Laboratorio sul discernimento spirituale > 23 / 26 aprile

COME ARRIVARE
Metro e autobus
♦ Metropolitana linea A fino alla fermata
Anagnina
♦ Autobus Cotral, ogni mezz’ora circa, linee
per Genzano e Velletri
♦ scendere ad Albano, in Piazza Mazzini, dove
un servizio gratuito di pulmino-navetta
(escluso i festivi) porta fino alla Casa Sacro
Cuore (fermata a richiesta).
Le giornate saranno scandite da
* tempi di preghiera personale e
comunitaria
* introduzioni tematiche su alcune
nozioni di base del discernimento
spirituale
* lavoro personali e di gruppo
* esercitazioni pratiche
* serate insieme per favorire
distensione e comunicazione.
Treno
♦ da Roma Termini per Albano Laziale poi
pulmino-navetta (escluso i festivi) in Corso
Matteotti (la via principale).
Auto
♦ via Appia (uscita 23 Grande Raccordo
Anulare) direzione Albano
♦ oltrepassare Aeroporto Ciampino, S. Maria
delle Mole, Frattocchie,Albano (direzione
Centro), Ariccia
♦ superato il centro di Ariccia, dopo 1000 metri
sulla destra si trova la Casa Sacro Cuore
♦ se si arriva dall’Autosole (A1/E45), da Nord o
da Sud, vi consigliamo di uscire a Valmontone
e proseguire per Lariano, oltrepassare Velletri
e Genzano. Superato Genzano, alla fine di un
viale alberato, sulla sinistra si trova la Casa
Sacro Cuore.
GALLORO
Casa Sacro Cuore
Padri Gesuiti
www.galloro-casaesercizi.it
DISCERNIMENTO
SPIRITUALE
Nozioni fondamentali
e laboratorio
Secondo appuntamento
23 / 26 aprile
Guide:
Maria Paola Aiello sa
Michele Lavra sj
Via Appia Nuova 54 00040 ARICCIA (RM)
Tel. 06.9339191 Fax 06.9330363
9:00-12:30; 15:30-19:30 (escluso domenica)
[email protected]
Non lasciarti imprigionare da alcuna cosa,
ma conserva il tuo cuore libero
per amare il Signore e fare la sua volontà.
Non dimenticare mai che Dio cresce in te
secondo il tuo atteggiamento positivo
in rapporto alle cose e alle persone.
Il peccato non consiste nell’usarne,
ma nell’usarne male.
È una perturbazione
del tuo rapporto obiettivo con le cose.
Invece di farne dei mezzi di relazione
e di amore, ti rinchiudi su di esse
per costituirti il centro del mondo.
Devi dunque riconoscerle buone e preziose
per la tua vita cristiana
e solo questo riconoscimento
ti rende capace di abbandonarle
correttamente e senza risentimento.
… La vera libertà spirituale presuppone
che tu prenda una certa distanza dalle cose,
per non identificarti con esse:
le possiedi legittimamente,
ma nel fondo del tuo cuore vuoi essere libero
davanti a Dio nei loro confronti;
sei come il giovane ricco
che è in regola di fronte alla legge di Dio,
ma che prova una mancanza di libertà
di fronte ai propri beni.
Non si tratta di dare tutto, ma di arrivare
a volere quello che Dio vuole per te.
Non si deve desiderare il meglio assoluto,
ma il meglio per te che corrisponde
alla volontà di Dio.
Per arrivare a ciò, è bene
che tu prenda coscienza di queste ‘cose’
in rapporto alle quali devi prendere posizione.
Non si tratta soltanto di oggetti materiali,
di beni o di persone del tuo ambiente,
ma anche delle tue attività, delle tue attitudini,
dei tuoi desideri e dei tuoi pensieri,
in una parola del tuo essere profondo.
Sarebbe una tentazione grave
quella di considerare queste realtà terrene
come insignificanti, provvisorie e senza valore.
Non puoi andare a Dio
se non per mezzo di esse,
perché sono il luogo del tuo servizio,
del tuo amore e della tua adorazione.
Il regno di Dio è simile
a un granello di senape,
che un uomo prese
e gettò nel suo giardino;
crebbe, divenne un albero
e gli uccelli del cielo
vennero a fare il nido
fra i suoi rami
(cf. Lc 13,18-19)
Per abbandonare le cose e gli esseri gli esseri,
bisogna prima amarli realmente.
Abbandonandole, allora, manterrai con loro
rapporti di grande intensità
perché sarai libero a loro riguardo
e le vorrai veramente per se stesse:
“Quello che non è mai stato
l’oggetto di una decisione,
perché non lo si è mai veramente incontrato,
non può neanche essere abbandonato
con una libera decisione” (K. Rahner).
Occorre dunque che la rinuncia
alle persone e alla cose sia oggetto
di una vera scelta e di una vera decisione.
Estratto da:
Jean Lafrance, Prega il Padre tuo nel segreto,
Ed. Borla, pp. 60-61.