vi svolge
servizio di animazione corale nelle liturgie solenni. Grazie alla conoscenza di un
vasto repertorio sacro e alla versatile competenza del direttore, Mons. Deiosso, la
Polifonica è spesso invitata a svolgere animazione corale anche in numerose altre
chiese della Sardegna, della penisola e anche all’estero, in occasione di eventi
religiosi, garantendovi un servizio artisticamente qualificato e appropriato alla
liturgia di ciascuna celebrazione. Il repertorio della Polifonica comprende oltre 400
brani e continua ad arricchirvi di nuovi: spazia dal gregoriano alla polifonia
classica e moderna, sacra e profana, dal sinfonico corale, al folklore sardo e al canto
popolare internazionale.
Proprio la ricchezza e l’eterogeneità di tale repertorio hanno consentito alla
Polifonica, nel corso dei suoi trentacinque anni di storia, di affiancare
all’animazione liturgica una diffusa attività concertistica, tanto in ambito
regionale quanto nella penisola e all’estero. Ha all’attivo oltre 400 concerti ed ha
partecipato come ospite a numerose rassegne corali nazionali ed internazionali, a
manifestazioni culturali e a scopo di beneficienza,avvalendosi spesso della
collaborazione di altre corali, orchestre, musicisti e cantanti solisti.
Negli ultimi anni, inoltre, la corale ha stretto proficui rapporti di collaborazione
con circoli di emigrati sardi, nella penisola e fuori di essa, e si è gemellata con altri
cori, promuovendo così, oltre a un proficuo scambio di esperienze artistiche e
musicali, anche l’arricchimento culturale ed umano dei suoi soci.
Questi, al momento, sono circa quaranta tra veterani e recenti acquisizioni, tutti
accomunati dalla passione per il canto e dall’impegno disinteressato a diffondere la
cultura del canto corale, in particolar modo quello sacro, come nella tradizione della
Polifonica
Polifonica Karalitana
Cappella Arcivescovile della Cattedrale di Cagliari
MEDITAZIONE CONCERTO
IN PREPARAZIONE ALLA PASQUA
Musiche di : J. S. Bach – L. Perosi - H. F. Lyte - G. Rossini - D. Bortniansky – F. Schubert
Direttore
M° Mons. Gianfranco Deiosso
Soprano
Nila Masala
Pianoforte
Manuele Pinna
CAGLIARI
Là dove senti cantare e suonare, fermati!
Gli uomini malvagi non hanno canzoni né musica."
(antico proverbio tedesco)
Chiesa Evangelica Battista – Viale Regina Margherita, 54
Domenica 20 marzo 2016 – ore 18,30
Prima Parte
J.S. Bach ( 1685-1750 )
O CAPO INSANGUINATO
O Capo insanguinato del dolce mio Signor di spine incoronato, straziato dal dolor.
Perchè son sì spietati gli uomini con te?Ah, sono i miei peccati; Gesù pietà di me.
O volto sfigurato da immani crudeltà, le piaghe han oscurato l’augusta tua beltà.
Infondi in me una stilla di sangue redentor e accendi una scintilla d’amore nel mio cuor.
L. Perosi (1872 – 1956)
Seconda Parte
D. Bortniansky (1751 -1825)
TEBE POEM
Tebe Poem, Tebe Blagoslovim, Tebe Blagodarin, Gospodi. I molim Tisjia Bozenas
(traduzione):
A TE INNEGGIAMO
Ti glorifichiamo, Ti benediciamo, Ti rendiamo grazie, o Signore, e ti preghiamo, Dio nostro.
BENEDICTUS
Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis
(traduzione): Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli.
H. F. Lyte (1793-1847)
ABIDE WITH ME
Abide with me, fast fall the eventide. The darkness deepens, Lord with me abide.
When other helpers fail, and comforts flee Help of the helpless, O abide with me.
Swift to its close ebbs out life’s little day; Earth’s joys grow dim, its glories pass away;
Change and decay in all around I see; O thou who changest not, abide with me.
I need the presence ev’ry passing hour; What but thy grace can foil the tempter’s power?
Who like thiself my guide and stay can be? Through cloud and sunshine, Lord , abide with me.
I fear no foe with thee at hand to bless; Ills have no weight, and tears no bitterness.
Where is death's sting? Where grave thy victory? I triumph still if thou abide with me.
Hold thou thy Cross before my closing eyes, Shine throught the gloom, and point me to the skies
Heaven's morning breaks, and earth's vain shadows flee. In life, and death, O Lord abide with
me. Amen.
(traduzione):
RESTA CON ME
Resta con me! Veloce scende la sera; L’oscurità si addensa; Signore, resta con me.
Quando l’aiuto degli altri viene meno, e il conforto svanisce, Soccorritore dei deboli, resta con me.
Rapido verso la sua fine, declina il breve giorno della vita; Le gioie della terra si affievoliscono;
le sue glorie passano via;
Cambia e declina tutto ciò che vedo intorno; O Tu che non cambi, resta con me.
Ho bisogno della Tua presenza ogni ora che passa. Cos’altro se non la Tua grazia può sventare la potenza del
tentatore?
Chi come Te può essere la mia guida e il mio sostegno? Con le nuvole e col sole, Signore, resta con me.
Non temo il nemico, con te che sei pronto a benedire; I mali non pesano, e le lacrime non sono amare.
Dov’è il dardo della morte? Dove gravi la tua vittoria? Io trionfo ancora, se Tu resti con me.
Tieni la Tua croce davanti ai miei occhi che si chiudono; Splendi nell’oscurità e indirizzami verso i cieli.
Irrompe la mattina del cielo, e fuggono le vane ombre della terra. In vita, e morte, O Signore, resta con me.
.G.
Rossini ( 1792-1868)
AGNUS DEI
Agnus Dei qui tollis peccata mundi miserere nobis
Agnus Dei qui tollis peccata mundi dona nobis pacem.
(traduzione):
AGNELLO DI DIO
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.
F. Schubert ( 1797-1828 )
MIRJAM’S SIEGESGESANG
Rührt die Cymbel, schlagt die Saiten, lasst den Hall es tragen weit, gross der Herr zu allen Zeiten,
heute gross vor aller Zeit. Aus Egypten vor dem Volke, wie der Hirt, den Stab zur Hut,
zogst du her, dein Stab die Wolke, und dein Aug’ des Feuers Gluth. Zieh’ ein Hirt, dein Stab die Wolke
Und dein Aug’ des Feuers Gluth, stark dein Arm, und dein Aug’ des Feuers Gluth.
Und das Meer hört deine Stimme, thut sich auf dem Zug, wird Land, Scheu des Meeres Ungethüme,
schau’n durch die krystall’ne Wand. Wir vertrauten deiner Stimme, traten froh das neue Land.
Doch der Horizont erdunkelt, Ross und Reiter lösst sich los, Hörner lärmen, Eisen funkelt,
es ist Pharao und sein Tross. Herr, von der Gefahr umdunkelt, hilflos wir, dort Mann und Ross.
Und die Feinde, mordentglommen, drängen nach den sichern Pfad: jetz und jetz – Da horch!
Welch Säuseln! Wehen, Murmeln, Dröhnen, horch! – Sturm!
’S ist der Herr in seinem Grimme, einstürzt rings der Wasser Thurm. Mann un Pferd, Ross und Reiter
eingewickelt, unsponnen, eingewichelt im Netze der gefahr.Zerbrochen die speichen ihrer Wagen;
todt der Lenker, todt das Gespann. Tauchst du auf, Pharao? Hinab, hinunter in den Abgrund,
schwarz wie deine Brust.Und das Meer hat nun vollzogen, lautlos rollen seine Wogen,
nimmer gibt es, was es barg, eine Wüste, Grab zugleich und Sarg. Schrecklich hat das Meer vollzogen,
lautlos rollen seine Wogen, nimmer gibt es, was es barg, Frevler grab, zuchleich und Sarg.
Drum mit Cymbeln und mit Saiten lasst den Hall es tragen weit, Gross der Herr zu allen Zeiten,
heute gross vor aller Zeit.
(traduzione):
CANTO DI VITTORIA DI MIRIAM
Suonate i cimbali, colpite le corde, lasciate che il suono giunga lontano, grande è il Signore di tutti i tempi,
grande oggi e nel tempo! Dall’Egitto, davanti al popolo, come il pastore col bastone per proteggere, giungesti qui,
per sostegno le nuvole, e i tuoi occhi ardenti come il fuoco. Guidavi pastore il tuo popolo, forte il Tuo braccio,
ardenti i tuoi occhi. E il mare ode la tua voce, dà il passo alla schiera e si fa suolo.
Paurosi dei mostri marini, gli uomini guardano attraverso le pareti di cristallo. Noi fidavamo nella tua parola, e felici
giungemmo nel nuovo paese.
Ma l’orizzonte si oscura, cavallo e cavaliere vanno all’impazzata, i corni strepitano, il ferro sfavilla,
è il faraone con il suo seguito. Signore, oscurati dal timore, uomini e cavalli, abbandonati, e i nemici, covando morte,
accorrono verso il sentiero sicuro, ora, adesso. Ascolta laggiù, quale brusio! È tutto un soffiare, mormorare, tuonare.
È il Signore nella sua collera che fa crollare le torri d’acqua, uomini e animali, cavalli e cavalieri, intrecciati,
imprigionati nella rete del pericolo, spezzano le ruote dei loro carri; muore il guidatore, muore la pariglia.
Riemergi, faraone? Cala giù nell’abisso nero come il tuo petto. Ora, spaventosamente, il mare ha compiuto la sua
missione, senza rumore, rotolando le sue onde, mai più renderà ciò che ha nascosto, un deserto che è insieme tomba e
bara degli scellerati.
Perciò suonate i cimbali, colpite le corde, lasciate che il suono giunga lontano: grande è il Signore in tutti i tempi,
grande oggi e nel tempo